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Gli anni Settanta: le lotte sociali, il compromesso storico e il terrorismo

Gli anni Settanta: le lotte sociali, il compromesso storico e il terrorismo. Le Lotte sociali. 1968-1970: radicalizzazione dello scontro sociale e nascita dei gruppi dell’ultra sinistra.

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Gli anni Settanta: le lotte sociali, il compromesso storico e il terrorismo

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Presentation Transcript


  1. Gli anni Settanta:le lotte sociali, il compromesso storico e il terrorismo

  2. Le Lotte sociali • 1968-1970: radicalizzazione dello scontro sociale e nascita dei gruppi dell’ultra sinistra. • La stagione delle lotte dei lavoratori delle industrie: centri dello scontro sociale sono Milano, Torino, Porto Marghera. • Contratto dei metalmeccanici del ’69: aumento uguali per tutti, parità normative tra impiegati e operai, diritto di assemblea in fabbrica, settimana lavorativa di 40 ore, controllo dei cottimi e dei ritmi di lavoro. • Da sottolineare, sul piano sindacale, la nascita dei consigli di fabbrica, la federazione CIGL-CISL-UIL.

  3. La “strategia della tensione” • 12 dicembre ’69: bomba a Piazza Fontana (Milano), 16 morti e 88 feriti. • Inizia la “strategia della tensione” che incrina le basi dello Stato democratico. • 7 dicembre ’70 tentato golpe del Principe Borghese. • 17 maggio ’71 il Commissario Calabresi è ucciso a Milano. L'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura dopo l'attentato.

  4. Il terrorismo • Emerge un terrorismo nero e uno rosso. • Il terrorismo nero fa ricorso ad attentati dinamitardi, provoca stragi indiscriminate con lo scopo di diffondere panico nel Paese e orientarlo verso soluzioni autoritarie. Legami con i servizi segreti. • Il terrorismo rosso nasce per reagire allo Stato debole e minato dalla corruzione, per contrastare il terrorismo di destra e la psicosi di un colpo di stato. Dopo i primi attentati delle Brigate Rosse seguirono sequestri di dirigenti industriali e magistrati. • Oltre alle BR, vi sono anche i GAP di Feltrinelli, i Nuclei Armati proletari, Prima Linea.

  5. La situazione politica • 1970, Scoppia la rivolta di Reggio Calabria per manifestare contro la scelta di Catanzaro come capoluogo di regione. • Dicembre ’71 elezione Presidente della Repubblica Giovanni Leone. • Crisi del centro sinistra: segue il primo governo Andreotti. • Per evitare il referendum sul divorzio si va alle elezioni politiche anticipate (maggio 1972); poi secondo governo Andreotti di centro destra. • Nell’estate 1973, dopo il congresso Dc, si riforma un governo di centro sinistra con i Socialisti, presieduto da Mariano Rumor.

  6. La crisi economica • Nell’ottobre ’73 la guerra arabo – israeliana del Kippur aggrava le difficoltà economiche a causa dell’aumento del costo del petrolio. • La politica di austerità apre gli occhi sulla precarietà dello sviluppo e del benessere. • Conseguenze economiche: crescita dell’inflazione, disavanzo pubblico, svalutazione della lira. • La politica deflazionistica avviata dalla Banca d’Italia premia le piccole e medie imprese del centro nord a scapito del sud. • Accanto alla recessione compare il fenomeno della corruzione politica con clamorosi scandali.

  7. Il compromesso storico • Dopo il golpe del Cile, Enrico Berlinguer, segretario del PCI lancia la proposta di compromesso storico: accordo tra le forze comuniste, socialiste e cattoliche per scongiurare i rischi di soluzioni autoritarie e allargare le basi dell’azione riformatrice.

  8. L’evoluzione della situazione politica • Evoluzione della situazione socio politica tra il ’73 e il ’76: governi Rumor (1973-74) seguiti dai governi Moro (1974-1976). • Provvedimenti e riforme: Legge di riforma della scuola; decreti delegati del Ministro dell’Istruzione Malfatti per istituire organi collegiali; cassa integrazione guadagni (maggio 1975); per finanziare la spesa pubblica furono introdotti i Bot.

  9. 1975 e 1976: tempo di Elezioni • Elezioni amministrative del ’75 il PCI guadagna voti, Dc scende di poco. Si formano giunte di sinistra in molte regioni del centro nord e in città come Roma, Napoli e Torino. • A dicembre 1975 c’è il disimpegno socialista dal governo: fine del centrosinistra. • Elezioni politiche anticipate nel ’76 con il timore che il PCI facesse il sorpasso. • Esito elezioni: Dc 38.7%, PCI 34.4%, Psi 9.6 % (secca sconfitta che porta alla sostituzione di De Martino con Craxi). • Presidenza della Camera a Pietro Ingrao (PCI).

  10. La solidarietà nazionale • L’accordo tra DC-PCI-PSI è difficile da realizzare. • Governo Andreotti monocolore sostenuto dall’astensione di PCI, PSI, PSDI, PLI, PRI. • La politica di solidarietà nazionale consente di varare alcune leggi ma non produsse i risultati adeguati alle attese. • Giugno ’78 dimissioni di Leone, Pertini Presidente della Repubblica.

  11. I movimenti • La questione femminile: la legge sul divorzio; nuovo diritto di famiglia, legge sulle pari opportunità sul lavoro, legge sull’aborto. • I giovani universitari sono divisi fra: spontaneismo antindustrialista (indiani metropolitani) e autonomia organizzata (Toni Negri, Oreste Scalzone). • Il movimento autonomo del ’77 denuncia il legame tra partiti di sinistra e sindacati, come strumento per bloccare le rivendicazioni operaie e la lotta di classe. • Passaggio alla militanza terroristica con brusca impennata del terrorismo rosso: nel ’77 ci sono 287 attentati, nel ’79 aumentano a 805.

  12. Le Brigate rosse e il caso Moro • Le BR approfittano della crisi di governo del ’78 e delle lunghe trattative all'interno delle quali Aldo Moro riesce a convincere la DC ad un rapporto diverso con PCI. • Lo stesso giorno della presentazione alla Camera del nuovo Governo Andreotti, Aldo Moro viene rapito. Seguirono 55 giorni di attesa e di polemiche. • La DC scelse di non trattare: il 9 maggio fu rinvenuto il cadavere di Moro in via Caetani.

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