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EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA. Contesto di apprendimento e obiettivi per un curricolo verticale (dai 3 ai 14 anni)  Rivolto agli studenti di Scienze Formazione Primaria dell’Università di Torino 

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EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

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Presentation Transcript


  1. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Contesto di apprendimento e obiettivi per un curricolo verticale (dai 3 ai 14 anni)  Rivolto agli studenti di Scienze Formazione Primaria dell’Università di Torino  a cura della Commissione cittadinanza I.C. Gemelli di Torino in collaborazione con l’Uscot – SFP Università di Torino  Torino, 7 maggio 2009

  2. LA COMMISSIONE • STORIA • COMPOSIZIONE • OBIETTIVI • TEMPI E MODALITA’ DI LAVORO • Prima fase • Seconda fase • IL PRESENTE

  3. STORIA Nasce nell’APRILE ’08 • INDICAZIONI PER IL CURRICULO • BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA • ACCORDO DI RETE REGIONALE

  4. COMPOSIZIONE • 2 INS.TI DI SCUOLA DELL’INFANZIA • 7 INS.TI DI SCUOLA PRIMARIA • 1 INS.TE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • 1 REFERENTE Cooperativa Sociale “UN SOGNO PER TUTTI”

  5. OBIETTIVInel corso di un biennio • Elaborare e proporre un curricolo verticale di Educazione alla Cittadinanza • Raccogliere, ordinare e condividere le esperienze • Progettare e sperimentare percorsi di cittadinanza

  6. Incontri quindicinali di 2 ore ciascuno DUE FASI DI ATTIVITA’ APRILE ’08 - GIUGNO ’08 SETT ’08 - SETT’09 Lettura del verbale Lettura dei documenti Dibattito Verbalizzazione TEMPI E MODALITA’

  7. IL METODO DI LAVORO • Rispetto dell’ IDENTITA’ dei componenti e CONDIVISIONE dell’esperienza personale e professionale • Assunzione di RESPONSABILITA’ attraverso la suddivisione dei compiti e il raggiungimento degli obiettivi nei tempi stabiliti • Elaborazione AUTONOMA dei prodotti attraverso il confronto, la riflessione e la mediazione delle idee

  8. PRIMA FASE Hanno partecipato alcuni genitori Lettura di paragrafi delle INDICAZIONI LE FASI DI LAVORO • MAPPA DELLE FINALITA’ E DEI MACRO OBIETTIVI • LA FIGURA DELL’ADULTO

  9. QUALE ADULTO ? Essere : • un attento osservatore e ascoltatore degli altri e della realtà • coerente nel pensiero e nell’azione • disponibile alla mediazione • perseverante • Avere capacità di negoziazione • Non avere pregiudizi verso gli altri e le situazioni

  10. MA ANCHE… ESSERE POSITIVO nei confronti delle situazioni per offrire speranza di miglioramento e NON rassegnazione

  11. SECONDA FASE • IL CONTESTO DI APPRENDIMENTO • LE PAROLE CHIAVE

  12. Educare alla Cittadinanza ….COSA FARE? Attività Progetti Laboratori

  13. CONTESTO DI APPRENDIMENTO CONDIVISO IN CONTINUITA’ VERTICALE Dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria IN CONTINUITA’ ORIZZONTALE Scuola – famiglie - territorio ATTEGGIAMENTI BUONE PRATICHE INTERVENTI EDUCATIVI

  14. CITTADINANZA IDENTITA' AUTONOMIA RESPONSABILITA' CONDIVISIONE

  15. IL PRESENTE • Curricolo • Finalità e macro obiettivi • Interventi educativi

  16. RESPONSABILITA’ Responsabilità individuale responsabilità collettiva CONDIVISIONE Dalla valorizzazione della conoscenza reciproca alla condivisione Esempi di interventi Quale modello adulto?

  17. IDENTITA’ E APPARTENENZA DALLA CONOSCENZA DEI PROPRI DIRITTI AL SENSO DI APPARTENENZA AD UNA COMUNITA’ AUTONOMIA DALL’AUTONOMIA LEGATA AI BISOGNI PRIMARI ALL’AUTONOMIA OPERATIVA E DI SCELTA

  18. RESPONSABILITA' congruenza con un impegno assunto o con un comportamento, in quanto importa e sottintende l’accettazione di ogni conseguenza (dizionario Devoto Oli della Lingua Italiana)Etica della responsabilità secondo il sociologo tedesco M. Weber (1864-1920) l’etica di chi agisce razionalmente rispetto allo scopo che si prefigge, misurando accortamente il rapporto tra i mezzi e i fini e le conseguenze che le sue azioni possono produrrePrincipio della responsabilità secondo il filosofo tedesco H. .Jonas (1903- 1993) il principio etico ed ecologico per cui dobbiamo assumere un atteggiamento responsabile sia verso le generazioni future, sia verso l’intera biosfera

  19. INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA 3 – 8 ANNI RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE Riflessione su causa—effetto delle azioni attraverso il rinforzo dei comportamenti corretti Definizione dell’ambito della propria responsabilità Assunzione dei propri impegni (da portare a termine) Individuazione dei propri bisogni e di chi / che cosa può aiutare a soddisfarli. Passaggio da responsabilità a corresponsabilità Es.: curo il mio spazio a turno curiamo lo spazio di tutti tutti curiamo lo spazio comune

  20. NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9 – 14 ANNI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA • Confronto diretto tra pari • Ri-negoziazione di comportamenti (regole condivise) • Motivata contestazione delle regole (dal problema alla risoluzione) • Definizione di ruoli : - ADULTO guida autorevole e non autoritaria attenzione al rapporto leader/ gregario L’adulto ha la responsabilità di offrire modelli alternativi agli stereotipi (ad es impedendo il crearsi di capri espiatori e/o leaders negativi) - STUDENTI rispetto nel prendersi cura dei propri compagni : tutoring studio cooperativo preparazione e sviluppo di progetti comuni • Attività diversificate che consentano l’emergere di abilità di ciascuno

  21. PRENDERSI CURA.... DELL'ALTRO DELLO SPAZIO Nella scuola dell’infanzia Nella scuola secondaria Il tutoring Nel biennio Attività di discussione Il tribunale Nella scuola primaria Il territorio – La consulta

  22. CONDIVISIONE …”La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società,ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme” da p.19 “Per una nuova cittadinanza “ Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione - 2007

  23. SCUOLA - STUDENTI VALORIZZAZIONE delle diverse identità e radici personali e culturali attraverso attività per conoscere il proprio vissuto recuperare il senso della propria esperienza valorizzare la conoscenza reciproca promuovere una diffusa convivialità ( soggiorni,feste,..) costruire un linguaggio comune conoscere e riflettere sulle esperienze altrui farsi carico collettivamente delle esigenze altrui mettendo a disposizione le proprie capacità ORGANIZZAZIONE di attività di lavoro di gruppo per rinforzare l’identità di classe laboratori composti da gruppi di classi diverse per recuperare il senso di appartenenza alla comunità- scuola attività di pubblica utilità CONDIVISIONE di spazi comuni (refettorio,laboratori, palestra,..) materiali comuni (libri,sussidi didattici,giochi,..) percorsi e obiettivi formativi/cognitivi

  24. SCUOLA - FAMIGLIE Costituzione di un PATTO EDUCATIVO Creare un dialogo per ottenere FIDUCIA da parte delle famiglie: l’adulto a scuola è un professionista che lavora nell’interesse dei loro figli Accogliere le famiglie all’ inizio di ogni ciclo scolastico Promuovere e sostenere il gruppo delle famiglie

  25. Valorizzare la conoscenza Nella scuola dell’infanzia Nella scuola primaria IL circle time Nella scuola secondaria Percorso di accoglienza

  26. Quale modello di adultoper educare alla RESPONSABILITA’e alla CONDIVISIONE

  27. IDENTITA' IO APPARTENENZA ad una comunità

  28. INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA • Conoscenza del proprio corpo Il genere - le uguaglianze e le differenze • Consapevolezza delle proprie capacità Il TUTORING • Storia personale Il nome – la mia famiglia • Identificazione nel gruppo Il riconoscimento • Conoscenza dei propri diritti Percorsi sui bisogni di se’ e dell’altro La cura • Lettura delle emozioni proprie ed altrui • Risoluzione dei conflitti Accettazione cognitiva della frustrazione

  29. INTERVENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA Dai 6 agli 8 anni • Costruzione della comunità Attività di accoglienza • del bambino • della famiglia • della classe • Costituzione di regole condivise • Identità personale Storia del bambino La nascita e i primi anni di vita La storia della famiglia L’esperienza della scuola dell’infanzia L’ingresso alla scuola primaria Riflessione sulle proprie emozioni e sui sentimenti

  30. Dai 9 agli 11 anni • Percorsi individuali sull’identità e diversità di sentimenti ed emozioni • Didattica della valorizzazione delle proprie capacità • Autovalutazione dei propri comportamenti e dei propri punti deboli punti forti Condivisione dei criteri di valutazione

  31. INTERVENTI NELLA SCUOLA SECONDARIA

  32. AUTONOMIA con particolare attenzioneagli SPAZI e al TEMPOda conoscere comestrutturare valorecurare aggiunto In CONTINUITA’ l’acquisizione dell’ AUTONOMIA può attraversare queste fasi: AUTONOMIA legata ai bisogni primari legata alle emozioni AUTONOMIA OPERATIVA come organizzare il proprio tempo come organizzare il proprio impegno scolastico (procedure /pianificazione) AUTONOMIA DI SCELTA

  33. Importanza della routine quotidiana Stabilire una scansione del tempo con i bambini Rappresentazione del compito Portare a termine quello che si è iniziato Contratto con la famiglia Circle time per lavorare sulle emozioni Controllo dell’impulsività Tutoring Modelling Confronto tra vari tipi di testo Ricerca di parole – chiave Uso di mappe concettuali Attività di sintesi Trasferimento di concetti e/o regole acquisite in altri contesti Verbalizzazione del compito da svolgere Descrizione delle procedure Utilizzo del problem solving Atteggiamento dialogante dell’adulto Sperimentazione delle scelte (mettersi in gioco- assumere le proprie responsabilità) Definizione dei criteri di scelta Prefigurazione di causa- effetto Ridefinizione delle proprie scelte ( rivalutazione dell’errore) Capire lo stile di apprendimento da parte dell’adulto da parte dell’allievo Presentare diverse metodologie di studio Lavorare sulla ricerca del proprio metodo di apprendimento INTERVENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9 – 14 ANNI INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA 3 – 8 ANNI

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