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MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

LE RACCOMANDAZIONI N. 7 e N. 12. a cura di Viviana Cancellieri T&C. MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI. Obiettivi degli slide kit. Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico a

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MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

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Presentation Transcript


  1. LE RACCOMANDAZIONI N. 7 e N. 12 a cura di Viviana Cancellieri T&C MANUALE DI RIFERIMENTOPER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

  2. Obiettivi degli slide kit Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico a diposizione del Farmacista che voglia sostenere, promuovendo azioni di Formazione e l’aggiornamento sui differenti aspetti legati alla gestione complessiva del farmaco di tutto il personale, laureato e non dei Reparti e dei Servizi della propria realtà organizzativa. Nella speranza che quest’iniziativa possa essere un valido aiuto per la diffusione in tutti i professionisti sanitari delle conoscenze sulla complessa realtà della Farmacia ospedaliera e territoriale, oltre che delle competenze necessarie per agire in sicurezza, auguro a tutti Voi buon lavoro dr.ssa Viviana Cancellieri 2

  3. Disclaimer Gli autori e redattori del sito “Farmacisti Janssen Cilag” sono Medici, Farmacisti, Ingegneri esperti di rischio clinico e di management sanitario. Quanto riportato deriva da fonti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del Farmaco e altre fonti istituzionali e da affidabili studi scientifici, accompagnato dai relativi riferimenti bibliografici, oltre che dalla esperienza maturata dagli Autori in oltre 10 anni di formazione rivolta al personale sanitario ospedaliero e territoriale in tutta Italia. In ogni caso, le informazioni fornite, gli esempi costruiti su procedure organizzative e gestionali, sono da intendersi come di natura generale ed a scopo puramente divulgativo ed illustrativo. Gli Autori declinano ogni responsabilità riguardo a possibili errori, dimenticanze o erronee interpretazioni presenti in queste pagine. 3

  4. Cosa troviamo in questo slide Kit I RISULTATI DEL QUESTIONARIO NAZIONALE SULL’APPLICAZIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N. 7 L’INDAGINE CONOSCITIVA SULLO STATO DI RISCHIO LEGATO AI FARMACI «LASA», OTTOBRE 2009 LA RACCOMANDAZIONE N. 12, AGOSTO 2010 4

  5. Aggiornamenti sulla Raccomandazione ministeriale n.7 Implementazione della raccomandazione n. 7 per la prevenzione degli errori in terapia farmacologica La raccomandazione n. 7 é commentata nello slide kit «Errori ed incidenti» http://www.salute.gov.it/qualita/qualita.jsp consultato il 1 aprile 2011

  6. L’iniziativa del Ministero Nel primo semestre 2009 il Ministero, in collaborazione con SIFO, ha condotto un’indagine conoscitiva per rilevare e valutare il livello di implementazione della Raccomandazione n.7 nelle diverse strutture ospedaliere.

  7. Chi ha partecipato 17 Regioni 94 farmacie ospedaliere 322reparti All’indagine hanno partecipato per il 60% soprattutto ospedali di piccole dimensioni (tra 50-500 posti letto)

  8. I risultati ottenuti Riportiamo di seguito i risultati più salienti dell’indagine Le Raccomandazioni sono consultabili e scaricabili dal sito del Ministero della salute con la seguente stringa di ricerca: Governo clinico, qualità e sicurezza delle cure > Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio>Raccomandazioni agli operatori

  9. Chi ha risposto: la distribuzione per regioni 17 regioni Osservazioni: disomogeneità di risposta, passando da 1 a 16 Centri per regione Questo dato rileva il livello di coinvolgimento dell’intera Struttura sanitaria nella gestione del Rischio clinico

  10. Conoscenza della Raccomandazione

  11. Diffusione della Raccomandazione all’interno della struttura ospedaliera Più della metà dei farmacisti coinvolti giudica il livello di conoscenza e divulgazione della Raccomandazione scarso o insufficiente. *dei 68 centri che hanno risposto Scarso" o "Insufficiente", solo 57 hanno dato motivazioni

  12. Gli items di valutazione E’ stato valutato il processo di gestione farmaci in ospedale: Approvvigionamento Immagazzinamento/conservazione/gestione delle scorte Prescrizione e trascrizione/interpretazione Preparazione Distribuzione Somministrazione del farmaco

  13. Approvvigionamento 57farmacie hanno incluso i criteri di sicurezza 13 li includono sempre, in tutti i capitolati di acquisto. 35 ospedali su 94 (37%) non hanno mai adottato dei criteri di sicurezza nei capitolati di acquisto dei farmaci Cause dichiarate: - centralizzazione delle gare di acquisto a livello sovraziendale - solo gare con requisiti tecnici ed economici

  14. Immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte 67 su 94farmacie (71 %) hanno affrontato il problema dei farmaci con nome o confezioni simili, mantenendo separati i farmaci “simili” 22 farmacie (23%) hanno redatto una lista di farmaci a rischio di essere scambiati 37 (39%) hanno distribuito una lista di farmaci “ad alto livello di attenzione”

  15. Prescrizione 76 ospedali (80,8%) adottano la scheda unica di terapia 100% Emilia Romagna, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Umbria, Lombardia (93,75%), Piemonte (92,31%) e Veneto (91,67%) 37 (39,3%) adottano la prescrizione informatizzata di cui il 45,9% con segnali di allarme e pericolo, interazioni tra farmaci, incompatibilità e rischio di allergie

  16. Trascrizione ed interpretazione 53 ospedali (56.4%) non hanno una lista aziendale di abbreviazioni, termini, simboli che possono essere utilizzati per la prescrizione di farmaci La lista aziendale di abbreviazioni è assente nelle Regioni Calabria, Puglia, Sardegna e Umbria, per l’83,3% in Veneto e per l’80% nelle Marche

  17. Preparazione 52 ospedali con centralizzazione delle terapie 39 ospedali senza centralizzazione di cui: • 27 ospedali coinvolgimento sporadico • 9 nessun coinvolgimento

  18. Considerazioni La prevenzione degli eventi avversi dovuti ad errori in corso di terapia farmacologica si basa sull’adozione di strumenti, quali l’inclusione di criteri di sicurezza nei capitolati di acquisto e la predisposizione, condivisione e sorveglianza sull’adozione delle precauzioni da parte della farmacia e dei reparti ospedalieri per i medicinali elencati nella lista di “farmaci ad alto livello di attenzione”.

  19. Farmaci «LASA» Tra gli errori in terapia quelli più frequenti sono legati all’uso dei farmaci “Look-Alike/Sound-Alike” ovvero “LASA”, che possono essere scambiati con altri per la somiglianza grafica e/o fonetica del nome

  20. La fase della ricognizione Tra il 2008 e il 2009 è stata svolta un’indagine conoscitiva per la raccolta volontaria delle informazioni necessarie alla valutazione del grado di conoscenza della problematica su tutto il territorio nazionale da parte di Farmacie di comunità, MMG e PLS, cittadini, Società scientifiche

  21. Risultati dell’indagine Sono state raccolte 1014 segnalazioni di cui 941 utilizzabili Si riportano di seguito i risultati più salienti

  22. Dov’é avvenuto lo scambio tra farmaci 67,1% ospedali e dai distretti sanitari 25,1% Farmacie di comunità 6,2% domicilio del paziente 1,6% ambulatori dei MMG e dei PLS

  23. Fattori confondenti 590segnalazioni riguardano la somiglianza grafica del nome e dell’aspetto della confezione 628segnalazioni riguardano la somiglianza fonetica del nome

  24. Azioni adottate Le informazioni raccolte hanno permesso di: Redigere un elenco di farmaci LASA, che è stato trasmesso all’AIFA affinché provvedesse a sensibilizzare le Aziende farmaceutiche nei confronti della problematica Redigere la Raccomandazione n. 12, agosto 2010

  25. Raccomandazione n.12 RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI ERRORI IN TERAPIA CON FARMACI “LOOK-ALIKE/SOUND-ALIKE”

  26. 1 Fattori predisponenti Scarsa conoscenza della problematica collegata all’uso dei farmaci LASA Mancanza di indicazioni per la gestione dei farmaci LASA in ospedale, presso le Farmacie di comunità e gli ambulatori dei MMG e PLS Confezione simile di alcuni farmaci appartenenti alla stessa Azienda farmaceutica o ad Aziende diverse, inclusi i generici ed i galenici

  27. 2 Fattori predisponenti Scrittura illeggibile delle prescrizioni Eterogeneità nell’utilizzo di sigle, abbreviazioni e acronimi non condivisi con altri operatori sanitari Scarsa conoscenza dei farmaci di nuova immissione in commercio e di quelli non presenti nel PTO Inadeguata comunicazionetra medici o tra medico ed altri operatori sanitari, o ancora tra medico e caregiver

  28. 3 Fattori predisponenti Mancata verifica, da parte del medico e/o del farmacista, che il paziente abbia effettivamente compreso la terapia prescritta Scarsa conoscenza, da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia, dei farmaci realmente assunti a domicilio

  29. Raccomandazioni – conservazione Prestare particolare attenzione alla modalità di conservazione dei farmaci (anche di quelli sul carrello della terapia) Disporre separatamentequei farmaci con nomi e/o confezionamento simili o evidenziarne la somiglianza con metodi e strumenti (anche contrassegni supplementari, codici colore, “allerte”) purché condivisi tra Farmacia e reparti e diffusi dalla Direzione sanitaria

  30. Raccomandazioni – prescrizioni 1 Evitare le richieste verbali o telefoniche. Se ciò fosse necessario, e solo in caso di urgenza, ripetere chiaramente e fare lo spelling, lettera per lettera, il nome del farmaco o del principio attivo e il dosaggio Precisare nelle prescrizioni la forma farmaceutica e la via di somministrazione in caso di dubbio consultare il medico prescrittoreo il farmacista per la congruenza della prescrizione ed accertarsi anche dell’indicazione terapeutica

  31. Raccomandazioni – prescrizioni 2 Evitare l’uso di abbreviazioni, soprattutto se le prescrizioni e le richieste dei farmaci sono scritte a mano, oppure usare abbreviazioni condivise Preferire la scrittura in stampatello, soprattutto se non è presente la prescrizione informatizzata Prevedere un doppio controllo delle preparazioni, almeno per i «farmaci ad alto livello di attenzione»

  32. Raccomandazioni - informazioni Alla dimissione fornire ai pazienti le informazioni (anche per iscritto e possibilmente in stampatello), relative ai farmaci in terapia domiciliareriguardo a: interazioni (incluso con alimenti) modalità di assunzione conservazione controindicazioni effetti collaterali precauzioni d’uso

  33. Raccomandazioni per i farmacisti 1 Prestare attenzione alla conservazione dei farmaci evidenziando le confezioni simili o predisponendo altre misure preventive per evitarne lo scambio Rendersi disponibile a riportare sulle confezioni la posologiae/o compilare una nota sintetica dei farmaci prescritti, anche contattando il medico prescrittore, con l’indicazione dell’ora e delle modalità di assunzione e conservazione

  34. Raccomandazioni per i farmacisti 2 Favorire una buona comunicazione con MMG e PLS fornendo informazioni sui farmaci nella fase di prescrizione Attuare, assieme al medico prescrittoree nel rispetto dei ruoli e delle competenze, un controllo dell’andamento della terapia farmacologica del paziente, verificando anche che abbia compreso la cura prescrittagli ed incoraggiandolo a fare domande

  35. Raccomandazioni per i farmacisti 2 Promuovere e/o partecipare a programmi di educazione alla salute rivolti ai cittadini per aiutarli a gestire la propria cura e provvedere alla divulgazione di materiale informativo in merito alla problematica del rischio da farmaci LASA Partecipare alla gestione del Rischio clinico favorendo le segnalazioni di eventi avversi al Ministero della Salute, in collaborazione con gli altri operatori sanitari della propria Azienda sanitaria e della regione

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