1 / 21

PAESAGGI CULTURALI La media-alta Valle del Metauro tra tempo e territorio

Centri di Educazione Ambientale. PAESAGGI CULTURALI La media-alta Valle del Metauro tra tempo e territorio.

lin
Download Presentation

PAESAGGI CULTURALI La media-alta Valle del Metauro tra tempo e territorio

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Centri di Educazione Ambientale PAESAGGI CULTURALILa media-alta Valle del Metauro tra tempo e territorio Il paesaggio che oggi vediamo è in gran parte il frutto di una stratificazione plurisecolare: di un lavoro lungo e faticoso fatto con le conoscenze tecniche e la cultura che l’uomo possedeva di epoca in epoca. Questa stratificazione è rintracciabile in tanti e minuti segni presenti sul territorio risalenti a epoche diverse, ma che convivono in un unico insieme: testimonianza viva e attuale della storia del nostro territorio. Programmi educativi

  2. I Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” Il progetto “Paesaggi” PAESAGGI CULTURALILa media-alta Valle del Metauro tra tempo e territorio Identità culturale e metodologica dei Cea Terre Alte Il Territorio dell’alta-media Valle del Metauro Programmi educativi per le Scuole Rete museale di collegamento Contatti

  3. Il progetto “Paesaggi” Paesaggi: l’identità culturale della Valle del Metauro come fattore di integrazione tra giovani e anziani TITOLO Associazioni di Volontariato Marche – Centro Servizi per il Volontariato quale principale sostenitore finanziario Associazione di Volontariato AUSER Fossombrone quale associazione capofila del progetto Associazioni di Volontariato del territorio con ruolo di co-progettazione e partecipazione a tutte le fasi del progetto: ANFFAS Fossombrone – AVULSS Fossombrone – AVULSS Cagli – AVIS Cagli LA RETE PROGETTUALE 7 Residenze Protette per anziani ricadenti nelle 2 Comunità Montane coinvolte nel progetto: Comunità Montana Catria e Nerone e Comunità Montana del Metauro Ambito Territoriale Sociale n° 7 di Fossombrone e Ambito Territoriale Sociale n° 3 di Cagli I Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” e le cooperative sociali gestori di tali cantri: Coop La Macina ambiente e Coop Arancia Blu

  4. Il progetto “Paesaggi” MOTIVAZIONI E BREVE SINTESI Nella convinzione che la trasmissioni di saperi e di esperienze tra anziani e giovani sia alla base di una società solidale e che gli anziani costituiscano una risorsa fondamentale per la comunità e per la salvaguardia dell’identità culturale del paesaggio, il progetto ha proposto azioni di ascolto rivolte agli anziani e azioni di comunicazione dirette al mondo della scuola, considerata oggi più che mai una sede importante del processo educativo e di crescita dei giovani. Il progetto a partire da un forum iniziale di condivisione delle strategie operative e metodologiche con tutti i soggetti aderenti al progetto e con stake-holders territoriali, ritenuti fondanti per la realizzazione dell’iniziativa progettuale, ha previsto una fase di indagine/animazione presso le Residenze Protette per Anziani/Case di Riposo con l’obiettivo di raccogliere quanto più materiale possibile (fotografico, documentario, informativo….) utile ad una iniziale ricostruzione dell’identità culturale della Valle del Metauro e della sua evoluzione nel tempo. Tutto questo materiale è stato tradotto in percorsi di educazione ambientale da proporre alle scuole di ogni e grado, con gli obiettivi di: - trasferire questi saperi ai giovani - creare con i giovani momenti di riflessione sulla nostra storia culturale aumentando il senso affettivo di appartenenza ai nostri luoghi - favorire e facilitare momenti di contatto/incontro tra giovani e anziani L’evento finale e i CD-report realizzati sono stati considerati dall’intera equipe di lavoro, occasioni prioritarie per consentire una nuova progettualità futura e garantire così il proseguo di questa straordinaria ricostruzione della storia culturale della Valle del Metauro.

  5. I Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” LABORATORIO TERRITORIALE DEL FURLO Il Laboratorio Territoriale del Furlo progetta di favorire, nel territorio di competenza (collinare e di media montagna) un’azione educativa, formativa e informativa tesa a creare un ambiente culturale idoneo all’affermazione e alla realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile. Si propone di costruire un dialogo con la comunità locale sui temi della progettazione, organizzazione e gestione del territorio. Al fine di realizzare ciò attiva processi partecipativi per il coinvolgimento consapevole del territorio sui programmi, progetti ed azioni in grado di condizionare la qualità della vita nel presente e nel futuro. Il LabTer del Furlo si propone, quindi, di svolgere una funzione di raccordo, di stimolo e di coordinamento tra le diverse realtà pubbliche, private e dell'associazionismo già operanti sul territorio, sui temi della cultura, dell'occupazione, della difesa ambientale, dell'impegno sociale e del tempo libero.

  6. I Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” CENTRO DI ESPERIENZA DEL CATRIA E NERONE • Il Centro di Esperienza residenziale del Catria e Nerone si configura come una struttura diffusa sul territorio, un sistema in grado di accorpare più realtà contestualizzate in cui “fare educazione”, proporre esperienze, lavorare secondo i principi della solidarietà e della sostenibilità al fine di: • migliorare l'azione e il supporto allo sviluppo di una educazione e una cultura ambientali nell’ottica della sostenibilità • potenziare il tessuto e la struttura organizzativa a livello territoriale. • Il Centro di Esperienza del Catria e Nerone operando già da anni nella promozione sostenibile, solidale e partecipata del proprio territorio, ha individuato nella costruzione di un sistema lo strumento attraverso il quale concretizzare un rapporto costruttivo ed un processo di sviluppo, per promuovere una cultura ambientale legata ai temi della sostenibilità dei rapporti tra l’uomo e il suo ambiente naturale e sociale. Cea CE “Ostello S. Giovanni” – Cantiano Cea CE “La Chiusura” – Apecchio

  7. Identità culturale e metodologica dei Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” Perché Paesaggio …ogni parte si impegna a riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità [Convenzione Europea sul Paesaggio – Firenze 2000] Natura e Cultura: due parole-chiave particolarmente attuali, che stanno assumendo un ruolo sempre più fondante nell’elaborazione di strategie di sviluppo di un territorio nell’ottica di una sostenibilità economica-politica-sociale. Parole che sottendono una elaborazione sistemica del rapporto Uomo-Territorio e della sua evoluzione nel tempo: è proprio dalla interazione dell’uomo con il proprio territorio e del territorio con la sua popolazione che si sviluppa il concetto di paesaggio: una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni,il cui carattere è il risultato delle azioni e delle interazioni dei fattori umani e/o naturali (Consiglio d’Europa, 2000). Cultura non vuol dire soltanto arte ma soprattutto “senso della comunità” e “conoscenza della piccola storia”: quella cioè fatta di quotidianità, di profumi, di sapori, di ingegno, di sopravvivenza. I programmi si inseriscono nella convinzione che l’armatura culturale di un paesaggio non solo si costituisca come matrice dell’identità dei luoghi, ma che rappresenti anche la linea strategica e prioritaria per uno sviluppo locale sostenibile. In tal senso, nei programmi, il paesaggio viene considerato da più punti di vista contemporaneamente: Identitario: elementi paesaggistico-culturali tradizionali o particolarmente significativi per la memoria locale e la dimensione identitaria dei luoghi Estetico: per gli osservatori il paesaggio può essere più o meno bello Naturalistico: per la presenza di elementi di particolare pregio e di emergenze sia faunistiche che floristico-vegetazionali

  8. Identità culturale e metodologica dei Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” • Finalità • Non si può dunque parlare di paesaggio senza intrecciarlo con la dimensione identitaria dei luoghi e con la partecipazione. Occorre far leva sul senso di appartenenza delle comunità che abita quel territorio, sul significato positivo che la comunità da ai beni paesaggistici, sulla consapevolezza del valore di monumenti e manufatti, itinerari e acque, vegetazione e fauna, interi sistemi ambientali da gestire e fruire collettivamente come risorsa per il futuro. • In mancanza di questi presupposti e di questa dimensione valoriale, si assiste ad una perdita di interesse sociale nei confronti dell’ambiente vissuto con seguente destrutturazione del paesaggio e perdita della propria identità. Per quanto sopra esposto i Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” hanno appositamente elaborato alcuni programmi educativi rivolti agli alunni delle Scuole del territorio, al fine di: • avviare processo di formazione  integrale della persona:  emozioni, valori, motivazioni  e competenze  per un saper dire, saper fare, saper essere cittadini nell’ambito della convivenza civile • creare le condizioni operative per iniziative e forme di partecipazione dove gli studenti siano protagonisti di modelli di cittadinanza attiva e di solidarietà agita • acquisire consapevolezza della cittadinanza attiva, attraverso azioni, reti e modelli di interazione tra scuola e territorio • favorire le azioni di cura e gestione del proprio ambiente • costruire, in primo luogo per la scuola, straordinarie occasioni per conoscere, gestire e valorizzare il proprio paesaggio, la propria identità e storia, le risorse, i luoghi, gli itinerari, i saperi, i prodotti materiali, artigianali, artistici e culturali, le possibilità di prendersi cura in modo partecipato del proprio territorio

  9. Identità culturale e metodologica dei Centri di Educazione Ambientale “Terre Alte” • Strumenti e metodi • Verranno privilegiate modalità di lavoro dinamiche, operative, concrete che non escludano lezioni frontali o momenti di studio e riflessione individuali, ma che prevedano prioritariamente di lavorare sul territorio e con il territorio. Verranno privilegiate le seguenti dimensioni: • il fascino delle esperienze vissute • le emozioni che vengono generate e condivise • il coinvolgimento multisensoriale ed il clima d’interazione e scambio con gli altri • Nell’approccio esperienziale il partecipante, in questo caso l’alunno (di ogni fascia di età scolastica), è sempre il protagonista: vivere in prima persona qualcosa anziché farselo raccontare aumenta moltissimo le probabilità che dall’esperienza si generi apprendimento, che quanto appreso permanga nella nostra memoria e che cambi concretamente i nostri comportamenti e le nostre azioni. L’esperienza è il principale veicolo di apprendimento dell’uomo in quanto viene sempre vissuta in prima persona, coinvolge tutti i nostri cinque sensi, è solitamente accompagnata da forti emozioni e ci vede spesso interagire, divertendoci, con altri soggetti. • Ogni programma educativo proposto è stato ideato sostituendo, quasi totalmente, i momenti frontali di didattica con uscite su territorio, escursioni/passeggiate in luoghi di particolare pregio naturalistico o storico-culturale, oppure da momenti laboratoriali veri e propri. Un insieme di esperienze di varia natura dunque per facilitare una lettura integrata del territorio attraverso le risorse paesaggistiche che lo caratterizzano senza ovviamente dimenticare gli scenari naturalistici che lo caratterizzano.

  10. Il territorio dell’alta-media Valle del Metauro Il territorio non è una superficie piatta su cui l’uomo compie le sue attività, ma un condensato di significati, intenzioni e forme, che si sono intrecciati e stratificati in funzione dei fenomeni naturali e, soprattutto, dell’operato delle diverse civiltà, dei gruppi sociali e dei loro modi di produzione. La sua forma attuale è il prodotto di continui processi fisici e delle continue azioni che compiono gli organismi viventi (piante, animali, uomo), interferendo sulla sua struttura e modificandola per i propri fini. “Leggendo” con occhi attenti il territorio è possibile accorgersi di tutto ciò; l’area in questione si presenta come un "libro" aperto sulla storia locale e sul rapporto cultura-natura, con la sua stratificazione di popolazioni e civiltà costituita da una trama fitta di beni ambientali, urbanistici, architettonici (borghi, pievi, case-torri, ruderi di castelli, ecc...) e del patrimonio tradizionale.

  11. Il territorio dell’alta-media Valle del Metauro La bellezza e la varietà dei paesaggi, la ricchezza geologica, la notevole copertura forestale e la varietà di ecosistemi, frutto dell'intreccio tra fattori biotici , abiotioci, climatici ed antropici, ne fanno un'area di valore unico che ha bisogno, però, di una forte iniziativa di rivalutazione sociale e culturale. Il territorio interessato da questo progetto è la Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo” e l’area geografica del Catria e Nerone, che si trova all’interno del settore di confine tra l’Appennino centrale e l’Appennino settentrionale, un’importante area di demarcazione geomorfologica e biogeografica.

  12. Programmi educativi per le scuole

  13. Programmi educativi per le scuole

  14. Programmi educativi per le scuole

  15. Programmi educativi per le scuole

  16. Programmi educativi per le scuole

  17. Programmi educativi per le scuole

  18. Programmi educativi per le scuole

  19. Programmi educativi per le scuole

  20. Rete museale di collegamento • Museo del Territorio della Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo” [Via Flaminia – Loc. Furlo – Acqualagna] • Museo del Lavoro Contadino [ Castello dei Conti Oliva – Piandimeleto] • I mestieri di una volta [Palazzo Mercuri – Sant’Angelo in Vado] • Museo della Civiltà Contadina [Via Crescentini – Sassocorvaro] • Museo di Storia dell’Agricoltura e dell’Artigianato [Palazzo Ducale – Urbania] • Sulle tracce dei nostri padri [Monastero di Montebello - Isola del Piano] • Museo delle Terre Marchigiane [Via Leopardi - San Lorenzo in Campo] • Museo Geopaleontologico Naturalistico Antropico e Ornitologico “Brancaleoni” [Castello Brancaleoni – Piobbico] • Agrimuseo “Azienda Agrituristica La Colticciola” [Cagli] • Agrimuseo “Azienda Agrituristica di Giancarlo Mochi” [Piobbico]

  21. Contatti CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE “TERRE ALTE” LABORATORIO TERRITORIALE DEL FURLO CENTRO DI ESPERIENZA DEL CATRIA E NERONE Via Pianacce, 1 61041 Acqualagna (PU) Tel. 0721/700224-6 Fax 0721/700148 www.lamacina.it/laboratorioterra.it info@laboratorioterra.com Fine

More Related