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Performance e Partecipazione Organizzativa

Performance e Partecipazione Organizzativa. Palermo - 19 aprile 2012 Luca Nervi Servizio Valutazione, Controllo e Formazione Risorse Umane REGIONE LIGURIA. PRIMA. DOPO IL D.LGS 150. L ’ applicazione della riforma : Adempimento formale? o Scelta di cambiamento?.

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Performance e Partecipazione Organizzativa

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Presentation Transcript


  1. Performancee Partecipazione Organizzativa Palermo - 19 aprile 2012 Luca Nervi Servizio Valutazione, Controllo e Formazione Risorse Umane REGIONE LIGURIA

  2. PRIMA DOPO IL D.LGS 150

  3. L’applicazione della riforma: Adempimento formale? o Scelta di cambiamento?

  4. SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORG.VA E INDIVIDUALE L.R. n. 59/2009 L.R. n.23/2010 Approvazione Sistema di misurazione e valutazione della performance D.G.R. 156 del 18.2.2011 Legge n. 15/2009 D.L.gs n. 150/2009

  5. Legge Regionale 59/2009 Art. 2 (Principi generali), comma 1, lett. d): Sistematica misurazione e valutazione della performance e dei risultati, dell’organizzazione nel suo insieme, dei diversi ambiti in cui la stessa si articola, dei dirigenti, finalizzata al miglioramento continuo. Art. 26 (Finalità), comma 1: La misurazione e la valutazione della performance sono finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi offerti, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati perseguiti in quadro di pari opportunità di diritti e doveri, di trasparenza dei risultati e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.

  6. Il ciclo della performance PROGRAMMA DI GOVERNO IX LEGISLATURA PROGRAMMAZIONE REGIONALE MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI E INTERVENTI CORRETTIVI DEFINIZIONE OBIETTIVI STRATEGICI E OPERATIVI MISURAZIONE, CONTROLLO E RENDICONTAZIONE RISULTATI RELAZIONE SULLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE

  7. PROGRAMMA DI GOVERNO IX LEGISLATURA DOCUMENTI PROGRAMMATICI PIANO DELLA PERFORMANCE OBIETTIVI DELLE DIREZIONI E DIPARTIMENTI OBIETTIVI DELLE STRUTTURE DIRIGENZIALI OBIETTIVI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE OBIETTIVO COLLETTIVO AL QUALE COLLABORANO IN MISURA PREVALENTE I COLLABORATORI DI CAT. B, C e D (senza p.o.)

  8. ALBERO DELLA PERFORMANCE 2011-2013 AREA STRATEGICA AMBITI DI INTERVENTO OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI Programmazione e gestione delle attività finalizzate all’erogazione degli aiuti allo sviluppo rurale con particolare riferimento alle imprese agricole singole o associate 1 -Ottimizzare la gestione del Piano di sviluppo rurale mediante la riorganizzazione locale e regionale delle funzioni in materia di agricoltura riattribuite alla Regione a causa della soppressione delle Comunità Montane AGRICOLTURA Programmazione e attuazione di attività per l’erogazione di servizi specialistici verso le imprese agricole e per la promozione dei prodotti tipici 1 – Aggiornare e ridefinire i servizi di informazione alle imprese agricole Attivazione di comportamenti relativi all’altra economia e agli stili di vita consapevoli 1 - Promuovere e divulgare i principi dell’altra economia e degli stili di vita consapevoli AMBIENTE Pianificazione della gestione della costa e del demanio fluviale 1 – Migliorare la tutela della costa e del demanio fluviale Pianificazione della gestione dei rifiuti 1 - Rielaborare la gestione dei rifiuti (definizione di criteri, linee guida e nuovo piano regionale) 1 - Migliorare in termini di efficacia le attività di comunicazione dell’Ente verso i cittadini Miglioramento della comunicazione esterna COMUNICAZIONE INFORMATIZZAZIONE 1 - Eliminare il digital divide territoriale nell’ambito del territorio ligure Implementazione della informatizzazione sul territorio ligure 1 - Unificare gli strumenti regionali di promozione turistica e culturale e razionalizzare le modalità di valorizzazione della cultura con gli Enti Locali della Regione Liguria CULTURA E SPETTACOLO Programmazione e attuazione di interventi regionali diretti alla valorizzazione, fruizione e promozione dello spettacolo e del patrimonio culturale regionale 1 - Razionalizzare e coordinare le procedure a sostegno delle politiche abitative e valorizzare il patrimonio ARTE 2 - Sostenere e coordinare i programmi di riqualificazione urbana in corso e promuovere nuovi programmi anche per piccoli comuni e segmenti sociali deboli Riforma dell’azione regionale nel campo dell’abitare sociale e riqualificazione urbana EDILIZIA E RIQUALIFICAZIONE URBANA 1 – Sostenere azioni a supporto delle politiche della casa e garantire efficienza attraverso l’informatizzazione delle procedure e il monitoraggio da parte degli Osservatori 2 - Promuovere il potenziamento degli interventi di edilizia scolastica anche attraverso la razionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio Misure di sostegno per interventi di edilizia sociale e scolastica RISORSE COMUNITARIE E NAZIONALI 1 - Acquisire tutte le risorse potenzialmente disponibili a livello europeo e nazionale per lo sviluppo del territorio ligure Acquisizione delle risorse finanziarie europee e nazionali necessarie allo sviluppo del territorio ligure FEDERALISMO FISCALE 1 - Attuare la Governance del processo di federalismo fiscale a livello regionale Attuazione del federalismo fiscale 1 - Favorire l'accesso alla formazione con un costante miglioramento dei servizi erogati anche attraverso l'ottimizzazione dell'uso delle risorse disponibili su linee finanziarie diverse 2 - Migliorare ed implementare il sistema regionale di alta formazione Sviluppo della programmazione formativa di qualità in funzione delle reali esigenze del mercato del lavoro SCUOLA E FORMAZIONE Sviluppo del sistema regionale di istruzione e formazione e avvio di azioni di sostegno al diritto allo studio 1 – Sviluppare il sistema regionale di istruzione e formazione professionale (IFP) 2 - Programmare le azioni regionali finalizzate al sostegno del diritto allo studio scolastico/formativo e universitario INVESTIMENTI 1 – Migliorare l'efficienza della spesa regionale 2 - Attivare investimenti con risorse FAS - Programmi 2000-2006 e 2007-2013 Efficienza della spesa e degli investimenti regionali 1 – Accelerare e incrementare gli investimenti pubblici e privati per la realizzazione di infrastrutture nazionali e regionali anche ricercando nuove modalità di finanziamento 2 – Accelerare la progettazione e favorire l’approvazione di opere infrastrutturali di livello nazionale e regionale 3 – Adeguare e semplificare le norme regionali in materia di viabilità e di infrastrutture Realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo economico della Liguria INFRASTRUTTURE 1 - Accrescere le capacità professionali dei lavoratori in una logica anticipatoria dei cambiamenti ed in particolare in situazioni di crisi economica con riflessi negativi sull'occupazione 2 - Migliorare le possibilità in inserimento e di reinserimento sul mercato del lavoro Attivazione di politiche attive finalizzate al mantenimento occupazionale e all'inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro LAVORO 1 - Promuovere l'adozione di comportamenti socialmente responsabili da parte di imprese e di enti 2 – Sostenere l’integrazione e l'inserimento lavorativo degli immigrati regolari mediante la realizzazione di corsi di lingua italiana Promozione della sicurezza sul lavoro e promozione dell'integrazione lavorativa degli immigrati regolari Mantenimento dell'attuale equilibrio e solidità del bilancio ORGANIZZAZIONE 1 – Mantenere gli attuali indici di bilancio in un contesto di complessivi minori trasferimenti e tensioni sul mercato finanziario 1 - Attuare la revisione e l'implementazione dei sistemi di controllo e misurazione della performance 2 - Attuare la semplificazione delle procedure di gestione del rapporto di lavoro Miglioramento dell'organizzazione interna e della performance Potenziamento dell'offerta ed incremento della concorrenzialità dei porti liguri PORTI 1 – Accelerare i processi approvativi ed attuativi per i progetti strategici in materia di portualità 1 - Garantire l'equilibrio economico finanziario nel settore sanitario regionale Equilibrio economico nel settore sanitario regionale SALUTE 1 - Completare l'implementazione del Piano Sanitario Regionale 2 - Governare il tasso di ospedalizzazione Assistenza Ospedaliera 1 - Implementare il Piano di Prevenzione 2 - Implementare le attività del Dipartimento Cure Primarie Assistenza Territoriale e Socio Sanitaria 1 - Attuare il processo di semplificazione normativa, amministrativa e finanziaria 2 - Attuare le procedure e gli adempimenti per la soppressione e liquidazione delle Comunità Montane 3 - Attivare lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) Semplificazione normativa e organizzativa SEMPLIFICAZIONE Razionalizzazione delle attività in materia di statistica degli osservatori e delle agenzie regionali 1 – Attuare il riposizionamento e la razionalizzazione delle attività della Statistica in attuazione della vigente normativa statale e regionale 1 - Realizzare l'Integrazione Sociosanitaria 2 - Realizzare il percorso di riforma del T.U. terzo settore, informatizzare i registri del terzo settore,attivare progetti nazionali e internazionali condivisi SOCIALE Attuazione del Piano Socio Sanitario Integrato e politiche di Terzo Settore Promozione della pratica sportiva (interazione tra enti istituzionali e tra pubblico e privato nel rispetto delle esigenze della cittadinanza ligure) 1 - Adeguare progressivamente l'impiantistica sportiva e sostenere l'animazione sportiva anche attraverso razionalizzazione degli interventi e ottimizzazione dell'uso delle risorse disponibili SPORT 1 - Sostenere l'economia regionale con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (PMI) e alla loro internazionalizzazione 2 - Liberalizzare le attività e semplificare le procedure amministrative per le imprese Sviluppo delle imprese liguri SVILUPPO ECONOMICO 1 - Razionalizzare e migliorare, sotto il profilo paesistico-ambientale, gli attuali siti estrattivi, e attuare interventi per la trasformazione e riqualificazione dei siti dismessi 2 - Riqualificare le grandi città e valorizzare il patrimonio culturale ligure Qualificazione territoriale 1 - Sviluppare politiche territoriali del Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) 2 - Attuare la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento della Costa (PTC) con riduzione di nuovi porti turistici e impianti nautici minori Riordino ed aggiornamento della pianificazione territoriale urbanistica regionale TERRITORIO Riordino e semplificazione della legislazione urbanistico-edilizia-paesaggistica 1 - Predisporre il Testo unico delle leggi in materia urbanistico-edilizia-paesaggio (revisione e semplificazione delle leggi regionali vigenti) Razionalizzazione delle procedure amministrative e semplificazione dei rapporti con i territori e i cittadini 1 - Razionalizzare le procedure amministrative in materia di territorio 1 - Riorganizzare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale 2 - Emanare il Programma dei servizi pubblici locali 2012-2014 3 - Predisporre un Piano di microinfrastrutturazione 2012-2014 Riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale in conseguenza della riduzione delle risorse TRASPORTI Programmazione e attuazione di iniziative finalizzate a favorire le presenze turistiche nella regione in particolare mediante il miglioramento qualitativo del prodotto turistico 1 - Valorizzare il prodotto turistico ligure con particolare riferimento alle strutture ricettive TURISMO

  9. SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORG.VA E INDIVIDUALE PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Valorizzazione e responsabilizzazione sui risultati collettivi Rafforzamento della cooperazione e collaborazione interna PERFORMANCE INDIVIDUALE Riconoscimento dell’impegno individuale RISULTATI SU OBIETTIVI INDIVIDUALI COMPETENZE E COMPORTAMENTI

  10. Performance Organizzativa di Ente Verifica Intermed. (obiettivi Dir. Gen. Dirigenti) Monitor. Trimestr. Valutaz. Perform. Org. Relazione sulla Perform. (Giunta Reg.) Performance Organizzativa Dipartimentale Performance Organizzativa di Struttura Piano della Performance Obiettivi di Ente Obiettivi Direzioni e Dipartimenti Obiettivi Struttura (70%) Obiettivi Posizioni Organizzative (60%) Obiettivi Collettivi ABCD (30%) O.I.V. Valutaz. Perform. Indiv. Sistema Incentivante erogazione compensi GIUNTA REG. DIR. GEN. DIRIGENTI POS. ORG. A,B,C,D Proposta O.I.V. Valutaz. alla G.R. Competenze Comportamenti (30%) Competenze Comportamenti (40%) Competenze Comportamenti (70%) Graduat. in fasce di merito Perf. Org. Perf. Indiv. Richiesta revisione valutaz. SINTESI PROCESSO DI VALUTAZIONE PERFORMANCE ORG.VA E INDIVIDUALE

  11. Le finalità Evidenziare e premiare il contributo individuale di tutti i dipendenti regionali rispetto agli obiettivi dell’Amministrazione e della struttura organizzativa di appartenenza; Definire e comunicare che cosa ci si attende, in termini di obiettivi, risultati e comportamenti, dal personale regionale; Promuovere il valore del lavoro pubblico, l’integrazione e la cooperazione all’interno delle strutture organizzative regionali; Promuovere l’orientamento al risultato, la responsabilizzazione, l’innovazione e il miglioramento continuo dei processi e delle attività; Supportare le politiche di sviluppo del personale (carriera, formazione, crescita professionale, organizzazione del lavoro) Contribuire a creare e mantenere un clima organizzativo favorevole e promuovere una corretta ed equa gestione delle risorse umane.

  12. A) La misurazione e la valutazione della performance individuale del personale dirigenteè collegata: al raggiungimento di specifici obiettivi individuali corredati di appositi indicatori di performance; alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di gestione e valutazione dei propri collaboratori. B) La misurazione e la valutazione della performance individuale del personale non dirigenteè collegata: al raggiungimento di specifici obiettivi individuali nel caso di personale di categoria D con responsabilità di vice dirigenza e posizione organizzativa; al contributo dimostrato nel raggiungimento di obiettivi collettivi assegnati nell’ambito della struttura di appartenenza nel caso di personale senza diretta responsabilità di posizione organizzativa; alla qualità del contributo assicurato alla performance della struttura, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi; Le modalità

  13. Il sistema di valutazione della performance individuale(I fattori comportamentali)

  14. TABELLA N. 3 “Competenze e Comportamenti per la valutazione del personale di cat. A, B, C e D con o senza posizione organizzativa (compresa vicedirigenza) Il sistema prevede sei fattori di valutazione delle competenze e comportamenti:

  15. TABELLA N. 4 “Ponderazione dei fattori valutativi per categoria di personale

  16. Il sistema di valutazione della performance individuale(La scala di giudizio dei fattori comportamentali)

  17. Il sistema di valutazione della performance individuale(Le dimensioni per la valutazione dei fattori comportamentali)

  18. Il sistema di valutazione della performance individuale(La valutazione degli obiettivi individuali e collettivi) Gli obiettivi individuali (dirigenti e pos. org.) sono valutati in base alla seguente scala di giudizio: Il contributo del personale (A, B, C e D senza p.o.) all’obiettivo collettivo collegato è valutato in base alla seguente scala di giudizio:

  19. Il sistema di valutazione della performance individuale(La differenziazione delle valutazioni) Per calcolare l’indice di differenziazione sarà utilizzata la formula dello scarto quadratico medio calcolato sui valori diversi da 100 che misura quanto le valutazioni si discostano dalla media delle valutazioni attribuite.

  20. ANDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA STRUTTURA (monitoraggio trimestrale) PERFORMANCE ORGANIZZATIVA 45% Personale di cat. A,B,C, e D senza p.o. • OBIETTIVO COLLETTIVO • COMPETENZE/COMPORTAMENTI PERFORMANCE INDIVIDUALE 55% 16

  21. ANDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA STRUTTURA (monitoraggio trimestrale) PERFORMANCE ORGANIZZATIVA 40% Personale di cat. D - responsabile di pos. organizzativa • OBIETTIVI INDIVIDUALI • COMPETENZE/COMPORTAMENTI PERFORMANCE INDIVIDUALE 60% 17

  22. ANDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO (monitoraggio trimestrale) PERFORMANCE ORGANIZZATIVA 20% Personale dirigente • OBIETTIVI INDIVIDUALI • COMPETENZE/COMPORTAMENTI PERFORMANCE INDIVIDUALE 80% 18

  23. Collegamento con il sistema incentivante • Perform. Individuale • (per fasce di merito) • Obiettivi individuali • Competenze/Comportamenti • Perform. Organizzativa • dipartimentale PREMIO DIRIGENTI = + • Perform. Individuale • (per fasce di merito) • Obiettivi individuali • Competenze/Comportamenti • Perform. Organizzativa • di struttura PREMIO RESPONSABILI P.O. + = • Perform. Individuale • (per fasce di merito) • Contributo obiettivo collettivo • Competenze/Comportamenti • Perform. Organizzativa • di struttura PREMIO CATEGORIE A, B, C, D = +

  24. LEGGI BASSANINI DECRETO BRUNETTA (D.Lgs 150/2009) RIFORMA PUBBLICO IMPIEGO (D.Lgs 29/1993 D.Lgs 165/2001 e futuro nuovo codice della P.A.) “MANOVRE” D.L. 78/2010 e successive 25

  25. IL DIPENDENTE PUBBLICO SOGGETTO ORG.VO INTERNO PRESSIONE PUBBLICA OPINIONE REGOLE E CULTURA INTERNA CITTADINO

  26. Il processo di riforma si è spesso limitato alla revisione dell’architettura istituzionale e dell’impianto giuridico contrattuale Ciò non è sufficiente al cambiamento se non è accompagnato da un mutamento culturale profondo, condiviso e duraturo accompagnato da una contestuale revisione dei sistemi gestionali 27

  27. I principi della riforma TRASPARENZA MISURAZIONE VALUTAZIONE PERFORMANCE ma per essere attuati occorre…. PARTECIPAZIONE COOPERAZIONE RESPONSABILITA’ 28

  28. Le parole guida del sistema in Regione Liguria • Selettività e differenziazione delle valutazioni • Assegnazione e misurazione obiettivi e risultati individuali e collettivi • Riconoscimento risultati e contributo individuale RESPONSABILITA’ • Coinvolgimento di tutto il personale nella fase di definizione, monitoraggio e misurazione obiettivi • Assegnazione e misurazione risultati collettivi PARTECIPAZIONE • Riconoscimento risultato collettivo (perf. org.va) • Previsione di obiettivi collettivi • Valutazione tra i fattori comportamentali (collaborazione e cooperazione) COOPERAZIONE

  29. IL SISTEMA PUO’ CONCILIARE I DUE ASPETTI ? SISTEMA PREMI/PUNIZIONI MOTIVAZIONI INTRINSECHE • INCENTIVI • PREMI • CARRIERA • COMPETIZIONE • COINVOLGIMENTO • RESPONSABILITA’ • AUTONOMIA • COOPERAZIONE 30

  30. Le scelte organizzative implicite all’avvio del sistema • Direzione per obiettivi • Organizzazione che si evolve dalle funzioni ai processi • Ridefinizione dei compiti e mansioni nell’organizzazione del lavoro interna

  31. I fattori “soft” che il sistema di valutazione deve sostenere • La formazione e l’apprendimento • La partecipazione organizzativa • La comunicazione e trasparenza • La socializzazione organizzativa

  32. I “percorsi” verso una riforma partecipata PERCORSO DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E REGOLAMENTARE PERCORSO FORMATIVO PERCORSO DI COMUNICAZIONE E CONFRONTO INTERNO

  33. Le azioni messe in campo Corsi di formazione sul nuovo sistema e sulle logiche della performance (edizioni speciali per i dirigenti) Corso di formazione specifico dedicato alle rappresentanze sindacali Confronto sindacale prima, durante e dopo Confronto con gli organi politici e l’alta direzione prima, durante e dopo Sportello informativo aperto a tutto il personale prima e durante la fase di valutazione Comunicazione interna (circolari, guida al sistema, newsletter, spazio intranet) Reportistica finale che sarà comunicata a tutto il personale

  34. LE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO paura e scarsa fiducia nel cambiamento non tutti gli stakeholders si attivano percezione di una scarsa coerenza tra principi e scelte organizzative PROCESSO DI CAMBIAMENTO relazioni e comunicazioni deboli e in parte conflittuali timore e inerzia organizzativa di una parte del management 36

  35. PROCESSI quale direzione prendere con il supporto della formazione…. ADEMPIMENTI QUALITA’ QUALITA’ • coinvolgere tutta l’organizzazione nel processo di definizione degli obiettivi e di successiva rendicontazione alla collettività (ruolo della dirigenza e del commitment politico) • garantire equità, uniformità e trasparenza nell’attuazione del processo di valutazione (i valutatori) • rivedere i sistemi gestionali e di organizzazione del lavoro (coerenti con i principi e le logiche del sistema) • attivare una pluralità di strumenti di incentivazione, non solo monetaria • sviluppare l’empowerment del personale e favorire il miglioramento continuo • sostenere la partecipazione, la cooperazione e il lavoro di gruppo GERARCH IA COINVOLGIMENTO COINVOLGIMENTO ZIA INER INNOVAZIONE 37

  36. “Dobbiamo mettere il merito e l'impegno al centro delle politiche, perché valorizzare il merito non significa solo promuovere equità, significa promuovere crescita”. (Giorgio Napolitano - 15 novembre 2011) 38

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