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APPALTO DI LAVORI PUBBLICI Tavole di lettura

APPALTO DI LAVORI PUBBLICI Tavole di lettura. Inquadramento generale ed approfondimento sulla fase di aggiudicazione Torino, 18 settembre 2003 SB/LA/SBa. Premessa.

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  1. APPALTO DI LAVORI PUBBLICITavole di lettura Inquadramento generale ed approfondimento sulla fase di aggiudicazione Torino, 18 settembre 2003 SB/LA/SBa Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  2. Premessa • Il presente documento di lavoro viene proposto in occasione dell’incontro con il Sindaco della Città di Torino sul tema della tutela della concorrenza e della trasparenza nelle gare d’appalto di lavori pubblici. Esso si colloca all’interno del più articolato complesso di documenti a supporto dell’istruttoria legislativa che gli uffici hanno predisposto per l’esame del disegno di legge n. 504 “Legge generale in materia di lavori pubblici”. Le tavole iniziali offrono una schematica ricognizione della disciplina nazionale e comunitaria dettata in materia di appalti di lavori pubblici. A seguire sono esposti approfondimenti sulla scelta dei contraenti e sui criteri di aggiudicazione con focalizzazione sul tema delle offerte anomale corredata dalle principali pronunce giurisdizionali. Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  3. Quadro normativo di riferimento • Direttiva 93/37CEE (direttiva comunitaria appalti LL.PP.) • Legge Merloni 109/1994 e s.m.i. (legge quadro LL.PP.) • D.P.R. 554/1999 (regolamento di attuazione Merloni) Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  4. Sistemi di realizzazione dei lavori pubblici Contratto di appalto Concessione di LL.PP. art. 19 Merloni Lavori in economia Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  5. Contratto di appalto - definizione è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di una opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro contratto di appalto art. 1655 c.c. Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  6. Contratto di appalto - oggetto • sola esecuzione LL.PP. oggetto contratti di appalto LL.PP. art. 19, c. 1, Merloni • progettazione esecutiva ed esecuzione LL.PP. (c.d. APPALTO INTEGRATO) • lavori < 200.000 euro • lavori con componente impiantistica o tecnologica incidente > 60% su valore opera • lavori manutenzione, restauro e scavi archeologici • lavori di importo ≥ 10 mil. euro Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  7. Concessione di lavori pubblici - definizione è il contratto concluso tra un imprenditore ed una PA aggiudicatrice per la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei LL.PP., o di pubblica utilità, e di lavori ad essi strutturalmente e direttamente collegati, nonché la loro gestione funzionale ed economica. La controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente tutti i lavori realizzati concessione di lavori pubblici art. 19, c. 2, Merloni Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  8. Lavori in economia - definizione sistema di esecuzione dei LL.PP., ammessi fino all’importo di 200 mila euro, mediante cui la PA provvede direttamente (con sistemi di “piccola evidenza pubblica”, ossia in amministrazione diretta ed a cottimo) senza ricorrere agli ordinari mezzi contrattuali lavori in economia art. 24, c. 6 Merloni Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  9. Lavori pubblici - definizione attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di opere ed impianti, anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalistica ambito oggettivo • lavori affidati da: • amministrazioni stato (anche ordinamento autonomo), enti pubblici (anche economici), enti ed amministrazioni locali, loro associazioni e consorzi, nonché altri organismi di diritto pubblico • concessionari di lavori e di servizi pubblici, soggetti operanti nei settori esclusi (trasporti, energia…), aziende speciali e consorzi degli enti locali, società di cui al TUEL, società con capitale pubblico, anche non prevalente, preposte alla produzione di beni o servizi non destinati ad essere collocati sul mercato in regime di libera concorrenza • soggetti privati che realizzano determinati tipi di lavori d’importo superiore a 1 milione di euro e che beneficiano di un finanziamento pubblico superiore al 50% dell’importo dei lavori art. 2, Merloni ambito soggettivo • Nei contratti misti(in cui vi è contemporanea presenza di forniture, servizi e lavori) e nei contratti di forniture o di servizi comprendenti lavori accessori, l’applicazione della Merloni è obbligatoria se i lavori assumono rilievo economico superiore al 50% Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  10. Contratto di appalto Il contratto di appalto è caratterizzato dalle seguenti fasi: • programmazione • progettazione • affidamento • esecuzione del contratto Ci occuperemo dell’affidamento con particolare riferimento a: SCELTA DEL CONTRAENTE CRITERI DI AGGIUDICAZIONE Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  11. Scelta del contraente - procedura evidenza pubblica Il ricorso “eccezionale” al modello contrattuale di stampo privatistico comporta che la PA dia conto delle ragioni di pubblico interesse che la inducono a contrattare con soggetti privati attraverso la PROCEDURA DELL’EVIDENZA PUBBLICA Fasi della procedura di evidenza pubblica: 1. Deliberazione a contrarre 2. Conclusione (od aggiudicazione) del contratto 3. Approvazione del contratto 4. Esecuzione del contratto Con la fase dell’aggiudicazione la PA (soggetto appaltante) sceglie il soggetto privato con cui stipulare il contratto, selezionando (nel rispetto di imparzialità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, effettiva concorrenza) il migliore offerente, ossia quello tra i concorrenti che, oltre a possedere i necessari requisiti di serietà e correttezza professionale, offra anche le condizioni più vantaggiose per l’adempimento dell’obbligo contrattuale Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  12. Sistemi di scelta del contraente pubblico incanto (procedura aperta) licitazione privata (procedura ristretta) sistemi di scelta del contraente appalto-concorso (procedura ristretta) trattativa privata (procedura negoziata) Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  13. segue Sistemi di scelta del contraente sopra • SOGLIA COMUNITARIA • controvalore in euro di 5.000.000 DSP (=6.242.028 euro) • il controvalore della soglia è di norma riveduto ogni due anni con effetto al 1° gennaio 1996 (art. 6, direttiva 93/37/CEE) occorre distinguere tra appalti LL.PP. sotto Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  14. a) Appalti sotto soglia comunitaria Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  15. b) Appalti sopra soglia comunitaria procedura aperta in cui ogni imprenditore interessato può presentare un’offerta (corrisponde al pubblico incanto) procedura ristretta in cui soltanto gli imprenditori invitati dalle amministrazioni aggiudicatrici possono presentare un’offerta (corrisponde alla licitazione privata ed all’appalto-concorso) art. 7 direttiva 93/37/CEE procedura negoziata in cui le amministrazioni aggiudicatrici consultano gli imprenditori di propria scelta e negoziano con uno o più di essi le condizioni del contratto (corrisponde alla trattativa privata) con o senza pubblicazione del bando di gara. Solo per casi espressamente previsti Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  16. Segue appalti sopra soglia comunitaria – procedura negoziata • offerte irregolari in esito a procedura aperta o ristretta o deposito offerte inaccettabili • lavori realizzati unicamente a scopo ricerca, sperimentazione o messa a punto e non per assicurare redditività o recupero dei costi di ricerca e sviluppo • in casi eccezionali, qualora si tratti di lavori la cui natura o i cui imprevisti non consentano una fissazione preliminare e globale dei prezzi CON BANDO procedura negoziata sopra soglia • quando nessuna offerta o nessuna offerta appropriata è stata depositata in esito a procedura aperta o ristretta • lavori, la cui esecuzione per motivi tecnici, artistici o inerenti alla tutela diritti d’esclusiva, può essere affidata unicamente ad un imprenditore determinato • in casi di urgenza imperiosa risultante da eventi imprevedibili • lavori complementari, entro 50% importo appalto principale, resisi necessari per una circostanza imprevista se attribuiti all’imprenditore che esegue opera • nuovi lavori consistenti nella ripetizione di opere similari affidate all'impresa titolare di un primo appalto dalle stesse amministrazioni aggiudicatrici, a condizione che tali lavori siano conformi ad un progetto di base e che tale progetto sia stato oggetto di un primo appalto attribuito secondo le procedure ordinarie (questa procedura è limitata al triennio successivo alla conclusione dell'appalto iniziale) SENZA BANDO Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  17. Sistemi di scelta del contraente – disegno di legge 504 art. 12 ddl 504 Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  18. Criteri di aggiudicazione – disciplina comunitaria unicamente prezzo più basso OPPURE art. 30, c. 1, direttiva 93/37/CEE offerta economicamente più vantaggiosa in base a diversi criteri qualitativi e quantitativi variabili secondo l’appalto: ad es. prezzo, termine di esecuzione, costo di utilizzazione, redditività, valore tecnico Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  19. Criteri di aggiudicazione – disciplina nazionale Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  20. Criteri di aggiudicazione – ddl 504 prezzo più basso OPPURE offerta economicamente più vantaggiosa per tutti appalti senza limiti soglia e tipologie lavori art. 20 ddl 504 offerta economicamente più vantaggiosa • appalto-concorso • lavori di restauro e manutenzione di beni mobili e di superfici decorate di beni architettonici Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  21. Offerte anomale Nei casi di aggiudicazione degli appalti con il criterio del prezzo più basso, particolare attenzione va data alla regolarità delle offerte, in particolare alle offerte anormalmente basse In ordine alle offerte anomale la PA appaltatrice deve: 1. individuare le offerte anomale attraverso l’apposito meccanismo di calcolo attualmente disciplinato dalla Merloni 2. una volta individuate le offerte anomale procedere all’esclusione automatica delle stesse oppure attivare un meccanismo di verifica della loro affidabilità Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  22. 1. Calcolo “soglia di anomalia” “Soglia di anomalia” costituita dalla somma di due valori: (art. 21, comma 1 bis, Merloni – direttiva Autorità vigilanza LL.PP. 4/1999 ) + MEDIA SCARTI (MS) MEDIA RIBASSI (MR) media aritmetica dei ribassi % di tutte le offerte ammesse dopo il c.d. “taglio delle ali”, ossia dopo avere escluso il 10% (arrotondato all’unità superiore) rispettivamente delle offerte di maggior ribasso e di quelle di minor ribasso media aritmetica degli scarti dei ribassi % superiori alla media dei ribassi (MR), considerando soltanto le offerte rimanenti dopo l’esclusione fittizia effettuata prima di calcolare la MR (c.d. “doppio taglio delle ali”) [TAR Toscana, sez. II, 371/1999; TAR Piemonte, sez. II, 334/1999] Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  23. Esempio calcolo “soglia di anomalia” Si ipotizzi una gara con la presentazione di sette offerte: A= -1; B= -3; C= -5; D= -8; E= -9; F= -10; G= -12 • Si procede al “taglio delle ali” eliminando il 10% (arrotondato all’unità superiore) delle offerte rispettivamente di maggio ribasso e di minor ribasso. Pertanto vanno fittiziamente accantonate dal calcolo della MR le offerte: A= -1 e G= -12 • Si calcola la MR: (B+C+D+E+F) / 5 =7 • Quindi si calcola la MS: (D-MR) + (E-MR) + (F-MR) / 3 = 2 • Si sommano MR e MS, così ottenendo la “soglia di anomalia” MR + MS = 9 Il medesimo risultato può ottenersi sostituendo alle operazioni n. 3 e 4 la seguente operazione: si calcola (con riferimento alle sole offerte risultanti dopo il c.d. “taglio delle ali” di cui al n. 1) la media aritmetica dei ribassi superiori alla MR (ci cui al n. 2) e tale media costituisce direttamente la “soglia di anomalia”: (D+E+F) / 3 = 9 Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  24. 2. Conseguenze anomalia APPALTI SOTTO SOGLIA COMUNITARIA ESCLUSIONE AUTOMATICA art. 21, c. 1 bis, Merloni APPALTI SOPRA SOGLIA COMUNITARIA VALUTAZIONE ANOMALIA Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  25. 2a) Esclusione automatica Nel caso di appalti sottosoglia comunitaria si procede all’esclusione automatica di tutte le offerte (comprese le offerte escluse dal c.d. “taglio delle ali”) i cui ribassi % siano ≥ alla soglia di anomalia L’esclusione automatica non si applica se numero offerte ammesse e quindi valide è inferiore a 5, pertanto si procede alla verifica di congruità (determinazione Autorità vigilanza LL.PP. 23/2002) Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  26. 2b) Valutazione anomalia/ contraddittorio art. 30 direttiva 93/37/CEE: nel caso di offerte in apparenza anormalmente basse, si procede alla richiesta scritta delle precisazioni ritenute utili in merito alla composizione dell’offerta ed alla verifica di detta composizione tenendo conto delle giustificazioni fornite appalti sopra soglia comunitaria art. 21, 1 bis, Merloni: le offerte devono essere corredate, sino dalla loro presentazione, da giustificazionirelative alle voci di prezzo più significative, indicate nel bando di gara o nella lettera di invito, che concorrono a formare un importo non < al 75% di quello posto a base d’asta Si procede alla valutazione delle giustificazioni di tutte le offerte (comprese le offerte escluse dal c.d. “taglio delle ali”) i cui ribassi % siano ≥ alla soglia di anomalia Se l’esame delle giustificazioni non è sufficiente ad escludere l’incongruità delle offerte, si richiede l’integrazione dei documenti giustificativi e si procede ad un’ulteriore verifica in contraddittorio Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  27. Offerte anomale – criterio offerta economicamente più vantaggiosa • In merito all’applicabilità della disciplina delle offerte anomale alle gare con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la giurisprudenza si è espressa, in materia di appalti di pubblici servizi, con orientamenti differenti: in senso favorevole ritenendo l’elemento prezzo un elemento significativo anche in rapporto con gli elementi tecnici e qualitativi dell’offerta (Consiglio di Stato, sez. VI, 1200/1998) ed in senso contrario, reputando che il meccanismo di verifica delle offerte anomale sia compatibile solo con un criterio di aggiudicazione che abbia a fondamento un ribasso confrontabile con un importo posto a base d’appalto dalla PA appaltante (TAR Toscana, sez. II, 1070/1998) • Per LL.PP., dal combinato disposto artt. 91, c. 4 e 64, c. 6 del dpr 554/1999, si evince che la stazione appaltante possa prevedere nel bando la procedura di verifica di congruità dell’offerta economicamente più vantaggiosa se i punti relativi al prezzo e la somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione siano ≥ ai 4/5 dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando di gara. L'esito negativo della verifica sulla compatibilità del ribasso offerto rispetto alla qualità delle prestazioni offerte comporta esclusione dell'offerta Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  28. Offerte anomale - ddl 504 • Ddl 504 (articolo 20) stabilisce che nei soli casi di aggiudicazione al prezzo più basso sussiste l’obbligo di verificare le offerte anomale. Cambia il meccanismo di calcolo: lavori di importo ≤ 150.000 euro lavori di importo > 150.000 euro e sotto soglia comunitaria verifica dell’anomalia secondo criteri e modalità fissati con regolamento dalle PA aggiudicatrici verifica anomalia delle offerte che presentano un ribasso > media aritmetica dei ribassi delle offerte valide incrementata del 20% • Per lavori di importo sopra soglia si segue la procedura prevista all’articolo 21, comma 1 bis, Merloni Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  29. Contenzioso sulle offerte anomale • Corte di Giustizia delle Comunità europee, sez. VI, 27 novembre 2001, cause riunite C-285/1999 e C-286/1999, chiarisce che l’'art. 30, n. 4, della direttiva 93/37/CEE: - si oppone alla normativa e alla prassi amministrativa di uno Stato membro che consentono all'amministrazione aggiudicatrice di respingere come anormalmente basse le offerte che presentano un ribasso superiore alla soglia di anomalia, tenendo conto unicamente delle giustificazioni dei prezzi proposti, relativi ad almeno il 75% dell'importo posto a base d'asta menzionato nel bando di gara, che gli offerenti erano tenuti ad allegare alla loro offerta, senza concedere a questi ultimi la possibilità di far valere il loro punto di vista, dopo l'apertura delle buste, sugli elementi di prezzo offerti che hanno dato luogo a sospetti; - si oppone anche alla normativa ed alla prassi amministrativa di uno Stato membro che impongono all'amministrazione aggiudicatrice di prendere in considerazione, ai fini della verifica delle offerte anormalmente basse, solamente le giustificazioni fondate sull'economicità del procedimento di costruzione o delle soluzioni tecniche adottate o sulle condizioni particolarmente favorevoli di cui gode l'offerente, con esclusione di giustificazioni relative a tutti quegli elementi i cui valori minimi sono stabiliti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative ovvero i cui valori sono rilevabili da dati ufficiali; - non si oppone, in via di principio, nella misura in cui tutti i requisiti che impone siano per il resto soddisfatti e gli obiettivi perseguiti dalla direttiva 93/37 non siano pregiudicati, alla normativa ed alla prassi amministrativa di uno Stato membro che, in materia di determinazione delle offerte anormalmente basse e di verifica di queste offerte, da un lato, obbligano tutti gli offerenti, a pena di esclusione della loro partecipazione all'appalto, ad allegare alla loro offerta giustificazioni dei prezzi proposti relativi ad almeno il 75% dell'importo posto a base d'asta, e, dall'altro, applicano un metodo di calcolo della soglia di anomalia basato sulla media dell'insieme delle offerte ricevute per l'aggiudicazione di cui trattasi, di modo che gli offerenti non sono in grado di conoscere tale soglia al momento del deposito del loro fascicolo, dovendo tuttavia il risultato al quale porta l'applicazione di tale metodo di calcolo essere riesaminato dall'amministrazione aggiudicatrice Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  30. segue Contenzioso sulle offerte anomale • Corte Costituzionale, sentenza 40/1998, reputa che: non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate, in riferimento agli artt. 97 e 3 Cost., nei confronti dell'art. 21, comma 1-bis, della legge 109/1994, aggiunto con il decreto-legge 101/1995, convertito con modificazioni nella legge 216/1995, in quanto, riguardo ai criteri di aggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata, prevede l'esclusione automatica delle offerte che presentino una percentuale di ribasso che superi di oltre un quinto la media aritmetica dei ribassi di tutte le offerte ammesse. Il principio di buon andamento della pubblica amministrazione consente, infatti, in materia di appalti mediante pubblico incanto o licitazione privata, che la composizione dell'esigenza di garantire la concorrenza e di acquisire la prestazione al prezzo più vantaggioso per l'amministrazione con l'esigenza di assicurare la serietà delle offerte, avvenga con modalità diverse, e quindi sia col prevedere (secondo il criterio seguito, per gli appalti di importo superiore ad una determinata soglia, dall'art. 30 della direttiva 93/37/CEE) che l'amministrazione, prima di rifiutare le offerte che presentino carattere anormalmente basso rispetto alla prestazione, proceda ad una verifica, tenendo conto delle giustificazioni fornite, sia restringendo - come nel caso in questione - la scelta del prezzo più basso in una fascia delimitata secondo un criterio predeterminato, nel cui ambito si presume che l'offerta sia affidabile, purchè, beninteso, la scelta adottata dal legislatore in tal senso non risulti viziata da irrazionalità. Il che non può dirsi per quella compiuta con la disposizione impugnata, che, oltre ad avere un carattere del tutto temporaneo, essendo operante soltanto sino al 1^ gennaio 1997, riguarda esclusivamente appalti di minore importo, per i quali una più complessa procedura di analisi delle offerte e' apparsa eccessivamente onerosa rispetto al beneficio che deriverebbe dal minor prezzo eventualmente ottenibile, e tale da rendere meno tempestiva l'aggiudicazione dei lavori. Ne' in contrario vale rilevare che secondo normativa “de qua”, la percentuale di ribasso ammissibile viene riferita alla media di tutte le offerte, compresa quella il cui ribasso sarà poi considerato eccessivo, o far leva sulle distorsioni che potrebbero derivare da possibili accordi tra i partecipanti alla gara, giacchè ciascuno dei concorrenti ammessi e' pur sempre potenziale destinatario dell'aggiudicazione, mentre le situazioni in cui potesse configurarsi una illecita turbativa della gara, in quanto non attinenti al normale funzionamento della disciplina denunciata, non possono essere posti a base di una pronuncia di illegittimità costituzionale (cfr. sentenza 175/1997). Esclusa pertanto la irragionevolezza del criterio di determinazione del ribasso ammissibile, non potendo, di conseguenza, la pur lamentata disparita' di trattamento tra offerte ammesse e offerte automaticamente escluse, ritenersi ingiustificata, cade anche la censura di violazione del principio di eguaglianza. Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  31. segue Contenzioso sulle offerte anomale • Consiglio di Stato, sez. V, 2157/2003, richiama la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee 27 novembre 2001, n. 285/286 in ordine alla necessità che la verifica in contraddittorio sulla composizione dell’offerta avvenga, comunque, dopo la conoscenza da parte dell’impresa del carattere anomalo della propria offerta e che tale indagine si estenda a tutti gli elementi ritenuti utili e rilevanti dall’amministrazione e dallo stesso concorrente. Ritiene in coerenza con tali principi la modifica apportata all’articolo 21, comma 1 bis, della legge 109/1994 ad opera dell’articolo 7 della legge 166/2002 mediante l’eliminazione di ogni limitazione oggettiva al campo di indagine sulla composizione dell’offerta e, soprattutto, per mezzo della previsione di una ulteriore verifica in contraddittorio, successiva all’acquisizione delle giustificazioni anticipate • Consiglio di Stato, sez. V, 900/2003, in conformità alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee 27 novembre 2001, n. 285/286, statuisce che la PA, nell’applicazione dell’articolo 21, comma 1 bis, della legge 109/1994, non possa prescindere da un contraddittorio con il partecipante alla gara successivo all’apertura delle buste ed all’accertamento del superamento della soglia di anomalia e che la dichiarazione di anomalia non possa deliberarsi solo sulla base dell’esame d’ufficio dei prezzi indicati nell’offerta per le voci di prezzo più significative nel limite del 75% dell’importo a base d’asta in modo unilaterale ed automatico • Consiglio di Stato, sez. IV, 6111/2002, reputa che la facoltà prevista dall’articolo 21, comma 1 bis, della legge 109/1994, di limitare il controllo delle anomalie dell’offerta solo al 75% delle voci che la compongono è illegittima per contrasto con l’articolo 30, n. 4, della direttiva 93/37/CEE, che presuppone necessariamente l’applicazione di una procedura di verifica in contraddittorio delle offerte anormalmente basse, imponendo all’Amministrazione aggiudicatrice l’obbligo, dopo aver preso conoscenza di tutte le offerte, e prima di decidere a chi aggiudicare l’appalto, di chiedere anzitutto precisazioni sugli elementi dell’offerta sospettata di anomalia che abbiano concretamente dato luogo a dubbi da parte sua, e di valutare successivamente questa offerta in relazione alle giustificazioni fornite dall’offerente interessato in risposta a tale richiesta • Consiglio di Stato, sez. VI, 6000/2002, ribadisce che, a fronte di giustificazioni ritenute non del tutto esaurienti al fine di verificare l’anomalia dell’offerta, la commissione giudicatrice deve attivare il contraddittorio con il concorrente richiedendo ulteriori elementi integrativi di giudizio; ciò in coerenza con quanto disposto dalla direttiva 93/37/CEE così come interpretata dalla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee 27 novembre 2001, n. 285/286; • Consiglio di Stato, sez. IV, 4266/2002, chiarisce che la facoltà prevista dall’articolo 21, comma 1 bis, della legge 109/1994, di limitare il controllo delle anomalie dell’offerta solo al 75% delle voci che la compongono è illegittima per contrasto con l’articolo 30, n. 4, della direttiva 93/37/CEE Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  32. Subappalto – disciplina nazionale è considerato subappalto qualsiasi contratto relativo ad attività ovunque espletate con l’impiego di manodopera se singolarmente di importo > 2% dell’importo dei lavori affidati o > 100.000 euro oppure se l’incidenza del costo della manodopera e del personale > 50% dell’importo del contratto da affidare art. 18, c. 12, l. 55/1990 principali condizioni subappalto Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

  33. Subappalto – ddl 504 art. 29 ddl 504 Settore Commissioni Legislative Unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbanistica

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