1 / 43

La mobilità nell'area metropolitana milanese trasportare nel modo giusto nel tempo giusto

La mobilità nell'area metropolitana milanese trasportare nel modo giusto nel tempo giusto "Fonti: eleborazioni e quaderni del Centro Studi PIM di Milano". Novara, 22 novembre 2007 Arch. Daniele Cassanmagnago. L’area metropolitana milanese.

marlie
Download Presentation

La mobilità nell'area metropolitana milanese trasportare nel modo giusto nel tempo giusto

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La mobilità nell'area metropolitana milanesetrasportare nel modo giusto nel tempo giusto "Fonti: eleborazioni e quaderni del Centro Studi PIM di Milano". Novara, 22 novembre 2007 Arch. Daniele Cassanmagnago

  2. L’area metropolitana milanese L'Areametropolitana di Milano è l'area che circonda la città di Milano. È composta, secondo la definizione data dall'OCSE, dalle province lombarde di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, Varese e dalla provincia piemontese di Novara. La popolazione ammonta a 7.400.000 abitanti distribuiti su un territorio di circa 12.000 kmq. Per popolazione è la prima area metropolitana italiana e la quarta dell‘ UnioneEuropea metropolitana

  3. La centralità del nodo e dell’area metropolitana milanese nella rete infrastrutturale.

  4. Tra locale e globale • Le trasformazioni del territorio e della struttura economica e sociale che lo vive e lo consuma • La globalizzazione, la competizione ed i mercati

  5. Crescita insediativa dell’area metropolitana: 1836 e 1970

  6. L’urbanizzazione dell’area milanese 1888 1936 1998 1963

  7. Uno sviluppo diffuso. La densità abitativa nel 2001

  8. La dinamica della popolazione nel decennio 1991/2001

  9. La dinamica delle famiglie e delle abitazioni nel decennio 1991/2001

  10. L’occupazione e la dinamica degli addetti nel decennio 1991/2001

  11. Il luogo del risiedere: tra costo dell’abitazione e tempi per il tragitto casa-lavoro/studio

  12. Le trasformazioni sociali, origine di nuove contraddizioni • Parcellizzazione dei luoghi e dei tempi di vita delle persone • Contraddizione tra casa/lavoro, casa/studio e casa/tempo libero • Inadeguatezza delle attuali reti ed infrastrutture a rispondere alle mutate esigenze, in particolare a quelle riguardanti la mobilità delle presone e delle merci • …

  13. Raffronto tra l’area metropolitana di Milano e i suoi “competitors“ Europei Elaborazione Lab MiM su dati Eurostat (2005) e Economist Intelligence Unit (2005) * = dati riferiti alla regione in cui è localizzata la città

  14. Quanto ci si muove in LombardiaFonte: Regione Lombardia - Ricerca O/D 2002 • In Lombardia gli individui che compiono almeno uno spostamento al giorno sono circa 5,7 milioni. • Chi si sposta, mediamente, compie 2,65 spostamenti al giorno, per i quali spende circa 1 ora e 12 minuti: se potessimo solo eliminare i 12 minuti per ogni persona mobile in Lombardia otterremmo un notevole risparmio di tempo (stimabile su base annua in 285 milioni di ore/uomo) e, conseguentemente, economico.

  15. In Lombardia in un giorno tipo... • Sono più di 15 milioni gli spostamenti effettuati dai lombardi, dei quali la maggior parte, il 95%, avviene all’interno dei confini regionali. • 7 milioni sono le ore consumate in spostamenti. • Il 22% di tutti gli spostamenti viene effettuato tra le 7 e le 9 del mattino.

  16. Gli spostamenti verso il capoluogo

  17. Il 72% degli spostamenti in Lombardia viene effettuato con un mezzo privato motorizzato, il 14% con il trasporto collettivo, il 12% con i modi lenti (bicicletta e a piedi), la restante parte (2%) rientra nella voce “altro”.

  18. Il trasporto delle merci • Il 70% degli spostamenti avviene all’interno della Lombardia • Il 98% è interno al Centro Nord Italia • Oltre il 90% delle merci nell’area milanese sono trasportate su gomma ad una velocità di 14 Kmh • I veicoli merci circolanti a vuoto sono: 14% alle barriere autostradali, 20% lungo il cordone esterno della città, il 66% alla Cerchia dei Bastioni con carico inferiore al 25%

  19. Auto o treno?

  20. Una rete stradale congestionata Fortissima pressione sulla rete viaria: 1.600 auto/km nella Provincia di Milano

  21. L’utilizzo del treno in Lombardia • Considerando tutte le combinazioni che lo comprendono, il treno in Lombardia è utilizzato nel 33,7% dei casi. • Il treno risulta competitivo in termini di tempo rispetto all’auto soprattutto nella mobilità interpolo (capoluoghi – Milano).

  22. Alti costi sociali ed ambientali • 1000 morti ogni anno sulle strade lombarde • Morti e patologie direttamente riconducibili all’inquinamento (i trasporti sono tra le principali cause) • Costi elevati per le famiglie: quasi 4.000 euro/anno per garantirsi la mobilità • Costi individuali: 6 anni della vita passati mediamente sulla propria automobile, 3 per cercare parcheggio. • Mancato rispetto del Protocollo di Kyoto

  23. Un’area metropolitana a forti concentrazioni

  24. TRASPORTARE NEL MODO GIUSTO NEL TEMPO GIUSTO Riequilibrare il sistema dei trasporti, trasferendo quote significative di traffico dal trasporto privato a quello collettivo, dalla strada alla rotaia

  25. Ma per fare questo occorre: • Riequilibrare gli interventi in campo infrastrutturale (dalla strada alla rotaia -ferrovie, metropolitane, metropolitane leggere, tranvie -, dall’AV/AC alla rete storica, ristrutturazione dei nodi, logistica, integrazione ed interscambio) • Potenziare il servizio ferroviario, in particolare quello interpolo e suburbano (linee S) • Affrontare il nodo di Milano e la mobilità nell’area metropolitana

  26. Per le ferrovie • Interventi puntuali su limitate sezioni delle diverse linee e sui nodi • massiccio intervento per l’acquisto di materiale rotabile • riorganizzazione del servizio: maggiore responsabilizzazione delle società, priorità delle tracce utilizzate dai pendolari nella formazione del programma e dell’orario di servizio • PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA REGIONE, A CUI LO STATO HA TRASFERITO RESPONSABILITA’, POTERI E RISORSE IN MATERIA (S.F.R.)

  27. E invece … i grandi progetti

  28. La Legge Obiettivo

  29. Risorse per i servizi ferroviari in Lombardia

  30. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012

  31. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012

  32. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012

  33. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012

  34. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012

  35. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012 – Il nodo di Milano

  36. Allegato Infrastrutture al DPEF 2008/2012 – Il nodo di Milano

  37. Alcune proposte per il nodo di Milano • realizzazione delle gronde merci (Mediopadana a sud e gronda nord (Bergamo-Carnate-Seregno-Saronno-Malpensa-Novara) e organizzazione di piattaforme logistiche e di servizi alle imprese per organizzare il trasporto e la distribuzione delle merci, alleggerendo così il traffico pesante. • Promozione dell’infoutenza e di pedaggiamenti differenziati per incentivare il migliore utilizzo della rete autostradale • potenziamento del SFR attraverso interventi infrastrutturali rapidi e selettivi ed investimento sul materiale rotabile al fine di migliorarne il cadenzamento • Integrazione ed intermodalità, con l’individuazione delle aree di interscambio e delle stazioni snodo, attorno a cui organizzare anche i servizi di tpl di adduzione • Prolungamento delle linee tranviarie e metropolitane, oltre i confini della città per offrire, unitamente al servizio ferroviario S, una modalità di trasporto rapida, sicura, diffusa e competitiva rispetto al mezzo privato • Realizzazione di corsie preferenziali per il mezzo pubblico urbano ed extraurbano • Incentivare il trasporto alternativo (piedi e bicicletta)

  38. Capitali e città europee: reti estese

  39. Rete metropolitana milanese

  40. Organizzare attorno al Servizio Ferroviario Suburbano una rete di adduzione con tpl (autolinee) e parcheggi di interscambio

  41. Alcuni numeri sul Servizio ferroviario in Lombardia • 1.887 km di linee con 409 stazioni • 1.770treni al giorno su 36direttrici • quasi 32 milioni di treni*km annui (13% del totale in Italia) • 500.000 viaggiatori al giorno • 3 gestori attualmenteLeNORD, Trenitalia e Tilo

  42. ORIENTAMENTI COMUNITARI PER LO SVILUPPO DELLA RETE TRANSEUROPEA DI TRASPORTO Decisione n. 1692/96 CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 1996 • garantire la mobilità delle persone e dei beni; • offrire agli utenti buone infrastrutture; • sfruttare l'insieme dei modi di trasporto; • permettere un utilizzo ottimale delle capacità esistenti; • essere interoperabile in tutti i suoi elementi; • realizzare l'integrazione della dimensione ambientale nella rete.

  43. Per realizzare le cose dette nel DPEF 2008-2012 IL CONTRIBUTO DEI TRASPORTI per il rispetto del PROTOCOLLO DI KYOTO • Predisposizione di un Piano Nazionale sulla Mobilità Sostenibile nelle aree urbane in situazione di crisi ambientale che porti a un forte potenziamento del trasporto pubblico; • Parametrazione della tassa di circolazione in base alle emissioni di CO, per chilometro; • Facilitazione di accesso alla rete di distribuzione di gas metano a uso di autotrazione; • Promozione di utilizzo collettivo di mezzi di mobilità (cat-sharing, car pooling, ecc.); • Realizzazione di infrastrutture utili al trasporto collettivo elettrificato; • Diversificazione del trasporto merci su lunghe distanze a favore di trasporto su rotaia e cabotaggio, nonché promozione dell'intermodalità; • Conversione del trasporto pubblico a trazione elettrica e/o a carburanti a basso tasso di emissioni di CO, (metano, biocarburanti, GPL, ecc.); • Estensione e facilitazione di accesso, nonché promozione della sicurezza, ad aree pedonali e piste ciclabili in ambiente urbano; • Agevolazione alla conversione dei mezzi di trasporto privati a trazione elettrica c/o a carburanti a basso tasso di emissioni di CO, (metano, biocarburanti, GPL, ecc.); • Incentivi alla conversione della flotta circolante ai limiti previsti dallo standard Euro 5; • Istituzione di un mercato di scambio regionale di quote di emissione per interventi in settori non regolamentati dall'ordinamento comunitario; • Promozione di un adeguato sistema di monitoraggio volto a sostenere l'introduzione del trasporto aereo nel sistema emission trading in ambito comunitario.

More Related