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MORETTA

MORETTA. L’origine del nome. Inizialmente veniva chiamata MUR’TTA. La desinenza(tta) era per dare un diminutivo. In seguito venne chiamata MORRA.Era come una stazione dove i pastori si fermavano con le pecore ed era detta Benedettina perchè apparteneva ai Benedettini. Fondazione.

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Presentation Transcript


  1. MORETTA

  2. L’originedel nome Inizialmente veniva chiamata MUR’TTA. La desinenza(tta) era per dare un diminutivo. In seguito venne chiamata MORRA.Era come una stazione dove i pastori si fermavano con le pecore ed era detta Benedettina perchè apparteneva ai Benedettini.

  3. Fondazione • Si pensava che Moretta fosse stata fondata dai monaci di Staffarda, ma M.Lardone ribattè l’ipotesi. • Altri pensavano che il nome Moretta era attribuito al cognome Moretti una famiglia,che non è mai stata trovata all’anagrafe.

  4. Territorio morettese in ambito religioso • Moretta nel X secolo era sotto la diocesi di Torino (e lo è ancora adesso).

  5. Territorio Morettese in “campo” politico • Olderico Manfredi(marchese di Torino) riportò il potere ai marchesi Arduinici. • Guido e Bosone due fratelli,marchesi, ottennero da Corrado II una garanzia importante: i loro possedimenti erano intoccabili. • Corrado II diventò il marchese più importante di Torino. Controllava:Cavour,Revello,Barge e Fontanile.

  6. I marchesi di Busca ed i loro possedimenti sul territorio di Moretta • Dopo la morte di Guglielmo di Busca i suoi due figli, Berengario e Manfredo I Lancia si spartirono i territori del padre. • Il primo concentrò i suoi possedimenti da Busca fino a Lagnasco e anche la pianura in direzione di Moretta. • Invece Manfredo I ottenne molte terre nelle Langhe.

  7. documento del 8 marzo del 1152 • Oberto del Villar San Nicolao e • Ottone dovevano essere fratelli Secondo Carlo Emanuele Patrucco a capo doveva esserci il figlio di Oberto, Guglielmo Oberto nel 1157 è morto Guglielmo era soprannominato “Pazella” per distinguerlo da suo fratello omonimo detto “Rabia”. Una volta a capo, Pazella fu testimone di un atto di vendita,ubicato in Pomarolo

  8. Xll secolo I discendenti di Sarlo Pazzella Ottennero i 3/10 dei ronchi e Dei novali di Moretta dal Vescovo di Torino Ugoccione VESCOVO DI TORINO Arduino concesse ai Pazella (Anselmo e figli) tutta la decima di Moretta Diventa un FEUDO: -terreni disboscati: RONCHI Documento del 22/01/1236 In cambio:2 sestari di frumento e 2 di annone come affitto

  9. Xlll secolo Fine Xlll secolo Filippo di Savoia alcuni membri del consortile Permutò i castelli di Cumiana e Frossasco in cambio della quarta parte di Moretta Cercarono di estromettere una loro congiunta, Agnese del Fu Anselmo, che ereditò una parte dei beni di Moretta I Savoia Assorbirono il feudo di Moretta

  10. A un anno dal 1300 Le notizie del Consortile si perdono Giovanni di Moretta era Castellano di Frossasco Anselmo di Moretta stesso A Moretta 1300 Quindi non si sarebbe Trattato di un castello Nato in un punto ben preciso Ma scelto per ragioni Politiche e geografiche Di Francesco Dichiarò che il castello, costruito alla fine del 1800 era Un castrum domini (fortificazione Del signore) Senza dubbio si può ammettere che i domini avessero tutto l’ interesse a popolare il loro feudo, e promossero l’ arrivo degli altri coloni

  11. 21 SETTEMBRE 1322 Il comune di Moretta era eretto da un consiglio di 13 membri Rappresentante del principe era il castellano che manteneva la sua carica per un anno Il clavario aveva il compito di riscuotere le imposte spettanti al dominus Esso era: -la massima autorità militare; -occupava l’ amministrazione della giustizia; -imponeva le pene; -garantiva la tutela dell’ ordine pubblico Talvolta le due cariche erano affidate alla stessa persona oppure ai membri della medesima famiglia

  12. lapide

  13. La guardia nazionale • Capitani : 4 • Luogotenenti:2 • Sottotenenti:4 • Sergenti:16 • Caporali:25 tra cui BOLLATI FRANCESCO • Militi:38 tra cui BOLLATI FRANCESCO ANTONIO La guardia nazionale di Moretta è stata decisa dal re il 4 marzo 1848

  14. R.a Segreteria di Stato per gli affari DELLO INTERNO ill.mo Signore Nelle attuali circostanze potrebbe facilmente occorrere tanto all’ intendenza Generale d’ Armata, quando all’ intendenza Generale di Guerra di dover richiedere le Comunali Amministrazioni per la somministranza sia in via di compra per conto del Governo, che di requisizioni di generi necessari al mantenimento delle truppe e nutrimento dei cavalli dell’ Armata, non che, e forse più probabilmente ancora, per la requisizione dei cavalli, bestie da soma e carri.

  15. Siccome la menoma esitanza o ritardo nell’ aderire a siffatte richieste potrebbe occasionare inconvenienti tali da compromettere le sorti dell’ Armata, io mi fo a pregare caldamente e direttamente la S. V. III.ma di prestarsi colla massima sollecitudine alle richieste che fosserofatte a codesta Comunità sia dai preditti Intendenti Generali, quanto dai Commissari o Sotto-Commissari di Guerra addetti alle divisioni attive dell’ Esercito, ad ai Presidii.

  16. Nella fiducia di aver tutta la cooperazione della S. V. III.ma in un oggetto che tanto interessa l’ onore e l’ indipendenza della patria, ho il pregio di proferirmi con distinta considerazione.

  17. Non è stato semplice reperire informazioni inerenti alle persone partecipanti alla guerra, ma siamo riusciti a trovare degli ATTI DI MORTE e di MATRIMONIO

  18. Documenti • ..\risorgimento\archivio\matrimoni\Grioglio.pdf ..\risorgimento\appunti pdf\atti di morte.pdf • ..\risorgimento\appunti pdf\atti di morte2.pdf • ..\risorgimento\appunti pdf\atti di morte3.pdf

  19. abusi e stupro di alcuni miliziani Passando per Moretta un certo Gancia di Saluzzo con carrettone venendo da Torino accompagnato da sua moglie, fu dalla Guardia Nazionale fermato con il suo carrettone e moglie perché sprovvisto della carta di sicurezza: chiedeva la moglie istantaneamente d’ essere condotta avanti il Maire per sentire le sue provvidenze; li soldati che facevano parte della Guardia in quella notte erano il figlio maggiore di Agassino Coller, il figlio di Andrea Barreta, Andrea Barberis figlio del cavaglier Morello.

  20. Cotesti insolentissimi giovinastri invece di aderire alle instanze di quella donna la conducono sotto gli olmi formanti una vaga allea a ponente del castello e quivi brutalmente sfogando la loro passione punto non curando le clamorose grida della suddetta che quindi lasciarono in libertà. Appena informato il Maire del commesso ecceso fece arrestare i suddetti quattro insolentissimi giovani, ed attese le favorevoli informazioni vantaggiosamente spedite dal Signor Maire di Saluzzo venne rimesso in libertà il Gancia e carettone onde proseguir potesse il suo viaggio.

  21. Fu il Sottoprefetto esattamente e sinceramente rese inteso del successo per le sue provvidenze, e sebbene si fosse desiderato un economico provvedimento e castigo dovettero tutta volta sotto buona scorta di soldati della Guardia Nazionale partire per Saluzzo li venti brumajo li scandalosi ed insolentissimi giovinastri suddetti dove furono nelle Carceri ritenuti per un tempo notabilissimo. Atteso il carcere sofferto vennero poi rilasciati il Coller, Barberis con la condizione anche per Barreta di passar atto di sottomissione di bene vivendo, e di sborsare la somma di 200 franchi all’ insultata donna.

  22. Le milizie Lettere ai militari e organizzazione

  23. La milizia Civica I doveri • Ogni provincia doveva fornire un numero di compagnie in base alla propria estensione e alla densità di abitanti • Gli uomini erano suddivisi in Distretti e Centurie • Ogni compagnia era formata da -un capitano -un tenente -un sottotenente -5 sergenti -un tamburino -10 caporali -81 soldati -16 riserve

  24. Le truppe portavano un giustaccorpo e una coccarda, di solito di colore turchino. Coccarda tricolore del 1797

  25. Le milizie di ogni comunità potevano avere una bandiera quadrata, con al centro l’aquila sabauda.

  26. Cuneo, 23 aprile 1820 Circolare dal Governo della Divisione di Cuneo Rivolto ai Signori Sindaci della Provincia di Saluzzo: In questa circolare, il Governatore e comandante Generale della Divisione D’Yenne, ringrazia le Milizie per il servizio che prestarono in difesa dello stato e propone una nuova forma di organizzazione più stabile, regolare e uniforme, il cui eseguimento è affidato ai governatori generali delle divisioni. Invita inoltre i sindaci delle province di Alba, Mondovì e Saluzzo a formare le Liste d’iscrizione il più presto possibile.

  27. Torino, 10 agosto 1848 Circolare dal Ministero di Guerra e Marina Rivolto ai Signori Comandanti militari delle province degli Stati del Re e alle civiche Amministrazioni: In questa circolare si raccomanda di provvedere all’approvvigionamento dei soldati isolati. Ogni soldato dovrà possedere un “buono” per la somministrazione della razione di viveri per ricevere: -cinque once di carne; -mezza oncia di lardo e di sale; -cinque once di riso o pasta; -un quarto di pinta di vino.

  28. Torino, 17 marzo 1849 Circolare della segreteria di stato Rivolto al sindaco di Torino, dal servitore Rattazzi In questa circolare Rattazzi sollecita il sindaco ad inviare soccorsi e assistenza alle truppe sul fronte il più presto possibile, per evitare inconvenienti tali da compromettere la sorte dell’ Armata. L’ avvocato Urbano Rattazzi

  29. Saluzzo, 24 Maggio 1820 Formazione della compagnia del primo battaglione che dovrà riunirsi nella città di Saluzzo Provincia di Saluzzo

  30. MORETTA Moretta si trova sulla strada provinciale da Saluzzo a Torino alla sponda destra del Pò. Comprende le frazioni di Brasse, Roncaglia, Piattera, Pasco, Varaita, Prese e Boglio. Dista 2.5km da Cardè e Torre San Giorgio, 5km da Faule e Murello, 14km da Saluzzo e 40km da Torino. A Moretta sono presenti 2 chiese; una antico castello fondata dai monaci benedettini, un palazzo comunale affianco alla parrocchia, vi esistono 2 piazze una a ponente e una a levante del castello.

  31. Moretta e i suoi personaggi • Moretta è patria di vari distinti personaggi: famiglia dei Solaro i quali si distinsero nella milizia, Prato Giuseppe medico insigne, medico Gianbattista Balbis, nato il 17 novembre 1765, valentissimo professore di Botanica nella Università di Torino e quindi di Lione. Monsignor Pietro Craveri missionario e Commissario Generale del suo Ordine, Vescovo di Enos. Una persona di spicco nella storia di Moretta era il conte comm. Coller Don Gaspare, primo presidente della Regia Camera dei Conti.

  32. Gaspare Andrea Coller • Gaspare Andrea Coller nato a Moretta l’ 8 aprile 1776. Fin da giovane egli mostrò un’ ardente amore per lo studio, non ancora ventenne si addottorava in leggi nella regia Università di Torino, in seguito promosso alla carica di avvocato fiscale a Vigevano, e pochi mesi dopo a Pinerolo. Coller fu successivamente, durante il reggimento Francese, Commissario del Governo, quindi Procuratore Imperiale di Mondovì, Giudice, poi Vice Presidente al Tribunale di Prima Istanza di Torino. Già fin d’ allora il nome Gaspare Coller suonava riverito ed onorato nel foro Torinese, ed il Collegio dei Causidici gli tributava spontaneo l'omaggio di affettuoso e commovente indirizzo. Quell' indirizzo porta la data del 30 novembre 1811, ed il conte Coller lo tenne preziosissimo, e lo conservò sempre gelosamente. Ripristinata la monarchia dei Savoia, l' avvocato Coller videsi, come tanti altri, lasciato in disparte in pena della inflessibile sua fermezza nei suoi principi: ma quella che per altri avrebbe deplorato come una sciagura, fu per lui un vero trionfo, perchè si dedicò all' esercizio dell' avvocatura.

  33. Commemorazioni Primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II, bandiera nazionale e medaglie

  34. 15 agosto 1878 Il comune di Moretta, insieme a tutta la provincia di Cuneo, inaugurò il monumento a Vittorio Emanuele ll, primo Re d’ Italia. I membri del consiglio comunale, il Clero, la Magistratura, il corpo insegnante, distinti cittadini fra i quali molte signore e tutto il popolo parteciparono all’ inaugurazione.

  35. Vittorio Emanuele ll Vittorio Emanuele era il primogenito di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena. Nacque a Torino nel palazzo della famiglia paterna e partecipò alla Prima guerra d'Indipendenza agli ordini del padre e in seguito alla sconfitta di Novara (23 marzo 1849), quando Carlo Alberto abdicò, si ritrovò sulle spalle la responsabilità del regno. In questa occasione si dimostrò risoluto con il maresciallo Radetzky, evitando al Piemonte un'umiliazione più pesante. principe di Piemonte, duca di Savoia e re di Sardegna dal 1849 al 1861 e re d'Italia dal 1861 al 1878. Fu

  36. 4 Marzo 1898 Inaugurazione della nuova bandiera nazionale Carlo Alberto dal Regno di Sardegna offrì al comune di Moretta una nuova bandiera in occasione del cinquantesimo anniversario del paese. Lui disse “ Con lealtà di Re e con affetto di padre in questa lieta circostanza offro al comune una nuova bandiera dai colori nazionali... Si confermi sempre la nostra devozione alla Patria ed al Re, e la nostra fratellanza.”

  37. Il 4 marzo,ogni cinquanta anni,il comune di Moretta ha deciso di dare un giorno di vacanza ai ragazzi delle scuole elementari! Il sottoprefetto disse, tramite circolare regia: “Insegnanti delle elementari di codesto comune fate conoscere agli alunni quale e quanto valore ha la celebrazione della festa dello Statuto albertino.”

  38. Comune di Moretta Circondario di SaluzzoProvincia di Cuneo chi:il sindaco di Moretta Quando: il marzo 1865 n°2174 Relativo a cosa: all’ istituzione di una medaglia commemorativa per le guerre di indipendenza e l’unita di Italia veduta la circolare del Ministro. Cosa ricosse: la voluta dichiarazione di autorizzazione perché i descritti militaripossano fregiarsi di questa medaglia. ELENCO DEI SOLDATI

  39. Medaglia al valore Chi la guadagnò?Roggiapane Sebastiano Quando? Nel 14 ottobre 1883. Per quale motivo? Nel 6 settembre nel 1882, salvò, a rischio di vita, Groppo Guglielmo, un ragazzino, che cadde in un fosso d’acqua limacciosa. Da chi la ricevette? Dal sindaco di Moretta. Che significato ha? Valore civile:celebrare una persona per un atto valoroso,eroico.

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