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Italian Manufacturing Firms, Offshoring to High and Low Income Countries and the Labour Demand

Italian Manufacturing Firms, Offshoring to High and Low Income Countries and the Labour Demand di Alessia Lo Turco e Daniela Maggioni Apertura di Discussione Francesco Aiello Dipartimento di Economia e Statistica Università della Calabria. III Workshop 2-4 febbraio, Treia.

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Presentation Transcript


  1. Italian Manufacturing Firms, Offshoring to High and Low Income Countries and the Labour Demand diAlessia Lo Turco e Daniela Maggioni Apertura di Discussione Francesco Aiello Dipartimento di Economia e Statistica Università della Calabria III Workshop 2-4 febbraio, Treia

  2. Obiettivo del lavoro di LM Stimare l’impatto dell’off-shoring sulla domanda di lavoro delle imprese manifatturiere italiane (composizione versus livello dell’occupazione) Base informativa Dati di 40000 imprese dal 2000 al 2004 [Fonte Istat (dettagli?)] Imprese attive in 20 settori-NACE ditig 15- 36, esclusi 16 e 23. Strategia empirica: Stima di un’equazione di domanda di lavoro (CES e Translog) con GMM-SYS e altri stimatori

  3. Misura di Offshoring: “…includes all non-energy intermediate imports concerning the firm activity sector and other sectors and, in addition, it includes also the imports of finished good from the same activity sector of the firm” Offshoring =: Importazioni di materie prime (energia esclusa) più importazioni di beni finali

  4. Risultati • L’impatto dell’offshoring sul livello occupazionale delle imprese manifatturiere italiane è negativo quando si considerano i flussi commerciali (importazioni delle imprese di materie prime e di beni finali) dai paesi in via di sviluppo • Non si ha evidenza di alcuna relazione economicamente interpretabile quando si considerato l’offshoring “italiano” con i paesi sviluppati

  5. Commento di sintesi: Saggio molto interessante, di grande attualità, basato su dati rappresentativi (???qualche informazione in più sarebbe molto utile) del sistema manifatturiero italiano e con un discreto uso degli strumenti econometrici. Tuttavia……

  6. Alcune osservazioni • La ricerca è ad alto “potenziale” ma, al momento attuale, molte cose, a mio parere, sono da rivedere • Bilanciamento delle parti: + introduzione + statistiche descrittive - tabelle di risultati econometrici + problematiche relative alla misurazione dell’offshoring + lettura/interpretazione dei risultati guardando più da vicino al fenomeno della delocalizzazione del’industria italiana + implicazioni di politica economica + Inglese; - typos - frasi/paragrafi non spiegati o di non immediata interpretazione + cut&paste

  7. Esempi di cose da rivedere According to the theoretical predictions and previous studies, we expect that offshoring has a negative impact on the firm level of employment, especially if foreign inputs are bought from LICs” (Pagina 10). Inputs? Materie prime? Lavoro? Capitale? Beni intermedi? Beni Semilavorati? Offshoring share enter(s) as a shift parameter in the labour demand…. (???) Pag. 10 Bj nell’eq. 2 (pagina 9): represents an industry specific scale factor (time invariant??? Why?)

  8. Esempi di cose da rivedere Spiegare il segno atteso di tutti i coefficienti Indicare cosa rappresentano le variabili delle equazione (per es. eq 7, pag. 10 Che cos’è X?) Nota 22. When we estimate the labour cost share ….. We use relative factor prices, such as wages, materials (??) and capital (??)

  9. Esempi di cose da rivedere Dal commento dei dati relativi alla media settoriali delle variazioni dell’occupazione e dell’offshoring (pagina 12 e tabella 1) “From this descriptive evidence at sector level we can not verify any significant relationship between the 2 analysed fenomena. A micro level perspective could instead be more informative” The fenomena are the changes in employment and offshoring

  10. Scatter plot utilizzando i dati della tabella 1 • Correlazione debole, ………ma esiste (rho=0.31) • Correlazioni sui dati di impresa settore per settore • Distinguo delle importazioni dai PS e dai PVS • Livello dell’offshoring e non solo intensità (distribuzione,…. • Concentrazione della distribuzione di Off, per mercato di provenienza, per settore……..

  11. Alcuni chiarimenti sui risultati • Segno delle variabili di controllo [w(t)>0 in GMM-SYS. Cioè? w(t-1)<0 ma minore in valore asosluto a w(t) => Dw(t)>0 • Pm(t) e Pk(t) negativi, quando significativi. Interpretazione…. • CES versus Tanslog. Scelta • Traslog: Elasticità di sostituzione

  12. La lettura dei risultati Estrema cautela nell’interpretazione dei risultati, poiché l’analisi non considera alcuni implicazioni. A) Le imprese perseguono loro obiettivi di crescita e l’analisi non consente di capire le conseguenze dell’offshoring sullo “stato di salute” delle imprese. Per esempio, quelle che “delocalizzano” nei PVS riducono l’occupazione (risultato largamente atteso, almeno nel breve periodo), mentre l’analisi aggregata è “unconclusive” Forse meglio MOL, ROE, ROA, accanto a Labour. B) Qual è l’impatto della riduzione di occupazione delle imprese che fanno offshoring sul tasso di disoccupazione nazionale? (nessun riferimento a questo elemento chiave delle implicazioni dell’offoshoring).

  13. Risultati e politica industriale • Tutela sociale dei lavoratori coinvolti nei processo di ri-localizzazione. • Perdita di luoghi di apprendimento e di produzione di valore. • Trasferimento di pratiche e conoscenze a vantaggio di potenziali concorrenti. • Regolamentare la delocalizzazione: qualora pianificato l’offoshoring può rappresentare un’opportunità per valorizzare le competenze specifiche dei territori

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