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Dott.ssa Chiara Zanichelli

Dott.ssa Chiara Zanichelli Biologa - HACCP Manager - Esperta Ambientale - Valutatore di Sistemi di Gestione Ambiente, Sicurezza & Qualità Ufficio:081.06.65.855 Cell.: 349.58.68.829 Chiara.zanichelli@gmail.com.

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Presentation Transcript


  1. Dott.ssa Chiara Zanichelli Biologa - HACCP Manager - Esperta Ambientale - Valutatore di Sistemi di Gestione Ambiente, Sicurezza & Qualità Ufficio:081.06.65.855 Cell.: 349.58.68.829 Chiara.zanichelli@gmail.com Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  2. Accreditamento e NormaUNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura dott.ssa Chiara Zanichelli Corso di Perfezionamento "Igiene Sicurezza e Qualità“ 16 Maggio 2014 Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  3. UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 La norma ISO/IEC 17025 precisa i requisiti organizzativi e tecnici che devono essere posseduti dai laboratori di prova e taratura al fine di implementare un adeguato ed efficace sistema di gestione delle attività svolte. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  4. UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 È suddivisa in due parti principali: • requisiti gestionali che regolano il funzionamento e l’efficacia del sistema di gestione della qualità implementato nel laboratorio • requisiti tecnici che identificano le competenze dei tecnici; la metodologia analitica; la strumentazione, la qualità e i report dei risultati di analisi e taratura. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  5. UNI EN ISO 9001:2008 “S.G.Q. – Requisiti” Sistemi di Gestione per la Qualità Certificazione Sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo un’Organizzazione con riferimento alla Qualità

  6. UNI EN ISO 9001:2008 “SGQ – Requisiti” Certificare un SGQ Implementare un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) al fine di ottenere un certificato di riconoscimento della propria organizzazione. Chi certifica un SGQ ? Un ente riconosciuto di parte terza, attraverso verificatori qualificati,in grado di attestare il rispetto ai requisiti della norma. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  7. UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 E’ una norma per l’accreditamento non per la certificazione Per dimostrare che i laboratori di prova e taratura: • Hanno introdotto ed operano secondo un Sistema di Gestione Aziendale per la Qualità • Garanzia della competenza del personale • Utilizzo di metodi validi e l'affidabilità dei risultati finali. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  8. Requisiti della Norma Garanzia della Qualità dei dati UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 “ Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura ” Organizzativi-Gestionali UNI EN ISO 9001:2008 Tecnici UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  9. Attenzione! 17025 9001 NO Compatibili ma non intercambiabili Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  10. Differenza tra accreditamento e certificazione CERTIFICAZIONE = Conferma della conformità a esigenze prestabiliteProcedura in base alla quale un ente esterno conferma per scritto che un prodotto, un procedimento o una prestazione è conforme alle esigenze prestabilite ACCREDITAMENTO = Attestazione e riconoscimento della competenza tecnicaProcedura in base alla quale un organismo autorevole riconosce formalmente che un altro organismo o una persona ha la competenza di eseguire determinati compiti Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  11. L‘Accreditamento è pertanto garanzia di: • Imparzialità: rappresentanza di tutte le Parti interessate all'interno dell'Organismo/Laboratorio. • Indipendenza: gli auditor e i comitati preposti al rilascio della certificazione/rapporto garantiscono l'assenza di conflitti di interesse con l'organizzazione da certificare. • Correttezza: le norme europee vietano la prestazione di consulenze sia direttamente che attraverso società collegate. • Competenza: l'accreditamento attesta in primo luogo che il personale addetto all'attività di verifica sia culturalmente, tecnicamente e professionalmente qualificato. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  12. L'accreditamento riguarda tutti i settori di produzione e servizio con cui gli utenti si confrontano quotidianamente, perché ogni tipo di attività può essere sottoposto a valutazione, dalle costruzioni all'energia, dall'ambiente ai trasporti, dalla sanità alla formazione … Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  13. GLI ORGANISMI COMPETENTI • Fino ad aprile 2009 gli enti che si occupavano dell'accreditamento dei laboratori riconosciuti dall'EA MLA erano il Sinal per i laboratori di prova e il SIT per i laboratori di taratura. • Per adeguarsi al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n.765 del 9/07/2008 (), a partire da aprile 2009 Sinal e Sincertsi sono fusi in Accredia, Ente unico nazionale di accreditamento che in data 22 dicembre 2009 è stato riconosciuto dallo Stato attraverso un decreto interministeriale. () che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93 Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  14. GLI ORGANISMI COMPETENTI • A maggio 2010, anche il SIT è confluito in Accredia, costituendo il Dipartimento Laboratori di Taratura. • Accredia è diventato firmatario degli accordi EA MLA per i laboratori di prova a maggio 2010 e per i laboratori di taratura a ottobre 2010. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  15. GLI ORGANISMI COMPETENTI Attualmente ogni laboratorio che intenda accreditarsi deve rivolgersi ad Accredia, che ha predisposto a tal fine tre dipartimenti: • Dipartimento Laboratori Sicurezza Alimentare • Dipartimento Laboratori di prova • Dipartimento Laboratori di taratura Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  16. ACCREDIA Per ottenere l’accreditamento ACCREDIA è necessario avere un sistema di gestione conforme alla ISO 17025. Vengono però richiesti anche dei requisiti aggiuntivi (disponibile la documentazione su www.accredia.it) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  17. ULTERIORI PRESCRIZIONI ACCREDIA Allo scopo di sottolineare l’importanza del riconoscimento di ACCREDITAMENTO nella progettazione di un sistema di gestione per la qualità è necessario integrare i requisiti direttamente riportati nella norma con quelli richiesti da ACCREDIA, riportati nei documenti relativi ai requisiti aggiuntivi emessi dall'Ente di Accreditamento RT : Regolamenti Tecnici RG: Regolamenti Gestionali Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  18. Motivazioni per ACCREDITARSI INTERNE ESTERNE Crescita professionale e competitiva Miglioramento continuo Miglioramento dei flussi organizzativi Maggiore affidabilità dei risultati analitici Miglioramento del clima e dell’ambiente di lavoro Promozione dell’immagine Credibilità sul mercato nazionale e internazionale Valorizzazione economica Riduzione barriere logistiche Miglioramento dei rapporti con l’utente Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  19. Fase Nome Azioni DI 1 Predisposizione del Manuale della Qualità, delle Procedure, della Organizzazione interna RODAGGIO 2 APPLICATIVA Sulla base del dettato del Manuale della qualità e delle Procedure si costruisce la struttura, la modulistica, i registri, la documentazione di base, gli archivi TEORICA 3 Si cominciano ad applicare le norme previste e a produrre gli strumenti della qualità 4 ACCREDITAMENTO A seguito della richiesta avanzata dal laboratorio vengono effettuate le ispezioni e si ottiene l’accreditamento 5 VERIFICA DELLA QUALITA’ Attraverso l’utilizzo degli strumenti appositamente predisposti, si attua il monitoraggio e si verifica la qualità ITER DELLA QUALITÀ Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  20. ISO 17025: elementi base La norma stabilisce i requisiti di competenza per i laboratori di prova, incluse le eventuali attività di campionamento, con riferimento a metodi normalizzati, non normalizzati e sviluppati dal Laboratorio (§1.1) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  21. ISO 17025: elementi base La conformità a requisiti cogenti e di sicurezza nel corso delle attività dei laboratori, non è coperta dalla norma (§ 1.5) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  22. ISO 17025: elementi base Come riferimento per il significato dei termini da utilizzare si deve fare riferimento al VIM (Vocabolario Internazionale di Metrologia) – norma UNI CEI 70099:2008, corrispondente alla guida ISO/IEC 99:2007 Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  23. ISO 17025: elementi base La Norma è strutturata in due sezioni principali relative rispettivamente ai requisiti organizzativi e gestionali (punto 4.x) ed ai requisiti di competenza tecnica (punto 5.x) Sono anche presenti i riferimenti incrociati con la ISO 9001 (all. A). L’appendice B riporta una brevissima guida per utilizzare la norma. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  24. ISO 17025: requisiti gestionali • L’organizzazione del laboratorio • La struttura, l’organizzazione e la documentazione del SGQ • Il controllo della documentazione • L’analisi e la verifica delle esigenze del cliente • La gestione dei subappalti • La gestione dei reclami • Il controllo delle attività e dei risultati non conformi • Le azioni preventive e correttive • Le registrazioni della qualità • La sorveglianza del SGQ Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  25. ISO 17025: requisiti tecnici Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  26. ISO 17025: requisiti gestionali Principi: - Giuridicamente responsabile - Indipendente (rischi: lab inserito in struttura più ampia) - Definite autorità (e supervisione) - Proceduralizzazione delle attività (SGQ documentato) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  27. ISO 17025: requisiti gestion Manuale Qualità: - E’ preferibile che sia indicizzato secondo i requisiti della norma - Deve descrivere (anche sinteticamente) le modalità operative adottate - Deve trattare anche i requisiti aggiuntivi ACCREDIA Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  28. REQUISITI ACCREDIA Il manuale della qualità del laboratorio può descrivere attività che non rientrano fra quelle interessate dall'accreditamento (per esempio, laddove il laboratorio faccia parte di una struttura più vasta), purché le parti del manuale che riguardano l'accreditamento siano chiaramente distinguibili e, prese per loro conto, costituiscano un manuale della qualità completo, soddisfacente i requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e del presente documento. Il manuale della qualità deve inoltre contenere una tabella di correlazione tra i suoi paragrafi ed i paragrafi del presente documento. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  29. ISO 17025: requisiti gestionali Riesame del contratto: - Informazioni al cliente complete (tempi di analisi, tempi di conservazione dei campioni e delle registrazioni, alienazione dei campioni…) • Identificazione attività in subappalto Approvvigionamento: - Gestione materiali di consumo e dei ricambi per le apparecchiature - Verifica al ricevimento e successivamente durante l’uso, per i prodotti con scadenza Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  30. ISO 17025: requisiti gestionali Registrazioni: • Necessità di proceduralizzare le varie attività di gestione, conservazione e protezione (attenzione soprattutto ai dati informatici) - Le registrazioni tecniche includono i dati necessari per consentire la ripetizione della prova (dati grezzi, calcoli, osservazioni …) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  31. REQUISITI ACCREDIA ACCREDIA tra i documenti di registrazione che devono essere gestiti dal sistema indica: • i rapporti di prova; • i quaderni di laboratorio (o fogli di lavoro); • gli eventuali verbali di campionamento; • i rapporti di taratura interni ed i certificati di taratura esterni; • i contratti inerenti le attività di laboratorio; • le registrazioni ambientali ove richiesto dal metodo di prova; • i rapporti di non conformità; • le registrazioni relative alla validazione dei metodi e del software sviluppato dal laboratorio ed alla stima dell’incertezza di misura. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  32. ISO 17025: requisiti tecnici • Fattori umani (5.2) • Postazioni di lavoro e condizioni ambientali (5.3) • Metodi di prova (5.4) • Apparecchiature (5.5) • Riferibilità delle misure (5.6) • Campionamento (5.7) • Manipolazione degli oggetti da sottoporre a prova (5.8) • Assicurazione della qualità dei risultati (5.9) • Presentazione dei risultati (5.10) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  33. REQUISITI ACCREDIA Personale: A fronte del mansionario, dovranno esistere registrazioni sul personale che diano evidenza della competenza per lo svolgimento dei compiti assegnati (per esempio un elenco delle prove con indicate le persone abilitate ad eseguirle, ovvero registrazione dell'abilitazione all'esecuzione delle prove sulla scheda personale, attestati di partecipazione a corsi, verbali di addestramento) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  34. ISO 17025: requisiti tecnici Ambiente: - Valutazione dell’influenza delle condizioni ambientali e monitoraggio dei parametri influenti - Accesso ai locali controllato • Misure per il buon governo del laboratorio (procedure di pulizia, ecc.) Metodi di prova: - Includono le istruzioni relative al funzionamento delle apparecchiature. - Ogni scostamenti dai metodi di prova normalizzati devono essere documentati, tecnicamente giustificati. - Proporre sempre i metodi aggiornati. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  35. SCELTA DEL METODO DI PROVA Metodo di prova: e’ una determinazione analitica atta a fornire informazioni su una data caratteristica o proprietà del campione in esame Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  36. SCELTA DEL METODO DI PROVA E' preferibile avvalersi di metodi di prova reperibili nelle norme internazionali, nazionali o regionali. In questo caso, il laboratorio deve imporre l'utilizzo dell'edizione più recente. E' buona regola integrare il metodo con dettagli e note che ne garantiscano la corretta applicazione e nel caso in cui non si possa far riferimento a norme standard, è possibile ricorrere ad articoli o pubblicazioni tecniche autorevoli Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  37. REQUISITI ACCREDIA Nel caso di deviazioni dai metodi di prova e taratura, il laboratorio le deve validare. Deviazioni occasionali dal metodo di prova, connesse con la natura particolare di un campione, devono essere riportate sul rapporto di prova. Deviazioni sistematiche dal metodo ne comportano la trasformazione in metodo interno. E’ sconsigliato trascrivere i metodi normati come metodi interni del laboratorio; eventuali dettagli possono essere riportati in procedure di prova. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  38. REQUISITI ACCREDIA Il laboratorio deve, ove possibile, utilizzare metodi definiti da norme, regole tecniche o metodi ufficiali in vigore. I progetti di norma nella forma sottoposta al voto finale possono essere citati come norme nell’elenco prove accreditate. Le edizioni non più in vigore di norme sono classificati tra i metodi di prova interni. Fanno eccezione le edizioni superate di norme ed i progetti di norma quando sono richiamate dalle norme in vigore per la certificazione di prodotto o richiesti da organismi notificati o dai testi di legge in vigore. I metodi devono essere ben documentati: se il laboratorio redige procedure di dettaglio per garantire la corretta applicazione della norma, tali documenti vengono definiti "procedure di prova". Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  39. REQUISITI ACCREDIA Devono inoltre essere predisposte dal laboratorio adeguate istruzioni per le fasi di prova preliminari, ad esempio per preparazione dei campioni, disgregazione, estrazione in chimica, diluizioni seriali per microbiologia, condizionamento dei provini per prove meccaniche, ecc., ove non presenti nei metodi di prova. Non è ammesso fare riferimento alla sola normativa cogente quando questa contiene indicazioni incomplete che, ad esempio, si riferiscono soltanto alla tecnica di prova e non dettagliano completamente le modalità di esecuzione Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  40. ISO 17025: requisiti tecnici La validazione dei metodi di prova è la conferma attraverso l’esame di evidenze oggettive che i requisiti particolari per l’utilizzazione prevista sono soddisfatti. Devono essere validati: i metodi non normalizzati, i metodi sviluppati dal laboratorio, i metodi normalizzati utilizzati fuori dal proprio scopo e campo di applicazione (matrici, limiti di rilevabilità, ecc.) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  41. Validazione del metodo di prova La validazione è una procedura che deve confermare come un metodo di prova sia in grado di conseguire l’obiettivo preposto e che i risultati rispondano allo scopo e al campo di applicazione secondo termini predefiniti Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  42. VALIDAZIONE: CARATTERISTICHE Procedura esplorativa per stabilire i limiti e le possibilità caratteristiche di un metodo nuovo, modificato, o non adeguatamente caratterizzato Validazione primaria Procede in modo caratteristico usufruendo di schemi specificamente predisposti DUE LIVELLI DI VALIDAZIONE Definita anche verifica ha luogo quando un laboratorio procede ad implementare un metodo sviluppato altrove Validazione secondaria Focalizza la possibilità che il laboratorio sia in grado di rispettare le specifiche stabilite dalla validazione primaria

  43. ISO 17025: requisiti tecnici Tecniche utilizzabili per la validazione: • Taratura utilizzando campioni o materiali di Riferimento • Confronto dei risultati ottenuti con altri metodi (normati o validati) • Confronti interlaboratorio • Valutazione sistematica dei fattori che influenzano il risultato • Stima dell’incertezza dei risultati sulla base di una • Conoscenza teorica dei principi teorici del metodo e di una esperienza pratica Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  44. ISO 17025: requisiti tecnici Stima incertezza di misura: - Devono essere predisposte procedure per la stima dell’incertezza di misura incluse quelle relative alla tarature eseguite internamente. - La stima dell’incertezza deve partire dall’individuazione dei principali contributi all’incertezza che sono di rilievo in una data situazione. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  45. INCERTEZZA DI MISURA Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  46. Quale importanza ha l'incertezza di misura? Le misurazioni non forniscono valori esatti. Su ogni misurazione grava un fattore d'incertezza e d'imprecisione, ragione per cui ogni unità di misura, in una certa proporzione, comprende un elemento aleatorio. Un risultato di misurazione può quindi consistere unicamente in una dichiarazione statistica che tiene conto delle circostanze precitate, e che va quindi compreso in tal senso. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  47. Quale importanza ha l'incertezza di misura? L'importanza dell'indicazione dei valori di misurazione si dimostra chiaramente dall'analisi del rispetto dei valori limite. Spesso si effettuano misurazioni al fine di verificare se una grandezza misurata rispetta o no determinati valori limite prestabiliti. Quando un risultato di misurazione è vicino al valore limite, è soltanto conoscendo l'incertezza di misura che è possibile decidere in modo attendibile in che misura i valori limite prestabiliti sono rispettati oppure no. Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  48. REQUISITI ACCREDIA Se il laboratorio effettua tarature interne, l'incertezza deve essere determinata in accordo alla UNI CEI ENV 13005, ovvero Guida EA-4/02, o secondo procedure equivalenti. Quando un metodo normato riporta i parametri statistici della validazione (scarto tipo di ripetibilità e scarto tipo di riproducibilità), una stima dell’incertezza di misura è convenientemente ricavata dallo scarto tipo di riproducibilità, se il laboratorio verifica che le proprie prestazioni sono compatibili con quelle indicate (scarto tipo di ripetibilità) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  49. ISO 17025: requisiti tecnici Apparecchiature: - Dotazione del laboratorio per la corretta esecuzione delle prove richieste (5.5.1) - Adeguatezza delle apparecchiature, capacità di raggiungere l’accuratezza richiesta (5.5.2) - Programma di taratura e conferma metrologica (5.5.2) - Controlli e tarature prima della messa in servizio (5.5.2) - Autorizzazioni all’uso, taratura e manutenzione e messa a disposizione delle istruzioni (5.5.3) - Identificazione e ubicazione (5.5.4) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

  50. ISO 17025: requisiti tecnici Apparecchiature: - Disponibilità di manuali e procedure d’uso e manutenzione (5.5.3) - Procedure di taratura e di manutenzione e registrazioni delle attività di taratura e manutenzione (5.5.5) - Rapporti delle tarature interne (5.10.4) - Manipolazione in sicurezza (5.5.6) - Gestione apparecchiature fuori taratura e/o sottoposti a sovraccarico /manovra errata (5.5.7) Corso di Perfezionamento «Igiene Sicurezza e Qualità» -16 Maggio 2014- Dott.ssa Chiara Zanichelli

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