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La video rassegna stampa dei giornali in pdf, 30 luglio 2020

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La video rassegna stampa dei giornali in pdf, 30 luglio 2020

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Presentation Transcript


  1. ISSN: 1720-2024 Martedì 30 giugno 2020 Anno XXXVIII - Numero 179 - € 1,40 DIRETTORE DAVIDE VECCHI www.corrieredellumbria.it Controlli in centro nei locali, super multa di 6 mila euro a una kebabberia: vendeva shottini oltre l’orario Movida,questore:“Problemaèalcolaiminori” PrimoPiano PERUGIA K Il posto fisso in centro storico potenziato su tre turni, quello alla stazione diFontiveggechedivente- rà un luogo di accentra- mento per la partenza dei serviziinterforze,lavendi- ta di droga che è “ancora troppa” e poi la movida, cheilquestorediPerugia, Antonio Sbordone, non esitaadefinire“fuoricon- trollo”. Ed è su questo punto che il questore au- spicamaggiorecondivisio- ne di responsabilità. “So- no rimasto molto colpito dall’uso smodato di alcol dei minori” un’intervista a tutto cam- po con il dell’Umbria.Intantosaba- to sera super multa a una kebabberia in centro che vendeva alcol alla tre di notte. Il questore poi par- la anche di Umbria Jazz: “Io devo far rispettare la legge che, al momento, vietaancoragliassembra- menti”. ? a pagina 11 Marruco Treincidentiin10chilometri:ècaos RinviateIrpef, Ires eIva Pagamentoimposte prorogatoal20luglio ? a pagina 2 Andreini Effettopositivodellockdown Ireati calano del61 percento spiega in Corriere ? a pagina 3 ??????? ????? ? Un’amica di famiglia Delirio sulle strade L’autoarticolatofinitofuoristradasulraccordo,all’altezzadiOlmo.E’statoilterzoincidenteinappenadiecichilometri? a pagina 5 ? a pagina 4 Sostituiti tre commissari straordinari su quattro. Resta solo De Fino alla Usl 2. A Perugia arriva Giannico, ex dirigente di Zingaretti La Regione azzera i vertici della sanità umbra Oltrelasiepe Procuratore atteso PERUGIA K Sanità, cambiano tre commissarisuquattro.Re- stasolo De Finoalla Asl2. All’ospedale di Perugia al postodiOnnisarrivaGian- nico,exdirigentediZinga- retti alla Regione Lazio. All’ospedalediTerniChia- relli va al posto di Cascia- ri,mentre alla Usl 1 Genti- li va al posto di Pasqui. ? a pagina 9 Antonini TERNI OperazioneGotham Dimezzatele condanne PERUGIA Iniziata l’era di Cantone PERUGIA Biondi, si indaga per dolo ? a pagina 31 di Roberto Segatori K Ieri ha preso servizio il nuovo Procuratore della RepubblicadiPerugiaRaf- faele Cantone. Il suo inse- diamento merita almeno tre riflessioni. La prima ri- guarda le caratteristiche del tribunale Com’è noto, la sede è com- petente a indagare [ continua a pagina 13 ] UMBRIA UJ,bilancio inrosso per261 mila euro ? a pagina 9 perugino. ? a pagina 16 ? a pagina 13 Marruco Sport CALCIO Cittadellaamara IlGrifocrolla acolpi dirigore: 2-0 CALCIO Ternana, ancora l’Avellino Mastavoltasonoplayoff ISSN (pubblicazione online): 2531-8985 ??????????????? ????????????????????????? ?????????????? ???????????? ? a pagina 36 Fratto AUTOMOBILISMO AMagione tretrofei e100piloti in gara ? a pagina 36 ???????? ????????? ?????????????? MOTOGP Dovizioso, operazione ok “Prontoperil mondiale” ??????? ??????? ??????????? ?????? ?????? ??????? ??????? ??????? ??????? ??????? ?????? ???????? ? a pagina 35 Uras ? a pagina 38

  2. Perugia MARTEDÌ 30 giugno 2020 www.lanazione.it/umbria Redazione: Piazza Danti, 11 - 06121 Perugia - Tel. 075 5755111 Pubblicità: SpeeD - Via M. Angeloni, 80/B - 06121 Perugia cronaca.perugia@lanazione.net spe.perugia@speweb.it A ridosso di Perugia Tre incidenti e il traffico si paralizza I conti non tornano Accade a Umbria Jazz Bilancio in ’rosso’ per 261mila euro LUBE STORE PERUGIA SAN SISTO By Oppiarelli LUBE STORE PERUGIA SAN SISTO By Oppiarelli Scarponi a pagina 9 S.Coletti a pagina 20 Biondi, un solvente la causa del rogo Ponte San Giovanni: l’incendio nell’azienda che tratta i rifiuti sarebbe dovuto a fattori accidentali A pagina 4 IL MONDO DELLA SCUOLA Alunni distanziati Il Comune: «Stop burocrazia Faremo da soli» S.Angelici a pagina 5 TERNI Malore cardiaco Ricoverato il vescovo Piemontese Tempi ristretti e costi elevati Sagre limitate a quattro giorni Così molti eventi salteranno Cinaglia a pagina 8 A pagina 7 I commissari della sanità umbra Tre volti nuovi tra i vertici C’è il manager dei conti laziali RAFFAELE CANTONE SI INSEDIA A PERUGIA COME PROCURATORE «SUBITO «SUBITO AL LAVORO» AL LAVORO» Pontini alle pagine 2 e 3 Pontini alle pagine 2 e 3 A pagina 6 Assisi Ha le doglie il bebè nasce dentro l’auto Gubbio Grosso cinghiale fa ribaltare un pulmino La mamma era in viaggio verso l’ospedale Il parto su una piazzola lungo la strada Coinvolti sei ragazzi di ritorno dal mare Soltanto lievi ferite ma tanto spavento Baglioni a pagina 12 A pagina 13

  3. Perugia 11 martedì 30 giugno 2020 cronaca@gruppocorriere.it - La città sotto controllo Antonio Sbordone al Corriere: “Posto fisso in centro aperto fino all’una di notte; a Fontivegge un pasticcio; per Umbria Jazz dobbiamo vietare assembramenti” Movida, il questore: “Traiminorenni giratroppoalcol” di Francesca Marruco PERUGIA K Il posto fisso in centro storicopotenziatosutretur- ni, quello alla stazione di Fontivegge che diventerà un luogo di accentramento per la partenza dei servizi interforze,lavenditadidro- ga che è “ancora troppa” e poilamovida,cheilquesto- rediPerugia,AntonioSbor- done, non esita a definire “fuori controllo”. Nella visita alla redazione del Corriere dell’Umbria di ieri pomeriggio sono stati moltiitemitrattati,dallock- down al controllo del terri- torio perugino, fino alla im- minente edizione speciale di Umbria Jazz per cui va trovata la quadra. Per quanto riguarda il po- sto fisso in piazza Danti, Sbordone evidenzia che “è già potenziato da qualche giorno e aperto fino alle una di notte, tranne la do- menica. Quando è chiuso c’èuncitofonochemettein collegamento gli utenti con la questura”. Il posto fisso di Fontivegge, che in realtà non è mai stato tale per ca- renzadipersonaleeperina- deguatezza degli spazi, lo stesso Sbordone lo defini- sce un “pasticcio” diverrà un “punto di concentra- mento da cui partiranno i servizi interforze. Sarà fre- quentato da tutte le forze di polizia, ma non può essere aperto al pubblico sempre. Anche lì comunque abbia- mo messo un citofono che metteràgliutentiincollega- mento con gli agenti della polferefinalmente,neigior- ni scorsi, è stato anche for- malmente consegnato alla polizia”. E sulla movida, che in que- ste ultime settimane ha fat- to dormire sonni niente af- fatto tranquilli a istituzioni In redazione Ilquestore diPerugia, Antonio Sbordone ierialCorriere ancora sono vietati gli as- sembramenti,èmoltocom- plicato gestire la situazio- ne”. Sempre sulla movida, Sbordone dice di aver ap- prezzato quei locali che si sono muniti di persone ad- dette al controllo dei docu- menti, ma non nega che “fatta la legge, trovato l’in- ganno: va un maggiorenne eloprendepertutti”.Ilque- store, che ha guidato anche l’ufficio di Modena, porta ad esempio l’organizzazio- ne che c’è lì: “La movida è distribuita in diversi punti della città, mentre qui è ac- centrata in due punti, e ci sono degli steward per fare informazioni e indicazioni. Non può gestire tutto la po- liziaenon èneanchegiusto chelamovida venga milita- rizzata”. Va indirizzata. O si deve aspettare che passi il momento. “Secondo me -aggiunge-moltapartedel- lalitigiositàriscontrata ulti- mamente è stata causata dal lockdown”. E su questo tema loda il comportamen- to dei giovani che “hanno dato una grande prova”. Quanto all’emergenza Co- vid19 lasanità, “l’ha gestita moltobene.Avolte,dacitta- dino, ho pensato che fosse inmodoanchetropposeve- ro,maeffettivamenteirisul- taticisono”.Quantoalcom- pito affidato dell’ordine in lockdown, racconta: “Ho vissuto con imbarazzo l’attività che ab- biamo dovuto fare, per for- tunaviviamo in unpaese in cui non si deve chiedere al- lepersonedovevannoeco- sa fanno. Ma devo dire che gliumbrisisonocomporta- ti molto bene”. Capitolo Umbria Jazz per l’edizione speciale tanto desiderata da perugini e non solo per cui oggi si terrà un tavolo tecnico in questura. L’orga- nizzazione ha presentato un progetto per la gestione dei concerti, ma a preoccu- pare Prefetto e questore so- no le troppe persone fuori dalla zona della kermesse. “Noi - dice in proposito Sbordone - dobbiamo fare rispettarela legge,che vieta ancora gli assembramenti, ma di certo non ci dimenti- chiamo di quanto la città ne abbia bisogno”. E infine, sul’arrivo del neo procura- tore, Raffaele Cantone, di- ce: “Sono certo che la sua grandissima esperienza sa- rà un valore aggiunto”. eforzedell’ordine,ilquesto- re auspica “che tutti faccia- no qualcosa in più”. “Io - racconta - sono rimasto molto colpito dall’uso smo- dato di alcol da parte dei minorenni. Per questo van- no presi provvedimenti pe- santi, come quello adottato neiconfrontidelbarcheab- biamo chiuso. Ma non ba- sta e in questa fase, in cui alle forze I controlli Gliagentidellamunicipalehanno fatto anchealtridueverbalida1000euro Stangataperil kebab in centro Maximulta daseimila euro treoredopol’orariolimitestabili- todal sindaco per la vendita degli alcolici. Non solo, secondo quan- torisulta nei verbali,l’esercente è statoanchebeccatoavenderebe- vande in contenitori di vetro quando è assolutamente vietato. Gliècostatoaltre 450euro.Nonè stato l’unico a essere multato, i poliziotti infatti hanno riscontra- to anche un’altra irregolarità: un altro locale che alle 2.30 di notte vendeva alcol in barba al divieto. Per lui 1.032 euro di multa. Infine, un verbale da 1000 euro è stato fatto anche a un dj che met- teva musica fino a tarda ora sen- za autorizzazione. E’ successo in unlocaledistantedalcentrostori- co. Gli interventi sono stati effettuati dalla polizia amministrativa della ex municipale. Agenti in borghe- seche giranoneilocaliin cercadi infrazioni. Analogo servizio viene messoincamponelweekenddal- la polizia di Stato. L’obiettivo è verifica del rispetto delle norme in materia di somministrazione e vendita di alcool, in materia di venditadibevandeinvetroecon- tenitori metallici e in merito alle tante segnalazioni di rumori mo- lesti. In questo due settimane fa sonostatefirmateduenuoveordi- nanze dal sindaco Andrea Romi- zi, che prolungano gli effetti delle norme adottate in piena fase 2. Sempre sabato, fanno sapere da PalazzodeiPriori,sonostatieffet- tuati numerosi altri interventi per rumori molesti provenienti sia da attività che da privati. La cosiddetta movida perugina, sia in centro che in periferia, è sempre più fuori controllo. ControlliEffettuatidallapolizialocale PERUGIA KStangata a un kebab del cen- trostoricobeccatoavenderealco- lici ben oltre l’orario consentito. La super multa di sei mila euro stilatadagliagentidellapolizialo- cale guidata dal comandante, Ni- coletta Caponi, ha riguardato un locale che alle tre di notte, ovvero

  4. Terni 31 martedì 30 giugno 2020 corrterni@gruppocorriere.it La Corte d’Appello rivede le accuse a 16 imputati come semplice spaccio di strada. E arrivano anche due assoluzioni OperazioneGotham,condannedimezzate - Blitz TERNI K Sisonopiùchedimezza- te le condanne inflitte dal Tribunale di Terni, in pri- mo grado e con rito abbre- viato, a 16 degli oltre 20 im- putati coinvolti nella maxi indagine antidroga tham della polizia di Stato. Inchiesta che, coordinata dal pm Camilla Coraggio e dalprocuratorecapoAlber- toLiguori,neldicembredel 2018 aveva consentito, con 25 arresti, di azzerare il co- stantespacciodidroga che, condotto per lo più da stra- nieri, avveniva in centro fra piazza Solferino e il parco Ciaurro. Rispetto alle pene complessive del primo giu- dizio, pari ad oltre 58 anni di reclusione, ieri la Corte d'AppellodiPerugia,presie- dutadaFerdinandoPieruc- ci e composta dai giudici Andrea Battistacci e Augu- sto Fornaci, ha confermato le condanne per 14 delle 16 persone, ma con un am- montare complessivo delle pene pari ad oltre 28 anni direclusione.Laprocurage- nerale aveva invece chiesto la conferma della sentenza di Terni. Ancora più signifi- cativo il taglio delle multe che da quasi 210 mila euro passano a poco meno di 40 mila.Ledueassoluzioniso- nolegateinuncasoallapar- ticolare tenuità del fatto e in un altro al vizio totale di mente riscontrato per uno degli imputati al tempo dei fatti. La condanna più pe- sante è di poco inferiore ai tre anni mentre la multa più salata è di 4.400 euro. La lettura della Corte, nel riformarelasentenzadipri- mo grado, è stata quella di qualificare i vari episodi di spacciocontestatidall'auto- rità giudiziaria, come fatti dilieve entità equindi rien- tranti nelle Lasquadravolantehadenunciatodueragazzidi19e23anni Minacciatoconuncoltello daiparentidellasuaex Relazione finita E’stata lamolla chehafatto scattare laspedizione punitiva dellapolizia Dueannifa i25arresti eseguiti trailparco Ciaurro epiazza Solferino Go- Operazione Gotham Lapoliziaaveva sgominatounvasto girodidroga dell'ex articolo 73, comma quinto, del Dpr 309 del 1990. Uno spaccio di strada quale in effetti era quello condotto al tempo a Terni, matalmenteinvasivodadi- ventareprofondamente de- gradante e alla base di un diffuso senso di insicurez- za,ancheconclientidafuo- ri provincia. Fra i difensori dei 16 figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Da- nieleBiancifiori,ClaudioBi- scetti,ErikaBrunori,Carme- linda Trippini, Donatella Panzarola, Cristiano Ansel- mieBarbaraRomoli.Epro- prio Mattiangeli esprime "soddisfazione per la deci- sionecherecpisceletesidi- fensive e riconduce i fatti al piccolo spaccio". Aggressione Gliagentidella squadravolante hannosequestrato ilcoltelloalquartiere SanGiovanni F.T. TERNI K Lascialafidanzata,maiparentiloperseguitano. Una storia di amore finita ha rischiato di degenera- re in tragedia. La vicenda è finita con due denunce solo grazie all’intervento di una testimone che ha visto i due aggressori arrivare in spedizione puniti- va con in mano un coltello poi puntato con fare minaccioso contro il ragazzo reo di aver lasciato la ragazza.Sulpostosonoarrivatigliagentidellasqua- dravolantementreidue hanno cercatodidileguar- si gettando via il coltello. Era sabato sera quando la lite è scoppiata davanti a parecchie persone nella zona di San Giovanni. Gli agenti hanno bloccato i due ragazzi, due ternani incensurati di 19 e 23 anni, che in un primo momento hanno negato tutto, ma alla fine hanno accompagnato la polizia sul luogo dove avevano buttato il coltello poi sequestrato. Sul posto anche il ragazzo vittima dell’aggressione. “Hanno cominciato a perseguitarmi dopo che ho lasciato la mia fidanzata”, ha detto agli agenti. Il ragazzo ha raccontato che veniva perseguitato dai due già da un po’ di giorni, da quando appunto si era lasciato con la ragazza, parente di uno dei due aggressori che si sono intromessi nella fine della relazione. I due sono stati denunciati per possesso ingiustificatodiarmadataglioeminacceaggravate. Comune Legaeopposizioniaiferricorti sulreintegrodiFederighi La protesta Anagrafe, uffici decentrati chiusi Disagianonfinireperglianziani TERNI K "Chiarezzasuipassaggiistituziona- li e risposta immediata alle richieste di RaffaelloFederighi".E’quantochiedo- no i consiglieri di Senso civico, Pd, M5s e Terni Immagina. "La richiesta pervenutadallegaledell’exconsigliere comunale,allalucedellariabilitazione disposta dal Tribunale - proseguono i consiglieri di opposizione - deve avere unacelererispostadapartedelleistitu- zioni cittadine”. Ma il gruppo della Le- gaparla diingerenzadelle opposizioni eafferma che “sarannole autoritàpre- postea decidere in merito. Non si trat- ta di una scelta che compete alla Lega oaqualsiasialtropartito.Nonvorrem- mo però che ci fosse un utilizzo stru- mentale di queste tematiche”. TERNI K E’ grave la situazione che si sta de- terminando negli uffici decentrati del Comune a Borgo Bovio e Le Grazie. A denunciarlo sono le Leghe pensionati dello Spi Cgil di Colleluna-Valserra e Ferriera che sottolineano come “la chiusura degli uffici anagrafici, che ve- detraifrequentatorianzianienonsol- tanto, produrrà un danno di elevata rilevanza. La brusca interruzione del servizio per motivi organizzativi e per la razionalizzazione della spesa - de- nunciano i pensionati dello Spi Cgil - appare incomprensibile, tanto più vi- sto il crescere delle povertà e l'uso dei bonus per le utenze”. Già nel recente passatol'interruzione del rilascio delle carte d'identità aveva causato disagi. M.L.S. fattispecie Ieriè statala volta diConfartigianato,ma ilcalendario prevedeappuntamenticheandranno avantipertutto ilmesediluglio Alviailgirodiincontritrailsindacoeleassociazionidicategoria gianato dove ha incontrato il pre- sidente Mauro Franceschini e il direttoreMichele Medoriinsieme ad altri dirigenti dell’associazio- ne. “Ho scelto personalmente questamodalitàd’incon- troediconfrontodiretto -hadettoLeonardoLati- ni - perché ritengo che il sindaco debba metterci la faccia in una situazio- ne come quella attuale, che se da un lato sembra avere le caratteristiche di una tempesta perfetta, sovrapponendo elemen- tidicriticitànazionali,internazio- nali e locali, dall’altro deve spin- gerci a reagire e a tirare fuori le migliori energie delle quali que- sta città continua ad essere ricca. Per questo, per il bene comune, ritengodiaverebisognodelconsi- TERNI K Ha preso il via ieri mattina un fitto programma di incontri tra il sindacoLeonardoLatinieleasso- ciazioni di categoria. Un calenda- riocheandràavantiperquasitut- to il mese di luglio e che è stato fortementevolutodalsindacoper verificare direttamente, insieme ai protagonisti dell’economia cit- tadina,le criticità della situazione attuale, la gestione della fase dell’emergenza idee,soluzioni,reazionidamette- re a punto insieme. Ieri il sindaco si è recato nella sede di Confarti- Emergenzasocio-economica Latiniaconfrontoconlerealtà piùduramentecolpitedallacrisi glio,delconfrontoedelcoinvolgi- mento di tutti i cittadini, a partire daquellicherappresentanoleca- tegorie più colpite dalla crisi”. e condividere A.M. Faccia a faccia IerimattinailprimoincontrotrailsindacoeiverticidiConfartigianatoImprese

  5. ••4 Perugia Accidentali le cause del rogo alla ‘Biondi’ La causa sarebbe da far risalire alla presenza di solventi tra i rifiuti ancora da trattare. In fumo circa 70 tonnellate di materiali MARTEDÌ — 30 GIUGNO 2020 – LANAZIONE Lagrandepaura di Erika Pontini PERUGIA Il rogo alla Biondi recuperi di Ponte San Giovanni sarebbe di origine accidentale, probabil- mente causato da autocombu- stione per olii, vernici o solventi all’interno dei rifiuti ancora da trattare che nell’impianto appena due giorni fa. In tutto hanno bruciato circa 60-70 tonnellate di materiali tra cui carta, legno e plastiche: il corrispettivo di circa due ca- mion. Il gesto volontario sem- bra – almeno al momento – escluso, anche per l’illogicità della zona e dei materiali andati a fuoco: distante rispetto all’in- gresso (anche a voler pensare a una vendetta) e nell’area in cui ha creato meno danni all’Azien- da, rispetto alle balle di plastica già selezionate che si trovano in una posizione avanzata. Brucia- re quelle avrebbe comportato una situazione ben peggiore. Le telecamere della zona, analizza- te subito dagli investigatori non avrebbero rivelato presenze so- spette nell’ora dello scoppio, in- torno alle 18.10 di domenica. E’ questo il primo responso del sopralluogo compiuto dai cara- binieri del Noe – agli ordini del tenente colonnello Motta – , dai funzionari dei vigili del fuoco, Asl e tecnici dell’Arpa nell’im- pianto di Ponte San Giovanni, in- sieme al rappresentante legale, erano entrati Vigili del fuoco in azione durante l’incendio alla ’Biondi’ lori di PM10, cosa accaduta inve- cenel 2019. L’Agenzia stasvilup- pando un modello di simulazio- ne della dispersione degli inqui- nanti che permetterà di indivi- duare le aree dove avviare una campagna di campionamento delle matrici ambientali, tra cui quelle alimentari. Già domenica il sindaco ha emesso un’ordi- nanza che impone, per un rag- giodi 3 km dall’incendio, il divie- to di consumo di prodotti ali- mentari coltivati se non lavati, divieto di consumo per catego- rie a rischio, di raccolta e consu- mo di funghi epigei; di pascolo e razzolamento degli animali da cortile e di utilizzo dei foraggi e cereali. Daniel Mazzotti. L’Ad della Bion- di – difeso dagli avvocati Di Ma- rio e Nannarone (l’azienda è assi- stita dall’avvocato Bromuri) è tuttora indagato per l’illecita ge- stione dei rifiuti, in relazione al rogo – di proporzione più ampie – scoppiato nel marzo scorso. In quell’occasione scattò una doppia indagine: incendio dolo- so (contro ignoti) e gestione ille- cita dei rifiuti. Gli accertamenti del Noe e la consulenza di Luigi Boeri e Daniele Martelloni sono ormai conclusi e c’è attesa per le decisioni dei pm Giuseppe Pe- trazzini e Laura Reale. Gli accer- tamenti avrebbero escluso la causa dolosa (l’innesco sarebbe da ricondurre al cattivo funzio- namento del trituratore, ndr), anche in quell’occasione men- tre sarebbero emerse gravi criti- cità in merito alla dell’impianto. Una che però ad oggi sarebbe di fat- to sanata. Intanto Arpa chiari- sce che le due centraline Ponte San Giovanni e Torgiano - Brufa, non riscontrano anomaliedei va- INTERROGAZIONE ‘Informare subito sulle contaminazioni’ gestione situazione Simona Meloni (vice presi- dente della Commissione Antimafia-Pd) e i capigrup- po Thomas De Luca (M5S) e Tommaso Bori (Pd) pre- sentano una interrogazio- ne sull’incendio e chiedo- no ad Arpa «di fornire pun- tuali informazioni sulle con- taminazioni ambientali a Ponte San Giovanni». SOPRALLUOGO Verifiche dei carabinieri del Noe con vigili del fuoco, Asl e Arpa La relazione del sindaco Pugno duro di Romizi «Ora misure drastiche» LE REAZIONI Infiltrazioni criminali «La Giunta risponda» Il gruppo consiliare del Pd «Eventi come questi sono tossici e sospetti» simili episodi possano provoca- re. «Ci affidiamo all’autorità giudi- ziaria, ma in collaborazione con gli altri enti, si valuteranno una serie di misure non solo rispetto ai possibili danni ma anche sulla possibilità di proporre misure più drastiche, perché non è am- missibile che simili episodi si ri- petano con tale frequenza» ha detto ieri il sindaco nel suo inter- vento in Consiglio comunale, dove ha relazionato su quanto accaduto domenica. «Deve esserci una valutazione molto attenta sulla capacità di gestione dell’impianto – ha ag- giunto –. Nei mesi scorsi l’azien- da aveva presentato un nuovo piano per l’emergenza, ma i fat- ti di domenica hanno messo in evidenza come esso non sia evi- «Ci affidiamo all’Autorità giudiziaria. Il piano di emergenza dell’azienda non è congruo» PERUGIA «C’è un tema, che la Giunta Romizi non può più sottacere, quello delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali e delle ecomafie interessate al ciclo dei rifiuti». Ad affermarlo il gruppo consiliare del Partito democratico. «Ecco perché eventi come questi sono non solo pericolosi e tossici, ma anche sospetti. Se non avremo il coraggio di dire questo, non avremo fatto nulla». PERUGIA Il sindaco Andrea Romizi domenica si è recato a Ponte San Giovanni per rendersi conto di quanto stava accadendo alla Biondi Recuperi Il sindaco Romizi stavolta usa il pugno di ferro. Il secondo incen- dio in 15 mesi della Biondi Recu- peri a Ponte San Giovanni ha fat- to alzare – e non poco – la ten- sione e il primo cittadino sente tutta la pressione di un quartie- re che si dice stufo di quanto è accaduto. C’è insomma com- prensibile preoccupazione – no- nostante l’incendio sia stato me- no grave del precedente – per le potenziali conseguenze che dentemente congruo. A tal pro- posito – ha continuato Romizi – ci siamo attivati anche per chie- dere all’autorità competente, la Regione, eventuali diffide affin- ché si adottino tutte le misure complementari Dobbiamo inoltre fornire rispo- ste trasparenti e chiare – ha pro- seguito – a quell’area della città tanto delicata e stanca, anche per valutazioni urbanistiche pas- sate non più attuali. Ribadisco l’impegno diretto dell’ammini- strazione e la volontà di stare tutti dall’unica parte possibile». L’amministrazione - ha conclu- so Romizi – resta in attesa degli ulteriori dati rilevati dai tecnici diArpa eUsl1, sulla base dei qua- li saranno assunti i conseguenti provvedimenti, dei quali sarà da- ta ampia divulgazione attraver- so tutti i canali istituzionali». appropriate.

  6. ••18 Terni MARTEDÌ — 30 GIUGNO 2020 – LA NAZIONE IL GENERALE DELLA GALA IN VISITA A GIOVE Il comandante regionale dei carabinieri, Massimiliano Della Gala, ha visitato ieri il Comune di Giove e si è con- gratulato col sindaco Parca e il maresciallo Polizzi, per la gestione dell’emergenza sanitaria e della ‘zona rossa’. Treofan, nuovo sciopero Scatta il sit-in ai cancelli Esplode la vertenza del polo chimico. L’ira dei sindacati: «Non abbiamo avuto le risposte attese». Oggi una delegazione ternana a Battipaglia Comune: lo Spi attacca «Uffici decentrati chiusi Grave disservizio per le persone anziane» Consiglio comunale Il caso- Federighi crea scompiglio sul nodo del reintegro TERNI TERNI Il caso-Federighi scuote il Con- siglio comunale. Eletto consi- gliere con Fi, Raffaello Federi- ghi era ‘decaduto’ nel settem- bre 2019 per la ‘Legge Severi- no’, avendo riportato una con- danna oltre 20 anni prima. Ma nel gennaio scorso il Tribunale di Sorveglianza ne ha disposto la ‘riabilitazione’. Da qui la richie- sta in Comune dell’avvocato Massimo Proietti, che lo assiste, affinché il Consiglio ne discuta il reintegro. Ma i ‘nodi’ non man- cano: primo fra tutti quello lega- to a Valeria D’Acunzo, entrata in Consiglio in Fi al posto di Federi- ghi ma nel frattempo passata al- la Lega. L’assemblea municipa- le, infatti, prende tempo. «Chia- rezza sui passaggi istituzionali e risposta immediata alle richie- ste di Raffaello Federighi – chie- dono i consiglieri di minoranza di Senso civico, Pd, M5S e Terni Immagina –. La richiesta perve- nuta dal legale di Federighi, alla luce della riabilitazione dispo- sta dal Tribunale, deve avere una celere risposta da parte del- le istituzioni cittadine. Al di là dell’appartenenza poli- tica, occorre garantire il rispet- to della legalità e della volontà popolare, nonché il pieno fun- zionamento Non si può perdere tempo, ma- gari solo per garantire adun par- tito di avere più consiglieri di quelli che gli elettori gli hanno attribuito col voto». «La chiusura degli uffici decen- trati del Comune è un grave dis- servizio per le persone anzia- ne», lo denuncia lo Spi. «È grave la situazione che si sta determi- nando negli uffici decentrati del Comune di Terni nei quartieri di Borgo Bovio e Le Grazie – spie- ga il sindacato dei pensionati della Cgil, in particolare i circoli Colleluna-Valserra e Ferriera - . La chiusura degli uffici anagrafi- ci, che vede tra i frequentatori persone anziane e non solo, pro- durrà un danno di elevata rile- vanza. La brusca interruzione del servizio per motivi organiz- zativi e per la razionalizzazione della spesa a noi appare incom- prensibile, tanto più visto il cre- scere delle povertà e l’uso dei bonus per le utenze». Già nel recente passato, ricor- dano dallo Spi Cgil, l’interruzio- ne del servizio di rilascio delle carte d’identità aveva causato disagio alle persone con ridotta capacità di movimento. «Rite- niamo poco condivisibile l’uso del sistema informatico vista la prevalente presenza di persone anziane e disabili – insistono dal sindacato pensionati –.Chiedia- mo quindi un immediato ripen- samento degli atti amministrati- vi e il ripristino dei servizi sopra- citati. Le nostre sedi di quartie- re rimangono in ogni caso a di- sposizione dei cittadini interes- sati». TERNI Nuovo sciopero alla Treofan. E’ scattato ieri alle 10 e durerà 24 ore. Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl chimici hanno proclamato un’ulteriore mobili- tazione dopo il tavolo tecnico di venerdì con l’azienda in cui, se- condo i sindacati, non sono sta- ti dati chiarimenti sul futuro del- lo stabilimento ternano, di pro- prietà della multinazionale Jin- dal e dei suoi 180 addetti. I lavo- ratori si sono ritrovati in presi- dio davanti alle portinerie degli automezzidella fabbrica, per im- pedirne l’ingresso. Presenti, tra gli altri, il deputato di Fi, Raffae- le Nevi, il senatore di Italia Viva, Leonardo Grimani, il consigliere comunale Alessandro Gentiletti (Senso Civico) . «Non abbiamo avuto le risposte attese– affer- ma la segretaria provinciale del- la Filctem Cgil, Marianna Formi- ca –, chiediamo che vengano ri- portati gli ordini in questo sito, che si sta svuotando, mentre si stanno portando le produzioni verso gli altri stabilimenti, quel- lo di Brindisi e quelli di Germa- nia, Belgio e Olanda». I sindaca- ti chiedono che «vengano porta- te a Terni attrezzature e materia- le presenti nel sito chiuso di Bat- tipaglia». «Ne abbiamo necessi- tà– continua Formica –e non vo- gliamo che vengano spostati su altri siti. Crediamo che il sito di Terni sia molto profittevole e Il presidio dei lavoratori Treofan fondamentale per il polo chimi- co e per la chimica dell’Umbria. Lotteremo affinché non venga chiuso». Oggi una delegazione di lavoratori e sindacalisti si spo- sta a Battipaglia, dove è atteso il management del gruppo per una delle visite che saranno diri- menti per decidere la distribu- zione dei macchinari. «Strano che macchinari ancora Treofan – dice il segretario della Femca Umbria, Fabrizio Framarini – possano andare in altri siti. Ci aspettiamo l’interessamento del Mise». VERTENZA DURA Due interrogazioni in Parlamento di Lega e Forza Italia TERNI – Due le interrogazioni in Parlamento sulla vertenza Treofan Terni. Le annunciano la senatrice Valeria Alessandrini (Lega) e il deputato Raffaele Nevi (Fi). Rivolgendosi al Ministero dello Sviluppo, Alessandrini sollecita il Governo ad «azioni di sua competenza, anche nell’ambito del tavolo di crisi già attivato, per la tutela dello stabilimento Treofan di Terni e dei lavoratori impiegati». Sulla vicenda una mozione della Lega sarà anche discussa in Regione. Secondo Nevi «l’Italia non può farsi prendere in giro in modo così spudorato da una multinazionale straniera». «Al territorio, ai lavoratori Treofan e al Paese – aggiunge Nevi – servono chiarezza e investitori seri, non predatori». dell’assemblea. Ste.Cin. Focus sull’economia in crisi Il sindaco incontra i commercianti condividere idee, soluzioni, rea- zioni da mettere a punto insie- me». Ieri il primo faccia a faccia con Confartigianato, con il pre- sidente Mauro Franceschini e il direttore Michele Medori. «Ho scelto questa modalità di con- fronto diretto – afferma Latini – perché ritengo che il sindaco debba metterci la faccia in una situazione come quella attuale, che se da un lato sembra avere tutte le caratteristiche di una tempesta perfetta, dall’altro de- ve spingerci a non mollare». TERNI Il sindaco Leonardo Latini in- contrerà tutte le associazioni di categoria per fare il punto su una situazione economica e so- ciale del territorio decisamente grave. «Un calendario che an- drà avanti per tutto luglio – spie- ga Palazzo Spada – e che è stato voluto dal sindaco per verifica- re, insieme ai dell’economia cittadina, le criti- cità della situazione attuale e protagonisti

  7. ? ? ? ? ? € 2 in Italia — Martedì 30 Giugno 2020 — Anno 156°, Numero 178 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano ? ?????? ?????? Domani con Il Sole Interventi agevolati, sconto in fattura e crediti d’imposta: la bussola delle regole per il bonus del 110% Marsh, sempre al tuo fianco. Con Il Sole di domani un inserto dedicato alle regole base per il bonus del 110 per cento. Con le indicazioni su interventi agevolati, sconto in fattura e crediti d’imposta oltre a tabelle e risposte a quesiti Fondato nel 1865 Quotidiano Politico Economico Finanziario Normativo —a 0,50 euro più il quotidiano FTSE MIB 19447,02 +1,69% | Appalti pubblici, un anno senza gare XETRA DAX 12232,12 +1,18% | CAC40 4945,46 +0,73% | SHANGHAI C. 2961,52 -0,61% | Indici&Numeri w PAGINE 44-47 PANORAMA IL VERTICE Merkel-Macron: a luglio l’accordo su Recovery fund Ancora importanti novità per la boz- za del decreto semplificazioni a cui sta lavorando il Governo in vista del Consiglio dei ministri di metà setti- mana. In pratica si andrà a un regime eccezionale per gli appalti con affi- damenti senza gara fino al 31 luglio 2021. E ancora: poteri straordinari al- le stazioni appaltanti senza ricorrere ai commissari; in caso di ricorsi si do- vrà proseguire e aprire comunque i cantieri. Oggi vertice di maggioranza per un primo esame del testo. Giorgio Santilli —a pagina 3 DL SEMPLIFICAZIONI DECRETO RILANCIO MISURE ANTI CRISI Procedure più leggere per le opere piccole e medie e le grandi scelte con Dpcm Bonus affitti esteso alle attività avviate nel corso del 2019 Piccole imprese, sì Ue ad aiuti di Stato più facili Meno vincoli sui capitali Dobbiamo lavorare e impegnarci tutti affinchè al vertice Ue del 18 luglio si arrivi a un accordo sul Recovery Fund. Lo hanno dichiarato ieri Angela Me- rkel ed Emmanuel Macron al termine del vertice franco-tedesco in Germa- nia, nel castello di Meseberg: primo “vero” incontro dopo la pandemia. Merkel ha definito eccellente la pro- posta di legare aiuti e sovvenzioni alle riforme dei singoli Paesi. Macron: la nostra priorità assoluta sono i 500 miliardi di sussidi a fondo perduto. I ricorsi non bloccano i cantieri. Stazioni appaltanti con poteri eccezionali Marzio Bartoloni e Marco Mobili —a pagina 5 Beda Romano —a pagina 9 Edizione chiusa in redazione alle 22 MATERIE PRIME. LA CRISI DELLO SHALE AMERICANO Incentivi alle Pmi, 620 milioni in arrivo per l’innovazione —a pagina 8 EMERGENZA SANITARIA In Lombardia mascherine obbligatorie fino al 14 luglio La Lombardia proroga l’obbligo delle mascherine al 14 luglio. L’epi- demia Coronavirus intanto ha fatto segnare ieri sei decessi, al minimo da febbraio, e 126 nuovi casi (78 in Lombardia). Allarme dell’Oms: «Il peggio deve ancora venire», dice il dg Ghebreyesus. vazione nell’ambito dell’economia circolare ammontano a 210 milioni disponibili con il decreto firmato dal ministro Patuanelli e ora alla Corte dei Conti. Gli incentivi per in- vestimenti volti alla trasformazio- ne digitale delle Pmi sono pari a 100 milioni, con il decreto direttoriale dello stesso ministero in corso di pubblicazione in Gazzetta. Entram- bi attuano disposizioni che risalgo- no al decreto crescita di aprile 2019. Carmine Fotina —a pagina 2 DL CRESCITA 2019 Firmati i decreti Mise: 210 milioni all’economia green e 100 al digitale —a pagina 12 ITALIA FASE 3 Legnoarredo in ripresa ma l’autunno fa paura In arrivo, nonostante le lungaggini burocratiche, circa 620 milioni di incentivi per l'innovazione dei pro- cessi produttivi. Tra le altre agevo- lazioni, quelle per progetti di inno- La filiera legnoarredo è ripartita, la produzione ha ripreso slancio negli ultimi tempi ma tra gli imprenditori restano alti i timori di una caduta in autunno esauriti gli ordini in portafo- glio. Il mercato italiano resta debole, meglio intonata la domanda da Ger- mania e Nord Europa. —a pagina 10 Salvataggi Alitalia, Caio presidente e Lazzerini amministratore delegato Gianni Dragoni —a pag. 21 Bilancio in rosso. Chesapeake , società simbolo della rivoluzione shale negli Usa, ha portato i libri contabili in tribunale Francesco Caio è il nuovo presidente di Alitalia. Il top manager ha un passato nel settore privato (Omnitel, Merloni, Avio) e nel pubblico (Poste) Chesapeake Energy, default con 9,6 miliardi di debiti Una bancarotta annunciata quella di Chesapeake Energy. La società simbolo della rivoluzione shale Usa era candidata al Chapter 11 da mesi. Domenica Chesapeake ha portato i libri in Tribunale, schiac- ciata da 9,6 miliardi di dollari di debiti. Nell’ultimo bilancio trime- strale un rosso di 8,3 miliardi, in cassa appena 82 milioni. Sissi Bellomo —a pagina 13 Titoli di Stato, boom di emissioni con oltre 1.000 miliardi nel 2020 OGGI IN EDICOLA Cammina Italia, 20 viaggi a piedi per scoprire le regioni italiane 96 per cento euro. Il tutto per finanziarie i tanti programmi anti crisi che i Governi dell’Europa hanno varato in conse- guenza della pandemia. Ma la vera partita si giocherà quando la Bce chiuderà i programmi (anch’essi straordinari) di acquisti. Almeno tre elementi garantiscono la sostenibi- lità di tutti i debiti. Il primo è la Bce e le sue politiche di intervento. Il se- condo sono i tassi ancora bassi e il terzo è che il grosso delle emissioni è già stato fatto. Morya Longo —a pagina 6 Banche Bari dice addio alla Popolare, l’assemblea vota la Spa MERCATI Il libro a 11,90 euro oltre il quotidiano Aste già fatte, tassi bassi e misure Bce indicano che il debito è sostenibile Una gigantesca raccolta fondi in tutta Europa. Innescata da una va- langa di titoli di Stato: secon do gli analisti quest’anno il mercato ve- drà emissioni di titoli di debito pubblico per oltre 1.000 miliardi di S A N I T À Per centuale di capitale che in assemblea ha votato per la trasformazione in Spa E F R O N T I E R E D E L L A M E D I C I N A Rutigliano —a pagina 19 Covid-19, corsa alla ricerca di farmaci anti virali Federico Mereta —a pag. 35 IL CANTIERE DEL FISCO LE REGOLE DEL GIOCO Tempo, risorse e visione per fare una riforma vera L’OSTACOLO DELLE CORPORAZIONI Partire da Irpef e cuneo per un sistema più equo Rapporti EMILIA-ROMAGNA La via Emilia come la Data Valley di Salvatore Padula L di riordinare, semplificare e alleggerire il fisco. Poi, un di Mario Baldassarri Q dimostrano di conoscere ciò di cui parlano. Spesso po’ a sorpresa, a margine degli Stati generali voluti dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è nuovamente tornati a parlarne. —Continua a pagina 25 vengono lanciati titoli e slogan o proposte isolate e strampalate come quella di abbassare, a tempo determinato, le aliquote Iva. —Continua a pagina 25 a pandemia sembrava aver frenato le promesse della politica uasi tutti parlano di abbassamento delle tasse. Pochi però —alle pagine 37-42

  8. Teheran: mandatodi catturaper Trumpsul delitto Soleimani. Non succederà nulla, però The Donald è riuscito a far passare l’Irandalla parte della ragione y(7HC0D7*KSTKKQ( +"!"!]!@!" Martedì 30 giugno 2 02 0 –Anno 12 –n° 179 Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +3906 32818.230 e 1,80 – Arretrati: e 3 ,0 0 a 1,80 - Arretrati: a3,00 - a11,00 con il libro “Mauro Rostagno” Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Semplificare sì Condonare no I Mes-tatori ZITTITO IN CAMPANIA Salvini, altri guai: “amici”calabresi ed effetto Meloni »Marco Travaglio Q Alberica Filo della Torre), della hit dell’estate (tipo Vamos a la playa) e del gioco dell’estate (tipo il frisbee), partiti e giornaloni al seguito han deciso di trastullarsi col Mes, il Meccanismo europeo di stabilità che, per quanto pallo- sissimo, è insieme un giallo, una hit e un gioco di società. Ciascu- no, per carità, si diverte come può. Ma qui ci vanno di mezzo il governo, la maggioranza, la repu- tazione dell’Italia in Europa e al- tre questioni un po’più serie di un passatempo da spiaggia. Infatti del Mes si parla esclusivamente in Italia: nessun altro Stato mem- bro dell’Ue (a parte forse Cipro) intende chiederlo. Il che la dice lunga sul provincialismo italiota e sulla vantaggiosità del Mes: le condizionalitàsono spariteapa- role, ma nei fatti i trattati non so- no cambiati; dunque è sempre possibile che chi chiede i soldi si veda poi imporre ex post di ri- strutturare il suo debito sovrano secondo il graziosi di k ta t d e ll a Trojka. Ieri persino il segretario del Pd Nicola Zingaretti, la cui competenza e le cui competenze in materia sfuggono ai più, ha spiegato le 10 ragioni per cui l’I- talia deve assolutamente accede- re al Mes, e alla svelta. Pare che non si sia neppure premurato di avvertire il premier, che aveva ap- pena ribadito le perplessità non tanto sullo strumento in sé, quanto sulla convenienza di chie- derlo noi soli. E aveva spiegato che è meglio attendere le mosse degli altri partner Ue, per non re- stare isolati a tendere il cappello come accattoni alla fame. Già, perché il Mes è fatto appo- sta per Paesi in stato prefallimen- tare: chi lo chiede ammette di nonfarceladasolo edàunpessi- mosegnale aifamosi “m e r c at i ”.I mercati che dueanni fa allarma- vano il presidente Mattarella al punto da indurlo a invocarli e- splicitamente per giustificare la mossa più incauta e incompren- sibile delsuo mandato:il respin- gimento del primo governo Con- te perché aveva come ministro dell ’Economia quel pericoloso terrorista anti-euro di Paolo Sa- vona, che poi invece gli andò be- nissimo agli Affari europei (sic!) con il suo prediletto Giovanni Tria all’Economia.Ora evidente- mente i “mercat i” non esistono più. E il primo che passa per la strada, persino la Lorenzin, Bo- naccini e financo l’In n o m i n a b i l e (manca solo Scalfarotto), dà fiato alla bocca e invoca il Mes come gli ebrei in fuga dall’Egitto la manna dal cielo. Intanto chi dovrebbe decidere (il ministero dell’E c o- nomia, come ha ricordato Conte alla Merkel), tace. E parte il solito teatrino all’italiana, con i compe- tenti perdefinizione (Pd, Ive FI) pro Mes e i barbari incompetenti (M5S, Lega e FdI) contro. Ma le cose non stanno affatto così. SEGUE A PAGINA 20 uest ’anno, in mancanza delgiallo dell’estate (tipo il delitto della contessa q IURILLO, MILOSA E PROIETTI A PAG. 2 - 3 DECRETO, COSÌ NON VA OK ACCELERARE APPALTI E PERMESSI AMBIENTALI, MA NON SANARE GLI ABUSI PREVISTI DAI PIANI REGOLATORI (CHE I COMUNI POSSONO AMPLIARE) ZINGA CONTRO CONTE 10 buoni motivi per non chiedere il Mes (da soli) q CANNAVÒ E DE CAROLIS A PAG. 6 - 7 PIROETTA REFERENDUM L’Espresso era anti-Casta, ora vota no ai tagli q DI FOGGIA A PAG. 5 q A PAG. 13 LA DESTRA CANCELLA LA LEGGE SORU Sardegna ultima follia: via libera al cemento selvaggio sulle coste FORSE PHILIPPE LASCIA Francia, l’onda verde ritinge i feudi di destra q FRANCHI A PAG. 11 q DE MICCOA PAG. 14 LE NOSTRE FIRME. •Pa d e l l a r o Conte su, alleanza giù a pag. 5•Pa c c h i a n o Sì ai doppi turni a pag. 9 •Ra n i e r i L’Iron man della Bassa a pag. 9•ScanziSalvini sempre peggio a pag. 9 •B u tt a f u o c o La profezia di Pansa a pag. 17•Tr u z z i Cacciari e il lavoro a pag. 10 LA FINE DI UN’E P O CA B. via da Palazzo Grazioli: addio festini e satiriasi q RODANO A PAG. 4 PENNE ALL’A R R A N G I ATA Vizi, tic e furbate degli aspiranti scrittori (troppi) »COSA FANNO “D O P O” Maroni, Mogherini e gli altri: la second life degli ex politici q D E N T E L LO A PAG. 18 »Lorenzo Giarelli L’ Lombardia che nel 2018 rinun- ciò a ricandidarsi e che ora trova fortuna in consigli d’a mmi ni- strazione, banche, studi legali. La cattiveria ultimo a indicare la via è stato Roberto Maroni, ex presidente della Silvio Berlusconi dà l'addio a Palazzo Grazioli per trasferirsi nella villa di Franco Zeffirelli. È la svolta LGBT W W W. FO R U M . S P I N OZ A . I T A PAG. 16

  9. Martedì 30 giugno 2020 ANNO LIII n° 154 1,50 € SS. Primi Martiri della Chiesa romana Opportunità di acquisto in edicola: Avvenire + Luoghi dell’Infinito 4,20 € Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it Appalti liberi e Mes Sul lavoro proroga della cassa integrazione e incentivi alle aziende. Nuovo allarme dell’Oms I nostri temi Editoriale ■ ■ IL FATTO Le smemoratezze e la sera di Bergamo MA RICORDARE CI È NECESSARIO LA RICERCA Giovani a Sud ora c’è bisogno di speranza Il governo ancora diviso sulle misure post-Covid. I morti (6) al minimo da febbraio I nodi del rilancio FRANCESCO OGNIBENE T FRANCESCO DEL PIZZO utti ormai avremo fatto l’esperienza di affacciarci a una situazione nella quale la "normalità" così a lungo attesa si è finalmente materializzata, consentendoci di ritrovare dopo "i giorni del lockdown" pensieri e sensazioni familiari ma da tempo accantonanti a forza: una passeggiata in montagna, la gita fuori porta, una serata con amici che non si vedevano chissà da quanto... È in questi momenti di quiete che abbiamo forse ritrovato il sentore della vita "di prima", sfrondata di preoccupazioni e notizie ansiogene, e con essa la sensazione di poter svoltare, una buona volta. Non possiamo dire quindi che ci sia estraneo ciò che cercavano i moltissimi italiani che nell’ultimo week end (più lungo che altrove a Roma) hanno affollato i luoghi della vacanza e del tempo libero, purtroppo in diverse situazioni accalcati senza apparente osservanza di regole e distanziamenti. C’è un’Italia dimentica di quel che è accaduto e sembra aver preso corpo tutta insieme, come rispondendo a un richiamo collettivo irresistibile: è fatta, ci siamo ancora, dov’eravamo rimasti? Di fronte a questo ritratto, che obbedisce allo stereotipo dell’italiano che non vede l’ora di lasciarsi tutto alle spalle si è stagliata con potenza la scena della cerimonia davanti al cimitero monumentale di Bergamo, con 243 sindaci a rappresentare la provincia più piagata dal Covid e il presidente Sergio Mattarella a nome di tutti gli italiani. Una serata solenne scandita dal Requiem di Donizetti, dalla preghiera di Ernesto Olivero per i defunti e per i vivi, e dalle parole con cui il capo dello Stato ha detto che «qui c’è l’Italia che ha sofferto, che è stata ferita, che ha pianto. E che, volendo riprendere appieno i ritmi della vita, sa di non poter dimenticare quanto è avvenuto». Le due immagini domenicali – le spiagge assolate e sin troppo smemorate e la sobria esemplare serata bergamasca – si sono così inevitabilmente sovrapposte al punto da obbligare a chiedersi, di fronte a idee così apparentemente lontane della memoria: noi dov’eravamo? E io, dove avrei preferito essere? Non si tratta però di separare il Paese in due nuove fazioni, chi vuole dimenticare e chi sa di non poter rimuovere. È infatti evidente che spiagge, parchi e piazze delle nostre città in questi primi giorni di estate vera non possono che essere frequentate da quegli stessi italiani che per settimane hanno dato al mondo l’esempio per molti sorprendente di una disciplina pressoché assoluta nell’osservare le drastiche misure per il contenimento del contagio. Eppure è proprio in quel tempo di confinamento forzato della nostra vita che ci siamo detti e ripetuti che non avremmo mai dimenticato, che la lezione di giorni consumati tra le mura domestiche nell’assedio di bollettini angoscianti ci sarebbe stata compagna di viaggio nell’incerto futuro. Dopo la crisi del Covid, che li ha visti in campo al servizio della loro terra, i giovani del Mezzogiorno vogliono met- tere a frutto i loro valori lì do- ve sono nati. Lo mostra uno studio dell’Istituto Toniolo. Toni sempre più accesi fra Pd e M5s sui 36 miliardi per la sa- nità del Meccanismo europeo. I pentastellati Crimi e Patua- nelli ribadiscono: «Noi con- trari, la nostra linea non cam- bia». E irritano il Pd, che li ac- cusa di essere «miopi e irre- sponsabilmente ideologici». Zingaretti elenca «dieci ragio- ni concrete». E il ministro Gualtieri: possibili 5 miliardi di risparmi in 10 anni. Buffa- gni replica ai dem: «Pensino a spendere i soldi che hanno i loro ministri». Incontro tra la cancelliera Merkel e il presi- dente Macron per tentare di chiudere entro luglio sul fon- do per la ripresa: «Non serve nuova proposta, gli aiuti an- dranno ai Paesi più colpiti». IL CASO Sfollati di Abruzzo e Marche «senza casa» LOTTA AL VIRUS Le mascherine: via per molti, non a Milano A pagina 3 IL COMMENTO Pentastellati tra il pendolo e il timone Il Paese si divide di nuovo. Tra chi delle misure anti- Covid pare essersi comple- tamente dimenticato (elo- quenti le foto del week end su spiagge e locali) e la Lombardia, che decide di prorogare l’obbligo di ma- scherina fino al 14 luglio. Anche all’aperto e nono- stante i casi siano in calo. MARCO IASEVOLI Il bivio è secco e netto: o M5s affronta e supera la prova di maturità del Mes e del posizionamento Ue o la legislatura arriva all’en- nesimo punto di crisi. Daloiso A pagina 3 Primopiano alle pagine 6-10 nel primopiano a pagina 8 INCHIESTA Il contrabbando di petrolio. Si muove il Viminale, La Valletta prende le distanze Traffici, da Malta minacce a un inviato di «Avvenire» Sisma, 4 anni dopo mille «dimenticati» Un fiume di solidarietà a Nel- lo Scavo, inviato di "Avvenire", dopo l’intimidazione ricevuta via Twitter. «Fermate i vostri sporchi affari. Altrimenti vi fer- miamo noi», ha scritto in un post Neville Gafà, fino a pochi mesi fa direttore dell’Ufficio del Primo ministro di Malta, dopo che il giornalista lo ave- va incalzato su alcuni dossier sui quali sta indagando da tempo. Il post era diretto, oltre che a Scavo, anche ad Alarm Phone e Rescue Med. Il gover- no di Malta ha espresso scon- certo. Il Viminale segue il caso. Affari sporchi e cronache pulite MARCO TARQUINIO È capitato di sentir definire in molti modi il nostro lavoro di croni- sti in questo giornale di limpida ispirazione e tradizione, ma l’e- spressione «sporchi affari» nessuno aveva mai osato usarla. Ora è stata scagliata in un post minaccioso anche contro il nostro inviato Nello Scavo da un personaggio maltese, Neville Gafà, indiziato di traffici, essi sì, «sporchi» e accusato di aver orchestrato la campagna contro Daphne Caruana Galizia, giornalista sua connazionale as- sassinata a causa del coraggioso lavoro di inchiesta che conduceva. Posso solo dire che sui social Gafà si è dimostrato uomo senza scru- poli. Che da Malta, nazione amica e vicina per cultura e geografia, ci aspettiamo chiarezza e fermezza. Che continuiamo le nostre cro- nache pulite. E che Nello è tutti noi. Da oggi i terremotati del centro Italia che dal 2016 alloggiano in strutture ricettive non potranno più stare negli alberghi e nei “bed and breakfast”, che da quasi quattro anni erano di- ventati la loro casa, in attesa di averne una nuova e definiti- va. Situazioni di emergenza, complicate anche dalla pande- mia di Covid-19 che ha provocato altri disagi e rallentato l’o- pera di ricostruzione. Riversando sulle spalle degli ammini- stratori locali la responsabilità di trovare soluzioni adeguate. Fulvi e Martocchia a pagina 1 © RIPRODUZIONE RISERVATA Primopiano a pagina 5 Il Papa: dai governanti la profezia e il servizio Muolo nel primopiano a pagina 4 SANTI PIETRO E PAOLO MONDRAGONE Baby-prostituzione ecco tutti gli orrori Mira a pagina 12 UCCISIONE DI SOLEIMANI Teheran ordina lʼarresto di Trump Geronico a pagina 15 continua a pagina 2 © RIPRODUZIONE RISERVATA Malebolge Agorà ■ Aldo Nove LA PROPOSTA Suor Smerilli: «L’economia? Riparta dall’asilo» Servadio a pagina 23 Per salvare davvero lebbrosi, esiliati dal mondo "civile", Tommaso riporta che Francesco, «Nel tempo in cui aveva già cominciato, per grazia e virtù dell’Altissimo, ad avere pensieri santi e salutari (...) un giorno gli si parò contro un lebbroso: fece violenza a sé stesso, si avvicinò e lo baciò». Trovo questo passo di un’attualità sconvolgente. Come tutto ciò che reca un’impronta divina è fuori dal tempo e pure lo condiziona, quasi gli sussurra un’altra Verità, l’unica. I malati, attraverso un semplice atto, non sono più qualcosa da cui difendersi, e gli emarginati non sono esseri da allontanare ma, simbolicamente e concretamente, da "baciare". Allontanare, isolare non è mai proteggere e, ancor di più, non è salvare. S ubito dopo la morte di san Francesco, il fedele frate Elia manda una lettera enciclica a tutte le province dell’ordine e il papa Gregorio IX, amicissimo del Poverello, preparò il processo di canonizzazione. In quel contesto fu preziosissima la Vita primadel francescano abruzzese Tommaso da Celano, tra tutte le biografie forse la più vicina, non fosse che per questioni cronologiche, alla vita del Santo. Da quel testo ci piace riportare un frammento, il cui contenuto è celeberrimo ma molto difficile oggi da trasmettere con la semplicità di Tommaso. Dopo averci narrato quanto, prima della conversione, Francesco odiasse i IDEE Per vincere il male serve più autostima Van Iersel a pagina 24 INTERVISTA Pappi Corsicato: «Napoli e teatro per ripartire» Calvini a pagina 25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

  10. y(7HB5J1*KOMKKR( +"!"!]!@!" Martedì30giugno2020 €1,50 FONDATOREVITTORIOFELTRI www.liberoquotidiano.it AnnoLV-Numero179 OPINIONINUOVE-PosteItalianeS.p.A.-Spedizioneinabbonamentopostale D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004,n.46)art.1, comma1, DCBMilano e-mail:direzione@liberoquotidiano.it ISSN:1591-0420 Le idee geniali del governo Niente guerra agli evasori malottaduraalcontante L’esecutivo abbassa a 2000 euro il limite per pagare con le banconote Così sperano di ridurre il nero, ma abbatteranno soltanto i consumi Il bonus baby sitter ai nonni che hanno vìolato la legge CasoPescara Giùlemani daigay rispettateli VITTORIO FELTRI La vicenda di Pescara non può lasciare indifferenti. Ungiovaneèstatoaggredi- to da un branco di ragazzi solo perché passeggiava per le vie del centro città tenendopermanoilsuofi- danzato. Al quale hanno rottolamandibolaacazzot- ti.Unepisodioinspiegabile sesiconsideracheormai- finalmente-laomosessua- litànonèpiùreputatascan- dalosa. Non riusciamo a capire cosa sia saltato in mente agliaggressoriquandohan- nodecisodidarel’assaltoa duemaschichenonfaceva- nonulladimale,limitando- siacamminareappaiatite- nendosi stretti con gli arti superiori. Mi domando chepossaimportareaqual- cuno se due gay mostrano in pubblico di essere affe- zionati l’uno all’altro. Nel 2020 un fatto del genere non dovrebbe suscitare scalpore, bensì inosservatoequindiessere tollerato. Ciò che più sorprende è che i fanciulloni maneschi non abbiano ancora com- presocheinmateriasenti- mentale e sessuale ciascu- no agisce come gli pare (o almeno dovrebbe), senza doversivergognareesenza temere di essere percosso. In altri termini più crudi, chiselaprendeconcoloro chehannogustidiversidai suoi è un cretino patenta- to,nonabilitatoapretende- re l’uniformità delle prefe- renze. È ovvio che la omoses- sualità non sia un reato e neppureuncomportamen- to disdicevole. Combatter- la, oltretutto con la violen- za, significa essere indegni diviverenelconsorziocivi- le. Ciascuno(...) segue  apagina 10 SANDRO IACOMETTI PIETRO SENALDI Ma che cosa fanno? InItalia ci sono più bidelli che carabinieri FAUSTO CARIOTI Ebbenesì,ilgovernohafinalmentedecisodistronca- rel’evasionefiscale.Unificazionedelle(...) Il governo è totalmente in palla. Nell’orgia di bonus, voucher,sussidieregalinivariconcuila(...) segue  apagina 3 segue  apagina 4 Compra ritratti di Mao fatti da Warhol per 1,5 milioni Bertinotti diventa mercante d’arte SALVATORE DAMA Tutto nello Stato, nulla al di fuori di esso. Con la stessa determinazione messa in campo per abbandonare a sestessal’economiaprivata,iCinque Stellesidedicanoall’aumentodelnu- mero di italiani stipendiati dallo Sta- to. Senza porsi la più ovvia delle do- mande:setutticampanoacaricodel- lecassepubbliche,questechileriem- pie? Il risveglio sarà dolorosissimo. L’ultimaèl’infornatadi(...) passare Premessa:FaustoBertinottiè un fico. Due volte fico. Pri- mo, perché in tempi di tur- bo-iconoclastialuiselasiede in foto, tutto tronfio, sotto le sue stampe di Mao Zedong, dittatorecineseche,dimorti, in effetti ne ha fatti pochini: 46 milioni, dicono i “revisio- nisti”. Tutto qui. Secondo: perchémentreisuoicolleghi exparlamentarifannolafigu- ra dei “pezzealculo”, litigan- doperquattrospiccidivitali- zio,ilSubcomandantedimo- stra,conlasuacollezioneper- sonale di Andy Warhol, di aver saputo investire bene i soldi della pensione parla- mentare.Stile,sobriariccan- za, superiorità culturale. Qui va aggiornato l’apologo: dai “comunisticol Rolex”ai“co- munisticonlaPopArt”. L’opera che espone Berti- nottiinsalotto(...) segue  apagina 9 segue  apagina 5 La lettera della suora Contespieghi perché rifiuta l’aiuto dei preti SUOR ANNA MONIA ALFIERI Qualèilmodomiglioreperrisolve- reiproblemi?Delegarliaglialtri.Così hannofattoalministerodell’Istruzio- ne (aggiungeremo «pubblica» quan- do davvero includerà le paritarie in- sieme alle statali), nonostante tutti fossero scesi in campo a lamentare ciòchemancavaeproporreciòchesi potevamigliorare. Da tre mesi si va ripetendo che le 40milasediscolastichestatali(...) segue  apagina 5 In vendita 50mila articoli a tema “potere nero” Magliette, braccialetti e borse L’antirazzismo ormai è un affare RENATO FARINA Atto di umanità, ma non tutti ne sono capaci Il perdono è molto faticoso però fa bene alla salute BUONA TV A TUTTI ROMANZO POSTUMO MELANIA RIZZOLI I delitti televisivi di Nuzzi Pansa ha previsto la maledizione dell’anno 2020 Definireilperdonononèsem- plice, perché si tratta di un complessofenomenoaffettivo, cognitivo e comportamentale nelqualeleemozioninegative eilgiudizioversoil(...) segue  apagina 13 Il povero Georg Floyd, l’afroa- mericano ucciso a Minneapo- lis da un agente in modo atro- ce,siètrasformatodamortoin unbuonaffareperchisagioca- reconisentimentidelle(...) segue  apagina 11 MAURIZIO COSTANZO   a pagina 20 GIAMPAOLO PANSA   a pagina 19 Prezzoall’estero:CH-Fr3.70/MC &F-€2.50

  11. +"!"!]!@!" y(7HA3J1*QTTKLP( Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366,tel 06/675.881 - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 Martedì 30 giugno 2020 DIRETTORE FRANCO BECHIS (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB ROMA - Abbinamenti: a Latina e prov.: Il Tempo + Latina Oggi €1,50 Anno LXXVI - Numero 179 - € 1,20 www.iltempo.it a Frosinone e prov.: Il Tempo + Ciociaria Oggi €1,50 - a Viterbo e prov.: Il Tempo + Corriere di Viterbo €1,40 e-mail:direzione@iltempo.it SantaEster a Rieti e prov.: Il Tempo + Corriere di Rieti €1,40 - a Terni e prov.: Il Tempo + Corriere dell'Umbria €1,40 - ISSN 0391-6990 InumeriinSenatoballanoel’opposizioneaspettal’incidentepermandareacasailgovernoetornarealleurne Maèun’illusione:permettereinpiediun’altramaggioranzaesalvarelapoltronac’ègiàlafila.EilQuirinale... Non Non lotiri lotiri apartitasullasopravvivenzadeigoverni giù giù DI RICCARDO MAZZONI Elochiamanoaiuto L IlTempodiOshø L’ultimapresaingiro Tasserinviateper20giorni sièsempregiocata,comeinsegnal'ulti- mo governo Prodi, nell'aula di Palazzo Madama, e il Conte bis non fa eccezione. Addioallacasadellalibertà Quando nacque avventurosamente, dopo la Di Mario a pagina 3 pazza crisi di agosto con il ribaltone più spettacolaredellastoriarepubblicanadeter- minato dalla mossa del Papeete di Salvini e IlCavlasciaPalazzoGrazioli Convivenzasemprepiùdifficile da quella del cavallo di Renzi, i numeri di Mes,sicurezza,televisione PdeM5Snonsireggonopiù partenza erano abbastanza rassicuranti: l'ex avvocato del popolo, divenuto una sorta di premierconlabandieradeitrecolori-prima gialloverde, poi rossogialla - poteva infatti contare su 178 voti, 17 in più della maggio- La Rosa a pagina 6 ranza assoluta di 161. Poi fughe ed espulsio- ni grilline hanno sensibilmente assottigliato la maggioranza, che ora - dopo il passaggio AmministrativeinFrancia alla Lega della senatrice Riccardi, ex M5S, è Unaltroidolodisinistravako ChemazzataperMacron! composta da 95 grillini, 35 Pd, 17 Italia Viva, 13delgruppoMisto(i5diLeu,gliexCinque Stelle De Bonis, De Falco e Fattori, (...) segue a pagina 7 Masotti a pagina 6 SCENEDATERZOMONDOINCENTRO Bivacchi,rifiutiedegrado EccocomelaCapitale pensadiattirareituristi De Leo a pagina 5 Valente a pagina 15 N on c’è dubbio che più passa il Aeroportisicuri buonatv Ciampino eFiumicino aprovadiCovid tempo e più avvertiamo la mancanzadipubblicoinmol- atutti ti programmi televisivi. Pubblico che dà calore, pubblico che può in- di Maurizio Costanzo tervenire, pubblico che, in qualche modo,è“complice”degliinterpreti. a pagina 14 Moltiautoristannoelaborandopos- sibilisoluzioniperospitareilpubbli- co distanziato, ecc. Accade questo perché non si può troppo a lungo Rovistatoriscatenati Tornanoipredoni deicassonetti perabitiusati andare avanti con repliche e con programmi, prima col pubblico e poisenza,neiqualisiavvertela mancanza.Nonvaleildiscor- soper“DomenicaIn”,peral- tro arrivata alla fine (...) segue a pagina 20 Conti a pagina 16

  12. 2.024.000 Lettori (Audipress 2019/III) Anno 162 - Numero 179 QN Anno 21 - Numero 179 Firenze MARTEDÌ 30 giugno 2020 1,60 Euro FONDATO NEL 1859 www.lanazione.it Ru486, è la prima regione in Italia Pillola abortiva In Toscana anche negli ambulatori Giani-Ceccardi, sfida toscana Offese e «risse» Voto bollente alle Regionali Vetusti a pagina 14 Caroppo a pagina 15 Appalti, meno vincoli e burocrazia Al traguardo il decreto semplificazioni. Un aiuto agli amministratori: cambia il reato di abuso d’ufficio. Dubbi M5s Scoppia il caso dei bonus ai nonni che assistono i nipoti. Le ministre Bonetti e Bellanova: «Tutelare gli anziani» Servizi alle p. 3, 6 e 7 Conte vada fino in fondo La sfida ai sacerdoti del cavillo DALLE CITTÀ LA LOMBARDIA RINNOVA L’OBBLIGO DELLE MASCHERINE ALL’APERTO ECCO NORME E DIVIETI ANCORA IN VIGORE (CHE POCHI RISPETTANO) Ad Arezzo terrore in Comune Tragedia a Grosseto Ferisce la moglie e si uccide MA SERVE ANCORA? Raffaele Marmo ggredire il mostro pre- istorico (in tutti i sen- si) a mille teste della A burocrazia italiana è, come Qn ha da anni documentato, il pre- supposto di ogni tentativo di ri- lancio economico e sociale del Paese. Lo è infintamente e drammaticamente di più per un Paese ripiegato e accartoccia- to su se stesso come è l’Italia nei mesi della stentata uscita da una terribile pandemia. Arriva fin troppo tardi, dunque, il decreto «semplificazioni» an- nunciato dal governo. Ma me- glio tardi che mai. A condizio- ne, però, che il premier Conte e i leader della maggioranza ab- biano il coraggio di respingere al mittente i tentativi di svuota- mento in corso da parte del soli- to ambientalismo parolaio e del grillismo giustizialista d’antan. Antico e servizi a pagina 16 Firenze Crac dei ristoranti e debiti col fisco Due arrestati Spano in Cronaca Firenze Test sierologici La campagna a tappeto si ferma Ulivelli in Cronaca Bolognini e Malpelo alle pagine 4 e 5 Bolognini e Malpelo alle pagine 4 e 5 Continua a pagina 6 y(7HA3J1*QSQPTQ(| +”!”!]!@!” Bufera in Rai, disattese le regole anti Covid L’abbraccio fuorilegge di Mara a Romina Rinviato il risveglio del campione Zanardi operato di nuovo Intervento al cervello Cini a pagina 27 Di Blasio a pagina 10

  13. Zanardi Nuova operazione Prossimi due giorni decisivi CRISTIANO PELLEGRINI — P. 15 Shipping Il futuro di merci e trasporti e gli effetti del dopo coronavirus Armi Dopo al-Sisi, Roma cerca di vendere fregate all’Arabia Saudita JACOPO IACOBONI — P. 16 w w w SPECIALE DI 16 PAGINE ALL’INTERNO DEL GIORNALE LASTAMPA LASTAMPA MARTEDÌ 30 GIUGNO 2020 QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 1,50 € II ANNO 154 II N.177 II IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it IL CASO IntervIstA AL mInIstro deGLI esterI che repLIcA ALLA merkeL suL mes: IL Governo sIA ALL’ALtezzA deGLI AIutI ue Di Maio: “Irpef, subito la riforma” Bufera sul decreto semplificazioni. I Verdi: lì dentro c’è un condono. Costa: se è così io lo boccio LA morte dI soLeImAnI IL FANTASMA DEL COLOSSEO IL FANTASMA DEL COLOSSEO Domani in edicola il 1° libro: La provocazione di Teheran “Arrestate Trump per omicidio” ANDREA MALAGUTI L’APPELLO DI EMMA BONINO ALL’ESECUTIVO CONTE SI MUOVA LE RISORSE CI SONO EMMA BONINO D no che l’Europa deve decidere in fretta, ma è soprattutto il governo che deve decidere. – P. 23 BERLUSCONI TRASLOCA A VILLA ZEFFIRELLI LA SERA SI ANDAVA A PALAZZO GRAZIOLI FLAVIA PERINA L’INTERVENTO «L’Europa ha risposto con forza al- la crisi e io ho fiducia nella Von der Leyen. Ora tocca al governo dimo- strare di essere all’altezza della sfi- da». Luigi Di Maio ha vissuto mol- te vite. In quest’ultima da ministro degli Esteri ha scoperto che l’Unio- ne europea qualche pregio ce l’ha. CONTINUA A PAGINA 5 SERVIZI — PP. 2-7 UN’EUROPA PIÙ EQUA E SOLIDALE STEFANO STEFANINI B in Piazza del Gesù 50. Ora - dopo 24 - Berlusconi lascia Palazzo Grazioli.– P. 11 icono che l’Europa deve fare presto. Molti italiani rimarca- otteghe Oscure è durato 54 anni. La sede storica della Dc THOMAS PIKETTY I rio ed ecologico. Quello che minac- cia oggi l’Europa è l’opacità an- ti-democratica delle sue decisioni e l’impressione che il sistema eco- nomico e fiscale finisca sempre per avvantaggiare i più potenti. E questo è tanto più deplorevole per- ché un’Europa più democratica e che fosse in grado di prendere le sue decisioni a maggioranza per- metterebbe di adottare un piano di rilancio più ambizioso. Concre- tamente, se si mettessero insieme i parlamentari italiani, francesi, te- deschi e spagnoli, sono persuaso che si potrebbe andare bel al di là dei 500 miliardi di prestito comu- ne per alimentare il budget euro- peo. Soprattutto si potrebbe adot- tare insieme un’imposta comune sulle società più grandi e miliarda- rie, una tessera individuale con un limite di emissioni, un grande pia- no di investimenti nelle infrastrut- ture e nelle università. Per riconci- liare i cittadini ordinari con l’Euro- pa e la globalizzazione bisogna ri- spondere alla immensa domanda di giustizia economica che viene espressa ovunque. Il modello libe- ral-democratico viene ucciso quando gli effetti dell’aumento delle tasse sulle emissioni - com’è accaduto in Francia - ricadono sul- le classi medie e popolari per finan- ziare le soppressione dell’imposta sulla ricchezza. È questo che ha portato alla rivolta dei gilets gialli e che condurrà ad altre crisi sociali e politiche, finché non si realizze- rà un altro sistema economico, più equo e sostenibile. — l modello liberal democratico, per vincere davvero, deve diven- tare molto più sociale, egualita- TRASPORTI EPA Niente distanziamento sui treni, c’è il sì delle Regioni del Nord Sono passati 6 mesi dall’uccisione di Soleimani. Il presidente Usa non ha fatto mistero di aver dato l’ordi- ne. Ieri da Teheran è arrivato il mandato di arresto contro Trump. – P. 23 MASTROLILLI E STABILE – P. 17 LA STORIA bLAck LIves mAtter La Mercedes cambia la livrea Diventa nera contro il razzismo STEFANO MANCINI DANIELE SOLAVAGGIONE /REPORTERS Il Piemonte si adegua a Liguria, Emilia, Veneto e Friuli ANSA RIGATELLI, MONDO E UN COMMENTO DI MASSIMO ANDREONI — PP. 8 E 23 La Mercedes di Hamilton rinun- cia alla storica livrea creata nel ’34 e si tinge di nero contro il raz- zismo. Fin dal Gp d’Austria di do- menica porterà la scritta “End of racism”. – P. 37 CAMBIANO I VERTICI, AL VIA LA NEWCO. VERSO IL RINCARO DEI BIGLIETTI L’Alitalia ci prova con Caio PARLA IL NUMERO UNO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA ROBERTO TOMASI “Perché la Liguria è in tilt” ALESSANDRO BARBERA — P. 20 ROBERTO SCULLI — P. 9 Il 5G e i falò MATTIA FELTRI BUONGIORNO Ieri girava la foto di un articolo di giornale, senz’altro de- gli anni Settanta, in cui si rendeva conto del sequestro di trecento tv color da parte di un pretore incaricato di verifi- care se guastassero la salute. Poiché le tv normali erano alimentate a 10 mila volt, e quelle a colori a 25 mila, si sup- poneva che particelle radioattive attraversassero lo scher- mo e colpissero, talvolta a morte, il telespettatore. L’obiet- tivo era di rimandare ai cinquecento comuni italiani stret- ti in associazione per respingere il 5G, tecnologia sospet- tata, fra l’altro, di modificare il Dna, provocare arresti car- diaci e diffondere il Covid. Ricordo, del resto, la strigliata di un tassista – ci sarà stato forse il 2G – quando mi vide in- filare il telefonino in tasca, a repentaglio della mia prezio- sa virilità. Non siamo scemi noi, eh. Nel 1925 apparve un articolo su Science and Invention per smentire che la ra- dio favorisse la siccità, uccidesse gli uccelli o facesse esplo- dere i dirigibili. Per anni la gente non ha installato il wi-fi nel timore gli liquefacesse il cervello, più di quanto non lo fosse già, come a lungo, decenni prima, non installava l’e- lettricità nel timore di restare fulminata toccando l’inter- ruttore. E quando nel 1825 si inaugurò la prima tratta fer- roviaria, fra Stockton e Darlington, secondo studi preven- tivi, oltre i cinquanta chilometri orari le donne avrebbero espulso l’utero. Per consolarvi pensate a Zio Vania, omini- de protagonista di un romanzo di Roy Lewis, che vide i suoi folli simili governare il fuoco e predisse l’estinzione del mondo in un grande rogo. Ma allora, perlomeno, non c’erano procure a sequestrare i falò. — y(7HB1C2*LRQKKN( +"!"!]!@!" .

  14. www.ildubbio.news ANNO V NUMERO 128 1,5 EURO MARTEDÌ30GIUGNO2020 Cassazione: aver augurato “buon appetito” al 41bis non è uno scambio di informazioni SERGIO STAINO DAMIANO ALIPRANDI A PAGINA 12 IL DUBBIO Mes, la maggioranza traballa Crimi: «La nostra posizione è sempre la stessa, siamo contrari» Intanto il premier accelera sul dl Semplificazioni, giovedì in Cdm ZINGARETTI INCALZA CONTE: «BASTA TERGIVERSARE, QUEI SOLDI SONO INDISPENSABILI PER RICOSTRUIRE L’ITALIA» È a rischio Troika. E con i numeri risicati al Senato, la poltrona di Conte potrebbe scricchiolare. Ma il premier scommette sulla maggioranza e accelera sul dl Semplificazioni. VAZZANA E DELGADOALLE PAGINE 2 E 3 muro contro muro tra Pd e Movimento 5 Stel- le sul Mes. I dem lo ritengono uno strumento indispensabile, per i grillini espone il Paese OK DELLA CORTE SUPREMA ALLA PENA D MORTE VITALIZI Che abbaglio Sua Maestà la partitocrazia E l’Iran disse: arrestiamo The Donald PAOLO ARMAROLI R se una proposta di legge sul ta- glio dei vitalizi agli ex parla- mentari nella convinzione che soltanto una legge potes- se disciplinare la materia. A PAGINA 8 FANTAPOLITICA SOFT E Conte gridò: scovatemi la talpa di Cottarelli, è lui che vuole il mio posto! icapitoliamo. Nella pas- sata legislatura si discus- POSTEITALIANES.P.A.-SPEDIZIONE INABBONAMENTOPOSTALE-D.L.353/2003(CONV.INL.27/02/2004N.46)ART.1,COMMA1C/RM/41/2016 ALESSANDRO FIORONI A PAGINA 10 LUIGI LA TALPA «V te capo ufficio stampa del premier. Sono riuscito a ricostruire quello che era successo. A PAGINA 5 PANDEMIE Qualcuno sa che fine ha fatto l’App Immuni? oglio la testa della talpa» (con la t minusco- la), si è sentito urlare nei corridoi il poten- ECONOMIA HARD Investimenti per 200 miliardi: solo così la crescita può ripartire PINO PISICCHIO Q per le strade d’Italia? Ma co- me, quell’applicazione dal volto umano da scaricare sul telefonino che ci deve garanti- re la definitiva cacciata del Co- vid, l’immunità, appunto: lo dice la parola? A PAGINA 5 ualcuno ha visto per ca- so camminare l’Immuni PIERLUIGI CIOCCA S surava a 1788 miliardi. emplificare è la parola d’ordine del momen- to. Tenterò. Il Pil italiano del 2019 si commi- A PAGINA 4 DA DOMANI LA “FASE 3” DELLA GIUSTIZIA Bonafede e le udienze riaperte: «Sull’organizzazione sono i capi degli uffici a decidere» IL GIUDIZIO DISCIPLINARE PER IL PM ISSN2499-6009 L’OBLÒ Forse già il 21 luglio la radiazione di Palamara. Che risolverà pure le difficoltà nella riforma del Csm Un bis di Mattarella? Gli alti papaveri del Pd sono così contenti che stentano a manifestare la loro gioia. y(7HC4J9*QKKKKT(+"!"!]!@!" lockdown della giustizia, anticipa- ta ad oggi dal Dl Intercettazioni. Ma restano le incognite delle scel- te materiali dei capi degli uffici, del calendario d’udienza tuttora semideserto in molti Tribunali e soprattutto dell’ormai irreversibi- le smart working dei cancellieri. di correttezza ed equilibrio, te- nendo un comportamento grave- mente scorretto nei confronti dei colleghi che avevano presentato domanda per il posto di procura- tore della Repubblica di Roma”. E poi di aver “interferito nell’eserci- zio degli organi costituzionali”. SIMONA MUSCO «S Giustizia non può entrare nel meri- to, se non a livello generale». Il guardasigilli Alfonso Bonafede lo ricorda a poche ore dalla fine del GIOVANNI M. JACOBAZZI I rico di Luca Palamara. L’ex presi- dente dell’Anm, come si può leg- gere nel capo di incolpazione, è accusato di “aver violato i doveri ull’organizzazione delle udienze il ministro della nizierà il prossimo 21 luglio il procedimento disciplinare a ca- p.a. A PAGINA 7 A PAGINA 6

  15. 2 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 PRIMOPIANO Il futuro del governo appeso al Mes. Muro contro muro tra Pd e Movimento 5 Stelle ZINGARETTI A CONTE: «NON POSSIAMO PERMETTERCI DI TERGIVERSARE» LA REPLICA DI CRIMI: «REGISTRIAMO CHE GLI ALLEATI INSISTONO SULL’ADOZIONE DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ. VALE LO STESSO PER IL M5S: RESTIAMO CONTRARI» gno. O almeno questo è ciò che si sa, al momento, di questo tipo di strumento, in base alle vaghe in- dicazioni fornite lo scorso mag- gio dall’Eurogruppo. Ed è pro- prio la presenza di qualche incer- tezza sulle modalità di restitu- zione del debito a creare lo scom- pliglio politico. «Registriamo che alleati di go- verno insistono sull’adozione del Mes. Vale lo stesso per il Mo- vimento 5 Stelle, che continua a confermare la propria linea: il Mes non è uno strumento ido- neo e restiamo contrari», mette in chiaro il capo politico penta- stellato Vito Crimi. «Se debito deve essere, allora meglio che av- venga attraverso lo scostamento tito già attraversato da feroci lot- te intestine con Alessandro Di Battista pronto alla spallata defi- nitiva. Ripetere il copione già vi- sto con la Tav, del resto, non sal- verebbe la poltrona di Giuseppe Conte: un’altra pattuglia di no- stalgici salviniani è infatti già pronta a spostarsi tra i banchi della Lega al primo incidente parlamentare. Il sì al Mes sareb- be l’occasione giusta per giustifi- care l’eventuale cambio di casac- ca, e con numeri così risicati al Senato (162, solo uno in più del- la maggioranza assoluta) per il governo sarebbe il canto del ci- gno. L’ostinata opposizione al Mes alimenta però i malumori tra gli alleati, con Italia viva e Pd ricoa- lizzati per il pressing sul presi- dente del Consiglio. «Il premier, Giuseppe Conte, sciolga definiti- vamente tutte le riserve e proce- da nell’interesse degli italiani e non di quelli dei singoli partiti», sferza la renziana Michela Ro- stan. «In questi mesi è cambiato tutto, in Europa sono stati messi ROCCO VAZZANA T disposizione dal Mes, il Mecca- nismo europeo di stabilità, con una linea di credito creata ad hoc per sostenere i Paesi più col- piti dal coronavirus. E sono i sol- di su cui l’esecutivo rischia seria- mente di traballare. Se per alcu- ni infatti quel prestito rappresen- ta un’opportunità unica per lil nostro Paese, per altri sarebbe l’i- nizio di un incubo greco che met- terebbe in pericolo la sovranità italiana. Da un lato Movimento 5 Stelle, Lega, Fratelli d’Italia e una parte di Leu, da sempre ostili al Mes, convinti che accedendo a questa linea di credito il nostro paese si trasformerebbe improvvisamen- te in osservato speciale d’Euro- pa, praticamente commissariato da Bruxelles. Dall’altra lato si schierano tutte le altre forze dell’arco parlamentare, col Pd in testa, che ieri ha rotto definiti- vamente gli indugi chiedendo al presidente del Consiglio di pren- dere posizione in merito perché «non possiamo permetterci an- cora di tergiversare». A sollecita- re Conte ci ha pensato Nicola Zingaretti in persona con una let- tera inviata al Corriere della Se- ra. «La danza immobile delle pa- role, slogan, furbizie lasciamoli alle destre, noi anche nel nostro partito dedichiamoci a dare ri- sposte alle persone e ricostruire l’Italia uniti», scrive il numero uno dem, prima di elencare le dieci priorità su cui investire gli aiuti europei: «Nella ricerca, ri- voluzionare e digitalizzare il set- tore sanitario, dare più centrali- tà a medicina territoriale e di- stretti, più forza alla medicina di base, riformare i servizi per an- ziani e malati cronici, moderniz- zare e adeguare gli ospedali, au- mentare gli investimenti nel per- sonale sanitario, garantire l’ac- cesso alle terapie, ampliare le borse di studio e, da ultimo, au- mentare i posti finanziati per gli specializzandi», chiarisce Zin- garetti. Perché i 37 miliardi di euro mes- si a disposizione dal Mes preve- dono un’unica condizione: esse- re destinati esclusivamente alle spese sanitarie. Il prestito an- drebbe restirutito a tassi di inte- resse molto bassi e senza condi- zionalità, ovvero senza la richie- sta di riforme strutturali da met- ter in campo in cambio del soste- rentasette miliardi. Tanto vale il futuro del governo Conte. Sono i soldi messi a di bilancio». Per i grillini la batta- glia sul Mes è l’ultimo bauardo dell’antica ortodossia da difen- dere con le unghie e con i denti. E non solo per una ideale questio- ne di purezza, ma perché cedere su questo tema significherebbe sfilacciare ulteriormente un par- in campo strumenti mai visti pri- ma e rimanere fermi significa so- lo essere miopi e irresponsabil- mente ideologici», le fa eco il vi- ce capogruppo Pd alla Camera Michele Bordo. Ma i grillini non ci stanno a reci- tare la parte dei bastian contrari per principio e col vice presiden- LAVORATORI E IMPRESE AL PALO La burocrazia inutile che blocca il Paese anche in emergenza I RITARDI NEI PAGAMENTI DELLA CIG E NEI PRESTITI ALLE IMPRESE SI SAREBBERO POTUTI EVITARE SE SE SOLO I DECRETI FOSSERO STATI DOTATI DI UNA SERIA ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE stati dotati di una seria Analisi di impatto della regolamentazione. L'Analisi di impatto della regola- mentazione è stata introdotta ora- mai da vari anni nel nostro ordina- mento normativo in accompagna- mento ai disegni di legge del gover- no sulla scia di una raccomanda- zione dell'Ocse. E deve essere effet- tuata dagli uffici legislativi dei mi- nisteri di settore e vagliata o effet- tuata direttamente nei casi di ema- nazione dei disegni di legge dalla presidenza del consiglio dal dipar- timento affari giuridici e legislati- vi della presidenza del consiglio. La funzione del Air è quella di va- lutare anticipatamente l'impatto sulla burocrazia, sulle imprese, su- gli operatori, sui cittadini, delle norme che si stanno varando. In tal modo, in primo luogo si valuta della Regione competente? Si sa- rebbe potuta evitare una condizio- ne per cui ancora dopo alcuni me- si decine di migliaia di aziende at- tendono i prestiti previsti dal de- creto liquidità che non ha predi- sposto i congegni giusti perché le banche possano agire con la dovu- ta celerità? Molto probabilmente sì. Se solo i relativi decreti fossero se occorre davvero introdurre una nuova regolamentazione, quindi si devono evitare il più possibile le norme oscure e incomprensibi- li, quelle di difficile applicazione, quelle che generano ulteriori com- plicazioni burocratiche, quelle che hanno un impatto negativo sull'ordinamento, sulle burocra- zie, sulle imprese e sui cittadini. Il LUIGI TIVELLI S di migliaia di lavoratori ancora aspettano la concessione della cassa integrazione in deroga per- ché il relativo decreto prevede una doppia istruttoria dell'Inps e i sarebbe potuta evitare una condizione in cui centinaia

  16. 3 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 PRIMOPIANO DAL RECOVERY PLAN AL DL SEMPLIFICAZIONI, TUTTI I NODI DEL PREMIER Conte scommette al buio sulla tenuta della maggioranza te del Parlamento europeo, Fa- bio Massimo Castaldo, replica- no: «I dubbi sul Mes non nasco- no da mere ragioni ideologiche, ma sono circostanziati in modo puntuale da motivazioni giuridi- che ed economiche alle quali commentatori ed esponenti poli- tici non rispondono nel merito». Con i 5S si schiera Stefano Fassi- na (Leu), mentre Matteo Salvini si gode la scena e soffia sul fuoco delle contraddizioni di maggio- ranza per velocizzarne il collas- so. Il Mes mette a rischio «il futu- ro dei nostri figli», dice. Ma l’uni- co futuro a rischio, per il momen- to, è quello di Giuseppe Conte. periore ma inferiori ai 5 mln. È la linea che avevano sponsorizza- to, per quanto assurdo possa appa- rire, i 5S, o almeno il grosso del M5S e in particolare il vicemini- stro Cancelleri, la cui visione non sembra differire molto da quella dell'ex ministro di Berlusconi Lu- nardi, all'epoca bestia nera pro- prio dei 5S. Contraria LeU ma in realtà ostile alla deregolmentazio- ne di fatto anche buona parte del Pd. Anche sul Mes i due principali par- titi della maggioranza si trovano su sponde opposte. Ma qui le parti sono rovesciate. I 5S restano infat- ti rigidamente fedeli ai dogmi ori- ginari, che vietano di ricorrere al prestito del Fondo Salvastati per definizione. Conte, anche in que- sta occasione, fa blocco con il parti- to che lo ha indicato, anche se pro- babilmente più per prendere tem- po sino a settembre nella speranza di trovare un modo per far accetta- umiliare per la terza volta consecu- tiva il Parlamento impedendogli di pronunciarsi. Non è detto che il gioco stavolta riesca, sia perché, al- meno a parole, il Pd è deciso a pre- tendere il voto sia perché sul tavo- lo c'è il prossimo scostamento di bilancio, necessario per varare il dl Luglio. Per legge lo scostamento richiede la maggioranza assoluta e non, come quasi sempre, quella re- lativa. Al Senato la maggioranza assoluta ancora c'è ma ridotta all'osso: 162 voti, uno in più del necessario. Ma tre esponenti dei 5S vengono con- siderati sulla soglia e in ogni caso con un margine così ridotto solo il sostegno dell'opposizione garanti- rebbe il sì allo scostamento. La de- stra minaccia però di far mancare quel sostegno, già determinante per il passaggio del dl Rilancio da 80 mld, se non ci sarà una posizio- ne chiara sul Mes. Lo stesso dl Luglio, del resto, è de- stinato a diventare un fronte cal- do. Il blocco dei licenziamenti tota- le e il prolungamento delle casse integrazione sino a tutto dicembre avrebbe il merito di ridurre le ten- sioni sociali in un autunno che già si profila torrido ma il costo è alto, intorno ai 20 mld e le resistenze nella maggioranza, che mirano a circoscrivere ad alcune aziende blocco e cassa integrazioni, sono alte. In tutte e tre le vicende la dina- mica è la stessa. Di qui a tutto il prossimo anno il go- verno dovrà fare scelte precise, senza potersi riparare dietro gli in- terventi a pioggia, e quindi, inevi- tabilmente, scontentando qualcu- no e forse molti, sia nella società che nel Palazzo. La scommessa di Conte, dall'esito quanto mai incer- to, è tutta sulla capacità della sua fragile maggioranza di reggere al trauma che ogni scelta di questo ti- po comporta. PAOLO DELGADO I lo presenterà in settembre ma si può star certi sin d'ora che tra la presentazione e l'implementazio- ne, che inizierà mesi dopo, quan- do i fondi europei arriveranno dav- vero, le modifiche e gli scontri in- terni nella maggioranza abbonde- ranno. Intanto però sono già in evi- denza diversi lati del prisma emer- genziale, e ciascuno si porta dietro il suo bravo conflitto interno alla maggioranza ma anche, anzi sopra- tutto, con il presidente del consi- glio. Conte mira a varare venerdì prossi- mo il dl Semplificazioni, già con un mese di ritardo sui tempi ini- zialmente previsti. Il metodo con il quale la bozza è stata messa a punto lasciava presagire discor- dia: il premier ha lavorato sul testo solo con il sottosegretario alla pre- sidenza Turco, 5S, senza informa- re e tanto meno consultare la sua maggioranza, che nell'ultimo ver- tice non ha mancato di protestare. Tre giorni fa si trattava, più che di una vera e propria bozza, di sem- plici appunti. Ora però il testo è pronto e per mez- za maggioranza è, come scrive la capogruppo di LeU al Senato Lore- dana De Petris, «per molti versi inaccettabile». Il dl prevede una sanatoria di fatto sulle costruzioni abusive, purché rispettino i criteri attualmente in vigore. Permette di ignorare in larga misura le norme sul consumo di suolo. Limita l'ob- bligo di gara per gli appalti, sino al 31 dicembre 2021, solo alle opere superiori ai 5 mln mentre permet- te l'affidamento diretto per le ope- re sino a 150mila euro e la trattati- va diretta per quelle di importo su- l gioco inizia a farsi duro. Il vero e proprio Recovery Plan italia- no è di la da venire: il governo fatto è che per una strana scelta del nostro legislatore per i decreti leg- ge, con la giustificazione ch e que- sti vengono varati per necessità e urgenza, l'Air non viene effettua- ta. Eppure sono talmente necessa- ri e urgenti i nostri decreti legge che ad esempio il decreto rilancio, annunciato attorno al 10 Aprile co- me decreto Aprile è stato varato in- torno al 15 maggio quindi ci sareb- be stato tutto il tempo per effettua- re una relazione Air. che ne preve- desse le complicazioni, le astrusi- tà e molto probabilmente non sa- rebbe uscito un mostro di 246 arti- coli per circa 500 pagine. Il fatto è poi che i nostri uffici legi- slativi sottovalutano spesso am- piamente l'adempimento della re- lazione Air. Chissà come fu effet- tuato quello in riferimento al Codi- ce degli appalti. Credo che ci fosse un modo migliore di recepire la re- lativa direttiva europea che non tramite un malloppo di 220 artico- li, spesso astrusi e che hanno gene- rato contenziosi infiniti come av- venne con il Codice del 2016. Tant'è che poi la situazione è addi- rittura peggiorata perché è stato va- rato di recente un regolamento at- tuativo di ben 320 articoli, dopo ampio lavoro di una commissione costituita ad hoc. Ma evidenziavo tutti questi aspetti perché il prossi- mo appuntamento è quello del tanto declamato e tanto atteso de- creto “semplificazione”. Come ho già avuto occasione di scrive- re in queste pagine non c'è sem- plificazione burocratica senza semplificazione normativa, se non altro perché la prima funzio- ne della burocrazia è quella di in- terpretare ed attuare le leggi. Ebbene, sarebbe importante che in vista di tale appuntamento, particolarmente delicato per un governo che sin qui ha dimostra- to di essere maestro nel compli- care le le leggi ma ben poco capa- ce nel semplificarle, fosse dato mandato agli uffici legislativi, a partire dal dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della presidenza del consiglio, di pre- disporre una seria analisi di im- patto della regolamentazione dello stesso decreto semplifica- zione accompagnata da una se- ria verifica del potenziale e della capacità semplificatoria del de- creto stesso. Si tratterebbe di un atto significa- tivo anche per dare finalmente un orientamento agli uffici legi- slativi del governo che sin qui non hanno dato certo buona pro- va né quanto a tecnica legislativa né tanto meno quanto a capacità di semplificazione normativa. DOPO UN MESE DI RITARDO IL NUOVO DL È PRONTO, MAPER LA METÀ DEGLI ALLEATI È, COME SCRIVE LA CAPOGRUPPO DI LEU AL SENATO LOREDANA DE PETRIS, «PER MOLTI VERSI INACCETTABILE» re la pillola ai pentastellati che per vera determinazione. Il segretario del Pd si espone sino a inviare una lettera aperta al Corriere della Se- ra per illustrare le dieci ragioni che, a suo parere, impongono di ri- correre alla linea di credito. In questa situazione molto vicina al muro contro muro, per palazzo Chigi rinviare la decisione è fonda- mentale, anche se ciò significherà

  17. 4 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 PRIMOPIANO COME USCIRE DALLA CRISI, SEMPLIFICANDO Investimenti per 200 miliardi: così riparte la crescita NECESSARIO ALIMENTARE GLI ACCENNI DI RIMBALZO DELLA PRODUZIONE, TRA CONSUMI ELETTRICI ED ESPORTAZIONI. UNA FIAMMELLA CHE DÀ SPERANZE anti virus. E’essenziale volgersi a buoni investimenti pubblici (sanità, sicurezza del territorio, ambiente, infrastrutture fisiche e immateriali). Il loro effetto mol- tiplicativo della domanda (2 o più) supera di molto lo 0,5 attiva- bile con spesa corrente e detassa- zione. I tempi dell’effetto sarebbero ac- corciati dal mero annuncio (che tarda da mesi, da quando il gover- no Conte è sorto) di un piano or- ganico, massiccio, credibile di opere pubbliscandite secondo priorità economiche e sociali. Le aspettative delle imprese e delle famiglie sarebbero infatti tonifi- cate se con decreti legge, leggi e forti provvedimenti amministra- tivi venissero spazzati via gli ostacoli alla tempestiva realizza- zione di investimenti (dal Codi- ce degli appalti allo strapotere dei Ras locali, fra cui alcuni Presi- denti delle regioni, armati dell’orrido Titolo Quinto della Carta). Soprattutto, l’iniezione di spesa pubblica necessaria a rilanciare la domanda si ridurrebbe tanto più quanto più essa fosse costitui- ta da investimenti pubblici. Se la domanda va sostenuta – diciamo – per quasi 200 miliardi (i 40 già attivati dovrebbero essere già ri- compresi nelle previsioni aggior- nate) occorrerebbe l’enorme ci- fra aggiuntiva di 400 miliardi di spesa pubblica di parte corrente al netto delle imposte (400 per 0,5=200). Ma quest’ultima si ri- durrebbe a 200 miliardi (200 per 0,5=100), se vi si unissero 50 mi- liardi di investimenti pubblici addizionali (50 per 2=100). Il to- tale delle maggiori uscite sareb- be di 250 miliardi, non di 400, ot- tenendo l’effetto desiderato sul Pil (100+100=200). Tutto ciò na- turalmente senza considerare un secondo blocco da pandemia. Quanto alla copertura della spe- sa, è ovviamente opportuno il ri- Che significano quei timidi segnali di ripresa corso alle fonti europee più con- venienti e pronte (contributi, e anche prestiti, MES compreso), da integrare col ricorso al merca- to dei titoli di Stato prima che col protrarsi della recessione aumen- ti lo spread. Ma gli investimenti pubblici – a differenza delle spe- se correnti – si autofinanziano: lo consente l’aumento multiplo di reddito, e quindi di gettito, che nel volgere di due o tre anni generano. Il superamento della gravissima recessione in corso è il presuppo- sto mancando il quale non ha sen- so nemmeno cominciare a imma- ginare il ritorno dell’economia italiana alla crescita. La semplicità di questo schema è pari alla sua elementare fonda- tezza, alla sua necessarietà. Pri- mum vivere … Naturalmente nulla impedisce – anzi è doveroso - che nel frattem- po si lavori lungo le linee pro-cre- scita per anni trascurate da gover- ni e imprese e che andranno se- guite per anni: riequilibrio del bi- lancio e arresto del debito (abbat- tendo un’evasione scandalo mondiale); investimenti pubbli- ci; Mezzogiorno; equità distribu- tiva; concorrenza fra le imprese; nuovo diritto dell’economia; conferma di una svolta europea per lo sviluppo. PIERLUIGI CIOCCA S Il Pil italiano del 2019 si commi- surava a 1788 miliardi. La caduta nel 2020 è difficile da prevedere, ricompresa fra il 13% (Banca d’I- talia, FMI) e il 7/8% (Governo, CER). Diciamo, per ipotesi forse ottimistica, 10%: quasi 200 mi- liardi in meno (i prezzi nell’im- mediato variano poco). Un tale cedimento avrebbe dovu- to: dovrebbe, essere compensato da un sostegno alla domanda glo- bale di analoga entità espresso da un aumento una tantum della spesa al netto delle imposte da parte della Pubblica Amministra- zione. Finora l’aumento ha riguardato per 85 miliardi circa la spesa cor- rente (ammortizzatori sociali, aiuti alle imprese, trasferimenti vari). Ma ciò è avvenuto mentre la propensione al consumo si ri- duceva a causa del diffondersi di incertezza e pessimismo. Quindi il sostegno alla domanda che ne è derivato, con un molti- plicatore dell’ordine di 0,5 per questo tipo di spesa nell’attuale contesto, forse supera appena i 40 miliardi. Siamo ormai a metà emplificare è la parola d’ordine del momento. Tenterò. anno. Quindi urge spingere la spesa al massimo, per alimenta- re gli accenni di rimbalzo della produzione – consumi elettrici ed esportazioni, una fiammella - che si avvertono dopo il blocco AL CONTRARIO DELLE SPESE CORRENTI, GLI INVESTIMENTI SI AUTOFINANZIANO GENERANDO GETTITO E REDDITI registrato un -10,5% a fronte del -21,3% di marzo ». Sono numeri comunque preoccupanti, ma migliori del previsto - specie se messi in rapporto con le previsioni sull’andamento dell’economia italiana fatte dalle maggiori istituzioni internazionali. Inoltre, specifica il rapporto, «la recessione corrente è interamente riconducibile al razionamento imposto per contrastare l’emergenza sanitaria, con la chiusura del 77% delle imprese industriali». Producendo così nel periodo aprile-giugno una contrazione più che doppia rispetto al trimestre gennaio-marzo. Altri segnali di vita sul fronte economico erano già arrivati dai consumi elettrici: in corrispondenza con l´avvio della fase 2 post-lockdown era scesa a -5% la riduzione dei consumi elettrici, che è un solido segnale di attività industriale in atto. Mentre la Sace stima una ripresa delle esportazioni già in autunno, e possibile una loro crescita tra il 5 e il 10% nel 2021. Segnali positivi, appunto. Ma per una vera ripresa -come spiega Pierluigi Ciocca- occorre che il governo predisponga non una politica di sussidi a pioggia, ma un serio piano di investimenti che consenta al Paese di ripartire. ANTONELLA RAMPINO A Ciocca quando, nell’articolo qui sopra, scrive di una « fiammella », di « accenni di rimbalzo della produzione » da tenere accesi, e che si sono registrati nel primissimo post-lockdown? Il segnale è stato registrato dal Cer, il Centro Europa Ricerche che fu fondato da Giorgio Ruffolo, che monitora con costanti report l’economia italiana. Nel rapporto numero 9 del Cer dedicato alle conseguenze del Covid-19, e rilasciato il 16 giugno scorso, si osservano proprio questi cosa l’economista Pierluigi si riferisce PER UN VERO SVILUPPO OCCORRE NON UNA POLITICA DI SUSSIDI A PIOGGIA MA UN SERIO PIANO DI MISURE CONCRETE CHE CONSENTA AL PAESE DI RIPARTIRE timidi segnali di ripresa. « I Dati Istat di aprile », vi si legge, « appaiono migliori del previsto: la riduzione dell’attività industriale si è fermata a -19,1% contro il 28,4% di marzo, mentre per le vendite al dettaglio si è

  18. 5 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 PRIMOPIANO TUTTA FANTAPOLITICA: PIÙ VERA DEL VERO E Conte gridò: trovate la talpa di Cottarelli, lui punta al mio posto! «SE N’È USCITO CON LE 91 SEMPLIFICAZIONI BUROCRATICHE MENTRE NOI AVEVAMO QUASI PRONTO IL NOSTRO DECRETO. È LA PROVA CHE RICEVE INFORMAZIONI DAL NOSTRO INTERNO...» L’infiltrato de Il Dubbio a pa- lazzo Chigi è in piena attività. Questo è quanto ci ha riserva- tamente inviato, coperto dall’anonimato ma informa- tissimo. Pere comunicare ha usato l’alfabeto Morse. rocratici». A questo punto mi sono spostato, riferisce il La Talpa (con la T maiuscola), all'Università Cattolica, dove ha sede l’Osservatorio di Cot- tarelli ed ho scoperto che effet- tivamente ci deve essere una talpa (con la t minuscola) a Pa- lazzo Chigi. Cottarelli infatti stava riden- do sotto i baffi: «Conte pensa di comunicare stasera che il decreto semplificazione con- tiene non 88 ma 95 misure. Po- veretti, non sanno che ho pronto un pacchetto di altre 9 semplificazioni aggiuntive che comunicherò domattina. Fra queste, l’abolizione del co- dice della strada, che è più po- polare dell'abolizione della patente, del codice degli ap- palti e del codice di procedu- ra penale, perché sono tutte cose che rallentano. Anzi una delle semplificazioni è vieta- re l’uso della parola procedu- LUIGI LA TALPA formatore - perché molti han- no cominciato a pensare al lo- ro futuro. Ma la risposta a Cot- tarelli è semplicissima. Lui propone 91 semplificazioni. Ho dato ordine di trovare set- te semplificazioni da aggiun- gere alle 88 per arrivare a 95. Ho intenzione di proporre a Conte di eliminare la patente, che sarebbe una decisione molto popolare con gli auto- mobilisti, la carta di identità, l’Irpef e l’Imu. E il codice di procedura civile: le procedu- re sono i peggiori inciampi bu- ra che è fonte di ritardi buro- cratici. Con 100 semplificazio- ni li sfido a far meglio». Sono tornato di corsa verso Pa- lazzo Chigi - scrive il La Talpa con la T maiuscola - ed anche lì ferve la riflessione. Hanno capito che Cottarelli ha ormai lanciato il guanto di sfida. Pe- rò Casalino ha avuto una delle sue trovate geniali. Ha detto infatti al mio informa- tore: «So io come sistemare quello lì. C’è il documento di Colao che nessuno ha letto perché prudentemente lo ave- vamo reso introvabile. Sono 120 schede. Chi impedisce di dire che si trattava di 120 pro- poste di semplificazione? Cot- tarelli pensa di arrivare a 100, ma noi sommando 120 a 88 a 7 secondo me andiamo oltre 100. Non ne sono sicurissi- mo, e neanche il Presidente lo è, ma ha pensato di chiedere al Ragioniere generale dello Stato, di fare lui il conto, an- che per capire se ci è fedele. Se Cottarelli vuole la guerra, noi siamo pronti». (Fine della prima puntata) (Roma, sabato 27 giugno) Ecco il report di La Talpa randissima agitazione stamane a Palazzo Chi- gi, per un l’articolo di Roberto Petrini su Repubbli- ca. «Voglio la testa della tal- pa» (con la t minuscola), si è sentito urlare nei corridoi il potente capo ufficio stampa del premier. Sono riuscito a ri- costruire quello che era suc- cesso dal racconto che lo stes- so Casalino ha fatto a uno dei suoi che è un mio informato- re. «Stamane sono andato, co- me sempre, a svegliare il Ca- po», ha raccontato Casalino. «L’ho trovato depressissimo: sul letto aveva una copia di Re- pubblica aperta alla pagina con l’articolo di Roberto Petri- ni. Mi ha detto con la voce in- crinata: So benissimo che quel Cottarelli non ha mai smesso di pensare di prender- si il mio posto. Ma qui c’è qual- cuno che lo aiuta dall’inter- no». Capo, cosa te lo fa pensa- re?, ho chiesto. «Il fatto - mi ha risposto - che Cottarelli se ne sia uscito con la proposta di 91 semplificazioni burocrati- che compresa l’eliminazione di 18 tasse mentre noi aveva- mo quasi pronto il nostro de- creto sulle semplificazioni che contiene 50 articoli, 88 semplificazioni e 5 elimina- zioni di tasse. È la prova evi- dente che riceve informazio- ni dal nostro interno. Eviden- temente vuole dimostrare a Mattarella che è più bravo di me. Ho tutti contro, sono tutti gelosi del consenso di cui go- do fra gli italiani. La Merkel di- ce che se non prendiamo il Mes non mi parla più. Bono- mi non risponde alle mie tele- fonate. Perfino Zingaretti ora pretende dei risultati. Meno male che c’è Berlusconi che ogni tanto mi fa una chiamata. Che debbo fare Casalino mio? Individua la talpa (con la t mi- nuscola) – ha concluso – e aiu- tami a trovare una risposta effi- cace». «Trovare la talpa non sarà faci- le - ha detto Casalino al mio in- G APP NAUFRAGATE, VIRUS IN CIRCOLAZIONE Scusate, qualcuno sa che fine ha fatto la fantastica Immuni? sia ( teoricamente, per carità) contagiata dal Covid: che succe- de? E sia chiaro: la logica del con- tact tracking volontario è la buo- na fede da parte dei contagiati, che dovrebbero autodenunciar- si, non degli illesi. Comunque diamo credito agli esperti e dicia- mo che lo screening funziona una volta agganciata quella so- glia del 60%. A che punto siamo, allora? Sette giorni fa la ministra responsabile, Pisano, ha dichia- rato con una qualche soddisfa- zione che eravamo arrivati alla ragguardevole soglia del 5,5%. “Annamo bene!!”, avrebbe detto la Sora Lella. Quando finirà la app di circolare sugli smartpho- ne che l’hanno amorevolmente accolta non è dato di sapere. Nè viene raccontato che cosa succe- derà dei dati fiduciosamente con- segnati dal cittadino al governo. L’app è stata prodotta da un pri- vato, la società milanese Ben- ding Spoons, per conto del gover- no italiano che resta proprietario di quei dati. Ma se quelle infor- mazioni non servono a niente perché sono poche e male assorti- te, che se ne fa? La verità? Il siste- ma di contact tracking ha fallito quasi dappertutto nel mondo de- mocratico: se la base è volontaria non funziona, è persino banale. Meno male che siamo quasi a lu- glio e magari anche il Coronavi- rus si è un po’ stancato. IL SISTEMA DI CONTACT TRACKING HA FALLITO QUASI DAPPERTUTTO NEL MONDO DEMOCRATICO: SE LA BASE È VOLONTARIA NON FUNZIONA, È PERSINO BANALE... all’origine. Un primo e non irrile- vante ordine di questioni riguarda la nostra privacy. So che l’argo- mento quando viene evocato sem- bra come le canzoni di Lucio Batti- sti: un pizzicotto al cuore per quel- li di una certa età. Ma, anche se ne abbiamo fatto volontario scempio con smartphone e social, si tratta comunque di un diritto fondamen- tale tutelato dalla nostra Costitu- zione. Forse un sacrificio tempora- neo si può fare a fronte dell’interes- se superiore della comunità colpi- ta da una crisi sanitaria importan- te, ma devono essere chiare alme- no tre cose: 1) deve essere un sacri- ficio utile e risolutivo; 2) deve esse- re un sacrificio temporaneo; 3) de- vono essere fornite garanzie chia- re sulla gestione e sulla distruzio- ne dei dati una volta conclusa l’e- mergenza. Sarebbe, dunque, que- sto un sacrificio utile? Gli esperti dicono che questo con- trollo funziona a partire dall’ade- sione del 60% dei cittadini, all’in- circa 36 milioni di italiani. Franca- mente non capisco come facciano a dire che basti quella percentua- le: poniamo che la rimanente par- te sfuggita al controllo, 24 milioni, PINO PISICCHIO Q strade d’Italia? Ma come, quell’ap- plicazione dal volto umano da sca- ricare sul telefonino che ci deve ga- rantire la definitiva cacciata del Co- vid ( l’immunità, appunto: lo dice la parola) attraverso il controllo delle autorità sanitarie sui nostri spostamenti, congiungimenti, im- boscamenti, insomma della nostra vita? Nessuna notizia? Eppure la narrazione ufficiale era stata suadente: voi scaricate gratui- tamente e volontariamente l’app securitaria e noi vi diciamo quan- do si avvicina l’untore. Fantastico! Già, solo che a furia di semplifica- re le narrazioni per il pubblico, un po’ di cose sono restate in ombra senza che nessuno facesse le do- mande giuste. E non mi riferisco a tutto il pur rilevante arco di que- stioni tecniche in senso stretto, ti- po persona infetta segnalata a un metro da me ma che sta dall’altra parte del muro nell’appartamento contiguo e la app non lo capisce. No: parlo di questioni perplesse ualcuno ha visto per caso camminare l’Immuni per le

  19. 6 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 IERI IL GIURAMENTO DEL NUOVO PROCURATORE CAPO GIUSTIZIA Cantone si insedia a Perugia, a giorni chiederà il rinvio a giudizio per i pm 16 luglio. In cui quasi certa- mente l’ufficio inquirente ora diretto da Cantone chie- derà il rinvio a giudizio per l’ex presidente dell’Anm (ma non per il reato di corruzio- ne). L’ex capo dell’Anticorru- zione farà ordine fra le molte carte, con una prima screma- tura di quelle rilevanti rispet- to a quelle solo sputtananti. Si definirà così un quadro da repressione spietata, per il ca- so che un anno fa ha sconvol- to la magistratura: in poco tempo la richiesta di rinvio a giudizio nel processo penale; cinque giorni dopo, il 21 lu- glio l’udienza del procedi- mento Palamara davanti alla sezione disciplinare del Csm, con la possibilità che addirit- tura già in quella seduta, o in altra ravvicinata, l’ex leader dell’Associazione magistrati venga radiato dall’ordine giu- diziario. Il tutto a poche setti- mane di distanza dalla deci- sione con cui proprio l’Anm ha a propria volta espulso Pa- lamara per “plurime violazio- ni del codice deontologico”. È evidente la diversa velocità fra la macchina della sanzio- ne, entrata a regime innanzi- tutto nei confronti del princi- pale protagonista dell’indagi- ne, e quella delle riforme sul Csm. Nel secondo caso, si è costretti a procedere con me- rato di questa occasione» che il Csm gli ha dato. E ha ag- giunto: «Ci metterò tutto l’impegno, le mie energie nei prossimi quattro anni saran- no dedicate a questo uffi- cio». L’insediamento di Cantone, che ieri ha giurato nell’uffi- cio della presidente del Tribu- nale di Perugia, Mariella Ro- berti, è una buona notizia per l’ufficio inquirente più osser- vato d’Italia. In tempi molto rapidi, dal punto di vista della procedura (il voto del plenum di Palazzo dei Marescialli risa- le a due settimane fa scarse) il nuovo procuratore di Peru- gia ha ottenuto la formalizza- zione dell’incarico, in modo da poter preparare le prossi- me tappe dell’inchiesta su Pa- lamara e altri magistrati. So- prattutto in vista della delica- tissima udienza stralcio del no frenesia, soprattutto per- ché il principale contenuto at- teso dal ddl, ossia la riforma del sistema per eleggere i to- gati, difficilmente potrà esse- re presentato dal governo co- me l’antidoto infallibile al cor- rentismo. Solo con il sorteg- gio si sarebbe neutralizzata l’influenza dei gruppi associa- tivi. Con il modello australiano proposto da Ceccanti e Bazo- li o con l’uninominale iperde- centrato di Pietro Grasso si potranno avvicinare un po’ i candidati alla platea dei magi- strati elettori, ma sarà diffici- le ottenere effetti rivoluzio- nari. Anche per questo le ac- celerazioni di Perugia e di Pa- lazzo dei Marescialli fanno ti- rare alla maggioranza e al guardasigilli Alfonso Bonafe- de un profondo sospiro di sol- lievo. be pianificato una “strategia per danneggiare Creazzo”, il procu- ratore di Firenze, uno dei princi- pali aspiranti al posto di Giusep- pe Pignatone. E poi l’aggiunto Paolo Ielo e lo stesso Giuseppe Pignatone. Su questo aspetto entra in gioco Stefano Fava, all’epoca pm a Ro- ma, autore anche di un esposto diretto al procuratore generale di Roma su alcuni comportamen- ti tenuti dai due magistrati. Fa- va, attualmente giudice a Latina, consegnò poi a Palamara dei do- cumenti che potevano mettere in difficoltà il procuratore ag- giunto della Capitale. Si trattava degli incarichi dell’avvocato Domenico Ielo, fratello del pm. Alcune consu- lenze ottenute dalla società in amministrazione straordinaria “Condotte”. E poi un procedi- mento istruito da Ielo nei con- fronti di Brunella Bruno, magi- strato amministrativo, sorella del commissario di “Condotte”, Giovanni Bruno. Il procedimen- to si era concluso con una assolu- zione. L’astio di Palamara nei confronti di Ielo sarebbe dovuto al fatto che quest’ultimo aveva trasmesso a Perugia gli accerta- menti della guardia di finanza sui rapporti fra Palamara e l’im- prenditore Fabrizio Centofanti, causando dunque l’indagine nei confronti dell’ex presidente dell’Anm. Nel capo di incolpazione è indi- cata anche una conversazione fra Palamara e Fava avvenuta 16 maggio proprio sul processo a Brunella Bruno. Difensore di Palamara sarà Stefa- no Guizzi, consigliere in Cassa- zione ed esponente di punta di Magistratura indipendente, la corrente moderata delle toghe. Guizzi, grande esperto di disci- plinare, ha ora due settimane di tempo per depositare la lista te- sti. Per quanto riguarda invece la composizione del collegio, es- sendosi astenuto Ermini già nel- la fase cautelare, il ruolo di presi- dente toccherà al laico in quota 5s Fulvio Gigliotti. Resta grande incertezza per i componenti. Al- cuni degli attuali sono finiti nel- le chat con Palamara e verosimil- mente si asterranno. Non è inve- ce da escludere una loro ricusa- zione. Per gli altri partecipanti alla ce- na del 9 maggio, gli ex togati di Magistratura indipendente An- tonio Lepre, Paolo Criscuoli e Corrado Cartoni, e i due di Unico- st, Luigi Spina e Gianluigi Morli- ni, invece, al momento non risul- ta fissata l’udienza. ERRICO NOVI R colleghi magistrati definiva- no «inutile» l’authority. Non è tipo da indulgere al riduzio- nismo funzionale. Anche per questo all’arrivo ieri a Peru- gia per assumere l’“anticipa- to possesso” del nuovo inca- rico di procuratore capo, ha ri- sposto così all’inevitabile do- manda sull’inchiesta Palama- ra: «Penso sia riduttivo che una Procura della Repubbli- ca si debba occupare di un’u- nica indagine: questa è una Procura distrettuale che ha competenza su tante materie e ha grandi potenzialità». Non sono frasi di prammati- ca, visto chi le pronuncia. Il nuovo capo dei pm umbri si è detto «particolarmente ono- affaele Cantone si è occu- pato di Anac quando suoi ERMINI HA FISSATO IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE PER IL 21 LUGLIO Palamara, giudizio lampo: il Csm vuole radiarlo subito correttezza ed equilibrio, tenen- do un comportamento grave- mente scorretto nei confronti dei colleghi che avevano presen- tato domanda per il posto di pro- curatore della Repubblica di Ro- ma”. E poi di aver “interferito nell’esercizio degli organi costi- tuzionali”. Tutto ciò sarebbe av- venuto alla presenza di “alcuni consiglieri del Csm” e di “Luca Lotti”, il parlamentare del Pd im- putato a Roma nell’ambito dell’indagine Consip. Il riferi- mento, ovviamente, è al dopo ce- na del 9 maggio del 2019 all’ho- tel Champagne di Roma. Il pm ro- mano, indagato a Perugia per cor- ruzione, aveva il telefono infetta- to dal virus trojan e ciò ha per- messo di registrare gran parte delle conversazioni avvenute quella sera con i consiglieri del Csm, poi dimessisi. Tale materia- le, ampiamente utilizzato dalla Procura generale, “era stato tra- smesso il 7 giugno del 2019”, an- che se i giornali, come si ricorde- rà, avevano riportato nei giorni precedenti ampi passaggi di quei colloqui. Palamara, in particolare, avreb- GIOVANNI M. JACOBAZZI I dell’Anm Luca Palamara. Lo ha deciso lo scorso giovedì David Ermini che, oltre a essere il vice- presidente del Csm, è anche il presidente della Sezione disci- plinare di Palazzo dei Marescial- li. Ermini ha deciso dunque di imporre un’accelerazione ai tem- pi, puntando a chiudere prima della pausa estiva. La richiesta di fissazione dell’udienza disci- plinare era stata trasmessa a piaz- za Indipendenza soltanto due giorni prima dal procuratore ge- nerale della Cassazione Giovan- ni Salvi. Questa vicenda “ha segnato un punto di non ritorno, quello che è successo è irreversibile: l’im- patto sull’opinione pubblica è stato pessimo ma proprio per questo c’è un gran desiderio di voltare pagina”, aveva afferma- to, sempre la scorsa settimana, Salvi durante la conferenza stampa in Cassazione, in cui ave- nizierà il prossimo 21 luglio il procedimento disciplinare a carico dell’ex presidente IL VERTICE DI PALAZZO DEI MARESCIALLI HA INDIVIDUATO LA DATA DELL’UDIENZA POCHE ORE DOPO AVER RICEVUTO DAL PG LA RICHIESTA. CHE CONTESTA ALL’EX CAPO DELL’ANM INTEFERENZE NELL’ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO va illustrato ai giornalisti le pros- sime mosse della Procura genera- le, competente per l’azione disci- plinare. Si prevedono sanzioni molto dure. Non è esclusa la ri- mozione dall’ordine giudizia- rio. Palamara, come si può leggere nel capo di incolpazione, è accu- sato di “aver violato i doveri di

  20. 7 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 POLITICA OGGI IL TAVOLO TECNICO CON CNF, OCF, AIGA E UNIONE CAMERE CIVILI Bonafede: riecco le udienze Slitta l’intesa coi cancellieri IL TAVOLO TECNICO PREVISTO PER IL 23 GIUGNO È STATO POSTICIPATA AL 6 LUGLIO, OVVERO CINQUE GIORNI DOPO LA PROCLAMATA RIAPERTURA DEI TRIBUNALI. IL MINISTRO: «PRIORITÀ ALLA RIFORMA DEL PROCESSO» va prevista dai decreti che, in que- sti mesi di lockdown, sono stati emanati con lo scopo di riorganiz- zare l’attività giudiziaria, pratica- mente paralizzata, e ribadita da Bonafede, che ieri ha specificato come «sull’organizzazione delle udienze il ministro della Giusti- zia non può entrare nel merito, se non a livello generale». Il Guarda- sigilli ha però provato a tranquil- lizzare gli addetti ai lavori, sottoli- neando i lavori in corso «affinché l’attività giudiziaria nel Paese pos- sa riprendere, con tutte le precau- zioni», per garantire, dunque «il ritorno alla normalità: i cittadini devono sapere che la pandemia non ferma la giustizia italiana». Sul rientro dei cancellieri in Tri- bunale esiste già una circolare, di- ramata dal capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Barbara Fabbrini, secondo cui il Dl Rilancio già consente di rimo- dulare il ricorso al lavoro agile. Ri- mane onere dei Capi degli uffici riorganizzare tutto. Ma ciò che pre- occupa ulteriormente l’avvocatu- ra è lo slittamento del Tavolo tec- nico - in presenza dei sindacati di categoria - per la programmazione delle attività delle politiche per il personale dell'Amministrazione giudiziaria, con un apposito focus sulle tematiche relative allo smart-working, previsto inizial- mente il 23 giugno scorso e postici- pato al 6 luglio, ovvero cinque giorni dopo la proclamata riaper- tura delle aule d’udienza. Una contraddizione, dal momento che il 30 giugno avrebbe dovuto costi- tuire la data ultima del blocco del- le udienze. La priorità, per Bonafe- de, è ora «concentrarsi sulla celeri- tà dei tempi del processo», sia pe- nale sia civile, «poiché non basta dire che è stato superato il vecchio regime normativo della prescrizio- ne: adesso i cittadini chiedono che ci sia un processo che abbia tempi brevi e, nei limiti del possi- bile certi», ha aggiunto. «C’è una riforma del processo penale che è del Parlamento – ha proseguito – e che bisogna che vada avanti con velocità». La legge delega al Gover- no per l'efficienza del processo ci- vile e per la revisione della disci- plina degli strumenti di risoluzio- ne alternativa delle controversie si trova ora in Commissione Giu- stizia, dove è in corso l’esame e do- ve oggi riprenderanno i lavori, che prevedono, su proposta della senatrice Grazia D’Angelo, del M5s, anche una serie di audizio- ni. Contemporaneamente, Bonafe- de incontrerà oggi in via Arenula Consiglio nazionale forense, Ocf, Aiga e Unione delle camere civili per il tavolo sulla riforma, incon- tro che replicherà domani con al tavolo, oltre alle associazioni, an- che l’Unione delle Camere penali. - data l’impossibilità di accedere ai registri - sarebbe praticamente impossibile celebrare udienze. E in secondo luogo per via dei rinvii di quasi l’85% delle udienze fissa- te tra il primo e il 15 luglio. Il nodo da sciogliere rimane, dunque, quello relativo all’organizzazione delle cancellerie, di fatto in mano ai Capi degli uffici. Una prerogati- no del suo undicesimo anniversa- rio. Una promessa, quella del Guardasigilli, che si scontra con le perplessità dell’avvocatura, convinta che prima di settembre non sarà possibile tornare alla nor- malità, in primis per un ricorso considerato eccessivo dello smart working da parte del personale di cancelleria, senza la cui presenza SIMONA MUSCO «R volta il ministro della Giustizia Al- fonso Bonafede, a margine della messa per le vittime della strage ferroviaria di Viareggio, nel gior- ipartiamo con le udienze»: ad assicu- rarlo è ancora una PARERE NEGATIVO SULLA RICHIESTA DELL’UNEP DI VERONA NOMINA DAP Basentini bussa in Antimafia I no per giorno, delle persone conta- giate dal Coronavirus, per salva- guardare gli ufficiali giudiziari in- caricati di notificare gli atti dell’ ufficio notifiche esecuzioni e pro- testi. Ma per il Garante della Priva- cy ciò non assicurerebbe alcun- ché, rischiando di incorrere, piut- tosto, in una violazione della pri- vacy. È quanto scrive Antonello Soro in risposta al parere richiesto da un’Azienda sanitaria di Vero- na, che si era vista richiedere gli elenchi aggiornati «delle persone risultate positive o con il sospetto che possano ipoteticamente esser- Covid, no del Garante all’invio dei dati sui contagi ai Tribunali l tribunale di Verona aveva chie- sto di conoscere l’elenco, gior- F di essere sentito dalla Commissione parlamentare antimafia presieduta dal grillino Nicola Morra, che sta svolgendo accertamenti sul presunto ripensamento del ministro della giustizia Alfonso Bonafede sulla nomina a capo del Dipartimento, per la quale aveva contattato inizialmente il pm Nino Di Matteo salvo poi ripensarci e optare per lo stesso Basentini. «Con riferimento alle questioni trattate nelle ultime settimane da codesta Commissione - ha scritto Basentini - lo scrivente chiede di poter essere ascoltato al fine di poter offrire ogni utile elemento di conoscenza». Basentini è stato capo del Dap dal 27 giugno 2018 al 30 aprile scorso, quando si è dimesso in seguito alle polemiche sulle presunte «scarcerazioni facili» legate all'emergenza. «Uno: c’è stata una nomina. Due: era legittimo che io la facessi con la più ampia discrezionalità. Tre: confermo che non c’è stato alcun condizionamento», aveva dichiarato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, durante la sua informativa alla Camera sulla nomina di Basentini. Un’informativa resasi necessaria dopo le polemiche avviate da Di Matteo, che, commentando le scarcerazioni ha lasciato trapelare l’idea di un possibile condizionamento alla base della sua mancata nomina. rancesco Basentini, ex capo del Dap, ha chiesto IL NIET DI SORO ALL’UFFICIO NOTIFICE, CHE AVEVA CHIESTO GLI ELENCHI DEI POSITIVI ALL’AZIENDA SANITARIA PER TUTELARE GLI UFFICIALI GIUDIZIARI IMPEGNATI NELLA NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI lo o di quelle precauzionalmente poste in isolamento o quarantena, nonché dei soggetti che con loro convivono e dei luoghi in cui tali soggetti si trovano». Ciò, nell’otti- ca dell’Unep, che ha richiamato la circolare del ministero della Giu- stizia sulle misure di contenimen- to e contrasto al contagio per il per- sonale degli uffici e la nota del 22 aprile del Dipartimento dell'orga- nizzazione giudiziaria del perso- nale e dei servizi del ministero, che invitava gli uffici giudiziari ad assumere «ogni precauzione di- retta a tutelare la salute del perso- nale e al contempo contrastare la diffusione del virus a mezzo di chi possa essere ipoteticamente conta- giato nell'esercizio di un'attività qualificata come indifferibile dal- la legge», in particolar laddove «ammette la comunicazione dei dati personali a soggetti pubblici, qualora risulti indispensabile ai fi- ni dello svolgimento delle attività nica misur di prevenzione che i Tribunali possono adottare riguar- da, dunque, l’utilizzo delle misu- re di protezione individuale dispo- ste dal Governo per i lavoratori a contatto con il pubblico. Conosce- re lo stato di salute dei soggetti a cui notificare gli atti, afferma il Ga- rante, non può assicurare «il conte- nimento del contagio e la protezio- ne degli ufficiali». Senza conside- rare che «acquisendo gli elenchi dei soggetti posti in isolamento, i tribunali dovrebbero assolvere an- che al difficile compito di assicura- re la correttezza e l'aggiornamento dei dati ivi contenuti, al fine di non esporre gli interessati ai nume- rosi rischi derivanti dalla violazio- ne del principio di esattezza». Toc- ca dunque trovare una soluzione che garantista, al contempo, la pro- tezione dal contagio e «la riserva- tezza dei soggetti posti in isola- mento domiciliare per Covid-19». connesse alla gestione dell'emer- genza in atto». Ma in base alla norma emergenzia- le, sottolinea Soro, la "disponibili- tà" degli elenchi in mano alle Aziende sanitarie non può essere ricondotta alle comunicazioni in- dispensabili, «in quanto non ne- cessaria per l'espletamento delle funzioni attribuite ai predetti Uffi- ci e per la protezione dal contagio del personale addetto alle notifi- che». Ad oggi, infatti, non esiste una mappatura completa della po- polazione in merito ai contagi e l’u- SI. MU.

  21. 8 IL DUBBIO VITALIZI POLITICA MARTEDÌ30GIUGNO2020 PER LA CASSAZIONE NON SONO ALTRO CHE APPENDICI DELLE INDENNITÀ PARLAMENTARI, NON PRIVILEGI PAOLO ARMAROLI R taglio dei vitalizi agli ex parla- mentari nella convinzione che soltanto una legge potesse disci- plinare la materia. All’inizio di questa legislatura, Di Maio e i Cinquestelle ebbero una bella pensata. Ritennero che bastasse- ro semplici delibere degli uffici di presidenza delle Camere. Una furbata. Così in quattro e quattr’otto ci sarebbe stata la de- cisione. E, per di più, a giudica- re sui ricorsi sarebbero stati i tri- bunali delle Camere e non già la magistratura ordinaria, in osse- quio al principio dell’autodi- chia. Per Di Maio, i predetti tri- bunali, mero strumento di Sua Maestà la Partitocrazia. Fatto sta che tutti i partiti non ca- pirono ma si adeguarono. Come tanti topolini ciechi, andarono appresso al pifferaio magico gril- lino. Quei grillini secondo i qua- li uno vale uno, e l’incompeten- za fa più danni della grandine; secondo i quali la decrescita è immancabilmente felice. Que- sti memorabili detti avrebbero dovuto mettere sull’avviso gli al- tri partiti. E invece no. Ed ecco la decisione della Camera e poi quella del Senato. La fretta è una cattiva consigliera. Ma non ci si attardò nei dettagli giuridici, do- ve in genere si nasconde il diavo- lo, convinti – lor signori – della loro onnipotenza. Si dà il caso che Di Maio, e i risul- tati stanno a dimostrarlo, non è nato con la camicia. Tanto è ve- ro che la Corte di Cassazione, se- zione unite civili, con l’ordinan- za dell’8 luglio dell’anno scorso lo ha smentito su tutta la linea. Di Maio aveva detto che i tribu- nali interni delle Camere avreb- bero chinato il capo agli ukase partitocratici, e invece la Corte ha affermato che svolgono fun- zioni obiettivamente giurisdi- zionali. Aveva detto che i vitali- zi sono odiosi privilegi, e la Cor- te ha affermato che non sono al- tro che appendici delle indenni- tà parlamentari: altro che privi- legi. Pensava che con la sua fur- bata avrebbe evitato il giudizio della Consulta, e invece la Corte di Cassazione ha affermato che i predetti tribunali interni posso- no sollevare questioni di legitti- mità costituzionale delle norme di legge cui le fonti di autono- mia effettuino rinvio. Tre sonori ceffoni che, stando a Manzoni, neppure il Papa potrebbe toglier- gli. L’altro giorno, una risibile apo- calisse. La Commissione conten- zioso del Senato ha dato in parte ragione ai ricorrenti. In attesa della motivazione, il dispositi- vo è già di per sé eloquente. Ha detto no al taglio così com’è sta- icapitoliamo. Nella passa- ta legislatura si discusse una proposta di legge sul Se la demagogia prevale sulla giurisprudenza col diritto messo nell’angolo LA QUESTIONE SOLLEVATA DA SUA MAESTÀ LA PARTITOCRAZIA È MAL POSTA. SE NE FA UNA RAGIONE DI OPPORTUNITÀ POLITICA, MA BISOGNEREBBE CONFUTARE USANDO ARGOMENTI GIURIDICI Sua Maestà la Partitocrazia è mal posta. Se ne fa una questio- ne di opportunità politica. Ma la questione è un’altra: lor signori dovrebbero confutare la senten- za della Commissione conten- ziosa del Senato con argomenta- zioni rigorosamente giuridiche. E invece buttano il pallone in tri- buna. E in malo modo. Lo spetta- colo è desolante. Ancora una volta, tutti a rimorchio dei grilli- ni. Quelli del reddito di cittadi- nanza che ci costa un occhio del- la testa e che ha dato lavoro – pa- rola della Corte dei conti – solo al 2% dei titolari del beneficio. Oltre a navigator che non si sono certo ammazzati di fatica, dati i bei risultati. Quelli che amano talmente il popolo che intendo- no sottrargli il diritto di voto con una legge proporzionale con li- ste bloccate. Ciò nondimeno, tutti a beccarsi come i polli di Renzo per primeggiare in dema- gogia. Zingaretti s’improvvisa costituzionalista e sentenzia che sui vitalizi la scelta è insoste- nibile e sbagliata. Crimi, in man- canza di meglio, prende a bersa- glio la presidenza del Senato. Che non c’entra niente e che tut- tavia esprime il proprio rincre- scimento per la decisione. Vai a capire perché. Il grillino Di Nicola, sorvolando sull’ordinanza della Cassazio- ne, riparla come un disco rotto di privilegio scandaloso. La vi- cepresidente del Senato Rosso- mando (Pd) condanna la figurac- cia che si poteva evitare. Senza però dirci il come e il perché. La Meloni sottolinea che sui vitali- zi il suo partito è avanguardista. Batte il tasto sull’opportunità mentre la questione è di legitti- mità. Salvini promuove una rac- colta di firme non si sa bene a quale fine e auspica in sostanza quella giustizia politica che di qui a poco potrebbe spalancar- gli le porte del carcere per chissà quanto tempo. Un uomo boome- rang che gode sempre più a farsi del male. E a mettere la ciliegina sulla torta non poteva mancare il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il grillino D’Incà, che sollecita l’appello. Ma, co- me ministro, dovrebbe starsene zitto e mosca su una questione che attiene alle prerogative par- lamentari. Tra tanto bailamme, una mosca bianca. La capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, ha avuto l’ardire – pen- sate – di affermare che il re è nu- do. Ha dichiarato: «Abbiamo ta- gliato i vitalizi nel 2012 e non pensiamo certamente di contri- buire a reintrodurli. Meno che mai in un momento in cui il Pae- se è in forte sofferenza per la cri- si economica. Se il M5S e le altre forze che aspirano a contender- gli il primato nell’antipolitica si preoccupassero, oltre che della demagogia da balcone, anche di scrivere bene le norme, non sa- remmo a questo punto». Vox cla- mantis in deserto, quella della Gelmini. E questo la dice lunga su una Partitocrazia capace di af- fermare perfino che Gesù Cristo è morto di freddo, se questa fan- donia le procurasse un voto in più. Aveva ragione Abramo Lin- coln: si può ingannare un uomo per sempre, tutti per una volta, ma non tutti per sempre. La veri- tà è che con questa rabberciata classe politica andremo di male in peggio. Povera Italia. to disciplinato dal consiglio di presidenza del Senato perché contraddice una consolidata giurisprudenza costituzionale in materia pensionistica. Più che scagliare pretestuosa- mente il sasso nei confronti del presidente Caliendo e dei due laici che hanno detto sì, sarebbe interessante sapere perché mai i due leghisti hanno detto no. Per partito preso? O hanno una parti- colare antipatia nei riguardi del- la Corte costituzionale e della sua giurisprudenza? Si può co- noscere in forza di quale logica strettamente giuridica hanno motivato il loro no? Tanto per il- luminare coloro che si stanno agitando senza costrutto. Difatti la questione sollevata da

  22. 9 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 POLITICA FASETRE DUE MODI DIVERSI DI GUARDARE ALLA RIPRESA re: senza aiuti saremo costretti a licenziare – e poi, ve la vedete voi come fare. Per chi invece conosce i numeri della realtà al Sud, le cose sono diametralmente opposte: la crisi del 2007-2008 ha vieppiù allarga- to la forbice tra il nord e il sud del paese, la locomotiva ha perso i suoi vagoni. E la crisi dell’epide- mia cade su questa situazione ap- profondendola. È, a esempio, il punto di vista del ministro Pro- venzano e del suo “Piano Sud 2020”, redatto a fine dell’anno scorso e, a parte le risorse che si ipotizzavano allora e potrebbero essere ben diverse ora, è rimasto Nord e Sud divisi nella lotta tra il progetto di Bonomi e “Meridione in progress” LANFRANCO CAMINITI Q nenne, a capo di un’azienda nel settore biomedicale, arrivò alla guida di Assolombarda disse che l’organizzazione degli imprendi- tori lombardi si sarebbe fatta «promotrice di una serie di inizia- tive volte a ridisegnare visione, capacità di proposta, incisività nell’agenda pubblica, in modo più adeguato alle nuove specifici- tà che la questione settentrionale pone come sfida alle nostre im- prese». Da allora a adesso, che è diventato il presidente di Confin- dustria, Bonomi non ha cambiato idea sulla specificità, la capacità di proposta e l’incisività della “questione settentrionale”. Quel- lo che è cambiato è che adesso Bo- nomi fa “agenda politica” in pro- prio. La “questione settentrionale” ha condizionato l’agenda politica di questo Paese per più di vent’an- ni: non solo per via della Lega di Bossi e dell’invenzione della Pa- dania contro Roma ladrona ma anche per l’impronta di Berlusco- ni che sin dal tempo della sua “di- scesa in campo” non mancava mai di ricordare che lui era un im- prenditore e che solo per la neces- sità di tutelare le aziende (non so- lo le sue, eh) era stato costretto a mescolarsi con la politica. E in fondo anche l’ulivista Romano Prodi era un uomo del Nord, no- nostante tutta la sua carriera fos- se stata di dirigente pubblico e d’azienda e benché impregnato di un “modello emiliano” che combinava cooperative, impren- ditorialità e Stato. In una sorta di “mondo del sottosopra” la que- stione meridionale che era stata uando, nel giugno 2017, il signor Carlo Bonomi da Crema, allora cinquantu- IL PIANO DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA È CHIARO: LE RISORSE AL SETTENTRIONE, MENTRE LA PIATTAFORMA DELL’OBI DI BARI PUNTA A UNO SVILUPPO A “DUE LOCOMOTIVE” un pilastro della visione costi- tuente e di tutta la programmazio- ne economica degli anni cinquan- ta e sessanta, e aveva accelerato le trasformazioni al Sud e quindi dell’intero Paese, si era rovescia- ta nel suo opposto, fino a entrare in sentenza costituzionale: non esistevano più “aree svantaggia- te”. Ma il Nord ora non ha più padrini politici – ora che la Lega, con Sal- vini, è diventata sovranista e na- zionalista, attenta a recuperare consenso, magari chiudendo due occhi sul ceto politico collettore di voti, nelle regioni meridionali. Che è come dire che l’imprendito- ria padana è rimasta senza rappre- sentanza politica. E tanto più du- rante l’epidemia e nel pensare al dopo-epidemia. Bonomi non ha un partito, non può fare di Confin- dustria un partito – ma può fare qualcosa anche di più: mettere l’a- genda imprenditoriale del Nord al centro della programmazione di governo. Il ragionamento è lu- cido nella sua crudezza: la Lom- bardia, da sola, rappresenta più del 20 percento del Pil italiano, e in Lombardia sta buona parte del- le filiere produttive che legano questo Paese al mercato europeo e mondiale. L’epidemia ha “so- speso” tutto questo, ha sospeso produzione, ha sospeso logisti- ca, ha sospeso mercati. Certo, ha sospeso tutto in tutto il mondo – ma non solo l’impatto del conta- gio e le misure governative di con- tenimento sono state qui più du- re che altrove, il fatto è che gli al- tri sono già in ripartenza, e noi sia- mo ancora al palo. L’Europa sta al- lentando, e di molto, i vincoli di bilancio; l’Europa sta pure allar- gando la borsa, e non di poco: se vogliamo ricostruire il Paese, se non vogliamo perdere l’aggancio con la produzione e il mercato mondiali non si può che ripartire da dove già c’era una infrastruttu- ra adeguata, il Nord. È al Nord che devono andare le risorse. Se non fosse così, se quel 40 percen- to di Pil che si produce tra Lom- bardia, Veneto e Emilia (che poi sono le regioni che, prima dell’e- pidemia, spingevano per “l’auto- nomia differenziata”), ovvero la locomotiva del sistema-paese do- vesse fare a mezzi le risorse dispo- nibili inseguendo un soggetto so- ciale di qua e un soggetto sociale di là, finirebbe con il perdere la spinta propulsiva, con il bloccar- si bloccando l’intero paese. È evidente che questa “politica bonomiana” possa andare in con- flitto con il governo, che sembra più attento – d’altronde, è il suo un pacchetto praticamente pron- to e invariato. Peraltro, intercetta linee-guida europee per gli inve- stimenti: digitalizzazione, inno- vazione e ricerca (scuola, univer- sità), green – ma occorre anche ammodernare in infrastrutture materiali e in logistica. Purché si parta dalla considerazione che il Sud può essere una risorsa (ogni euro investito qui produce uno 0,30 per il Nord) e una prospetti- va. Anche l’Osservatorio Banche Im- prese di Economia e Finanza (Obi) di Bari, insieme a realtà ac- cademiche, imprenditoriali, as- sociative, ha da dire la sua, in una “piattaforma di progetto” che si chiama “Meridione in progress”, e il cui sottotitolo ha un carattere quasi provocatorio: Non siamo meridionalisti. E “non sono meri- dionalisti” – forse volendosi scrollare di dosso sin da subito un’etichetta di assistenzialismo – perché pensano e propongono uno sviluppo “a due locomoti- ve”, una al Nord e una al Sud, do- ve peraltro si potrebbe combina- re una nuova centralità della mec- canica – a esempio con l’automo- tive di Pomigliano e Melfi – con un turismo non più solo balnea- re. Questo è lo stato dell’arte: Nord, Sud – divisi nella lotta. mestiere – a stemperare, a ammor- bidire, a posticipare ogni ragione di sofferenza in tutto il Paese: e al- lunghiamo la Cassa integrazione, e sospendiamo i licenziamenti, e provvediamo dei bonus per que- sto e per quello, e rimandiamo i pagamenti e le riscossioni, eccete- ra eccetera. Non solo, ma sia dal “piano Colao” che dagli Stati ge- nerali è venuto fuori un affastel- larsi di proposte, di esigenze, di desiderata le cui grida di dolore trovano orecchie sensibili nel go- verno Conte. Troppi assai sono a gridare, e le urla arrivano confu- se. Bonomi, invece, sembra avere in testa un solo “piano”: tutte le ri- sorse al Nord, mano libera alle im- prese. C’è anche una “leva” forte nelle mani di Confindustria, che non si perita di dirlo a chiare lette-

  23. 10 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 ESTERI Crolla Macron che chiede «gesti forti». Trionfo Verde, Parigi al Ps I BALLOTTAGGI ALLE AMMINISTRATIVE FRANCESI con le «le divisioni interne di un movimento che è comunque nato appena quattro anni fa». E che pe- rò detiene il potere senza saperlo esercitare, contando ogni giorno defezioni importanti, senza esser- si saputo dare una linea politica né un’organizzazione efficiente. Pos- sono “consolarsi”, se così si può di- re, gli uomini del presidente, a fronte della perdita di numerose città, con la vittoria del primo mi- nistro Eduard Philippe a Le Havre. I socialisti hanno rialzato la testa. A Parigi, la scontata conferma di Anne Hidalgo dà respiro ad un par- tito agonizzante, come a Lille, l’ex-segretaria del Ps, Martine Au- bry è diventata inaspettatamente sindaco. La Hidalgo, appoggiata da tutta la sinistra ed avvantaggia- ta dall’alleanza con il verde Davi- de Belliard ha ottenuto il 50% dei voti ed ha battuto concorrenti di peso come la gollista Rachida Dati e la marconista Agnès Buzyn. Sorpresa a Perpignano, capoluogo del dipartimento dei Pirenei Orientali. Ha vinto un eminente esponente della destra nazionale. Pur non rappresentando ufficial- mente il Rassemblement natio- nal, ad esso è riconducibile e può vantarsi di aver conquistato la sola città con più di centomila abitanti. Louis Aliot, ex compagno di Mari- ne Le Pen, e già dirigente di primo piano del partito lepenista, ha otte- nuto quasi il 53% dei voti davanti al sindaco uscente della destra re- pubblicana Jean-Marc Pujol che guidava il comune dal 2009. Se- condo Aliot «il primo messaggio è che il fronte repubblicano è cadu- to a Perpignano, e potrebbe cadere altrove domani». La prefigurazio- ne di un’alleanza con il mondo conservatore post-gollista e con al- tri elementi della destra francese patriottica, divisi sono destinati a perdere. Sempre. Ma il progetto è tutt’altro che facile da realizzare se non si conquistano comuni im- portati. La sintesi di questa tornata elettorale non è difficile da fare. Si affermano i Verdi rafforzando una tendenza europea (hanno vinto in Germania, in Irlanda, in Austria, in Danimarca nell’ultimo anno). Battuta d’arresto della destra po- pulista con qualche speranza di far politica (Alliot) al di là delle pa- role d’ordine che hanno stancato l’elettorato. Disfatta di Macron e del suo partito che in due anni ha sperperato un consenso notevole ed ha perduto la credibilità che aveva ottenuto diventando presi- dente. L’inquilino dell’Eliseo tramite la portavoce del governo, ha ammes- so la delusione del risultato, ma fi- nora, dopo i molti segnali negati raccolti, non c’è stata una seria ri- flessione sulla “caduta” di En Mar- che!. Il presidente ha fatto sapere che ci saranno «risposte forti». Nessuno riesce ad immaginare quali possano essere. La verità è che la liquefazione del partito è evidente per i motivi esposti. Eva Sas e Alain Coulombel, i portavo- ce del movimento, sono certi di po- ter competere con Macron e con chiunque altro per l’Eliseo. Euro- pe Ècologie- Les Vert sono, tra l’ al- tro, al fianco dei dipendenti per di- fendere il mantenimento di un complesso di produzione strategi- co in Francia ed in Europa. E so- prattutto si battono perché venga accettato il Trattato sul clima che è il loro cavallo di battaglia. Nel pro- gramma si legge: «Vivere bene è una filosofia di riconciliazione e ri- spetto per l'ambiente e gli esseri umani. La volontà di sostituire la solidarietà piuttosto che l'indivi- dualismo, la cooperazione piutto- sto che la concorrenza, il tempo an- ziché le decisioni miopi, l'interes- se generale piuttosto che la som- ma degli interessi individuali, la democrazia dei cittadini al centro dei valori democratici al posto del- la tecnocrazia o del populismo». Un messaggio che fa breccia anche in ambienti conservatori più sensi- bili di quanto si immagini ai fattori climatici. GENNARO MALGIERI L nell’apprendere che il suo partito, o meglio la sua lista, ha sfondato in quasi tutta la Francia, ottenendo circa il 29% dei suffragi al secon- do turno delle amministrative (era- no state congelate nel marzo scor- so per via del Covid). Con un sorri- so smagliante che ha invaso le tele- camere di tutte stazioni televisive ha detto: “Un’ondata verde si leva in Francia”. Ed infatti gli ecologi- sti hanno ottenuto una grande af- fermazione, molto al di là delle aspettative conquistando città im- portanti come Lione Bordeaux, Marsiglia, Strasburgo, Poitiers, Be- sançon e Tours. Per gli ecologisti «quel che ha vin- to stasera è la volontà di un’ecolo- gia concreta, in azione». E la pro- spettiva non può che essere la gran- de sfida per le presidenziali del 2020. Davanti avranno un Emma- nuel Macron fortemente ammacca- to che risale la montagna delle sconfitte partite nei due anni di presidenza alla testa della Répub- lique en Marche!, giustificandosi a portavoce di Europe Ècol- ogie- Les Vert, Eva Sas, ha esultato in diretta televisiva PER L’UCCISIONE DEL GENERALE QASSEM SOLEIMANI L’Iran vuole arrestare Trump che incassa l’ok alla pena di morte le» Ma Trump non può comunque dormire sonni tranquillissimi anche per altri motivi. La stessa Corte suprema ha bocciato una legge della Lousiana che vietava gli aborti giudicandola incostitu- zionale. Una sentenza definita storica e un colpo per il presidente che ha potuto sempre contare sul soste- gno dei gruppi religiosi più tradi- zionalisti contrari all’interruzio- ne di gravidanza. Poi forse la vicenda più contro- versa anche se probabilmente da- gli effetti pratici più o meno scar- si. L’Iran infatti ha spiccato un mandato di cattura contro Trump. Il provvedimento giudi- ziario è stato motivato dall’ucci- sione del Generale Qassem Sou- leimani in Iraq lo scorso gennaio nei pressi dell’aeroporto di Bagh- dad. Il comandante morì per un lancio di missili Usa, ordinato dalla Casa Bianca, sparati da dro- ni. In risposta a questa operazio- ne l’Iran fece esplodere alcuni razzi su delle basi militari statu- nitensi ma senza conseguenze. Il procuratore di Teheran Ali Al- qasimehr ha dichiarato che Trump e altri 35 sono accusati di omicidio e terrorismo. Ma, cosa veramente inusuale, è stato chie- sto l’aiuto dell’Interpol per “cat- turare” il presidente americano. Per il procuratore iraniano «cir- ca 36 persone (compreso Trump in cima alla lista nrd.) sono state identificate in relazione all'assas- sinio di Hajj Qasem. L’inchiesta individua funzionari politici e militari degli Stati Uniti e di altri paesi, per i quali la magistratura ha emesso mandati di arresto». E’ stato il vice ministro degli Este- ri Mohsen Baharvand, a precisa- re poi il senso della richiesta fat- ta all’Interpol. Non un mandato di cattura internazionale ma ben- si un “red alert”, un avviso che l’ufficio di polizia internaziona- le con sede a Lione manda a tutte le forse dell’ordine del mondo. Ciò per individuare e arrestare provvisoriamente una persona in attesa di estradizione o conse- gna alle autorità di un paese che ha avviato l’azione legale. In ogni caso gli Stati Uniti hanno mostrato tranquillità, per Brian Hook, rappresentante speciale per l’Iran della Casa Bianca: «la valutazione è che l’Interpol non interviene e dirama “avvisi ros- si” se basati su ragioni di natura politica». Per Washington si trat- ta proprio del caso in questione che «non ha nulla a che fare con la sicurezza nazionale, la pace in- ternazionale o la promozione della stabilità ... È una trovata propagandistica che nessuno prende sul serio». L’Interpol, tirata in ballo, è stata costretta a chiarire che non avreb- be preso in considerazione la ri- chiesta iraniana. Con una dichia- razione rilasciata alla Bbc, l’agen- zia di sicurezza internazionale ha infatti chiarito che per pro- pria policy è «severamente vieta- to all'organizzazione intrapren- dere qualsiasi intervento o attivi- tà di carattere politico, militare, religioso o razziale». L’azione di Teheran dunque sem- bra non poter avere chance di successo ma in ogni caso rimane qualche incognita. Non si ha co- noscenza infatti se gli iraniani continueranno a perseguire Trump anche quando non sarà più presidente. Ma soprattutto se si tratta di una mossa propa- gandista in vista di un nuovo con- fronto in Iraq dove la tensione ri- mane alta fin dal 2019 quando le brigate Al Quds, comandate da Souleimani, furono inserite nel- la lista delle organizzazioni terro- riste. ALESSANDRO FIORONI L favorevole a Donald Trump che farà certamente discutere. I giu- dici, a maggioranza conservato- ri, hanno infatti concesso il via li- bera ieri per il ripristino della pe- na di morte a livello federale. Le esecuzioni erano ferme fin dal 2003 quando alla presidenza se- deva George W. Bush. Si trattava di un congelamento in attesa di una decisione che è scaturita in seguito alla bocciatura di un ri- corso presentato da 4 condanna- ti. Una prima reazione degli alleati internazionali è arrivata dall’Ita- lia. Per Stefano Ceccanti del Pd: «Con la pena di morte uno stato liberale nega se stesso perché si impadronisce della vita di una persona con una pena irreversibi- a Corte suprema degli Stati Uniti ha preso una decisione

  24. 11 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 CRONACA A MONDRAGONE È PROTESTA CONTRO SALVINI SIENA Alex Zanardi operato di nuovo al cervello A cervello. Lo ha reso noto il po- liclinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove è ricove- rato dallo scorso 19 giugno in seguito all’incidente che lo ha coinvolto. «Nell’ambito delle valutazioni diagnosti- co-terapeutiche effettuate dall’équipe che ha in cura l’a- tleta - spiega il bollettino me- dico diffuso dalla direzione sanitaria dell’Azienda ospe- daliera - è stata effettuata una tac di controllo. Tale esa- me diagnostico ha evidenzia- to un’evoluzione dello stato del paziente che ha reso ne- cessario il ricorso ad un se- condo intervento di neurochi- rurgia». Dopo l’intervento, durato circa 2 ore e mezza, Za- nardi è stato «nuovamente ri- coverato nel reparto di tera- pia intensiva dove resta seda- to e intubato: le sue condizio- ni rimangono stabili dal pun- to di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la pro- gnosi rimane riservata». «L’intervento effettuato - di- chiara il direttore sanitario Roberto Gusinu - rappresen- ta uno step che era stato ipo- tizzato dall’équipe. I nostri professionisti valuteranno giorno per giorno l’evolversi della situazione». N tagio in più. Allora furono 5 i morti. I dati incoraggianti sono stati diffusi ieri dal ministero della Salute. I casi totali di coro- navirus nel nostro Paese sono diventati 240.436: 78 di quelli registrati nelle ultime 24 ore (il 62%) riguardano la Lombardia. Gli attualmente positivi sono 16.496, con un decremento di 185 rispetto a domenica, men- tre i dimessi e i guariti salgono a Covid 19, “solo” 6 morti 126 i nuovi contagiati on accadeva dal 1 mar- zo: solo sei vittime del Covid 19 e 126 casi con- lex Zanardi è stato porta- to di nuovo operato al FA DISCUTERE IL BONUS BABY SITTER ESTESO ANCHE AI NONNI FONTANA: OBBLIGO DI MASCHERINE FINO AL 14 LUGLIO 189.196 (+305). I decessi sono 34.744, sei in più rispetto a ieri. Scendono di due unità i ricove- ri in terapia intensiva (da 98 a 96) e di 40 i ricoverati con sinto- mi (da 1.160 a 1.120); i pazienti in isolamento domiciliare sono 15.280, con un calo di 143. Dalla Lombardia il governatore Attilio Fontana su Facebook conferma l’obbligo della ma- scherina fino al 14 luglio. «No- nostante il fastidio della ma- scherina - scrive Fontana -, so- prattutto con il caldo di luglio, sono dell’idea che occorra pro- seguire con il suo mantenimen- to sino al 14 luglio». mento del bonus baby sitter an- che ai nonni. Infatti il bonus , da massimo 1.200 euro, introdotto dal Decreto Rilancio potrà esse- re indirizzato anche ai propri fa- miliari purché non conviventi. Lo ha chiarito l'Inps nella circo- lare 73/2020. Via libera quindi all'impiego del voucher per i nonni mentre non è prevista nessuna retribuzione per i sog- getti titolari della responsabili- tà genitoriale, anche se non con- viventi. Il voucher è alternativo rispetto ai congedi parentali. Per Anna Maria Bernini, presi- dente dei senatori di Forza Ita- lia si è detta sorpresa: «Mi ero persuasa, ascoltando schiere di virologi, che i bambini, fortuna- tamente colpiti dal Covid in mo- do lieve, possono però trasmet- tere il virus ai nonni facendoli ammalare gravemente. Per que- sto era nato il bonus babysitter: per salvaguardare gli anziani. Ora scopro che viene esteso pro- prio ai nonni. Ma dov’è la coe- renza? Ma dove sono i virologi dei comitati che supportano il governo? Non hanno nulla da dire?». Di diverso avviso il non- no d’Italia, Lino Banfi: «Sono molto favorevole, meglio un bo- nus che un malus. Propongo di istituire i senior sitter». Tensione sempre alta a Mondra- gone dopo l’arrivo di Salvini da- vanti ai Palazzi Cirio, dove risie- de la comunità bulgara in qua- rantena per i casi di contagi. Do- po le sue prime parole è partita una salva di fischi e contestazio- ni, poi la tensione è sfociata in un nuovo contatto fisico tra for- ze dell’ordine e manifestanti. Intanto fa discutere l’allargar- CONVEGNO SULLE MODIFICHE DI ALCUNI ISTITUTI RELATIVI ALLE RELAZIONI FAMILIARI Soggetti deboli e giustizia: come tutelarli ma, se da una parte i numeri snocciolati nel corso dell’incontro riflettono una tendenza in aumento di alcuni reati, in particolare del reato di maltrattamenti in famiglia e una diminuzione rilevante delle denunce per violenza durante la pandemia, dall’altra non si è potuto non constatare come gli isti- tuti introdotti non siano stati nella pratica sufficientemente adeguati sotto il profilo della prevenzione della violenza nell’ambi- to delle relazioni personali. L’incontro di oggi prosegue sul tema della vulnerabilità di taluni soggetti che entrano in contatto con l’apparato giudiziario spie- gando come la protezione riservata a talune categorie di dichiaranti incida, comprimen- dole, sulle garanzie difensive. Negli ultimi anni si è registrata la tendenza, in particola- re in ambito europeo, a dare rilevanza ad al- cune categorie di soggetti tra cui rientrano non solo tipologie presuntivamente “debo- li” (minori, soggetti affetti da infermità o de- ficienza psichica, o offesi da alcuni reati spe- cifici) ma anche tutti coloro che, secondo una valutazione individualizzante, abbia- no subito un trauma tale da non reggere il modello di contraddittorio dibattimentale tra accusa e difesa. Lo spiccato vittimocen- trismo in ambito europeo si spiega con l’at- tenzione da sempre prestata dagli organi- smi sovranazionali ad istituti quali la me- diazione penale e la giustizia riparativa, nel nostro Paese del tutto carenti e poco utilizza- ti. Sicché, il banale recepimento di alcune indicazioni d’Oltralpe comporterebbe per il nostro sistema penale uno spostamento eccessivo verso un impianto penal-proces- sualistico come mezzo di tutela social-pre- ventiva, anziché come mezzo di accerta- mento della responsabilità del singolo e, poi, di prevenzione speciale positiva. Cono- scere, dunque, la materia, in questo ambito, significa poter vigilare da una parte sull’affi- dabilità dell’acquisizione probatoria raccol- ta con modalità protette e, dall’altra, sul cor- retto bilanciamento tra i presidi di tutela ri- conosciuti al dichiarante vulnerabile, giu- stamente tesi ad evitare rischi di vittimizza- zione secondaria, e le garanzie dell’accusa- to, il quale si vede comprimere, con l’audi- zione mediata, svolta per lo più in via inci- dentale, la possibilità di poter interagire di- rettamente con il teste secondo le regole nor- malmente previste per il contraddittorio di- battimentale. Gli interventi di Paola Di Ni- cola, Gip del Tribunale di Roma e di Laura Volpini, psicologa forense, in confronto dia- lettico con gli avvocati, aiuteranno a com- prendere come questo delicato bilancia- mento si traduca in concreto nelle aule di giustizia. Gli incontri proseguiranno, poi, il 2 e l’8 lu- glio, date in cui la Commissione affronterà con gli ospiti il tema del cambiamento del classico modello di famiglia, con le riper- cussioni che ciò ha avuto ed ha su molti isti- tuti di diritto penal-processaulistico ed il te- ma della giustizia riparativa, tanto esaltata ed auspicata quanto ignorata e criticata per il suo difficile collocamento all’interno del sistema penale. Il seminario ha ovvie finalità di studio e di approfondimento, ma nasce con l’intento di destare l’attenzione su temi importanti e su un settore del diritto in cui per gli operato- ri non basta dominare le competenze tecni- che, ma occorre integrarle con nozioni e strumenti extragiuridici, sempre più spes- so di matrice psico-forense, per garantire, da una parte, la tutela delle persone che ven- gono in contatto con l’apparato giustizia e, dall’altro, che non vi sia un eccessivo sbilan- ciamento verso una parte a discapito di chi, per primo, il processo e le sue conseguenze in termini di compressione della libertà le subisce. Avvocato, Camera Penale di Roma FRANCESCA MALGIERI PROIETTI S mera Penale di Roma sulle modifiche di al- cuni istituti attinenti le relazioni familiari ed i rapporti tra le persone, stimolate da un necessario adattamento del diritto ai muta- menti storico-culturali che hanno ridise- gnato il classico modello familiare come de- lineato in Costituzione e spostato l’attenzio- ne dagli interessi pubblicistici alla persona. Ad occuparsene è la Commissione Reati in ambito familiare che, guidata dall’Avvoca- to Emma Tosi, ha aperto i seminari lo scorso giovedì 25 giugno affrontando con il Procu- ratore Aggiunto Maria Monteleone, che a Roma guida il pool per il contrasto alla vio- lenza di genere, e con la senatrice Valente, Presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere, un bilancio della legge 69/2019, meglio cono- sciuta all’opinione pubblica come “Codice rosso”, ad un anno dalla sua entrata vigore, per verificare la sua operatività specialmen- te negli ultimi mesi in cui, a causa dell’epi- demia da Covid-19, si è registrato un sostan- ziale stallo dell’attività giudiziaria. Sul te- i svolge oggi il secondo di una serie di quattro convegni organizzati dalla Ca-

  25. 12 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 RIGETTATI I RICORSI DI DAP, MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E DIREZIONI DI SASSARI E VITERBO Cassazione: aver augurato “buon appetito” al 41bis non è uno scambio di informazioni D che ha dato “la buonanotte” a un grup- po diverso da quello di socialità, ora la Cassazione – con diverse ordinanze - ha dichiarato illegittimo anche la sanzio- ne data a due detenuti al carcere duro per aver detto “buon appetito” ad altri detenuti ristretti fuori dal loro gruppo di socialità. Uno di loro è Giuseppe Ma- donia. Accade che il magistrato di Sor- veglianza di Sassari aveva annullato la sanzione disciplinare del richiamo in- flittagli per avere salutato (augurando appunto "buon appetito") altri detenuti ristretti nel suo varco. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ha fatto reclamo, ma il tribunale di Sassari l’ha rigettato. Il Dap ha rileva- to che il reclamo si fondava sul disposto dell'art 41 bis che prevede l'impossibili- tà di comunicare tra detenuti di diversi gruppi di socialità e che vieta quindi ogni forma di dialogo e comunicazione tra detti detenuti, sottolineando che la comunicazione può anche essere non verbale; tuttavia il Tribunale di Sorve- glianza ha osservato che quel divieto di comunicazione serviva ad evitare uno scambio di notizie e doveva essere costi- tuito da uno scambio di contenuti: per- tanto il mero saluto era, invece, una for- ma espressiva neutra, dalla quale non poteva evincersi quale tipo di informa- zione potesse essere scambiata. Ma il Dap, il ministero della Giustizia, le direzioni delle carceri di Sassari e Vi- terbo hanno fatto ricorso in Cassazione PER I GIUDICI DELLA SUPREMA CORTE LA SANZIONE AVREBBE DETERMINATO UNA INUTILE AFFLIZIONE, NON PREVISTA DAL REGIME DEL CARCERE DURO opo aver dichiarato che è illegitti- mo sanzionare il detenuto al 41 bis arrogato il potere di valutare se la singo- la comunicazione era pericolosa o me- no. Ma non solo. Ha fatto ricorso anche il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Sassari, de- ducendo erronea applicazione di legge: ha sostenuto che il Tribunale di Sorve- glianza aveva fornito un'interpretazio- ne della norma che superava un limite imposto espressamente, e sostanzial- mente aveva configurato come diritto la facoltà di procedere allo scambio comu- nicativo, poiché il termine "comunica- zione" doveva intendersi quale com- prensivo di ogni forma di contatto, il quale può rivelarsi anche nel saluto, nel gesto, nelle movenze e in ogni scambio alternativo all'ordinario che può defini- re un ruolo e un messaggio occulto. Per la Cassazione, però, i ricorsi sono inammissibili. Ha ricordato lo scopo del 41 bis, ovvero quello di impedire i collegamenti con un'associazione crimi- nale, terroristica o eversiva. Quindi è vietato che comunichino persone dello stesso gruppo criminale, per questo mo- tivo esistono i gruppi di socialità dove i componenti sono fatti da persone che non appartengono alla stessa organizza- zione. Ma cosa intende per “comunica- zione”? La Cassazione spiega che inten- de il processo e le modalità di trasmissio- ne di una informazione da un individuo a un altro attraverso lo scambio di un messaggio connotato da un determinato significato. Nello specifico, perciò, se- condo la Cassazione il Tribunale di Sor- veglianza ha correttamente rilevato che la mera dichiarazione di saluto doveva considerarsi di natura neutra, nel senso che non vi era modo di cogliere una par- ticolare informazione trasmessa in quel modo: in definitiva, un atto privo di un vero e proprio intento comunicativo. Quindi, aver sanzionato chi ha augurato “buon appetito”, ha determinato una inutile afflizione, non prevista e quindi non consentita. sostenendo che il divieto in oggetto era finalizzato a impedire comunicazioni e che il Tribunale di Sorveglianza si era D.A. HA LA FUNZIONE DI VIGILARE SU DIVERSE AREE DOVE DI FATTO ESISTE LA PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ Il garante nazionale svolge un ruolo fondamentale, anche per Salvini L’AUTORITÀ, COMPOSTA DAL PRESIDENTE MAURO PALMA E DAI COMPONENTI DANIELA DE ROBERT ED EMILIA ROSSI, MONITORA IL RISPETTO DEI DIRITTI E DELLA DIGNITÀ UMANA to, in sinergia con l’Istituto su- periore della sanità, per mette- re in luce la difficoltà del repe- rimento dei dispositivi di pro- tezione individuale e nello stesso tempo la vulnerabilità delle persone anziane. Ecco, Salvini potenzialmente, come tutti noi, un giorno potrebbe fi- nire lì. Anche quei luoghi sono monitorati dal Garante, perché con il tempo, in qualsiasi luo- go segregante, è facile che si le- dano i diritti della persona ospitata. Ma anche il carcere non è così lontano. Un contenitore di real- tà più disparate. Perfino di gen- te perbene e anche potente, per- ché anche la gente perbene e potente prima o poi potrebbe cadere in disgrazia. E quando sono decaduti non se li fila più nessuno. A pensare a loro, alla loro dignità, di solito ci riman- gono i compagni di cella stessi, preti, qualche associazione e i Radicali. E lo Stato? L'unico or- gano indipendente che moni- tora è appunto quello del Ga- rante nazionale. Si potrebbero fare mille esempi. Uno è quel- lo dell’ex senatore Marcello Dell’Utri. Fino a qualche tem- po fa era rimasto in carcere no- nostante la sua malattia incom- patibile con regime penitenzia- rio. Tutte le relazioni mediche avevano chiesto la detenzione domiciliare, ma il tribunale di sorveglianza faceva muro. Quando l’autorità del garante composta dal presidente Mau- ro Palma e dai componenti Da- niela de Robert ed Emilia Rossi era andato a far visita al carcere di Rebibbia, visitò il reparto sa- nitario del G8 e tra i vari dete- nuti, incontrò anche Dell’Utri e constatò che le sue condizio- ni di salute erano particolar- mente critiche. La relazione, come da prassi, è stata manda- ta alle autorità competenti. Il Garante non fa alcuna differen- za tra detenuti. Può essere un migrante, un Dell’Utri, un erga- stolano o un piccolo scippato- re. Chi viene privato della libertà personale dall’autorità, non de- ve perdere per questo i diritti umani fondamentali: questa è la differenza tra uno Stato di di- ritto e quello autoritario. Non a caso, la figura del garante na- zionale non esiste nei Paesi co- me l’Iran che Salvini, giusta- mente, stigmatizza. Solo per questo, e tanto altro ancora, lo stesso leader della Lega dovreb- be tenersi stretta questa figura statale indipendente e fare una battaglia in Parlamento affin- ché sia più autorevole. DAMIANO ALIPRANDI A zionale delle persone private della libertà, per lui è il “Garan- te dei delinquenti”. In un'altra circostanza, quando è sceso in piazza con i sindacalisti del Sindacato autonomo della po- lizia penitenziaria (Sappe), ha esternato: «I Garanti dei dete- nuti, per quello che mi riguar- da, potrebbero trovarsi un al- tro mestiere e occuparsi di al- tro». Eppure Matteo Salvini dovreb- be sapere che una figura di ga- ranzia è importante anche per lui. Sa benissimo, perché i suoi fedelissimi del Carroccio fecero polemica anche su que- sto, che il Garante vigila su di- l leader della Lega Mat- teo Salvini non piace l’e- sistenza del Garante na- verse aree dove di fatto esiste la privazione della libertà. Non solo quella carceraria. Ci sono le Residenze sanitarie as- sistenziali (Rsa) dove vengono ospitati gli anziani, in alcuni casi anche cinquantenni, che soffrono ad esempio di gravi forme di Alzheimer. Ultima- mente sono finiti al centro del- la cronaca proprio per l’emer- genza Covid 19, teatro di una spaventosa diffusione del con- tagio e relative morti. Il Garan- te nazionale si è subito attiva-

  26. 13 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 PEDALA CON NOI Le informazioni sulle tappe Partenza: NAPOLI, ore 06.00 Piazza Plebiscito Arrivo Previsto: SAPRI, ore 18.00 5 LUGLIO Partenza: SAPRI, ore 06:00 stazione ferroviaria Arrivo Previsto: LAMEZIA TERME, ore 18:00 stazione centrale Sant’Eufemia 6 LUGLIO Partenza: LAMEZIA TERME, ore 06.00 stazione centrale Sant’Eufemia Arrivo Previsto: PLATÌ, ore 18:00 7 LUGLIO Partenza : LOCRI, ore 06:00 viale Matteotti (sede comunale) Arrivo Previsto: CATANIA, ore 18.00 (da definire) 8 LUGLIO Partenza: CATANIA, ore 06.00 Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena Arrivo Previsto: CAPO PASSERO, ore 18:00 (da definire) 30 GIUGNO Sosta a ROMA 1 LUGLIO Partenza: ROMA, ore 06.00 Piazza Navona Arrivo Previsto: GAETA, ore 18:00 Castello Aragonese 2 LUGLIO Partenza: GAETA, ore 06:00 Stazione di Gaeta Arrivo Previsto: NAPOLI, ore 18:00 Carcere Circondariale di Poggioreale, Via Nuova Poggioreale, 167 3 LUGLIO Sosta all’isola di Nisida, Carcere Minorile 4 LUGLIO DON RUSSO, CAPPELLANO DEL CARCERE DI SOLLICCIANO A FIRENZE: «L’ERGASTOLO È UN’OFFESA ALL’UOMO CHI SBAGLIA DEVE AVERE LA POSSIBILITÀ DI CAMBIARE» «Porto Dio nelle viscere della terra» giustizia. È stato ritrovato impiccato, ancora ago- nizzante. Ho visto troppi uomini finire con una corda al col- lo. Spesso chi decide di morire in carcere lo fa sen- za dire una parola, decide e basta. Qualche volta riesce a comunicare il suo dolore. E allora mi chie- do se si poteva fare qualcosa per salvarlo. Lei è un uomo di fede, che assolve in carcere a un rito essenziale come la confessione anche per chi non è credente. Come riesce a coniugare que- ste due esigenze? La confessione per me ha un valore sacramentale e un valore umano. Per i detenuti spesso rappre- senta uno spazio di sicurezza, anche in considera- zione del mio vincolo al silenzio. Raccontare è una liberazione e io ascolto rispettando la sensibi- lità di chi ho davanti. Le relazioni più forti nasco- no da quel momento di verità e confronto: ho avu- to delle bellissime esperienze di conversione, persone che ho aiutato e hanno cambiato vita. Se ci fossero più momenti così intensi nelle relazio- ni probabilmente si riuscirebbe a ridurre il feno- meno di reiterazione dei reati. I numeri dicono che per chi sconta la pena in car- cere il tasso di recidiva è molto più alto di chi ac- cede a misure alternative. Il carcere dovrebbe essere una possibilità di auste- ra risocializzazione per chi ha vissuto una vita di emarginazione. Bisogna preparare le persone a una prospettiva fuori dalle mura del penitenzia- rio e rompere la catena della delinquenza. C’è chi si fa arrestare per avere un letto in cui dormire, so- prattutto d’inverno. Spesso le famiglie dei dete- nuti commettono reati per poter mantenere i pa- renti in carcere. Bisogna cominciare a riflettere non solo sul carcere a cielo chiuso, ma anche sul carcere a cielo aperto. Lei è molto impegnato sul territorio con percorsi di recupero e reinserimento nella comunità. Con il progetto di Casa Caciolle - un grande cen- tro rieducativo che offre appoggio a chi proviene dal carcere e non ha altri punti di riferimento - la- voriamo sul tema della marginalità grave propo- nendo numerose attività: cinema, musica, teatro. Un detenuto che cerca ospitalità deve trovare un luogo di vita, non solo un pasto caldo e un tetto per la notte. Questo vorrebbe dire dare seguito a quella modalità dello Stato di parcheggiare le per- sone e poi rimetterle nelle piazze. Io non voglio mettere le persone nelle piazze, voglio restituir- gli dignità. FRANCESCA SPASIANO D - da ormai trent’anni e racconta di non stupirsi più di niente. La sua chiesa non ha navate lastrica- te di monumenti e affreschi: quattro panche e un crocifisso fanno di un sottoscala umido l’unico spazio di ascolto per coloro che la società ha smes- so di guardare. Quando ci apre la porta che condu- ce a Sollicciano avvisa: «Entrare in carcere signifi- ca entrare nelle viscere della terra». Don Russo, ci racconti perché ha scelto questa vi- ta. Sono cresciuto in un quartiere alla periferia di Na- poli. Vivevo in un’area urbana di edilizia privata, dall’altra parte c’era uno spazio di edilizia popo- lare. Nel mezzo un’area verde: era lo spazio del confronto. Da una parte c’eravamo noi, che stava- mo benino, e dall’altra i ragazzini delle case popo- lari che invece non avevano niente. Lo scontro era forte. Crescendo tra quelle ingiustizie era ine- vitabile che mi occupassi di carcere. Dopo tanti anni di esperienza in carcere com'è cambiato il suo atteggiamento? All’inizio quasi tutti i detenuti mi dicevano di es- sere innocenti. Nonostante le prove, le condan- ne, i patteggiamenti. Eppure io non ero un giudi- ce, ero semplicemente un prete. Dopo anni credo di aver capito, anche se per arrivarci sono dovuto andare in profondità: dentro le storie miserevoli di persone che non avevano niente. Non si tratta- va di nascondermi le cose, il loro era il racconto di una speranza. Sperare per chi sta scontando una condanna si- gnifica anche guadagnare una seconda possibili- tà. Che spazio c’è nella nostra società per il per- dono? Ai detenuti lo stigma rimane addosso come un ta- tuaggio. Il giudizio della collettività si trasmette ai loro figli. Allora io cerco di ascoltarli, senza giu- dicare, e non mi scandalizzo di tutto ciò che deri- va da una vita di bisogni negati. Credo che prima di me neanche Dio si scandalizzi, mentre nulla perdonano gli uomini agli altri uomini. Chi ha sbagliato ha bisogno di perdonare prima di tutto se stesso, per ritrovare la dignità. A proposito di dignità, alcuni regimi carcerari, come il 41bis, si pongono in contraddizione con on Vincenzo Russo è il cappellano del car- cere Sollicciano di Firenze. Si occupa di “poveri e disgraziati” - come li chiama lui «BISOGNA COMINCIARE A RIFLETTERE NON SOLO SUL CARCERE A CIELO CHIUSO, MA ANCHE SUL CARCERE A CIELO APERTO. IO NON VOGLIO METTERE LE PERSONE NELLE PIAZZE, VOGLIO RESTITUIRGLI DIGNITÀ» diritti fondamentali della persona. Il 41bis è un’offesa a Dio. L’ergastolo un’offesa all’uomo. Nessuno può essere recluso in un luo- go snaturato, irreale. Chi ha sbagliato deve poter percorrere un cammino di ritorno e di rientro nel- la comunità. Su questo non c’è alcuna distinzio- ne tra il pensiero laico e quello cristiano: esiste so- lo il rispetto per la persona. La nostra Costituzione stabilisce che la pena de- ve tendere alla rieducazione del soggetto. Che in- vestimento dovrebbe fare lo Stato in questa dire- zione? Per alcuni reati gravi, come quelli di stampo ma- fioso, si tratta di riuscire a prevenirli. Certi feno- meni sono favoriti dalle condizioni territoriali, da quelle che io chiamo aree “carcerogere”: molti- plicatori di disuguaglianze, povertà e delinquen- za. Soprattutto al Sud, dove le periferie sono luo- ghi dell’abbandono, terre di nessuno. Le persone non nascono criminali, lo diventano. Qualche giorno fa in questo carcere si è suicida- to un detenuto indicato come collaboratore di

  27. SPORT14 IL DUBBIO MARTEDÌ30GIUGNO2020 CALCIO DOVEVA SOLO TRAGHETTARE IL CLUB, ORMAI È UN IDOLO LA DEA VUOLE BLINDARE IL 4° POSTO L’Inter punta al Brescia e spera in un passo falso di Juve e Lazio N gue nella sua marcia a ritmi vertiginosi ed è già pronta a ripartire con la sua ventino- vesima giornata. Oggi infat- ti si giocano già Torino-La- zio e Genoa-Juventus ed è dunque tempo di riprendere il duello per lo scudetto. I bianconeri al momento van- tano 4 punti di vantaggio sui biancocelesti di Inzaghi e l'impressione è che a deci- dere le sorti di questo cam- pionato possa essere lo scontro diretto del prossi- mo 20 luglio. L'obiettivo di entrambe è quello di non perdere punti fino a quel mo- mento, ma le insidie sono dietro l'angolo. Oggi sia la Juventus che la Lazio gioca- no in trasferta contro squa- dre che sono in lotta per non retrocedere. Occhio dun- que alle sorprese. L'Inter, terza, proverà ad insinuarsi in questo braccio di ferro, ma per farlo è necessario che vinca sempre (il prossi- emmeno il tempo di ri- fiatare. La serie A prose- mo avversario è il Brescia fa- nalino di coda) e chi sta da- vanti rallenti la marcia. Tut- to sembra deciso, o quasi, anche per il quarto posto. Perché è difficile pensare che l'Atalanta, autentico rullo compressore, possa perdere terreno. Il suo van- taggio sulla Roma è di 9 pun- ti (e ha anche lo scontro di- retto a favore) e dunque i giallorossi al momento fa- ranno bene a guardare an- che negli specchietti retro- visori, perché dietro il Napo- li sta arrivando a tutta velo- cità per soffiargli il quinto posto, quello che spedisce in Europa senza preliminari. Potrebbe addirittura torna- re in corsa anche il Milan di Pioli, altra squadra che si sta facendo largo a suon di vittorie. In coda Spal e Bre- scia sembrano spacciate, il Lecce terzultimo cercherà di scavalcare le genovesi, appaiate a quota 26 con una sola lunghezza di vantag- gio. F.L. Gattuso e il Napoli, classico colpo di fulmine. E non dite che Rino è solo mister Grinta che i calciatori, prima di essere idoli dei ragazzini e personaggi da copertina, sono anche degli esseri umani. Ha saputo dare im- portanza e fiducia a tutti i propri uomini, consapevoli di poter trovare spazio in campo lavoran- do sodo in settimana. Di sicuro essere stato un grande campio- ne da calciatore lo sta aiutando nel suo percorso. Lui in carriera ha vinto praticamente tutto, compreso il Mondiale del 2006. Bandiera del Milan, non ha avu- to un percorso privilegiato quan- do ha deciso di percorrere una nuova strada nel mondo del cal- cio. È vero, è tornato in rossonero per sedersi in panchina, ma per farlo ha fatto la “gavetta”. Ini- ziando con esperienze senza troppi riflettori addosso. Al Sion, al Palermo, in Grecia all’O- fi Creta (chi non ricorda la sua sfuriata? Un vero cult su Youtu- be) e quindi al Pisa, prima di ri- cominciare dalla primavera mi- lanista. Si è fatto le ossa, insom- ma. Guai a parlare di “mister grinta”. Perché è vero, il caratte- re che Gattuso è riuscito a infon- dere nei suoi ragazzi si vede tut- to, ma dietro c'è anche la bravu- ra di un allenatore che è in co- stante aggiornamento e che sul piano tecnico-tattico non lascia nulla al caso. Se è destinato a di- ventare un “big” della panchi- na, alla stregua di Guardiola o Zi- dane, ancora è presto per dirlo. Ma la strada sembra essere trac- ciata e quella Coppa Italia po- trebbe essere soltanto il primo di una serie di successi. to calcistico. È già un idolo dei ti- fosi e non potrebbe essere altri- menti. Da quando ha preso in mano le redini della squadra, il Napoli ha iniziato una risalita verso le posizioni che contano e ha conquistato la Coppa Italia, piegando prima in semifinale l'Inter e poi in finale - ai rigori - la Juventus. Asticella alta da supe- rare, dunque, per far scoppiare la festa in tutta la città. Oggi Insi- gne e compagni sperano ancora di agguantare il quarto posto (ma sarà dura) e sono agli ottavi di finale di Champions League. Dovranno affrontare un Barcel- lona in fase calante e dunque il sogno di approdare alla Final Eight di Lisbona non è così cam- pato in aria. Tutt’altro. Certo l’allenatore calabrese non ha avuto un compito semplice, c'è stata qualche battuta a vuoto iniziale, le aspettative sono sta- te e sono ancora alte, ma le scon- fitte sono sembrate di fatto il prezzo da pagare per il cambia- mento in corsa, anche a livello tattico. L'esplosione del corona- virus e lo stop del calcio in tutto il mondo sono stati altri ostacoli da superare per l’allenatore e i suoi ragazzi, ma forse le settima- ne trascorse in quarantena han- no finito per tradursi in un tocca- sana per un gruppo che ha nell’u- nione d’intenti e nella compat- tezza una delle proprie armi mi- gliori. Nessuno vuole andare via da Na- poli e dal Napoli. Lo testimonia il rinnovo di Mertens, che nono- stante la pioggia di offerte milio- narie ha deciso di restare sotto l’ombra del Vesuvio. E lo confer- mano le lacrime di Callejon do- po il trionfo in Coppa Italia. Lo spagnolo sarà uno di quei gioca- tori che alla fine di questa stagio- ne continuerà la carriera altro- ve, il suo contratto non è stato rinnovato. Ma il filo che lo leghe- rà alla città partenopea e ai suoi supporter non potrà mai essere reciso. Riuscire a tenere saldamente in mano le redini di uno spogliato- io non è mai semplice, ma Gattu- so ci sta riuscendo nel migliore dei modi, grazie alle sue qualità umane e alla consapevolezza FRANCESCO LICORDARI È gione nata storta per i parteno- pei. E i risultati, per adesso, stan- no andando oltre ogni aspettati- va. Era lo scorso mese di dicem- bre quando De Laurentiis decise che era il momento di cambiare, per il bene della squadra. Mica facile separarsi da uno dei tecni- ci più vincenti e navigati del cal- cio europeo, Carlo Ancelotti. Quando scelse Rino Gattuso co- me suo successore, in tanti pen- sarono che la mossa del numero uno del Napoli fosse quella di voler trovare un traghettatore fi- no al termine della stagione. Niente di più errato. Altro che traghettatore, Rino Gattuso oggi è l’indiscusso capitano di una nave che sta viaggiando a vele spiegate verso l'Europa. Quel che sembra chiaro a tutti adesso è che il legame che c'è tra Gattuso e il Napoli è di quelli for- ti, di quelli che vanno oltre il la- arrivato al Napoli senza troppi clamori, per cerca- re di raddrizzare una sta- HA PRESO IL TESTIMONE DA UNO DEI TECNICI PIÙ ACCREDITATI AL MONDO: È ENTRATO NELLA TESTA DEI SUOI GIOCATORI, HA VINTO LA COPPA ITALIA ED ESIBITO RAFFINATA SCIENZA CALCISTICA

  28. 15 IL DUBBIO COMMENTI Basta con la polarizzazione del dibattito, o la giustizia digitale resterà tecnocratica Carlo Fusi MARTEDÌ30GIUGNO2020 Direttore Responsabile: Società Editrice: Edizioni Diritto e Ragione srl. (Socio Unico) Via G. Manci, 5 - 39100 Bolzano IL RICORSO AI NUOVI STRUMENTI ANDREBBE DISCUSSO IN TERMINI DI SOLUZIONI POSSIBILI ANZICHÉ DI IDEOLOGIA. IL PROCESSO RISCHIA DI NON PARTECIPARE ALLA RIPRESA na e scoprirete che non ‘potete’ fa- re altro che seguire il “soft power” della piattaforma. E improvvisamente... il covid-19. Il digitale, e in particolare l’opera- re funzionale in remoto su suppor- ti digitali che si applicano a ogget- ti trasformati in rappresentazioni digitali, è stato prima shock, poi ri- sposta adattiva, poi scoperta di un potenziale di miglioramento, poi “arena” in cui irrompe la polariz- zazione. Si è pro o contro la remo- tizzazione, pro o contro lo smart working. “Pro o contro” di solito non si dice di una posizione presa dinnanzi a uno strumento: al limite si pensa che uno strumento funzioni oppu- re no. Polarizzarsi significa fare un salto di paradigma. Il dibattito sulla tecnologia è diventato acuto, teso, da una parte all’altra si situa- no sostenitori e osteggiatori. Il campo della tecnologia, dall’esse- re neutro – o cosi voluto –, è diven- tato una questione che divide, che polarizza. La contrazione del tem- po nel dibattito politico non aiuta. Sul tema del digitale nel settore giustizia i dati si stanno racco- gliendo, si potrebbero continuare a raccogliere, con uno sforzo di an- coraggio delle decisioni al fattua- le, all’empirico, alla prova dei fat- ti. Nel bene e nel male molte cose sono state testate sul piano orga- nizzativo e telematico. Continuando ad alzare i toni della polemica sugli strumenti tecnolo- la trappola del digitale come ogget- to di contesa, ogni progetto, ogni azione che comporti una dimen- sione digitale e tecnologica, non fa- rà che bloccarsi, perché invece che strumento essa sarà intesa co- me una arena conflittuale. Meglio allora che la tecnologia torni ad ap- partenere al dominio sereno, neu- tro, serafico della tecnocrazia? As- solutamente no. È piuttosto il metodo del bilancia- mento e del checks and balance, applicato anche al “soft power” del digitale che ci viene in aiuto. Il digitale è intriso di scelte di obietti- vi, fissazione di trade off, priorità. Non può essere neutro. Deve esse- re trattato come un potere diffuso, parte delle regole con cui si regola il comportamento sociale e con cui viene regolato il micro operare della macchina pubblica. Abbia- mo bisogno di creare uno spazio di ideazione critica dei dispositivi di- gitali che li pensi come si pense- rebbe a regole del gioco, a un tavo- lo costituente. Abbiamo bisogno di applicare al digitale la stessa vi- sione lunga che avremmo per una Carta costituzionale. Se è cosi, al- lora abbiamo bisogno di depolariz- zare e pluralizzare il pensiero sul digitale. È dal metodo che occorre cominciare, dal come fare per in- cardinare tutele e garanzie in qual- siasi forma di regolazione dei com- portamenti. Ci aiuterà a fare perdu- rare il senso di appartenza a un si- stema. DANIELA PIANA D ga del XX secolo si sfilasse alle no- stre spalle, abbiamo creduto, anzi voluto credere, che la tecnologia, soprattutto la tecnologia digitale, la famosa ‘e’ davanti a govern- ment, health, avrebbe portato fi- nalmente una trasparenza, una ra- zionalità verso gli obiettivi, una ef- ficacia e una efficienza gestionale da benvedersi in ogni contesto: contro il male della macchina bu- rocratica, la macchina digitale è apparsa come “la” soluzione. Dinnanzi all’idea che il software possa strutturare processi di lavo- razione di pratiche, fascicoli, pro- cedure, dossier, abbiamo, dappri- ma, la promessa di neutralità, che abbiamo fatto sovente coincidere con la trasparenza e quindi con la qualità. Poi abbiamo assunto una postura critica, additando il ri- schio di tecno-crazia, il potere del- la tecne, della conoscenza dell’u- so dello strumento; poi abbiamo deplorato il rischio di ridurre il go- vernare alla decisione tecnica, lon- tana dalla decisione democratica. La dialettica democrazia versus tecnocrazia non è nuova nel mon- do delle istituzioni. Nella tecnolo- gia vi è un intrinseca dimensione di potere: provate a inserire dati in una piattaforma senza conformar- vi alla struttura dei menu a tendi- iciamolo: per almeno due de- cenni, prima che l’ombra lun- Amministratore unico Roberto Sensi REDAZIONE Via del Governo Vecchio, 3 - 00186 Roma telefono 0668803313 redazione@ildubbio.news gici ci si dedica troppo poco a ciò che è materia di politica istituzio- nale: le garanzie, i valori e la tensio- ne quotidiana verso il migliora- mento del sistema. Anche nel mondo della giustizia dove la polarizzazione è aumenta- ta rapidamente, si dovrebbe discu- tere di temi trasversali che unisco- no o che potrebbero unire. Il pri- mo: il tema della tutela delle liber- tà nel e con il digitale, il tema delle garanzie nella Costituzione per bi- lanciare – in qualsiasi ambiente si dirima una controversia – le parti nel rispetto di aspettative ben po- ste di diritti alla difesa e di un giu- dice imparziale; la risposta di giu- stizia alle fasce deboli della popo- lazione attraverso una combina- zione di strumenti, fra cui anche il digitale; la valorizzazione profes- sionale mettendo al centro l’orga- nizzazione e, in questa, anche gli strumenti tecnologici. Di un digitale diventato oggetto di polarizzazione non potremo più avvalerci nel momento in cui ci si chiederà di attuare il piano di pro- gettualità della ripresa economica del Paese. Perché, se restiamo nel- PUBBLICITA’ SB srl - Via Rovigo, 11 - 20132 Milano colombo@sbsapie.it 02-45481605 Fax 02-36516041 PUBBLICITA’ LEGALE INTEL MEDIA PUBBLICITA’ Via Sant’Antonio, 30 - 76121 Barletta info@intelmedia.it - Tel. 0883-883811 PUBBLICITÀ COMMERCIALE Emanuele Silvestri Via Del Governo Vecchio 3 - 335.7781968 commerciale@ildubbio.news STAMPA Newsprint Italia S.r.l. Via Meucci 29- 00012 Guidonia (RM) Via Campania 12 20098 San Giuliano Milanese (Mi) DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p. A, Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02-2582.1 - Fax 02 - 2582.5306 REGISTRAZIONE Registrato al Tribunale di Bolzano n. 7 del 16 dicembre 2015 Iscrizione al Registro Operatori di Comunicazione Numero 26618 ISSN 2499-6009 Questo nume ro è stato chiuso in redazione alle 20,00 Limiti ai colloqui, con i Garanti e non solo: nel Dl 28 il solito inno populista sul carcere le (articolo 77 bis D.L.vo n.259/2003), si introduce il con- trollo parentale, equiparando esigenze diverse, e ciò a tacere del fatto che gli adulti (tutti noi) spesso si rivelano leoni da tastie- ra, perfino incapaci di controlla- re i loro istinti più immediati. In conclusione: come ha già avu- to più volte modo di ricordare la Corte costituzionale (su tutte, con la sentenza n. 32/2014), la straordinaria necessità e urgen- za che autorizza il Governo all’intervento penale deve sussi- stere anche in sede di conversio- ne del decreto legge, e deve man- tenersi ferma comunque l’omo- geneità di materia tra le disposi- zioni previgenti e quelle succes- sive. Evidente che così non è sta- to nel caso di specie, con una leg- ge dimentica del monito di Con- dorcet (“ogni qual volta una leg- ge ne contenga delle altre, esse siano introdotte con esattezza scrupolosa. Occorre che siano dettate seguendo un assetto si- stematico, in modo che sia faci- le afferrare l’insieme”). Sarà la Corte a dire la sua, come sempre in maniera chiara; nel frattem- po, tra Stati generali e populi- smi di vario genere, tutto conti- nua come sempre. in materia di corrispondenza te- lefonica delle persone detenu- te), dimentico delle pronunce della Corte costituzionale, ri- propone la distinzione tra catti- vi e cattivissimi, riducendo a co- storo (e impedendole per quelli in regime differenziato) le ulte- riori possibilità di contatto, an- che con figli minori o gravemen- te disabili. L’articolo 2 sexies introduce di- sposizioni in materia di garanti dei detenuti. Nel corpo della norma si ricono- sce (inutilmente, essendo ciò già pienamente nei poteri del Garante Nazionale) ciò che è consentito all’Autorità guidata dal Professor Palma, viceversa prevedendosi videoregistrazio- ne dei colloqui dei Garanti regio- nali all’interno delle sezioni di 41 bis, preclusi infine ai Garanti locali, che possono solo far visi- ta ai detenuti, senza colloqui vi- sivi, per verificare le loro condi- zioni di vita. Si tratta di una previsione peri- colosa e incostituzionale; prece- duta da un dibattito giurispru- denziale (in particolare anima- to dai Tribunali di Sorveglianza di Sassari e Perugia, cui aveva- no fatto seguito due pronunce di legittimità) sviluppatosi pri- ma della riforma dell’artico- lo18/2 o.p. (secondo cui – senza distinzioni – i detenuti e gli in- ternati hanno il diritto di avere colloqui e corrispondenza con i garanti dei diritti dei detenuti), la norma obbedisce ai desidera- ta dell’Antimafia, che pure ave- va audito quei magistrati che avevano adottato decisioni di- verse. Ridurre lo sguardo a coloro che più facilmente sono in grado di intercettare violazioni significa avere un’idea preconcetta nei lo- ro confronti. E però, poiché lo sguardo si ab- bassa, è necessario avere una vi- sione d’insieme: volare alto. Dunque, ecco i droni, “per assi- curare una più efficace vigilan- za sugli istituti penitenziari e ga- rantire la sicurezza all'interno dei medesimi”. Non come per Ovidio, per cercar di lanciarsi come sopra le nubi, e da lì scor- gere, intendere. Piuttosto un pa- nopticon 2.0 (origami, o di car- ta, non essendovi nuovi oneri per lo Stato), che dice tutto di ciò che si intende per tutelare i diritti (consigliata la visione de I miserabili, di Ladj Ly). Basta aspettare i prossimi lai di Nico- la Morra, o i sussulti di Salvini, e rispunterà il taser. Infine, si prevede l’introduzio- ne di servizi preattivati di con- trollo parentale (sic!) ovvero di filtro di contenuti inappropria- ti per i minori e di blocco di con- tenuti riservati a un pubblico su- periore agli anni diciotto per i contratti di fornitura di comuni- cazione elettronica. Così, accan- to alle misure già previste per fa- cilitare l’accesso degli utenti di- sabili ai servizi a valenza socia- MICHELE PASSIONE* È con modificazioni il Dl 28, abro- gando il successivo Dl 29 (tutta- via trasfuso al suo interno), man- tenendo validi gli atti e i provve- dimenti adottati, salvi gli effetti prodottosi e i rapporti giuridici sorti. Nel merito, era già stato detto il peggio: una legislazione di ur- genza populista e dimentica dei valori in gioco. Nel metodo, lo diciamo ora: una tecnica di drafting improbabile, con implicito rinvio all’ultimo comma dell'articolo 77 della Co- stituzione, qui utilizzato per un’ipotesi di abrogazione, e non di decadenza di un decreto legge. Del tutto evidente l’inuti- lità della norma, posto che in ogni caso i provvedimenti adot- tati potranno essere impugnati. L’articolo 2 quinquies (norme finita così: la Camera dei De- putati ha convertito in legge *avvocato

  29. LaVer ità Anno V - Numero 179 y(7HI1B4*LMNKKR( +"!"!]!@!" O Quid est veritas? O www.laverita.info - Prezzo in Italia euro 1,30 QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO IL SACERDOTE AL CENTRO DELL’INDAGINE DI BERGAMO «GLI IMMIGRATI? UN MIRACOLO FATTO DA DIO PER DARMI I SOLDI» Così donZanotti vestiva di sacroil business dell’accoglienza.Nelle carte isuoi si lamentavano: coni denari per gli aiuti,anziché sfamare i bimbi, l’associazionesotto inchiesta comprava mobili.Per rivenderli online Sicilia e Sardegna assalite dalle Ong: in poche ore centinaia di sbarchi Sicilia e Sardegna assalite dalle Ong: in poche ore centinaia di sbarchi Sabotaggi, cariche, feriti: i violenti contro Salvini CARLOTARALLO a pagina 9 Martedì 30 giugno 2020 INDECISO A TUTTO SUL MES CONTE SA SOLO RINVIARE di MAURIZIO BELPIETRO n Da avvocato, Giuseppe Conte sa che le parole sono importan- ti. Una virgola o un aggettivo possono infatti cambiare l’e- sito di una causa, perché di un contratto ciò che conta non è l’intenzione di coloro che lo hanno sottoscritto, bensì quanto è stato messo nero su bianco, ossia l’att o conclusivo firmato dalle par- ti. Dunque, quando nacque il Conte bis, un ircocervo con dentro 5 stelle e Pd, si capiva che il contratto (...) segue a pagina 3 di FRANCESCO BORGONOVO n Per padre Antonio Zanotti gli immigrati sono stati «il miracolo di Dio». Il frate ber- gamasco, classe 1947, era il dominus della coop (...) segue alle pagine6e7 PICCOLO CABOTAGGIO Farsa di Giuseppi sulle tasse: il governo le slitta di 20 giorni IL NODO SALVASTATI Stampa, Pd e Fi Coro di balle per spaccare il Movimento di DANIELE CAPEZZONE n Pronto il decreto per spo- stare le scadenze fiscali al 20 luglio: alle aziende nessuno sconto. E il tanto annunciato decreto Semplificazioni var- rà solo per un anno. di GIUSEPPE LITURRI Il leghista a Mondragone (Ce): i centri sociali hanno impedito il comizio previsto ieri sera n L’o f fe n s iva mediatica del fi- ne settimana, prolungatasi fi- no a ieri, sull’e- ventuale richie- a pagina 4 Caso Palamara, i messaggi hard delle toghe Non soltanto nomine: agli atti gli sms spinti tra colleghi, e intere conversazioni boccaccesche sta da parte dell’Italia del prestito al Mes, ci costringe a tornare su temi che credeva- mo ormai archiviati. La di- sperazione e l’affanno dei so- stenitori del Mes è inversa- mente proporzionale alla qualità degli argomenti por- tati a sostegno. Più è alta la prima e più decresce la se- conda. Ma ieri sono state toc- cate vette altissime (...) segue a pagina 2 di FABIO AMENDOLARA STOP ALL’E M E N DA M E N TO S c h i af fo n e a Gualtieri Salta un altro blitz del Tesoro sull’energia IL LIBRO POSTUMO La profezia di Pansa: tornerà il soviet a Bologna E finirà male n Si era rivela- to un buon profeta il Nar- ratore quando aveva afferma- to: «La crisi n I magistrati dovrebbero es- sere cauti nell’u- so dei cellulari, come insegna il caso del pm Lu- globale cambierà anche la faccia dell’Italia. Pure in casa nostra accadranno eventi che nessuno si aspetta. Ci troveremo alle prese con novità folgoran- ti». Come quella che si vide in un territorio (...) segue a pagina 15 LO SCANDALO E L’I TA L I A Il crac Wirecard tocca i bonus per i più poveri ALESSANDRO DA ROLD a pagina 10 ca Palamara e delle sue mi- gliaia di chat che stanno met- tendo in subbuglio il mondo della giustizia. Eppure guai a toccarglieli. Domenica ab- biamo raccontato della solle- vazione dei consiglieri del Csm per la richiesta (...) segue a pagina 11 diGIAMPAOLO PANSA CLAUDIOANTONELLI a pagina 5

  30. DOPO TEMPTATION ISLAND POLEMICA IN RAI DIMISSIONI ANTICIPATE 19 31 50% LastilistaPolizzi «Lamiavita, lividieviolenze» Cuccarini-Matano leaccusedopo ilgeloindiretta Escobarlascia IlPiccoloTeatro cercaunaguida 20 31 57% a pagina 5 Aragozzini a pagina 5 Pastorini a pagina 11 29 giugno @Kotiomkin40.000contagiatiin24orenegli#StatiUniti. Imessicanichiedonodisbrigarsiacostruirequesto#muro. Lunedì Anno 20 SOCIALCLUB DALPROSSIMOMESEALVIAILTAGLIODELCUNEOFISCALE:FINOA100EUROINPIÙINBUSTA UN LUGLIO A TUTTO BONUS Dal1°scattaquelloperlevacanze.Ilvoucherbabysittervalidoanchepernonniezii Ènatoilrito delmonopattino “L cantava Daniele Silvestri negli anni ’90, ma nel 2020 ad unire le persone basta un monopattino. Sì perché dopo l’arrivo di flotte di monopattini elet- trici a noleggio nelle gran- di città, c’è stato un boom di vendite dei mez- zi elettrici a due ruote, complice anche il bonus del ministero dell’Am- biente (che prevede il rim- borso del 60% della spesa effettuata). Finito il timo- re iniziale, ora tutti sfrec- ciano in monopattino e c’è chi ne ha fatto un ve- ro e proprio stile di vita: la sera, invece che anda- re a bere un gin tonic in piazza, ci sono dei grup- pi che si danno appunta- mento per fare dei tour notturni della città. Uno dei più attivi su Face- book si chiama “Muoviti Elettrico”: si inforca il proprio bolide, viene con- diviso l’itinerario e via con la gita, tutti insieme. Addirittura sono nate pa- gine come “Club Italiano del Monopattino Elettri- co”, si organizzano radu- ni e a Milano sono stati dati in dotazione ai vigi- li, i “ghisa”. “Sto al passo coi tempi, morirò in mo- nopattino” scrive nell’ulti- ma vignetta Altan: giam- mai! Ottimo lo sdogana- mento di questi mezzi non inquinanti ma fac- ciamo attenzione, non è un gioco... riproduzione riservata ® d Dal 1° luglio si può ri- chiedere il Bonus vacan- ze, fino a 500 euro per una famiglia di 4 persone. Per il Bonus baby sitter l’Inps chiarisce che posso- no averlo anche nonni e zii. Scatta anche il taglio del cuneo fiscale. Maddalena Messeri BATTUTOILPARMA2-1.PIOLIPIEGALAROMA2-0 NELMONDOIMORTIAQUOTA500MILA Virus,10milionidicontagiati Appellodi101vipperilvaccino e cose che ab- biamo in comu- ne sono 4850” a pagina 3 a pagina 2 Scrittidalpadreallamoglieprimadisuicidarsi:«Haidistruttotulafamiglia» Gemelliuccisi,trewhatsappchoc d Tre messaggi WhatsApp due brevi e uno quasi una lettera in cui accusava la moglie di essere stata lei «la rovina del- la famiglia». Mario Bressi dopo aver uc- ciso i suoi due figli gemelli di 12 anni nella casa di villeggiatura in Valsassina ha inviato i messaggi alla moglie, Danie- la Fumagalli, e poi si è tolto la vita. Ieri i compagni di classe dei due bambini hanno lasciato una lettera commovente sotto la porta dell’abitazione: «Dopo la quarantena abbiamo perso un po’ il le- game ed ecco che oggi, 27 giugno, ab- biamo perso i legami del tutto». L’Interinrimonta L’Interinrimonta machesofferenza machesofferenza Strinati a pagina 4 DAMERCOLEDÌ Quantoèbello Quantoèbello il Milan d’estate il Milan d’estate Lacarica dei200vigili diquartiere Agnelli, Balzani, Sarti e Uccello alle pagine 8 e 9 Romanò a pagina 10

  31. €4,50* Martedì 30 Giugno 2020 Uk £ 1,40 - Ch fr. 3,50 Francia € 2,50 Nuova serie - Anno 29 - Numero 152 - Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano * In abbinamento obbligatorio ed esclusivo con Capital a € 4,50 (ItaliaOggi € 2,00 + Capital € 2,50) GUIDA MANAGERIALE GUIDA MANAGERIALE ALL’EMERGENZA VIRUS ALL’EMERGENZA VIRUS ROTTAMAZIONE DEI RUOLI Il 50% degli importi dovuti non è stato versato Bongi a pag. 29 IN ALLEGATO all’interno www.italiaoggi.it SEMPLIFICAZIONI Frenata su responsabilità erariale e abuso d’ufficio Ciccia Messina a pag. 30 QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Più facile sanare gli abusi edilizi Non sarà più necessaria la doppia conformità. Solo sanzioni pecuniarie per gli illeciti senza carico urbanistico. Certificazione del silenzio-assenso OCCUPAZIONE Contributi previdenziali scontati al 50% per chi assume Cirioli a pag. 34 R re pe zi Rivoluzione edilizia: abbandono del requisito della doppia conformità per la sanatoria di abusi; solo san- zione pecuniaria per gli illeciti sen- za effetti sul carico urbanistico; certificazione della maturazione del silenzio-assenso. La bozza del decre- to legge sulle semplificazioni, atteso per giovedì o venerdì in consiglio dei ministri, prefigura una completa rivisitazione della normativa sui titoli, sanzioni e sanatoria edilizia. t Draghi non vuole diventare premier E Conte non ce la farà a salire il Colle DIRITTO & ROVESCIO Milton Glaser, il più famoso grafi co degli ultimi 50 anni, è morto a New York nel giorno stesso del suo 91mo compleanno. Per far capire subito chi era, ricordo che inventò il celebre manifesto «I love NY» dove, al posto di love, c’era la sagoma rossa di un cuore. Dopo l’attacco terroristico alle due torri, Glaser lo ridisegnò ag- giungendo una bruciatura al cuore e le parole «More Than Ever», più che mai. Ma pochi sanno che Glaser, pur essendo americano di nascita, si era formato all’Accademia di Belle arti di Bologna, all’ombra di Giorgio Morandi, il suo maestro, assieme a Piero della Francesca. Un giorno in piazza Duomo a Milano mi con- fi dò: «Voi italiani, per essere educati al bello, vi basta che vi guardiate in giro. Noi americani invece, specie uno come me che è nato nel Bronx, dobbiamo andare in Accademia». Non poteva farci un complimento migliore e un’indicazione più preci- sa sul futuro del nostro paese visto che è un paese che può/deve vivere sul bello. z c s t p m r SU WWW.ITALIAOGGI.IT Semplificazioni - La bozza di decreto legge Corte dei conti - La delibera sul ren- diconto dello Stato 2019 Fisco - Il te- sto del dpcm con la proroga dei versamenti a lu- glio di Pierluigi Magnaschi Non so chi è che inventa le più importanti bufale politiche italiane. Ma so che, se sono appetibili, esse diventano subito virali e vengono rapidamente diffuse, commentate, analizzate, discusse come se fossero vere. Spesso vivono per un anno. Più a lungo del Covid, quindi. Altre vol- te, come il mostro di Loch Ness, scompaiono per qualche mese o anno, e dopo ricompaiono come se niente fosse, più «vive di pria» direb- be Petrolini. Ciccia Messina a pag. 30 di A NAPOLI S F s Fuggi- fuggi da de Magistris, i suoi sostenitori accolti da De Luca con Lo stupefacente è che di queste balle, tutti gli addetti ai lavori che le propalano o le commentano con supposto approccio scientifico, sanno continua a pag. 8 Valentini a pag. 7 CIRCOLARE INPS Il bonus baby sitter va anche alla nonna o alla zia Cirioli a pag. 35 IL FOCOLAIO COVID Gli operai del macello tedesco lavorano a 20 cm di distanza Giardina a pag. 15 LORIS ROSSI L’AVEVA CAPITO Perché contro i terremoti costa meno abbattere e ricostruire Vecellio a pag. 10 LO SU CLASS CNBC E STREAMING Al via da domani la 4ª edizione del Milano Marketing Festival Manacroda a pag. 18 MEDIA PUBBLICITÀ Raimondo Zanaboni presidente di Manzoni a pag. 19 Radio Italia, nuovo logo e veste grafica per le piattaforme Capisani a pag. 19 i m pe Con «Il decreto legge Rilancio» a € 6,00 in più; con «Modello 730 e redditi 2020» a € 6.00 in più

  32. Quotidiano gratuito online Le notizie di venerdì 26/06/2020 POMERIGGIO Edizione chiusa alle 17 Focolaio Mondragone Focolaio Mondragone È "bomba sociale" È "bomba sociale" di Nadia Cozzolino Molti residenti sono braccianti che lavorano, quasi esclusivamente a nero e vittime di ca- porali italiani e bulgari. I positivi, tutti asinto- matici, sono stati trasferiti nel centro Covid di Maddaloni, circostanza su cui oggi l’associa- zione Mondragone Bene Comune ha inviato un esposto alla procura di Santa Maria Ca- pua Vetere. Ai magistrati si chiede di «accer- tare chi e per quale motivo abbia impartito la disposizione con la quale gli asintomatici sia- no stati “strappati” dal proprio domicilio di Mondragone e ricoverati all’ospedale di Mad- daloni. Questo ha generato la reazione degli abitanti dei Palazzi Cirio». Nel pomeriggio, il governatore Vincenzo De Luca ha assicurato che l’obiettivo della Campania è «spegnere il focolaio Mondragone». NAPOLI – Ancora tensioni registrate nella notte a Mondragone dove l’area dei Palazzi Cirio è stata messa in quarantena per un nuovo focolaio di coronavirus scoppiato in 5 condomini. Sono 43 i positivi, 9 italiani e i re- stanti di nazionalità bulgara. Ieri alcuni resi- denti hanno violato la zona rossa e le tensioni sociali tra la comunità bulgara e italiana sono esplose con lanci di oggetti dai balconi. No- nostante l’arrivo di un contingente dell’eserci- to, nella notte un furgone con targa bulgara è stato dato alle fiamme. Il sindaco Virgilio Pa- cifico ha lanciato un appello ai suoi concittadi- ni: «Non è il momento di acuire lo scontro so- ciale con la comunità bulgara», ha chiesto. EDITORIALE Spuntano "focolai" ma il Governo è a rischio incendio NEL PALAZZO LA BATTAGLIA DEI VITALIZI, PRONTO RICORSO CONTRO DELIBERA • [ p. 2 ] no cambi di casacca sarà vera- mente dura per il Governo che dovrà farsi approvare misure im- portanti, a partire dal Mes, il co- siddetto "fondo salva Stati" con i 37 miliardi di euro per riorganiz- zare la nostra sanità. Sarà questo un punto cruciale per la tenuta del Governo, perché il Pd ormai è determinato: non vuole rinunciare a queste risorse. Mentre tra i "gril- lini" ci sono ancora tanti contrari, soprattutto al Senato. E quando si arriverà al voto non basterà di- re che il Mes verrà comunque ap- provato con l'aiuto di Forza Italia, perché anche in quel caso sarà evidente che la maggioranza non c'è più. Il Presidente del Consiglio finora si è tenuto fuori dalla con- trapposizione, rimandando la de- cisione. Ma nel Pd la pazienza va esaurendosi e ci si aspetta che più prima che poi decida. Il capo politico reggente del M5S, Vito Crimi, fiutata l'aria pesante sta cercando di spostare i conten- denti sul piano delle elezioni re- gionali. Dopo la serie di 'no' ad accordi con il Pd, oggi ha fatto ca- pire che se i Dem aprono in Ligu- ria al candidato 'grillino' potrebbe- ro appoggiare in Puglia il Dem Michele Emiliano, che un centro- destra unito potrebbe mettere in seria difficoltà. Tante questioni, tanti 'fuochi' accesi e che nessu- no sta spegnendo. Intanto in que- sto momento il Presidente del Consiglio, con i ministri Boccia (Regioni) e Azzolina (Istruzione), ha convocato in fretta e furia i giornalisti per cercare di recupe- rare sul fronte della riapertura del- le scuole il 14 settembre, con le li- nee guida fortemente contestate da Regioni, sindacati e associa- zioni di chi lavora nel settore. di Nico Perrone CONVINCERE ANGELA, GIUSTIZIA PER I MORTI DELLA THYSSEN KRUPP • ROMA - Mentre in Italia si segna- lano 'focolai' da Nord a Sud, che dovrebbero spingere tutti a man- tenere sempre alta la guardia, nella maggioranza di Governo si rischia l'incendio. C'è alta tensio- ne e comincia anche a scarseg- giare quella dose minima di fidu- cia che serve a tener su una squadra quando si ritrova in un momento difficile. Capitan Salvini, leader della Lega, non perde oc- casione di attaccare, marca stret- to gli avversari politici ed oggi nel corso del suo giro elettorale in Puglia ha tirato fuori l'asso: nei prossimi giorni, ha detto, altri se- natori del M5S passeranno alla Lega. Tasto dolente, perché in Senato la maggioranza balla di brutto avendo pochi numeri di vantaggio. E se davvero ci saran- [ p. 2 ] IN VENDITA LA CASA DEL "CHE", COME RIVOLUZIONE NON HA PREZZO • [ p. 3 ] CORONAVIRUS, RICCIARDI: SCIENZIATI FACCIANO POLITICA • [ p. 4 ]

  33. 2 Venerdì 26/06/2020 ATTUALITÀ Nel palazzola battagliadei vitalizi Pronto il ricorsocontro la delibera zo Madama. Non solo: alla Ca- mera ora c'è l'avvocato Mauri- zio Paniz che annuncia fuoco e fiamme, con l'obiettivo di ot- tenere per gli ex deputati quan- to hanno portato a casa gli ex senatori. «È un atto di una gra- vità assoluta», sbotta Luigi Di Maio. Mentre Paola Taverna (M5S) annuncia ricorso. Maria Edera Spadoni, collega di Mo- vimento e vicepresidente di Montecitorio, aggiunge: «Alla Camera abbiamo oltre 1.400 ri- corsi. Ma il taglio rimane, e quello non lo tocca nessuno». Matteo Salvini intanto annun- cia che «la Lega raccoglierà le firme anche per abolire una vol- ta per tutte i vecchi vitalizi an- cora in vigore». Il ripristino, passato anche grazie ai voti di Forza Italia, «è un insulto agli italiani in difficoltà», dice Gior- gia Meloni. Il Pd parla di «stor- tura da raddrizzare al più pre- sto». La battaglia, intanto, si sposta a Montecitorio: «È stato riaffermato lo stato di diritto - di- ce Paniz, avvocato di molti ex deputati che hanno fatto ricor- so contro il taglio del vitalizio - ora tocca alla Camera, dove sono già emerse perplessità. Il Senato ha proprio demolito il provvedimento». di Antonio Bravetti ROMA - È battaglia sui vitalizi. Uno scontro che rimescola le carte di maggioranza e opposi- zione, dando vita a un fuoco in- crociato che coinvolge tutto il Parlamento. Il Movimento 5 Stelle attacca e annuncia un ri- corso contro la decisione della commissione Contenziosa del Senato di reintrodurre i vitalizi, la Lega che rivendica di essere stata l'unica a votare contro l'annullamento e il Pd che ac- cusa di non aver fatto dimette- re i leghisti e si dichiara contra- rio alla decisione di ieri a palaz- ATTUALITÀ ATTUALITÀ Convincere Angela Merkel, giustizia per i morti della Thyssen Krupp Dopo il crollo dei consumi, torna la fiducia tra famiglie e imprese scrivere una lettera alla Can- celliera, e si è offerto di con- segnarla lui stesso nel prossi- mo vertice berlinese, previsto a luglio. I familiari hanno ap- prezzato la disponibilità del premier ma hanno anche ri- badito la volontà di recarsi personalmente in Germania per incontrare Merkel e il giu- dice che ha deciso la semili- bertà. Intanto il governo con- vocherà l'ambasciatore tede- sco - spiega Bonafede - per avere contezza di una deci- sione, quella sui manager, appresa finora solo a mezzo stampa. «Torino è una città che attende giustizia», ha det- to la sindaca Appendino. Pa- role che Bonafede estende a tutto il Paese. «L'Italia è stata ferita da quella tragedia», dice il Guardasigilli. diAlfonso Raimo (da 100,9 a 104,5 e da 95,0 a 96,4, rispettivamente). l'indice della fiducia delle impre- se è diffuso in tutti i settori, con l'indice del settore manifatturiero che sale da 71,5 a 79,8, mentre nelle costruzioni aumenta da 108,4 a 124,0. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una risa- lita dell'indice sia nei servizi di mercato (da 38,9 a 51,7) sia nel commercio al dettaglio (l'indice passa da 68,0 a 79,1). L'Istituto nazionale di Statistica ha diffuso anche i dati relativi alla spesa per consumi delle famiglie nel primo trimestre 2020. Il potere d'acquisto è diminuito dell'1,7% mentre la flessione dei consumi finali è stata del 6,4%. Nei primi tre mesi del 2020 era cresciuta invece la propensione al rispar- mio, pari al12,5%. di Alfonso Raimo Anche ROMA -Èpresto per dire sesia il giro di boa, ma di certo il dato Istat sulla fiducia di imprese e consumatori segna un primo se- gnale positivo, particolarmente atteso dai mercati. A giugno 2020 rispetto al mese preceden- te aumentano sia l'indice del cli- ma di fiducia dei consumatori (da 94,3 a 100,6) sia l'indice compo- sito del clima di fiducia delle im- prese (da 52,7 a 65,4). Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in crescita, seppur con intensità L'aumento è marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (l'indice passa da 93,1 a 105,6) mentre il clima personale e quello corrente regi- strano incrementi più contenuti ROMA - Da Torino a Berlino, passando per Roma, cercando di convincere Angela Merkel. I familiari delle vittime del rogo al- l'acciaieria Thyssen Krupp, con la sindaca di Torino Chiara Ap- pendino, hanno incontrato que- sta mattina a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte e il mi- nistro di giustizia Alfonso Bona- fede. Dopo un minuto di silenzio in onore delle vittime, i familiari hanno chiesto la revisione del processo e in particolare che sia annullata la decisione della pro- cura tedesca di Essen di conce- dere la semilibertà per Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due manager di Thyssenkrupp ritenuti corresponsabili cendio, che causò la morte di 7 operai. Il premier li ha invitati ha diverse. dell'in-

  34. 3 Venerdì 26/06/2020 INTERNAZIONALE In vendita la casa di "Che" Guevara Come la rivoluzione non ha prezzo bambino, L'attuale proprietario, Franci- sco Farruggia, ha acquistato la casa nel 2002. L'uomo ha detto di aver tentato più volte di trasformare l'appartamento in un centro culturale senza successo. Secondo la stam- pa argentina, non è noto a che prezzo sarà messa in vendita l'abitazione di Gue- vara de la Serna, ribattezza- to "Che" una volta arrivato a Cuba, negli anni '50. Certo, tanti personaggi politici gli hanno reso omaggio negli anni, visitando l'appartamen- to: tra questi l'ex presidente dell'Uruguay José Pepe Muji- ca, pure un rivoluzionario. afflitto dall'asma. di Brando Ricci ROMA - La casa natale di Ernesto "Che" Guevara, ri- voluzionario-icona in Suda- merica e nel mondo, è in vendita. L'appartamento 240 metri quadri in una pa- lazzina in stile neoclassico nel cuore di Rosario, la se- conda città dell'Argentina, è stata la casa del futuro ani- matore della rivoluzione cu- bana per pochi anni. Gueva- ra nacque nel giugno 1928 e la famiglia si trasferì su con- siglio medico nella città di Cordoba intorno al 1930, per via del clima avrebbe dovuto di secco aiutare che il "Il vaccino sia universale e gratuito" Appello da 23 paesi latinoamericani Dal Brasile arriva tutta un'altra storia Il carcere diventa dei "recuperanti" tre la regione centro e su- damericana è sempre più ritenuta l'epicentro pandemia. un'assemblea regionale e che dal 1964 mette insie- me i governi di 23 Paesi della regione, ha pubblica- to la dichiarazione al ter- mine di una riunione onli- ne con i presidenti di altre tre organizzazioni regiona- li: il Parlamento Centroa- mericano (Parlacen), Parlamento Andino (Par- landino) y Parlamento del Mercosur (Parlasur). Tra le altre richieste contenute nell'appello, ci sono l'istitu- zione di un accordo globa- le per il registro della licen- za del vaccino alla Orga- nizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Om- pi) oltre allo stanziamento di fondi di compensazione da destinare ai Paesi che hanno investito nella ricer- ca del rimedio. tradizionali. Senza agenti a guardia delle celle né armi, «si crea un ambien- te umano, che dona dav- vero speranza a queste persone» assicura Dire Jacopo Sabatiello, vicepresidente Brasile, che nelle Apac porta avanti con fondi Ue il progetto "Umanizzare la pena, promuovere la vita". In occasione della Giornata per le vittime di tortura, le Apac sono un modello: «Creare carceri più umane, in cui non av- vengono violenze né tor- ture si può» dichiara il re- sponsabile. E ora che l'e- pidemia di Covid-19 col- pisce il Brasile, l'ong ha creato «dei laboratori in 23 Apac dove 400 recu- peranti potranno realiz- zare fino a 350.000 ma- scherine, da poi alle comunità più vul- nerabili, dando così il loro contributo». di Alessandra Fabbretti della ROMA - In Brasile, da quasi 50 anni esiste un modo alternativo per scontare una condanna al carcere: si chiamano Associa- zioni di protezione ed assisten- za ai condannati (Apac) e gra- zie a un rapporto coi "recupe- ranti" - e non detenuti - basato su fiducia e responsabilità, le evasioni sono pari a zero e la recidiva sta al 15% contro l'85% registrato nelle strutture L'organismo, consultiva permanente alla di Avsi il di B.R. ROMA - Un vaccino per il Co- vid-19 "universale e gratuito", che sia considerato "bene pubblico" da "garantire e di- stribuire" alle fasce di popola- zione più vulnerabili: è questo il cuore di un appello all'Orga- nizzazione mondiale della sa- nità (Oms) e a tutta la comu- nità internazionale, firmato dal Parlamento Latinoamericano e dei Caraibi (Parlatino), men- distribuire

  35. 4 Venerdì 26/06/2020 SANITÀ 1 SANITÀ 2 Coronavirus,Ricciardi:Scienziati faccianopolitica,governinoningrado Pro-Choice in piazza il 2 luglio per aborto sicuro e contraccezione basata sull'istruzione, sull'al- fabetizzazione, sulla messa in sicurezza e sui comporta- menti corretti corriamo il ri- schio di ricadere nella stes- sa situazione a breve. Se questo terremoto non ci ha insegnato qualcosa". ciardi ha infine attaccato il lassismo dei governi sulla pandemia. "Ieri il direttore generale dell'Oms ha detto che e' il momento in cui c'e' il massimo numero di casi al mondo e in Europa i casi ri- cominciano ad aumentare e in Italia ci sono dei focolai attivi, ma la comunicazione che passa e' di tornare a fa- re tutti quello che facevamo prima". di Redazione farmacologico in day hospital, la rete Pro-Choice chiede un sostegno alle donne nell’ac- cesso ai servizi medici che ga- rantiscono il ricorso alla pillola abortiva e la reintroduzione dei contraccettivi nella fascia dei farmaci essenziali e gratui- ti. Tra le realtà che hanno aderito finora all'iniziativa an- che Aidos, Amica-Associazio- ne medici italiani contracce- zione e aborto, Aborto al sicuro, Amnesty In- ternational Italia, Laiga, Smic, Associazione Luca Coscioni, RU2020-Rete Umbra per l'au- todeterminazione, Vita di don- na e Casa Internazionale delle Donne. di Annalisa Ramundo ROMA - "Gli scienziati 'faccia- no' politica. Altrimenti ricadre- mo nuovamente in una crisi come questa". L'appello arri- va direttamente Ricciardi, docente di Igiene all'Universita' Cattolica e con- sigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia da Coronavirus, nel corso di un webinar dedicato. Per lo specialista è arrivato il mo- mento di scenedere in cam- po: "Anche per noi non e' piu' il tempo di dedicarci solo ai lavori scientifici, di pubblicare lavori ad alto impact factor, di parlare ai congressi. Se la decisione politica non viene ROMA - La rete italiana con- traccezione e aborto Pro-- choice lancia per il 2 luglio al- le ore 11 un presidio al mini- stero della Salute in piazza Castellani a Roma per chie- dere aborto sicuro e contrac- cezione gratuita. della mobilitazione "sollecita- re le istituzioni preposte a prendere provvedimenti per tutelare e garantire i diritti sessuali e riproduttivi". Sul- l’onda della manifestazione di domenica scorsa a Perugia contro la decisione della go- vernatrice dell’Umbria, Dona- tella Tesei, di vietare l'aborto da Walter Ric- Obiettivo Campagna MUSICA Ivan Granatino conquista TikTok Caramella è il brano più riprodotto di Giusy Mercadante ta Napule Allucca in collabora- zione con Believe Digital. Cara- mella è un brano solare, legge- ro deciso e voluto per respirare "aria d’estate", grazie anche al- la produzione che unisce sono- rità pop ad influenze hip hop e reggaeton. Ed è lo stesso Gra- natino a spiegarne le intenzioni: «Il mio nuovo progetto doveva iniziare a marzo con un altro singolo e sempre a giugno sa- rebbe uscito questo pezzo. Og- gi più che mai credo che questo sia un brano che sa di estate e di leggerezza. Credo che tutti abbiamo bisogno di un po’ di spensieratezza e la musica è un veicolo fondamentale per dare respiro sociale». ROMA - È su tutte le piattaforme dallo scorso 5 giugno ma è già un successo su TikTok. Cara- mella di Ivan Granatino è il bra- no più riprodotto sul social. Ol- tre 120mila i video pubblicati in sole tre settimane dopo la call, con tanto di coreografia, lancia- ta dallo stessa artista caserta- no. Un risultato che lo porta drit- to alla prima posizione della classifica Viral di TikTok. Dopo il successo di Me Llama, Gra- natino sceglie ancora una volta il rapper napoletano Bl4ir per questo singolo, primo tassello di un progetto discografico più im- portante, realizzato dall’etichet-

  36. 5 Venerdì 26/06/2020 "Data room", accesso illegale dati telefonici: arresti e perquisizioni LAZIO Tra i reati contestati a dipendenti infedeli di compagnie telefoniche, intermediari e titoli di call center, l’accesso abusivo alle banche dati telefonici dei gestori che conservano informa- zioni tecniche e personali dei clienti. Oltre al trattamento illecito degli stessi. Le investigazio- ni hanno visto gli specialisti del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni impegnati in at- tività di intercettazioni telefoniche e pedina- menti degli indagati, e in attività di riscontro e analisi sui sistemi informatici afferenti le piatta- forme contenenti i dati, rese possibili anche grazie alla collaborazione della struttura di si- curezza aziendale di Telecom Italia. di Redazione ROMA - Tredici arresti e 7 obblighi di di- mora, oltre al divieto di esercitare imprese o ricoprire incarichi direttivi. È il bilancio di una vasta operazione condotta dalla Poli- zia postale, con il coordinamento della procura di Roma, denominata "Data roo- m", che ha coinvolto oltre 100 specialisti. Nel Lazio questo è l'anno delle "vacanze ciociare": garantiti prezzi agevolati LAZIO dalla Camera di commercio di Frosinone che oggi ha presentato il suo progetto al Tempio di Adriano, a Roma, sede dell'en- te camerale capitolino. Basta andare sul sito dedicato comeinciociaria.it, creare il proprio itinerario personalizzato e effettua- re la prenotazione free. Il tutto, a prezzi agevolati e in sicurezza. «Un'offerta così non esiste e lo dico con orgoglio», ha det- to Marcello Pigliacelli, presidente della Ca- mera di commercio di Frosinone e ideato- re del progetto che oggi ha annunciato an- che un nuovo accordo con Trenitalia per l'alta velocità nella provincia di Frosinone. di Nicoletta Di Placido ROMA - Natura, borghi, montagne. E poi enogastronomia, sport, monumenti, arte e testimonianze religiose. La Ciociaria chia- ma l'Italia e Roma, ma non solo, e offre va- canze per tutti i gusti, con 32 percorsi per- sonalizzati e a prezzi contenuti. "Come in Ciociaria", questo il claim messo a punto Varata proposta legge in Regione su sistema integrato 0-6 anni LAZIO per superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche e culturali. Tra le finalità anche la continuità del percorso educativo e scolastico, il sostegno alla primaria funzione educativa delle famiglie, la conciliazione tra i tempi di vita dei genitori, anche tramite il progressivo abbatti- mento delle rette. Il tutto con una copertura fi- nanziaria pari a 10,5 milioni per il 2020, 17 mi- lioni per il 2021 e 21 milioni per il 2022. «Siamo la prima Regione in Italia ad attuare il Sistema Integrato di Educazione e Istruzione 0/6 anni con il quale - spiega la presidente della Com- missione Eleonora Mattia - i bambini diventano portatori di diritti dell'oggi e non del domani». di Redazione ROMA - Varata questa mattina in Commissio- ne Istruzione della Regione Lazio la proposta di legge sul Sistema Integrato di Educazione ed Istruzione per l'infanzia che garantisce a tutti i bambini, dagli 0 ai 6 anni, pari opportuni- tà di sviluppare le proprie potenzialità di rela- zione, autonomia, creatività e apprendimento Calabria,revocatazona rossaa Palmi,Ranuccio: Missionecompiuta,si riparte CALABRIA mi e grazie ai cittadini tutti per l'alto senso di responsabilità dimostrato in questi giorni – ha aggiunto il sindaco di Palmi - un sentito ringraziamento an- che alle forze dell'ordine, alla protezio- ne civile, all'Asp, alla Regione Calabria e alla Prefettura. Missione compiuta, si riparte. Potremo continuare a godere dei nostri straordinari paesaggi e del nostro mare cristallino». Nei giorni scorsi gli esami con il test del tampo- ne, effettuati sui residenti dei quartieri interessati, non hanno registrato ulte- riori positività. di Mario Vetere PALMI - «Da questo pomeriggio, a partire dal- le 14 si riparte». Così il sindaco di Palmi (Reg- gio Calabria) Giuseppe Ranuccio, commenta la revoca della zona rossa disposta dalla Re- gione Calabria a seguito del verificarsi di 8 ca- si di Covid-19 sul territorio comunale. «Grazie ai residenti della Tonnara, dei quartieri maritti-

  37. 6 Venerdì 26/06/2020 Genova, parenti vittime confermano: Non saremo a inaugurazione viadotto LIGURIA cata questa mattina. I toni, però, sono più distesi del passato, quando i familiari di chi ha perso la vita il 14 agosto 2018 avevano apertamente con- testato l’annunciata spettacolarizzazione dell’e- vento ed erano arrivati a chiedere che i loro cari non venissero nominati. È servito l’intervento del capo dello Stato per riavvicinare le parti: «Dopo le nostre pressanti richieste e l’importante inter- vento del presidente Sergio Mattarella - ricono- sce il comitato - la cerimonia di inaugurazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati». Ora, i parenti si dicono «onorati che nella cerimonia siano nominate le nostre vittime». Formaggi sardi esclusi da bandi per sostegno agli indigenti: ira della Giunta di Simone D'Ambrosio GENOVA - I parenti delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi non parteciperanno all’i- naugurazione del nuovo viadotto. Confer- mando l’intendimento già emerso nelle scor- se settimane, la decisione è stata ufficializza- ta ieri durante una lunga assemblea del co- mitato presieduto da Egle Possetti e comuni- SARDEGNA va, è l'assessora all'Agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia. Dopo la lettera inviata ieri dal presi- dente del Consorzio di tutela del pecorino romano, Sal- vatore Palitta, dunque un'altra comunicazione arriva dalla Sardegna sulla scrivania della ministra. E anche Murgia, come Palitta, chiede un intervento del ministe- ro: «Il decreto interministeriale dello scorso 8 aprile - scrive Murgia - nel prevedere l'integrazione al program- ma di distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, ha previsto, tra gli altri, una specifica dotazio- ne per i formaggi Dop. I conseguenti provvedimenti adottati da Agea includono diversi formaggi Dop prove- nienti da diverse parti d'Italia ma non ricomprendono nemmeno una delle tre Dop tipiche della Sardegna». di Andrea Piana CAGLIARI - «Il più vivo disappunto» per l'e- sclusione del Pecorino romano e degli altri due formaggi Dop della Sardegna, Pecorino sardo e Fiore sardo, dai bandi Agea da 50 mi- lioni di euro per il sostegno agli indigenti. Ad esprimerlo, in una lettera inviata oggi alla mi- nistra delle Politiche agricole, Teresa Bellano- A Bologna una targa per George Floyd e tutti gli oppressi del mondo EMILIA ROMAGNA ma di un sistema razzista e repressivo» ma an- che «tutti gli oppressi» del mondo, spiegano i promotori. Cioè "Noi restiamo" e "circolo Gran- ma", che l'hanno lanciata con una raccolta firme nel quartiere, dopo che la notizia dell'uccisione dell'uomo per mano della polizia di Minneapolis ha fatto il giro del mondo, scatenando proteste e anche rivolte contro il razzismo e gli abusi di potere della polizia americana. Posata ieri sera con una piccola cerimonia, la lapide è stata vo- luta per «creare un filo rosso di solidarietà» tra la Bolognina e gli Stati Uniti, per «chiedere giu- stizia e pretendere che questa pandemia non lasci tutto com'era prima». Regionali, M5s sfida De Luca e Caldoro: No impresentabili in lista di Davide Landi BOLOGNA - «Le catene imposte ad uno di noi pesano sulle spalle di tutti». È questo il messaggio che si legge sulla targa com- memorativa inaugurata ieri in memoria di George Floyd, in piazza dell'Unità a Bolo- gna. Una targa per ricordare l'afroamerica- no ucciso a Minneapolis, «ennesima vitti- CAMPANIA l’interno di tutte le liste non ci sia nessun candidato su cui gravi un’ombra, un’in- dagine per camorra o voto di scambio, per corruzione o nei confronti della Pubblica amministrazione», spiega l’e- sponente pentastellata durante una conferenza stampa. Nel "Patto Liste Pulite" si chiede di «ammettere alla competizione solo chi è distante da qualsiasi ombra di contiguità con am- bienti malavitosi», negando «la candi- datura a coloro che hanno un consen- so facile ma compromettente, senza at- tendere l’intervento della magistratura». di Nadia Cozzolino NAPOLI - Un "Patto liste pulite" da far sotto- scrivere a tutti i candidati alla presidenza della Regione Campania. È quanto propone la ca- pogruppo del Movimento 5 Stelle e candidata governatrice Valeria Ciarambino agli sfidanti Vincenzo De Luca del centrosinistra e Stefano Caldoro del centrodestra. «Chiediamo che al-

  38. 7 Venerdì 26/06/2020 La scuola oggi, come in ogni emergenza che il no- stro Paese ha vissuto, dimostra tutta la sua forza e la sua capacità di tenere unita la comunità. In que- sto momento particolare, che riguarda tutti, su tutto il territorio nazionale, dirigenti scolastici e docenti sono ancora una volta in prima linea per sostenere i loro alunni e le famiglie. Tanto è stato fatto e si sta facendo, pur sapendo che nulla può sostituire la presenza in classe e il contatto umano, diretto tra insegnanti e discenti. È necessario, fare un passo ulteriore per sostenere e mantenere vivo il rapporto scuola-studenti e scuo- la-famiglia attraverso l’avvio di percorsi che vadano oltre la didattica e possano essere di supporto in questa situazione di forte stress che interessa tutte le componenti della comunità scolastica. La Task Force per l'emergenza educativa del Mini- stero dell'Istruzione in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia (IdO), la Società Italiana di Pediatria e diregiovani.it ha avviato le seguenti attività: mande e sciogliere dubbi trovando risposte e soste- gno continuo. esperti@diregiovani.it cell. +39 3334118790 (solo WhatsApp o SMS) • Due percorsi di formazione per i docenti al fine di dare loro gli strumenti per affrontare la gestione delle emergenze educative Per informazioni scrivere a: sportellodocenti@dire- giovani.it • IdO Con Voi per il supporto alle famiglie, con equi- pe multispecialistica anche in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) attraverso il con- tatto con equipe multi-specialistica, per gestire e contenere, anche a distanza, difficoltà e bisogni specifici di bambini con disabilità, disturbi del neuro- sviluppo e difficoltà scolastiche. riabilitazioneminori@ortofonologia.it cell. +39 3450391519 (solo WhatsApp o SMS) • Uno spazio dedicato ad attività che possano anda- re oltre la didattica attraverso corsi di giornalismo, di cinema e di teatro. Video lezioni, corsi online, ap- profondimenti, racconti dalle scuole e la possibilità di inviare contributi creativi che verranno raccolti in una pubblicazione. attivita@diregiovani.it • Esperti e famiglie piccoli gruppi tra genitori e docenti, formati dalle 5 alle 8 persone, per poter af- frontare in maniera più approfondita e condividere con gli altri un argomento , una macroarea, agevola- ti dall’aiuto di alcuni esperti dell’équipe multidisci- plinare dell’IdO. È possibile registrarsi mandando una mail a: riabilitazioneminori@ortofonologia.it. • Lontani ma Vicini per garantire, anche a distanza, un servizio fondamentale come quello dello sportel- lo d’ascolto. Un percorso di accompagnamento per gli studenti che affrontano la solitudine, la paura e l’angoscia in questa "quarantena" forzata. Un luogo virtuale dove docenti e famiglie possono porre do-

  39. 8 Venerdì 26/06/2020 PEDIATRIA Sei milioni di adolescenti irresponsabili? Sip: No, la pandemia ha mostrato altro «Sono balzate alla cronaca le partecipa- tissime movide che hanno preceduto di qualche giorno il 9 marzo, giorno del fati- dico lockdown. Quando l’attività didattica era già sospesa i ragazzi si incontravano, da Milano a Palermo, nei luoghi di aggre- gazione per un happy hour o semplice- mente per stare in compagnia. Irrespon- sabili? Forse in quel periodo erano pochi ad aver recepito la reale gravità della si- tuazione. D'un tratto, gli adolescenti si so- no ritrovati a spendere molto tempo in fa- miglia, a stretto contatto con i fratelli e con i genitori, a condividere l'esperienza della pandemia. Non sono mancate ini- ziative meritevoli: crowd-founding l'acquisto di dispositivi di protezione per i sanitari, consegne della spesa agli anzia- ni. Allo stesso tempo e soprattutto in al- cune zone, molti di loro hanno affrontato gravi lutti in famiglia, lontano dai "vecchi" luoghi di aggregazione e dal supporto dei pari». A riflettere sulla rivista Pediatria della Società italiana di pediatria (Sip) su "Come la pandemia ha ribaltato i vecchi cliché sugli adolescenti" sono Giampaolo De Luca e Vita Cupertino, rispettivamen- te segretario e componente del Gruppo di studio "Adolescenza" della Sip. Sono 6.385.357 gli adolescenti tra gli 11 e i 21 anni (Istat 2019). Sono un decimo della popolazione italiana. «Una quota notevo- le che ha molti contatti - proseguono i pe- diatri - si muove molto e pertanto rappre- senta un importante "reservoir", veicolo di diffusione del contagio. Il loro distanzia- mento fisico è risultato indispensabile, quello sociale è stato una conseguenza. E sono anche ragazzi che stanno viven- do i 10 anni più densi di cambiamenti psi- cofisici. Mentre osserviamo le sorprendenti reazioni di queste giovani generazioni, ap- paiono ancora più stridenti i dati recenti della sorveglianza Health Behaviour in Schoolaged Children (HBSC) condotta dall'Istituto Superiore di Sanità». Sono passati pochi mesi (1 ottobre 2019) dalla presentazione dei risultati, continuano De Luca e Cupertino, «una fotografia dello stato di salute dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Permane costante l'abitudine al fu- mo di sigaretta (12,2% per le ragazzine ri- spetto al 10% dei ragazzi). Aumenta co- stantemente l'uso delle sigarette elettroni- che, anch'esse nocive per la salute (si ve- da la pneumopatia da "svapo"). A 15 anni il 16,2% dei ragazzi e l'11,4% delle ragaz- ze fanno uso di cannabis. Si osserva un costante consumo di bevande alcoliche in oltre la metà degli adolescenti (9,7% degli undicenni, 23,3% dei tredicenni, 53,5% dei quindicenni con percentuali legger- mente inferiori nelle ragazze) e si è osser- vato che il 43,4% dei quindicenni e il 37,1% delle ragazze della stessa età han- no sperimentato il binge drinking, cioè l'assunzione di 5 e più bicchieri di bevan- de alcoliche in un'unica occasione - abitu- dine che comincia a manifestarsi anche più precocemente». È sempre più fre- quente la ludopatia tra ragazzi, continua- no gli studiosi: «È il fenomeno più eviden- te nelle regioni più povere. In 14 regioni, più del 10% dei ragazzi fanno un uso problematico del gioco d'azzardo, in ben 2 regioni, Campania e Calabria, rispetti- vamente il 21% e il 20% dei quindicenni. Importantissimo il ruolo del contesto: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, fon- te primaria di supporto sociale». Bullismo e cyberbullismo presentano percentuali più alte nella prima adolescenza (sono coinvolti circa 2 undicenni su 10) e diven- tano «terreno fertile per l'insorgere del di- sturbo d'ansia. D'altra parte - fanno sape- re De Luca e Cupertino - il 50% dei di- sturbi psichiatrici insorge a 14 anni (WhO) e il suicidio è la seconda causa di morte in età adolescenziale (15 ed i 19 anni), dopo gli incidenti stradali. Questi gli aspetti che vengono messi in evidenza sugli adolescenti. Ma gli adolescenti sono anche altro - affermano i due pediatri - sensibili al sentimento di solidarietà, a so- stenere i più deboli. Virtù civile che va sollecitata, compreso il senso di protezio- ne verso i nonni. La nuova realtà sociale impostata dalla pandemia ha saputo di- svelare questa immagine meno appari- scente degli adolescenti: pronti a farsi ca- rico di responsabilità in ambito familiare, scolastico e sociale. I tempi del Coronavi- rus ci suggeriscono che è arrivato il mo- mento per i giovani di essere coinvolti e responsabilizzati. Le azioni devono inizia- re ora - concludono - se non vogliamo in- terrompere questo importante processo di crescita: fare tesoro dell'esperienza». per

  40. 9 Venerdì 26/06/2020 CULTURA DIABOLIK A DICEMBRE IN SALA GAZZÈ RIAPRE L'AUDITORIUM Saranno tre concerti di Max Gazzè il 2, 3 e 4 luglio a inaugurare Auditorium Reloaded, la stagione di spettacoli del- l'Auditorium Parco della Musica di Ro- ma. Tra i nomi più importanti del pano- rama musicale italiano anche Nicola Piovani (15/7), Alex Britti (17-18/7) Dio- dato (25-26-27/7), Enzo Avitabile-A- coustic World (5 agosto), Gino Paoli e Danilo Rea (settembre), spettacoli mu- sicali come La Notte del Caffè con Nando Citarella & Tamburi del Vesu- vio; Stefano Saletti & Banda Ikona; Pe- jman Tadayon Sufi Ensemble. Alla vigilia del 2021, i Manetti bros. de- butteranno sul grande schermo con Diabolik, l'adattamento cinematografi- co delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, atteso per il 31 dicembre distribuito da 01 Distribution. Nel film il Re del Ter- rore avrà il volto di Luca Marinelli, l'af- fascinante Eva Kant quello di Miriam Leone e Valerio Mastandrea vestirà i panni dell'ispettore Ginko. Nel cast anche Alessandro Roia, Serena Rossi e Claudia Gerini. Diabolik è scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros. Dall'1 luglio al Castello di Santa Severa arriva Caffeina Festival Il Castello di Santa Severa, dall'1 luglio al 30 agosto, ospiterà la quattordicesima edizione del Caffeina Festi- val. A 40 chilometri da Ro- ma, una festa in riva al mare in compagnia di grandi nomi del mondo della politica, del- la cultura, dello spettacolo e del teatro. Sono tanti i nomi che comporranno gramma del festival tra cui Enrico Mentana, Giancarlo de Cataldo, Giampiero Mu- ghini, Walter Veltroni, Corra- do Formigli e Andrea Vianel- lo ma anche importanti pro- tagonisti del teatro e del ci- nema, come Moni Ovadia, Francesco Montanari, chela Andreozzi, dro Haber, Michele Placido e Sergio Rubini. Spazio an- che, come di consueto nella storia di Caffeina, ai più pic- coli con gli spettacoli di tea- tro per ragazzi. «Il Castello di Santa Severa è un simbo- lo di ripartenza. Dalla sua riapertura abbiamo nuato a lavorare affinché potesse tornare ad aessere il Castello di tutti. In tale mo- mento questo spazio pubbli- co recuperato rappresenta il luogo ideale in cui realizzare progettuali- tà di spessore che bene rappresentano il nostro La- zio - ha spiegato il presiden- te della Regione Lazio, Ni- cola Zingaretti - Il Festival Caffeina 2020 è un'ulteriore importante occasione tutti noi di tornare a vivere in estate il Castello affacciato sul mare per sempre in sicurezza, quella serenità che tanto abbiamo desiderato». artistica è affidata a Filippo Rossi, Annalisa Raffaello Fusaro Sailis. conti- e restituito il pro- per Mi- recuperare, Alessan- La direzione Canfora, e Tania I 19 librirubati dai nazistinel '43 restituitialla Comunitàebraica nio culturale. Obiettivo del- la collaborazione, trovare altri beni sottratti dai nazi- sti, tra cui settemila volumi trafugati dalla del Collegio rabbinico e da allora spariti nel nulla. Il protocollo prevede anche l'istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc all'interno del Comitato per le restitu- zioni del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. «Non nego l'emozione di questa resti- tuzione - ha detto la presi- dente ebraica Dureghello - il primo pen- siero è di dedicarla anche ai mille carabinieri che il 7 ottobre furono perché avevano la colpa di essere fedeli all'idea di impedire la deportazione degli ebrei romani. E lo dedico anche ai soprav- vissuti che hanno raccon- tato nelle scuole la loroe- sperienza. Tra gli obiettivi della Comunità - ha detto ancora - c'è anche quello della di Comunità Roma, di valorizzare il patrimonio culturale per duemila anni Continueremo a cercare i libri scomparsi». ghello ha ringraziato il di- rettore degli Uffizi, Eike Schmidt per l'impegno nel- la restituzione sottratti dai nazisti. «L'o- biettivo è restituire dignità alle famiglie e alle persone che in quegli persa - ha aggiunto - è un gesto di cui siamo immen- samente grati». Ruth raccontare di storia. biblioteca Dure- deportati Dopo 77 anni, tornano alla Comunità ebraica di Roma 19 libri sottratti dai nazisti nel 1943. Una restituzione arrivata con la firma di un protocollo d'intesa tra la Comunità e il Comando Carabinieri tutela patrimo- dei beni l'avevano di Alessandro Melia

  41. 10 Venerdì 26/06/2020 MENDEL LeonardoLucconelanciagli"Atomi":testibrevissimi DaJauffretaesordienti,talentoesplodesuInstagram PREMIO CALVINO Lingua madre di Maddalena Fin- gerle è l'opera vincitrice della XXXIII edizione del Premio Italo Calvino. Considerata la qualità delle opere finaliste, sono state inoltre assegnate due coppie di menzioni speciali della Giuria: la prima coppia di menzioni va a Oceanides di Riccardo Capo- ferro e a Il valore affettivo di Ni- coletta Verna; la seconda cop- pia di menzioni va a Schikane- der e il labirinto di Benedetta Galli e a Vita breve di un doma- tore di belve di Daniele Santero. La menzione speciale Treccani viene attribuita a Giardino San Leonardo di Gian Primo Bru- gnoli. Il romanzo vincitore e le menzioni speciali sono stati pro- clamati dai giurati Omar Di Mo- nopoli, Helena Janeczek, Gino Ruozzi, Flavio Soriga e Nadia Terranova. Menzione speciale del Direttivo anche per l'opera non finalista Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani. Si chiamano "Atomi". Sono i testi brevissimi (duemila battute al massi- mo) di scrittori affermati ed esordien- ti che hanno invaso Instagram. L'i- dea è dello scrittore e agente lettera- rio, Leonardo Luccone, che tramite lo studio editoriale Oblique ha lan- ciato una call, che si è chiusa il 20 giugno, a cui hanno partecipato un centinaio di scrittori tra i quali Régis Jauffret, l'autore del celebrato Micro- fictions. Tre le categorie in concorso: i "gas nobili", ossia i classici come Baudelarie, Kafka, Diderot, Antonia Pozzi; gli scrittori che hanno già esordito, tra i quali Ade Zeno, Lucia- no Funetta, Laura Fusconi, Athos Zontini, Jennifer Guerra, Valentina Maini, Elvis Malaj e gli aspiranti scrit- tori. Lunedì 29 giugno arriverà la se- conda call di Atomi, dal titolo "cold case". Poi ci saranno quelli di arte. In un momento in cui l'editoria è alle prese con la ricerca di soluzioni per uscire dalla crisi post pandemia, Luccone ha deciso di far brillare il ta- lento. I lettori ringraziano. FESTIVAL NOVITÀ Sasa Stanisic Trappole e imboscate (L'Orma) Mariangela Gualtieri Antenata (Crocetti) «Viaggiatori del tempo e dello spazio» è il tema della 19esima edizione del festival Il Libro Possibile, in program- ma a Polignano a Mare dall'8 all'11 luglio. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti contagio e in cinque diverse location ad accessi limitati e solo su prenota- zione al costo simbolico di 3 euro che andranno in beneficenza. Sono più di 160 gli ospiti. Prevista la presenza tra gli altri di Diego De Silva, Chiara Gamberale, Luca Bianchini, Fabio Volo, Gabriella Genisi, Ferruccio De Bortoli, Giuseppe De Bellis, Virman Cusenza, David Quammen, Brunello Cuccinelli, Luciano Canfora e Law- rence Wright. «Quest'anno, più che mai, abbiamo sentito forte il dovere di rimboccarci le maniche e organizzare il Festival nonostante tutto - ha spie- gato l'ideatrice della manifestazione, Rosella Santoro - Perché se l'Italia deve ripartire è giusto e necessario che riparta dalla cultura». Si l'aggettivo smagorico" per defi- nire questa raccolta di dodici racconti di Sasa Stanisic, scrittore naturalizzato sco, vincitore di im- portanti menti letterari. Gra- zie a una prosa viva- ce e inventiva, Stanisic trascina il lettore in un variopinto collage di aneddoti, metafore, divagazioni e ritratti, facendo del suo libro un inesauribile generatore di storie. Un fiu- me in piena di eventi quotidiani e improba- bili, di avventure sempre sull'orlo dell'irreal- tà. Come la donna che scopre di essere al- lergica al marito o il pifferaio magico dal cuore animalista che sconvolge la quiete di un villaggio. potrebbe usare "fanta- «Parlami ascolto parlami che / mi metto seduta e ascolto»: è l'incipit di Antenata, la raccolta d'esordio di Marian- gela Gualtieri, uscita nel 1992, che Cro- cetti ha deciso di ri- pubblicare. Alcuni di questi testi sono stati scritti per il teatro, il tono è declamatorio, ma chi non conosce la Gualtieri o l'ha scoperta con la poesia Nove marzo duemilaventi composta durante il loc- kdown, potrà scoprire una delle voci più au- tentiche della nostra poesia. Come ha scrit- to Milo De Angelis nella prefazione «è una voce che si immerge nelle epoche trascorse e nomina le ombre, le convoca, le invoca con il richiamo del suo incanto, delle sue do- mande accorate e della sua meraviglia». che / io lo bosniaco tede- riconosci- di Alessandro Melia

  42. 11 Venerdì 26/06/2020 ROMANASCOSTA [SOLO PER CURIOSI] La morte di Nerone, ultimo re- gnante dell’età Giulio Claudia, fece precipitare l’Impero ro- mano nel caos e nella cosid- detta "anarchia militare" se- gnata da ben due guerre civili per la conquista del potere. In un solo anno, chiamato l’an- no dei quattro imperatori, si avvicendarono generali divenuti poi impera- tori: Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano, designati dai pre- toriani, dalle legioni della Ger- mania superiore e dalle legioni operanti in Giudea fornendo così all’esercito di Roma un ruolo sempre più importante. Il Senato, allarmato dai tragici eventi che avevano portato ad un continuo cambiamento di imperatori, premeva affinché ci fosse un "erede" coscien- zioso, la cui struttura avrebbe assicuarto la pace ai cittadini romani. Fu così che nel 69 d.- C., all’età di 60 anni e con due figli Tito e Domiziano già gran- di, Vespasiano salì al trono dando inizio alla dinastia dei Flavi Vespasiani. Vespasiano, di origini non aristocratiche e proveniente da una modesta famiglia della Sabina, era con- sapevole che per ridare stabi- lità all’Impero occorreva rista- bilire il consenso intorno alla sua figura. Attuò allora una politica mirante alla pace e così facendo disegnò la storia futura dell’Impero con l’inven- zione del Buon Governo. Dal punto di vista politico econo- mico riuscì a risanare le fi- nanze dello Stato chiedendo l'esazione delle imposte non pagate sotto Galba, introdu- cendone però di nuove e an- ben quattro Vespasiano,l'Imperatoreche con l'urina fece quadrarei conti:"pecunianon olet" cora più gravose affinché ogni nuova spesa adeguata copertura nel bilan- cio pubblico. Nonostante l’oc- chio attento pubbliche, Vespasiano non ri- nunciò mai ad intraprendere grandi interventi urbanistici e architettonici tra cui l’anfitea- tro Flavio, noto come Colos- seo. Inoltre favorì l’amplia- mento dei fori, la ricostruzione del Campidoglio e dotò l’impe- ro di una rete stradale poten- ziata tra cui la Salaria e la Fla- minia. Ma nonostante le gran- di opere pubbliche, l’Imperato- re era ancora in cerca di finan- ze. Guardandosi intorno notò che in ogni angolo della città si trovavano bagni pubblici. A quei tempi l’urina era molto preziosa in quanto veniva usata come ammoniaca per sbiancare i tessuti dalle “offi- cine fullonicae”, le odierne la- vanderie. Vespasiano che ne aveva intravisto un ottimo profitto dispose un nuovo tri- buto, la tassazione di tutti gli orinatoi che presero in segui- to il nome di "vespasiani". Se- condo Svetonio, Tito, primo- genito dell’imperatore, criticava sempre il padre perché la tas- sa sull’urina era poco elegan- te e così un giorno prese delle monete e le gettò nei bagni in segno di protesta. «Pecunia non olet »rispose Vespasiano, ricordando al futuro Imperato- re di Roma, che qualunque sia la provenienza «il denaro non ha odore». avesse una sulle finanze a cura di Martina Fallace

  43. 12 Venerdì 26/06/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE GIORNALE RADIO SOCIALE pagina realizzata da Senza cibo: aumentano richieste di aiuto alimentare in Italia mergenza Alimentare Italia” per aiutare le per- sone in difficoltà e sensibilizzare i cittadini sul tema della povertà alimentare. Fino al 5 luglio, infatti, sarà possibile sostenere la campagna con un sms al numero 45582. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, spiega la Fonda- zione, «ha avuto forti ripercussioni sull’econo- mia, trasformandosi fin da subito in una crisi anche sociale». I dati parlano chiaro: secondo la Fondazione Banco Alimentare Onlus, il 77% delle famiglie già fragili ha visto cambiare la propria disponibilità economica e il 63,9% ha ridotto l’acquisto di beni alimentari. Aumentano le richieste di aiuto alimen- tare in Italia: negli ultimi mesi sono cre- sciute di circa il 40% su tutto il territorio nazionale, con picchi del 70% nelle re- gioni del Sud. A lanciare l’allarme è la Fondazione Banco Alimentare Onlus che in questi giorni ha lanciato una campagna di raccolta fondi dal titolo “E- Cultura e ricerca: nasce Osservatorio giuridico sul Terzo settore pone di essere un luogo aperto di moni- toraggio sullo sviluppo della legislazione capace di alimentare, attraverso com- menti, riflessioni ed esperienze, una effi- cace e corretta applicazione della rifor- ma. Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legisla- tivo ma aperto agli apporti delle altre di- scipline che vede tra i suoi soci fondatori Auser, Anpas, Forum Nazionale del Ter- zo settore, Acli, Assifero e Consiglio na- zionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. È stato presentato con un digital event sulla piattaforma Zoom. Nasce l’osservatorio giuridico sul terzo settore. Sviluppare e promuovere cul- tura e ricerca sul terzo settore, con particolare attenzione alla nuova legi- slazione e al suo impatto, sia teorico che pratico. È l’obiettivo di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, già sottosegretario al La- voro ed ex presidente Acli, che si pro- Creare sostenibilità: settimana europea per una nuova energia energie alternative e rinnovabili. Il periodo particolare che ci troviamo a vivere pone nuove sfide e necessità diverse, che non possono tuttavia prescindere da un futuro più green: proprio per questo, trenta diver- si appuntamenti web saranno dedicati al tema dell’uscita dalla crisi, per una ripresa e una crescita più attenta alle esigenze dell’ambiente. L’evento continuerà fino al- la fine del mese con gli “Energy days”, che prevedono attività sparse per l’Europa a cura di imprese e pubbliche amministra- zioni: in gioco il futuro rivendicato dai gio- vani del movimento Fridays for future. Tre giorni per ripensare il modello di sviluppo nel nome della compatibilità ambientale e della sostenibilità. È pre- vista fino ad oggi la quindicesima edi- zione della Settimana europea dell’e- nergia sostenibile. annuale organizzato dalla Commissio- ne europea per dare visibilità alle ini- ziative realizzate L’appuntamento nel campo delle Il Basket deve riaprire: nasce l’iniziativa #Sport4Recovery Anche la Serie A di Basket ha aderito alla campagna globale per riaprire in sicurezza lo sport organizzato. L’invi- to è a far ripartire il prima possibile tutti gli eventi, dopo le chiusure cau- sate dal lockdown, dati i significativi benefici che lo sport procura in ter- mini di salute fisica e mentale, oltre che dal punto di vista economico. L’appello chiede in particolare la ri- presa degli eventi dal vivo. Con lo stop dello sport organizzato derivano anche enormi incertezze a livello or- ganizzativo e individuale sul futuro di un settore che è stato coltivato e fat- to crescere nel corso di decenni, rappresentando una funzione sociale chiave e offrendo un contributo eco- nomico a livello nazionale e locale. Per questo è nata #Sport4Recovery: un’iniziativa collettiva per lavorare in- sieme a rappresentanti politici e isti- tuzioni per riaprire lo sport organiz- zato il più rapidamente e al massimo della sicurezza possibile.

  44. 13 Venerdì 26/06/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE pagina realizzata da AICS No del Cts agli sport di contatto, AiCS: Calcio di serie A sì, calcetto no? «Perché il calcio di vertice può ripartire e il calcetto no? Il co- mitato tecnico scientifico ci spieghi le ragioni: intanto si sappia bene che non solo lo sport di vertice muove econo- mia, ma che ne muove tanta anche lo sport amatoriale, do- ve milita la stragrande mag- gioranza degli sportivi italiani. Se non ci faranno ripartire, i danni non saranno più recu- perabili». Bruno Molea, presi- dente dell’Associazione Italia- na Cultura Sport commenta così il no del Cts alla ripresa degli sport di contatto. «Se dietro vi sono ragioni stretta- mente sanitarie - commenta Molea - allora non si capisco- no i locali aperti, le adunanze di amici, la ripresa dello sport di contatto ma solo profes- sionistico come il calcio di massima serie. Non si può però continuare a trattare lo sport con due pesi e due mi- sure, come se gli interessi economici sullo sport di mas- sima serie valessero di più di quelli mossi dallo sport ama- toriale. Gradiremmo si capis- se invece quanto danno si sta creando a chi ha investito sullo sport amatoriale di con- tatto, come il calcio o il cal- cetto, il ballo, le arti marziali e altro». Il Festival del corto dei Tupilani di seta nera premia il concorso AiCS Windsurf, ecco il corso di formazione per eco-istruttorenazionale AiCS Appuntamento con il corso di formazione per istruttore nazionale di Windsurf Livello 1, nello stabilimento Balneare Marlin a Quartu San- t’Elena (CA). La finalità del Corso è quella di fornire agli Istruttori AICS le competenze didattiche, formative, comuni- cative funzionali mento della pratica del wind- surf in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Ma più in gene- rale, si intende formare e bre- vettare istruttori di windsurf, la cui formazione sarà basata nel weekend prevalentemente sulla promo- zione turistico-sportiva creare delle figure professio- nali da inserire nel mondo del turismo-attivo non agonistico. Particolare attenzione data all’interazione tra istruttori e allievi anche su tematiche come ambiente e alimentazio- ne. Per questo, al termine del corso, oltre al diploma da istruttore nazionale di windsurf AICS, sarà rilasciato anche un attestato di eco-istruttore rila- sciato dalla commissione na- zionale Ambiente di AICS. per sarà all’insegna- "Tupilani di seta nera – Festi- val internazionale del corto- metraggio" ha concorso AiCS #Andràtutto- bene come migliore pratica di promozione culturale e spor- tiva rivolta ai bambini in epo- ca di coronavirus: il premio “Sorriso diverso” è stato con- segnato dalla ministra dell’I- struzione Lucia Azzolina al presidente nazionale di AiCS Bruno Molea. Il concorso è stato promosso da AiCS a inizio marzo, durante i primi giorni di lockdown, e rivolto a tutti i bambini d’Italia ai quali si chiedeva di disegnare le proprie speranze e senti- menti in un momento tanto difficile. I disegni che, pubbli- cati sulla pagina Facebook dell’Associazione, hanno ot- tenuto più like, saranno ora regalati all’Istituto Spallanza- ni di Roma assieme a una donazione di AiCS. Alle tre bimbe premiati dalle votazio- ni del pubblico, AiCS invierà anche un kit omaggio. Si tratta di: Luce di 3 anni da Frosinone, e di So- fia (4) e Maria Ginevra (8) da Correzzòla (Padova). premiato il sportivo in

  45. 14 Venerdì 26/06/2020 LA VOCE DEL TERZO SETTORE pagina realizzata da LEGAMBIENTE Save The Queen, Amatrice "alveare"del Centro Italia Api preziosi impollinatori e sentinelle dell'ambiente Le azioni in tutta Italia di Save the Queen Il Comune del Reatino, devastato dal sisma del 2016, diventa terreno fertile e concreto di Save the Queen, la campagna di Legambiente realizza- ta in collaborazione con FRoSTA e con la partner- ship tecnica della start-up Beeing. Resilienza e operosità uniscono in un filo ideale gli abitanti col- piti dal terremoto e le api, specie a rischio estin- zione e impollinatori preziosi, su cui l’associazione ambientalista punta a sensibilizzare opinione pub- blica e istituzioni, offrendo al contempo un’oppor- tunità di rinascita economica in luoghi che atten- dono ancora di ripartire. Per questo oggi sono sta- ti donati 50 alveari a cinque apicoltori dell’area del cratere centrale - Valentina Capone e Alessandro Novelli di Amatrice; Gaia Giulia di Sabatino di To- rano Nuovo; Roberto Pichini di Spelonga (frazione di Arquata del Tronto) e Annamaria Martini di Ve- narotta – per consentire loro di fare ripopolamento degli insetti impollinatori, ma anche di avvicinare tutti al mondo delle api: insieme a 45 arnie classi- che, sono state loro consegnate anche cinque ar- nie tecnologiche pensate per permettere a chiun- que di osservarle in totale sicurezza e senza di- sturbarne il lavoro, in piena linea con la missione divulgativa di Save The Queen. In Europa l’84% delle specie coltivate e il 78% delle specie dei fiori selvatici dipendono dall’im- pollinazione degli insetti, ma il 37% delle api è in declino (Fao, 2019). Nel Belpaese lo scorso an- no la produzione italiana di acacia e agrumi – strettamente legata al lavoro degli impollinatori – ha registrato una contrazione del 41% rispetto alle attese: secondo l’Istituto di servizi per il mer- cato agricolo alimentare (Ismea), ciò ha compor- tato una riduzione dei ricavi stimata in circa 73 milioni di euro per gli agricoltori. Se l’impollina- zione delle api dovesse venire meno, sarebbero a rischio la sicurezza alimentare e la varietà dei cibi che finiscono sulle nostre tavole. Minacciate dai cambiamenti climatici, ma anche dall’uso massiccio di pesticidi in agricoltura, le api neces- sitano di interventi tempestivi di salvaguardia e di buone pratiche agricole incentrate sulla tutela della biodiversità. Un percorso virtuoso che, nel caso di realtà come Amatrice e di altri comuni del Centro Italia, può e deve intrecciarsi con pro- duzioni di qualità capaci di tenere in vita territori di straordinaria bellezza che recano i segni di una devastazione economica e socio-culturale cui non è stato ancora posto rimedio. La consegna degli alveari ad Amatrice è soltanto una delle azioni di cui si compone la campagna Save the Queen che punta a creare diversi alveari sparsi per la Peniso- la. Insieme all’adozione delle arnie, Save the Queen prevede anche una mappatura capillare in tutta Italia per individuare attra- verso le api pesticidi e metalli pesanti; la nascita di nuovi orti urbani; accordi con aziende agricole per tutelare e incrementa- re la presenza di api e insetti pronubi nei territori; campagne informative rivolte ai cit- tadini con percorsi didattici e attività di spe- rimentazione che coinvolgeranno il mondo universitario e della ricerca; pressing sul mondo istituzionale per chiedere interventi e risposte concrete; la creazione di una re- te di Comuni amici delle api; la creazione di una rete di Parchi “Save The Queen”, con azioni economiche a sostegno diretto di fi- liere agricole produttive virtuose; la realiz- zazione di una linea di miele Save The Queen, una selezione di mieli italiani di alta qualità, prodotti nel massimo rispetto delle api e degli ambienti naturali.

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