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Parola di Vita

Parola di Vita. Novembre 2011. “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” . Gesù è appena uscito dal tempio. I discepoli gli fanno notare con orgoglio l’imponenza e la bellezza dell’edificio.

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Presentation Transcript


  1. Parola di Vita Novembre 2011

  2. “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”

  3. Gesù è appena uscito dal tempio. I discepoli gli fanno notare con orgoglio l’imponenza e la bellezza dell’edificio.

  4. E Gesù: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».

  5. Poi sale sul monte degli Ulivi, si siede e, guardando Gerusalemme che gli è davanti, inizia a parlare della distruzione della città, e della fine del mondo.

  6. Come avverrà la fine del mondo?– gli domandano i discepoli - e quando arriverà?

  7. È una domanda che anche le successive generazioni cristiane si sono poste, una domanda che si pone ogni essere umano.

  8. Il futuro è infatti misterioso e spesso fa paura. Anche oggi c’è chi interroga i maghi e indaga l’oroscopoper sapere come sarà il futuro, cosa accadrà …

  9. La risposta di Gesù è limpida: la fine dei tempi coincide con la sua venuta. Lui, Signore della storia, tornerà. È Lui il punto luminoso del nostro futuro.

  10. E quando avverrà questo incontro? Nessuno lo sa, può avvenire in qualsiasi momento. La nostra vita è infatti nelle sue mani.

  11. Lui ce l’ha data; Lui può riprenderla anche all’improvviso, senza preavviso. Tuttavia ci avverte:avrete modo d’essere pronti a questo evento se vigilerete.

  12. “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”

  13. Con queste parole Gesù ci ricorda innanzitutto che Lui verrà.La nostra vita sulla terra terminerà ed inizierà una vita nuova,che non avrà più fine. Nessuno oggi vuole parlare della morte...

  14. A volte si fa di tutto per distrarsi, immergendosi completamente nelle occupazioni quotidiane, fino a dimenticare Coluiche ci ha dato la vita e che ce la richiederàper introdurci nella pienezza della vita,nella comunione con il Padre suo, nel Paradiso.

  15. Saremo pronti ad incontrarlo? Avremo la lampada accesa, come le vergini prudenti che attendono lo sposo? Ossia, saremo nell’amore?

  16. Oppure la nostra lampada sarà spenta perché,presi dalle tante cose da fare, dalle gioie effimere,dal possesso dei beni materiali, ci siamo dimenticatidella sola cosa necessaria: amare?

  17. “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”

  18. Ma come vegliare? Innanzitutto, lo sappiamo, veglia bene proprio chi ama.

  19. Lo sa la sposa che attende il marito che ha fatto tardial lavoro o che deve tornare da un viaggio lontano;lo sa la mamma che trepida per il figlio che ancora non rincasa;lo sa l’innamorato che non vede l’ora d’incontrare l’innamorata … Chi ama sa attendere anche quando l’altro tarda.

  20. Si attende Gesù se lo si amae si desidera ardentemente incontrarlo.

  21. E lo si attende amando concretamente, servendolo ad esempio in chi ci è vicino, o impegnandosi alla edificazione di una società più giusta.

  22. È Gesù stesso che ci invita a vivere così raccontandola parabola del servo fedele che, aspettando il ritorno del padrone, si prende cura dei domestici e degli affari della casa; o quella dei servi che, sempre in attesa del ritorno del padrone,si danno da fare per far fruttificare i talenti ricevuti.

  23. “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”

  24. Proprio perché non sappiamo né il giorno né l’ora della sua venuta, possiamo concentrarci più facilmente nell’oggi che ci è dato, nell’affanno del giorno,del presente che la Provvidenza ci offre da vivere.

  25. Tempo fa mi venne spontaneamentedi rivolgere a Dio questa preghiera.Vorrei ora ricordarla.

  26. "Gesù, fammi parlare sempre come fosse l’ultima parola che dico. Fammi agire sempre come fosse l’ultima azione che faccio. Fammi soffrire sempre come fosse l’ultima sofferenza che hoda offrirti. Fammi pregare sempre come fosse l’ultima possibilità, che ho qui in terra, di colloquiare con Te".

  27. “Vegliate, dunque, perché non sapetené il giorno né l’ora” “Parola di Vita”, pubblicazione mensile del Movimento dei Focolari. Testo di: Chiara Lubich, novembre 2002Grafica Anna Lollo in collaborazione con don Placido D’Omina (Sicilia, Italia) Questo commento alla Parola di Vita è tradotto in 96 lingue e idiomi, e raggiunge vari milioni di persone in tutto il mondotramite stampa, radio, TV e via internet.Per informazioni www.focolare.orgQuesto PPS, in diverse lingue, è pubblicato su www.santuariosancalogero.org (da dove si può scaricare)

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