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Chafe, W., Polyphonic topic development*

Chafe, W., Polyphonic topic development*. La conversazione polifonica: Il modello DUETING. * In Givón, T., 1997, Conversation – cognitive, communicative and social perspectives , Amsterdam-Philadelphia, John Benjamins. Concetti di base. METAFORA DEL FLUSSO ( STREAM OF SPEECH )

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Chafe, W., Polyphonic topic development*

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Presentation Transcript


  1. Chafe, W., Polyphonic topic development* La conversazione polifonica: Il modello DUETING * In Givón, T., 1997, Conversation – cognitive, communicative and social perspectives, Amsterdam-Philadelphia, John Benjamins

  2. Concetti di base METAFORA DEL FLUSSO (STREAM OF SPEECH) illumina la relazione tra dinamicità del linguaggio e dinamicità/natura incessante dei processi cognitivi e di coscienza. Quando parliamo, così come quando riflettiamo, la nostra attenzione (focalizzazione della coscienza) si sposta continuamente da un pensiero (concetto, idea) all’altro DISCOURSE TOPIC idea/concetto/evento/argomento troppo ampio per poter essere catturato da un’unica focalizzazione della coscienza. Il discourse topic ha un’estensione che può essere rappresentata in livelli gerarchici. Il livello di base (BASIC LEVEL TOPIC) viene aperto all’inizio di una conversazione e sviluppato attraverso i turni, finchè il suo contenuto non viene considerato dai partecipanti interamente coperto/risolto. UNITA’ INTONATIVE in genere tra queste e le idee c’è una corrispondenza 1:1 (‘one new idea per intonation unit’)

  3. DISCOURSE TOPIC: modelli di sviluppo nella conversazione a) NARRATIVO un setting iniziale fa da background ad un’azione che si complica progressivamente (es. barzelletta; racconto di un incontro inaspettato…) b) INTERPLAY tra due interlocutori, la successione delle focalizzazioni dell’attenzione è determinata: dalle reazioni reciproche a quanto viene espresso di volta in volta dai conflitti tra aspettative e contenuti degli enunciati (es. ciò che dice un interlocutore contraddice le aspettative o le conoscenze dell’altro, che di conseguenza esprime stupore, pone domande, ecc. La catena delle reazioni guida lo sviluppo del discourse topic)

  4. DISCOURSE TOPIC: modelli di sviluppo nella conversazione c) DUETING: modello misto presenza dello schema narrativo i partecipanti: 1) hanno conoscenza mutua del topic 2) hanno autorità equivalente nell’espressione di tale conoscenza 3) hanno senso cameratesco reciproco (dinamiche di gioco, scherzo; cooperazione nello sviluppo del discourse topic) 4) producono contributi simultanei e anche sovrapposti (per questo Chafe chiama questo modello conversational poliphony). la prosodia è inoltre un elemento di guida reciproca per i partecipanti es. lo scendere di tono nell’enunciato del parlante A segnala al parlante B che A sta terminando il suo intervento e gli consente, implicitamente, di iniziare il proprio, eventualmente sovrapponendosi al precedente di A.

  5. DUETING: un esempio Il dueting è un modello di conversazione in cui lo sviluppo del discourse topic è influenzato in parte dal modello narrativo, in parte dai contributi (enunciati) simultanei di due interlocutori che hanno conoscenze simili sull’argomento da sviluppare e interagiscono a volte in accordo e a volte in disaccordo. Il nome dueting si riferisce all’idea che i due partecipanti realizzano una sorta di duetto, perchè contribuiscono equamente allo sviluppo del discourse topic Nell’esempio di Chafe, una coppia racconta ad altri amici uno strano evento capitato in un parcheggio…

  6. Convenzioni di trascrizione (0.3) pausa di tre secondi (..) pausa inferiore a un decimo di secondo = allungamento espressivo del fonema immediatamente precedente Risata [1 1] sequenza di parlato sovrapposta ad un’altra [2 2]

  7. DUETING: apertura del topic (1) A Yóu won’t belíeve [1 what 1] háppened to us in the [2 párking lot 2] of the= máll the other day (2) B [1 óh= 1] (3) B [2 by the Goodwill store 2] (Chafe 1997: 43) - Il discourse topic viene introdotto/aperto nella conversazione attraverso un orientamento spaziale, temporale (deissi) e spesso epistemico che definisce il setting iniziale. Gran parte di (1) consiste in una formulaic collocation: non crederete a cosa ci è successo… B, sovrapponendosi ad A, prima segnala con un’esclamazione (2) il riconoscimento del topic; poi in (3) dà il proprio contributo all’orientamento spaziale del topic stesso

  8. DUETING: schema narrativo, sovrapposizioni, reazioni reciproche (4) C (0.2) Whát (5) A (0.3) Sóme guy càme óut and he he was  (6) B Óh= (7) A hé was trying to séll us cológne or [1 something 1] (8) B [1 No 1] he wásn’t trying to séll us [2 colò=gne 2] (9) A [2 well it 2] (10) A Nò= I guéss he was trying sèll like (0.3) imitátion cológne? (Chafe 1997: 44-5)

  9. DUETING: schema narrativo, sovrapposizioni, contributo equo e reazioni reciproche Dopo l’introduzione del setting, il modello narrativo suggerisce che qualcuno entrerà in scena e giocherà un ruolo importante nell’evento raccontato: (5) B esprime il suo interesse per il topic: (6) Il modello narrativo prevede che il nuovo personaggio introdotto sarà impegnato in qualche attività di sfondo - aspetto continuativo (was trying…): (7) Contributi in disaccordo: B (8) contraddice A A di conseguenza (negoziazione) riconosce, in (9) e sovrapponendosi a B, che quanto detto non è esatto e corregge in (10) La prosodia funziona come guida

  10. DUETING Il FLUSSO delle idee guida il flusso del parlato, prosodia inclusa. Secondo Chafe, inoltre: - il linguaggio della conversazione riflette il lavoro naturale della mente più di altri fenomeni linguistici (gli interlocutori non generano una produzione statica, ma sono coinvolti in un continuo interscambio di idee che si modificano e vengono rinegoziate costantemente) - il lavoro di trascrizione può creare l’illusione che il parlato abbia carattere permanente, di conservazione. Questo non vuol dire condannare tale lavoro: ma è importante fare attenzione al fatto che la trascrizione rappresenta un ‘congelamento’ artificiale di fenomeni che, per natura, sono in continua trasformazione

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