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Interazioni tra cognizione ed emozioni

Interazioni tra cognizione ed emozioni. Strutture centrali nell’interazione cognizione/emozioni. Aree dorsali dlPFC (prefrontale dorsolaterale) dmPFC (prefrontale dorsomediale) dACC (cingolo anteriore/dorsale). Aree ventrali aINS (insula anteriore) vlPFC (prefrontale ventrolaterale)

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Interazioni tra cognizione ed emozioni

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Presentation Transcript


  1. Interazioni tra cognizione ed emozioni

  2. Strutture centrali nell’interazione cognizione/emozioni Aree dorsali dlPFC (prefrontale dorsolaterale) dmPFC (prefrontale dorsomediale) dACC (cingolo anteriore/dorsale) Aree ventrali aINS (insula anteriore) vlPFC (prefrontale ventrolaterale) sgACC (cingolo subgenuale) Amigdala vmPFC (orbitofrontale) Aree sottocorticali CN (nucleo caudato) Cognizione Emozione (Taylor e Liberzon, 2007)

  3. Percezione delle emozioni (I) La componente cognitiva dell’elaborazione emotiva entra in gioco nella fase della regolazione (3) in grado di avere un effetto a feedback sia sull’appraisal (1; identificazione del significato dello stimolo emotivo) che sullo stato affettivo (2). 3 2 1 (Phillips et al., 2003)

  4. Regolazione cognitiva delle emozioni (II) • “Appraisal” (identificazione del significato dello stimolo emotivo): Amigdala (ed insula). • “Affective state” (modificazioni motorie autonomiche e muscoloscheletriche): divisione “affettiva” ventrale del cingolo anteriore, corteccia orbitofrontale. • “Regulation” (regolazione cognitiva): prefrontale dorsomediale (compresa la divisione “cognitiva” ventrale del cingolo anteriore), prefrontale dorsolaterale ed ippocampo. (Phillips et al., 2003)

  5. Regolazione cognitiva delle emozioni (III) 3. Regolazione cognitiva 2. Produzione dello stato affettivo (Controllo della componente autonomica) 1. Identificazione dello stimolo e del suo significato (Phillips et al., 2003)

  6. Varie modalità di regolazione delle emozioni (I) Selezione attenzionale Soppressione volontaria della risposta emotiva Ridurre il proprio coinvolgimento rispetto all’esperienza emotiva (“detachment”) Ridefinizione del significato dello stimolo (“reappraisal”)

  7. Regolazione attenzionale (?) delle emozioni (I) Compiti sperimentali confronto etichettamento confronto confronto confronto etichett. etichett. confronto confronto etichett. etichett. * Correlazione negativa significativa tra l’attivazione prefrontale destra e quella delle amigdale (Hariri et al., 2000)

  8. Regolazione attenzionale (?) delle emozioni (II) Compiti sperimentali etichettamento confronto confronto confronto vs. etichett. etichett. vs. confronto * Correlazione negativa significativa tra l’attivazione frontale (ventrale prefrontale e cingolo anteriore) e quella delle amigdale (Hariri et al., 2003)

  9. Soppressione volontaria delle emozioni (I) • Condizioni sperimentali: • osservazione passiva di spezzoni di film tristi (scene di morte di un familiare) o emotivamente neutri (ad es., un’intervista). • soppressione emotiva: i soggetti devono inibire la emozione di tristezza distanziando se stesso rispetto alla scena (“diventare un osservatore distaccato”). • attivazione orbitofrontale; • attivazione dorsolaterale. (Levesqur et al., 2003)

  10. Reappraisal (I) Condizioni sperimentali: 1. “Mantain”: porre attenzione alla propria esperienza emozionale senza intervenire su di essa; 2. “Suppress”: i soggetti sono istruiti a ridurre volontariamente l’intensità della loro esperienza emotiva utilizzando la strategia del “reappraisal”, in cui è possibile reinterpretare il contenuto della scena in modo tale che non sia più in grado di attivare emozioni negative Valutazione dell’intensità dell’emozione “Reappraisal”: i soggetti prima di entrare nello scanner sono istruiti da uno specialista a questa tecnica attraverso due strategie principali: 1) trasformare lo scenario in termini positivi (ad esempio, una donna che piange fuori una chiesa potrebbe piangere di gioia per un matrimonio e non di tristezza per un funerale; 2) razionalizzare il contenuto della scena (ad esempio, una donna con delle ecchimosi al volto è un attore con il trucco piuttosto che la vittima di un abuso). (Phan et al., 2005)

  11. Reappraisal (I) 1 3 2 1. valutazione soggettiva intensità della scena; 2. confronti diretti delle attivazioni in “maintain” e “suppress”; 3. correlazioni tra valutazione soggettiva ed attivazioni al cingolo (ACC) e all’amigdala. (Phan et al., 2005)

  12. Reappraisal (II): interazioni fronto-amigdaloidee Condizioni sperimentali: “maintain” e “suppress” utilizate nel lavoro di Phan et al. (2005). Attivazione delle aree che interagiscono con l’amigdala in modo significativamente maggiore nella condizione “suppress” rispetto alla condizione “maintain”. Correlazione significativa tra la valutazione soggettiva dell’intensità dell’emozione negativa e l’interazione amigdala- orbitofrontale destra, sinistra e frontale dorsomediale. (Banks et al., 2007)

  13. Reappraisal (III): differenze individuali Compiti Sperimentali confronto confronto I soggetti sono selezionati in base ai risultati di un questionario (Emotion Regulation Questionnaire) che misura l’uso spontaneo di strategie di “reappraisal” (esempio di un item del questionario, “Io controllo le mie emozioni modificando il modo in cui penso alla situazione in cui mi trovo”). Inoltre, i soggetti sono sottoposti ad una misura del nevroticismo, dell’ansia di tratto e dell’utilizzo della strategia di soppressione. (Banks et al., 2007)

  14. Reappraisal (III): differenze individuali Correlazione negativa tra reappraisal ed attivazione dell’amigdala. Correlazione positiva tra reappraisal ed attivazione frontale mediale. * Tali correlazioni non sono influenzate dal nevroticismo, dall’ansia di tratto o dalla soppressione. (Banks et al., 2007)

  15. Modificare le interazioni patologiche tra cognizione ed emozioni. Le basi neurali delle strategie cognitive impiegate in pazienti con: 1. fobia; 2. ansia sociale.

  16. Fobia ed Esposizione Condizioni sperimentali Osservazione di video emotivi (ragni) o neutri (oggetto in movimento). Gruppi 1. Fobici che saranno sottoposti alla psicoterapia cognitivo comportamentale (TG) 2. Fobici in lista di attesa (WG) 3. Soggetti di controllo (CG) Trattamento Esposizione progressiva eseguita con procedure standard in tutti i soggetti del gruppo sperimentale. Valutazioni della valenza e dell’arousal dei video nei tre gruppi prima e dopo il trattamento (Straube et al., 2007)

  17. Fobia ed Esposizione Iperattivazione del cingolo anteriore e dell’insula e nei fobici (pre-trattamento) rispetto ai controlli, alla presentazione dei ragni. Iperattivazione del cingolo anteriore e dell’insula al post-trattamento ma non al pre-trattamento nei fobici in lista di attesa rispetto a quelli sottoposti a psicoterapia. (Straube et al., 2007)

  18. Ansia sociale e “Reappraisal” I pazienti devono fornire due risposte diverse a pensieri negativi disfunzionali evocati da specifiche situazioni sociali: 1. reagire spontaneamente e 2. reinterpretare il contenuto del pensiero rendendolo meno negativo (“reappraise”). Nello scanner: leggono sullo schermo del computer la situazione attivante e poi reagiscono nelle due modalità. Vi è una condizione di controllo in cui sono presentate situazioni neutre. Dopo ogni blocco è fornito una valutazione circa l’intensità delle emozioni negative. Sia nei controlli che nei pazienti l’intensità delle emozioni negative diminuisce con il “reappraisal”. (Goldin et al., 2009)

  19. Ansia sociale e “Reappraisal” L’attivazione dell’amigdala è sempre molto alta alla presentazione del pensiero negativo e poi tende a ridursi nel corso del tempo. Tuttavia, tale ettivazione è significativamente inferiore nella condizione “reappraise” rispetto alla condizione “react”, sia nei controlli che negli ansiosi. (Goldin et al., 2009)

  20. Ansia sociale e “Reappraisal” Sebbene la risposta dell’amigdala sia comparabile tra controlli e pazienti nella condizione di reappraisal, ciò non accade per le aree frontali. Infatti i controlli mostrano un’attivazione precoce delle aree frontali e parietali significativamente maggiore di quella registrata nei pazienti che solo in una fase più tardiva riescono a raggiungere i controlli. Dunque, nei pazienti la strategia di reappraisal richiede maggiore tempo per essere applicataa causa della forte attivazione emotiva generata dai pensieri negativi. (Goldin et al., 2009)

  21. In sintesi Diverse strategie cognitive utilizzate, sia spontaneamente che volontariamente, per controllare le reazioni emozionali negative sono associate ad una modulazione delle interazioni tra amigdala e aree frontali. Rispetto al modello ventrale/dorsale, l’uso di strategie cognitive aumenta l’attività frontale ed inisce parallelamente l’attivazione dell’amigdala. Tali dinamiche neurofunzionali consentono di chiarire i meccanismi che sono alla base degli effetti della psicoterapia.

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