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Obvaldo

Obvaldo.

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Obvaldo

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Presentation Transcript


  1. Obvaldo L’Obvaldo è un semicantone della Svizzera,composto da 7 comuni,come si vede in figura,che andrò a trattare particolarmente,con una popolazione di 34000abitanti,fra cui circa 9500 nel capoluogo Sarnen,attorniato da Alpnach,Giswil,Kerns,Lungern,(il più piccolo,ai piedi del Brünigpass),Sachseln e l’enclave di Engelberg. Antonio Celeri

  2. Il fondo d’usufrutto di Alpnach • La comunità di Alpnach,acquistata da Margaretha Strassberg entro l’anno 1368 quale fondo usufruttuario(l’antico “fundus Alpinacus”al tempo dei Romani)affidato ai contadini,responsabili,nel 1173,della fondazione della parrocchia di Santa Maria Maddalena,dipendente dalla Curiensis,è il più basso comune nella valle di Sarnen,con i 434m del lago omonimo,riserva naturale,dominato dal Tomlishorn(m2738),allorchè il centro del paese è situato a 465m,ai piedi della ferrovia a cremagliera più ripida del mondo,per la vetta del monte Pilatus.Esteso per 5656ha,fra cui 2645ha sono coperti dalla foresta,patrimonio indispensabile per i 5220abitanti,dato il consumo del combustibile e l’industria del legname,ospita il Delta Wichel e i due bacini dei fiumi Schlieren grande e piccolo,che costituiscono riserve naturali,oasi di rilassamento per sportivi ed escursionisti.L’approvvigionamento idrico dipende dalla sorgente Heiti.Menzionato per la prima volta,nel870d.C.”Alpenacho”,il paese si divide in quattro caratteristici distretti:Villa,Schöried,Alpnachstad e Schlieren. Si produce del latte delizioso con formaggio nostrano.In autunno si svolge l’Alplerkilbi,festa secolare d’intrattenimento dei contadini. Annoverasi la cappella di San Michele,la cappella di San Teodulo a Schöried,la cappella di San Giuseppe ad Alpnachstad,e la cappella di Maria Hilf,oltre ad una scuola musicale. Antonio Celeri

  3. Antonio Celeri

  4. LA SIGNORIA DI HUNWIL • Giswil giace in mezzo ad un tappeto verde e coltivato,fra boschi,montagne e un ameno lago,nella direzione della ferrovia del Brünig, ed è servito da un buon numero di alberghi e ristoranti,che offrono una cucina raffinata,parimenti a un considerevole numero di posti letto per i turisti,qui affacendati a sciare d’inverno,passeggiare d’estate e a frequentare corsi di fitness.Giswil è menzionato per la prima volta nel 840.Nel XIIIsec.fu baliaggio dei baroni di Wolhusen,ma nel 1351 i beni del barone furono venduti agli Asburgo. Nel XIVsec. Appartenne alla signoria di Rudenz,come ci testimoniano le rovine del castello,donde parte il sentiero storico per il rifugio Wuost,il Fischerhütte,la casa del sagrestano e al presbiterio,financo le rovine del castello Hunwil,sede degli omonimi signori che ivi subentrarono(l’inaugurazione del castello risale al 1635).Nella collina che lo domina,si trova la parrocchia di San Lorenzo,dove un’altro segnavia storico ci porta alla fontana di Sod Untersthalten,la croce di Juch,fino a Chlus Dörsmatt. Nel 1583subì una grande alluvione e nel 1629la chiesa galleggiava fra le macerie,cosìcchè fu ricostruita la chiesa nuova sulla collina del vecchio castello Hunwil,e l’ossario vent’anni più tardi. Nel 1667 fu costituita una prima cappella e nel 1739,1741,1874 altre inondazioni succedettero a Giswil.Varcando il ponte sul Laui,il sentiero storico ci porta,oltre alla cappella “chiesa vecchia”,presso le rovine del castello Rosenberg,la cappella nella piccola parte(che è una frazione,oltre alla grossa parte,del comune di Giswil,così come si desume dall’appartenenza delle due castellanie Rosenberg e Hunwil)e al tormentato passaggio del fiume Laui;all’altezza della Schleselsäge,in un’ora e un quarto di cammino,si può giungere alla cascata di Altibach,visibile in figura.Con la costruzione della ferrovia del Brünig,nel1889,si assistette ad un incremento economico,anche per l’evacuazione della palude di Aariedes che,con i suoi canneti,era fonte propagatrice di malattie.A Giswil,troviamo la scuola di formazione professionale agricola. La terza frazione del comune di Giswil è la Mörlialp,frequentata da marmotte e camosci,dove ci si può recare con la corriera postale:è consigliabile salire all’Alpoglen,effettuando un giro a piedi circolare dalla durata di 2h½,arrampicandosi all’Alpoglerberg,Mörliegg e Chratzeren,fino al parcheggio di Glaubenbielen e ,da qui,in uno scenario stupendo e silenzioso,si tocca la cappella di montagna a Jänzimatt. Se vogliamo gustare il latte e formaggio fresco al rifugio Lengegg,nella meravigliosa Fluonalp,ai piedi del Giswilerstock,occorre recarsi con l’autobus a Pörterwald,prendendo il segnavia per Brosmatt. Antonio Celeri

  5. “WILKUM ZIONIS” A LUNGERN • Lungern si trova nella parte più alta del cantone di Obvaldo a 750m s.l.m. appaiato sul medesimo lago di montagna ai piedi del passo di Brünig. Grazie alla versatilità delle imprese,i 2023abitanti(fine anno2007)del luogo sono adatti per lavorare nel ramo dell’agricoltura e della silvicoltura.Il villaggio è sempre stato una località di cura colma di località amene,con tutti i tipi di svago per i turisti:ci si reca al Chäppeli in mezz’ora di cammino,in un bellissimo paesaggio fra morbide colline,per portare i bambini a divertirsi nel parco giochi,o si può bagnarsi sulle rive del lago,godendo dello scivolo di 56m,sulla sabbia fine delle spiagge,o ci si può bagnare di prima mattina sulla spiaggia idilliaca di Bürglen,distante 5’d’auto,e magari ci si può rivolgere alla scuola di vela di Christian Moor. Quando piove,si può percorrere per due miglia e mezzo il sentiero natura,corredato da 40grafici ed illustrazioni,atti a studiare la flora e la fauna(volpi,conigli,aquile,falchi,cervi e gufi)e le formazioni glaciali risalenti a 15000anni fa.Si possono studiare oltre un centinaio di specie di farfalle colorate sulla Schmetterlingspfad e,con una breve passeggiata allo Steinmändli,si gode di una splendida vista sui grandi colossi svizzeri:l’Eiger,Il Mönch e la Jungfrau!Chi non vuole salire a piedi,attraverso il bosco,in un’ora di marcia,superando Breitenfeld,al belvedere dellaTürren,o attraverso la rampa allestita per le sedie a rotelle,può servirsi dell’apposita funivia e seggiovia panoramica:alla Türren(1562m),troviamo gli appartamenti Adlerburg per 14persone e il Rifugio dell’Aquila per 56persone,spaziosi e arredati in modo confortevole. Da qui l’escursionista può sbizzarrirsi a percorrere la valle Butterfly in circa 3ore e,con lo stesso tempo,raggiungere la Mörlialp,ma soprattutto può effettuare una magnifica traversata alpina,raggiungendo la stazione ferroviaria del BrienzerRothorn(2263m)in tre ore e mezzo di cammino,passando per Breitenfeld(1763m)in 40’,Schönbüel(2011m)in 1h¼,Arnihaaggen(2207m)in 2h¼,Eisseesattel in 2h35’. Il comune di Lungern si estende in una superficie di 4633ha.di cui 684ha di prati e seminativi e 1597ha di foreste. Alcuni reperti ritrovati lungo la strada del Brünigpass,risalenti al Mesolitico,mostrano un latente insediamento preistorico nella zona di Lungern,la cui prima citazione si deve al vescovo di Costanza nel 1275.Nel XIVsec,sorgeva la chiesa,dov’era la vecchia torre.La parrocchia romano-cattolica era dedicata a Santa Caterina. Gravata dai danni causati dalle piene del Laui in Obsee,nel 1708Lungern ,proprio a Obsee,subì un incendio che colpì 46case e una cappella(di San Beato ad Obsee),mentre nel 1737 un altro incendio distrusse 16case nel villaggio e la cappella del villaggio. Con la costruzione della Brünigstrasse nel 1861,furono costruiti nuovi edifici lungo l’itinerario e,nel 1888,fu allestita la ferrovia Brienz-Alpnachstad,elettrificata nel 1942. A seguito della tempesta del 22/7/1887,venne danneggiata gravemente la chiesa vecchia,per cui,a sud del paese venne eretta la nuova,in stile neogotico,sulla rocca della sella.Il comune di Lungern venne diviso in tre distretti,concomitanti alla cappella del villaggio,cioè la Villa,sulla sponda orientale del lago,la cappella già citata in Obsee,sulla riva meridionale del lago,e la frazione di Bürglen-Kaiserstuhl,all’estremità settentrionale del lago,dov’è la cappella di San Antonio da Padova e San Wendelin.Oltre alla cappella del castello,vennero erette le cappelle a Breitenfeld e a Chrummelbach. A Lungern v’è ancora la scuola musicale Lungern-Giswil integrata nella Volksschule. Antonio Celeri

  6. LA MELCHTAL Come avete letto sull’immagine del lago di Melch,sito nel cuore della Svizzera,nel paradiso escursionistico Melchsee-Frutt,girandosi fra laghi alpini incontaminati e splendide vette,possiamo ricreare un percorso planetario fra lago e lago che riproduca proporzionalmente la distanza dei pianeti del sistema solare dalla Terra,rendendo la scienza astronomica più divertente in compagnia degli animali Cosmi e Dobsi. Difatti,dal 30/6/2007,l’intera famiglia può cimentarsi a passeggiare fra 1900 e 2000m in un’ora,con le scarpe da montagna,incrociando la via dei pianeti,attingendo dal libro per bambini”Cosmi e Dobsi nel mondo dei pianeti”del prezzo di 29franchi(esclusa la spedizione di 6franchi)prendendo come punto di riferimento il Marsmobil al Melchsee,stazione della funivia per la Stockalp,come si vede in figura(€11,10solo andata per 4persone in 20’),postazione del Sole,dominato dal Glogghus(m2534)che si rispecchia nel Blausee,e da Haupt(m2272)sopra Abgschütz,in direzione di Hochstollen,nonchè di Seefeld e di Aelggialp verso Sachseln,dominato dall’Heitlistock(m2146),come pure di Käserstatt e di Gibel verso Lungern,dominato dal Chingstuel(m2116),di Mercurio, Terra,Marte e Giove e,procedendo dalla parte opposta del lago di Melch,di Venere,così,effettuando il periplo,si giunge a Giove,attraversando Saturno,al telescopio di Dobsi,proprio all’altezza di Bonistock(cabinovia per Distelboden,in cui si paga a persona €7,70andata e ritorno e,da qui,per il Balmeregghorn in 20’di seggiovia al prezzo di €4,80 a persona);dove,fra l’altro,si può prendere il segnavia,curato dalla Howa(l’associazione alpinistica,fondata nel 1945, nell’ambito Engstlenalp-Melchsee-Frutt-Hasliberg)per la Stöckalp,Melchtal,Rütialp,nella riserva floreale protetta della Bettenalp,oppure per Melchtal,Widderfeld,ai piedi del Widderfeldstock(m2162).Proseguendo per una mezz’ora,troviamo la riserva naturale del Tannensee,come se ci dirigessimo su Urano e Nettuno,ai piedi dell’Hohmad(m2425m)e,da qui,saliamo alla Tannalp,ove riscontriamo l’orologio solare nonchè Plutone,in direzione dell’Engstlenalp all’Engstlensee,dominato da Rotsandnollen(m2700),la cima più alta del comprensorio escursionistico,attraverso la caratteristica passeggiata dei 4 laghi,che,per lo Jochpass,ci porta al Trübsee,alla Gerschnialp e ad Engelberg. Percorrendo la vallata per intero,lasciando perdere il pellegrinaggio Flüeli-Ranft,nei pressi della tranquilla frazione di San Nicola,si raggiunge la soleggiata conca residenziale di Kerns,capoluogo della comunità di 9254ha,in una vista panoramica unica,di cui godono 5400abitanti.Oltre alle tre citate frazioni di San Nicola,Melchtal e il villaggio di Kerns(Dorf),il comune comprende pure Dietried,Halten,Siebeneich e Wisserlen.Citato per la prima volta già nel 1036 col nome di Chernz e,più tardi,Cherner,Chern,nel 1150ca.e poi Chernis,presiede dal 1624 l’Alpine Chilbi,una manifestazione dove vengono sfornati i nostrani”Zigerkrapfen”speziati,quale ripieno dei krapfen alla pasta sfoglia,al sapore di formaggio.Nella chiesa di San Nicola,ogni 6dicembre,gli studenti,muniti di sacchi di marmellata e fanali da battere,fanno sfoggio notturno con i campani natalizi,nella cosiddetta”Samiglaistrinkla”.Nell’epoca neoclassica e romantica si sono qui creati mobili e buffet con intarsi,unitamente alle sculture tradizionali della falegnameria artistica,tradizione ancora oggi perpetrata.Nel 1866 Baldassar Estermann fondò il santuario di frate Nicolao,presso il pellegrinaggio succitato di Flüeli-Ranft. Ma prima di stabilirsi qui,fratelloClaudio,andava alla cappella Chlisterlialp,che rappresenta il centro geografico della Svizzera,fra Abgschütz e la Stockalp.Kerns,naturalmente,ha la sua chiesa parrocchiale cattolica-romana,che affianca alla cappella di San Nicola. Dalla produzione dei tessuti di crine alla filatura di seta nonchè alla fabbrica di macchinari,Kerns è passato all’impresa innovativa,in cooperazione con la comunità,ma soprattutto ha sviluppato il turismo,merito del paradiso escursionistico che lo compete,realizzando l’Aqua Center,centro termale di benessere ed ha promosso la pesca della trota sul lago Melchsee-Frutt.In una zona soleggiata e tranquilla nel verde della campagna circostante,si pone l’insediamento per anziani Huwei.Dotato di una scuola moderna,orientata alla musica,Kerns,con l’aiuto dlela famiglia Froiling,proprietari dell’hotel Glogghuis dal 1969,ha indetto nell’estate del 2008 la Festa della musica classica,mentre biennalmente viene effettuata una serie di concerti,sotto il nome di “blu ora”,la cui prossima serie si terrà nell’autunno 2009. Antonio Celeri

  7. Antonio Celeri

  8. IL BALIAGGIO DI LANDENBERG • Sarnenè situato a 473m su una superficie totale di 7688ha,di cui6858ha sono produttivi. Sarnen è il capoluogo del semicantone Obvaldo e si trova sul lago omonimo,immerso com’è fra boschi,prati e pascoli,circondato da montagne affascinanti. Dominato dalla terrazza naturale del Langis,che attira il turista sia in estate che in inverno,Sarnen costituisce l’ideale punto di partenza per le escursioni dirette al monte Pilatus e allo Stanserhorn;ha a sua disposizione un’adeguata ricettività alberghiera fra appartamenti privati e hotel seminario,e,a destra del lago,dispone di un camping. Sarnen ha numerosi stabilimenti industriali,piccole imprese artigianali,compagnie di assicurazioni,banche,centri commerciali,un ospedale cantonale,una residenza per anziani,medici e dentisti. Il villaggio di Sarnen,toccato naturalmente dalla ferrovia e dall’autostrada A8,all’estremità settentrionale del lago,possiede perfino un porticciuolo e la spiaggia per i bagnanti:vi si pratica inoltre il canotaggio nel centro di formazione apposito,nonchè il golf,il beach volley,il surf e la pesca. Si gioca ancora a calcio,si va a cavallo,o in mountain bike,si scia nella vicina Melchtal e si può seguire il percorso di fitness nell’Enntriederwald. Da maggio a ottobre,nella piazza principale,si svolge il mercato settimanale e,ogni novembre,si possono veder esposte le bancarelle del mercato di Natale. Ai fini dell’istruzione civile sono presenti a Sarnen la scuola materna,la scuola elementare,la scuola media superiore e il centro di formazione professionale;c’è anche,dal 1971,la scuola di musica,ove 40 insegnanti preparano 800alunni con un’adeguata pedagogia,rivolta pure agli adulti,ad imparare l’esecuzione delle note musicali. Il lago di Sarnen fu fonte di ispirazione per il musicista Josef Garovi,nel 1928,di stampo folclorico,qui insegnante nel Kollegium,dal 1934al1956.Sarnen è diviso,dal punto di vista amministrativo,nei quattro distretti di Sarnen Dorfschaft,Kägiswil,Schwendi-Wilen e Ramerberg. Nel museo storico dell’Obvaldo o Sursilvania,si può capire dai ritrovamenti in pietra e in bronzo,che Sarnen era abitato fin dai primordi,e certo fin dall’epoca romana. La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo,posta nel quartiere storico di Kirchofen, venne menzionata per la prima volta nel 1036. La Torre delle Streghe,alla via della chiesa,ex carcere,ora parte dell’Archivio di Stato,era originariamente una torre residenziale dei camerieri di Sarnen,che amministravano i beni parrocchiali dipendenti dal monastero alsaziano di Murbach. Nell’Archivio di Stato a Sarnen veniva custodito il”Libro bianco”,compilato da Hans Schriber nel 1468,che costituiva il testo più antico nella storia millenaria della Confederazione Elvetica,in cui veniva descritto l’importante evento storico rappresentato dalla distruzione del castello di Landenberg,quale sede del balivo asburgico,al momento della fondazione del cantone di Obvaldo,giacente in collina sopra il paese(Ramerberg). Nel 1418 venne eretto il Palazzo Comunale,e Sarnen venne definito come luogo di mercato,non più baliaggio,in un documento datato 20/8/1460. Il 13/8/1468gran parte del centro e lo stesso Palazzo del Comune fu vittima di un devastante incendio; secondo una leggenda, frate Nicolao,santo di Ranft,in preghiera,scongiurò il peggio.Si fa menzione nel 1499 della cappella di San Wendelin sul Ramersberg,più tardi consacrata.La cappella accanto alla parrocchiale,il cosiddetto ossario,corredata da soffitto in legno,venne costruita nel 1505.La casa di pietra,nella piazza del villaggio,sorse nel 1546,di seguito,la Casa Rossa,sulla strada del Brünig ,nel 1556,la cappella Maria Lauretana del villaggio di Sarnen e,negli anni 1588/89 la Casa sul Terreno nel vicolo grande N.3.Nel 1604 venne approntata la fontana del villaggio e,nel 1615,venne trasferito il convento femminile di Sant’Andrea di Engelberg col pellegrinaggio di Gesù Bambino a Sarnen. Un’anno dopo il castello Landenberg acquisiva il cantone di Obvaldo. Negli anni 1628-30 Sarnen venne colpito dalla peste:non meno di 430persone,a quel tempo un quinto circa della popolazione comunale,cadde vittima del morbo.Nel 1635scoppiò ancora la peste e 40abitanti del luogo morirono:proprio nei pressi della residenza degli anziani su una strada sotto la grande croce venne scoperta la fossa comune degli appestati. Nel 1642 venne fondata la chiesa dei cappuccini a Sarnen,nel 1661venne costruita la torre delle polveri e nel 1665venne ideato il ponte sulla Sarneraa,lo”Schwibbogen”nei pressi del municipio:nel frattempo,anche la frazione di Kägiswil aveva la sua parrocchia,dipendente dalla Curiensis.L’8/5/1702 veniva istituita la parrocchia Schwendi a Stalden e il 22/10/1702la cappella San Michele a Wilen,mentre,nel1709,eniva aperto il Collegio sopra menzionato(scuola cantonale con ginnasio)dove insegnerà più tardi il musicista Garovi.L’armeria venne fatta l’anno successivo e,negli anni 1739-42l’architetto tiolese Franz Singer rifaceva la parrocchiale barocca,sostituendola alla precedente,che presiedeva i 2730abitanti del comune(censimento1744).Nel 1779venne ancora eretta la cappella Dunschtig a Kägiswil. Nel 1811 Sarnen contava 3800abitanti e,nel 1832venne ratificata l’alleanza con i cantoni cattolici nelle sue mura. Nel 1862venne fatta la chiesa evangelica riformata e,nel 1895,la chiesa dei cappuccini venne distrutta da un incendio,indi ricostruita da Robert Elmiger.Dopo la seconda guerra mondiale,Sarnen si è dato da fare per costruire nuove aree industrali,in modo da far valere un sano equilibrio fra l’agricoltura e,in particolare,l’industria del legno,per soddisfare le esigenze della popolazione in crescita,oggi in numero di 9500.Negli anni 1964-1966,è stata costruita la chiesa collegiale di San Martino,per le esigenze di un trentina di monaci benedettini e di ca.300studenti.É’ in programma,per il maggio2010,l’apertura di un nuovo campeggio con ristorante,nel parco di Seefeld. Antonio Celeri

  9. SACHSELN • Il villaggio di Sachseln, incastonato nel paesaggio prealpino dell’Obvaldo,circondato da un pittoresco paesaggio di montagna, sorge a 470 m s.l.m.sulla spondaorientale del Sarnersee,con una superficie di 6183ha,di cui 1652ha di supericie forestale,nel cuore topografico della Svizzera. Vi risiedono 4620abitanti.di cui 237a Flüeli-Ranft,luogo di pellegrinaggio,per un totale di 2104famiglie(censo31/12/2008). Surf, canottaggio, canoismo, escursionismo, ciclismo, mountain bike, parapendio, pattinaggio in linea, minigolf, tennis e badminton fanno parte della vasta offerta turistica per un soggiorno estivo all'insegna del divertimento. Il vicino comprensorio di sport invernali Melchsee-Frutt, nonché i sentieri escursionistici invernali e le piste per sci di fondo nel Langis, sopra Sarnen, fanno di Sachseln una meta turistica interessante anche in inverno.Il posto più bello sul Sarnersee è il Bad Beizli,località balneare idilliaca,con una spiaggia particolarmente adatta per i bambini.Sachseln è diviso nelle quattro frazioni di Sachseln,Ewil,Edisried(in direzione del Brünig)e illuogo di pellegrinaggioFlüeli-Ranft, menzionatonellediapositiveprecedenti.Il territorio del Comune,si diceva, comprende anche Flüeli-Ranft, luogo in cui nacque e operò l'influente eremita Frà Nicolao. Flüeli-Ranft(725m)è un luogo di soggiornosopraSachseln,ovenumerosipellegriniprovenienti da tuttoilmondopossonovisitare la casa natale di Nikolaus von Flüe,costruitaneglianni 1445-46. A lui è dedicato un museo a Sachseln, allestito in una delle case borghesi più belle dell’Obvaldo, la casa di Peter Ignaz von Flüe del 1784. La casa e il giardino barocco sono fedeli allo stile francese dell’epoca e sono stati perlopiù conservati nello stato originario. In due sale, una mostra ripercorre inoltre la vita e le opere dello scrittore Heinrich Federer (1866-1928), che trascorse la gioventù a Sachseln.Il museo di fra’Nicolao,inaugurato nel 1976,ricorda non solo l’esperienza di quest’unico santo svizzero,ma pure le circostanze del periodo umanistico ne quale è vissuto,ed è corredato da rilievi dell’artista Alois Spichtig,che mette le visioni dei santi in modo simbolico e meditativo.Il museo è collocato nella casa signorile della piazza di Sachseln,con un giardino accogliente in stile barocco francese.Sotto il titolo”Dalla torre alla fontana”vengono rappresentate le visioni di Nikolas von Flüe,con la mano di artisti del cantone di Obvaldo.In questo paese l’educazione didattica coinvolge bambini e adulti,così che si può giocare nella ludoteca,e gli adulti che lavorano in centro possono sfruttare il dormitorio della fondazione Rütimattli,per le personedisabili:aFlüeli-Ranftc’èilJuvenal,specie di seminariofrancescanoe,aSachseln,sipuòstudiaremusicanell’appositascuolaconcepita per sviluppareitalentideimusicisti dilettanti. Dal 1907 suona la banda del paese,composta da 55membri,e dal 1986 la Commissioneculturaleorganizza le variemanifestazioni e le attivitàfolcloristichedellacomunità di Sachseln.Il primo documento dove si parla del paese di Sachseln risale intorno al 1173,ma già nel VI-VIIsecc.il paese veniva colonizzato dagli Alemanni.La denominazione”saxum”si riferiva probabilmente al letto roccioso del ruscello del vecchio villaggio dal quale deriva l’odierno agglomerato.La chiesa parrocchiale per il santo patrono Teodulo,citata per la prima volta nel 1234,si trovava sopra la parte più antica del borgo.Dalla tomba della cappella della parrocchiale si diparte la via di Frate Nicolao,della durata di un’ora di cammino,che raggiunge la casa natale di Flüeli,attraverso la quale siinquadranocinquevisionidell’eremita e unadellamoglieDorotea:lavisionedellastella del cielo,lavisionedellatorre,ladecisionedellagiovane,fruttodell’incontro di treuominisimboleggianti la Trinità,lavisionedellafontana,riempita di vino,olio e miele,rumorosa e sognatafragliscalini di un tabernacolo e la visionedell’uomoinvisibile,di Maria e del figlio,oltre a quella di Dorotea di unacroce con la bandiera.Nell’edificio dell’economia vicino al museo Bruder Klaus è allestita la collezione dell’artista di Sachseln Christian Sigrist (1906 - 1987), composta da circa 30 modelli in miniatura con scene tratte dalla quotidianità rurale della prima metà del XX secolo.Durante la seconda guerra mondiale,nel 1943,i militari costruirono il più alto ponte coperto noto in Europa,il Ponte Alto,a 100m sopra la Melchaa,largo 30m,sulla strada dopo Flüeli.Un simbolo visibile da lontano del villaggio di Sachseln è la chiesa parrocchiale e di pellegrinaggio di 10cappelle costruita fra il 1672 e il 1684. Ogni anno, la chiesa e la tomba di San Nicolao dalla Flüe vengono visitati da migliaia di pellegrini svizzeri e stranieri. Nel 1468 venne costruita la cappella alta a Ranft,testimonianza della vita eremitica di frate Nicolao. La cappella bassa a Ranft venne costruita nel 1501dopo la morte di fra’Nicolao in stile tardo-gotico.Intorno al 1592venne eretta la cappella di San Giuseppe a Edisried e,l’anno successivo,venne menzionata la cappella di Sant’Apollonia ad Ewil,che solo nel 1746venne realizzata. La cappella grave,che rappresentava la navata della vecchia chiesa,venne consacrata nel1603per San Benedetto patrono. In cima a Flüeli,negli anni1614-18,venne promossa la cappella di San Borromeo, quale meta di peregrini.Nel 1626/28sorgeva la cappella di Santa Caterina e,nel1642,venne costruita la casa Zun,sotto la maestosaBrünigstrasse con tesoristorico-artistici,diproprietàprivata e non accessibile al pubblico.Nelsec.XVIIIvennecostruitasull’Alp la cappella Chlisterli,giàcitatanellediapositiveprecedenti,poicompletata con un campaniletto. All 1820-21risale la cappella Alggi,persant’Annapatrona,eil 21/1/1891,in sostituzionedella precedente”Liechttägelkäppeli”,venneconsacrata la cappella di Lourdes,vistochel’apparizione di Maria nellagrotta di Lourdes la incontriamosulla via di pellegrinaggio da Sachseln al Flüeli,nellasala del corodella cappella. La parrocchiacattolicaromanaèstataistituitail 25/4/1970.Dal punto di vista economico, il villaggio,oltre all’attività dei contadini nell’agricoltura e nella silvicoltura,che oggi sta notevolmente scemando, ruota principalmente attorno a un unico gruppo industriale,la Maxon Motor AG, che, con i suoi circa 1100 posti di lavoro, è il maggiore datore di lavoro di tutto il Cantone Obvaldo e produce piccoli elettromotori, alcuni anche per le spedizioni su Marte a cura della NASA. Oltre ad esso,vengono affiancate le filiali la fabbrica Reinhard per la lavorazione del legno,la fabbrica di stampaggio ad iniezione plastica Elfo AG,la fabbrica Crane Fanger con 60anni di esperienza nel settore delle costruzioni,fatte salve le specifiche competenze per il sollevamento e il trasporto di attrezzature,di ghiaia e di produzione di calcestruzzo,la fabbrica di gru a rotazione Heini Dillier e la fabbrica di mobili Karl Omlin.Il paese è suddiviso in ca.260 appezzamenti di terreno per 35-40ha,mentre vengono allevati sull’Alp 900capi di bestiame per la produzione di latte e formaggio fuso. Antonio Celeri

  10. L’ABBAZIA DI ENGELBERG • Fino al 1814 dipese dalla diocesi di Costanza, dal 1815 al 1819 fu sottoposta all'amministrazione apostolica, in seguito appartenne alla diocesi di Coira. Nel 1120 (secondo gli annali) ebbe inizio la vita monastica nell'abbazia fondata dal nobile Konrad von Sellenbüren. I principali patroni sono Maria (15 agosto) e Nicolao di Mira (6 dicembre). • Nel 1124 Konrad fece confermare da papa Callisto II e dall'imperatore Enrico V il patrimonio dotale dell'abbazia, la libera scelta dell'abate e dell'avogadro, e i nomi di Mons Angelorum, risp. Engilberc. Egli fece giungere i primi monaci dal convento di Muri; tra questi Adelhelm fu scelto quale primo abate nel 1124-26. La crisi apertasi tra i suoi successori, tre abbabates non riconosciuti nella lista degli abati, venne risolta dall'abate Frowin (1143/47-78), giunto dal convento riformato di Sankt Blasien (Foresta Nera). Quest'ultimo e i suoi successori, gli abati Berchtold (1178-97) e Heinrich (1197-1223), promossero un forte sviluppo culturale del monastero, evidenziato soprattutto dall'attività letteraria dello stesso Frowin (De laude liberi arbitrii e un commento del Padre nostro), e dall'allestimento di uno scriptorium insieme al monaco Richene. Lo scriptorium raggiunse la massima notorietà con il cosiddetto Maestro di E., un artista anonimo attivo attorno al 1200. Come avvenne per altri monasteri riformati della Germania meridionale, un convento di suore fu istituito nelle vicinanze dell'abbazia, al più tardi sotto Frowin, ma venne trasferito a Sarnen nel 1615. Il convento di suore, diretto da una magistra, insieme a quello maschile, formava un monastero sottoposto alla sovranità dell'abate. • La formazione di un territorio circoscritto, comprendente in un primo tempo i beni situati nei pressi dell'abbazia, ma che si estese in seguito da Grafenort fino al Blackenalp (al di sotto del passo della Surenen), fu portata a termine nel XIII sec. Pare che la parrocchia di E. fosse legata all'abbazia fin dalle origini, dato che la chiesa conventuale fu fondata anche quale chiesa battesimale con diritto di decima. L'autonomia della parrocchia fu confermata all'abate Frowin dal vescovo di Costanza nel 1148. Dalla fine del XIII sec., Uri rivendicò i pascoli alpini al di là del passo della Surenen. La controversia che ne derivò fu risolta solo nel 1513, con un accordo che fissava la nuova linea di confine poco sopra la Herrenrüti, svantaggiando l'abbazia. L'abate pretendeva di esercitare l'alta e la bassa giustizia nella valle dominata dall'abbazia. Il diploma di Enrico V del 1124 garantiva all'abbazia la libera scelta dell'avogadro. Ottone, figlio di Federico Barbarossa e conte palatino di Borgogna, fu nel 1199 il primo avogadro del convento di cui è noto il nome. Con Filippo di Svevia (1199), Ottone IV (1208) e Federico II (1213), l'avogadria fu affidata ai sovrani di Germania. Rodolfo d'Asburgo, senza designarsi espressamente come avogadro, nel 1274 pose l'abbazia sotto la sua protezione. Dopo l'esclusione politica degli Asburgo dalla Svizzera centrale (1386), i quattro cant. di Lucerna, Svitto, Obvaldo e Nidvaldo esercitarono alternandosi il protettorato sull'abbazia. La più antica formulazione dello statuto giur. degli ab. della valle è contenuta nella cosiddetta Bibly, appendice di una Bibbia manoscritta apparsa nella seconda metà del XIV sec. Nel contesto delle aspirazioni alla libertà nella Svizzera centrale, i valligiani, contro la volontà dell'abate, volevano sottostare al diritto territoriale di Nidvaldo, ciò che provocò nel 1408 una piccola guerra dei contadini nella valle di E. In seguito i valligiani riuscirono a migliorare il loro statuto, in quanto l'abbazia li coinvolse, anche se in modo limitato, nella designazione dei giudici del tribunale della valle. La vendita del diritto ereditario ai valligiani (1422) attenuò la condizione di servitù dei sudditi. • Oltre alla signoria sulla valle, E. disponeva di possedimenti a Nidvaldo, nel territorio lucernese, in Argovia e nello Zürichgau, dove erano concentrati i beni del fondatore dell'abbazia. Specifici diritti curtensi regolavano l'amministrazione dei possedimenti menz. I centri amministrativi più importanti erano Buochs e Oberurdorf. I loro documenti giur. mostrano l'organizzazione interna delle curtes, che nel XIV sec. furono sempre più esposte alla crescente pressione politica ed emancipatrice della giovane Conf. Tale evoluzione è rispecchiata nelle modifiche dei diritti curtensi operate a Buochs intorno al 1400, quando la comunità curtense ottenne il diritto di eleggere l'Ammann e di prendere le decisioni giudiziarie in comune con l'abbazia. Come la maggior parte dei conventi nel XIII e XIV sec., anche E. estese, grazie ad acquisti o donazioni, i diritti di patronato acquisiti su diverse parrocchie mediante una mirata politica di incorporazioni. In tal modo quasi tutte le parrocchie nidvaldesi, quelle di Lungern (1305) e Kerns (1367) in Obvaldo, la bernese Brienz (1309), Küssnacht am Rigi (1362) e la parrocchia di Sins in Argovia (1422), fino al 1849 i principali fornitori di cereali e frutta dell'abbazia, erano state incorporate dal convento. A partire dagli anni 1370-80, in seguito al divieto di alienazione di proprietà terriere a stranieri e conventi, esteso a tutti i cant., non vi furono ulteriori ampliamenti territoriali. Nel XIV sec. la vita monastica continuava a essere di alto livello spirituale. E. intratteneva relazioni con circoli mistici dell'alto Reno, il che ebbe ripercussioni sul cosiddetto Predicatore di E. (Engelberger Prediger), una raccolta di prediche di buona fattura scritto negli anni 1350-70 come libro di lettura per la comunità femminile. • Crisi economiche, conflitti personali e difficoltà finanziarie caratterizzarono la vita dell'abbazia nel tardo ME. Nel 1330-31 le finanze dovettero essere poste sotto l'amministrazione dall'abate di Einsiedeln. Nel 1361, 13 curtes situate in Argovia e nei territori zurighesi vennero date in pegno all'abbazia di Sankt Blasien, e non poterono più essere riscattate. Le ragioni risiedono nel grave indebitamento successivo all'incendio del 1306 (un primo incendio ebbe luogo nel 1200), nell'epidemia di peste del 1349, e più in generale nel processo politico di autogoverno dei com. Molte parrocchie incorporate ne furono coinvolte; ciò provocò conseguenze anche a livello di diritto parrocchiale, come ad esempio la libera scelta del parroco oppure il riscatto delle decime o di parti di esse. • Il periodo della Riforma fu segnato dall'opera dell'abate Barnabas Bürki (1505-46). Insieme all'economo del monastero Heinrich Stulz, pellegrino a Gerusalemme nel 1519, Bürki riuscì a compensare la perdita di risorse esterne attraverso uno sfruttamento più intensivo delle aziende di proprietà dell'abbazia presenti nella valle. Le epidemie di peste del 1548 e 1565, durante le quali la comunità si ridusse a un solo membro, e l'eccessiva tutela esercitata dai cant. protettori nella scelta dell'abate e in campo economico furono responsabili della crisi nella seconda metà del XVI sec. • Nel 1604, l'adesione alla congregazione benedettina sviz. promossa dall'abate Jakob Benedikt Sigerist (1603-19) segnò l'inizio di una nuova fase della storia dell'abbazia. Dopo che nel 1622 papa Gregorio XV accordò ai conventi benedettini sviz. l'esenzione dalla giurisdizione e dalle ispezioni episcopali, E. perseguì una politica di progressiva autonomia dalla tutela diocesana. L'influenza del vescovo di Costanza nella nomina degli abati fu abolita nel 1630. Gli abati pretesero l'esenzione anche per la parrocchia di E.; ciò permise loro di esercitare un ius quasi-episcopale (Ildephons Straumeyer) all'interno della signoria abbaziale. Nel 1774 l'abbazia dovette accettare lo statuto giur. della parrocchia vigente prima del 1622. Il rafforzamento della sovranità e dell'autonomia in seno alla signoria abbaziale permise all'abate Joachim Albini (1694-1724) e ai suoi successori di intensificare l'esportazione del bestiame di grossa taglia e del formaggio in Lombardia e nei baliaggi it. L'ottimizzazione dello sfruttamento agricolo della valle fu l'obiettivo dell'abate Emanuel Crivelli (1731-49), artefice della grande opera di ricostruzione del monastero in seguito a un terzo incendio che nel 1729 aveva distrutto l'intero complesso, con l'eccezione dell'edificio adibito all'economia rurale (costruito fra il 1716 e il 1725). Il tesoro della chiesa, l'archivio e la biblioteca poterono essere in gran parte salvati grazie all'impegno di Ildephons Straumeyer, eminente storico dell'abbazia. La ricostruzione in stile Reggenza fu la prima opera personale di Johannes Rueff, originario del Vorarlberg. Nel 1737 il nuovo convento poté essere inaugurato e nel 1745 fu consacrata la nuova chiesa. La ricostruzione aveva comportato un notevole indebitamento che gravò sul bilancio dell'abbazia per tutto il XIX sec. Nel 1744, per coprire parte dei debiti, furono venduti dei possedimenti viticoli a Küsnacht, e nel 1763 parte delle proprietà abbaziali situate nella valle. Per contrastare la recessione che verso il 1750 aveva colpito l'esportazione del bestiame di grossa taglia, nel 1761 il futuro abate Leodegar Salzmann (1769-98) introdusse la pettinatura della seta (essiccazione, macerazione e cardatura di ca. 200 balle di seta l'anno). Accanto a un incremento notevole del commercio di formaggio, la pettinatura della seta rappresentò per oltre un sec., soprattutto nei mesi invernali, un'importante fonte di guadagno per la valle. Nel 1744 un terremoto danneggiò il convento. • In seguito alle forti pressioni degli ab. della valle nel 1798, poco prima dell'invasione delle truppe franc., l'abbazia rinunciò ai suoi diritti di sovranità. Dopo la morte dell'abate Leodegar, il monastero rimase fino al 1803 senza abate; durante il periodo della Repubblica elvetica fu anche impedito all'abbazia di accogliere novizi. Dal 1803 E. appartenne al cant. Nidvaldo, che conformemente alla sua pronunciata politica restauratrice, nel 1814-15 negò all'abbazia i pieni diritti politici. Nel 1815 il monastero e la valle furono ricongiunti al cant. Obvaldo, costituendo così un'exclave territoriale obvaldese nel cant. Nidvaldo. • Il deterioramento dei rapporti fra Stato e Chiesa nel cant. Argovia portò nel 1849 al sequestro dei beni dell'abbazia a Sins e all'espulsione del parroco che il convento vi aveva insediato. Con l'abate Plazidus Tanner (1851-66) si ebbe un certo dinamismo nell'abbazia: il nuovo orientamento si manifestò nei decenni successivi, in particolare nella scuola conventuale e con la fondazione di nuovi conventi. E. contribuì alla creazione del convento femminile di Maria Rickenbach nel 1857, così come al trasferimento a Melchtal delle suore benedettine di Lucerna nel 1866. Per prevenire la temuta soppressione dell'abbazia nel periodo del Kulturkampf, e per garantire l'assistenza spirituale agli emigrati, vennero fondate negli Stati Uniti due filiali del monastero: a Conception (Missouri) nel 1873 e a Mount Angel (Oregon) nel 1882. E. esercita dal 1932 attività missionarie in Camerun, dapprima con la conduzione di un seminario, poi mediante la fondazione di un priorato (1964) nelle vicinanze di Yaoundé. • Nel 1877 la chiesa conventuale venne riattata secondo il gusto dell'epoca e arricchita di un grande organo fabbricato dalla ditta Goll; quest'ultimo, ampliato nel 1926, è il più grande di tutta la Svizzera. Il numero di frati conventuali, che nell'epoca barocca oscillava tra 20 e 30, aumentò dal XIX sec. e richiese un ampliamento del convento nel 1926-27. Nel 1951 l'abbazia raggiunse l'apice delle presenze con 129 unità tra monaci sacerdoti e monaci laici. Nel 2003 il numero di frati era di 37. • Una conoscenza più approfondita della scuola conventuale, istituita nel periodo dell'abate Frowin, si poté avere solo con la scoperta degli ordinamenti scolastici del 1735 e 1792, che adeguavano l'insegnamento alle attività quotidiane dei monaci. Con l'Atto di mediazione del 1803 iniziò anche per la scuola una nuova fase. A Nidvaldo furono concesse sei borse di studio, tre delle quali nel 1815 furono assegnate al cant. Obvaldo. Sullo sfondo del Kulturkampf, l'abate Plazidus Tanner istituì nel 1851 una scuola superiore che comprendeva sei classi, adatta alle esigenze dell'epoca, il cui scopo principale era di adempiere alla missione apostolica della Chiesa e di favorire le vocazioni di nuovi monaci. Dal 1909 alla scuola fu concesso di rilasciare la maturità fed. Gli anni 1914-18 segnarono l'impegno politico-educativo del rettore Frowin Durrer, che fu copromotore di un'unione sviz. delle ass. scolastiche catt. Visto il numero crescente di studenti, nel 1927-28 fu istituito un liceo. Negli anni 1970-87 fu ampliata la scuola e il vecchio collegio fu rinnovato. Antonio Celeri

  11. ENGELBERG • L’alta valle di Engelberg, nella Svizzera centrale,a 1015m di altitudine, propone un programma ricco di attività per l’estate e l’inverno, ma ha molte risorse anche per chi è alla ricerca del relax. Il Titlis, monte simbolo dell’Engelberg, e il suo parco glaciale di alta montagna sono accessibili a bordo della funivia girevole Rotair. A 3020 metri di altitudine, gli sguardi meravigliati si concentrano su un grandioso panorama sulle Alpi centrali.La temperatura media invernale è di-6° mentre quella estiva è di +16°.Nel 2008la popolazione ammontava a 4071abitanti.Le tre frazioni sono Grafenort,Horbis e Obermatt. • L’immagine del villaggio è caratterizzata dall’impressionante monastero e dalla chiesa del convento. Oggi in questa struttura vive e lavora ancora una trentina di monaci. La «Montagna degli angeli», come la chiamavano i fondatori del monastero benedettino nell'anno 1120, è una meta d’escursione molto apprezzata con partenza dalla vicina città di Lucerna: se non volete affrontare la strada, una ferrovia a scartamento ridotto può condurvi fino ad Engelberg.Dal monastero dipendono le cappelle di Sankt Joder,zum Heiligen Kreuz e la cappella Bettelrüti,nella castellania di Grafenort.Il Titlis è il parco glaciale più alto e il paradiso dello sci e dello snowboard più importante della Svizzera centrale. Il parco glaciale del Titlis e la seggiovia «Ice Flyer» a 3000 m di altitudine sono un autentico eldorado per gli appassionati delle discese, con gli sci o con qualsiasi altro attrezzo da discesa messo a disposizione gratuitamente dei principianti o dei patiti dell’avventura. Il Titlis propone anche un parco di free style, una grotta di ghiaccio e numerose possibilità per passeggiate. Le famiglie che scelgono Engelberg beneficiano del label di qualità nazionale «Famiglie benvenute» che garantisce prestazioni appositamente studiate per i bambini. La pista di slittino estivo o il piccolo zoo esotico, dove i bambini possono accarezzare gli animali sono solo alcuni esempi. • Il modo migliore per scoprire il paesaggio è percorrere a piedi i vari sentieri a tema (sentiero dei fiori alpini, sentiero del Brunni, sentiero «des chatouilles», sentiero Kneipp). Il paradiso delle escursioni di Trübsee, punto di partenza ideale per escursioni alla scoperta di diversi laghetti, è a metà strada dal Titlis. Ma non c’è solo questo, perché gli amanti delle sensazioni forti possono scalare su uno dei quattro muri di arrampicata, oppure praticare parapendio, rafting, canyoning e MTB. Talvolta, la suspense non manca neppure sul campo da golf a 18 buche. • La discesa più lunga – 12 chilometri! – dal Titlis a Engelberg vi offre un dislivello di 2000 metri. Il comprensorio sciistico del Jochpass vi conduce fino all'Oberland bernese. Il versante soleggiato di Engelberg è un po’ più calmo: il Brunni è particolarmente adatto ai principianti, alle famiglie, ai gruppi e per rilassarsi. Riguardo alla valle, potete scoprirla praticando lo sci di fondo, il nordic walking, le escursioni invernali o facendo uscite in slitta o in calesse. • Monastero di Engelberg – l’organo di chiesa più grande della Svizzera, la biblioteca dell’Abbazia, il Museo della Valle e un caseificio con degustazione sono le principali curiosità del monastero. • Titlis(m3238) e Rotair – il parco glaciale più alto e paradiso dello sci e dello snowboard più importante della Svizzera centrale, accessibile grazie alla Rotair, la funivia con cabina girevole. • Escursione dei quattro laghi – magnifico circuito dal Trübsee, liscio come uno specchio, al pittoresco Melchsee passando per l’Engstlensee di un blu profondo e il Tannensee dalle acque turchesi. • Sentiero del Brunni - 12 cartelli forniscono informazioni chiare sulla natura, la vita della popolazione locale e degli animali di montagna. • «Schlagerfestival» delle Alpi - festival che permette anche di scoprire nuovi talenti della canzone (agosto/settembre)Coppa del mondo FIS di salto con gli sci a Engelberg - L'unica manifestazione della Coppa del mondo di salto con gli sci della stagione in Svizzera ha luogo a Engelberg→segue Antonio Celeri

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