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Umiliati Inermi Sfruttati Deprivati Schiacciati Usati Deboli Coraggiosi Ingenui Corrotti Violenti Ribelli Affamati Fatui

Umiliati Inermi Sfruttati Deprivati Schiacciati Usati Deboli Coraggiosi Ingenui Corrotti Violenti Ribelli Affamati Fatui Entusiasti Distrutti Isolati Violentati Usati dimenticati. Le Nazioni Unite e i bambini in situazione di conflitto armato. I quaderni di apasci Numero 4.

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Umiliati Inermi Sfruttati Deprivati Schiacciati Usati Deboli Coraggiosi Ingenui Corrotti Violenti Ribelli Affamati Fatui

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Presentation Transcript


  1. Umiliati Inermi Sfruttati Deprivati Schiacciati Usati Deboli Coraggiosi Ingenui Corrotti Violenti Ribelli Affamati Fatui Entusiasti Distrutti Isolati Violentati Usati dimenticati Le Nazioni Unite e i bambini in situazione di conflitto armato I quaderni di apasci Numero 4

  2. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO IL BAMBINO E LA SAVANA

  3. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Il bambino e La savana Camminava Shittu sulla pista polverosa; i piedi di cuoio, robusti, abituati al duro e secco terreno. Conservava una lancia, quella di suo padre, che sua padre aveva ricevuto da suo padre, quella che veniva usata nella Contesto uRisoluzioni 1261, 1265 (1999) e 1296 (2000) C.S. -piena legittimità alla protezione dei bambini -impatto devastante dei conflitti sui bambini = implicazioni per pace e sicurezza -particolare vulnerabilità dei bambini

  4. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO danza della caccia e che aveva tanto impressionato la mamma di Shittu, quando era ancora una ragazza: una solenne lancia con la punta in bronzo. Ora, la lancia, gli serviva solo a sorreggere, bilanciata sulla spalla, un fagotto con tutti i suoi averi. 1980-2000: bambini come bersagli e autori di violenza -Metà dei 21 Milioni di rifugiati sono bambini -13 Milioni di bambini sfollati all’interno dei propri paesi -300.000 bambini soldato -8.000-10.000 vittime delle mine

  5. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO C’era il coltello, lavorato da suo nonno, dopo aver rubato del tondino dal cantiere dei Bianchi. Aveva battuto per giorni quel ferro, dopo averlo scaldato; e quando sembrava alla fine, ecco che lo attorcigliava o lo piegava e tornava a scaldarlo e a batterlo. Ne era uscito un 1986-1996: 2 Milioni di bambini uccisi 6 Milioni feriti 10 Milioni traumatizzati 1 Milione orfani

  6. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO coltello da caccia affilatissimo. C’era anche una focaccia, una scatoletta di carne che gli aveva dato un soldato, dei fagioli cotti: gli ultimi che gli aveva cucinato sua mamma. Camminava sulla pista polverosa, ma non sapeva per dove: Contesto uVittime di stupro uAlti quanto un fucile automatico uSeparati dalle famiglie Vittime di HIV/AIDS, veicolato dai conflitti

  7. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO sapeva che doveva andare via. La mamma, l’aveva fatto fuggire da dietro la casa: “ Salvati!” aveva detto. E Shintu aveva ubbidito, senza voltarsi indietro, come gli era stato raccomandato. Aveva sentito l’eco • sproporzionatamente colpiti dai conflitti armati • penalizzati più degli adulti

  8. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO secco dei colpi di fucile, gli era stato risparmiato il macabro risucchio dei colpi di machete che avevano finito la sua famiglia. Ora era lì che camminava sulla pista polverosa con un terrore immobile nel cuore. Una nuvola di polvere ruppe l’orizzonte uniforme. Legislazione a tutela dei bambini ·Convenzione sui Diritti del Bambino (9/1990) ·Protezione in tempo di conflitto ·Diritti politici, civili, economici, sociali e culturali ·Partecipazione e legge umanitaria ·Rimane in vigore durante i conflitti ·Impegna Stati a recupero fisico e psichico, reintegrazione sociale ·Si applica a tutti i bambini

  9. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Shintu continuò a camminare: non c’era gran che dietro cui nascondersi. La polvere ingrandì, poco per volta, e si trasformò in un camion che rollava sulla pista: dalle sponde del cassone spuntavano canne di fucile. Scese un uomo, dalla cabina; dopo averlo preso in giro, chiamandolo grande • Fondamento normativo • uConvenzione di Ginevra (1949) • uStatuto di Roma della Corte Penale Internazionale (1998) • Trasferimento forzoso di bambini = genocidio • Stupro e schiavitù sessuale crimine contro l’umanità • u Carta Africana su Diritti e Benessere dei Bambini (9/1999)

  10. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO guerriero, per via della lancia, gli disse che c’era bisogno anche di lui. Non gli chiese se era d’accordo; non si informò dei suoi genitori: quelli rimasero come un nodo sul fondo del suo cuore. Shintu chiese se poteva tenere la lancia. • Fondamento normativo • uProtocollo Facoltativo sulla CDB (5/2000): • Stabilisce età minima per arruolamento obbligatorio: 18 anni • Invita età minima per reclutamento volontario: 18 anni • Proibisce a bande armate reclutamento di minori di 18 anni • Cooperazione tecnica per prevenire reclutamento

  11. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Monitoraggio per conoscere l’entità del problema uUNICEF e RSSG: controllo attivo e rapporti in -Burundi -Colombia -RDC -Sierra Leone -Sri Lanka uCICR e altri (NU) con presenza sul campo u ONG Salì dietro il cassone aiutato da una mano che si protendeva verso di lui. Gli altri erano seduti contro le sponde; semi coricati fra stracci e sacchi di ruvida tela. C’erano cassette di munizioni e fucili pesanti. Ogni uomo portava cinture di pallottole a tracolla.

  12. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Obblighi e impegni uComunità internazionali responsabili perché inadempienti rispondano e non traggano vantaggio dalle violazioni: -Stati possono condizionare l’aiuto al rispetto delle regole -Influenza delle popolazioni espatriate -Ruolo di terzi “prestigiosi” -Settore privato: ridurre incentivi economici (Ris. 1306-2000 CS su nesso fra commercio diamanti, armi e intensificazione conflitto in S. Leone) -Sanzioni anti-UNITA (Angola) -Sfruttamento illegale delle risorse (RDC) C’erano anche due ragazzi come lui: uno aveva una sporca benda macchiata di sangue attorno al braccio. Gli adulti parlavano tra di loro di agguati e rappresaglie, di spedizioni e di fughe disperate. I bambini non potevano parlare, solo

  13. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO bisbigliare quando i grandi erano distratti. Dovevano essere attenti e pronti ad eseguire le richieste che venivano loro rivolte. Shintu, a mozziconi, venne a sapere che lo avrebbero addestrato a combattere con i fucili e, se era fortunato, gliene avrebbero Accesso all’ assistenza umanitaria uNegazione di servizi/benefici: effetti devastanti sui bambini. Privazione di: -cibo -servizi medici -alloggio, riparo - vestiti, ecc.

  14. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Anche assegnato uno. Ma questo dipendeva dal prossimo scontro. Il camion correva sulla pista polverosa, sballottando i suoi occupanti o cullandoli. Shintu voleva dividere il suo cibo con i due ragazzi. Gli fu spiegato che gli uomini dovevano mangiare per primi. • Accesso all’ assistenza umanitaria • ØCS: incorporato protezione dei minori nel mandato MONUC • ØUNICEF, OMS, ACNUR: giorni/settimane di “tranquillità”, zone di sicurezza, corridoi umanitari • Tuttavia, attacchi su bambini e personale umanitari in aumento

  15. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Armi leggere uLegame diretto fra facile disponibilità di armi leggere e vertiginoso aumento di vittimazione di bambini e donne. uBambini = soldati “appetibili” u“Taking Aim at Small Arms” uInterventi su traffico illecito: -Moratoria ECOWAS (1998) - Conferenza Grandi Laghi/Corno d’Africa (Dichiaraz. Nairobi 3/2000) A loro restarono solo pochi fagioli. Shintu finì per assopirsi. Il silenzio del motore e voci eccitate lo destarono. Erano giunti al campo. Furono fatti scendere e l’ufficiale lo prese per una spalla e lo condusse vicino ad

  16. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO una grande tenda, dissimulata da reti mimetiche. Fu presentato ad un altro soldato e sentì che annunciavano che era giunto un altro elemento da addestrare. Il soldato gli porse un fucile di legno. Shintu restò là in piedi, reggendo con Mine anti-uomo uConvenzione di Ottawa (1999) uRilevamento e sminamento: molti mesi o anni uBambini a rischio (lavoro nei campi, pastorizia, gioco, raccolta di acqua e legna) u Maggior danno sul corpo di un bambino

  17. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO una mano la lancia del nonno e trattenendo con l’altra il fucile contro la gamba, disse:” Ma io non voglio imparare a uccidere!” Il nonno, consegnandogli la lancia, gli aveva detto che si trattava di un’arma da grandi e coraggiosi cacciatori, ma non doveva mai Mine anti-uomo uProgrammi di coscientizzazione e prevenzione: -“Bambini per bambini” (Kosovo): giochi, teatro, canzoni. Fumetti, segnali, posters, magliette, spille, TV e radio - 51.000 bambini in Cambogia (1999): formazione, demarcazione mine, riabilitazione fisica, reintegrazione disabili [UNICEF e ONG]

  18. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO uPurtroppo, assenza di budget nelle operazioni di Peacekeeping … Protezione contro sanzioni uSanzioni “cieche” uCosti immediati e a lungo termine su bambini (Iraq, Burundi): -collasso infrastrutture sanitarie e educative -ridotte opportunità economiche -lavoro minorile in aumento u Studi NU su sanzioni “intelligenti” (non direttamente focalizzate sui bambini) essere rivolta contro un uomo: chi l’avesse fatto si sarebbe trasformato in una belva immonda. Shintu non voleva assomigliare a una iena. Così guardò dritto in viso quel soldato ed attese. Prima vennero le derisioni e gli insulti.

  19. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO La parola più gentile fu vigliacco. Poi fecero leva sul suo amor proprio. Alla fine vennero chiamati gli altri ragazzi e fattili schierare, si ordinò loro di eseguire alcune manovre nei ranghi e alcuni finti assalti in ordine sparso. Dopo questa dimostrazione, di nuovo sull’attenti, Bambini “sradicati” e sfollati u13 Milioni violentemente dislocati u75% dei 2,5 Milioni sfollati in Angola sono minori u 68% dei profughi interni in Burundi: donne e bambini (1/2000)

  20. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Bambini “sradicati” e sfollati uMancanza di risorse affidabili: alimentazione, acqua, reddito, cure sanitarie e alloggio uMadri tendono a ridurre allattamento al seno osservarono il nuovo venuto, mentre l’ufficiale sottolineava la sua vigliaccheria e il disonore di non voler combattere contro quelli che gli avevano massacrato la famiglia. Shintu fu di nuovo invitato a schierarsi con gli altri ed imparare le esercitazioni. u Adolescenti “appetibili” a rischio di malattie trasmesse sessualmente, gravidanze non volute, problemi di salute mentale, violenza, abuso di sostanze stupefacenti

  21. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Bambini “sradicati” e sfollati Studi UNICEF (Sri Lanka e Colombia): Il ragazzo si morse le labbra e dovette appoggiarsi con maggior forza alla fiera lancia del nonno per trovare il coraggio di continuare. “ Ma io non voglio imparare a uccidere!” Vennero anche i colpi di verga, somministrati da un ragazzo, perché un guerriero non si • Adulti in fuga incapaci di provvedere supporto emotivo e fisico • Bambini che si sottraggono a reclutamento forzato: inseguiti, puniti, uccisi Tecnologie comunicazione applicate sul campo: “Child Connect” per la riunificazione di bambini smarriti alle famiglie (Kosovo)

  22. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO doveva sporcare le mani con un traditore della sua razza e della sua famiglia. Shintu venne abbandonato sotto una tettoia di frasche, dietro una grande tenda, con la schiena ulcerata e dolorante. Scese la notte. Shintu aveva la bocca arida e un sordo tremore gli saliva dalla pancia per Bambini “sradicati” e sfollati RDC (1/2000): u10.000-20.000 maggiori di 15 anni combattenti u1,3 Milioni dislocati u210.000 soffrono di malattie epidemiche e denutrizione u1.500 non-accompagnati o separati 12.000-15.000 bambini di strada solo in Kinshasa (UNICEF 2000)

  23. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO tentare i muscoli di tutto il corpo. A tratti perdeva il contato con la realtà. Una sensazione di frescura, anche se bruciante, lo fece sobbalzare. Qualcuno, con delicatezza gli stava bagnando le ferite. Una ragazza, facendogli segno di Problemi specifici delle bambine u Spesso rapite a fini sessuali da gruppi armati: -stupro -schiavitù sessuale -prostituzione u (Kosovo, S. Leone)

  24. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO tacere, gli fece bere qualcosa di fresco e saporito da una ciotola. Poi restò ancora solo. Più tardi la ragazza tornò e lo consigliò di andarsene. La sua sorte era segnata, come lei aveva sentito dai soldati. La ragazza gli bisbigliò il suo nome, Legu e lo Problemi specifici delle bambine Genocidio Rwanda (1994): u45.000 bambini capo-famiglia, di cui il 90% bambine. uSecondo la legge Rwandese, le ragazze non possono ereditare la terra … u Finalmente, nuova legge di rettifica (UNICEF, NU – 11/1999)

  25. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO invitò a fuggire assieme a lei. Lei era prigioniera ed era obbligata a servire quei soldati: servirli in tutto. Shittu, cui la bevanda aveva restituito in parte le forze, accettò. Il campo era silenzioso e le sentinelle poche e distratte. I due ragazzi, dopo essersi mossi per un Problemi specifici delle bambine uFacciata di impunità per autori di violenza sessuale contro i bambini in tempo di guerra sta finalmente crollando. uTribunali per l’ex Yugoslavia e il Rwanda hanno già comminato pene severe. u Caso recentissimo (Rwanda): stupro di una bambina molto giovane ha dato luogo alla condanna per genocidio e crimini contro l’umanità.

  26. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO tratto a carponi, presero a camminare, col passo regolare di chi sa di dover risparmiare le forze. Si davano la mano, per farsi coraggio, per solidarietà, per condividere la paura e la disperazione: eppure erano nemici. Shittu ci pensava, mentre procedevano decisi, ma con i sensi Bambini soldato uCombattenti ubbidienti e … a basso costo uPoveri, analfabeti, provenienza rurale uVolontari: -sfuggire alla povertà -allettati da ideologie etniche, religiose, politiche Se e quando sopravvivono: spesso disabili e marcati psicologicamente

  27. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO pronti a cogliere ogni rumore. Suo nonno gli diceva sempre che avrebbe potuto riconoscere chi gli era amico dalla mano aperta che gli avrebbe offerto. Quella ragazza gli aveva offerto ben più di una mano. Camminavano assieme sulla pista polverosa. Bambini soldato Prevenzione: rivolgersi a radici profonde -gruppi di bambini particolarmente vulnerabili -“arruolatori” uriduzione povertà umiglioramento/intensificazione dell’educazione uopportunità di formazione professionale u partecipazione dei giovani nello sviluppo comunitario u

  28. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Bambini soldato uProtocollo Facoltativo CDB -età minima 18 anni (per tutti i belligeranti) -riabilitazione ex-bambini soldato -Peacekeeping NU: polizia (civ/mil) minori di 25 anni, truppe minori di 21 uProgrammi di riabilitazione: in vigore dalle prime fasi del conflitto e fino al completamento formale del disarmo, smobilitazione e reintegrazione L’alba improvvisa li colse mentre camminavano tenendosi per mano. Con l’altra, Shittu reggeva sempre la lancia che aveva potuto raccogliere lasciando il campo. Furono due giorni di duro cammino, di pochi sorsi d’acqua e pochi bocconi di focaccia secca e

  29. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Bambini soldato uAccordo di pace di Lomé (7/1999) [S. Leone]: primo a contenere esplicite misure sul ruolo dei bambini nei processi di disarmo. uNessuna menzione negli accordi di Cambogia, El Salvador, Guatemala, Liberia, Mozambico. uLiberia: malgrado sforzi UNICEF, niente di fatto per 4.300 bambini soldato. Molti continuano a combattere al di là della frontiera. sottile. La pista si fece più calpestata, disseminata di tracce, segnata da stracci abbandonati, legni spezzati, che Shittu e Legu raccolsero coscienziosamente e si legarono sulle spalle: la legna era sempre preziosa. Poi, le tracce indicavano un centro

  30. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Bambini soldato uProspettive incoraggianti: UNICEF, RSSG & DPKO -materiale formazione e linee guida su disarmo, smobilitazione e reintegrazione, focalizzati sui bambini -partecipazione dei bambini a pianificazione -strutture/spazi separati in campi di smobilitazione - occasioni per reintegrazione nella vita civile centro abitato, anche molto popoloso. Capitare in qualsiasi posto a chiedere ospitalità richiedeva almeno un gesto di cortesia: portare la legna per il fuoco. Dietro una duna, movimentata da radi ciuffi d’erba videro uno spettacolo indescrivibile.

  31. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Educazione e adolescenti Bisogno di crescita intellettuale, oltre a protezione fisica e assitenza umanitaria. Routine scolastica: fonte rassicurante di continuità e stabilità. Attività organizzate (disegno, lettura, racconto, musica, sport): effetto terapeutico su bambini stressati. Una conca assolata e assolutamente brulla ospitava migliaia di persone, riparate alla meglio sotto coperte stracciate tese su bastoni o sotto frasche rinsecchite. Uno strano silenzio incombeva, nonostante il numero delle persone. Pochi si muovevano e quei pochi si

  32. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO trascinavano stancamente,, senza meta apparente. Al margine opposto della conca, si intravedeva una lunga fila fatta di donne e bambini, presso un automezzo con una sbiadita croce rossa sulla fiancata. Addentrandosi nella piana, Shittu e Legu si guardavano in giro Educazione e adolescenti uAdolescenti: - più probabilità di essere arruolati - meno prob. di trovarsi in classe (istruzione formale termina dopo ciclo elementare) -spesso responsabilità in famiglia e ruoli di leadership -modelli per coetanei. uIniziative di educazione alla pace. u Counselling, formazione professionale, opportunità economiche alternative

  33. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO attoniti: nessuno li accoglieva, nessuno li scacciava, era come se nopn esistessero. Si avvicinarono alla lunga fila e venne fatto loro cenno di mettersi in coda. Una donna magrissima e alta, che tentava, invano, di nutrire al seno rinsecchito un bimbo con stampati sul corpo Educazione e adolescenti Due esempi: Kosovo e Timor Est uKosovo: urgenza di reclutare e formare insegnanti fra i rifugiati (UNICEF) centinaia di m kits (ONGs) classi di recupero costruzioni di scuole (bilaterali) Timor Est:materiali scolastici, incentivi a insegnanti a rimanere in classe (UNICEF), formazione insegnanti (ONG), supplementi alimentari a studenti (PAM)

  34. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO i segni dell’inedia, li guardò con simpatia e rivolse loro la parola. Erano due giorni che attendevano una distribuzione di cibo e speravano che , prima di sera, sarebbe arrivato qualcosa. All’inizio del mese era arrivato un abbondante carico di cibo. Quegli stupidi bianchi lo avevano Educazione e adolescenti Altri esempi: Kosovo. Unificare programmi per studenti Serbi e Albanesi B&H. Lezioni di storia separate: chiaro ostacolo a riconciliazione. Scuole usate come centri di arruolamento. Necessità di creare uguale accesso alle iscrizioni per ragazze. Opportunità educative anche per bambini sfollati

  35. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Incorporare la protezione nel negoziato di pace uBambini spesso dimenticati da grandi negoziatori … … malgrado numerosi inviti del CS uQualche passo in avanti: “promesse” formali da parti in conflitto in Burundi, Colombia, S. Leone e Sudan. uFinora, bambini explicitamente citati solo negli accordi di Irlanda N e Lomé u1999: SG sempre riferimento a b. nel riferire a CS su disarmo, smobilitazione e reintegrazione distribuito agli uomini: questi si erano riempiti le pance; parte del cibop l’avevano venduto per procurarsi alcool, parte l’avevano disperso o buttato litigandoselo. Per i bambini e le donne ne era rimasto ben poco. Il quel campo arrivavano da tantissimi villaggi distrutti dalla guerra,

  36. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Incorporare la protezione nelle operazioni di mantenimento della pace Missioni di PK: ruolo critico e privilegiato in materia di protezione e diritti CS: Sr. Protection Officers in tutte le operationi (2000) -assicurare che diritti e protezione di tutti i bambini siano una priorità nell’intero processo - esigere inserimento dei bambini nei programmi di tutti gli “appetibili” meccanismi di coordinamento (NU, agenzie, ONG, bilaterali) dalla guerriglia, dai contrattacchi, dagli agguati. Lì si consumava l’ultima speranza. Shittu e Legu si guardarono e, assieme, lasciarono la fila: avevano letto ambedue nei corpi e negli occhi di quella gente, nel fetore che veniva dal campo la disperazione della

  37. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO morte che avanzava, la terribile decisione di chi ha deciso di non decidere più nulla, solo attendere. I due ragazzi ripresero il cammino sulla pista polverosa: non sapevano dove andare, ma non volevano arrendersi. Erano poche le parole che li legavano, ma una ostinata speranza Incorporare la protezione nelle operazioni di mantenimento della pace -assicurarsi che tutti i protagonosti siano “child-conscious” -identificare aree scoperte da finanziamenti e assistenza tecnica -promuovere creazione di meccanismi nazionali di protezione -facilitare comunicazione e scambio di informazioni -agire come punti di contatto fra vari settori coinvolti - assicurare che tutto il personale sia correttamente formato

  38. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Incorporare la protezione nelle operazioni di mantenimento della pace uAttualmente, due missioni PK hanno Sr. Child Protection Officers: - UNAMSIL - MONUC Componente mass-media per disseminare informazioni (Bosnia, Cambogia, Kosovo, Liberia) u Progetto “Voice of Children”: mezzo straordinario di riconciliazione e una cocciuta voglia di non arrendersi cementavano la loro decisione di continuare. Istintivamente andavano verso la montagna. Il percorso non era facile: non una volta sola erano riusciti, a stento, a rifugiarsi dietro i radi cespugli al passaggio di convogli di

  39. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO militari o di gruppi di guerriglieri sbandati. Una notte furono svegliati da spari: il terrore che li inchiodò al suolo li salvò; non furono scorti. Il terrore e il non aver acceso alcun fuoco la sera: non per scelta, ma per mancanza di cibo da cuocere. A tratti la speranza vacillava, ma poi Incorporare la protezione nelle operazioni di mantenimento della pace ONU - Pacchetto: schede tascabili con codice di condotta uSessioni su: - diritti umani e legge umanitaria in riferimento ai bambini -problemi specifici dei bambini soldato -aspetti pratici delle operazioni (es: > 16 detenuti: speciale protezione) uOmbudsman per ricorsi sul comportamento di caschi blu e PK Diritti dei bambini e aspetti di protezione nella formazione di poliziotti in Kosovo e Croazia (OCSE)

  40. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO riprendevano coraggio e proseguivano. La pista era meno arida e la vegetazione meno stentata, anche se la fatica della salita rendeva più pesante il cammino sotto il sole. Quel giorno si erano trascinati con lentezza: una stanchezza impossibile da sopportare Procedimenti giudiziari uPace e giustizia = ugualmente importanti in un processo di pace uImpunità uRisoluzione CS 1261 (1999): - ricerca della verità (UNICEF: sessioni speciali su violenze a bambini a Timor Est ) - denuncia dell’immobilismo giudiziario (UNICEF – Guatemala: risolto solo 13% dei crimini contro bambini di strada)

  41. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO appesantiva le loro membra. Forse era giunto il momento di sedersi ad attendere la morte. Tutti i loro sforzi li avevano portati, almeno, a morire sui fianchi puliti della montagna, piuttosto che nella fetida conca del campo profughi. Camminavano lungo una pista Procedimenti giudiziari - diritto internazionale ora consente di perseguire autori di crimini su bambini indipendentemente da luogo del crimine e nazionalità u bambini accusati di gravi crimini: Rwanda. 1,700 accusati di genocidio, detenuti in condizioni orribili (6/1996). UNICEF: assistenza legale a 1.191

  42. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO particolarmente larga e segnata. Dietro un dosso, intravidero un folto di piante. Una vecchia costruzione bianca, un pozzo, un orto, tracce di combattimenti: era una vecchia missione, teatro di uno dei tanti massacri. Dietro l’edificio, legname e corde. Costruzione della pace nella fase post bellica -Sfida: “crisi dei giovani” dopo la fine delle ostilità -assicurare partecipazione nel processo di ricostruzione -assistenza psicosociale (a livello comunitario) per traumi psichici (S. Leone, Kosovo, Libano) -quadro normativo nazionale in materia di protezione. Assistenza tecnica in Cambogia, Timor E., Guatemala, Kosovo per ridisegnare la legislazione

  43. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO C’era ancora il secchio legato alla corda del pozzo; e dal pozzo saliva la frescura dell’acqua. Si dissetarono.Nell’orto c’era di che sfamarsi. Shittu si guardò in giro, si diresse verso una palma leggermente inclinata, descrisse un cerchio con il bastone della lancia e la piantò, C’era ancora il secchio legato alla corda del pozzo; e dal pozzo saliva la frescura dell’acqua Si dissetarono. Nell’orto c’era di che sfamarsi. Shittu si guardò in giro, si diresse verso una palma leggermente inclinata, descrisse un cerchio con il bastone della lancia e la piantò, Costruzione della pace nella fase post-bellica -rintracciare bambini separati dalla guerra (CICR, NU) -“Child friendly spaces”: gamma di servizi di base (sanità, aiuto psicosociale, attività educative e ludiche, formazione dei bambini sui loro diritti. (UNICEF in Albania) -Commissioni nazionali sui bambini vittime della guerra (S. Leone, 4/2000)

  44. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO con la punta rossastra verso l’alto, al centro. “ Qui costruirò la mia capanna”. Legu, lentamente, guardandolo negli occhi, entrò nel cerchio. Mentre, rapida, calava la sera, i due si abbracciarono. Forse, il bambino che non aveva voluto imparare a uccidere Iniziative regionali e internazionali uCE: protezione bambini e bambini soldato, fra le 5 priorità del 1999 uProvvedimenti per bambini in guerra (compresi b/s) nell’accordo ACP-UE (Benin, 6/2000) uConsiglio d’Europa: bambini vittime della guerra in Kosovo e creazione di ombusdman europeo uOCSE. Bambini soldato oggetto del Summit di Istabul (11/1999) e del vertice di Varsavia (5/2000) u OUA. Bambini soldato. Dichiarazione di Algeri (7/1999)

  45. stava costruendo una speranza per l’Africa. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO stava costruendo una speranza per l’Africa. Iniziative regionali e internazionali uCommonwelth. Bambini in guerra. Durban (11/1999) uECOWAS. Dichiarazione di Accra e Piano d’azione per assistere bambini vittime dei conflitti (4/2000) uCanada. Conferenza di Winnipeg (9/2000) uOSA. Appello a tutti gli stati membri al rispetto della CDB in situazioni di conflitto (6/2000) u G-8. Prima volta … Okinawa (7/2000)

  46. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO ONG e società civile uParticolarmente efficaci in 3 aree: -advocacy network -programmi operativi in risposta ai bisogni dei bambini vittimizzati -fonti d’informazione, idee e nuove proposte uPrimo aiuto da: - famiglie e comunità (genitori, anziani …) - comunità di fede, leader spirituali Cooperazione con CMdC, Santa Sede, Conf. Islam media non ci parlano degli innumerevoli morti per conseguenza delle guerre? Per potercene, forse, proporre di sempre nuove?

  47. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Conclusioni uTroppo spesso, bambini vittime innocenti e dimenticate uDivario fra diritto e realtà, impegni e azioni. uConvincere autori delle violazioni: il costo dei comportamenti eccede ogni reale beneficio uQualcosa si fa, molto più si può e si deve fare Perché ci viene nascosto l’orrore delle miserie postbelliche dove la fame è solo l’evento meno traumatico?

  48. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO Conclusioni uPer ridurre il danno ai bambini provocato dalle guerre: -prevenire ogni forma di conflitto -creare “cultura di prevenzione” (CS 11/1999) -correggere distribuzione risorse fra e all’interno dei paesi -impedire deterioramento della sicurezza in generale = costruire “cultura di pace” Perché le numerose guerre che infiammano il mondo non trovano eco nella nostra informazione?

  49. LE NAZIONI UNITE E I BAMBINI IN SITUAZIONI DI CONFLITTO ARMATO • Conclusioni • uCampagne • - Coaliz. x fermare l’uso di bambini come soldati = Protocollo Facoltativo • WV e altre ONG = applicazione risoluzione 1261 • StC = rapporto War Brought Us Here Perché non si proibise la costruzione e la vendita di armi leggere e mine antiuomo?

  50. CONFLITTI IN ATTO PER CAUSE : PETROLIO – MINERALI - BIODIVRSITA’ – ACQUA – CONFLITTI ETNICI – DISPUTE TERRITORIALI

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