1 / 42

Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione

quadro comune europeo di riferimento. Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione. Strasburgo 1998. Quadro Cadre Cuadro Framework Rahmen. Obiettivi dell’incontro. Presentare sinteticamente i punti salienti del framework

avery
Download Presentation

Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. quadro comune europeo di riferimento Lingue moderne: apprendimento, insegnamento, valutazione Strasburgo 1998 Quadro Cadre CuadroFramework Rahmen Occhio all'Europa

  2. Obiettivi dell’incontro • Presentare sinteticamente i punti salienti del framework • evidenziare eventuali aree di interesse comune sia a LSsia a L1 • prendere visione nel testo originale e curare una sintesi in lingua italiana (da mettere sul sito Internet) di alcuni brevi estratti dal cap.VII - lavoro di gruppo Occhio all'Europa

  3. Il quadro comune europeo • Parte dalla constatazione che la diversità linguistica e culturale in Europa costituisce una preziosa risorsa comune che conviene salvaguardare e sviluppare • Le istituzioni educative hanno il compito di fare in modo che questa varietà, invece di essere un ostacolo alla comunicazione, diventi una fonte di arricchimento e di comprensione reciproca. Occhio all'Europa

  4. Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • definizione delle competenze da raggiungere nei termini generali (sapere, saper fare, saper essere, sapere apprendere) e comunicativi (linguistiche, sociolinguistiche, pragmatiche) (relazione di Gisella Langé,corso di formazione dei formatori II Lingua Comunitaria nella Scuola Media, Fiuggi 1998/99) Occhio all'Europa

  5. Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • Focalizzazione delle dimensioni non prettamente linguistiche (per es. sensibilizzazione agli aspetti socio-culturali, affettivi, stili e strategie di apprendimento, ecc.) (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa

  6. Il quadro comune europeo - ottimispunti offerti in ambito di: • Identificazione di elementi portanti che ogni sistema educativo dovrebbe prendere in considerazione (bisogni, obiettivi, contenuti, scelta e produzione di materiali, programmi e metodi di insegnamento/apprendimento, valutazione e controllo) (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa

  7. Il quadro comune europeo • In sintesi il Quadrooffre una raccolta strutturata di materiali che suggeriscono modalità e pratiche di insegnamento/apprendimento delle lingue e mette a punto la definizione delle competenze acquisibili dal discente nelle lingue comunitarie studiate tramite precisi descrittori. (relazione di Gisella Langé) Occhio all'Europa

  8. Il quadro comune europeo: struttura • nove capitoli • cap.1: presenta il backgroundstorico del documento (decisioni e raccomandazioni degli organi istituzionali europei, che hanno concordato sulle finalità, obiettivi e funzioni del framework). Occhio all'Europa

  9. La struttura • cap.2: definisce le funzioni del framework alla luce della diversità linguistica e culturale nel campo dell’istruzione • cap.3: spiega l’approccio adottato, individuando già in una prima analisi i parametri necessari per la descrizione della lingua e dell’abilità dello studente/utente a usare la lingua stessa. Occhio all'Europa

  10. La struttura • Cap.4: stabilisce nei dettagli (ma non in maniera esaustiva e definitiva) le categorie necessarie per descrivere l’uso della lingua e l’utente/studente di lingua secondo i parametri identificati. • Capitolo con materiali molto strutturati - da consultare e non da sintetizzare. Occhio all'Europa

  11. La struttura • Cap.5: discute in modo molto dettaglialto il ruolo dei compiti e del testo nell’apprendimento e nell’uso della lingua. Capitolo con materiali molto strutturati - da consultare e non da sintetizzare. • Cap.6: prende in considerazione i processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. Occhio all'Europa

  12. La struttura • Cap.7: si focalizza sulle implicazioni della diversificazione linguistica per la progettazione curricolare. • Cap. 8: presenta la gestione dell’apprendimento linguistico a lungo termine, affrontando la definizione di misurazione e livelli (bisogno di una dimensione verticale, metodi e criteri per la misurazione, necessità di formulare descrittori). Occhio all'Europa

  13. La struttura • Cap.9: discute i diversi scopi della misurazione/valutazione con i relativi diversi tipi di misurazione/valutazione. • Appendice: presenta un corpus ampio e dettagliato di tabelle illustrative dei descrittori per i parametri stabiliti nel cap.4. Occhio all'Europa

  14. Cap.1 - background storico • La Commissione Istruzione del Consiglio per la Cooperazione Culturale concorda sulla necessità di sviluppare un quadro comune di riferimento e istituisce un Gruppo di Progetto Lingue Moderne, che nell’ottobre 1993 dà incarico a un gruppo ristretto di esperti di lavorare per produrre una prima bozza di framework. Occhio all'Europa

  15. Cap.1 - background storico Gli esperti concordano che il framework deve essere: • esaustivo, • trasparente, • coerente. Occhio all'Europa

  16. Cap.1 - background storico Per essere esaustivo, il quadro deve • non solo cercare di specificare una gamma di conoscenze, abilità, e usi linguistici il più ampia possibile (anche se necessariamente mai completa), • ma deve essere tale da permettere che tutte le forme di apprendimento/insegnamento siano descrivibili al suo interno, cioè che qualsiasi utente possa descrivere i propri obiettivi, contenuti, materiali, ecc., facendovi riferimento. Occhio all'Europa

  17. Cap.1 - background storico • Per trasparente si intende che l’informazione deve essere formulata con la massima chiarezza ed esplicita, disponibile e facilmente leggibile. • Per essere coerente la descrizione deve essere libera da contraddizioni interne, rispetto alle varie componenti. Occhio all'Europa

  18. Cap.1 - background storico • La costruzione di un framework esaustivo, trasparente e coerente non implica l’imposizione di un sistema unico ed uniforme. Occhio all'Europa

  19. Cap.1 - background storico Il framework deve essere anche: • multi-funzionale(usabile per tutta la varietà di scopi previsti nel processo di insegnamento/ apprendimento linguistico) • flessibile (adattabile per circostanze diverse) • aperto (capace di ulteriori estensioni e perfezionamenti) • dinamico (in continua evoluzione) • user-friendly( facilmente usabile e comprensibile) • non dogmatico Occhio all'Europa

  20. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Le finalità, le pratiche e gli approcci per quanto riguarda l’apprendimento delle lingue moderne in Europa sono estremamente diversificati, e non possono che rimanere tali. Il principio di uniformità nelle metodologie appartiene al passato. Occhio all'Europa

  21. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Tuttavia è necessario che questa diversità nell’insegnamento e apprendimento sia identificata e descritta, non solo ai fini dell’informazione e classificazione, ma anche perché i partners hanno bisogno di punti solidi di riferimento e di confronto per aiutarli nelle scelte. Occhio all'Europa

  22. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Gli studenti, i formatori, chi progetta corsi o scrive e prepara materiali, ecc., possono situare e orientare le proprie scelte e spiegarsele l’un l’altro (cosa essenziale), solo se hanno degli strumenti comuni e compatibili per aiutarli a prendere coscienza e allo stesso tempo sfruttare questa diversità. Occhio all'Europa

  23. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Lo scopo principale del framework è dunque di presentare una tassonomia che metta in luce i rapporti fra le categorie descrittive e le sottocategorie, facilitando la descrizione di: obiettivi e contenuti, risultati e livelli raggiunti, possibili connessioni fra gli elementi e gli stadi di un processo di apprendimento. Occhio all'Europa

  24. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework A tal fine il framework deve adempiere a una duplice funzione: • facilitare gli utenti nelle loro scelte; • assisterli nello scambio e condivisione di informazioni grazie a una base comune di riferimento. Occhio all'Europa

  25. Cap.2 - Finalità e funzioni del framework • Questa informazione sarà di importanza vitale in un’Europa interattiva per facilitarefra l’altro la mobilità personale nel campo dell’istruzione e della formazione professionale, in un continente in cui le barriere al movimento, alla comunicazione e alla cooperazione si stanno progressivamente sgretolando. Occhio all'Europa

  26. Cap.3 - l’approccio adottato • Si tratta di un approccio orientato all’azione. • Gli utenti e studenti della lingua sono visti essenzialmente come membri di una società che ha dei compiti (non esclusivamente linguistici) da eseguire in circostanze, ambienti e campi di azione specifici. Occhio all'Europa

  27. Cap.3 - l’approccio adottato • Mentre il parlato, nei suoi vari atti, avviene all’interno delle attività linguistiche, queste attività formano parte di un contesto sociale più ampio che solo riesce a dare loro pieno significato. Occhio all'Europa

  28. Cap.3 - l’approccio adottato Un approccio basato sull’azione prende dunque in considerazione le risorse • cognitive • emotive • volitive • e un’ampia gamma di abilità specifiche di / e applicate dall’individuo come agente sociale. Occhio all'Europa

  29. Cap.3 - l’approccio adottato • L’uso e l’apprendimento della lingua sono due delle molte azioni eseguite da un agente sociale che, come individuo, ha a sua disposizione e sviluppa una gamma di competenze generali e in particolare competenze linguistiche. E’ a queste competenze che attinge nei diversi tipi di attività linguistiche così da elaborare un testo (in modo recettivo o produttivo) in relazione a dei dominispecifici, attivando le strategie migliori per eseguire dei compiti. Occhio all'Europa

  30. Cap.3 -competenze generali Competenza esistenziale (saper essere) competenza dichiarativa (sapere) abilità e know-how (saper fare) abilità di apprendere, relazionarsi all’alterità Occhio all'Europa

  31. Cap.3 -competenze generali • L’abilità ad apprendere viene vista dunque come la risultante di vari tipi di competenze. • L’abilità ad apprendere potrebbe essere parafrasata come “conoscere, o essere disposti, a scoprire l’alterità - un’altra lingua, un’altra cultura, un altro popolo o nuove aree del sapere. Occhio all'Europa

  32. Cap.3 -competenze linguistiche componente linguistica componente sociolinguistica componente pragmatica Occhio all'Europa

  33. Cap.3 -competenze linguistiche • La componente sociolinguistica deve creare un link fra le competenze linguistiche e quelle pragmatiche. • Importanza decisiva della dimensione culturale nel contribuire alla competenza comunicativa. • Attraverso le convenzioni sociali (regole di buona educazione, norme che regolano i rapporti fra gruppi generazionali, sociali, differenze di sesso, codificazioni linguistiche di certi rituali fondamentali, ecc.), la componente sociolinguistica influenza anche inavvertitamente tutte le comunicazioni linguistiche. Occhio all'Europa

  34. Cap.3- attività linguistiche Ricezione interazione mediazione produzione Occhio all'Europa

  35. Cap.3- domini dominio occupazionale dominio dominio pubblico personale dominio educativo Occhio all'Europa

  36. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • Che cosa deve imparare o acquisire lo studente? • Necessario richiamo al cap.4 e alla distinzione fra competenze generali e comunicative, abilità e strategie. • Tutte sono necessarie per un completo sviluppo della gamma di possibili eventi comunicativi. Occhio all'Europa

  37. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • Il focus di un programma di apprendimento, però, può spostarsi a seconda dei bisogni, finalità, ecc.(per es., nello studio di Ls) • buona parte di ciò che viene definito “conoscenza del mondo” può essere data per già acquisita, a priori, nella precedente esperienza di vita o nello studio di L1 Occhio all'Europa

  38. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua. • il problema può essere solo trovare l’esponente giusto in Ls per una categoria nozionale in L1 • si tratterà di decidere comunque quale nuova conoscenza deve essere acquisita e quale si può dare come presunta • un problema può sorgere quando un campo semantico è organizzato differentemente in L1 e inLs • ... Occhio all'Europa

  39. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Simili problematiche con la fonologia • molti fonemi sono automaticamente trasferibili da una lingua all’altra • In alcuni casi gli allofoni sono molto diversi • altri fonemi in Ls possono non essere presenti in L1 • problema dell’età di apprendimento Occhio all'Europa

  40. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Il framework non può non occuparsi anche della metodologia di apprendimento • al momento non c’è un consenso scientificamente basato e sufficientemente forte per la scelta di un’ unica teoria di apprendimento. • quindi un richiamo alle posizioni più diffuse Occhio all'Europa

  41. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua Il framework, nello stabilire parametri, categorie, criteri, ecc., vuole stimolare chi opera nel campo della lingua a considerare una gamma più ampia di opzioni e/o mettere in discussione degli elementi tipici di una tradizione e prassi fino a quel momento dati per scontati. Occhio all'Europa

  42. Cap.6 - processi di apprendimento e di insegnamento della lingua • Ciò non vuol dire che tali presupposti fossero necessariamente sbagliati, ma che è molto importante un riesame della propria teoria e pratica, alla luce di quanto altri, in altri paesi Europei, hanno fatto e stanno facendo. Occhio all'Europa

More Related