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DIDAMAT 2010-2011

Nicholas Negroponte (il genio informatico della porta accanto). DIDAMAT 2010-2011. Intervista virtuale realizzata da Veronica Colombo a Nicholas Negroponte, fondatore del Medialab al MIT e del programma One Laptop Per Child .

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DIDAMAT 2010-2011

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Presentation Transcript


  1. Nicholas Negroponte (il genio informatico della porta accanto) DIDAMAT 2010-2011 Intervista virtuale realizzata da Veronica Colombo a Nicholas Negroponte, fondatore del Medialab al MIT e del programma One Laptop Per Child. L’intervista è stata realizzata nell’ambito del corso di Didattica della Matematica svolto dal Prof. Giovanni Lariccia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell’anno accademico 2010-2011.

  2. Chi è Nicholas Negroponte? • Il signor Nicholas Negroponte è un informatico statunitense celebre per i suoi studi innovativi nel campo delle interfacce tra l'uomo e il computer. Laureato in architettura presso il prestigioso Massachusetts InstituteofTechnology (MIT), ha perfezionato gli studi conseguendo il dottorato in computer-aided design (CAD), riuscendo a coniugare aspetti tecno-informatici a • Fu cofondatore di Medialab al MIT, un laboratorio impegnato nella ricerca di una convergenza tra design, multimedia e tecnologie.

  3. Chi è Nicholas Negroponte? • Autore del libro BeingDigital e promotore della campagna One Laptop Per Child, ho ritenuto fosse la persona più indicata al quale porre le mie domande relative allo stato attuale del digital divide in Italia e nei Paesi Emergenti, toccando anche aspetti legati al mondo infantile e all’educazione. • Di seguito… l’intervista!

  4. [VC] Buongiorno Dott. Negroponte, le pongo subito una domanda chiave. Che cos’è per lei la Banda Larga? •  Tanti risponderebbero dicendo che è il download ad alta velocità di musica, film e fotografie, o comunque file di grandi dimensioni. Attendibile, ma in parte. Perché la vera rivoluzione è il cambiamento dello stile di vita che ne sta scaturendo. Un nuovo paradigma in cui avere un’infinità di conoscenza a disposizione subito. Tutto ciò sarà possibile quando le nuove connessioni tra le fonti di informazione e la mente umana risponderanno in tempi tendenti all’istantaneo. Quando questo avverrà la banda larga sarà come l’aria, non ci faremo nemmeno più caso finché non ne verremo privati.

  5. [VC] Torniamo al presente e parliamo di cosa è oggi Internet. Secondo lei dovrebbe essere gratis? • Le rispondo con una forzatura: Internet dovrebbe essere come i marciapiedi. Qualcuno paga per passeggiare? • Credo che, come camminare, aver accesso ad Internet debba essere un diritto e non un lusso. • Oggi Internet è una piattaforma dinamica in cui passano la comunicazione e la conoscenza, due pilastri su cui si fonda lo sviluppo dell’umanità. E’ fondamentale che siano accessibili al più alto numero di persone possibile per evitare discriminazioni, arretratezza e povertà.

  6. [VC] Sono d’accordo con lei, però ancora oggi si parla di “digital divide”… • Ebbene sì, il digital divide è ancora molto diffuso, sia nei Paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo. Sono diverse le forme di divario digitale e di difficoltà d’accesso ai mezzi di informazione.

  7. [VC]Mi spieghi meglio che cosa intende per forme diverse di “digital divide”. • Nel senso che non mi riferisco solamente a quei Paesi emergenti in cui si sta cercando di portare cultura digitale e presentano ancora barriere economico-sociali che frenano investimenti di questo tipo. Infatti, è possibile trovare digital divide anche nei paesi “avanzati”, come l’Italia.

  8. [VC] In che senso? Come vede la situazione italiana attuale? • Come dicevo, i motivi legati ad un “ritardo digitale” possono essere lette nell’arretratezza infrastrutturale in termini di diffusione di un’adeguata rete di comunicazione a banda larga, come è accaduto in Italia. • Ma non è da sottovalutare il secondo aspetto determinato dal carattere culturale imputabile allo scarso livello di alfabetizzazione informatica. Non bastano gli investimenti in tecnologia per diffondere la cultura digitale, ma occorre far capire alla popolazione le potenzialità della Rete e creare interesse.

  9. [VC] So che lei combatte quotidianamente per portare cultura digitale ovunque. Mi parli del progetto One Laptop Per Child. • Il progetto che ho lanciato a Davos nel 2005 si basava sull’idea di produrre un computer a basso costo che le nazioni in via di sviluppo potessero distribuire gratuitamente a scolari e studenti. Le cito India, Cambogia e Thailandia, ma anche il benestante Uruguay, all’interno del quale esistono ancora ampie sacche di povertà, zone in cui abbiamo distribuito migliaia di PC e aperto le porte della Rete a innumerevoli bambini e alle relative famiglie.

  10. Li abbiamo distribuiti in 35 Paesi del mondo, tradotti in 19 lingue, per un totale di un milione e mezzo di bambini nel mondo. Perù e Ruanda sono gli ultimi Paesi raggiunti. Per quanto concerne l’istruzione, il fine principale è quello di sostituire i libri di testo con delle poco costose copie in formato digitale.

  11. [VC] Alla fine torniamo sempre a parlare di diffusione di cultura. Credo che tutto ruoti intorno a questo o sbaglio? • Solo attraverso l'educazione, e la diffusione delle tecnologie digitali, avremo un mondo migliore e pacifico, che ridistribuisca opportunità e speranze, mettendo in relazione progetti e conoscenze, in grado di creare ricchezza.

  12. [VC] Cosa intende per un mondo migliore e pacifico? • Mi riferisco alla capacità di Internet di mettere in dialogo globale persone lontane che hanno voglia di esprimere le proprie speranze e diffondere i propri saperi. Non si tratta semplicemente di una rete di computer e di cavi, ma di una rete costituita da persone. La Rete non è che uno strumento: sono le persone che la utilizzano a renderla viva e vitale attraverso l’infinita conversazione globale. La democrazia nasce dove sono presenti comunicazione, partecipazione e libero scambio di idee, le quali abbattono le barriere militari, religiose e geografiche. Così si combatte meglio l'odio e l'intolleranza ed è per questo che ho candidato internet al Nobel per la Pace.

  13. [VC] Lei ha addirittura affermato che Internet lo meriti più del presidente Obama. Strano, perché in molti sono pronti ad accusare Internet dei fenomeni di violenza dilagante tra i giovani. Che cosa mi può dire a riguardo? • Credo che la vera violenza, per così dire “il lato oscuro di Internet”, sia il non averne liberamente accesso.

  14. SITOGRAFIA • http://it.wikipedia.org/wiki/Nicholas_Negroponte • http://www.wired.com/wiredscience/2008/02/negroponte-olpc/ • http://mag.wired.it/news/storie/internet-for-peace-continua-a-conquistare-il-web.html • http://it.wikipedia.org/wiki/One_laptop_per_child • http://mag.wired.it/news/start/l-uruguay-va-a-scuola-wi-fi-con-negroponte.html • http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_gennaio_14/nicholas_negroponte_internet_premio_nobel_pace-1602288076454.shtml • http://mag.wired.it/rivista/storie/nicholas-negroponte.html?page=0 • http://daily.wired.it/news/tech/un-nuovo-portatile-ultra-economico-diffondera-l-e-learning-nelle-zone-rurali-dell-india.html • http://www.haisentito.it/articolo/premio-nobel-per-la-pace-2010-negroponte-candida-internet/20601/

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