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La mente non è un registratore

Promuovere i metodi di studio Anno Accademico 2011-2012. La mente non è un registratore. Aprite un libro . Immaginate di avere a disposizione solo 5 minuti di tempo per studiare un capitolo. Scrivete cosa fareste per comprendere di che cosa parla il capitolo.

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La mente non è un registratore

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Presentation Transcript


  1. Promuovere i metodi di studio Anno Accademico 2011-2012 La mente non è un registratore

  2. Aprite un libro . Immaginate di avere a disposizione solo 5 minuti di tempo per studiare un capitolo. Scrivete cosa fareste per comprendere di che cosa parla il capitolo.

  3. In coppia,Condividete quello che avete scritto.Pensate insieme, ad altre operazioni che sarebbero utili da fare in 5 minuti per comprendere ciò di cui parla il capitolo.

  4. Nel gruppo da quattrocondividete ciò che avete scritto e scegliete le 3 cose più importanti da fare, tra quelle che ognuno di voi ha elencato

  5. Cosa è successo? • Avete pensato • Avete riflettuto su come studiare il capitolo È possibile che… • Vi siate incuriositi • Vi siate divertiti • Vi siate stizziti • Vi siate sentiti a disagio • Vi siete sfidati e messi in discussione • Avete condiviso • Vi siete arricchiti di una conoscenza altrui • Avete utilizzato le vostre abilità relazionali e comunicative • Avete creato un piccolo legame

  6. Cosa è successo? Avete attivato le vostre conoscenze previe Vi siete incuriositi ed emozionati Vi siete confrontati Avete ridefinito le vostre conoscenze Avete negoziato una soluzione comune Avete costruito una conoscenza ulteriore

  7. Cosa significa apprendere? • Indica un cambiamento: di un comportamento, di un pensiero, della persona. • È un processo continuo di costruzione, interpretazione e modificazione delle nostre rappresentazioni cognitive. • Ha una componente sociale ed una componente emotiva. • Porta a una riorganizzazione del pensiero a livelli sempre più elevati. • È innovazione, continua creazione e generazione di conoscenza. • È contestualizzato.

  8. Cosa significa attivare le conoscenze previe? Richiamare alla mente le conoscenze e le esperienze sono alla base della interpretazione dell’esperienza di ognuno. Queste conoscenze sono rappresentate nella memoria secondo una modalità strutturata che ne facilita il richiamo. Esse sono rappresentate nella memoria in schemi (nodi e relazioni).

  9. Quale funzione degli schemi mentali? • permettono l'assimilazione delle nuove informazioni; • aiutano ad evidenziare ciò che è importante; • producono delle aspettative riguardo alle conoscenze da acquisire ; • facilitano le attività di riassunto aiutando ad estrarre le idee più generali e astratte; • facilitano l'interpretazione. È l'interpretazione più che il testo ad essere ricordata. Lo schema influenza l'interpretazione e aiuta a ricordare ciò che si legge, si ascolta, si vive.

  10. Tipi di conoscenze previe • Conoscenze riguardo l’argomento • Conoscenze riguardo i singoli vocaboli • Conoscenze riguardo la struttura del testo • Conoscenze riguardo le operazioni da compiere per svolgere un compito

  11. Come avviene l’attivazione? • Top-down dallo schema mentale ai dati • Bottom-up dai dati allo schema mentale

  12. Quale processo abbiamo utilizzato? Quali conoscenze previe abbiamo attivato? • Top-down dallo schema mentale ai dati Conoscenze riguardo le operazioni da compiere per svolgere un compito Conoscenze riguardo la struttura del testo

  13. Quale struttura ha un testo? Testo narrativo • sfondo , • situazione problematica, • risoluzione Testo espositivo (scientifico) • Premessa, asserzione iniziale • Elaborazione (teoria, descrizione, esempi ecc.) • Conclusione

  14. La mente non è un registratore La mente costruisce schemi con nodi di significato

  15. Il sistema solare Il sistema solare è costituito dal sole e dagli altri corpi che si muovono nella sua orbita. Questi includono i quattro pianeti interni (Mercurio, Venere, Terra e Marte) e i quattro pianeti esterni (Giove, Saturno, Urano, Nettuno). I due gruppi di pianeti hanno molti punti simili, ma anche differenze. Riferendosi ad una teoria del sistema solare, l’atmosfera dei pianeti interni ed esterni si è formata diversamente. Quando un pianeta si raffredda, la nube originale di polvere e di gas viene condensata in liquido. Nei pianeti interni, il calore era molto intenso e così è evaporata una larga quantità di gas. La terra, per esempio, lasciò la maggior parte dell’idrogeno e dell’elio e formò l’ossigeno. Nei pianeti esterni il calore non era così intenso e la forza gravitazionale era grande abbastanza per attirare grande quantità di gas-idrogeno. Quest’ultimo si combinò con altri vapori per formare metano e ammoniaca. I pianeti interni ed esterni differiscono anche per la loro dimensione e composizione. I primi sono piccoli e densi, mentre i secondi sono larghi e composti da elementi più leggeri. I quattro interni sono simili nella composizione e sono costituiti soprattutto da rocce silicee e ferro in varie proporzioni, mentre quelli esterni sono costituiti primariamente da composti di idrogeno compresso. I pianeti interni ed esterni differiscono anche nelle loro orbite e nelle temperature superficiali. Sebbene in tutte le orbite dei pianeti il sole sia regolare, i pianeti esterni ruotano più rapidamente dei pianeti interni. I pianeti esterni hanno una temperatura superficiale più bassa dei pianeti interni a causa della loro grande distanza dal sole.

  16. Il sistema solare

  17. Cosa è lo skimming? Significa scremare. Cogliere le parti più importanti del testo È una tecnica di lettura rapida (da applicare prima di leggere) che consente di avere una panoramica generale della struttura del testo e delle principali informazioni che esso contiene. Essa è molto utile se applicata prima della lettura approfondita del testo.

  18. Perché è importante lo skimming? Permette di cogliere la struttura del testo Avere una prima rappresentazione delle informazioni più importanti contenute nel testo Aiuta a ridurre il tempo della lettura, in quanto ti consente di capire già che tipo di informazioni troverai e dove.

  19. Lezione 1.3 Lezione 1.2.2

  20. Quali operazioni fare? • 1:Definire lo scopo della lettura per capire che tipo di informazioni serve raccogliere. • 2: Se sono presenti delle domande finali, leggerle, e provare a dare delle risposte. • 3: Leggere il titolo del testo. Fare delle ipotesi sul contenuto: porsi delle domande e dare risposte. • 4: Leggere i titoli dei paragrafi e fare delle ipotesi sul contenuto.

  21. Quali operazioni fare? • 5: Ripetere l’operazione per tutti sottoparagrafi. • 6: Concentrarsi sulle “parole chiave”. Nel testo attenzione alle indicazioni grafiche (parole in neretto, parole in corsivo, elenchi, numerazioni, parole scritte ai lati del testo, figure, mappe, grafici, diagrammi, tabelle). • 7: Leggere il primo e l'ultimo paragrafo del testo. Di solito offrono una introduzione e una conclusione al testo.

  22. Quali operazioni fare? • 8: Leggere la prima frase di ogni paragrafo, dovrebbe contenere l’idea principale che verrà sviluppata. • 9: Leggere l’ultima frase di ogni paragrafo, dovrebbe contenere una sintesi dell’idea principale che è stata presentata nel brano. • 10: Leggere le prime frasi di ogni capoverso oppure concentrati su elenchi, foto, parole chiave, tabelle o ogni altra indicazioni rilevante. • 11: Scorri il testo su e giù più volte, per legare le informazioni.

  23. Queste operazioni sono indicative.Ognuno rappresenta la conoscenza in modo diverso.Rifletti su come è più utile per te fare lo skimming.Trova il tuo stile!

  24. Cosa rende l’apprendimento significativo? • Emozione - curiosità, piaceredellascoperta, soddisfazione del risultato • MotivazioneIntrinseca • Cognizione – costruzionedellaconoscenza • Metacognizione – controllo e consapevolezza • Cooperazione – condivisione e lavoroinsieme • Contesto– Ambientesfidante e accogliente

  25. Motivazione intrinseca È una spinta che PARTE DAL SOGGETTO, dalla sua voglia di agire e di UTILIZZARE LE PROPRIE RISORSE per migliorare le proprie prestazioni, conoscere sempre di più, acquisire dimestichezza con le procedure e le abilità. L’azione intrinsecamente motivata implica, CURIOSITÀ, ESPLORAZIONE, SPONTANEITÀ, INTERESSE per gli argomenti che si affrontano, UN’AZIONE LIBERAMENTE SCELTA, non determinata e imposta da un bisogno o da una forza esterna.

  26. Quali ambienti motivanti? Gli ambienti che promuovono la motivazione intrinseca sono gli ambienti nei quali i soggetti possono sperimentare : • competenza(poter usare le proprie conoscenze e abilità per manipolare l’ambiente), • autonomia(possibilità di scegliere che cosa fare e come) • affiliazione (il sentirsi parte di un gruppo, poter contribuire ad esso, creare relazioni).

  27. La motivazione è più intensa quando • l’attività che si propone ha OBIETTIVI CHIARI, • il soggetto • può SCEGLIERE il modo di agire, • può GESTIRE e riorganizzare le proprie conoscenze e abilità, • avere il CONTROLLO della situazione, • si sente SFIDATO e riconosce che la sfida non è impossibile ma richiede un mettere alla prova le proprie qualità. • Può AUTOVALUTARSI.

  28. Cosa è la metacognizione? un insieme di processi mentali che permettono ad ogni individuo di AGIRE CONSAPEVOLMENTE nelle diverse situazioni.

  29. Quali processi implicati? Si distinguono a seconda dei momenti in cui si attivano rispetto all’azione consapevole, prima, durante e dopo. • Prima: i processi di pianificazione: analisi della situazione, di riconoscimento delle strategie da utilizzare, di individuazione delle aspettative da portare avanti, e delle procedure da eseguire; • Durante l’attività vi sono processi di monitoraggiodell’azione, del modo in cui si sta procedendo e di come migliorare o modificare l’azione; • Alla fine dell’azione: i processi di controllo e di verifica.

  30. Quali vantaggi dell’essere consapevoli? • Una idea incrementale dell’intelligenza, • Sentire di poter scegliere di sfruttare o meno le sue capacità, • Un buon livello di autostima e senso di autoefficacia, • Sentire che il proprio successo o insuccesso nel compito sono determinati prevalentemente dal proprio sforzo e dal proprio impegno.

  31. Come strutturare la lezione? • W (where), dove, definire gli obiettivi, accoglienza • H (hook), aggancio, attivazione conoscenze previe, domande, oggetti immagini • E (explore), esplorazione, spiegazione attività di approfondimento • R (reflect), riflessione, • E (evaluate), valutazione e verifica

  32. Siamo noi alla guida del nostro cervello!Provare per credere!

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