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REGIONE LIGURIA. Dipartimento Ambiente . Il nuovo strumento finanziario per l’ambiente: il PROGRAMMA LIFE +. Dott.ssa Laura Muraglia Genova, 15 ottobre 2007. Il Programma LIFE + Obiettivo:

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  1. REGIONE LIGURIA Dipartimento Ambiente Il nuovo strumento finanziario per l’ambiente: il PROGRAMMA LIFE + Dott.ssa Laura Muraglia Genova, 15 ottobre 2007

  2. Il Programma LIFE + Obiettivo: Offrire un sostegno specifico alle misure e ai progetti aventi valore aggiunto europeo per l'attuazione, l'aggiornamento e lo sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia di ambiente Realizzazione del VI Programma di Azione in materia di Ambiente

  3. Il Programma LIFE + Riferimenti normativi: Regolamento (CE) n. 614/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 maggio 2007 Allegato 1: misure ammissibili a finanziamento Allegeto 2: Programma Strategico Pluriennale

  4. Il Programma LIFE + • Criteri di ammissibilità dei progetti (art.3) • Di interesse comunitario • Coerenti e fattibili (rapp. Costi/benefici) • Più uno dei seguenti criteri: • riguardanti le migliori pratiche o dimostrazioni delle Dir. 79/409/CEE e 92/43/CEE; • Innovativi o dimostrativi rispetto agli ob. Amb. (BAT, know how, tecnologie…) • Campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli agenti di prevenzione anti-incendio (Forest focus!) NEW • Definizione e realizzazione ob. Comunitari sul monitoraggio a lungo termine e su lunga base delle foreste (Forest focus!) NEW

  5. Il Programma LIFE + • I Tre componenti (art.4): • LIFE + Natura e biodiversità • LIFE + Politica e governance ambientale • LIFE + Informazione e comunicazione • DOTAZIONE FINANZIARIA TOT: 2.143.409.000 €

  6. Il Programma LIFE + • LIFE + Natura e biodiversità (2000-06 Life Natura) • Obiettivi specifici (1): • Sostenere ulteriore sviluppo della rete Natura 2000 compresi habitat e specie costieri marini • Consolidare la base delle conoscenze per formulazione/monitoraggio e valutazione della politica comunitaria in materia tutela biodiversità • PURCHE’ LE METODOLOGIE DI MONITORAGGIO SIANO INNOVATIVE PER “BIODIVERSITA’”

  7. Il Programma LIFE + LIFE + Natura e biodiversità (2000-06 Life Natura) Obiettivi specifici (2): 3. Un sostegno per la messa a punto di sistemi di monitoraggio e valutazione di natura e biodiversità, per raggiungere l’obiettivo di bloccare la perdita di biodiversità entro il 2010 4. Miglioramento della governance ambientale (maggiore partecipazione dei soggetti interessati) NON FINANZIABILI ATTIVITA’ RICORRENTI (ES. PIANI DI GESTIONE SITI, MONITORAGGIO NON INNOVATIVO, MANUTENZIONE PER LA CONSERVAZIONE SITI…)

  8. Il Programma LIFE + • LIFE + Politica e governance ambientale (2000-06:Life Ambiente) • Obiettivi specifici: • Sviluppo di approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi • Consolidare la base delle conoscenze per formulazione/monitoraggio e valutazione della politica e della legislazione ambientale • Un sostegno per la messa a punto di sistemi di monitoraggio e valutazione su stato dell’ambiente e su pressioni e le risposte

  9. Il Programma LIFE + LIFE + Politica e governance ambientale (2000-06:Life Ambiente) Obiettivi specifici: 4. Miglioramento della governance ambientale (maggiore partecipazione dei soggetti interessati, nella consultazione delle politiche attuative) L’AZIONE INNOVATIVA E DIMOSTRATIVA DEVE AVERE UNA DIMENSIONE PUBBLICA POICHE’ ALTRIMENTI POTREBBE COMPETERE CON IL CIP (PROGRAMMA COMP. E INNOVAZIONE)

  10. LIFE + Politica e governance ambientale Guidelines for applicants PRIORITY AREAS (1) 1. Cambiamenti climatici: FATTORE DI PREMIALITA’ PER IL 2007! obiettivi di Kyoto, adattamento ai cambiamenti climatici, meccanismi economici di riduzione di emissione 2. Acqua: Applicazione direttiva Quadro sulle acque (dir. 2000/60 CE), direttive per gestione acque a specifica destinazione (es. dir 2006/7 CE), strategia europea acque marine 3. Aria Implementare la Strategia europea sull’inquinamento dell’aria

  11. LIFE + Politica e governance ambientale Guidelines for applicants PRIORITY AREAS (2) 4. Suolo Implementazione della stretegia tematica sul suolo, tutela della biodiversità 5. Ambiente urbano Sviluppare un approccio integrato alla gestione urbana trasporti, energia) 6. Rumore Prevenzione e riduzione impatti 7. Prodotti chimici Implementazione regolamenti sui prodotti chimici e i pesticidi

  12. LIFE + Politica e governance ambientale Guidelines for applicants PRIORITY AREAS (2) 8. Ambiente e salute Monitoraggio effetti sulla salute, tutela fascia ozono stratosferico 9. Rifiuti e risorse naturali Integrateg Product Policy, , prevenzione produzione di rifiuti, riciclaggio, eco-design 10. Foreste Attività di monitoraggio, sinergie tra politiche forestali e altre politiche (Natura 2000, acque, suolo…), indicatori per la gestione forestale integrata, governance 11. Innovazione Implementazione Environmental Technologies Action Plan (ETAP) 12. Approcci strategici Rafforzamento politiche e normative comunitarie, sistemi informativi (GMES…)

  13. Il Programma LIFE + • LIFE + informazione e comunicazione: NEW • Assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali inclusa la prevenzione degli incendi boschivi • Fornire un sostegno alle misure di accompagnamento, quali informazione, azioni e campagne di comunicazione, conferenze e formazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi • A PARTE PER LA FORMAZIONE SULLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI (LIFE + SOSTITUISCE IL FOREST FOCUS), IN TUTTI GLI ALTRI TEMI LA FORMAZIONE/INFORMAZIONE DEVE ESSERE REALIZZATA CON MODALITA’ INNOVATIVE

  14. Il Programma LIFE + • TIPOLOGIE DI INTERVENTO (Art. 5) • Convenzioni di sovvenzione • Accordi quadro di partenariato, partecipazione a sovvenzioni di funzionamento o sovvenzioni per per azioni a favore di organismi che perseguono obiettivi di interesse generale europeo • Sovvenzioni per azioni (almeno il 78% risorse LIFE +): Cofinanziamento max 50%; può arrivare al 75% per LIFE + Natura e biodiversità se le azioni centrate su habitat/specie prioritari • Contratti di appalto pubblico • I fondi comunitari possono coprire acquisto di beni/servizi

  15. Il Programma LIFE + • Programmazione e selezione di progetti (art 6) • Programma strategico pluriennale (all.II): settori prioritari di azione • Gli Stati Membri (Min. Ambiente per Italia) possono scegliere i propri obiettivi prioritari tra quelli in all.II + obiettivi nazionali specifici • CE indice un bando annualmente • I proponenti inviano entro il 30-11-07 le loro proposte al Ministero dell’Ambiente, che elabora una relazione su ogni proposta (pre-valutazione della coerenza del progetto con il programma strategico pluriennale e obiettivi nazionali) NEW • Istruttoria di selezione CE in base ai commenti del Ministero

  16. Da: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/lifeplus.htm

  17. Il Programma LIFE + • Altre informazioni: • Particolare riguardo ai progetti transnazionali (almeno 15% risorse) • Almeno 50% risorse destinate a misure a conservazione di natura e biodiversità • TIPOLOGIA di beneficiari: organismi, soggetti e/o istituzioni pubbliche e private • “taglia” dei progetti: 1.500.000 € (la media del budget nel periodo 2000-2006) • Saranno preferiti progetti con pochi partner, di una certa dimensione, con il coinvolgimento di partner UE

  18. Il Programma LIFE + Alcune criticità: • Cofinanziamento in personale interno non accettato ne se non su contratti ad esterni sul progetto o su ore di straordinario di personale interno (problema per enti pubblici): CONTRADDIZIONE con la dimensione pubblica che devono avere i progetti LIFE + politica e governance • Complementarietà dei fondi LIFE + rispetto alle altre tipologie di fondi comunitari: i progetti LIFE non devono essere finanziabili attraverso altri programmi • MA in tutti i P.O. ob.2 e ob. 3 l’innovazione e lo sviluppo sostenibile sono finalità prioritarie! • - Le azioni potranno iniziare da 01-01-09 (problemi di inserimento del budget progetto nei bilanci pubblici)

  19. Gruppi di lavoro regionali sulla progettazione 2007-2013 • - Verifica sostenibilità idea progettuale: • Regione Liguria - Settore Affari Comunitari e Relazioni Internazionali (ACRI) • Dirigente: dott. Laura Canale - l.canale@regione.liguria.it • affari.europei@regione.liguria.it • - Ricerca partner: • ACRI e Casaliguria a Bruxelles - info@casaliguria.org • - Organizzazione incontri con funzionari della Commissione Europea: • Casaliguria a Bruxelles - info@casaliguria.org • Referente Dip. Ambiente – LIFE + e cooperazione territoriale: • Dott.ssa Daniela Minetti daniela.minetti@regione.liguria.it • Gruppo di lavoro: Dott.ssa Laura Muraglia laura.muraglia@regione.liguria.it

  20. La vita di un progetto: Dalla formulazione alla gestione di un progetto LIFE +

  21. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  22. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  23. FASE 1: ideazione Formulazione del nucleo fondamentale dell’idea progettuale • Valutazione ex ante (analisi territoriale) • Animazione locale (individuazione e coinvolgimento attori sociali interessati) • Domanda del territorio • Promotore del progetto • Obiettivi generali

  24. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  25. FASE 2: identificazione Si individuano le principali caratteristiche del progetto • Obiettivi specifici • Alternative tecniche da utilizzare • Disponibilità di risorse • Domanda/offerta • Tipologia del fabbisogno finanziario • Vincoli di natura normativa/istituzionale/amministrativa Documento di pre-fattibilità

  26. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  27. FASE 3: formulazione Piano operativo, contenente: • Aspetti tecnici (es. caratteristiche architettoniche di un’opera, fasi e metodologia di uno studio, …) • Aspetti amministrativi (ipotesi sulla gestione,ente responsabile, organizzazione, fattori ostativi, …) • Aspetti finanziari (utile dell’intervento, piano dei costi e ricavi, analisi dei benefici, individuazione dei ricavi e delle fonti di finanziamento) • Aspetti socioeconomici (impatto del progetto sul benessere dei cittadini, sull’occupazione) • Aspetti ambientali (impatto sull’ambiente) • Analisi del rischio di insuccesso, criticità di cui tener conto • Vincoli di natura normativa/istituzionale/amministrativa Documento di fattibilità

  28. FASE 3: formulazione BANDO LIFE + Aspetti tecnici • INNOVATIVITA’ E TRASFERIBILITA’: LE ATTIVITA’ RICORRENTI NON POSSONO ESSERE FINANZIATE; SOLO PER IL MONITORAGGIO FORESTE NON RICHIESTA L’INNOVATIVITA’ • RISPONDENZA A PRIORITY AREAS • DIMENSIONE PUBBLICA • COMPLEMENTARIETA’ CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO CE • AZIONI AMMISSIBILI: PREPARATORIE, DI IMPLEMENTAZIONE, COMUNICAZIONE E GESTIONE (OBBLIGATORIE) • FORMULARI: PART B sintesi, PART C analisi dettagliata • RISULTATI ATTESI QUANTIFICATI (MINIMI!), CARATTERE INNOVATIVO, VALORE AGGIUNTO, COINVOLGIMENTO STAKEHOLDERS, ANALISI RISCHIO, DURABILITA’

  29. FASE 3: formulazione BANDO LIFE + FORMULARIO C • DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FASI, DEI PRODOTTI, DATE DI CONSEGNA (C2) • NB: NEL LIFE LE DATE SONO STRINGENTI! • DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI PRODOTTI DELLA COMUNICAZIONE • STRUMENTI UTILIZZATI, GRUPPI TARGET, RUOLI PARTNER……. • ESEMPIO. MILESTONE: MONITORAGGIO DELLA BIODIVERSITA SUOLO • DATE: 01-01-09 A 31-12-11 • PRODOTTO: REPORT DELL’ATTIVITA’, DATA: 28-02-12 • TIMETABLE (GANTT) • FONDAMENTALE ANALISI DI RISCHIO DI CRITICITA’ sia dal punto di vista tecnico che di gestione amministrativa. Fornire per ogni fattore di rischio possibili modalità di soluzione

  30. deliverable milestones

  31. FASE 3: formulazione BANDO LIFE + Moduli C1 • Azione, codice, descrizione, metodo utilizzato, vincoli e ipotesi, beneficiario (coordinatore o partecipante) responsabile della realizzazione, risultati attesi (il più possibile quantificati), indicatori di avanzamento • Es: Monitoraggio biodiversità suolo, cod A1, metodo e ipotesi: si utilizza l’indicatore QBS supponendo che la pedofauna nel suolo indichi il grado di inquinamento da pesticidi/fertilizzanti, beneficiario responsabile Unige, risultati attesi: almeno 16 prelievi e 4 siti monitorati, indicatori di risultato: numero dei siti monitorati, numero dei prelievi • Moduli C2 • Associare i dati dei moduli C1 ai prodotti da fornire (con scadenze) e ai report di avanzamento del progetto di solito sono 1 ogni sei mesi; quello intermedio e finale vengono inseriti negli Interim e Final Report con richiesta di rimborso delle spese

  32. FASE 3: formulazione ADMINISTRATIVE MODULI A • ADMINISTRATIVE MODULI A • A2 dichiarazione del beneficiario “coordinatore”: • quote di contributo di cofinanziamento (maggiore o uguale al 50%). Deve assicurare che saranno coperti eventuali partecipazioni inferiori di altri partner; • azioni in cui sarà coinvolto; • totale costo stimato (somma costo totale delle azioni) • A4, A5 beneficiary profile informazioni generali (annual turnover, bilanci SOLO DA beneficiari privati)

  33. ASPETTI FINANZIARI Piano di spesa, tenendo conto di: • Bisogni dell’Ente (personale, beni di consumo, beni durevoli, infrastrutture, affitto immobili, spese generali, altro………….); • Spese ammissibili; • Entità del cofinanziamento (valutazione costi giornalieri unità di personale dipendente coinvolto, spese generali, altro…); • Esigenze derivanti dal programma di finanziamento (es. equa ripartizione tra voci di spesa; tetti di spesa fissati dai bandi…); • Difficoltà di ottenimento dei giustificativi di spesa (Coinvolgimento delle Ragionerie); • Analisi del rischio e modalità per risolvere eventuali problemi Il piano finanziario di ogni partner è consigliabile appena dopo all’identificazione degli obiettivi!

  34. ASPETTI FINANZIARI Piano di spesa, tenendo conto di: BILANCIO PREVENTIVO DI OGNI PARTNER A SECONDA DELLE VOCI DI SPESA CONSENTITE DAL PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO

  35. ASPETTI FINANZIARI Piano di spesa, tenendo conto di: BILANCIO PREVENTIVO DEI FONDI DI OGNI PARTNER DESTINATI A ASPETTI TECNICI FORMULATI e DELLE ATTIVITA’ PREVISTE

  36. FINANCIAL APPLICATION FORM (MOD. F) Art 25 Common Provisions 09/07 NOVITA’:SIMPLIFIED FINANCIAL STATEMENT obbligatorio solo per beneficiari privati • Stesse voci di spesa di LIFE Ambiente • Personale interno – condizioni per PA: • Dedicati specificamente al progetto (interni o esterni con contratto che fa riferimento esplicitamente al progetto) • Rappresentano un costo addizionale per l’Ente (es- straordinari) • Per partner pubblici: “la somma dei contributi al budget del progetto deve eccedere almeno del 2% la somma dei costi degli stipendi del personale INTERNO incaricato del progetto”: SOLUZIONE AL “PROBLEMA” del cofinanziamento in personale (il 2%: viaggi, personale esterno pagato dall’Ente…) • Per personale interno occorre comunque dimostrare attraverso opportuni atti che sia un costo “addizionale per l’Ente”

  37. FINANCIAL APPLICATION FORM (MOD. F) Art 25 Common Provisions 09/07 • External assistance: subcontractors art 8 • Per specifici ruoli e tempi limitati • Trasparenza nell’affidamento incarichi • - NOVITA’: Audit contabile esterno da revisore contabile indipendente incluso in assistenza esterna e non in altri costi come nel vecchio LIFE (minore disponibilità per i subcontratti MA NON SI INSERISCONO QUI le spese per organizzare eventi, ora in altri costi) • - NB: assistenza esterna al massimo al 35% del budget totale (secondo le guidelines, non previsto dalle Common Provision) • - AMMISSIBILITA’ DELL’IVA solo per Enti che non possono recuperarla

  38. FASE 3: formulazione FINANCIAL APPLICATION FORM (MOD. F) Art 25 Common Provisions 09/07 • Beni durevoli: SOLO acquistati dopo l’inizio del progetto, ammissibili I COSTI DI AMMORTAMENTO PER LA DURATA DEL PROGETTO per un MASSIMO del 25% del costo attuale per infrastrutture e del 50% per le attrezzature. • Prototipi (infrastrutture/strumentazioni create attraverso il progetto) finanziati al 100%; durante il progetto non possibile usarli per scopi commerciali e in seguito va dichiarato. I costi di creazione prototipi seguono le regole degli ammortamenti, tranne che per il LIFE Natura in cui sono ammissibili al 100%. • Materiali di consumo non devono essere inclusi negli inventari del beneficiario/partner, relazionati al progetto (es. materiali per esperimenti specifici, materiali personalizzati per la disseminazione…) • Altri costi: definizione residuale. Es: garanzia finanziaria MA anche COSTI PER DISSEMINAZIONE E COMUNICAZIONE! Es catering, affitto sale! • Spese generali: flat rate: 7% del totale dei costi diretti attuali (escluso acquisto/affitto terre), copre anche materiali ordinari di ufficio

  39. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  40. FASE 4: istruzione e finanziamento Tipica procedura di risposta a un bando di finanziamento pubblico (o di agevolazione al credito): ESAME DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMPETENTE DELLO STUDIO DI FATTIBILITA’ PUO’ ESSERE EFFETTUATA ANCHE IN PIU’ FASI (ES. PROGETTI LIFE, EX INTERREG, CON FASI DI PRE-VALUTAZIONE E RICHIESTE DI INTEGRAZIONI) RIFORMULAZIONI Finanziamento Sì No FASE 5 FASE 3

  41. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  42. FASE 5: Realizzazione e gestione Progetto esecutivo: realizzare le azioni previste nei tempi stabiliti, con le risorse stabilite. Come fare? • Aspetti organizzativi: chi fa che cosa. Project manager, referenti tecnici ed amministrativi, comunicazione esterna SEGRETERIA ORGANIZZATIVA (CAPOFILA): coordina i partner, raccoglie la documentazione amministrativo-finanziaria, monitora lo stato di avanzamento del progetto, relaziona all’Amministrazione finanziatrice l’avanzamento finanziario e i risultati tecnici raggiunti in corso d’opera al fine di ottenere i finanziamenti, organizza la comunicazione esterna NECESSITA DELLA PRESENZA DI FIGURE PROFESSIONALI ESPERTE E SPECIALIZZATE

  43. FASE 5: Realizzazione e gestione Come fare? • Aspetti organizzativi: chi fa che cosa. Project manager, referenti tecnici ed amministrativi, comunicazione esterna SEGRETERIA ORGANIZZATIVA (CAPOFILA) Partner 1 Partner 2 Soggetti “attuatori” Ammin. finanziatrice Partner 3 Soggetti “attuatori”: enti, imprese, società a cui viene appaltata una o più azioni previste dal progetto. Possono anche essere Agenzie strettamente connesse con il capofila o ente promotore. Se si possono gestire direttamente tutte le azioni, è prevedibile un certo risparmio rispetto all’appalto a società esterne

  44. La gestione amministrativa • Capofila: unico soggetto responsabile dell’avanzamento tecnico ed amministrativo • Cruciale l’avvio amministrativo • Una volta formulato, delibere o argomenti di Giunta per approvare la presentazione del progetto; • Una volta finanziato, Delibere di approvazione del progetto • Accordo di Partenariato (Delibere di approvazione dello schema, individuazione del firmatario) • Ordine di servizio del Direttore Generale ai dipendenti interni impegnati nel progetto (cofinanziamento) • Gare di appalto ai primi fornitori, delibere di incarico • MONITORAGGIO TECNICO: ATTENZIONE AI TEMPI!!!!

  45. La gestione finanziaria • Criteri di ammissibilità delle spese (Linee guida del programma di finanziamento…) • Gestione documentazione giustificativa di impegno, spesa, liquidazione (Quietanze!) • Compilazione ed aggiornamento tabelle di spesa e dei timesheet (fogli presenze dei dipendenti interni – spese di cofinanziamento) • Riprogrammazioni • MONITORAGGIO FINANZIARIO: ATTENZIONE ALLE SPESE EFFETTUATE RISPETTO ALLE PREVISTE, AI TEMPI DI SPESA!!!!

  46. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione 6. Valutazione MONITORAGGIO 3. Formulazione 5. Realizzazione 4. Finanziamento

  47. AZIONI TEMPI PREVISTI TEMPI EFFETTIVI PRODOTTI PREVISTI DATA DI REALIZZAZIONE PREVISTA DATA DI REALIZZAZIONE EFFETTIVA OSTACOLI/DIFFICOLTÁ INCONTRATI Creazione Gruppo di lavoro 01-12-04/15-01-05 01-12-04/27-01-05 Elenco partecipanti al gruppo di lavoro* 15-01-05 27-01-05 Nessuno. Si è ritenuto opportuno istituire il gruppo tecnico in occasione del primo incontro del tavolo tecnico SGA, Creazione open group 01-12-04/15-03-05 01-12-04/15-04-05 Elenco aderenti Open Group* 15-03-05 15-04-05 Difficoltà nella fase di raccolta di contatti da parte di alcuni partner Analisi ambientale iniziale 01-12-04/01-06-2005 In fase di realizzazione Relazione sull’AAI 01/06/2005 In fase di realizzazione Monitoraggio tecnico Controllo delle attività effettuate rispetto alle previste. Deve essere CONTINUO dall’inizio alla fine del progetto. Tabelle di avanzamento tecnico

  48. Monitoraggio finanziario Controllo delle attività effettuate rispetto alle previste. Deve essere CONTINUO dall’inizio alla fine del progetto. Tabelle di avanzamento finanziario • Spese effettuate / spese previste; se siamo efficienti, non supera 1 alla fine del progetto! • Ammissibilità delle spese di tutti i partner; • Tempistica delle spese: rapporto monitoraggio finanziario e tecnico; • Supporto ai partner e indicazioni di spesa.

  49. FASE 6: valutazione Formulazione del nucleo fondamentale dell’idea progettuale • Valutazione ex ante (analisi territoriale) • Valutazione in itinere (metà progetto) • Valutazione ex post: impatti del progetto? Indicazioni per successive politiche? • CHIUDE IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO: ALLA FINE SI OTTENGONO INDICAZIONI PER UNA NUOVA POLITICA! DA PROGETTO NASCE PROGETTO!

  50. Il ciclo del progetto 1. Ideazione 2. Identificazione Valutazione 3. Formulazione Realizzazione Finanziamento

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