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Introduzione alla lingua giapponese

Introduzione alla lingua giapponese. 日本語入門. Cenni di storia, scrittura e grammatica. Obiettivi del corso. Conoscenza delle regole grammaticali Basi di scrittura Da cui si potranno ottenere Indipendenza nel tradurre un testo scritto con ausili cartacei o informatici

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Presentation Transcript


  1. Introduzione allalingua giapponese 日本語入門 Cenni di storia, scrittura e grammatica

  2. Obiettivi del corso • Conoscenza delle regole grammaticali • Basi di scrittura Da cui si potranno ottenere • Indipendenza nel tradurre un testo scritto con ausili cartacei o informatici • Capacità basilari di conversazione utili per viaggiare in Giappone

  3. Caratteristiche della lingua • Agglutinante: elementi si fondono a formarne dei nuovi • Stile sociale del linguaggio (keigo敬語) • Flessiva: coniugazione del verbo e dell’aggettivo secondo tempi e modi; • Polisillabica: ogni termine è costituito da sillabe, con accento che cade su ciascuna

  4. Caratteristiche della lingua • Costruzione SOV: la frase tipica segue lo schema soggetto – oggetto – verbo • Morfologia peculiare: mancano genere, numero, pronomi relativi, articoli; indicazione dei complementi con posposizioni; i modificatori precedono ciò a cui si riferiscono

  5. Origini • Sono controverse; solo in parte si può ascrivere il giapponese al ceppo delle lingue uralo-altaiche • Per morfologia e sintassi presenta somiglianze col coreano; come fonetica ha similitudini con le lingue maleo-polinesiane del sud Pacifico • Si tende a definire il giapponese un ‘ibrido’ linguistico, ma di fatto è una lingua unica

  6. Elementi della scrittura giapponese • Kanji(漢字 ) ideogrammi usati per tutto ciò che ha significato proprio come nomi, radici verbali e aggettivali • Hiragana (平仮名 ) sillabario fonetico usato per funzioni grammaticali come desinenze, posposizioni, etc. • Katakana (片仮名 ) sillabario fonetico per parole di origine straniera • Rōmaji (ローマ字 ) trascrizione del giapponese con caratteri latini (sistema Kunrei o Hepburn)

  7. I sistemi uniti

  8. Esempio • 熟練した伝統の技を持つ職人が、道具も自作し、1個1個精魂込めて芸術品ともいえる蛤碁石を作り上げる。 • 囲碁のことを手談とも言うが、手ずりも石との対話である。 • 熟練した伝統の技を持つ職人が、道具も自作し、1個1個精魂込めて芸術品ともいえる蛤碁石を作り上げる。 • 囲碁のことを手談とも言うが、手ずりも石との対話である。 Le parti in rosso sono caratteri Hiragana

  9. La scrittura

  10. Sistemi di scrittura nella storia

  11. Scritture fonetiche • In un sistema di scrittura fonetico, i simboli grafici sono rappresentazione dei suoni emessi dalla bocca nel pronunciare le parole di quella lingua

  12. Segni fonetici e ideogrammi Cosa rappresentano questi simboli? CASA

  13. Esempio: CASA S C A A

  14. Pittogrammi e ideogrammi 家 Nessuna informazione sulla pronuncia

  15. Alle origini…

  16. Percorso culturale Già dal IV secolo d.C. il Giappone gravita nella Sfera culturale cinese

  17. Storia dei kanji • Il termine deriva dal cinese Hànzì, ovvero caratteri Han, la dinastia (206 a.C. – 220 d.C.) durante la quale la cultura cinese si espande nei paesi vicini • Anticamente (XIV – XI secolo a.C.) erano segni incisi su ossa oracolari e carapaci di tartaruga, spesso con versioni diverse per uno stesso significato

  18. Storia dei kanji • La standardizzazione avviene sotto il regno dell’imperatore QinShihuangdi (221 – 220 a.C.) • Solamente sei secoli dopo entrano in Giappone attraverso la Corea (circa V secolo d.C.)

  19. Una scrittura a prestito • Il Giappone non sviluppò mai una scrittura autoctona • La scrittura dei letterati era il cinese • In seguito si inizia a scrivere la lingua giapponese con i caratteri cinesi (Hànzì > Kanji) • Si usarono sia per valore semantico sia per la loro pronuncia, a più riprese…

  20. I primi testi in giapponese • Kojiki (712 d.C.) • NihonShoki (720 d.C.) • Sono scritti interamente con caratteri kanji, alcuni usati per il valore semantico, altri per quello fonetico

  21. La nascita dei sillabari • Per cercare di mettere ordine nel caos, dapprima si aggiungono «radicali» ad alcuni ideogrammi usati per la pronuncia • All’inizio del periodo Heian (794 d.C.) si creano i sillabari fonetici hiragana e katakana per le parti variabili della lingua (che non esistono nel cinese)

  22. Hiragana – origine dei simboli «Carattere prestato di uso comune (corsivo)»

  23. Hiragana - sillabario

  24. Katakana – origine dei simboli «carattere parziale, frammento»

  25. Katakana - sillabario

  26. 1945 caratteri kanji della scuola dell’obbligo (ratificazione del 1981)

  27. Tipi di Kanji 木 pittogrammi di oggetti 上 下 concetti astratti 東 明 ideogrammi con associazioni di idee

  28. Tipi di Kanji con radicale semantico e parte fonetica (circa l’80% dei Kanji in uso) 語 悟 = linguaggio entrambi si leggono GO = illuminazione

  29. Elementi di calligrafia • Direzione • Spaziatura e quadrato • Punteggiatura • Furigana e romaji

  30. Video calligrafia 1 Video calligrafia 2

  31. Direzione • Il giapponese si scriveva quasi unicamente in verticale, da destra a sinistra (fino al periodo Meiji, 1868-1926) • Dopo la seconda guerra mondiale, la direzione della scrittura orizzontale fu stabilita da sinistra a destra • Nelle pubblicazioni moderne si usano entrambi gli stili

  32. e la Corea?

  33. Il coreano è fonetico! Suoni consonantici Suoni vocalici costruzione

  34. これは碁盤です。 ご ばん Kore wagobandesu. これは碁盤です。

  35.  ご ばん  うえ ご いし 碁盤の上に碁石があります。 Goban no ue ni goishigaarimasu.

  36. い ご これは囲碁ですか。 kore waigodesu ka. い ご いいえ、囲碁ではありません。 iie, igodewaarimasen. しょう ぎ Shōgidesu. 将棋です。

  37. Verbo «essere» • Verbo essere in forma copulativa: DESU • Verbo essere nel senso di esistere, esserci: • IMASU per esseri animati (persone e animali) • ARIMASU per oggetti inanimati e piante Queste le forma piane: DA, IRU, ARU DESU deriva da «DE ARU» e conserva questa forma nel negativo: de waarimasen

  38. Forma cortese Forma piana da (de aru) de wanai desu de waarimasen aru nai arimasu arimasen iru inai imasu imasen

  39. Dimostrativi • Si raggruppano nelle tre serie KO- , SO- e A- e nella serie interrogativa DO- La serie KO- indica qualcosa di vicino a chi parla Es: kore = questo (pronome dimostrativo) kono= questo (aggettivo dimostrativo) koko= questo luogo = qui

  40. Dimostrativi Kore watsukuedesu. Questa è una scrivania. In questo esempio «kore» è un pronome e funge da soggetto. Konotsukue no ue ni gobangaarimasu. Su questa scrivania c’è un Goban. Qui abbiamo l’aggettivo «kono» che accompagna il nome «tsukue» , soggetto della frase.

  41. Dimostrativi La serie SO- indica qualcosa di vicino a chi ascolta. Es: sore = quello (pronome dimostrativo) sono = quello (aggettivo dimostrativo) soko= quel luogo = lì

  42. Dimostrativi それは何ですか。 sore wanandesu ka. Che cos’è quello lì ? これは私の携帯電話です。 kore wawatashi no keitaidenwadesu. Questo è il mio telefono cellulare.

  43. Dimostrativi La serie A- indica qualcosa di lontano sia da chi parla sia da chi ascolta. Es: are = quello (pronome dimostrativo) ano = quello (aggettivo dimostrativo) asoko= quel luogo là = laggiù

  44. Dimostrativi あの建物は何ですか。 Ano tatemonowanandesu ka. Che cos’è quell’edificio là? あれは日本棋院です。 are wanihonkiindesu. Quella là è la NihonKiin.

  45. Interrogativi La serie DO- si usa nelle frasi interrogative per fare una domanda. Es: dore = quale (pronome interrogativo) dono = quale (aggettivo interrogativo) doko= quale luogo = dove

  46. Interrogativi ビールはどこにありますか。 Biiruwadoko ni arimasu ka. Dove è la birra? れい ぞう こ    なか 冷蔵庫の中にあります。 Reizōko no naka ni arimasu. E’ in frigo.

  47. Grazie dell’attenzione

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