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NODI E GERARCHIE

NODI E GERARCHIE. Come definire un insediamento urbano. In base ai confini legali ereditati dalla tradizione storica. Città delimitata per difetto. In base alla struttura fisica : città definita dall’edilizia permanente, densità demografica, intensità del traffico, ecc.

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NODI E GERARCHIE

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  1. NODIEGERARCHIE

  2. Come definire un insediamento urbano • In base ai confini legali ereditati dalla tradizione storica. Città delimitata per difetto. • In base alla struttura fisica: città definita dall’edilizia permanente, densità demografica, intensità del traffico, ecc. • PROBLEMA: città “legale” e città “fisica” non coincidono. • Una possibile soluzione: SMSA (Standard Metropolitan Statistical Area).

  3. SMSA • Popolazione: città centrale con almeno 50.000 abitanti. • Carattere metropolitano: 75% della forza lavoro occupata in settori extragricoli. • Grado di integrazione fra le aree: se il 15% dei lavoratori risulta pendolare rispetto alla città o se il 25% di essi vi risiede. • Altri criteri: densità demografica, contiguità dei distretti amministrativi, ecc.

  4. Misurazione degli insediamenti • I geografi utilizzano indici di spaziatura per misurare le differenti distribuzioni degli insediamenti spaziali • Indice di densità: popolazione/area. • Indice del vicino più prossimo: misura il grado di concentrazione degli insediamenti. Assume valori compresi tra 0 (concentrazione in un unico punto) e 2,15 (insediamenti molto sparsi).

  5. Regola Rango DimensioniFelix Auerbach (1913) • Disposizione degli insediamenti in ordine di grandezza. • Relazione tra posizione in graduatoria (n) e popolazione (p) pn=(1/n)p1 • Aderenza del modello alla realtà: il caso del Texas (USA).

  6. Varianti della RANK-SIZE RULE 1) Modello Binario (o australiano). 2) Modello Primate (o sovietico).

  7. La logica rango-dimensioni non riguarda i soli insediamenti umani • Distribuzioni simili sono state riscontrate in: • botanica nel numero delle specie vegetali. • linguistica nella frequenza delle parole diverse da quelle di frequente uso nel proprio bagaglio conoscitivo.

  8. Walter Christaller (1893-1969) • Geografo tedesco pioniere della teoria razionale degli insediamenti umani. • Pubblicò nel 1933 la sua tesi di dottorato su “Le località centrali della Germania Meridionale”.

  9. Località centrali: unità che offrono beni e servizi centrali. Regione complementare: area di influenza di una località centrale Portata: distanza massima oltre la quale il consumatore non è più disposto ad affrontare i costi di trasporto necessari per recarsi ad acquistare il bene o servizio. Soglia di mercato: distanza che, fatta ruotare intorno al centro di offerta, delimita un’area circolare nella quale è compresa la quantità di popolazione minima sufficiente a garantire un livello di domanda tale per cui il servizio è prodotto in modo efficiente. Numero minimo di consumatori necessario affinché i fornitori operino in modo da ottenere un profitto. Terminologia usata nel modello

  10. Ipotesi del Modello • Superficie isotropica uniforme. • La popolazione è distribuita in maniera uniforme nello spazio indifferenziato. • Ciascuna città ha la stessa quantità di popolazione. • Gli agenti economici hanno un comportamento razionale: minimizzazione dei costi e massimizzazione dei profitti. • I consumatori riducono gli spostamenti al minimo. • Beni e servizi sono acquistati nel centro più vicino. • Ogni punto della superficie è servito da una località centrale. • Assenza di profitti eccedenti.

  11. Applicazione delle ipotesi • Figura A: il cerchio è la figura ideale di regione complementare perché è uno spazio geomorfo, uniforme e al suo interno la popolazione registra la stessa densità. Inoltre soddisfa il principio di isotropia, perché è l’unica figura in cui, spostandosi dal centro verso la linea perimetrale, si hanno segmenti della stessa lunghezza (raggi). • Figura B: se lo spazio viene diviso in tante regioni circolari si creeranno sovrapposizioni in quanto per ipotesi tutto lo spazio deve essere servito.

  12. Regione esagonale • Per motivi di equi distanza le zone di sovrapposizione dei due cerchi vengono divise in due parti. • Dalla configurazione spaziale di tipo circolare si passa ad una configurazione a maglia esagonale, che meglio si adatta alle ipotesi previste dal modello.

  13. Gerarchie di insediamenti • Ottimizzazione del mercato: ciascuna unità secondaria (localizzate nei vertici degli esagoni) deve poter accedere a più mercati (unità centrali). K = 1 + (6 x 1/3) = 3. • Ottimizzazione del traffico: ciascuna unità secondaria (localizzate nei semilati degli esagoni e collegate alle autostrade) deve poter accedere a più vie di comunicazione. K = 1 + (6 x ½) = 4. • Ottimizzazione amministrativa: ciascuna unità secondaria (localizzata all’interno dei confini della regione complementare) deve conoscere con certezza quale sia l’unità centrale di riferimento a livello amministrativo e politico. K = 1 + 6 = 7.

  14. Relazioni a K fisse

  15. August Lösch Concentrazione nei centri di offerta del maggior numero di servizi. Area esagonale con sei settori ricchi di città e sei settori poveri di città. Estensioni e perfezionamenti del modello di Christaller

  16. Christaller Gerarchia a livelli prefissati. Le località centrali dello stesso livello presentano le stesse dimensioni spaziali e svolgono le stesse funzioni. Le località di livello superiore svolgono tutte le funzioni delle località minori. Lösch Gerarchia meno rigida Le località dello stesso livello non svolgono necessariamente le medesime funzioni. Le località superiori non necessariamente svolgono tutte le funzioni delle località minori.

  17. Critiche al modello di Christaller • Descrive un caso particolare: la Germania meridionale (organizzazione feudale dell’agricoltura). • Il sistema è chiuso (un aumento della produttività rurale a livello inferiore conduce ad un aumento di centri di grado superiore). • Si ammette una concorrenza perfetta nei confronti dello spazio.

  18. Il modello mercantile di Vance (1970) • The merchant’s world (1970). • Applicato direttamente all’esperienza degli insediamenti USA. • La gerarchia si evolve dall’alto (i grandi porti commerciali sull’oceano Atlantico) verso il basso (i centri dell’entroterra).

  19. Modello di Vance (1970) • Il modello mercantile di Vance assume come elemento caratterizzante della genesi e della localizzazione della città, il commercio su lunga distanza fra un commerciante all’ingrosso ed un altro soggettodiverso dal consumatore finale (altro commerciante all’ingrosso, un’industria di trasformazione, ecc). • L’evoluzione della struttura urbana è funzione della costruzione di avamposti in nuovi territori, sulla spinta di interessi commerciali.

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