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Educazione Formazione Pedagogia

Educazione Formazione Pedagogia. Definizione e problematiche costitutive. EDUCAZIONE. (A) Agire diffuso in senso spaziale e temporale (B) Agire accompagnato da intenzionalità. educazione B.

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Educazione Formazione Pedagogia

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Presentation Transcript


  1. EducazioneFormazionePedagogia Definizione e problematiche costitutive

  2. EDUCAZIONE • (A) Agire diffuso in senso spaziale e temporale • (B) Agire accompagnato da intenzionalità

  3. educazione B • ISTITUZIONI: insieme dei sistemi educativi messi in atto per raggiungere obbiettivi di socializzazione, istruzione e formazione • AZIONE: attori, contenuti, strumenti • CONTENUTO: ciò che viene trasmesso o insegnato • RISULTATO: effetti delle azioni messe in atto

  4. FORMAZIONE • CAMBIAMENTO • Azione attraverso cui qualcosa si produce • Azione di organizzare, istituire • Modo in cui qualcosa si è costituita • Risultato dell’azione attraverso cui qualcosa si è formato

  5. In senso pedagogico. • Cursus, risultato, qualificazione • Sistema • Processo trasmettere conoscenze (istruzione / sapere) • modellare personalità (educazione/sviluppo) • integrare pratica e sapere (professionale)

  6. Cursus, sistema e processo hanno in comune • 1. Logica del cambiamento: • Trasformazione delle persone in vari aspetti (cognitivi, affettivi…) • Introduzione di cambiamenti nel comportamento, nelle rappresentazioni, negli atteggiamenti… Trasformazione e cambiamento possono essere pensati secondo diversi quadri di riferimento: psicanalistico, comportamentista…

  7. 2. Centrazione sull’individuo e la situazione; carattere contestuale che collega individuo, problema, situazione, conoscenza • 3. Articolazione del sapere ai problemi • 4. Attenzione contemporanea a cultura professionale (saper fare) e a un insieme di saperi formalizzati

  8. Problematiche • Materia Forma • (pietra)(statua) • azione • che • trasforma • Tecnica Natura • Principio di trasformazione • esterno interno

  9. Attenzione al: • Dispositivo processo di • individualizzazione • (Pigmalione) (Socrate, Rousseau)

  10. Formazione ed esperienza • Il pensiero sul cambiamento si arricchisce attraverso il pensiero sulla storia che si articola in due filoni: • Pragmatismo • Ermeneutica

  11. pragmatismo • Dewey: • dialettica fra attività (fare) e subire effetti (passività) • esperienza e pensiero • progetto (articolazione di desiderio, scopo, organizzazione) • successo = interesse tecnico

  12. ermeneutica • esperienza, senso, intellegibilità di ordine narrativo • pensare = capire • Successo = coerenza • Intellegibilità di ordine narrativo • Bildung roman narrazione

  13. PEDAGOGIA • Elaborazione scientifica dell’educazione e della formazione • Messa a tema e in forma di pensiero sistematico dei fenomeni educativi e formativi sulla base di un assetto concettuale e di un apparato metodologico

  14. Un orientamento pedagogico,una pratica educativa EDUCAZIONE ATTIVA Soggetto in formazione protagonista attivo del processo educativo

  15. Educazione attiva • Costellazione di elaborazioni concettuali e pratiche che pensa al soggetto in formazione come protagonista attivo del processo educativo. • Il suo apparire , nella storia del pensiero sull’educazione, ha un andamento carsico • Ne fanno parte, fra altri Montaigne,Rousseau,Dewey, Baden Powell,M.Lodi

  16. Invece di profittare delle facoltà ricettive del bambino per imprimere su questa cera molle conoscenze ed abitudini (…) essi vedono anche e soprattutto, nel bambino, un organismo eminentemente attivo le cui facoltà si sviluppano principalmente attraverso l’azione (P.BOVET)

  17. Due orientamenti -Libertario L´individuo e´capace di darsi motivazioni e dirigersi • Cooperativo Come sopra con un se: perche´gli individui sviluppino motivazioni e organizzazione e´necessario un ambiente favorevole

  18. PUNTO FORTE • Movimento costante fra educabilita´e liberta´: - previsione positiva da parte dell´educatore e - (spazio della) collaborazione da parte del suo interlocutore

  19. Educare: spinta ed emancipazione • L’uomo è il solo esere vivente che debba essere educato • Ma l’educazione non è la fabbricazione di un oggetto • L’educazione si realizza quando il soggetto diventa responsabile della sua esistenza

  20. Educabilità e libertà, principi fondamento della pedagogia • Posso educare solo se suppongo l’altro educabile • Ma volendo educare a tutti i costi, si rischia di fare violenza • Di negare la libertà dell’altro, contraddicendo uno dei fondamenti dell’educazione

  21. Il principio libertà, bilancia i rischi del principio educabilità: • Una parte dell’altro resta inaccessibile all’educatore • Il soggetto del’educazione è l’interlocutore dell’intervento educativo • L’educatore può accompagnare l’attività del soggetto, non essere attivo al suo posto

  22. Pedagogia come articolazioneeducabilità/libertà • Educazione, senza rispetto della libertà dell’altro, è addestramento (o violenza) • Il rispetto della libertà, senza iniziativa dell’educatore, è omissione • Un educatore responsabile articola le due preoccupazioni.

  23. EDUCATORE O INSEGNANTE • Línsegnante o l´educatore non si limita a constatare le capacita´: le crea. Conosce l´attivita´spontanea die soggetti con cui e´in relazione (osservazione), accetta, incoraggia, sostiene, guida. Crea un clima di sicurezza affettiva • Elimina metodi che lasciano il gruppo passivo

  24. - garantisce equilibrio fra lavori di gruppo e individuali - offre occasioni e modi per avere successo - favorisce la cooperazione

  25. Implicazioni deontologiche • Un insegnante o un educatore deve conoscere la vita attorno a lui/lei e guardare al futuro per sapere a che futuro – e come – preparare i soggetti con cui lavora; • Conoscere quale futuro e´di fronte a noi, per come le scienze e l´attualita´ce lo fanno conoscere, e´necessario, ma non sufficente • Non solo accettare il futuro, ma contribuire a crearlo

  26. Chi pratica l´educazione o l´insegnamento nella prospettiva attiva deve conoscerlo per trarne le indicazioni necessarie a praticare un´azione che metta i soggetti in grado di indirizzare il progresso, non solo di subirlo

  27. METODI • I metodi attivi sono le pratiche e le tecniche in pedagogia che, in una prospettiva educativa, provocano, utilizzano, modificano e perfezionano l´attivita´del soggetto in formazione

  28. Cos´e´ l´attivita´? • L´attivita´e´una condizione che va dall‘interno dell´individuo all´esterno: non va confusa con l´agitazione • Puo´esserci un gruppo (una classe) in cui tutti si agitano, ma nessuno fa nessuno sforzo e puo´esserci immobilita´e silenzio mentre tutti pensano e progettano

  29. ATTENZIONE ! • a non fare delle tecniche e degli strumenti un metodo standardizzato • Freinet diceva:Non diremo mai „utilizzate le tecniche della tipografia a scuola“, ma „procuratevi una tipografia e orientate la vostra pratica verso le attivita´che essa permette…“ • „ Fate che i ragazzi abbiano voglia di imparare e tutti i metodi andranno bene“

  30. Tecniche e strumenti interessano per i cambiamenti che introducono • Le tecniche e gli strumenti proposti in classe: A. organizzano il lavoro scolastico quanto ad apprendimenti cognitivi B. Regolano aspetti di personalita´di ogni bambino quanto ad immagine di se´, relazione con láutorita´, desiderio di agire nel mondo

  31. C. Fanno fare esperienza di regolazione della vita di gruppo: mettono i partecipanti in: a. Situazioni nuove che richiedono impegno personale, iniziativa, continuita´. Creano b. ansia, limitazione di tempo e di potere c. Conflitti Da qui nasce la necessita´ di regolazione, di utilizzo di concetti e dispositivi per affrontare i conflitti -

  32. ISTITUZIONEISTITUITO ISTITUENTE • Istituzione e´il luogo di accesso alla comunita´, al simbolico, alla legge: • Mantiene aperta la dialettica fra persona e societa´(no dittatura, no burocrazia, no seduzione). Tiene il potere in circolo • Svolge, nella societa´, la funzione del rene nell´organismo: filtra

  33. Ogni gruppo , a scuola, e´parte di un´istituzione intesa nelláccezione di un insieme di norme che strutturano un gruppo e/o una attivita´sociale, ne regolano la vita e il funzionamento • e, a sua volta, ne costituisce e ne crea altre´intese nell´accezione dell´atto di creare • I metodi dell´Educazione attiva permettono , ai bambini in classe, di vivere l´esperienza istituzionale nelle due accezioni

  34. MEDIAZIONE • Aspetto concreto della vita di gruppo (attivita´, tecnica, oggetto, regole…) che mobilita l´interesse cognitivo e affettivo e facilita lo scambio

  35. I suoi effetti: • Sul singolo: cambiamenti in ordine all´apprendimento ed esperienza di scambio • Sull´istituzione: contenimeto, negoziazione, articolazione agli scopi, filtro di conflitti • - Distribuzione della reattivita´: da frontale/lineare (maestro – allievo ) a costellazione (maestro – allievo – compagni – strumento…) • Distribuzione energia da reattiva ( voglio far piacere/far rabbia a… ) a costruttiva (scopo, identificazionea un compito,…)

  36. Pedagogia - psicoterapia • Obbiettivo comune: Principio di piacere- principio di realtà, responsabilità, dinamica Appoggi diversi * rapporto educativo insistere su alcuni aspetti di personalità fare sperimentare efficacia senza ‘spogliamenti’ (narcisismo accettazione dell’immaginario rimozione pulsioni rimozione pulsioni identificazione’) Appoggi diversi

  37. * rapporto terapeutico Elaborazione delle pulsioni transfert e controtransfert Rielaborazione Della struttura della personalità nella relazione

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