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IL GIAPPONE

IL GIAPPONE. MONETA : YEN CAPITALE : TOKYO LINGUA UFFICIALE : GIAPPONESE RELIGIONE : BUDDISTA, SHINTOISTA FORMA DI GOVERNO : MONARCHIA COSTITUZIONALE. Un po’ di storia.

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IL GIAPPONE

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  1. IL GIAPPONE MONETA: YEN CAPITALE: TOKYO LINGUA UFFICIALE: GIAPPONESE RELIGIONE: BUDDISTA, SHINTOISTA FORMA DI GOVERNO: MONARCHIA COSTITUZIONALE

  2. Un po’ di storia Chiamato “l’Impero del Sol Levante” per la sua posizione rispetto alla Cina, il Giappone ha mantenuto le antiche tradizioni feudali fino al XIX secolo. L’imperatore era considerato di stirpe divina, anche se il potere era nelle mani dello shogun, il primo ministro. Nel 1602 la capitale venne spostata da Kyoto a Edo, l’attuale Tokyo. Con il trattato del 1854 sull’apertura internazionale dei porti giapponesi, gli Stati Uniti forzarono il Paese a un’apertura con l’Occidente: il Giappone adottò molte istituzioni occidentali e divenne una grande potenza imperialistica.

  3. Durante la Seconda Guerra Mondiale si alleò con la Germania e l’Italia. In seguito all’attacco compiuto dal Giappone alla base americana di Pearl Harbor nelle Hawaii (7 dicembre 1941), gli Stati Uniti entrarono in guerra. E sempre in Giappone si svolse l’epilogo del secondo conflitto mondiale con il lancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (1945). Costretto alla resa venne smilitarizzato e rimase sotto il controllo americano fino al 1951, divenendo una monarchia costituzionale. Gli Stati Uniti favorirono la ripresa del Paese che in breve ritornò ad essere una grande potenza economica, grazie soprattutto ad uno straordinario sviluppo tecnologico.

  4. Il territorio Comprende 4 isole principali (Hokkaido, Honshu, Kyushu, Shikoku) e molti isolotti disposti in vasto arco lungo quasi 3000 km. Il versante rivolto all’Oceano Pacifico è più caldo e meno nebbioso di quello che si affaccia sul mar del Giappone. L’isola di Hokkaido e il settore settentrionle dell’isola di Honshu, nel nord del Paese, registrano temperature invernali bassissime. Le zone costiere gono invece di un clima mite in ogni stagione.

  5. MONTI Il 75% del territorio è montuoso. Nel settore centrale dell’isola di Honshu, la catena delle cosiddette Alpi Giapponesi comprende cime di altezza superiore ai 3000 m. VULCANI Nell’arcipelago sono presenti 165 vulcani di cui una sessantina tuttora attivi. Molto intensa è l’attività sismica.

  6. Alpi Giapponesi Isole Senkaku

  7. LA GENTE La popolazione è piuttosto omogenea, con il 99% di Giapponesi. Il tenore di vita è elevato con un’ottima disponibilità di beni e servizi. Le religioni più seguite sono il buddismo e lo shintoismo, per cui l’Imperatore è una divinità che discende dal nipote della dea del Sole, Amaterasu, sceso sulla Terra per governarla. Come nei Paesi avanzati, la natalità è diminuita drasticamente e la percentuale degli anziani è in continuo aumento.

  8. Nonostante sia uno dei Paesi più moderni e più avanzati del mondo tecnologicamente, le antiche tradizioni sono ancora vive: dalla cerimonia del tè alle geishe, maestre nelle arti di musica, canto e danza. La cultura giapponese è arrivata anche in Occidente, per esempio con i bonsai (= “piante miniaturizzate”) che oggi si trovano anche nelle nostre case. Anche la cucina è tipica e rivaleggia con quella cinese: è leggera e raffinata, a base di riso, pesce e tofu, che fornisce un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Spesso gli ingredienti sono serviti crudi, con salse.

  9. LE CITTA’ Il Giappone è densamente abitato; la popolazione è concentrata lungo le coste. Le maggiori città si trovano nell’isola di Honshu, la più vasta e abitata. Lungo oltre 100 km di costa si è formata una gigantesca megalopoli di oltre 70 milioni di abitanti: vi fanno parte la capitale Tokyo, Yokohama, Osaka, Nagoya, Kyoto e molti altri centri con più di 500.000 abitanti.

  10. Tokyo: metropoli di importanza mondiale e capitale non solo politica, ma anche economica e culturale. Centro principale del terziario avanzato, ospita la Borsa (seconda la mondo dopo quella di New York), le migliori università, le maggiori imprese nazionali, gli istituti di ricerca, le più importanti case editrici. Il suo agglomerato supera i 20 milioni di abitanti. • Yokohama: seconda città del Paese, centro industriale e portuale. • Osaka: storicamente la capitale commerciale, oggi uno dei maggiori distretti industriali e portuali, considerata tradizionalmente la “cucina del Paese” o la “capitale della buona tavola” del Giappoen.

  11. Tokyo Tokyo

  12. Kyoto: l’antica capitale, non ha subito bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, conserva il suo centro storico con edifici dei secoli scorsi.La città è nota soprattutto per i “giardini zen”, ovvero i giardini di pietra che si trovano accanto ai templi e sono utilizzati per la meditazione. Pietre, sabbia e ghiaia disposti variamente simboleggiano le forze della natura.

  13. Il Protocollo di Kyoto E’ un trattato internazionale  in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese l’11 dicembre 1997  da più di 180 Paesi.  Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005: infatti,perché il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno di 55 Nazioni, e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno del 55% delle emissioni serra globali di origine antropica: un obiettivo raggiunto proprio grazie alla sottoscrizione Russa. Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra).

  14. Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle proprie emissioni di gas ad effetto serra(i gas climalteranti, che riscaldano il clima terrestre) rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline), in percentuale diversa da Stato a Stato: per fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed assorbimenti di gas ad effetto serra, da aggiornare annualmente, insieme alla definizione delle misure per la riduzione delle emissioni stesse 

  15. Convivere con il rischio sismico Il Giappone è scosso continuamente da sismi più o meno intensi, ma qui il terremoto sembra non spaventare: le case, gli edifici sono costruiti secondo criteri antisismici, ovvero grazie all’utilizzo di materiali elastici, in grado di assorbire le onde d’urto; sotto alle fondamenta sono installate strutture in grado di ammortizzare le scosse. Anche le infrastrutture sono realizzate con questi criteri. Una fitta rete di strade e ferrovie La rete delle vie di comunicazione interna è molto intensa. Tunnel e viadotti uniscono molte isole. Si sono estese anche le linee ad alta velocità fino a raggiungere tutte le principali città (sono anche più convenienti degli aerei per gli spostamenti interni.

  16. Economia • Durante la seconda metà del secolo scorso il Giappone ha avuto una crescita economica rapidissima. In breve è riuscito a risollevarsi dalla sconfitta della seconda guerra mondiale. • Settore primario: l’agricoltura: solo il 13,2% è coltivato. La produzione è buona grazie alle tecniche avanzate, ma non sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno molto elevato. Il riso è la coltura prevalente, poi la soia, patate, ortaggi, frutta, agrumi e soprattutto tè. L’allevamento non è molto sviluppato (bovini e suini). La pesca è una delle attività più produttive. • Settore secondario: l’industria è ben differenziata e si estende a tutti i settori produttivi con impianti tecnologicamente avanzati. Dominano le multinazionali.

  17. Settore terziario: l’economia giapponese è ormai rivolta a questo settore. Banche, assicurazioni, telecomunicazioni, ricerca scientifica. • N.B.: il punto dolente del Paese è rappresentato dall’elevato fabbisogno energetico. Il Paese è povero di risorse minerarie e per ridurre la dipendenza dall’estero ha puntato sul nucleare.

  18. Le multinazionali giapponesi Sono giapponesi 28 tra le prime 200 multinazionali mondiali, soprattutto nei settori dell’elettronica avanzata e degli autoveicoli (vedi la Mitsubishi, che oltre ad automobili, produce anche televisori, macchine fotografiche, prodotti alimentari).Queste aziende, anche se specializzate in un settore specifico, spaziano in campi molto diversi.

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