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ANALISI ENERGETICA NELLE SCUOLE

ANALISI ENERGETICA NELLE SCUOLE. Rilevare i consumi di energia. Persone in possesso dei dati. Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici. MODALITA’ OPERATIVE PER IL CALCOLO DEI CONSUMI.

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ANALISI ENERGETICA NELLE SCUOLE

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Presentation Transcript


  1. ANALISI ENERGETICA NELLE SCUOLE

  2. Rilevare i consumi di energia Persone in possesso dei dati Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici MODALITA’ OPERATIVE PER IL CALCOLO DEI CONSUMI Individuare i gradi-giorno della zona in cui è situata la scuola Individuare il fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento in funzione della forma degli edifici Individuare il fattore di normalizzazione dei consumi d’energia per considerare l’orario di funzionamento della scuola Modelli (schede) per il calcolo degli IEN Campioni di riferimento Calcolare gli Indicatori Energetici Normalizzati IEN Individuazione delle classi di merito Valutazione dei risultati

  3. Reperimento dei dati di interesse energetico Nella tabella che segue sono riportate le grandezze necessarie per applicare i procedimenti messi a punto dall'ENEA per permettere il confronto energetico negli istituti scolastici. Inizialmente bisogna verificare chi è in possesso dei dati. Alcuni sono di pertinenza sia della scuola, sia dell'ufficio competente dell'Ente proprietario, altri dell'uno o dell'altro. Il consumo elettrico, ad esempio, è noto sia a chi paga, sia al personale della scuola, che può facilmente effettuare una lettura del contatore, ammesso che sia accessibile. Per il consumo del combustibile per riscaldamento può valere lo stesso discorso se si tratta di gas metano, altrimenti ci si può rivolgere all'Ente proprietario o a chi gestisce il contratto di fornitura del calore.

  4. Modalità di calcolo dei consumi energetici specifici I consumi di combustibile e di energia elettrica delle scuole in esame vanno determinati e valutati confrontandoli con i consumi di riferimento di un campione significativo di scuole. Per la parte riscaldamento i consumi di riferimento delle scuole campione sono riferiti all’unità di volume riscaldato e all’unità di Gradi-Giorno. I consumi di combustibile, inoltre, sono influenzati da altri due parametri che sono le ore giornaliere di funzionamento della scuola e la forma dell’edificio. Dall’analisi del campione di scuole, utilizzato come riferimento della comparazione, è stato possibile quantificare, con buona approssimazione, la dipendenza dei consumi da questi due ultimi fattori. I consumi delle scuole in esame vanno perciò corretti (in base alla forma dell’edificio e al numero di ore di funzionamento) con dei cosiddetti fattori di “normalizzazione”.

  5. Indicatori energetici normalizzati Indicatore IENR Classi di efficienza relative ai consumi specifici per riscaldamento Indicatore IENE Classi di efficienza relative ai consumi specifici per energia elettrica N.B: Questi indicatori non sono oggetto di normativa tecnica consolidata; si tratta di consumi opportunamente trattati affinché siano confrontabili con quelli di un campione.

  6. Rilevare i consumi di energia Consumi medi annui di combustibile per riscaldamento I consumi di energia per riscaldamento vanno rilevati dalle bollette o fatture della centrale o delle centrali termiche della scuola in esame. Essi dovranno fare riferimento ai 3 anni antecedenti a quello della diagnosi. Si sommano i consumi di combustibile dei tre anni e si dividono per 3 ottenendo così il consumo annuo medio di combustibile. Nel caso in cui la gestione degli impianti energetici sia regolata con un contratto di servizio energia, i dati di consumo devono essere forniti dal gestore del servizio che li deve rilevare dal libretto di centrale. Nmc = Normal Metro Cubo

  7. Rilevare i consumi di energia Consumi medi annui di energia elettrica I consumi di energia elettrica, relativi ai 3 anni antecedenti a quello della diagnosi, vanno ricavati dalle bollette del distributore. Si sommano i consumi d’energia elettrica dei tre anni e si dividono per 3 ottenendo così il consumo annuo medio d’elettricità. I dati dei consumi annui d’energia elettrica vanno, poi, registrati nella tabella che segue.

  8. Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici Volumetria lorda riscaldata ( V ) Si ricava dai disegni, se sono disponibili, oppure si misura l'edificio dall'esterno. Nella V vanno compresi i muri esterni e vanno escluse quelle parti dell'edificio non riscaldate (interrati, mansarde, magazzini, garage, etc.). Se la scuola si compone di più edifici, V sarà la somma delle volumetrie dei singoli edifici. Superficie lorda ai piani ( Ap ) La superficie ai piani viene ricavata dalle planimetrie degli edifici o, in mancanza di queste, con rilievi diretti comprendendo nelle misure anche i muri divisori, esclusi i muri perimetrali. Se la scuola si compone di più edifici Ap sarà la somma delle superfici ai piani dei singoli edifici. Superficie disperdente ( S ) La superficie disperdente è data dalla somma delle singole superfici che avvolgono il volume lordo riscaldato V (pareti perimetrali, tetti, solai di piano terra). Se la scuola si compone di più edifici S sarà la somma delle superfici disperdenti dei singoli edifici.

  9. Rilevare la volumetria lorda riscaldata, la superficie lorda ai piani e la superficie disperdente degli edifici V = ……… m3 Ap = …….. m3 S= . …….. .m2

  10. Individuare i Gradi-Giorno della località in cui è situata la scuola Per i confronti tra i consumi di combustibile per riscaldamento occorre tener conto delle differenze climatiche delle località in cui sono situate le scuole. A tale scopo i consumi specifici vengono "destagionalizzati" attraverso i Gradi-Giorno (GG) che sono ottenuti come sommatoria delle differenze tra la temperatura interna di progetto (20 °C) e la temperatura media giornaliera esterna, per tutti i giorni di riscaldamento della stagione invernale di una determinata località. Poiché per la maggior parte dei comuni non sono disponibili i GG effettivi anno per anno, si adottano quelli di legge, calcolati su base pluriennale. Se fossero disponibili quelli effettivi, si assumerebbe il valore medio dei GG degli ultimi tre anni, in analogia a quanto fatto per i consumi di combustibile. Per la definizione esatta dei GG e per la loro adozione si rimanda al DPR 412/93. Per conoscere i GG del Comune interessato: www.comuni-italiani.it

  11. Fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento, in funzione della forma degli edifici A parità di volume riscaldato di due edifici quello che ha una maggiore superficie disperdente consuma più energia per il riscaldamento. L'incidenza di questo elemento è notevole. Il consumo specifico della scuole in esame, perché sia comparabile con i consumi di riferimento delle scuole campioni, deve essere normalizzato con un fattore che tenga conto della loro forma. Esso viene espresso dal rapporto tra la superficie disperdente dell'edificio e il suo volume lordo riscaldato ( S/V ). In corrispondenza di questo rapporto e della tipologia di scuola in esame si ricava, dalla tabella che segue, il fattore di normalizzazione Fe. S/V = ……… m2/m3

  12. Fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento, in funzione della forma degli edifici Fattori di normalizzazione Fe MATERNE MEDIE- SECONDARIE/SUPERIORI ELEMENTARI Fe = ………

  13. Fattore di normalizzazione del consumo per riscaldamento, in funzione della forma degli edifici Fattori di normalizzazione Fh Il fattore di normalizzazione Fh dipende dalle ore di funzionamento della scuola. La normalizzazione dei consumi medi deve essere effettuata per le scuole Elementari, Medie e Secondarie Superiori, dati i diversi orari di presenza e quindi di consumi per riscaldamento, per illuminazione e per altri servizi. Le scuole Materne presentano in massima parte uno scarto di orario di funzionamento limitato (da 6 a 8 ore al giorno) tale da non comportare apprezzabili differenze dei consumi. Nella tabella a fianco sono riportati i valori dei fattori di normalizzazione (Fh) dei consumi per riscaldamento e di energia elettrica relativi alle ore di funzionamento giornaliero delle scuole. Fh = ………

  14. Valutazione dei risultati Campione di riferimento La valutazione dei consumi energetici specifici (IEN) calcolati per la scuola in esame avviene, come già accennato, paragonandoli ai consumi specifici di riferimento relativi ad un campione significativo della realtà nazionale. Nelle tabelle che seguono sono riportati i consumi specifici di riferimento organizzati per tipologia scolastica e per classe di merito rispetto alla qualità energetica. Individuazione delle classi di merito La classe di merito della scuola in esame si individua in base alla collocazione nelle tabelle di riferimento dello IEN trovato.

  15. Valutazione dei risultati Classi di merito dei consumi specifici di riferimento per riscaldamento Wht / m3 * GG * anno

  16. Valutazione dei risultati Classi di merito dei consumi specifici di riferimento per energia elettrica kWhe / m2 x anno

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