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BINOMIO DONNA-MATERNITA’

Clic sullo sfondo per voltare pagina. BINOMIO DONNA-MATERNITA’. ROUSSEAU : MADRE NUTRICE (EDUCATRICE DELLA PRIMA INFANZIA). PESTALOZZI: DONNA MAESTRA. ‘800. QUESTI DUE MODELLI PERVADONO l’OTTOCENTO. FROEBEL (1782-1852): DONNA MADRE E MAESTRA.

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BINOMIO DONNA-MATERNITA’

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Presentation Transcript


  1. Clic sullo sfondo per voltare pagina BINOMIO DONNA-MATERNITA’

  2. ROUSSEAU : MADRE NUTRICE (EDUCATRICE DELLA PRIMA INFANZIA)

  3. PESTALOZZI: DONNA MAESTRA

  4. ‘800 • QUESTI DUE MODELLI PERVADONO l’OTTOCENTO

  5. FROEBEL (1782-1852): DONNA MADRE E MAESTRA • FIGURA MAESTRA GIARDINIERA: COMPETENZE DA ACQUISIRE E DI CUI NON SI E’ DOTATI PER NATURA

  6. ITALIA • MODELLI CHE SI DIFFONDONO IN ITALIA: FEMMINILIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

  7. DIVARIO MAESTRA o MAMMA • SI AFFERMA L’IDEA CHE LA DONNA SIA SOLO IN GRADO DI EDUCARE I PIU’ PICCOLI, QUINDI SOSTITUTIVA DELLA FIGURA MATERNA

  8. Germania: Froebel: Modello romantico di infanzia (autoeducazione): potenzialità infantili da scoprire tramite l’osservazione

  9. giardino d’infanzia (1840): la valenza educativa del gioco e dei materiali (doni e giardino). Spazio froebeliano fruibile per i bambini di famiglie abbienti urbane.Nell’esperienza ludica come nella lingua si esprime l’interiorità e l’originarietà umana (valorizzazione dell’infanzia)

  10. Inghilterra • Realtà industriale: Robert Owen: il primo nido aziendale per l’infanzia operaia ( New lamarK 1816): da 0 a 5 anni; espedienti educativi sono la conversazione, il canto e la danza. Plasticità del bambino; socializzazione; valenza formativa dell’ambiente • Sale di custodia: funzione assistenziale e filantropica per i bambini dai 2 ai 6 anni.

  11. Samuel Wilderspin • iniziatore delle Infant-school: primi anni’20 dell’ 800: accoglie centinaia di bambini poveri dai 2 ai 7 anni: separazione trai i sessi; un maestro e una maestra insegnano e i bambini in coro ripetono; presenza di tabelloni che riproducono gli oggetti di uso comune; utilizzo di lavagnette o di vasche contenenti sabbia; banchi disposti a gradinate (come un’attuale aula universitaria); mutuo insegnamneto; stanza attigua per l’accudimento dei più piccoli; nei casi più fortunati è presente un cortile per i giochi

  12. ITALIA • periodo della Restaurazione. In Lombardia presenza di una borghesia imprenditoriale: nuove innovazioni prodotte dalla meccanizzazione agricola. Tecniche intensive di coltivazione che richiedono una manodopera meno rozza rispetto a quella del passato. Sviluppo della manifattura tessile. Primi sintomi di una questione sociale che accomuna questa area alla situazione inglese: infanzia sfruttata e abbandonata a se stessa; urbanizzazione ed emigrazione (pauperismo, alcolismo).

  13. FERRANTE APORTI • Esigenza filantropica e custodialistica di aprire asili: Ferrante Aporti (nasce nel 1791 a San Martino d’Argine in provincia di Cremona. Qui è diffuso il lavoro bracciantile femminile (risaie) e nelle filande. Aporti crea il primo asilo aportiano (1827), ispirandosi a Winderspin: scopo è quello di impartire i primi rudimenti della lettura, della scrittura e del calcolo (si ripete ad alta voce); educazione religiosa e morale (preghiera, canto e marcia). Si afferma un modello scolastico in base a cui attraverso le competenze formali della lettura e scrittura si trasmettono valori etici e religiosi che si tradurranno in comportamenti civili e onesti (buon cristiano e buon cittadino, onesto lavoratore: centralità educativa del lavoro e non del gioco (Froebel). Funzione prescolastica dell’asilo aportiano, che assolve anche una funzione preventiva (virtù è l’operosità; il vizio deriva dall’ozio. Interiorizzazione di regole disciplinari.

  14. FERRANTE APORTI • La prima scuola infantile maschile da lui aperta (1827) è a pagamento per bambini dai 3 ai 6 anni.; 1831 ne apre un’altra gratuita destinata a fanciulli poveri, maschi (distribuzione della minestra a mezzogiorno); 1833: si crea una sezione destinata alle bambine (educare la futura madre); 1834 a S. Martino d’Argine fonda il primo asilo rurale gratuito che accoglie 50 alunni.

  15. FERRANTE APORTI • L’esperienza di Aporti è appoggiata dall’Impero austroungarico, nonostante lo spirito patriottico implicito nella concezione aportiana • !833: Aporti scrive il “Manuale di ammaestramento per le scuole infantili, che sarà poi utilizzato dopo la legge Casati (1859) come manuale didattico per il primo corso obbligatorio della scuola elementare; infatti Aporti nel 1844 tiene un corso di metodica ai futuri maestri presso l’università di Torino • Sull’asilo aportiano si fonderà la didattica della scuola primaria in Italia con la legge Casati

  16. AULA F. APORTI • Ordine spaziale racchiuso dalle aule suddivise (ove è possibile) per sesso, età e livello di preparazione.

  17. ORDINE • Aula disposta secondo un ordine gerarchico: cattedra del maestro davanti a file ordinate e parallele di banchi. Anche il posto assegnato agli alunni non è casuale. Banche dotati di attrezzature, come in un’officina: si afferma un’ortopedia che è disciplinamento geometrico del corpo (il banco costringe a una posizione perfettamente diritta

  18. AMBIENTE • Ambiente perfettamente geometrico e simmetrico: un ordine razionale entro cui i bambini debbono muoversi seguendo precise regole. Una geometrizzazione a cui corrisponde anche una precisa suddivisione temporale che regola la vita scolastica (orologio e suono scandito dalla campanella al termine di ogni lezione) . Ripartizione della giornata scolastica in momenti di occupazione e in momenti di riposo per addestrare il bambino ai tempi del futuro lavoratore, che risponde anche all’uso razionale del tempo caratteristico della società industriale.

  19. TEMPI • Una scansione metodica e geometrica del tempo e degli spazi che riprende l’etica biblica e del lavoro: l’uomo deve sapere ben impiegare il tempo evitando l’ozio.

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