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IL NOVECENTO

IL NOVECENTO. L’epoca delle avanguardie storiche. Dalla crisi ai nuovi linguaggi. La scuola di Vienna. Igor Strawinskij. A. Schoenberg. ricerca artistica consapevole della problematicità del linguaggio di fronte al venir meno di ogni certezza e consolidato valore. A. Berg.

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IL NOVECENTO

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Presentation Transcript


  1. IL NOVECENTO

  2. L’epoca delle avanguardie storiche Dalla crisi ai nuovi linguaggi La scuola di Vienna Igor Strawinskij A. Schoenberg ricerca artistica consapevole della problematicità del linguaggio di fronte al venir meno di ogni certezza e consolidato valore A. Berg A. Webern

  3. complessa e frammentata varietà delle esperienze musicali del secolo xx sospensione radicale della tonalità riduzione delle forme e dei vocaboli del passato svuotamento delle sue funzioni loro superamento a fossili pietrificati ricerca di nuove linfe e vocaboli <<autentici>> nel canto popolare vagheggiamento di lontane radici collocate in una tradizione fuori dalla storia

  4. le poetiche musicali novecentesche atteggiamento critico la consapevolezza di tale impossibilità l’impossibilità di ricondursi ad una tradizione codificata Impossibile tracciare una storia dell’opera novecentesca nessuno dei capolavori del ‘900 può essere collocato all’interno di una evoluzione storica il Pelléas et Melisande è la prima opera del Novecento perché non è in grado di fondare una tradizione e di inserirvisi

  5. la separazione tra compositore e pubblico la selezione di un limitato repertorio basato essenzialmente sulla musica del passato una vita musicale <<archeologica>> difficoltà di rapporto tra una larga parte del pubblico e la musica nuova la ricerca di una rassicurazione nel noto evitando la problematicità della musica contemporanea

  6. Adorno e la polarità Schoenberg Strawinskij tale provocazione ha perso ormai molta della sua incisività Il clima francese del primo dopoguerra come vero punto di partenza della musica <<moderna >>che coincideva con il gusto <<neoclassico>> un tardoromantico ridotto ad un vicolo cieco dalla sua stessa ricerca Dato acquisito Che gli anni 1908 -1909 A Vienna Segnano Una data Fondamentale Per la musica del Novecento

  7. Arnold Schönberg

  8. La Vienna di Schoenberg Freud Schiele Kraus Wittgenstein Hofmannsthal Kokoschka Mach Schnitzler Musil Loos Mahler Weininger non approdi alla sospensione della tonalità Berg Schoenberg Webern la tensione etica l’ansia di <<verità>>

  9. Schoenberg le prime raccolte di Lieder il confronto con l’eredità di Brahms, Wagner, Strauss cromatismo armonicamente ambivalente la musica da camera nessuna giustificazione in elementi descrittivi extramusicali (Verklärte Nacht) massimo rigore ed essenzialismo radicale la ricerca di essenzialità unita al calore espressivo

  10. le opere riassuntive della prima fase Quartetto n°1 op.7 1904-1905 La Sinfonia da camera op.9 1905-1906 per 15 strumenti un grado di intensità portato allo stremo un solo movimento che ingloba i tradizionali 4 movimenti ben presto la necessità di un ulteriore approfondimento della ricerca

  11. Dopo la Sinfonia da camera la musica sembra nascere con visionaria immediatezza Lieder su testo di S. George Nel 1908 Si intensifica L’interesse di S. Per la pittura (Gerlst, Kokoschka) Il Quartetto n°2 op.10 I lieder op. 15 la produzione febrile di quegli anni Tre pezzi Op11 per pf. Libro dei giardini pensili la vicenda personale di sua moglie Erwartung Cinque pezzi per orchestra Poetica <<espressionista>>

  12. il rifiuto di termini come la preferenza invece di atonale atonalità sospensione tonale emancipazione della dissonanza vengono scardinate le gerarchie della organizzazione tonale il concatenarsi degli accordi non rimanda più a funzioni tonali il rinnovamento del linguaggio riguarda la distruzione il rifiuto delle ripetizioni degli automatismi delle simmetrie degli schemi la creazione di nuovi mezzi espressivi coerenti con le istanze di interiorizzazione delle convenzioni discorsive concentrazione essenzialità

  13. Il rapporto Kandinskij Schoenberg il vertiginoso stravolgimento dello spazio sonoro con l’abolizione di un centro tonale la sconvolta visione dello spazio pittorico del primo astrattismo Erwartung 1911 angosciosa e totale solitudine dell’unica protagonista monodramma dal sapore psicoanalitico La mano felice 1910-13 una prospettiva simile al Suono giallo di Kandinskij il convergere di mezzi espressivi (scene, luci, colori

  14. Erwartung La mano felice L’Opera Totale di Wagner anni dell’ Espressionismo Il 1911 la pubblicazione del Manuale di Armonia Sei piccoli pezzi per pf. Op.19 Il Pierrot lunaire su versi di Giraud gesti sonori tradizionali che si proiettano in una dimensione irreale stravolta e ironica svolta di recupero verso una certa continuità discorsiva Lo Sprechgesang

  15. gli anni della guerra e quelli immediatamente successivi l’oratorio La scala di Giacobbe I Lieder op.22 una nuova organizzazione del linguaggio che consentisse il recupero di forme di ampio respiro il metodo dodecafonico

  16. La dodecafonia sulla base dell’atonalismo <<metodo per la composizione con 12 note che stanno in rapporto soltanto fra loro>> i dodici suoni della scala cromatica temperata La successione originale inversa- retrograda retrogada inversa sono possibili tutte le trasposizioni non è consentito ripetere una nota al di fuori dell’ordine della serie

  17. la dodecafonia non è un ordine normativo ma un metodo di lavoro non sostituisce l’<<ordine tonale>> esaurito e superato la coesistenza di un impulso di rinnovamento utopico proiettato verso orizzonti nuovi di un consapevole rapporto di continuità storica con il passato Boulez riscontra una contraddizione

  18. ulteriore svolta negli anni 1920 -23 I Cinque pezzi op.23 La Suite op.25 rigore costruttivo fondato sull’unità del materiale musicale forme di danza settecentesche con atteggiamento <<neoclassico>> l’evoluzione della dodecafonia Quartetto n°3 op.30 recupero di una nuova libertà inventiva Le Variazioni op.31 la tendenza a ripristinare strutture simmetrico-estensive

  19. Moses und Aron 1930-32 la sintesi della maturità espressiva opera in due atti incompiuta conclusione aperta e sospesa Nel 1926 S. succede a Busoni nella cattedra di composizione All’Accademia delle Arti di Berlino con l’avvento del nazismo lascia la Germania e si stabilisce negli Stati Uniti e il periodo di un ripensamento che lo spinge fino al ritorno della tonalità (dopo il 1936)

  20. Intorno al 1945 si profila una nuova svolta compare una nuova libertà e immediatezza la materia sonora si accende di nuove intuizioni timbriche riemerge la tendenza a inventare forme liberissime Il Trio op.45 I Salmi moderni Un sopravvissuto Di Varsavia De Profundis

  21. Igor Stravinskij

  22. Il primo decennio del XX secolo Stravinskij aveva studiato con Rimskij-Korsakov I <<Ballets russes>> di Diagiliev L’uccello di fuoco La sagra della primavera Petruska elementi desunti dall’ambito popolare il cosiddetto <<periodo russo>>

  23. La sagra della primavera uno dei più colossali scandali dellastoria della musica del Novecento un personalissimo tipo di elaborazione seriale ante litteram appropriazione di modelli preesistenti elaborazione tematica di tipo permutatorio strutturazione melodica e armonica di tipo scalare priorità costruttiva dell’elemento ritmico-temporale

  24. prima del periodo dei Balletti russi opere Le Rossignol Mavra (opera-buffa) Histoire Du soldat Noces drastica riduzione dell’organico strumentale piccolo complesso di strumenti a percussione

  25. Pulcinella (balletto) Periodo equivocamente definito <<neoclassico>> si tende a mettere in risalto solo i tratti del recupero del passato confondere la musica di s. con quella dei compositori che fra le due guerre recuperavano materiali musicali soprattutto del settecento un modo molto personale di mettersi in rapporto non dialettico e non evolutivo con la tradizione

  26. il periodo <<neoclassico>> coincide con la conversione alla fede ortodossa importante ancoraggio alle proprie radici culturali La Sinfonia dei Salmi 1930 i raddolcimenti neoclassici furono interpretati come un tradimento dell’avanguardia logica evoluzionistica occidentale

  27. Gli anni Quaranta risentono della crisi del trasferimento negli Stati Uniti Circus Polka Ebony concerto Woody Herman Balletti per le scene di Broadway nella seconda metà degli anni Quaranta supera la crisi con brillanti capolavori di sintesi neoclassica Concerto in re min. 1946 Carriera del libertino

  28. i lavori successivi manifestano un sempre più spiccato interesse per l’impiego delle permutazioni e delle tecniche canoniche della serialità Cantata 1951-52 In memoriam Dylan Thomas I tre canti di W. Shakespeare L’uso di tecniche In contrapposizione dodecafonia neoclassicismo viene interpretato come l’ennesimo, camaleontico voltafaccia fu invece un inevitabile aggiornamento stilistico

  29. Threni: id est Lamentationes Jeremie Prophetae 1957-58 Canticum Sacrum severità liturgica di un ascetismo arcaicizzante la magnificenza timbrica dei grandi maestri del passato la dodecafonia non fu affatto un rifiuto del passato Trascrizione del corale bachiano Vom Himmel hoc Da komm ich her trascrizioni orchestrali di madrigali di Gesualdo

  30. L’ultima produzione Fedele alla serialità integrale d’ispirazione sacra Il diluvio 1961-62 (per la televisione) Abraham and Isaac utilizzata in funzione espressiva del testo A Sermon, a Narrative and a Prayer Elegy for J. Kennedy 1964

  31. Le ultime due composizioni strumentali di maggior respiro Movements 1858 -59 Variazioni orchestrali Di A. Huxley 1963-64 i punti di massimo avvicinamento all’avanguardia contemporanea dimostrazione della strordinaria capacità di autorigenerazione creativa di Stravinskij

  32. IL NOVECENTOIN EUROPA • Spagna • Germania • Paesi dell’est europeo • Francia • Unione Sovietica • Stati Uniti e America latina

  33. Il Novecento In Europa La Francia La Spagna Il <<Gruppo Dei Sei>> M. De Falla Unione Sovietica S. Prokofiev D. Sostakovic I paesi dell’est europeo La Germania P.Hindemith H. Eisler Szymanowsky Bartok K. Weill Kodàly Stati Uniti e America latina

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