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Ospedale Santa Corona

Ospedale Santa Corona .

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Ospedale Santa Corona

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Presentation Transcript


  1. Ospedale Santa Corona Nasce nel 1923 in seguito ad un trasferimento eseguito dalla città di Spotorno a quella di Pietra; questo trasferimento avviene in seguito ad un eccedente richiesta di ricoveri per bambini malati di tubercolosi e denutriti. Nel 1936 l’ospedale completò già i grandi edifici che ne caratterizzeranno la struttura per molti anni. Nel periodo antecedente alla Seconda Guerra Mondiale il Santa Corona acquisì notorietà e prestigio in Italia grazie ad una sempre più approfondita specializzazione in ortopedia. Un’esperienza che si rivela più che mai utile nei drammatici momenti della guerra e della lotta di liberazione partigiana in cui l’ospedale, con tutto il suo personale, diventa un punto di riferimento importantissimo e un rifugio sicuro. Con la fine della guerra l’ospedale riprese la sua vocazione riabilitativa e vennero costruiti padiglioni destinati ai bambini e ai giovani affetti da malattie tubercolari. Nel 1949 iniziò la costruzione del padiglione di isolamento a cui segue quello chirurgico e poi quello per la cura e il recupero della poliomielite. L’ ospedale ha saputo adeguare strutture e personale alle nuove esigenze nel settore della chirurgia, medicina e ortopedia per le forme acute, creando nuove sale operatorie e nuovi servizi e aprendo convenzioni di collaborazione con molte cattedre universitarie. Dal suo ingresso nel sistema sanitario ligure, nel 1978, il Santa Corona ha assunto sempre più la connotazione di ospedale per acuti con reparti di alta specialità.

  2. Unità Spinale Unipolare E’ l’unico centro che si occupa di persone con lesioni al midollo spinale di tipo traumatico e non in Liguria, e uno degli unici 10 in tutta Italia. Viene detto unipolare perché non è il paziente ad essere trasportato nei vari reparti, bensì sono i reparti a venire al centro. In questa struttura vengono ricoverati pazienti con tempi di degenza molto lunghi, a volte addirittura anche anni. Oltre a “guarire” in questa struttura si trovano diverse aree motorie per far riprendere a queste persone a svolgere una vita il più “normale” possibile. Infatti ci sono palestre, campi di gioco, piscine per l’hydrotherapy e l’appartamento domotico. Notevole importanza ha quest’ultima zona dell’unità spinale; essa è l’ultimo passo che deve compiere un paziente prima di essere dimesso; infatti qui viene lasciato per una settimana ed è tutto a sua portata. Naturalmente perché la vita continui normalmente anche a casa devono essere fatte modifiche all’appartamento. I dottori presenti in questa struttura sono specializzati in quasi tutti gli ambiti, si va dai fisiatri, ai fisioterapisti, ai psicologi, ai neurochirurghi e soprattutto gli infermieri, che svolgono la maggior parte del lavoro. A causa dei danni subiti al midollo spinale queste persone posso essere paraplegiche, cioè paralizzate dalla cinta in giù oppure tetraplegiche, il che significa che entrambe le paia di arti sono paralizzate. Spesso sono compromesse anche le funzioni vitali come ad esempio respirare e quindi i pazienti sono tenuti in vita da un ventilatore. Gli infermieri sono quelli che instaurano anche un rapporto di amicizia con i degenti e inoltre a hanno il compito certamente più pesante, sia fisicamente che moralmente (fare i cateteri, metterli a letto, consolarli e rassicurarli ecc…). E’ importante anche la presenza di un centro di guida virtuale che possono seguire le persone che potranno ritornare a svolgere una vita pienamente autonoma.

  3. Corso di primo soccorso Inizialmente ci è stato spiegato come vanno lavate le mani affinché siano il più possibile pulite e “sterili”. Questo, in un ambiente ospedaliero, è importantissimo dato che in questo modo si possono prevenire tantissime infezioni al paziente, che altrimenti gli sarebbe fatali. Successivamente abbiamo imparato quali siano le manovre di primo soccorso e particolarmente la manovra di Heimlich e quella di rianimazione in caso di collasso cardio-respiratorio. Prima di tutto ci si deve accertare della sicurezza del luogo, poi cercare di svegliare la persona senza però muoverlo perché ciò gli potrebbe causare altri danni. Nel caso in cui non rispondesse si deve provvedere a chiamare le forze e mediche e successivamente a fare la manovra, la quale consiste in 5 cicli da 30 compressioni alternate con due insufflazioni.

  4. Radiologia Non si può definire un reparto dell’ospedale in quanto un reparto prevede anche una porzione che si occupi della degenza del paziente. In questa parte dell’ospedale vengono “solamente” eseguiti esami, appunto, radiologici con la finalità di osservare nei dettagli l’interno del nostro corpo. E’ sicuramente una delle strutture radiologiche più avanzate in tutta la Liguria. La tecnologia, molto avanzata, permette delle attente verifiche. I servizi offerti sono : radiografia tradizionale, ecografia, mammografia, angiografia, biopsia, tomografia assiale computerizzata e risonanza magnetica.. Tutti gli ambienti hanno dei muri, anche perimetrali, molto spessi in quanto bisogna evitare al massimo ogni tipo di diffusione di radiazioni; infatti le murature sono costruite in modo da avere uno strato di piombo in mezzo a due strati di cemento. Viene utilizzato il piombo perché è il materiale che assorbe di più le radiazioni. Tutto il personale di radiologia possiede un dispositivo in grado di calcolare la quantità di radiazioni assorbite mensilmente da ciascun tecnico di radiologia o medico radiologo.

  5. Radiografia tradizionale E’ un esame svolto da una macchinario che diffonde radiazioni X in diverse quantità e tempi diversi in base ad età, sesso e zona da esaminare. Con gli strumenti di ultima generazione è possibile ridurre significativamente la quantità di radiazioni che colpiscono il paziente grazie ad una specie di sportellini mobili di piombo che permettono di inquadrare una zona molto meno estesa. In questo modo le radiazioni emesse e diffuse sono molto meno; è importante sapere che le radiazioni dannose non sono quelle assorbite direttamente, bensì quelle che si diffondono in seguito al contatto con altri oggetto ( per esempio il muro ecc…).

  6. Ecografia L’ottenimento delle immagini mediante questa tecnica avviene non tramite l’emissione di radiazioni X bensì dall’emissione di ultrasuoni che a causa dello “scontro” con i tessuti interessati creano un eco. Questo eco permette la formazione di immagini al computer in base alla quantità di ultrasuoni che viene riflessa in basse alla capacità specifica di ogni tessuto. Queste onde sono generate da un cristallo di tipo ceramico inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle con l’ interposizione di un apposito gel; la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato dal software del computer che riesce a ricostruire l’immagine in scala di grigi.

  7. Mammografia E’ un esame che viene svolto tramite l’emissione di una bassa dose di raggi X; esso permette di identificare facilmente situazioni ad alto rischio come possono essere i carcinomi. E’ stato appurato che le donne che si sottopongono a questo esame riducono sensibilmente il rischio di morire per cancro alla mammella. I controlli devono essere annuali o biennali a seconda che ci siano o meno fattori di rischio o particolari predisposizioni nel primo caso, oppure normalmente conviene ogni due anni.

  8. Angiografia E’ un esame molto importante in quanto permette di visualizzare la condizione dei vasi sanguini e linfatici. Questa operazione viene svolta da un macchinario detto angiografo mediante il quale viene inserita una sonda nel corpo grazie alla quale si può vedere la zona interessata; dopo aver fatto una piccola incisione. Solitamente questa incisione viene eseguita vicino all’inguine. Questa tecnica è usata per eseguire un’ angiografia body, mentre nel caso di dovesse eseguire un’angiografia neuro l’incisione viene fatta alla base del collo. L’angiografia neuro viene usata per risolvere problemi importantissimi come gli aneurismi o le stenosi cerebrali. Le misure adottate nel primo caso sono quelle di applicare attraverso questa sonda un piccolo “clip” alla base dell’aneurisma chiudendo l’imboccatura della sacca; un’altra tecnica invece prevede il deposito di piccolissime e finissime “eliche” di platino che favorisconol’autotrombizzazione. La tecnica usata, invece per le stenosi è quella di applicare, sempre mediante una sonda, un palloncino che verrà gonfiato nella zona interessata in modo da riportare il lume alla grandezza originaria. Successivamente viene applicata una rete che tenga fermo il vaso anche in futuro.

  9. Biopsia La biopsia è un esame medico che consiste nel prelievo di una porzione o di un frammento di tessuto da un organismo vivente. Il tessuto prelevato viene quindi analizzato al microscopio o anche con tecniche di microbiologia. La biopsia viene eseguita al fine di escludere o confermare un sospetto di malattia, cioè di arrivare ad una diagnosi sulle basi di osservazioni cliniche, radiologiche o strumentali, e quindi di definirne con precisione le caratteristiche. Può essere eseguita sia su tessuti molli che su quelli duri. Nella medicina moderna la biopsia svolge un ruolo fondamentale nella terapia di molte malattie. È la diagnosi bioptica che guida il clinico chirurgo nella scelta della terapia a cui sottoporre il paziente.

  10. TAC - Tomografia assiale computerizzata E’ una delle tecniche più progredite per quanto riguarda gli esami radiologici. Essa permette l’acquisizione delle immagini grazie all’emissione di radiazioni X che ci fanno ottenere delle sezioni lungo i vari piani del corpo. I dati vengono poi mandati al computer che mediante i vari software permette non solo l’acquisizione delle immagini, ma anche ricostruzioni in tre dimensioni della parte esaminata e scopie virtuali. L’acquisizione delle immagini avviene in base al numero di sensori che emettono radiazioni : più sono i sensori, più immagini verranno acquisite e questo permetterà una visione più chiara e sicura della situazione. L’emittore di raggi X ruota intorno al paziente attraversando il corpo del paziente fino a raggiungere il rilevatore dalla parte diametralmente opposta del tubo. Questa metodica consente l'acquisizione delle immagini in modo continuo: i piani di scansione descrivono una rotazione attorno al paziente, ottenendo una scansione a "spirale". Il tempo impiegato per eseguire questo tipo di esame su tutto il corpo è un minuto, riducendo così l’esposizione alle radiazioni.

  11. Risonanza magnetica E’ una delle tecniche più importanti per determinare la diagnosi del paziente. La tecnica però, è molto diversa da quelle precedenti in quanto non sfrutta l’emissione di radiazioni X, bensì nel tubo è presente un forte campo magnetico di almeno un Tesla, unità di misura del campo magnetico terrestre. L’esame dura all’incirca mezz’ora, però il tempo impiegato dipende dalla zona di cui si vuole fare la risonanza. La tecnica che permette la formazione delle immagini consiste nel porre un rilevatore di radiofrequenze nella zona da esaminare. Una volta che il paziente è situato dentro al tubo; in questa situazione gli atomi sono disposti nello spazio a seconda del campo magnetico che influisce su di loro; quando vengono emesse le radiofrequenze questi atomi vengono rimossi dalla loro posizione imposta dal campo magnetico. In base alle peculiarità proprie di ogni atomo, essi hanno tempi di ritorno alla loro posizione forzata imposta dal campo magnetico diversi; in base al loro ritorno vengono create le immagini al computer. Ci sono situazioni in cui i pazienti non possono essere sottoposti a questo esame in quanto il campo magnetico avrebbe ripercussioni gravi sulla stessa vita del paziente : presenza di pace-maker, interventi agli occhi, apparecchio, protesi ferree. Per quanto riguarda le protesi il problema è stato risolto costruendo protesi in titanio, metallo che non viene attratto dal magnete.

  12. Anatomia patologica. E’ un reparto il cui scopo è quello di analizzare organi e liquidi corporei al fine di individuare la patologia; questa indagine è anche utile al medico curante per la prognosi e il tipo di cura da dare al paziente. A questo laboratorio arriva materiale da altri reparti per accertamenti e analisi, da altri ospedali e dalle urgenze. In questo ultimo caso gli organi sono conservati in un criostato, a temperatura -4; -6 °C affinché non vadano in decomposizione. In questo caso l’organo da analizzare viene subito messo nel criomicrotomo, uno strumento in grado di far ottenere una sezione di pochi micron di spessore per poter essere immediatamente osservato al microscopio. L’anatomia patologica comprende questi sottoreparti : -istologia: si occupa dello studio dei tessuti del corpo; -citologia: si occupa dello studio dei liquidi corporei, del sangue e del midollo; -immunologia: si occupa dello studio della componente immunologica andando a ricercare eventuali malattie; -sierologia : si occupa di analizzare il sangue ricercando fattori che possano essere segno di qualsiasi forma di tumore sanguigno o linfatico.

  13. Al mattino i tecnici erano impegnati nel taglio al microtomo delle sezioni del giorno prima; infatti il materiale istologico del giorno precedente veniva sezionato e messo nel pomeriggio in un macchinario in grado di disidratarlo completamente e paraffinarlo, cioè riempirlo di cera. In questo modo la sezione rimaneva ”imprigionata” nella cera e poteva essere tagliata il mattino seguente. Successivamente all’ inglobamento nella paraffina c’è il processo di colorazione, eseguito sempre da una macchina, il quale consente di poter capire meglio le parti da considerare. Esistono diversi tipi di colorazione, tra le quali le più comuni vengono fatte dalla macchina, mentre le altre vengono fatte a mano mediante appositi kit, alcuni dei quali permettevano di individuare la presenza di alcuni agenti patogeni. Per ciò che concerne istologia abbiamo assistito al sezionamento di alcuni organi già asportati, dei quali ci è stato spiegato il funzionamento e il problema dal medico anatomopatologo. Qualche volta, poi si è anche potuto assistere alla diagnosi del primario al microscopio con spiegazione di ciò che si osservava. Per quanto riguarda citologia, invece, ci è stato spiegato mediante quali tecniche i liquidi venivano “fissati” sui vetrini per poterli osservare. In seguito, per immunologia e sierologia ci sono stati spiegati i vari fattori da osservare per poter dire se vi è la presenza di un cancro o meno studiando anche la composizione dei linfociti. Ci è stato inoltre spiegato come si effettuano gli studi sul DNA e come si fa a capire quali tipi di mutazione ha subito una cellula grazie all’utilizzo di specifici anticorpi.

  14. Laboratorio analisi. In questo laboratorio vengono effettuate, come dice il nome stesso, analisi di ogni tipo, atte a individuare il tipo di problema del paziente. Esso riceve richieste di analisi, da privati, altri strutture ospedaliere e dai vari reparti ed è suddiviso in settori ognuno dei quali svolge un tipo analisi specifica; è così che troviamo analisi per la coagulazione del sangue, analisi alle proteine, al DNA, al siero, analisi per il test antidroga ecc.. Vi era poi, una parte del laboratorio usata come check-in per le analisi urgenti, per le quali serve un risultato immediato. Diversi tipi di esami, come ad anatomia patologica venivano eseguiti con il kit manuale, data la scarsa richiesta di quel determinato tipo. S.I.M.T. E’ un reparto nel quale vengono effettuate le “analisi del sangue”, ovvero quelle analisi che hanno come scopo quello di eseguire un conteggio dei corpuscoli quali globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, proteine e altri fattori. Viene anche fatta la determinazione del gruppo sanguigno in base a determinati antigeni presenti sui globuli rossi e del fattore Rh, determinato sempre da un particolare tipo di antigene. In questo reparto vi è un’ emoteca nella quale vengono raccolte le sacche di sangue e di altre parti di esso, e una sala donatori nella quale ogni mattina i volontari vanno per donare il sangue o le piastrine, dopo aver fatto i dovuti accertamenti medici. In questo reparto vengono anche fatte le flebo per ricostituire un equilibrio di una sostanza che si trova in quantità insufficienti e raccolte le sacche di sangue del gruppo 0 negativo, donatore universale, per le trasfusioni urgenti.

  15. Microbiologia. In questo laboratorio vengono effettuate analisi su tessuti e liquidi per individuare eventuali germi e batteri che hanno causato nel paziente un’infezione, o come tale riconosciuta. Il lavoro dei tecnici e dei biologi consiste nel lavorare sulle piastre di coltura, ovvero preparare piastre ricche di elementi nutrienti quali zuccheri e proteine indispensabili alla crescita dei batteri. Successivamente si immette nella piastra un campione di ciò che si deve analizzare e una volta che la flora batterica è cresciuta si utilizzano farmaci antibiotici per vedere qual è il tipo di organismo presente nel campione.

  16. Grazie!

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