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Diligenza,obbedienza, fedelta’ del prestatore di lavoro subordinato

Diligenza,obbedienza, fedelta’ del prestatore di lavoro subordinato. La diligenza : art. 2014, 1° c., c.c.

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Diligenza,obbedienza, fedelta’ del prestatore di lavoro subordinato

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  1. Diligenza,obbedienza, fedelta’ del prestatore di lavoro subordinato • La diligenza: art. 2014, 1° c., c.c. • Non è un obbligo autonomo, ma la specificazione, per il prestatore di lavoro subordinato, del criterio di misurazione dell’adempimento delle obbligazioni contrattuali,stabilito dall’art. 1176 c.c.. • Esso si declina alla luce: • della “natura della prestazione dovuta” → mansioni svolte • dell’”interesse dell’impresa” → non si identifica né con l’interesse personale del datore di lavoro, né con un presunto “interesse comune” delle parti; ma con l’interesse alla coordinabilità della prestazione lavorativa con l’organizzazione datoriale • dell’”interesse superiore della produzione nazionale”: relitto corporativo o dovere di solidarietà ex art. 2 Cost. ?

  2. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • L’obbligo di obbedienza: art. 2104, 2° c., c.c. • È la modalità caratteristica dell’obbligazione di lavoro nel contratto di lavoro subordinato (art. 2094 c.c.: “collaborare … prestando la propria attività … alle dipendenze e sotto la direzione …”), che corrisponde, dal lato passivo, al potere direttivo del datore di lavoro • Il diritto del lavoro può essere visto come l’insieme delle norme e delle istituzioni che limitano il potere direttivo, contenendolo nei limiti dell’obbligazione di lavoro, “spersonalizzandolo”, e subordinandolo al rispetto della libertà e dignità dei lavoratori (artt. 4, 5, 6, 7, 8, legge 300/1970) • … ma, nel contempo, è oggetto di garanzia costituzionale (art. 41 Cost.) e insindacabile nel merito (art. 30, c. 1, legge 183/2010)

  3. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • Poteri di “controllo e vigilanza”(L. n. 300/1970) • Tutela del patrimonio aziendale: • guardie giurate (art. 2) → NO vigilanza sull’attività lavorativa; no accesso ai locali di lavoro salvo casi eccezionali • Visite personali di controllo (art. 6) → indispensabilità e proporzionatezza del mezzo allo scopo (all’uscita, selezione automatica, rispetto dignità e riservatezza); accordo con r.s.a. oppure autorizzazione DTL • Tutela esigenze organizzative, produttive e di sicurezza: controlli a distanza (art. 4), anche se comportano controlli sull’attività lavorativa (cd. “controlli preterintenzionali”) • accordo con r.s.a. oppure autorizzazione DTL • Derogabilità ex art. 8, L. 148/2011

  4. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • Controlli sull’attività lavorativa • capo gerarchico • Personale addetto a tale specifica mansione, nominativamente individuato e comunicato (art. 3) • NON AMMESSI CONTROLLI INTENZIONALI E DIRETTI “A DISTANZA” (art. 4): • ammessi solo controlli preterintenzionali con modalità art. 4

  5. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • Controllo sulle assenze per infermità(art. 5) • Divieto visite mediche “dirette”: controlli infermità, visite facoltative (a richiesta del datore) → ASL oppure servizi ispettivi degli istituti previdenziali • Misure contro assenteismo: • Certificazione medica (art. 25, l. 183/2010) → perdita indennità malattia per i giorni di ritardo, salvo “ragioni serie e apprezzabili” (C. cost. 1143/1988); assenza ingiustificata • Comunicazione assenza: contratti collettivi → sanzioni disciplinari • Obbligo reperibilità in fasce orarie: art. 5, c. 10 e 14, L. 638/1983) → perdita 100% trattamento economico 10 gg. + 50% giorni successivi (ma solo per 2a violazione: C. cost. 78/1988); assenza ingiustificata

  6. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • Controlli sulla idoneità al lavoro • Visite pre-assuntive: ASL oppure medico competente • Obblighi di sorveglianza sanitaria: medico competente (libero professionista o dipendente: art. 41, d.lg. 81/2008)

  7. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • Diritto alla riservatezza (art. 8) → divieto di indagini su: • Opinioni politiche, religiose, sindacali • …“Fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore” → “spersonalizzazione” del rapporto di lavoro • possibile rilevanza delle caratteristiche personali, MA SOLO SE IN CONNESSIONE IMMEDIATA E DIRETTA CON LE MANSIONI SVOLTE (“imprese di tendenza”) • Privacy (d.lg. 196/2003): limiti al trattamento dei dati (elaborazione, custodia, comunicazione e diffusione) • “dati comuni” → consenso del lavoratore, non necessario “per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria”, oppure “per adempiere ad obblighi di legge o per la gestione del rapporto di lavoro“ • “dati sensibili” (salute, vita sessuale, razza, etnia, convinzioni e opinioni personali) → autorizzazione del “garante della privacy “, rilasciata anche in via generale (art. 26, c. 4, d.lg. 196/2003)

  8. Diligenza,obbedienza, fedelta’ • La “fedeltà” del prestatore di lavoro subordinato • La rubrica eccede il contenuto. Gli obblighi accessori di protezione” • L’obbligo di non concorrenza: concorrenzaattuale vs potenziale; danno attuale vs potenziale • Differenza con il patto di non concorrenza (art. 2125 c.c.) • L’obbligo di riservatezza: “divulgazione” vs “uso pregiudizievole”

  9. Il POTERE DISCIPLINARE E LA SUA PROCEDIMENTALIZZAZIONE (art. 7) • Requisiti sostanziali • Sussistenza del fatto addebitato. • Proporzionalità. Recidiva • Fondamento “ontologico” e non contrattuale • Requisiti procedurali • Pre-esistenza e pubblicità del codice disciplinare • No “mutamenti definitivi” del rapporto di lavoro • Tassatività e limiti sanzioni • Contestazione addebiti e diritto di difesa. Tempestività • Impugnazione: giudiziale e stragiudiziale • Il problema dei dirigenti

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