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CONTATTORI

CONTATTORI. NORMATIVA. Norma CEI 17-3 “Contattori destinati alla manovra di circuiti a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1200 V in corrente continua”. CONTATTORI. DEFINIZIONE.

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CONTATTORI

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Presentation Transcript


  1. CONTATTORI

  2. NORMATIVA Norma CEI 17-3 “Contattori destinati alla manovra di circuiti a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1200 V in corrente continua” CONTATTORI

  3. DEFINIZIONE Dispositivo meccanico di manovra,generalmente previsto per un numero elevato di operazioni, avente una sola posizione di riposo, ad azionamento manuale, capace di stabilire, sopportare ed interrompere correnti in condizioni di sovraccarico. La posizione di riposo corrisponde ordinariamente alla posizione di apertura dei contatti principali. CONTATTORI

  4. TIPI Tre tipi di contattori • CONTATTORE ELETTROMAGNETICO • CONTATTORE PNEUMATICO • CONTATTORE ELETTROPNEUMATICO CONTATTORI

  5. TIPI CONTATTORE ELETTROMAGNETICO Contattore i cui elementi mobili abbandonano la posizione di riposo quando si alimenta un dispositivo elettromagnetico che agisce elettricamente sul meccanismo del contattore. CONTATTORI

  6. TIPI CONTATTORE PNEUMATICO Contattore i cui elementi mobili abbandonano la posizione di riposo quando si alimenta, senza intermediari elettrici, un dispositivo ad aria compressa che agisce sul meccanismo del contattore. CONTATTORE ELETTROPNEUMATICO Contattore i cui elementi mobili abbandonano la posizione di riposo quando si alimenta, con aria compressa, per mezzo di elettrovalvole, un dispositivo elettropneumatico che agisce sul meccanismo del contattore. CONTATTORI

  7. CONTATTORE ELETTROMAGNETICO CONTATTORI

  8. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI CONTATTORI Attitudine a sopportare le correnti di sovraccarico e di corto circuito Limitato potere di interruzione e di chiusura (non sono in grado di intervenire con correnti di cortocircuito) Milioni di manovre meccaniche (a vuoto) Centinaia di migliaia di manovre elettriche (a carico) Facilità di installazione e cablaggio Disponibilità di numerosi contatti ausiliari Resistenza agli urti e alle vibrazioni Manutenzione agevole (sostituzione della bobina e dei contatti) Ingombro ridotto CONTATTORI

  9. VANTAGGI DEI CONTATTORI Possibilità di comandare utilizzatori da più punti Realizzazione di circuiti di comando con sezione dei cavi ridotta rispetto a quelli del circuito di potenza Impossibilità, nel caso di interruzione dell’alimentazione di un motore, che questo si rimetta in moto da solo quando viene ripristinata l’alimentazione CONTATTORI

  10. ELEMENTI COSTITUTIVI 1) Nucleo fisso 2) Bobina 3) Nucleo mobile 4) Contatti mobili 5) Contatti fissi 6) Cursore 7) Molla di rimando 8) Molla di pressione dei contatti principali 9) Molla del sistema ammortizzatore 10) Struttura di sostegno e di contenimento CONTATTORI

  11. ELEMENTI COSTITUTIVI NUCLEO MAGNETICO (1 e 3) È costituito da una parte fissa (1) e da una parte mobile (3). CONTATTORI

  12. ELEMENTI COSTITUTIVI BOBINA (2) È avvolta intorno alla colonna centrale del nucleo fisso (2). Quando è percorsa da corrente magnetizza il nucleo fisso (1) determinando, per attrazione, lo spostamento del nucleo mobile (3) con la conseguente commutazione dei contatti (chiusura di quelli aperti [NA] e apertura di quelli chiusi [NC]). CONTATTORI

  13. ELEMENTI COSTITUTIVI CONTATTI (4 e 5) Sono costituiti da una parte fissa (5) e una mobile (4). Sono di due tipi: Contatti principali e Contatti ausiliari. I primi (di solito del tipo NA) vengono utilizzati per alimentare il carico (circuito di potenza). I secondi (di tipo sia NA, sia NC) sono utilizzati per realizzare i circuiti ausiliari (circuiti di comando, di segnalazione, di ritenuta, di interblocco, ecc.). CONTATTORI

  14. ELEMENTI COSTITUTIVI CURSORE (6) È solidale con il nucleo mobile (3): su di esso sono calettati i contatti mobili (4) e sono avvolte le molle (7) e (8). CONTATTORI

  15. ELEMENTI COSTITUTIVI MOLLA DI RIMANDO (7) Ha la funzione di riaprire i contatti, allontanando quelli mobili (4), quando la bobina (2) viene diseccitata. CONTATTORI

  16. ELEMENTI COSTITUTIVI MOLLA DI COMPRESSIONE (8) Ha la funzione di comprimere i contattI mobili (4) sui contatti fissi (5) in modo da farli aderire perfettamente. CONTATTORI

  17. ELEMENTI COSTITUTIVI MOLLA AMMORTIZZATRICE (9) Ha la funzione di assorbire gli urti e le vibrazioni in modo da assicurare il funzionamento del contattore anche in condizioni difficili. CONTATTORI

  18. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO a)Contattore aperto b)Contattore in posizione intermedia c)Contattore chiuso 1) Nucleo fisso 2) Nucleo mobile 3) Molla di rimando 4) contatti fissi 5) Contatti mobili 6) Molla di compressione dei contatti CONTATTORI

  19. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE • TENSIONE NOMINALE D’ISOLAMENTO (Ui) È il valore della tensione al quale sono riferite le prove dielettriche. Di norma coincide con la più elevata tensione nominale d’impiego. • TENSIONE NOMINALE D’IMPIEGO (Ue) È il valore, che unitamente alla corrente nomiale d’impiego, determina l’uso del contattore e al quale si riferiscono i poteri di chiusura e di interruzione. Un contattore può essere caratterizzato da diverse combinazioni di tensioni nominali d’impiego e di correnti nominali d’impiego per differenti tipi di servizio e categorie d’impiego. CONTATTORI

  20. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE • CORRENTE NOMINALE TERMICA (Ith) È la massima corrente indicata dal costruttore che il contattore a giorno è in grado di sopportare per la durata di 8 ore senza che la sovratemperatura delle sue diverse parti superi i limiti fissati. • CORRENTI NOMINALI D’IMPIEGO (Ie)Sono valori di corrente dichiarati dal costruttore che servono a specificare il contattore in funzione delle condizioni d’impiego. Nel caso di contattori per motori l’indicazione della corrente d’impiego può essere sostituita dall’indicazione della potenza. CONTATTORI

  21. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE • CATEGORIE D’IMPIEGO Definiscono le prestazioni dei contattori nelle dverse condizioni di lavoro. Vengono identificate con una sigla composta di due elementi: • Due lettere indicative del tipo di alimentazione del • circuito di potenza (AC per la corrente alternata, DC per la corrente continua). • Un numero progressivo (1, 2, ….) rappresentativo • del tipo e delle modalità di funzionamento del carico. CONTATTORI

  22. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE CATEGORIE D’IMPIEGO (corrente alternata) CONTATTORI

  23. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE CATEGORIE D’IMPIEGO (corrente continua) CONTATTORI

  24. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE • POTERE D’INTERRUZIONE NOMINALE È il valore più elevato di corrente che il contattore è capace di interrompere ad una data tensione e in condizioni specificate del circuito, d’uso e di funzionamento. • POTERE DI CHIUSURA NOMINALE • È il valore più elevato di corrente che il contattore è capace di stabilire ad una data tensione e in condizioni specificate del circuito, d’uso e di funzionamento. CONTATTORI

  25. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Poteri di chiusura e interruzione (corrente alternata) Significato simboli CONTATTORI

  26. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Poteri di chiusura e interruzione (corrente continua) Significato simboli CONTATTORI

  27. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE • DURATA MECCANICA (cicli a vuoto) La durata meccanica di un contattore viene espressa con il numero di cicli a vuoto che l’apparecchio è in grado di effettuare prima che si renda necessaria la revisione o la sostituzione di parti meccaniche. • DURATA ELETTRICA (cicli a carico) Per durata elettrica di un contattore si intende il numero massimo di manovre a carico che i contatti possono eseguire correttamente senza alcuna riparazione né sostituzione di pezzi. CONTATTORI

  28. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Grandezze da prendere in considerazione per la verifica della durata elettrica (corrente alternata) Significato simboli CONTATTORI

  29. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Grandezze da prendere in considerazione per la verifica della durata elettrica (in corrente continua) Significato simboli CONTATTORI

  30. CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Diagrammi per la durata elettrica Categoria AC1 e AC3 Corrente in ascissa: corrente assorbita dal carico Categoria AC2 Corrente in ascissa: corrente pari a 2,5 volte la corrente assorbita dal carico Categoria AC4 Corrente in ascissa: corrente pari a 6 volte la corrente assorbita dal carico CONTATTORI

  31. CIRCUITO DI COMANDO È il circuito elettrico (distinto dal circuito principale) al quale sono affidate le operazione di chiusura o di apertura del contattore o entrambe. Tramite tale circuito viene alimenta la bobina del contattore. • I suoi elementi caratteristici sono: • Natura della corrente (alternata o continua). • Tensione nominale. • Frequenza nominale (solo in corrente alternata). CONTATTORI

  32. CIRCUITO DI COMANDO TENSIONE DI ALIMENTAZIONE DELLA BOBINA Deve essere compresa fra 85% e 110% della tensione nominale. Con tensione al di sotto dell’ 85% della tensione nominale i contatti, in fase di chiusura, potrebbero, pur accostando fra di loro, non raggiungere la posizione finale, con conseguente danneggiamento degli stessi e bruciatura della bobina. I contatti si devono aprire con sicurezza con tensione compresa fra 75% e 10% della tensione nominale. La non perfetta apertura potrebbe comportare problemi analoghi a quelli dovuti ad una non perfetta chiusura. CONTATTORI

  33. CIRCUITO DI COMANDO POTENZA ASSORBITA DALLA BOBINA La bobina del contattore assorbe una diversa potenza allo spunto e a chiusura avvenuta. Di ciò bisogna tener conto nel dimensionamento dei conduttori e dell’eventuale trasformatore di alimentazione del circuito di comando. CONTATTORI

  34. CIRCUITI AUSILIARI Sono costituiti da tutte quelle parti di un contattore destinate ad essere inserite in circuiti distinti da quello principale e da quello di comando. Gli elementi caratteristici sono: • Numero e tipo dei contatti (NA e/o NC). • Tensione nominale. • Frequenza nominale (solo in corrente alternata). • Potere nominale d’interruzione dei contatti. La corrente nominale dei contatti ausiliari è inferiore a quella dei contatti principali e indipendente dalla grandezza del contattore (nella maggior parte dei casi 6 A). CONTATTORI

  35. INDIVIDUAZIONE DEI TERMINALI CONTATTORI

  36. SCELTA DEL CONTATTORE Tipo di azionamento Categoria d’impiego Motore: IN Contattore: Ie IN Aumentare Ie Durata elettrica OK ? NO SI Scelta definitiva Contattore Fine CONTATTORI

  37. SIGNIFICATO SIMBOLI (in corrente alternata) • Ie = corrente nominale d’impiego • I = corrente stabilita • Ic = corrente interrotta • Ue = tensione nominale d’impiego • Ur = tensione di ritorno (tensione che appare tra i terminali di un polo del contattore dopo l’interruzione della corrente) Ritorno CONTATTORI

  38. SIGNIFICATO SIMBOLI (in corrente continua) • Ie = corrente nominale d’impiego • I = corrente stabilita • Ic = corrente interrotta • Ue = tensione nominale d’impiego • Ur = tensione di ritorno (tensione che appare tra i terminali di un polo del contattore dopo l’interruzione della corrente) • L/R = costante di tempo Ritorno CONTATTORI

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