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La logica di Wittgenstein

La logica di Wittgenstein. Non esiste una logica di Wittgenstein, nel senso che il modo di Wittgenstein del Tractatus Logico philosophicus è il modo comune a tutte le logiche.

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La logica di Wittgenstein

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Presentation Transcript


  1. La logica di Wittgenstein Non esiste una logica di Wittgenstein, nel senso che il modo di Wittgenstein del Tractatus Logico philosophicus è il modo comune a tutte le logiche. Tuttavia è facilitante il modo peculiare che ha wittgenstein di presentare la logica. Dunque partiamo dalla proposizione formale “p”. Per Wittgenstein tuttavia con “p” noi affermiamo molto piu' di quello che sembra affermare la proposizione vuota “p” Infatti quando affermiamo “p” sottintendiamo che essa ha senso. Cosi' come quando affermiamo “n” in matematica affermiamo un numero imprecisato ma non, per esempio, un numero infinito. Per capire che cos'è il senso possiamo fare soltanto un esempio negativo. Una proposizione insensata è per esempio “Incolori verdi idee dormono furiosamente” oppure “Abracadabra Socrate” oppure “metti quell'evento in un buco”

  2. Senso e non senso Oppure i non sensi di “Alice nel paese delle meraviglie” un esempio: La festa del non compleanno. Potrebbe essere molto difficile saper definire il senso. Noi ce la caviamo da bastian contrari dicendo: senso è quello che non è non senso. “Il tavolo è bianco” è per esempio una proposizione perfettamente sensata. Non lo è “è tavolo il bianco”. Se affermiamo “p” sappiamo che è una proposizione sensata. Un non senso non ha diritto ad essere definito come proposizione. Però possiamo anche dire tentando una definizione che il senso o meglio la proposizione sensata è una proposizione che può diventare vera oppure falsa. Se la proposizione è vera negandola si ottiene una proposizione falsa. Ad esempio se abbiamo un tavolo bianco davanti e diciamo “Il tavolo è bianco” diciamo una proposizione vera e se invece diciamo “Il tavolo è rosso” diciamo una proposizione falsa.

  3. Vero e falso Cosi come se diciamo” il tavolo non è bianco”. Invece se diciamo “Incolori verdi idee dormono furiosamente” innanzitutto non sappiamo proprio dove andare a pescare una tale realtà. Ma in ogni caso sappiamo che se anche neghiamo la proposizione e diciamo “Incolori verdi idee NON dormono furiosamente” non sappiamo affatto dove andare a cercare questa inesistente cosa. Una proposizione insensata non sappiamo nulla. Né che sia vera né che sia falsa. Una proposizione insensata non ha diritto di essere rappresentata e nemmeno ha diritto ad essere chiamata falsa. Perchè negando il falso si ottiene il vero. Negando un non senso non si ottiene per niente un senso. Dobbiamo ora rinunciare alla prima provvisoria definizione avevamo detto che è senso quello che non è non senso. Ora possiamo essere piu' precisi.

  4. Il senso Una proposizione sensata è quella che può diventare vera e può diventare falsa. Attenzione al “può”. Se non abbiamo il tavolo davanti non sappiamo se la proposizione “Il tavolo è bianco” è vera o è falsa. Ma soltanto sulla base del linguaggio sappiamo, in generale, che o è vera o è falsa. Quindi in questo caso possiamo fare anche a meno della realtà Infatti possiamo definire “p” come quella proposizione che ha una polarità: V-p-F Può diventare cioè vera(V) o falsa(F). Questa premessa ci può aiutare a capire le slides seguenti su Peirce

  5. Il triangolo di Peirce • Secondo Peirce nei rapporti con il significato ci sono tre aspetti: • Il pensiero (la donna) • Il suono o il segno (uomo) • L’oggetto vero e proprio

  6. Secondo Frege • Invece secondo Frege • Il “pensiero” non possiamo dirlo • Quindi c’è solo il suono e il segno • E poi l’oggetto

  7. SINN e BEDEUTUNG • La parola tedesca BEDEUTUNG • Indica l’oggetto • La parola SINN • Il suono e il segno

  8. Secondo Wittgenstein • Secondo Wittgenstein invece il significato ha che fare solo con il suono e il segno

  9. E allora affermiamo la verità E allora affermiamo solo il senso Inoltre Frege voleva anche distinguere • Quando affermiamo un rapporto tra sinn e bedeutung • Oppure quando non lo affermiamo

  10. In realtà è lo stesso pianeta che è Venere Orbene Frege diceva: il bedeutung “Venere” ha due sinn Espero Lucifero Wittgenstein diceva: Anche Venere è un Sinn La stella della sera e del mattino • Sapete che la prima stella della sera si chiama Espero; invece la prima stella del mattino si chiama Lucifero

  11. Che cos’è la verità? • Per Frege è semplice • E’ il collegamento tra Bedeutung e il Sinn • Allora per lui la parola casa ha due simboliche • Se si intende il bedeutung • Se si intende il sinn

  12. Quando parliamo abbiamo solo il linguaggio non la realtà • Infatti non sempre abbiamo una casa davanti quando diciamo casa. • Eppure ci capiamo • Le realtà che abbiamo davanti quando parliamo sono al massimo un paesaggio, la stanza di casa, la televisione, eppure parliamo anche di cose che non abbiamo mai visto

  13. Vero-Falso • Questo fiore è vero? • Oppure è un'immagine del fiore? • Quando possiamo dire che un'immagine è vera? • E quando falsa?

  14. E in genere quando parliamo abbiamo a che fare solo con il senso (comprendiamo quello che diciamo o non lo comprendiamo) non con la realtà Bene il senso è allora ciò che può diventare vero o falso V-p-F • Dunque non possiamo dire che cosa è vero e che cosa è falso? • Ma andiamo NOI sappiamo che cos'è vero e cosa è falso. • Solo lo sappiamo quando abbiamo di fronte una realtà

  15. Parola e realta' • Il tavolo è marrone • (VERO) • Il tavolo è bianco • (Falso)

  16. Falso • Il tavolo è marrone • (Falso) • Il tavolo è bianco • (Vero)

  17. Il tavolo è marrone e il tavolo è bianco, quasiasi sia la realtà, sono sensate perchè le capiamo. Vero e falso dipendono dalla realtà • Dunque non siamo noi (uomini) padroni assoluti del vero o del falso ma siamo padroni invece del senso. • Possiamo dire che sia • La proposizione

  18. Non è vera perchè non sappiamo trovare nessuna realtà che la rispecchi. Non è falsa perchè negando una proposizione falsa si ottiene una proposizione vera ma negando “Incolori verdi idee dormono furiosamente” o otteniamo “Incolori verdi idee non dormono furiosamente” oppure “Non è vero che incolori verdi idee dormono furiosamente” ne l'una ne l'altra proposizione sono sensate. Il non senso gira a vuoto:è sempre tale sia negato che afffermato Il non senso • Ma una proposizione cosiffatta • “Incolori verdi idee dormono furiosamente” • Non è ne vera ne • Falsa. • E' senza senso.

  19. Graficamente: V V-p-F F Oppure se il segno di negazione è questo ¬ ¬ p F V VF Dunque il senso che cos'è? • E' una proposizione che può diventare vera • O falsa. • Ha dunque due poli • V-p-F • La negazione del V vero ci da il F falso • E viceversa

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