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Se penso alla prima relazione che ho avuto con i numeri ricordo solo molto bene i cenoni di natale. Dopo i regali e le canzoni arrivava il famoso momento della tombola. Io stavo sempre accanto a mio nonno che faceva con me “la sorte”.

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Presentation Transcript


  1. Se penso alla prima relazione che ho avuto con i numeri ricordo solo molto bene i cenoni di natale. Dopo i regali e le canzoni arrivava il famoso momento della tombola. Io stavo sempre accanto a mio nonno che faceva con me “la sorte”. Pescavamo i numeri dal sacchettino insieme e lui mi aiutava a leggerli.

  2. Alle elementari avevo una maestra che ricordo con dolcezza, era divertente per me completare le pagine del libro di matematica e ascoltavo le spiegazioni con entusiasmo.

  3. I problemi sono incominciati alle scuole medie. L’insegnante era comunque brava ma un clima di classe non favorevole e la non voglia di vincere sullo scoraggiamento per le equazioni che non sempre venivano hanno avuto la meglio. Ho cominciato a trascurare la matematica e i risultati al liceo si sono sentiti.

  4. Come se non bastasse il mio insegnante di liceo, nonostante amasse molto la matematica, non aveva assolutamente capacità per l’insegnamento. Non riusciva a trasmetterci le abilità per affrontare gli esercizi e nemmeno la passione che ardeva in lui per questa disciplina. Cominciai a capire sempre meno e a prendere i debiti a fine anno. Mi sono trascinata questo peso per la materia per tutto il liceo senza che nessuno mi prendesse sul serio in considerazione, che mi aiutasse ad aiutarmi: ero ormai solo un numero, negativo oltretutto.

  5. Poi improvvisamente verso la quinta classe ho conosciuto un gruppo di amici che mi hanno aiutata a superare quello che ormai era diventato un blocco mentale. Con loro passavo i pomeriggi a far esercizi ma anche a divertirmi al computer e con altri giochi quali il cubo di Rubrick o il sudoku.

  6. Ho così superato il liceo e scelto di diventare maestra. Non è giusto che in ambito scolastico gli studenti non riescano per colpa degli insegnanti. Voglio essere parte di quei docenti che non lo permettono!

  7. Grazie a questi ragazzi della mia età mi sono risollevata e interessata, soprattutto all’ informatica. Con loro ho creato un sito web di cui ho curato la parte grafica. Già perché è sono soprattutto i programmi di grafica che mi hanno appassionato. Ora grazie a Photoshop e alla mia inseparabile macchina fotografica esprimo me stessa.

  8. So che l’insegnamento della matematica è più che mia fondamentale ai giorni nostri dove la tecnologia condiziona sempre più la nostra vita e che cosa c’è alla base? Ovviamente la matematica! Se non riusciamo a capirne l’importanza sia presente che futura non potremmo mai rimanere al passo con il mondo che ci circonda.

  9. So che i matematici sono persone dedite ad aiutare il mondo, è così. Grandi pensatori che hanno cambiato il nostro modo di vivere e di pensare. Troppo spesso dimenticati. Non a ragione a volte odiati da tutti gli studenti. ma dove saremmo senza di loro? Alla preistoria sicuramente!

  10. «Il miglior lavoro dei matematico è arte, un'arte altamente perfetta, che osa come i sogni più segreti dell'immaginazione, chiari e limpidi. Il genio matematico e quello artistico si toccano.» GöstaMittag-Leffler, in N. Rose, MathematicalMaxims and Minims.

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