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Il clumping

Il clumping. Il rischio di tasso del BB: Individuazione (2).

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Presentation Transcript


  1. Il clumping

  2. Il rischio di tasso del BB: Individuazione (2) • Ciò che effettivamente determina l’esposizione di un intermediario a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato è il “fisiologico” mismatching che si viene a creare tra la sua struttura delle attività e delle passività, in termini di: • scadenza • modalità e tempi di riprezzamento • liquidità/esigibilità • valuta di denominazione Rischi tasso d’interesse Rischio di liquidità Rischio di cambio Rischi finanziari Necessità di una governance integrata dei rischi finanziari attraverso un approccio Asset & liabilities management, definito come “un approccio di gestione integrata dell’attivo e del passivo, mediante il quale l’azienda di credito gestisce in modo coordinato la dinamica delle fonti e degli impieghi per ricomporre la dinamica dei propri flussi finanziari in entrata ed in uscita, aggiustare le posizioni di avanzo e disavanzo, e conseguire una sostanziale stabilità della redditività” [Fabrizi (1991)].

  3. Il rischio di tasso del BB: la view della vigilanza • Una sana e prudente governance del rischio di tasso d’interesse implica : • una appropriata sorveglianza da parte del consiglio di amministrazione e dell’alta direzione • la predisposizione di adeguate procedure e politiche di gestione del rischio di tasso d’interesse • appropriate metodologie di misurazione, monitoraggio e controllo del rischio • esaurienti controlli interni e revisioni indipendenti “Principles for the Management and Supervision of Interest Rate Risk” - Basel Committee on Banking Supervision , Settembre “Principles for the Management and Supervision of Interest Rate Risk” - Basel Committee on Banking Supervision , Luglio 1996 1997 1999 2004 2006 “Emendamento dell’accordo sui requisiti patrimoniali per incorporarvi i rischi di mercato” – Basel Committee on Banking Supervision , Gennaio “Controllo dell’esposizione al rischio di tasso di interesse” - Banca d’Italia, Istruzioni di Vigilanza per le Banche, Titolo IV Capitolo 8 Circolare n.229, Aprile “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, Banca d’Italia, Circolare 263, 27 Dicembre Netta distinzione tra rischio di tasso del trading book (Pillar 1 ) e del banking book (Pillar 2) Banche classe 1 - Utilizzano il metodo standard (Allegato C, Titolo III, Circ 263) Banche classe 2 - Valutano l’opportunità di affinare il metodo standard Banche classe 3 - Definiscono autonomamente le metodologie più adeguate Il Secondo Pilastro di Basilea 2 è caratterizzato da un generale principio di proporzionalità, secondo cui gli adempimenti imposti alle banche devono essere proporzionati alla loro natura, dimensioni e complessità operativa

  4. Il rischio di tasso del BB: il metodo standard (1) Per le banche di “classe 3” le nuove diposizioni prudenziali prevedono il calcolo di un indicatore sintetico attraverso una metodologia semplificata, che prevede: • la classificazione delle attività e passività del portafoglio bancario, rilevate ai loro valori contabili, in matrici per scadenze composte da 14 fasce temporali • l’attribuzione delle singole posizioni attive e passive separatamente per ciascuna valuta“rilevante “(con peso sul totale attivo o passivo superiore al 5%) e per aggregato complessivo per le valute “non rilevanti” • il calcolo della somma algebrica delle poste attive e passive per ogni singola fascia temporale, in modo da ottenere una posizione netta per ogni fascia • la ponderazione della posizione netta di ogni fascia con un fattore dato dal prodotto tra una variazione standardizzata dei tassi pari a 200 basispoint e una approssimazione della duration modificata della fascia; analiticamente • ΔPNj = PNj ∙ (-DMj) ∙ Δr • la somma, per ogni matrice di valute rilevante, delle variazione delle posizioni nette, in modo da determinare una approssimazione della variazione del valore attuale delle poste denominate in una certa valuta. • la determinazione della complessiva variazione del valore economico del patrimonio come somma dei valori assoluti dell’esposizione alle singole valute rilevanti e dell’aggregato delle valute non rilevanti • ladeterminazione dell’indice di rischiosità, come rapporto tra la variazione del valore economico e l’ammontare del patrimonio di vigilanza (patrimonio di base + patrimonio supplementare)

  5. Il rischio di tasso del BB: il metodo standard (2) Matrice per scadenze e fattori di ponderazione del metodo standard

  6. Il rischio di tasso del BB: i metodi avanzati di misurazione (1) OBIETTIVO DEL MODELLO PROSPETTIVA DI MISURAZIONE MODELLI Stima della variabilità del reddito contabile conseguente a variazione dei tassi di interesse Maturity gap Misura dei possibili valori attesi dei margini d’interesse riferiti a n esercizi futuri AGLI UTILI CORRENTI Margine d’interesse Coperto Misura della peggiore variazione sfavorevole del margine di interesse entro un orizzonte temporale e con un determinato livello di confidenza MiAR Stima della potenziale variazione del valore di mercato del patrimonio netto della banca conseguente alla variazione dei tassi d’interesse di mercato Duration gap Analisi della rischiosità degli strumenti finanziari del portafoglio bancario, attraverso scadenze benchmark in corrispondenza delle quali calcolare il valore attuale dei flussi componenti il portafoglio AL VALORE ECONOMICO Clumping e price volatility Misura della massima perdita di valore del portafoglio bancario in un determinato holding period e con una certo livello confidenza VaR

  7. Il rischio di tasso del BB: i metodi avanzati di misurazione (2)

  8. Caso empirico:Obiettivo e struttura dell’analisi Implementazione del modello standard, della duration analysis e del clumping sul banking book di una Banca di Credito Cooperativo OBIETTIVO DELL’ANALISI EMPIRICA Fase 1 - Misurazione dell’esposizione al rischio di tasso del banking book della BCC secondo il metodo standard dell’Allegato C del Titolo III della Circolare 263 Fase 2 - Misurazione della rischiosità della stessa BCC attraverso la duration gap analysis, ipotizzando uno shift standardizzato dei tassi di 200 basispoint Fase 3 - Misurazione dell’esposizione alla rischiosità della BCC attraverso il modello del clumping in ipotesi di spostamento parallelo della curva zero coupon Fase 4 - Misurazione dell’esposizione alla rischiosità della BCC attraverso il modello del clumping in ipotesi di spostamento non parallelo della curva zero coupon STRUTTURA DEL LAVORO

  9. Caso empirico:Il metodo standard di misurazione Nettamente inferiore alla soglia del 20%

  10. Caso empirico:la curva zero coupon al 31/12/2008 Modalità di costruzione della curva • Quotazioni dei Buoni Ordinari del Tesoro per scadenze entro 24 mesi • Estrazione dei tassi zero coupon oltre i 24 mesi attraverso il bootstrapping delle quotazioni degli IRS

  11. Caso empirico:composizione del banking book Composizione in € del banking book al 31/12/2008 a valori nominali e di mercato Attualizzazione del cash flow mapping complessivo del portafoglio utilizzando la curva zero coupon al 31/12/2008 Informazioni a disposizioni per l’implementazione della duration analysis e del clumping solamente per circa l’85% dell’intero banking book

  12. Caso empirico:duration gap analysis Rilevante difformità nella stima dell’esposizione tra il modello standard e la duration analysis

  13. Caso empirico:clumping con shift uniforme dei tassi In linea con la duration analysis

  14. Caso empirico:scenari evolutivi tassi d’interesse Tendenza al rialzo dei tassi d’interesse Tendenza al ribasso dei tassi d’interesse

  15. Caso empirico:clumping con shift non uniformi dei tassi Elevata volatilità del valore di mercato del banking book

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