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La diffusione del gioco d ’ azzardo tra i giovani

La diffusione del gioco d ’ azzardo tra i giovani. Simone Feder. Titoli dai quotidiani. Droga, è allarme Baby spacciatori nel parco di notte «Aumentata la sorveglianza» Tra i clienti dei pusher aumenta il numero dei minorenni.

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La diffusione del gioco d ’ azzardo tra i giovani

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Presentation Transcript


  1. La diffusione del gioco d’azzardo tra i giovani Simone Feder

  2. Titoli dai quotidiani Droga, è allarme Baby spacciatori nel parco di notte«Aumentata la sorveglianza» Tra i clienti dei pusher aumenta il numero dei minorenni Sgominata la baby gang:pestò a sangue gay e ragazzino ebreoLa polizia ha fermato 3 ragazzi di 17 anni e uno di 18. In coma etilico a quattordici anniÈ arrivata poco prima di mezzanotte con in mano una bottiglia di vodka e non l’ha più lasciata finché non è finita in coma etilico Rovinato dal gioco si uccide a 19 anni. In migliaia a rischioIl ragazzo di Ischia aveva in tasca un biglietto: "Scusa mamma, ho perso tutti i nostri soldi"

  3. Immagini del quotidiano

  4. Chi è problematico oggi il giovane che devia, il contesto nel quale è inseritoo la società in cui è immerso? Che cos’è oggi la normalità?

  5. LA SOCIETA’ Mancanza di paletti e regole precise e definite Proposta di cultura globale ma priva di altri contenuti, Importanza a ciò che è di moda e crea consumo Offerta di testimoni e modelli discutibili Difficile capire cos’è la NORMALITA’

  6. LA FAMIGLIA Aumento del costo della vita Situazioni lavorative precarie e instabili Mancanza di tempo condiviso Tempi ristretti Fatica a collaborare con altre agenzie educative (scuola, oratorio…) “Bisogno” di spingere il figlio verso modelli sponsorizzati e pubblicizzati dalla televisione

  7. MINORI VULNERABILI Ragazzini sempre più adultizzati dai genitori Immaturità del sistema cerebrale Sperimentazione di stili e esperienze Costruzione della propria identità Necessità di sentirsi appartenenti al gruppo Ricerca di esempi e idoli

  8. Nuovi contesti sociali • Noia e insoddifazione diffusa • Poca presenza figure educative • Mancanza di valori stabili e condivisi • Precariato e difficoltà di progettazione • Episodi sempre più problematici • Sensazionalismo dei giornali verso fatti di cronaca nera • Grandi teorizzazioni e poca concretezza • Giovani dipinti solo come delinquenti allo sbando

  9. 2009 Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze • Costituire una Rete Istituzionaletra soggetti impegnati sul territorio per studiare e contrastare l’abuso di sostanze e la diffusione di dipendenze tra la popolazione giovanile • Individuare periodicamente le tematiche emergenti connesse al fenomeno della dipendenza a livello nazionale e locale (la Rete come Osservatorio!) • Promuovere e coordinare iniziative per contrastare il fenomeno della dipendenza.

  10. RICERCHE • Nel 2012 è stata condotta una ricerca sugli istituti secondari superiori del Comune di Pavia inerente gli stili di vita degli adolescenti • Nel 2013 è stata condotta una ricerca sugli istituti secondari superiori del Comune di Pavia inerente l’utilizzo di internet e dei social network negli adolescenti

  11. Descrizione campione 1864 ragazzi, frequentanti la classe prima superiore Maschi 50,1% e femmine il 49,9% Nazionalità italiana nel 89%, straniera nell’11% Età media di 15 anni Situazione familiare: nel 50% la famiglia è composta da 4 persone, e i genitori sono in maggioranza sposati (77%)

  12. Comportamenti a rischio Alcolici:il 9% dei ragazzi più volte alla settimana Sigarette: il 16% fuma ogni giorno La frequenza di utilizzo delle seguenti sostanze è:

  13. Il 46% dichiara di frequentare persone che fanno uso di sostanze stupefacenti il 14% dichiara di averne fatto uso 2,3% utilizza ogni giorno 5,3% dichiara di utilizzare stupefacenti frequentemente Psicofarmaci:0,8% li assume quotidianamente, il 2,6% li ha assunti con frequenza inferiore, il che può far pensare che siano non prescritti da un medico, ma per “sballare”

  14. Solo il 57% considera il gioco come un comportamento a rischio di dipendenza. • 15% aver giocato almeno una volta alle slot (40% prima 10 anni) • 12% degli studenti gioco d’azzardo on line • 56% gioco per arricchirsi, 25% sfida, 17% passatempo 2% altro • Frequente l’acquisto di biglietti “Gratta e vinci”, comprati almeno una volta dal 49% • Il 26% dichiara di aver acquistato “gratta e vinci” nell’ultima settimana.

  15. 9% ha in casa un familiare che gioca abitualmente • LA SOCIETA’ PRENDE POSIZIONE: • Nascita movimento No Slot • Supporto Bar NO SLOT • Incontri e manifestazioni di sensibilizzazione • LA FAMIGLIA PRENDE POSIZIONE: • Mamme contro la distribuzione di biglietti gratis per sale gioco • Figli che portano i genitori ad una presa in carico terapeutica • Ragazza che segue il padre tramite GPS nascosto in macchina

  16. Coping Chi dichiara di non essere capace di affrontare i problemi dimostra una frequenza maggiore nel consumo di alcolici, stupefacenti, psicofarmaci e abuso di cibo Incrementare le abilità di coping e autostima, come capacità protettive verso i comportamenti a rischio

  17. Il 2,5% si ritiene “PER NULLA” capace di far fronte ai problemi di ogni giorno e il 16% POCO • Il 15 % afferma di esserlo MOLTO ATTENZIONE AGLI ESTREMI: • Narcisismo e bassa autostima possono entrambi generare problemi. • Necessaria presenza degli adulti che aiutino a leggere la realtà delle situazioni e prevenire disagi futuri

  18. Con chi parleresti dei tuoi problemi? Amici e partner, perché da loro si sentono capiti e ascoltati Gli adulti vengono scelti in percentuale molto minore (nell’ordine: familiari, prete, allenatore e scuola), per più del 60% non sono proprio da interpellare Solo lo 0,9% parlerebbe con uno psicologo

  19. L’86% dei ragazzi è convinto che gli amici proverebbero a fermarlo se stesse per fare qualcosa di sbagliato • Tuttavia gli amici potrebbero incidere anche sui comportamenti a rischio: il 24% dei ragazzi metterebbe in atto comportamenti pericolosi sotto la pressione degli amici, il 20% consumerebbe alcolici: Quanto i tuoi amici possono far pressione su di te nel:

  20. Amici e adulti Gli amici hanno più influenza sulla vita dei ragazzi, sia come confidenti, sia come persuasori nel fare cose positive o negative I ragazzi si fidano dei pari e spesso si fanno trascinare dal gruppo E’necessario sostenere i genitori e ridare valore alla scuole e alle diverse figure adulte, perché i ragazzi trovino in loro dei punti di riferimento, che li ascoltino, senza giudicare, ma guidandoli verso i comportamenti più “sani” E’ importante garantire ai ragazzi figure specialistiche a cui sentano di potersi riferire senza timori o difficoltà

  21. Nuove modalità di relazione - rapidità - annullamento distanze - anonimato - sperimentazione di una condizione virtuale di onnipotenza - possibilità di esplorare differenti aspetti della propria persona L’utilizzo di Internet: presuppone una dimensione affettiva, emotiva e relazionale forte richiede una capacità di reazione molto veloce non consente processi di elaborazione adeguata. L’esatto contrario di quello che serve nell’età evolutiva che richiede percorsi educativi graduali e tarati sui bisogni dei giovani.

  22. Quali insidie nasconde la rete? Mancanza di privacy Identità frammentate Relazioni virtuali Grooming Creazione di una morale 'personalizzata' Rischio di reati

  23. GIOVANI E INTERNET • 85% ha dichiarato di utilizzare il PC soprattutto per navigare, solo il 9% ha affermato di usarlo a fini di studio, il 6% lo userebbe per giocare. • 96,1% del campione soprattutto in casa e preferibilmente nella propria camera (62,3%) • Il 79,9% utilizza il PC preferibilmente da solo • Gli strumenti più utilizzati per connettersi a internet sono il PC portatile e lo Smartphone. PERENNEMENTE COLLEGATI ALLA RETE

  24. 17% dei ragazzi non crede che possa essere pericoloso giocare d’azzardo su internet In rete ci sono 2500 giochi d'azzardo per i ragazzi da utilizzare con soldi veri o virtuali

  25. Emozione (E) Razionale (R) Azione (A) Emozione (E) (R) Azione (A) Modalità di approccio alla realtà Eccesso emozionale senza un adeguato spazio di raffreddamento razionale che genera nel giovane un sovraccarico di “eccitazione”… Ieri… Oggi…

  26. Emozione (E) Razionale (R) Azione (A) Emozione (E) (R) Azione (A) ... e domani? Ieri… Oggi… Domani… Emozione (R) Azione Eccitazione (A)

  27. E’ NECESSARIO PARTIRE PRIMA…

  28. I GIOVANI… • Chi oggi è abituato a mangiare tutto e non avanzare il cibo? • Quanto tempo trascorrono da soli senza sapere dove sono, cosa fanno e con chi sono? Quanto sentono l'esigenza di comunicarlo? • Quanti giovani rispondono agli adulti come se parlassero a loro amici? • Quanto spesso sentiamo un linguaggio volgare e non adeguato? • Chi insegna oggi ai giovani le sane fatiche del crescere? • Che valore danno al denaro? Come imparano a gestirlo e guadagnarlo?

  29. … IN FAMIGLIA • Vacanze che diventano più importanti della scuola • Giustificazioni per assenze senza motivazioni valide • Permesso di tenere il telefono a scuola contro il regolamento • Compiti non fatti o fatti dal genitore • Ricerca della perfezione e della competitività senza regole • Critiche nei confronti di maestre/professori/allenatori senza mettere in discussione il comportamento del figlio • Disinteressamento rispetto alle iniziative e proposte fatte (conferenze, incontri con esperti, colloqui con gli insegnanti...) Quale messaggio arriva ai giovani? Quale idea di impegno, legalità e rispetto della società?

  30. Rispettare le regole per rispettare vita umana, è un concetto su cui bisogna insistere in modo intransigente Saper dire di NO quando necessario in modo deciso e autorevole, facendo in modo che interiorizzino, e quindi sentano propri, fin da piccoli certi valori

  31. COLLABORAZIONE CONTESTI EDUCANTI • Fondamentale l’apporto delle diverse agenzie educative • Condivisionedi valori e strategie per offrire una proposta educativa chiara • Patto di corresponsabilità tra le varie figure educative • Dialogo e confronto costante

  32. “Altruismo organizzato” Delineare orizzonti più ampi, capaci di inglobare non solo i progetti personali, ma anche quelli di gruppi e comunità, nella prospettiva della solidarietà planetaria Fare informazione e sensibilizzare i giovani e chi si occupa della loro formazione Renderli protagonisti del proprio personale percorso di crescita, incrementare la propria autostima e fare in modo che abbiano un loro ruolo all'interno di progetti importanti Proposte di esperienze ALTERNATIVE per sperimentare la sussidiarietà e la gratuità

  33. VOLONTARIATO, PERCHE'? • Rivalutare e utilizzare in modo vantaggioso e produttivo le risorse umane e materiali disponibili • Collaborazione tra diversi soggetti • Catena educativa: tutti attori e fruitori • Continuo scambio di energie e saperi • Condivisione di esperienze forti e positive, che fanno 'sballare'

  34. LE FIGURE EDUCATIVE Presenze mature e adulte Interessamento percepito dal giovane No complicità Chiare e definite prese di posizione Sostegno e accompagnamento discreto ma partecipe nelle scelte e nelle decisioni Stimolare la loro intraprendenza Guidarli lasciandosi coinvolgere dalle loro intuizioni

  35. simone.feder@cdg.it @simonefeder Blog: http://blog.vita.it/noslot Grazie per l’attenzione

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