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BIOMASSE-BIOMASSACRO BIOMASSONERIA

BIOMASSE-BIOMASSACRO BIOMASSONERIA. Differenze. Organico da raccolta differenziata porta a porta. FORSU. Organico da raccolta differenziata + Rifiuti organici da TMB (indifferenziata) Sfalci S carti di lavorazione legno, carta e cartone.

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BIOMASSE-BIOMASSACRO BIOMASSONERIA

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Presentation Transcript


  1. BIOMASSE-BIOMASSACRO BIOMASSONERIA

  2. Differenze Organico da raccolta differenziata porta a porta FORSU Organico da raccolta differenziata + Rifiuti organici da TMB (indifferenziata) Sfalci Scarti di lavorazione legno, carta e cartone • Rifiuti organici separati costituiti da scarti domestici, alimentari industriali,

  3. FORSU • Il Forsu è una miscela A.C.M.( ammendante compostato misto) • Composizione chimica / fisica - Salmonella: Presente nel 19% dei campioni analizzati - Cadmio , Rame , Mercurio, Piombo, Cromo VI -Azoto organico, carbonio organico - Materiale plastico : 0.05% - Materiali inerti: 0.1% - Streptococchi fetali 1X10*3 MNP /g Il trattamento della FORSU comporta l’uso di surnatante , ed è caratterizzato da elevate concentrazioni di solidi sospesi, COD, azoto ammoniacale e fosforo.

  4. Compostaggio anaerobico • Tre tipi di trattamento: - Wet, DRY, misto • Introduzione nella camera di digestione, del composto, • stabilizzazione termica a 55° • Digestione anaerobica a sistema chiuso

  5. Cosa avviene nella camera di digestione?

  6. Emissioni Pre combustione Post combustione Formaldeide ( composto cancerogeno classe A, dati O.M.S.) Monossido di Carbonio Ossidi di Azoto NOX acidi grassi volatili (VFA) COT ( composti organici volatili ) Benzene e idrocarburi Clorurati Mercaptani Idrogeno solforato H2S Nano polveri < o.25 • Tra i biogas emessi dalla digestione anaerobica oltre al metano e al monossido di carbonio, figurano idrogeno solforato (H2S), idrocarburi alifatici, piccole quantitàd’idrocarburi clorurati, ammoniaca, riscontrati da tutti gli altri impiantisti e da fonti indipendenti internazionali

  7. Non solo emissioni..Cos’altro??..

  8. Percolato La digestione anaerobica produce percolato (codice CER 19.06.05). Il percolato si arricchisce continuamente di azoto ammoniacale (40% del totale). Una parte sarà riciclata sulla massa in digestione ma un’altra parte dovrà essere accumulata, poi depurata per osmosi e infine immessa nelle acque superficiali 

  9. FOS • Il prodotto uscente non può essere considerato ammendante per l’agricoltura • Due sentenze ( 5566/2012, del Consiglio di Stato, 917/2011 TAR Toscana ) lo definiscono rifiuto speciale, quindi non compost, ma materiale da conferire in discariche speciali.

  10. FOS • La sua composizione altamente instabile a livello chimico , deve essere trattata e stabilizzata non solo con processo aerobico , ma anche con additivi chimici fra cui - Flocculanti - Coloranti Deve essere necessaria una modificazione del PH, il trattamento per diminuzione dei livelli di ammonio dei clostridi e degli altri elevati contenuti batterici. Questa rilavorazione sia del Percolato, sia della frazione organica stabilizzata (FOS) non garantisce mai la completa eliminazione degli elementi nocivi, né tantomeno un suo controllo a valle del processo

  11. Processi di depurazione • I processi di depurazione dei prodotti di scarto della digestione anaerobica (gas,FOS, percolato) avviene tramite processi di osmosi e centrifugazione • I filtri utilizzati per tale processo, e gli agenti chimico/fisico intrappolati nei filtri stessi, devono essere obbligatoriamente smaltiti in discariche speciali

  12. Compost di qualità?? • La composizione ricca di metalli pesanti, di azoto ammoniacale, e povera di proprietà organiche fondamentali per il fabbisogno agricolo non può essere etichettato un prodotto industriale per la fertilizzazione

  13. Pericolo di esplosione!

  14. I suddetti impianti, poiché accumulatori di gas , sono soggetti a numerosi casi di esplosione in tutta Europa.7000 solo in Germania.Anche in Italia, nell’impianto di Gozzolina nel mantovano ( 0,6 Mw) primo caso di esplosione

  15. LIP Rifiuti Zero In cosa consiste : -Divieto di incenerimento CSS -Chiusura discariche -Raccolta differenziata -Biomasse -Incentivi -Chi la promuove?

  16. Divieto di incenerimento • Art. 4 : moratoria sugli inceneritore “ mira alla sospensione sino al 2020 di tutte le autorizzazioni in itinere per gli impianti di incenerimento” • Art. 5: Revoca degli incentivi all’incenerimento “ revocate tutte le misure per i Cip 6 e certificati verdi”

  17. Chiusura discariche • Art. 7 divieto di smaltimento dei rifiuti riciclabili Comm.2 “ è vietato: • smaltire in discarica o inviare all’incenerimento i rifiuti riciclabili • Inviare a incenerimento le frazioni di rifiuti che possono essere recuperate come materia”

  18. Raccolta differenziata • Art. 2 Comm.1“ sono privilegiate le raccolte domiciliari mono - materiale ed eventuali raccolte differenziate multi - materiali” Obbligo delle amministrazioni comunali dell’attuazione della RD entro 2 anni dall’entrata in vigore della legge.

  19. Biomasse • Art. 14: Semplificazione delle procedure per l’impiantistica del riciclo. Comm.1“ realizzazione di impianti di trattamento per il riciclaggio e per il recupero sia di frazioni secche , sia umide (TMB) sono privilegiate le procedure di autorizzazione accelerate” Comm.2 b)“ TMB e impianti di DA con successivo compostaggio aerobico alimentati a FORSU, con capacità inferiori a 36.000 T/a , e con potenza elettrica inferiore a 1 Mw.” Comm. 3 “L’attività degli impianti di digestione anaerobica, Comm. 2b), è autorizzata alla produzione di biogas con ESPRESSA finalizzazione alla trasformazione del biogas in biometano …” “… fatta salva la quota di biometano impiegato negl’impianti per il fabbisogno energetico necessari al funzionamento degl’impianti stessi e l’obbligo del trattamento della frazione residua del digestato in impianti di compostaggio aerobico per la produzione di Compost di qualità”

  20. Incentivi • Art.5: revoca degli incentivi all’incenerimento • Art.17: Programma di riconversione impiantistica industriale, al fine di finanziare il programma stesso, istituisce certificati bianchi quali sistema di incentivazione legata al riuso al riciclaggio, al compostaggio e a impianti ricompresi ed elencati nell’art. 14 per il finanziamento delle attività di riconversione e di gestione ordinaria dei nuovi impianti

  21. Cosa vi ricordano queste parole?

  22. Dal Blog di Beppegrillo.it • Il 10 aprile 2006 al dipendente Romano Prodi fu chiesta l’abolizione dei finanziamenti agli inceneritori di rifiuti ed alle centrali a fonti fossili (carbone, olio combustibile,scarti della lavorazione petrolifera) tramite le nostre bollette Enel (voce A3). Questi impianti sono considerati, solo in Italia, fonti d'energia rinnovabile ed assimilate e hanno un contributo che dovrebbe andare alle vere rinnovabili: sole, vento, acqua. Nonostante l’Unione Europea lo vieti e sull'Italia vi sia una procedura d’ infrazione.Va ricordato al dipendente Prodi che il suo commissario all’Energia Loyola De Palacio affermò il 20.11.2003 che “la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile”.I finanziamenti vanno ai soliti noti. Alle multiutilities con inceneritori, all'Api con le sue centrali a Falconara e poi Edison, EniPower, Enel etc. Bruciando gli scarti delle lavorazioni petrolifere a Sarroch (Cagliari) e PrioloGargallo (Siracusa), Moratti e Garrone si pagano le campagne acquisti di Inter e Sampdoria anche con le bollette della luce di milanisti e genoani

  23. Chi la promuove?

  24. Alla destra del padre..

  25. Attuazione Normative Europee

  26. DLgs. 205 del dicembre 2010 “ Disposizione di attuazione della direttiva CE 98/2008 del parlamento Europeo relativo ai rifiuti” Art. 1: “La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse” Comm.4 “ i rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimento o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente: • Senza determinare rischi per l’acqua, aria, suolo, nonché per la fauna e la flora • Senza causare inconvenienti da rumore o odori • Senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse.”

  27. Art. 7 • Comm. 1: “ al fine di promuovere il riciclaggio di alta qualità e di soddisfare i necessari criteri qualitativi per i diversi settori di riciclaggio,” “…entro il 2020 , la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti quali, carta metalli, plastica e vetro provenienti da nuclei domestici e possibilmente di altra origine”

  28. Art. 9 • Comm. 2 “ le regioni e le provincie autonome, i comuni e gli ATO, ciascuno per le proprie competenze e nell’ambito delle risorse disponibili allo scopo a legislazione vigente, adottano entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto misure volte ad incoraggiare: • la raccolta separata dei rifiuti organici • Il trattamento dei rifiuti organici in modo da realizzare un livello elevato di protezione ambientale • Utilizzo di materiali sicuri per l’ambiente ottenuti dai rifiuti organici, ciò al fine di proteggere la salute umana e l’ambiente.

  29. Art. 10 • Definizioni: D) “Rifiuto organico”: rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari da nuclei domestici, ristoranti , punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall’industri alimentare raccolti in MODO DIFFERENZIATO F) “Produttore di rifiuti” : il soggetto la cui attività produce rifiuti (produttore iniziale) o chiuque effettui operazione di Pretrattamento, miscelazione, o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti.

  30. Compostaggio Aerobico

  31. Digestione AEROBICA La soluzione è senza uso d’incentivi, emissioni, prodotti di scarto e Lobby! Compostiere di varie dimensioni a seconda del piano e del livello di urbanizzazione presente nel luogo di attuazione della R.D. che , vanno dal taglio domestico ,a stretto uso personale, a compostiere di quartiere meccaniche ( CHE NON NECESSITANO DI MANUTENZIONE ) fino a 700 t/a. Il futuro che si prospetta per un piano dei rifiuti di territorio è di accorpamento delle piccole realtà e separazione in aree più piccole delle grandi realtà metropolitane. I piani consortili già sono presenti nel nord Italia come per esempio , la gestione dei 16 comuni che fanno parte dei Navigli ( MILANO).

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