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LA CONCERTAZIONE

LA CONCERTAZIONE. È un accordo tra più soggetti con interessi diversi Ha un carattere almeno trilaterale perché il suo tratto distintivo è la partecipazione come soggetto contraente delle istituzioni pubbliche (a livello nazionale il governo)

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LA CONCERTAZIONE

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Presentation Transcript


  1. LA CONCERTAZIONE • È un accordo tra più soggetti con interessi diversi • Ha un carattere almeno trilaterale perché il suo tratto distintivo è la partecipazione come soggetto contraente delle istituzioni pubbliche (a livello nazionale il governo) • Ha come oggetto – come posta in gioco – beni pubblici diversamente dalla contrattazione: quindi materie di interesse generale come il controllo dell’inflazione o l’occupazione

  2. PERCHÈ È DIVERSA DALLA CONTRATTAZIONE • La contrattazione è bilaterale , perché coinvolge solo i sindacati e i datori di lavoro, mentre la concertazione è (almeno) trilaterale perché coinvolge accanto alle parti sociali un terzo attore pubblico • La contrattazione è una modalità di regolazione congiunta dei rapporti di lavoro e della condizione di lavoro, mentre la concertazione riguarda materie più ampie che riguardano l’insieme delle rappresentanze sociali, a partire dalle politiche dei redditi che ne costituiscono il cuore • La contrattazione è obbligatoria se si vuole regolare con continuità il cambiamento della condizione di lavoro, mentre la concertazione è eventuale e non risponde a scadenze fisse, ma è collegata alla presenza di macroproblemi

  3. PERCHÈ È DIVERSA DALLA CONTRATTAZIONE • Èuna procedura decisionale più lunga e complessa rispetto alla regolazione basata sul mercato o sul decreto • A livello nazionale si svolge come confronto ed accordo tra le leadership del mondo politico, sindacale, imprenditoriale • In questi casi corre il rischio di essere troppo centralizzata e di regolare in problemi in modo molto standardizzato • Per queste ragioni richiede rappresentanze funzionali molto coese e coordinate capaci di condizionare i comportamenti concreti dei loro associati • Può determinare conflitti con il ruolo del parlamento e con la procedura decisionale basata sulla sovranità popolare, se non c’è una divisione funzionale del lavoro tra sistema delle relazioni industriali e sistema politico

  4. PERCHÈ È DIVERSA DALLA CONTRATTAZIONE • Può essere un accordo “fondamentale” che riguarda le regole del gioco Come: • Saltjobaden 1938 Il Protocollo del 1993 in Italia • Può essere un accordo su materie specifiche e congiunturali • Come le pensioni o l’occupazione • Può essere un accordo su materie periodiche, come la politica dei redditi oppure su emergenze specifiche (come il fisco) • Può essere un accordo-pacchetto , cioè su diverse materie o un su una sola materia ben delimitata

  5. POSSIAMO DISTINGUERE TRE FASI DELLE ESPERIENZE DI CONCERTAZIONE • La prima fase è quella classica neo-corporativa (fino agli anni settanta) basata su benefici crescente in termini di occupazione e di welfare • La seconda è quella dei patti sociali europei degli anni novanta basata su politiche di rigore finanziario e di rilancio delle economie • La terza – emblematizzata dal Patto di Natale 1998 si caratterizza per il raccordo con meccanismi di concertazione locale

  6. COS’È LO SCAMBIO POLITICO (definizione di Alessandro Pizzorno) • Scambio mediato e garantito dal governo tra benefici ricevuti dalle imprese e benefici promessi ai lavoratori • In particolare: • il governo si impegna a mantenere alto il livello della domanda per favorire occupazione e servizi sociali • mentre il sindacato garantisce un certo grado di moderazione salariale per favorire il migliore equilibrio economico LA POSTA IN GIOCO • Di fronte a sindacati potenti i governi hanno il problema di neutralizzare il dissenso e di procurarsi il consenso

  7. COSA SIGNIFICA CHE IL GOVERNO SVOLGE UN RUOLO DI TERZO ATTORE • Non è un ruolo di mero arbitro esterno al processo di decisione • È un ruolo di protagonista delle decisioni • Che interviene per favorirle attraverso l’uso di risorse economiche o anche di risorse simboliche

  8. QUAL’È LO SCAMBIO DEGLI ANNI NOVANTA • Rimane la moderazione salariale fornita dai sindacati attraverso politiche dei redditi rigorose • Ma i benefici attesi nell’immediato non sono un incremento dell’occupazione e del welfare • Piuttosto beni pubblici Come • Il risanamento dei conti dello Stato • Il rilancio della competitività del sistema economico sullo sfondo: • Il raggiungimento dei parametri di Maastricht (1991) in materia di deficit e inflazione

  9. LA CONCERTAZIONE ITALIANA • Il primo accordo triangolare esplicito è il Lodo Scotti del 1983 considerato come un patto inflazionistico • Nel 1984 c’è un accordo (di S.Valentino) firmato solo da Cisl e Uil e seguito da un decreto del governo Craxi • La rottura del patto federativo tra le Confederazioni sindacali Cgil Cisl e Uil produce la fine di questa fase di concertazione una lunga latenza dei meccanismi concertativi

  10. Fino al 1992 • Lunga fase di gioco sulle regole che ha come posta in gioco il ridimensionamento e poi l’eliminazione della scala mobile allo scopo di favorire un migliore controllo dell’inflazione Nel 1993 • Accordo sulle regole del gioco che elimina l’incertezza sulle principali materie delle relazioni industriali L’accordo del 1993 diventa possibile grazie • Alla crisi finanziaria del paese e all’emergenza economica • alla crisi del sistema politico • all’avvicinamento tra le parti • al ruolo attivo e determinante del governo tecnico presieduto da Ciampi

  11. COSA CONTIENE IL PROTOCOLLO DEL 1993 • Istituisce sessioni annuali di politica dei redditi per controllare l’inflazione • Razionalizza il sistema contrattuale fissato in due livelli: uno nazionale di categoria e l’altro decentrato (aziendale o territoriale) • Istituisce le nuove rappresentanze sindacali di base (le RSU) come soggetto della contrattazione decentrata

  12. LIVELLI E MATERIE DELLA CONTRATTAZIONE • NAZIONALE • Parte normativa: ogni quattro anni • Parte salariale: ogni due anni (nel secondo biennio si ha il cosiddetto recupero) • DECENTRATA (aziendale e territoriale) • Parte retributiva si contratta ogni quattro anni • Ma è legata a indici di risultato (produttività, redditività, qualità) • L’abolizione della scala mobile viene compensata da incentivi alla contrattazione continua

  13. SOGGETTI DELLA CONTRATTAZIONE A livello nazionale Segreterie nazionali delle categorie sindacali VS Associazioni settoriali dei datori di lavoro (nel settore pubblico l’Aran) A livello locale/aziendale RSU insieme ai sindacati territoriali di categoria VS Datore di lavoro (spesso assistito dalle associazioni imprenditoriali locali)

  14. RILEVANZA DEL DISEGNO DEL PATTO DI NATALE 1998 • Esigenza di costruire un ‘nuovo scambio’ tra maggiore flessibilità e impegno per gli investimenti e la stabilità • Dopo la fase dell’emergenza si punta a passare a politiche di sviluppo e di innovazione • Si disegna di fatto una struttura della concertazione articolata su due livelli • Infatti diventa protagonista di un patto nazionale la gamba della concertazione territoriale: coinvolgimento degli enti locali • Si chiede agli attori sociali di diventare agenti dello sviluppo locale

  15. COSA HA FUNZIONATO E QUALI SONO I PROBLEMI DELLA CONCERTAZIONE • Funzionano meglio le politiche di regolazione e controllo (come le politiche dei redditi) di quelle di carattere innovativo ( creazione di un terreno favorevole a nuove imprese) • Funzionano le regole delle relazioni industriali ma le politiche per l’occupazione hanno un carattere differito o limitato • Continuano ad essere accordi della old economy che riguardano soprattutto la grande imprese e la forza lavoro più garantita? • Eccessi di distanza dai problemi e dagli interessi dei rappresentati a livello micro

  16. LA CONCERTAZIONE È UN PROCESSO DECISIONALE SUPERIORE? • Presenta vantaggi e svantaggi • In genere ha procedure decisionali più complicate ma un maggiore consenso sociale • Il mercato e il decreto sono spesso più rapidi ma socialmente meno efficaci

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