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RICERCA DI BUONE PRATICHE NEI SETTORI LAVORATIVI RELATIVE AL SETTORE OSPEDALIERO

RICERCA DI BUONE PRATICHE NEI SETTORI LAVORATIVI RELATIVE AL SETTORE OSPEDALIERO. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia 14 dicembre 2005. “ Decontaminazione e lavaggio di materiale sanitario riutilizzabile e ferri chirurgici “ Relatrice : Dr.ssa Gloria Fortin

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RICERCA DI BUONE PRATICHE NEI SETTORI LAVORATIVI RELATIVE AL SETTORE OSPEDALIERO

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  1. RICERCA DI BUONE PRATICHE NEI SETTORI LAVORATIVI RELATIVE AL SETTORE OSPEDALIERO Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia 14 dicembre 2005 “Decontaminazione e lavaggio di materiale sanitario riutilizzabile e ferri chirurgici “ Relatrice : Dr.ssa Gloria Fortin Igienista Industriale Certificato 1

  2. Materiale già esistente nelle AULSS della Regione Veneto ( es.linee guida, protocolli , istruzioni ) “Decontaminazione e lavaggio di materiale sanitario riutilizzabile e ferri chirurgici “ Inserito nel modello di “ SOLUZIONI “ proposto e già realizzato dall’Istituto Superiore per la Prevenzione ESicurezza sul Lavoro 2

  3. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONIModello proposto e già realizzato dall’ISPESL Regione: ULS: Codice Regione : Codice Ispesl : Anno: FONTE DELL’INFORMAZIONE 1. Unità Sanitaria Locale………………………..1.1 Organizzazione………………………………1.2 Via /piazza…………………………Provincia……….1.3 Persona da contattare……………..……….1.4 Qualifica………………………………………. 3

  4. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 2.LUOGODI LAVORO2.1 Partita………………………….2.2 Cod . ISTAT……………………2.3 Ragione Sociale .……….…….2.4 Via/Piazza ……………..…Tel. …… Fax…………… 2.5 Comparto………………………………………………2.6 Produzione…………………………………………….2.7 Referenti per la soluzione…………………………… 4

  5. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI3. PROCESSO LAVORATIVO E NATURA DEL PROBLEMA3.1Ciclo di lavorazione……………………...................3.2 Lavorazione/ fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato…………………………………………………..3.6 Descrizione dei rischi ( e stima del n. di soggetti esposti e stima del n di soggetti danneggiati ………3.7 Descrizione dei danni ( e stima del n. di soggetti danneggiati )………………………………………………. 5

  6. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONIBANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI4.SOLUZIONETipo di intervento4.1 Ingegneristico…………………………………………….4.2Protezione personale……………………………………4.3 Cambiamento dell’organizzazione del lavoro………4.4 Informazione del personale……………………………4.5 Cambiamento delle sostanze o dei materiali in uso 4.6 Altro………………………………………………………..4.7 Descrizione………………………………………………. 6

  7. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONIBANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI4. SOLUZIONE4.8 Eventuali materiali utilizzati…………………………4.9Risultati ottenuti / efficacia…………………………4.10 Norme Legislative di riferimento…………………...4.11 Norme tecniche di riferimento4.12 La soluzione è coperta da brevetto…………………4.13 La soluzione è coperta da segreto industriale……4.14 Durata della soluzione………………………………… 7

  8. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI4. SOLUZIONETipo di intervento4.15 Costo della soluzione……………… Anno installazione……………………………………….4.16 Documentazione disponibile……………..4.17 Figure o disegni…………………………….4.18 Audiovisivi…………………………………..4.19 Testo…………………………………………. 4. 20 Foto o diapositive…………………………. 8

  9. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE TIPO DI INTERVENTO4.21Ditta installatrice/produttrice della soluzioneRagione Sociale4.22 Via Piazza ............. Cap…………………………… Comune…………… Provincia…………………… Tel………….. Fax…………………………….4.23 Referente per la soluzione………………………. 9

  10. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 5. VALUTAZIONE5.1 Difficoltà di utilizzo ( se difficile specificare )…………. 5.2 Sono stati informati i lavoratori/utilizzatori…………… sull’uso/funzione della soluzione ? ………………………….5.3 Parere dei lavoratori/utilizzatori/rappresentante per la sicurezza………………………………………………………..5.4 Parere dell’imprenditore/datorelavoro/responsabile servizio di prevenzione e protezione dell’azienda : se indifferente o negativo specificare………………………….. 10

  11. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 5. VALUTAZIONE5.5 La soluzione modifica sostanzialmente le modalità di lavoro ?........................................................................ Se si specificare……………………………………………5.6 La soluzione deve essere rimossa per la normale manutenzione dell’impianto/macchina/ecc. 5.7 La soluzione deve essere rimossa per il carico/scarico dei prodotti in lavorazione ?5.8 La soluzione necessita di particolari cure o manutenzione ? Se si specificare………………………………………. 11

  12. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Decontaminazione e lavaggiodi strumenti e materiale sanitario riutilizzabile3. PROCESSO LAVORATIVO E NATURA DEL PROBLEMA3.1Ciclo di lavorazioneL’intervento indicato con il termine decontaminazione ha lo scopodi prevenire la dispersione dei contaminanti nell’ambiente, di rendere più sicure le procedure di detersione e di proteggere gli operatori sanitari addetti. 12

  13. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Decontaminazione e lavaggio di materiale sanitario riutilizzabile e ferri chirurgici3. PROCESSO LAVORATIVO E NATURA DEL PROBLEMA3.1Ciclo di lavorazioneLa decontaminazione degli strumenti e del materiale sanitario contaminati si può ottenere con l’uso di apparecchiature automatiche che associano la detersione ad un idoneo trattamento termico e/o chimico oppure con l’uso di disinfettanti di sicura efficacia sull’HIV 13

  14. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Decontaminazione e lavaggio di strumenti e materiale sanitario riutilizzabile3. PROCESSO LAVORATIVO E NATURA DEL PROBLEMA3.1 Ciclo di lavorazioneSubito dopo l’uso tutti gli strumenti e gli articoli sanitari riutilizzabili, usati nell’assistenza al paziente, devono essere trattati in modo da eliminare e/o ridurre a livelli di sicurezza la carica microbica. 14

  15. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Decontaminazione e lavaggio di strumenti e materiale sanitario riutilizzabile3. PROCESSO LAVORATIVO E NATURA DEL PROBLEMA3.1 Ciclo di lavorazioneE’ necessario perciò che tutto il materiale e gli strumenti chirurgici, prima della sterilizzazione o disinfezione ad altolivello, siano decontaminati con agenti fisici ( vapore ) o con agenti chimici ( disinfettanti ) 15

  16. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Decontaminazione e lavaggio di strumenti e materiale sanitario riutilizzabile3.1Ciclo di lavorazioneGli strumenti possono essere suddivisi, in base al rischiopotenziale di infezione connesso al loro uso, in tre grandi categorie : critici, semicritici, non critici. 16

  17. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.1Ciclo di lavorazione Per articoli critici si intendono strumenti che vengono a contatto con tessuti sterili,sangue,mucose lesionate,osso. • I criteri che li fanno rientrare in questa categoria sono • connessi : • alla loro specifica natura ( es. aghi, taglienti, pinze ); • all’indicazione d’impiego ( es. drenaggi ); • alle caratteristiche del paziente ( se immunodepresso o infetto ). • Gli articoli critici devono essere confezionati e sterilizzati a • vapore. 17

  18. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.1Ciclo di lavorazione Per articoli semicritici si intendono strumenti che vengono a contatto con cute e mucose integre ( es. endoscopi a fibreottiche).Per questi strumenti è raccomandata la sterilizzazionecon mezzi fisici o, se si tratta di materiale termosensibile, la disinfezione ad alto livello ( es. con glutaraldeide ). Per articoli non critici si intendono strumenti ed oggetti che entrano in contatto con la cute integra ( es. fonendoscopi, martelletti, termometri ascellari). 18

  19. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.1Ciclo di lavorazione • A) Ferri chirurgici • Il requisito indispensabile al momento dell’utilizzo è la sterilità. • La gestione dei ferri chirurgici da inviare alla sterilizzazione prevede tre fasi di lavorazione sequenziali quali : • PRIMA FASE decontaminazione; • SECONDA FASE pulizia manuale; • TERZA FASE trattamento con ultrasuoni. 19

  20. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.2 Lavorazione/Fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato La decontaminazione preventiva serve ad abbassare la carica batterica per garantire più sicurezza all’operatore ( in particolare nei confronti dell’HIV ) durante la successiva procedura di detersione. 20

  21. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.2 Lavorazione/Fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato Per la decontaminazione possono essere utilizzati agenti fisici vapore con il lavaggio nella lavastrumenti ( 90°C per 10 minuti ). Soluzione disinfettante detergente per immersione dello strumento ( 20 minuti ) I prodotti e i materiali impiegati durante la lavorazione sono : Disinfettante : polifenolo 3-4% per strumenti Detergente enzimatico all’1% Vaschette in plastica con coperchio Vasca ad ultrasuoni Spazzole e scovolini 21

  22. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.2 Lavorazione/Fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato B) I prodotti e i materiali impiegati durante la lavorazione per il materiale riutilizzabile in plastica,gomma,vetro sono: Clorossidante elettrolitico Vaschette in plastica con griglia e coperchio PRECAUZIONI I derivati del cloro non devono essere utilizzati in presenza di acidi ( l’associazione causa la liberazione di vapori tossici ). I derivati del cloro non devono essere utilizzati per i materiali metallici perché ne possono corrodere la superficie. Le soluzioni di derivati del cloro devono essere conservate al fresco, in recipienti opachi e ben chiusi. 22

  23. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.6 Descrizione dei rischi ( e stima del n. di soggetti esposti) Gli operatori sono esposti al rischio di ferita o di puntura, oltre a quello di contaminazione con agenti chimici pericolosi attraverso cute e mucose o per inalazione. La contaminazione con gli agenti chimici può avvenire durante le operazioni di manipolazione, miscelazione e travaso, ma anche a seguito di eventi accidentali durante l’utilizzo ( es. sversamenti, spandimenti, schizzi ) 23

  24. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 3.6 Descrizione dei rischi ( e stima del n. di soggetti esposti ) Natura del rischio I polifenoli possono dare tossicità sistemica per assorbimento cutaneo, o per inalazione. Agiscono come veleni citoplasmatici denaturando le lipoproteine della membrana cellulare ed alterando i sistemi enzimatici. 24

  25. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Tipo di intervento Gli strumenti chirurgici rappresentano una voce significativa nell’ambito degli investimenti totalidell’ospedale e una corretta gestione di tutto il processo di decontaminazione,lavaggio,lubrificazione,sterilizzazione, offre garanzie di sicurezza all’utente e al personale infermieristico. L’analisi delle varie fasi dell’operazioneha messo in evidenza alcune criticità riferibili sia alle caratteristichedella strumentazione che alla tossicità degli agenti chimici utilizzati, che possono essere risolte con l’implementazione di PROCEDURE BEN DEFINITE, poste a CONOSCENZA DEGLI OPERATORI e quindi applicate in maniera standardizzata. 25

  26. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE • è perciò la procedura di sicurezza che abbia queste caratteristiche : • facile consultazione • applicabilità per tutto il personale coinvolto nella fase di lavoro • consenta di superare pratiche scorrette e discrezionali. 26

  27. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Devono essere rimosse immediatamente dallo strumentario, dopo l’uso, sostanze come i composti di mercurio, preparati allo iodio, nitrato d’argento, che possono danneggiare gli strumenti intaccando le leghe. Deve essere evitato il contatto prolungato con soluzioni di cloruro di sodio che provoca ruggine e danni. Deve essere utilizzata cautela nella manipolazione degli strumenti, chirurgici, devono essere previsti un utilizzo appropriato e una corretta disposizione rispetto all’utilizzo 27

  28. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Gli strumenti articolati ( es. forbici, sgorbie, portaaghi), peruna corretta pulitura, devono essere aperti prima dell’operazione. Manipoli, cavi per elettrobisturi devono essere trattati come strumenti chirurgici. Gli strumenti per microchirurgia devono essere collocati su appositi supporti per non subire danni irreversibili. 28

  29. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Gli strumenti con punte, corpi abrasivi, frese, ecc., devono essere selezionati e posti in contenitori per essere trattati separatamente, per evitare punture e/o tagli accidentali durante il lavaggio Dopo aver effettuato procedure invasive e/o tutte le volte che gli strumenti sono contaminati da liquidi biologici e materiale organico, è fatto obbligo a tutti gli operatori sanitari di procedere alla decontaminazione, prima della manipolazione dello strumentario, mediante immersione nel disinfettante per 20 ‘ – 30 ‘ ( l’alternativa è la termodisinfezione nella lavastrumenti ) 29

  30. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Quindi nella fase di decontaminazione : Indossare i guanti di gomma pesante Preparare la soluzione disinfettante nella vaschetta dedicata provvista di coperchio Raccogliere e trasportare gli strumenti dalla sala operativa al punto di lavaggio servendosi di bacinelle o vassoi appositi 30

  31. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Quindi nella fase di decontaminazione : Aprire o smontare gli strumenti articolati ed immergerli completamente nella soluzione disinfettante per almeno 30minuti, evitando il più possibile il procurarsi di schizzi AVVERTENZE Immergere gli strumenti appuntiti e taglienti in una bacinella apposita, mai con gli altri strumenti, e maneggiarli con precauzione, per evitare il rischio di puntura accidentale durante la procedura di lavaggio 31

  32. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali PRIMA FASE decontaminazione Togliere i guanti Lavarsi le mani AVVERTENZE Le soluzioni per la decontaminazione devono rimanere coperte durante il periodo di utilizzo. Le soluzioni devono essere cambiate una volta al giorno e tutte le volte che diventano torbide o visibilmente sporche. 32

  33. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali SECONDA FASE pulizia manuale Indossaremascherina con visiera o mascherina e occhiali protettivi Indossaresovracamice e grembiule plastificato Indossarei guanti in gomma pesante Pulirelo strumentario con spazzolino ( le soluzioni disinfettanti di polifenoli per strumenti contengono anche sostanze detergenti sufficienti a garantire una pulizia efficace dello strumentario ). 33

  34. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali SECONDA FASE pulizia manuale Solo per particolari strumenti ( frese, punte da trapano, ecc..) dove la pulizia risulta difficile, per la loro particolare conformazione, è necessario utilizzare detergenti enzimatici ( dopo la decontaminazione immergere lo strumentario per 10 ‘ nella soluzione in acqua con detergente enzimatico all’1% e poi procedere alla pulizia ) Risciacquare accuratamente sotto acqua corrente Asciugare con panno pulito : questa fase è molto importante in quanto l’acqua presente nei materiali interferisce con l’azione dell’agente sterilizzante 34

  35. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali SECONDA FASE pulizia manuale Controllarela pulizia e la funzionalità degli strumenti: filo tagliente per le forbici, capacità di presa per le pinze, dei portaaghi, ecc… I ferri chirurgiciche vanno sterilizzati a vapore vanno periodicamente lubrificati con prodotti idrosolubili ( latte lubrificante per strumenti chirurgici ) e non con sostanzeoleose che creano una pellicola tale da impedire il contatto dell’agente sterilizzante. Gli strumenti a cremagliera vanno bloccati al primo scatto della chiusura. 35

  36. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali SECONDA FASE pulizia manuale Prima di togliere i guanti, lavarli con acqua e sapone, bagnarli con disinfettante e lasciarli asciugare per evaporazione Lavare le mani Togliere i D.P.I. Confezionare lo strumentario come previsto da protocolli specifici per ogni reparto e/o servizio ( in containers, carta medical grade, ecc.) Disporre il materiale confezionato nel cesto a griglia e consegnarlo alla centrale di sterilizzazione. 36

  37. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali TERZA FASE trattamento con ultrasuoni Per garantireun’adeguata pulizia a fondo di strumenti delicati ( microchirugici, dentali ) risultano particolarmente adatti gli ultrasuoni, che sono in grado, inoltre, di eliminare efficacemente le incrostazioni. Gli apparecchi ad ultrasuoni agiscono con piccole bolle di gas generate da onde soniche che producono aree di vuoto in grado di rimuovere lo sporco dalle superfici e depositarlo sul fondo della vasca. 37

  38. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali TERZA FASE Trattamento con ultrasuoni Le indicazioni sono quindi : Eseguire la decontaminazione Indossare la mascherina con visiera o mascherina e occhiali Indossare sovracamice o grembiule impermeabilizzato Indossare guanti in gomma Riempire la vasca ad ultrasuoni con acqua calda ( le temperature superiori a 40 ° C favoriscono la degasificazione e quindi l’effetto pulente ) fino alla marcatura 38

  39. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali TERZA FASE trattamento con ultrasuoni Aggiungere il detergente enzimatico pari all’1% Togliere gli strumenti dalla soluzione decontaminante Risciacquarli in acqua corrente Sistemare gli strumenti aperti nei cestini a rete evitando che si urtino tra di loro e immergere i cestini nella vasca ad ultrasuoni Controllare che gli strumenti siano completamente immersi nella soluzione in modo da permettere una corretta pulizia 39

  40. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE Accorgimenti da usare durante le tre fasi sequenziali TERZA FASE trattamento con ultrasuoni Accendere l’apparecchio e lasciare agire per il tempo previsto per ogni apparecchio dalle istruzioni per l’uso Risciacquare bene preferibilmente con acqua demineralizzata Asciugare Confezionare Togliere i D.P.I. 40

  41. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE 4.2 Protezione personale I D.P.I. devono essere sempre indossati ( mascherina con visiera o mascherina e occhiali di protezione, o grembiule impermeabilizzato, o sovracamice, guanti in gomma per uso domesticosono preferibili a quelli in lattice perché sono più spessi, e possono essere riutilizzati ) 41

  42. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE 4.4 Informazione del personale “Raccomandazioni per il buon uso dei disinfettanti” si propone come uno strumento per gli operatori teso al miglioramento della qualità delle attività definendole e standardizzandole attraverso l’implementazione di procedure 42

  43. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI 4. SOLUZIONE 4.9 Risultati ottenuti/efficacia Misurabili con una scheda di valutazione delle procedure 5. VALUTAZIONE 5.1 Difficoltà di utilizzo Non raccolta la valutazione sulle difficoltà di utilizzo, sipropone una scheda di valutazione delle procedure da compilare da parte dei lavoratori 43

  44. BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI Grazie per l’attenzione !! 44

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