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Indirizzi in merito ad ‘ Alcol e Lavoro ’

Indirizzi in merito ad ‘ Alcol e Lavoro ’. dr.ssa Sandra Bianchi dr.ssa Livia Rondina U.F. PISLL 25 giugno 2013. Riferimenti normativi. Legge 125/ 2001 Intesa Stato Regioni 03/2006 D.lg.vo 81/ 2008 e successive modifiche Legge 120 del 07/2010.

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Presentation Transcript


  1. Indirizzi in merito ad‘ Alcol e Lavoro ’ dr.ssa Sandra Bianchi dr.ssa Livia Rondina U.F. PISLL 25 giugno 2013

  2. Riferimenti normativi • Legge 125/ 2001 • Intesa Stato Regioni 03/2006 • D.lg.vo 81/ 2008 e successive modifiche • Legge 120 del 07/2010

  3. Le leggi citate sono a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di terze persone Sono finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi, alla riabilitazione

  4. Finalità del nostro intervento • Presentazione delle indicazioniprocedurali della Regione Toscana, in merito alle problematiche alcol lavoro correlate. • Confrontosu eventuali criticità

  5. . Le indicazioni procedurali proposte dalla Regione Toscana tengono conto, tra l’ altro, della necessità: del rispetto della dignità della persona e della privacy • del rispetto delle norme di garanzia circa l’ oggetto dell’accertamento e la sua rapportabilità al lavoratore

  6. Rischio alcol • L’ assunzione di bevande alcoliche è un rischio aggiuntivo, di tipo comportamentale, trasversale

  7. ILDatore di lavoroprovvede alla stesura di un”Regolamento specifico contenente le politiche aziendali rispetto all’ alcol”con 1)valutazione e gestione del rischio legato all’ assunzione di alcol2)proposte di programmi ed azioni di promozione della salute, nell’ ambito di attività di informazione e formazione .

  8. Il Medico Competente collabora a tale attività di valutazione del rischio e di sensibilizzazione con azioni di promozione della salute collettiva e individuale

  9. Politica aziendale sull’ alcol La valutazione dei rischi e le misure di prevenzione sono finalizzate a: a) individuare in azienda le mansioni ad elevato rischio infortuni, che prevedono il lavoratore completamente sobrio e quelle per cui non c’è il divieto totale dell’ assunzione di bevande alcoliche (mansioni alternative) b)definire le procedure per proibire la somministrazione di alcolici all’ interno dell’ azienda e nelle mense convenzionate

  10. Politica aziendale sull’ alcol • Individuarele misure preventive ed educative per attenuare il rischio • Esplicitare i criteri adottati per l’effettuazione dei controlli alcolimetrici e) Definire le procedure aziendali in caso di individuazione di un lavoratore con intossicazione acuta da alcol ( art. 18 – comma 1, punto C - D.lgv. 81/08) o con positività all’ etilometro e nel caso in cui il lavoratore si rifiuti di eseguire il test con etilometro ( art. 20 – comma 2 punto B – D.lgv.81/08)

  11. Politica aziendale sull’ alcol f) provvedere all’ informazione dei lavoratori sulle leggi e gli obblighi in merito ad ‘alcol e lavoro’ g)sensibilizzare sui rischi derivanti dall’ assunzione di bevande alcoliche e lo svolgimento delle mansioni lavorative ( contenuti minimi…)

  12. Politica aziendale sull’ alcol • Il divieto riguarda anche i lavoratori reperibili e i lavoratori autonomi, inoltre gli autisti (alleg. I – legge 125/2001 ), cioè tutti coloro che trasportano merci o persone.

  13. “Attività lavorative ad alto rischio infortunistico” L’ obbligo dellaSorveglianza sanitaria non scatta per la semplice appartenenza di una lavorazione all’ allegato I della legge 125/01, mentre in tal caso sono possibili i controlli alcolimetrici da parte dei medici dei servizi pubblici di vigilanza

  14. Politica aziendale sull’ alcol • Informare i lavoratori che l’ Inail non copre gli infortuni per i quali la causa o la concausa è l’uso di bevande alcoliche e che l’ Inail stesso farà rivalsa sul lavoratore nei casi in cui siano state danneggiate anche terze persone.

  15. . • Il Medico competente, nel Protocollo sanitario, precisa le azioni atte ad individuare eventuali consumatori di alcol nelle mansioni a rischio (etilometro – L. 125/01) e le procedure per l’ individuazione dei lavoratori dipendenti da alcol (D.lgv. 81/08)

  16. Protocollo sanitario Etilometro… - Consigliato ( non obbligatorio ) • Modalità trasparente • Omologato (sensore a raggi infrarossi) • Non omologato (con sensore elettrochimico) • Per tutti i due tipi marchio CE

  17. Etilometro Alcolemia 0 • Però… tenere presenti: • I limiti delle metodiche analitiche • La produzione endogena di alcol

  18. Valutazione sanitaria di I livelloper la verifica di assenza alcoldipendenza ( D.lgv. 81/2008) • 1) anamnesi specifica • 2) visita medica • 3) colloquio clinico per patologie alcolcorrelate • 4) prelievo ematico almenoper: MCV, AST, ALT, γGT, Trigliceridi • 5) Audit-C/ Audit test

  19. Consumo di alcol: 1)A rischio: Donne > 20 gr. di alcol al giorno Uomini > 40 gr. di alcol al giorno 2) Dannoso: se causa danno alla salute a livello fisico o mentale Unità Alcolica: 12 gr. di alcol

  20. Valutazione sanitaria di I livello Se il consumo di alcol è a rischio o dannoso 1) Azioni di counseling e brief intervention • 2) Eventuale ravvicinamento periodicità visite • 3) Etilometro a sorpresa • 4) Collaborazione col Medico di medicina generale ed altre figure specialistiche (previo consenso informato)

  21. Valutazione sanitaria di II livello(se c’ è sospetto alcol dipendenza) • Il M.C. invia il lavoratore al Ser.T. o C.C.A. ( Centro consulenza alcologica ) • Il Ser.T. o il C.C.A. ,dopo un periodo di valutazione, effettuano la diagnosi di dipendenza da alcol • Il M.C. non fa la diagnosi di Dipendenza da Alcol

  22. ICD –10 Dipendenza • 1) Forte desiderio o compulsione ad usare una o più sostanze • 2) Compromissione della capacità di controllare l’ uso di una o più sostanze • 3) Stato di astinenza o uso della sostanza per attenuare o evitare sintomi di astinenza • 4) Presenza di tolleranza agli effetti della sostanza • 5) Progressiva trascuratezza dei piaceri, comportamenti o interessi a favore dell’ uso della sostanza • 6) uso persistente della sostanza nonostante le conseguenze dannose E’ necessaria la presenza di almeno 3 delle precedenti condizioni

  23. Reintegro nella mansione • In caso di certificata dipendenza da alcol in remissione, il M.C. esprime giudizio di idoneità alla mansione specifica per non oltre 3 mesi, con successiva rivalutazione del Ser.T. o del C.C.A.,fino al raggiungimento della remissione completa protratta di 12 mesi.

  24. Ricaduta • Se in tale periodo di 12 mesi vi è una ricaduta o non aderenza al programma, il Medico del Ser.T. o del Centro di Consulenza Alcologica lo comunica in forma scritta al M.C.

  25. Conservazione del posto di lavoro • Legge 125/01: Il lavoratore alcoldipendente, se assunto a tempo indeterminato, ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, durante il trattamento di riabilitazione, per un periodo massimo di 3 anni

  26. Mansione alternativa( in cui non c’ è obbligo di alcolemia 0) • Mansione alla quale destinare i lavoratori risultati positivi al test o in osservazione per valutare le condizioni di alcoldipendenza

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