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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE A.A. 2014-2015

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE A.A. 2014-2015. Ricevimento: martedì dalle ore 15.30 alle 17.30 presso lo studio del docente (DiSSI) o per appuntamento mam ura@unica.it 0706753675cagliari134. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA (9 CFU, h.54)

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE A.A. 2014-2015

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Presentation Transcript


  1. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE A.A. 2014-2015 Ricevimento: martedì dalle ore 15.30 alle 17.30 presso lo studio del docente (DiSSI) o per appuntamento mam ura@unica.it 0706753675cagliari134 PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA (9 CFU, h.54) Marina Mura

  2. Obiettivi generali del Corso Fornire stimoli e occasioni per l'acquisizione di strumenti concettuali (conoscenze) elaborati dalla Psicologia sociale e del lavoro per comprendere le dinamiche psicologico-sociali alla base delle relazioni interpersonali e sociali la complessità ed articolazione dei processi comunicativi nelle organizzazioni inserite nelle attuali società complesse Abilità/competenze comunicative e relazionali indispensabili nelle professioni direttivo-manageriali

  3. Prerequisiti Conoscenza dei contenuti degli insegnamenti impartiti nel corso di laurea triennale. In particolare, gli/le studenti/esse devono avere una conoscenza adeguata delle caratteristiche hard di un’organizzazione (struttura, organigramma, mission, bilancio, ecc.).

  4. Obiettivi di apprendimento Lo/La studente/ssa conosce i processi psicologico-sociali alla base delle relazioni interpersonali, sociali (di gruppo, intergruppi) ed organizzative Lo/La studente/ssa conosce i processi psicologico-sociali alla base delle comunicazioni organizzative interne ed esterne (gestione del ruolo, leadership, negoziazione e mediazione, sviluppo organizzativo, pubbliche relazioni, gestione dell’immagine, della qualità e della soddisfazione dei consumer e prosumer) Lo studente/la studentessa è in grado di comunicare in modo diversificato efficace e soddisfacente in relazione a situazioni e contesti specifici

  5. Tipologie e modalità di erogazione del Corso lezioni dialogate con supporto di slide (rese disponibili come materiale didattico il giovedì di ogni settimana) discussioni guidate, anche su film o documenti filmati Esercitazioni: studio di casi con relazioni degli studenti roleplaying dinamiche di gruppo (lavoro di gruppo e comunicazione in gruppo) forum

  6. Modalità di verifica e di valutazione dell’apprendimento L'esame si svolgerà in forma scritta e orale. Una prova strutturata a cui seguirà una prova orale sarà utilizzata per l'esame intermedio. Lo schema progettuale di un intervento di comunicazione org. sarà richiesto per la prova finale (scritto di 1h. + orale).

  7. Modalità di verifica e di valutazione dell’apprendimento Prova finale Scritto (1 h.): verrà dato un caso org. con criticità e si dovrà produrre lo schemadi un progetto di intervento di comunicazione org. motivato e specifico Valutazione: Motivazione delle scelte in relazione al tipo di org., ai modelli e concetti studiati e alle criticità indicate (3 p.) Articolazione e coerenza del progetto in relazione al tipo di org., ai modelli e concetti studiati e alle criticità indicate (3 p.) Creatività (2 .) Il risultato sarà comunicato prima della p. orale: potranno scegliere di sostenerla coloro che raggiungono una valutazione, almeno, di 5 punti. Orale: domande teoriche su tutto il programma (chi non ha sostenuto/superato la prova intermedia)/ domande teoriche sulla seconda parte del Corso + discussione dell’elaborato.

  8. Testi obbligatori per sostenere l’esame (frequentanti: max 6 ore di assenza/ non frequentanti: testi completi) Argentero, P., Cortese C., Piccardo C. (2009). Psicologia delle organizzazioni. Raffaello Cortina Editore (Capp. 1, 2, 3, 6,7,8, 10, 14, 15, 16,17, 18) Maimone, F. (2010) La comunicazione organizzativa. Milano: FrancoAngeli(Capp. 1, 2, 3, 4, 5) Barone, M. Fontana, A. (2005). Prospettive per la Comunicazione Interna e il Benessere Organizzativo. Milano: FrancoAngeli(Parte prima, Parte seconda) A scelta tra: Mura, M., Fornara, F., Aiello, A., Martini, M. (2009), Quotidiani locali, comunicazione politica e percezione ambientale, DiPAV Quaderni, 25, 9-32.Milano: FrancoAngeli Mura M. Strazzera, E., (2013). Vento, Sole, Paesaggio: beni comuni rinnovabili. Cosa pensano i cittadini delle energie rinnovabili. Cagliari: CUEC

  9. Argomenti del corso Introduzione alla Psicologia e ai suoi metodi: le Psicologie Cognizione sociale, influenza sociale e processi d’identità Le organizzazioni: l’hard e il soft dell’organizzazione Intersoggettività, gruppi e leadership La comunicazione nelle relazioni interpersonali e sociali: modelli e processi La comunicazione organizzativa, ovvero comunicare e organizzare le risorse Efficacia personale e gestione dei conflitti Emozioni ed emergenze La comunicazione organizzativa nel pubblico Modelli e metodi per la comunicazione organizzava Consumi e marketing sociale

  10. I lez. (2 ore) 1 ottobre 2014 • Argomenti • presentazione del corso: • obiettivi, programma, modalità di erogazione, prova finale • Accordi organizzativi: orario lezioni: 12- 13.30 (28 su 33) • Concetti introdotti e oggetto di dialogo: • Dimensione sociale dell’agire individuale • Dimensioni hard delle orgg.: distinzione pubblico/privato a livello di mission, struttura, economia e organigramma • Leadership • Comunicazione interpersonale e sociale • Consumer/prosumer

  11. Calendario Ottobre (h. 30 I parte) 1-3/6-8/ 13-15/ 20-22/ 27-29 Novembre (h. 12 II) 3-5/24-26 Prova intermedia: 13 nov? Prova finale I app.: 22 gennaio 15? Dicembre (h.12 II) 1-3/9-10/15

  12. Brainstorming

  13. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  14. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  15. La Gestalt Psicologia della Gestalt o “forma” (inizi del 1900): individua le leggi dell’organizzazione percettiva In antitesi agli studi elementaristi wundtiani dimostra che la qualità della forma, gestalt, non è la somma degli elementi, ma l’esito delle relazioni tra di essi PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  16. Psicologia della Gestalt o “forma” (inizi del 1900): individua le leggi dell’organizzazione percettiva In antitesi agli studi elementaristi wundtiani dimostra che la qualità della forma, gestalt, non è la somma degli elementi, ma l’esito delle relazioni tra di essi La Gestalt • Alcune regole (derivanti dalle capacità neurofisiologiche e culturali) organizzano il percepito secondo rapporti dinamici figura-sfondo (Wertheimer, 1923): • le gestalt sono tanto più evidenti, coerenti e solide (belle forme) quanto più gli elementi sono “vicini”, “somiglianti”, hanno una “buona continuazione” (si percepiscono come un unico elemento gli elementi in continuità di forma), “chiusi”, “pregnanti” (armonici, simmetrici, semplici) PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  17. PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia Che cosa è e cosa studia la Psicologia? La Psicologiaè lostudio scientifico dei 1) processi della mente, del 2) comportamentoe delle (1+2) loro relazioni La Psicologia

  18. II lezione 2 ottobre 2014 • Modalità di valutazione • Calendario • Brainstorming: psicologia • Gestalt: percezione come configurazione o organizzazione degli stimoli secondo capacità neurofisiologiche ed esperienze • Definizione di psicologia

  19. Psicologia: processi di base della mente semplici e complessi Sensazione/percezione Attenzione Memoria Stati affettivo-emotivi Motivazione Pensiero e Intelligenza Ragionamento e risoluzione di problemi Linguaggio e comunicazione Apprendimento POSSONO ESSERE: CONSAPEVOLI O AUTOMATICI PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  20. Psicologia delle masse ed influenza sociale Fine XIX secolo: gruppi organizzati di operai/e nelle prime manifestazioni di protesta, definiti “folle” e “massa”, spaventano le classi dirigenti Nasci l Psicologia delle folle: a teoria del magnetismo e dell’ipnosi Mesner (1734-1815): nelle folle è presente una forza animale, il magnetismo, che induce i soggetti in “trance” Charcot (1825-1893 ): nelle masse si sperimenta uno stato di “ipnosi o suggestione ipnotica”: abbassamento della coscienza individuale con regressione del soggetto ad un livello “primitivo” che in soggetti predisposti può essere segno d’isteria PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  21. Psicologia delle masse ed influenza sociale La “psicologia delle folle” (Gustave Le Bon e Gabriel Tarde) Le Bon (1885) mutua dall’epidemiologia il modello del “contagio” e definisce “contagio mentale” quanto si realizza nelle resse e nelle folle “emotivamente agitate” e “anomiche” l’“unità mentale della folla” si realizza quando gli individui passano dalla “normalità” alla “patologia”: la folla, costituita da un certo numero di individui a contatto diretto (una massa in tumulto, un’associazione religiosa, un sindacato ecc.) attiva una regressione verso un “inconscio collettivo” e sente il bisogno di un leader carismatico PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA Introduzione alla Psicologia

  22. III lezione • I paradigmi della psicologia: comportamentismo e cognitivismo • Le basi fisiologiche della mente e dello psichismo • Le psicologie: Generale, Psicobiologia e Psicologia Fisiologica, Psicometria, dello Sviluppo e dell'educazione, Sociale, del Lavoro e delle Organizzazioni, Psicologia Dinamica, Clinica  • Attività e processi semplici e complessi della mente umana • Primi studi di psicologia sociale: folle e masse

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