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Il potenziale d’azione

Il potenziale d’azione. E’ la risposta ad uno stimolo depolarizzante che possono dare cellule elettricamente eccitabili, cioè provviste di un corredo di canali ionici voltaggio-dipendenti per il Na + e per il K +. Significato funzionale:.

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Il potenziale d’azione

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Presentation Transcript


  1. Il potenziale d’azione E’ la risposta ad uno stimolo depolarizzante che possono dare cellule elettricamente eccitabili, cioè provviste di un corredo di canali ionici voltaggio-dipendenti per il Na+ e per il K+ Significato funzionale: Nei neuroni – segnale elettrico che propagandosi lungo la fibra nervosa consente la trasmissione di messaggi elettrici a livello del SN Nelle fibrocellule muscolari – innesca il processo della contrazione La Biofisica dei canali ionici è storicamente legata alla comprensione dei meccanismi che generano i POTENZIALI D’AZIONE nelle cellule eccitabili. NB: durante il pda la membrana si trovain condizionidinamiche(e non statiche, come nel caso del potenziale di riposo.

  2. Per ottenere una rappresentazione corretta del pda, occorre effettuare delle derivazioni intracellulari, fatte da singoli elementi cellulari. Dapprima furono realizzate (con elettrodi metallici) dagli assoni giganti dei molluschi Cefalopodi (calamaro, seppia) … poi (con microelettrodi di vetro) da tutte le cellule eccitabili

  3. Caratteristiche generali del potenziale d’azione La soglia Lo stimolo soglia è lo stimolo depolarizzante di intensità minima in grado di generare un potenziale d’azione in un neurone La legge del tutto o nulla In un neurone un potenziale d’azione o è generaro e si sviluppa in tutta la sua ampiezza, se lo stimolo raggiunge o supera la soglia, oppure non è generato affatto, se l’ampezza dello stimolo è inferiore alla soglia. La refrattarietà Un neurone, una volta generato un potenziale d’azione viene a trovarsi in uno stato di refrattarietà - periodo di refrattarietà assoluta: nessuno stimolo per quanto intenso è in grado di genrare un secondo potenziale d’azione - periodo di refrattarietà relativa: un secondo stimolo, a condizione che sia sufficientemente più intenso di quello soglia, è in grado di genrare un secondo potenziale d’azione

  4. A dispetto di una notevole variabilità tra tipi cellulari diversi, i pda presentano tutti alcune proprietà fondamentali. Le note proprietà dei pda(richiamo) L’eccedenza (overshoot). Consiste in un’inversione temporanea del potenziale di membrana: Al picco del pda il pdm è +35 mV circa

  5. Le note proprietà dei pda(richiamo) La soglia. NB per stimolare, occorre depolarizzare la membrana, cioè applicare una corrente che apporti cariche positive all’interno della cellula. (Stimoli sottoliminari e sovraliminari) Lo stimolo soglia è lo stimolo depolarizzante di intensità minima in grado di generare un potenziale d’azione

  6. Le note proprietà dei pda(richiamo) la “legge” del tutto-o-del-nulla (analogia con lo sparo di un’arma da fuoco). In un neurone un potenziale d’azione o è generaro e si sviluppa in tutta la sua ampiezza, se lo stimolo raggiunge o supera la soglia, oppure non è generato affatto, se l’ampezza dello stimolo è inferiore alla soglia.

  7. Le note proprietà dei pda(richiamo) La refrattarietà: la soglia è inizialmente elevatissima, ma poi, in una decina di msec, ritorna al livello normale). Refrattarietà assoluta Refrattarietà relativa

  8. Soglia Legge del tutto o nulla Refrattarietà con HHsim http://www.cs.cmu.edu/~dst/HHsim/

  9. Un’altra importante proprietà del potenziale d’azione è quella di potersi propagare lungo la fibra nervosa Dal vivo

  10. R3 R1 R2 E2 E3 E1 Propagazione del potenziale d ’ azione Propagazione passiva Segnale elettrico distanza Stimolo elettrico

  11. Un potenziale d’azione tende a propagarsi in tutte le direzioni dal punto in cui è stato generato ma Un potenziale d’azione in via di propagazione può solo avanzare e mai retrocedere

  12. VELOCITÀ DI CONDUZIONE del potenziale d’azione in una fibra nervosa Essa è direttamente proporzionale alla costante di spazio l Essa è inversamente proporzionale alla costante di tempo t Inoltre, essendo v aumenta all’aumentare del diametro della fibra

  13. Vm Vo l1 soglia V1 Distanza x 0.1 m Vm Vo l2 soglia V1 Distanza x 0.5 m Vm Vo l3 V1 soglia Distanza x xo x1 1 m stimolo L’eccitabilità neuronale è influenzata della costante di spazio l (e quindi dal diametro della fibra)

  14. Propagazione del potenziale d ’ azione Lenta rispetto allo spargimento passivo § Auto - alimentata § Tutto - o - nulla § Per renderla pi ù veloce : § § Migliore spargimento passivo § Maggiore densit à di canali

  15. Le fibre nervose possono essere amieliniche o mieliniche assone oligodendrocita nodi di Ranvier assone Strati di mielina assone assone nucleo Diagramma schematico di un assone mielinizzato di un nervo periferico

  16. Conduzione saltatoria nelle fibre mieliniche Nelle fibre mieliniche la conduzione del potenziale d’azione non avviene in maniera “continua” ma con un meccanismo “saltatorio”

  17. Conduzione saltatoria Saltatory Conduction nodo di Ranvier nodo di Ranvier nodo di Ranvier propagazione passiva propagazione passiva rigenerazione rigenerazione rigenerazione

  18. Perch è la mielinizzazione è cos ì efficace ? Ö ( r /r ) l = m a ra : Invariata Propagazione passiva rm : aumentata ( resistori in serie ) Segnale elettrico Conduzione transiente migliore : ) distanza Cm : diminuita ( condensatori in serie Metabolismo pi ù basso: Conduzione saltatoria Canali ionici solo ai nodi Amplificazione

  19. rm4 rm4 rm4 Cm4 Cm4 Cm4 rm3 rm3 rm3 Cm3 Cm3 Cm3 rm2 rm2 rm2 Cm2 Cm2 Cm2 rm1 rm1 rm1 Cm1 Cm1 Cm1 Assone amielinico rm rm rm Cm Cm Cm Assone mielinico Ad ogni maglia: rmeq=rm1+rm2+rm3+rm4 rm aumenta  l=√(rm/ri) aumenta  v↑ Cmeq=(Cm1·Cm2·Cm3·Cm4)/ (Cm1+Cm2+Cm3+Cm4)  Cm diminuisce

  20. 1100 r × 4400 r l 2 34 × v cm / s µ = l 2 34 10 3 - v cm / s t µ = 10 3 - t Verifica numerica: Assone amielinico rsm=rsm1=rsm2=rsm3=rsm4=1100 W·cm2 Csm=Csm1=Csm2=Csm3=Csm4=1 mF/cm2 tm=rsm·Csm=1100 W·cm2 · 10-6 F/cm2 = 10-3 s Assone mielinico req=rsm1+rsm2+rsm3+rsm4=4400 W·cm2 Ceq= =(Csm1·Csm2·Csm3·Csm4)/ (Csm1+Csm2+Csm3+Csm4) =0.25 mF/cm2 tm=req·Ceq=4400 W·cm2 · 0.25·10-6 F/cm2 = 10-3 s

  21. Effetto della Perdita della Mielina

  22. Sclerosi Multipla • Demielinizzazione Centrale • Perdita di oligodendrociti • Gli assoni rimangono relativamente preservati

  23. L’eccitabilità neuronale è influenzata della costante di tempo t

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