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Il factoring

Il factoring. Definizione. Il factoring è una tecnica finanziaria basata sulla cessione, a un intermediario finanziario, dei crediti commerciali vantati da un’impresa. E’ un rapporto di carattere continuativo in cui:

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Presentation Transcript


  1. Il factoring

  2. Definizione • Il factoring è una tecnica finanziaria basata sulla cessione, a un intermediario finanziario, dei crediti commerciali vantati da un’impresa. • E’ un rapporto di carattere continuativo in cui: • un’impresa effettua la cessione, secondo apposite forme giuridiche, di una parte significativa dei propri crediti commerciali a una banca o a un operatore specializzato, la società di factoring (factor); • Il factor finanzia l’impresa, attraverso il pagamento dei crediti stessi prima della relativa scadenza.

  3. Impresa cedente Debitore ceduto Rapporto di fornitura Notifica cessione Servizi e anticipazione crediti Crediti Pagamento del debito Factor cessionario I rapporti

  4. Il prodotto • Il factoring è un servizio gestionale • l’impresa delega all’esterno la gestione dei crediti e dei debiti di fornitura (il factor affianca l’azienda nelle funzioni contabili, amministrative e finanziarie di regolamento dei rapporti commerciali). • Il factoring è un’operazione finanziaria • copre i fabbisogni connessi alle politiche di credito mercantile dell’impresa. • Il factoring è uno strumento di gestione del rischio di credito delle imprese: • Nel factoring pro soluto il factor assume il rischio connesso all’insolvenza del debitore. • Nel factoring pro solvendo il cedente risulta coinvolto nella sorte dell’operazione potendo il factor rivalersi sul medesimo in caso di insolvenza del debitore.

  5. Il prodotto (continua) • Il factor, grazie alla tutela giuridica del rapporto (Legge 52/91) e al controllo sui crediti, in virtù della propria struttura organizzativa, permette un’effettiva riduzione del rischio dell’operazione per il soggetto cedente rispetto a operazioni finanziari simili. • La riduzione del rischio consegue • dalle modalità di gestione del credito che prevedono rapporti diretti con il debitore ceduto • da un esplicito e continuo controllo del suo rischio complessivo • dal tipo di servizio che la società di factoring si impegna a prestare alla propria clientela.

  6. Finanza • La componente finanziaria si configura come uno smobilizzo anticipato di crediti commerciali • consente all’impresa di accrescere il proprio livello di liquidità a fronte del costo finanziario da sostenere per l’anticipo concesso. • La natura commerciale del credito ceduto (con scadenze tipiche di 30 – 180 giorni) attribuisce al factoring la natura di strumento finanziario orientato a soddisfare fabbisogni finanziari di breve e brevissimo termine. • E’ contemplata la possibilità di cedere crediti futuri. • La natura prolungata e l’esclusività della relazione consentono all’intermediario di acquisire una conoscenza dell’impresa sufficiente per sostenere l’incertezza relativa alle cessioni future.

  7. Il prodotto (continua)

  8. Tipologie • Le differenti tipologie di factoring si configurano in relazione al diverso accento posto, da ciascuna, sulle componenti fondamentali del prodotto quali: • l’amministrazione e controllo dei crediti; • l’informazione sui debitori; • la razionalizzazione contabile della gestione commerciale; • lo smobilizzo dei crediti; • il recupero dei crediti.

  9. Il full factoring • Il factor • acquista, su base continuativa, i crediti commerciali del cliente, • provvede ad amministrarli e controllarli fino a scadenza, • si occupa della riscossione • e, se necessario, del contenzioso e del recupero. • Cliente e il factor sono in continuo contatto e il debitore riceve periodicamente un estratto conto. • Esso può essere variamente configurato e gli accordi possono modificarsi nel corso dell’operazione, in relazione a circostanze esterne e/o a maturate condizioni di svolgimento del rapporto.

  10. Altre forme • Maturity factoring • mantiene inalterate le componenti gestionale e assicurativa del servizio ma si astiene dal fornire supporto finanziario all’impresa. • La disponibilità del credito commerciale, pertanto, non è ottenuta in via anticipata ma solo alla sua scadenza. • Invoice discounting • sviluppa la componente finanziaria legata allo smobilizzo anticipato del credito. Gli aspetti connessi alla gestione e alla riscossione dei crediti ceduti sono marginali o assenti.

  11. La struttura tecnica L’operazione di factoring prevede sei fasi: • valutazione dell’impresa cedente da parte del factor; • individuazione dei crediti oggetto della cessione nell’intero portafoglio; • accertamento della regolarità dei crediti cedenti e dell’assenza di controversie in corso tra le parti e/o di provvedimenti giudiziari a carico del debitore; • cessione dei crediti seguita dall’erogazione dell’anticipo e dalla prestazione dei servizi da parte del factor; • attività di incasso con subentro del factor nella relazione con il debitore; • recupero crediti (eventuale) spettante o al creditore cedente (pro solvendo) o al factor (pro soluto).

  12. L’utilizzo del factoring • Il ricorso al factoring incide in diversi modi sul funzionamento dell’impresa.

  13. Chi • Particolarmente adatte al factoring sono considerate: • Le imprese di nuova o recente costruzione; • Le imprese in fase di espansione e/o con componenti stagionali di attività; • Imprese nelle quali la gestione del capitale circolante costituisce un aspetto strategico dell’attività; • Le imprese sane ma dotate di requisiti patrimoniali e finanziari inadeguati rispetto al giro d’affari.

  14. USCITA ALTRI INTERMEDIARI USCITA FACTORING INGRESSO ALTRI INTERMEDIARI CREDITIZI INGRESSO FACTORING SEGUE LO SVILUPPO DELL’IMPRESA SERVIZI GESTIONALI RIDUCE L’INTENSITA’ DI CAPITALE INTRODUZIONE SVILUPPO MATURITA’ L’utilizzo del factoring (continua) • A livello di singola impresa, il ciclo finanziario, delineato dall’evoluzione del tasso di sviluppo del fatturato nel tempo, presenta più spazi di utilizzo del factoring.

  15. L’utilizzo del factoring (continua) • L’effettivo prezzo del factoring non può essere determinato semplicemente sommando le voci di spesa connesse alle prestazioni che cliente e factor hanno concordato in sede contrattuale. • Gli elementi utili ai fini della valutazione di convenienza del ricorso al factoring sono rappresentati dal confronto: • degli oneri del factoring; • del costo per l’impresa connesso alla gestione interna del portafoglio crediti; • dei ritorni derivanti dalla destinazione dei flussi finanziari liberati attraverso lo smobilizzo dei crediti.

  16. Le diverse tipologie (continua) • L’international factoring identifica contratti nei quali creditore cedente e debitore ceduto appartengono a paesi diversi. La collocazione estera del creditore o del debitore origina una serie di problemi connessi alla configurazione dei servizi offerti alla clientela, in considerazione dei maggiori rischi dell’operazione, dell’adempimento degli obblighi valutari eventualmente imposti dalle normative nazionali, della diversità di trattamento giuridico in tema di trasferimento dei crediti, dei profili contabili e fiscali. • Nell’international factoring esiste una maggiore complessità delle procedure che il factor deve porre in essere per lo svolgimento del rapporto. Si prevede la presenza di quattro soggetti, rappresentati dalle due controparti, dal factor interno e da quello estero.

  17. CREDITORE NAZIONALE DEBITORE ESTERO CEDUTO RAPPORTO COMMERCIALE ANTICIPAZIONI E GARANZIE CREDITI PAGAMENTI CREDITI FACTOR NAZIONALE FACTOR ESTERO TRASFERIMENTO FONDI E GARANZIE Le diverse tipologie (continua)

  18. Le diverse tipologie (continua) • Per attribuire un’operazione alla tipologia del factoring deve essere verificata la presenza delle condizioni, giuridiche e sostanziali, che consentono al factor di esercitare un adeguato controllo sui crediti ceduti presidiando la relazione con il debitore, in modo da conseguire effettivamente la riduzione dei rischi tipica del factoring. • Qualora tali condizione siano assenti, o comunque “deboli”, l’operazione tende ad allontanarsi dalla configurazione tipica del factoring, presentando caratteristiche e rischi assimilabili a quelli di un altro servizio finanziario.

  19. Le diverse tipologie (continua)

  20. Le diverse tipologie (continua) • L’indicatore del livello di attività delle società di factoring più utilizzato è rappresentato dal turnover, che equivale al flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela alla società in un determinato intervallo di tempo (1 anno). • Un altro aggregato frequentemente usato è l’outstanding, vale a dire l’importo dei crediti acquistati dal factor in essere a una determinata data.

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