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IL PAESAGGIO NELL’ARTE

IL PAESAGGIO NELL’ARTE. a.s. 2007/08 PROGETTO” WEB QUEST” Docente delli Carri Wanda. Scuola Secondaria di 1° grado “G.Bovio” Foggia. Il lavoro è stato svolto dagli alunni della classe II H.

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IL PAESAGGIO NELL’ARTE

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Presentation Transcript


  1. IL PAESAGGIO NELL’ARTE a.s. 2007/08 PROGETTO” WEB QUEST” Docente delli Carri Wanda Scuola Secondaria di 1° grado “G.Bovio” Foggia Il lavoro è stato svolto dagli alunni della classe II H Il fascino del paesaggio è sempre stato avvertito in modo speciale dagli artisti :dipingendo all’aperto o lavorando nella quiete dei propri laboratori essi lo hanno studiato e interpretato in vari modi ,osservandone i colori ,la luce e le ombre,arricchendolo di richiami e significati simbolici, oppure rendendolo un soggetto in grado di comunicare una particolare visione del mondo,propria e individuale o legata al sentimento collettivo di una certa epoca e cultura . Sono così nate molteplici immagini in cui prati,montagne ,colline fiumi e laghi si fondono in visioni unitarie e originali,ricche di suggestioni e valori espressivi

  2. I DIVERSI TIPI DI PAESAGGIO Un paesaggio è l’immagine che appare ai nostri occhi quando ci troviamo in un luogo aperto . La natura del paesaggio dipende dagli elementi che lo compongono. Il paesaggio naturale è costituito da elementi che non rivelano alcun segno dell’intervento dell’uomo: solo erba , boschi,montagne,mare,sabbia,paludi,scogli,acque. Il paesaggio umanizzato è quando in esso sono percepibili i segni dell’attività umana:un campo coltivato,un recinto,una diga,un traliccio. Il paesaggio artificiale o urbano è quando il peso degli elementi naturali è nullo e tutto è opera dell’uomo(centri abitati) Paesaggio naturale Paesaggio umanizzato Paesaggio artificiale o urbano Fattori “tre pini” Van Ghog “mietitura” Renoir “S.Marco Venezia”

  3. Gli elementi più importanti del paesaggio Per rappresentare un paesaggio ,il primo elemento fondamentale è la linea dell’orizzonte. Il secondo elemento è la morfologia : i rilievi,la vegetazione, le case,i corsi d’acqua ecc. Il terzo elemento è l’atmosfera che suscita stati d’animo diversi e cambia con il variare delle stagioni e delle ore della giornata Linea dell’orizzonte morfologia atmosfera Van Ghog “Saintes mar” Renoir “Le pont a Chat” Monet “Impressione del sole che nasce”

  4. IL PAESAGGIO NELL’ARTE PREISTORICA Comunicare la propria presenza e le proprie abitudini, fu lo scopo degli artisti preistorici attraverso le pitture rupestri.

  5. IL paesaggio nell’arte egiziana Lo stagno dipinto dal pittore egizio nel xv secolo a. C. assomiglia un po’ ad uno di quei disegni infantili che fanno sorridere per la loro ingenuità . Bisogna invece considerare che per gli antichi Egizi era importantissimo rispettare il criterio della massima riconoscibilità delle cose. Il ribaltamento delle piante attorno allo stagno,il cambio continuo dei punti di vista hanno quindi una ragione d’essere,non sono” errori “come a noi sembra a prima vista ma ci permettono di vedere le forme senza deformazioni.

  6. Il paesaggio nell’arte romana L’affresco raffigura un hortus conclusus (giardino recintato),tema abbastanza frequente nella pittura antica. Osserviamo la sapiente disposizione del giardino:oltre una piccola recinzione di canne intrecciate,si levano piante,fiori e alberi colmi di frutta .L’ artista ha osservato attentamente la natura :Sulle fronde degli alberi si vedono tortore,gazze,rondini e merli. Sotto gli alberi sbucano invece oleandri e cespugli di mirtilli . Ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera festosa , quasi incantata. Le decorazioni si sv iluppano su tutte e quattro le pareti avvolgendo completamente lo spettatore In questo modo si ha la sensazione di trovarsi in mezzo a un vero giardino. Affresco romano 1 secolo d.C. La scena si può dividere in tre fasce:il cielo in alto,la massa degli alberi al centro e le recinzioni che delimitano il sentiero erboso in basso . L’andamento della recinzione conferisce l’illusione di profondità.

  7. IL PAESAGGIO NEL MEDIOEVO Nel medio evo,il paesaggio è stato utilizzato dagli artisti come sfondo delle loro opere :ad avere l’importanza maggiore erano i personaggi e gli avvenimenti che li coinvolgevano. Giotto fu il primo artista del 300 che rappresentò in modo realistico sia le figure ,ma soprattutto i paesaggi curando gli effetti di profondità (prospettiva intuitiva). Ai fondi oro della tradizione bizantina,egli sostituì paesaggi ,come i borghi umbri inerpicati sulla collina. Giotto “S.Francesco –il dono del mantello”(particolare) Duccio “Cristo entra in Gerusalemme” Simone Martini”Cristo caricato della croce” Lorenzetti “Buon governo”

  8. IL PAESAGGIO NELLAMINIATURA L’uso di accompagnare con illustrazioni un testo scritto è piuttosto antico, ma è soprattutto nel Medioevo che si diffonde il gusto di impreziosire le pagine dei libri con elaborate miniature. Queste oltre a decorare i fogli manoscritti con intrigati motivi ornamentali, avevano anche l’importante funzione di tradurre visivamente il significato del testo, rendendone più immediata la comprensione al lettore. Il termine “miniatura” deriva dal latino miniare, cioè “dipingere di rosso” perché con questo particolare colore ricavato dal minio si dipingevano inizialmente i titoli dei capitoli. I manoscritti nascevano in un locale del monastero adibito specialmente a questa funzione, detto scriptorium, a opera di umili monaci, che svolgevano un faticoso lavoro di copiatura. Molti erano gli specialisti che, all’interno dello scriptorium, si dedicavano alla creazione di un codice miniato. I novizi preparavano i fogli di pergamena rifilandone i bordi e tracciandone le righe lungo le quali il copista doveva scrivere il testo; un monaco esperto realizzava le lettere e i titoli in rosso, mentre tutte le illustrazioni (capilettera ornati, cornici, miniature) erano eseguite esclusivamente dai miniaturisti. Infine i legatori preparavano la copertina e la assemblavano alle pagine rilegate. In seguito sorsero nella città le prime botteghe di scrivani laici che, su incarico di nobili o di ricchi mecenati, realizzavano preziosi manoscritti su ogni argomento: ma anche di medicina, di astronomia, ricettai, raccolte di canzoni e romanzi cavallereschi. Il supporto usato per la produzione di un manoscritto è la pergamena , ricavata dalla pelle di pecora, montone o vitello. Prima di essere utilizzata veniva immersa in un bagno di acqua e calce per sgrassarla, raschiata per eliminare i peli, ben levigata e quindi fatta asciugare tesa su un telaio di legno. La pergamena aveva il vantaggio di essere particolarmente resistente e quindi poteva essere scritta su entrambi i lati e rilegata. Per scrivere il testo il copista usava una penna d’oca, la cui punta veniva tagliata in modi diversi a seconda della grafica desiderata. I piccoli errori venivano cancellati raschiando la superficie della pagina con un coltellino. L’inchiostro era prodotto con polvere di carbone sciolta nell’acqua.

  9. IL PAESAGGIO NEL RINASCIMENTO Nel Rinascimento,con gli studi sulla prospettiva , le ricerche sulla rappresentazione dello spazio e le ricerche scientifiche sulla botanica , il paesaggio inizia ad essere considerato un elemento importante. Lo sfumato leonardesco Il paesaggio è parte integrante della pittura di Leonardo,non solo come sfondo alle figure,ma come ambiente che le avvolge.lo sfumato leonardesco è una tecnica che nasce dall’osservazione della natura,l’artista ebbe modo di osservare i paesaggi brumosi del nord. Da questa osservazioni,Leonardo sviluppa le sue teorie artistiche,iin base alle quali non solo gli oggetti rimpiccioliscono,allontanandosi dall’osservatore ,ma anche i colori della natura diminuiscono d’intensità,mano mano che si allontanano dallo spettatore,fino a confondersi con la luminosità del cielo(prospettiva aerea.) Tiziano” amor sacro e amor profano “(particolare) Botticelli “Annunciazione “ (Particolare) Raffaello”San Giorgio a cavallo”(Particolare) Leonardo la gioconda particolare Giorgione” la tempesta”( particolare) Masolino “guarigione dello storpio e resurrezione “(particolare)

  10. IL PAESAGGIO NEL 600 Nel seicento il paesaggio diventa un genere artistico,cioè vi sono dei pittori che si specializzano nella rappresentazione del paesaggio che è il solo soggetto del quadro mentre l’episodio o il personaggio passano in secondo piano. A. Carracci “La fuga in Egitto” Salvator Rosa ,Marina del porto Caravaggio “Il sacrificio di Isacco”( particolare)

  11. IL PAESAGGIO NEL 700 Camera ottica Nella prima metà del 700 il paesaggio fa da sfondo alla vita mondana , aristocratica e leziosa,con colori vivaci e luminosi ed immagini di gioia allegria e vitalità. Nella seconda metà del 700 nasce il vedutismo che riprende le vedute dal vero del paesaggio utilizzando la così detta camera ottica:un apparecchio ottico che con le sue lenti poteva ingrandire e fissare su di una lastra l’immagine riflessa. L’artista la utilizzava per impostare con esattezza la composizione sulla tela,prima di dipingere. Jean- Honorè Fragonard Antonio Canal-Canaletto

  12. IL PAESAGGIO NELL’ 800 Nell’ottocento il paesaggio diventa un tema importante nella pittura europea esaltando il rapporto tra uomo e natura PUNTINISMO DIVISIONISMO IMPRESSIONISMO MACCHIAIOLI ROMANTICISMO Il paesaggio diventa studio scienti fico della divisione del colore ,vengono accostati sulla tela piccoli punti di colore puro tra loro complementari. Rappresentazione del paesaggio ispirato alla realtà con macchie di colore ,abolendo i contorni nitidi e le forme definite. Il paesaggio diventa più rassicurante Rappresentazione del paesaggio” en plein air”cogliendone solo l’impressione generale senza soffermarsi sui dettagli , con pennellate rapide e frantumate con colori luminosi il paesaggio diventa soprattutto atmosfera Rappresentazione del paesaggio in modo realistico ma minaccioso e avverso per l’uomo G.Seurat “Port en Bessin” G.Segantini “particolare” C.Monet “Venice” G.Fattori “La libecciata” C.D Friedrich”Viaggiatore in un mare di nebbia” POST-IMPRESSIONISMO Il paesaggio diventa il tramite per trasmettere forti emozioni interiori nostalgia,rabbia ecc con colori forti e contrastanti ,VanGogh “Les Alysc” P.Cezanne “case di provenza” P.Gauguin “Chemin a Pap”

  13. IL PAESAGGIO NEL 900 Gli artisti del 900 ci propongono il paesaggio come studio tecnico degli elementi che lo compongono,proponendo immagini irreali di paesaggi fantastici. FUTURISMO CUBISMO ASTRATTISMO FAUVES ESPRESSIONISMO Il colore diventa lo strumento più immediato per esprime e trasmettere le emozioni del paesaggio. I colori violenti e linee innaturali e deformate esprimono l’ inquietudine e l’angoscia del paesaggio Raffigura l’essenza del paesaggio non così com’è ma come appare alla nostra mente,simultaneamentecon severità cromatica. Rinuncia a riprodurre il paesaggio reale eliminando diversi riferimenti oggettivi Inno alla modernità al progresso,al movimento. Scompongono l’immagine e si servono di un acceso cromatismo e di “linee di forza”per creare il movimento. U. Boccioni “La strada entra nella casa “ Andre Derain”The Turning Road,l’Estaque” Karl Schmidt Rottluff”Taunusfruehling” G. Braque “La Viducà l’Estaque” P. Klee “Il giardino” DADAISMO METAFISICA NEOREALISMO SURREALISMO INFORMALE MATERICO Rifiutano i valori morali della società contemporanea e infrangono le regole estetiche dell’arte ufficiale come protesta contro la vanità e l’ipocrisia. Al di là del fisico, di ciò che è concreto e tangibile e appartiene al mondo naturale. Atmosfera misteriosa, malinconica ed enigmatica Rivaluta il mondo dell’inconscio, del sogno, della immaginazione Denuncia della realtà- disillusione Ricerca di nuovi materiali F. Picabia “Promenade des anglais” Carlo Carrà Magritte”le blanc seing” Renato Guttuso “Torre di Velate e il Sacro monte” Nicola Liberatore “Mediterraneo”

  14. IL PAESAGGIO NELL’ARTE CONTEMPORANEA Nell’arte contemporanea il paesaggio è visto come qualcosa da salvaguardare è quindi l’arte diventa denuncia. La Land Art ,o arte del territorio , si esprime attraverso interventi temporanei sul paesaggio ,documentati da filmati o fotografie . Nasce dal rifiuto dei mezzi espressivi tradizionali e dalla volontà di creare un’opera d’arte assolutamente non mercificabile ,capace di riscoprire la bellezza e la forza della natura .Si tratta di operazioni temporanee che richiedono però un’estrema cura progettuale e tecnica. Robert Smithson.”Spiral Jetty 1970 Utah,Great Salt lake Michel Davo “spirale” 2007 Bois d’Auch 2004 Christo Javacheff ,”The gates”2005,New York. 100.000 metri quadrati di tela arancione sono sventolati per sedici giorni nel Central Park di New York :la colossale installazione si sviluppa per circa 40 chilometri lungo i sentieri del parco. Jean de Pomereu”The Stellar Axis” Mc Murdo Station Antartica.2006 Christo& Jeanne Claude “Sorrento impacchettata” 2000 Andy Goldsworthy “Sfera”

  15. L’ALBERO L’albero è da sempre fonte di ispirazione per gli artisti,che l’hanno rappresentato come simbolo della vita,della resistenza di fronte alle avversità . L’albero è uno dei temi simbolici più ricchi e diffusi. Le varie interpretazioni si articolano tutte intorno all’idea del cosmo vivente in continua rigenerazione. Simbolo di vita in continua evoluzione,in ascensione verso il cielo,rappresenta anche il carattere ciclico dell’evoluzione cosmica. L’albero mette anche in comunicazione i tre livelli del cosmo ,quello sotterraneo(radici);la superficie della terra(tronco);il cielo(rami e cima). L’albero può vibrare di tensione spirituale ,di inquietudine esistenziale e di infinito desiderio di felicità come nel cipresso do Van Gogh; oppure vibrare di straordinaria vitalità ed espressione coloristica attraverso l’atmosfera ventosa ,nel grande pino di Paul Cezanne. L’albero può essere reso in modo naturalistico e minuzioso ,come Giotto o in modo schematico e astratto ,come Klee. Klee 1900 Giotto 1300 L’albero è quasi come un mosaico nel dipinto di klimt il melo ,i frutti rossi,il fogliame , il verde più chiaro del prato,i piccoli fiori gialli diventano le tessere di uno sfavillante mosaico Gli alberi possono assumere aspetti selvaggi e inquietanti e rimandare alla fine della vita come quelli di Friedrich e Christo o positivi e preziosi come quello di klimt dove i rami si trasformano in morbidi riccioli d’oro,sfavillanti di gemme come un prezioso arazzo. Friedrich 1800 Christo 2000 Klimt

  16. DIVERSI TIPI DI ALBERI Albero simbolico Albero genealogico Piero della Francesca “La resurrezioe” a sinistra gli alberi spogli simboleggiano la morte di Gesù, quelli di destra pieni di foglie simboleggiano la rinascita. Albero genealogico della famiglia Davanzi L’albero dadaista Uno stuzzicadete per tronco e una piuma come chioma Studio di dettagli “rami di mandorlo in fiore Albero naif V.Van Gogh Rousseau F.Picabia 1924

  17. LA MONTAGNA La montagna è un elemento che caratterizza fortemente il paesaggio ,è da sempre il simbolo del contatto tra la terra e il cielo. per questo motivo alla montagna vengono associate idee di spiritualità e misticismo. E’ un mondo da scoprire nella varietà di forme,dimensioni e abitudini che presenta,Gli artisti hanno conferito alla montagna un valore speciale nel corso della storia dell’arte, Nel- medioevo-- la montagna è luogo che incute timore e orrore ,è inaccessibile e pericolosa.gli unici frequentatori delle montagne sono gli eremiti e gli asceti. Nel- 400e 500 --cominciò ad affermarsi la volontà di conoscere la montagna anche dal punto di vista naturalistico , che sfocerà in veri e propri studi scientifici Nel-1600--- grazie allo sviluppo del genere pittorico del paesaggio,la montagna divenne un soggetto frequente nei quadri. Nel -1700--La montagna diventa un soggetto comune ,arricchita da un valore fantastico. giotto leonardo raffaello carracci fragonard Nei-Giorni nostri- --La montagna non è rappresentata in modo realistico ma evocata e trasfigurata in gesti segni,spazi e materiali eterogenei. Nel -1900---La interpretazione della montagna è sempre più personale e differenziata ,spirituale e mitica,analizzandone la forma geometrica e rendendola sempre più essenziale Nel- 1800---La montagna è connotata da una bellezza sublime,che allo stesso tempo esalta e impaurisce,la montagna diventa luogo dell’indagine spirituale- mistica dell’individuo dentro se stesso friedrich Cezanne Klimt Klee Hans-petersons Andy goldworthy

  18. IL MARE Molti artisti sono stati attratti dal fascino del mare dal senso di calma e di infinito che si percepisce osservandolo,interessati alla forma delle onde e alle ardite sperimentazioni cromatiche,all’azzurro, al turchese intenso,ma anche al verde e l’ocra,perché i suoi colori cambiano anche in relazione alle caratteristiche ambientali ed alla profondità del fondale. Il mare può essere calmo, piatto,increspato,leggermente agitato o burrascoso. Ad ognuna di queste caratteristiche vanno associate specifiche gamme di colore. calmo piatto Monet “Spiaggia di sainte Andresse” Segantini increspato agitato burrascoso Guttuso “mito di colapesce” Van Gogh “view mediter. Turner “tempesta”

  19. LA SPIAGGIA Nel paesggio marino il cielo ,il mare ,le coste le barche, le spiagge sono i veri protagonisti emotivi ed espressivi C.Monet “La spiaggia di Saint”e Adresse G.Seurat C.Carrà “spiaggia” P.Gauguin “sulla spiaggia Guttuso “spiaggia con scogli” s.d’alì fruttiera sulla spiaggia

  20. L’ATMOSFERE L’atmosfera è un aspetto molto importante del paesaggio perché suscita in noi stati d’animo diversi. essa cambia con il variare delle stagioni e delle ore della giornata,ed è il colore,usato nelle sue infinite sfumature ,a ricreare in una composizione paesaggistica particolari atmosfere . all’ alba dominano le tinte rosa,a mezzogiorno quelle azzurre,al tramonto gli aranci l e nuvole velano la luce solare,la coprono ,la riflettono e, con le loro forme stravaganti e mutevoli,creano figurazioni curiose e suggestive. Moltissimi artisti hanno utilizzato effetti di luce per rivelare stati d’animo e comunicare emozioni. Spesso la luce è utilizzata come elemento espressivo più importante per creare effetti suggestivi. L’atmosfera luminosa diviene per gli artisti, l’assoluta protagonista nel dipinto l’effetto che ne deriva è quello di un intenso coinvolgimento emotivo Claude Monet sviluppò lo studio degli effetti della luce sulla serie dei suoi dipinti della cattedrale di Rouen, edei pioppi dove i soggetti sono dipinti secondo la successione dei mutamenti della luce che avvengono nella diverse ore del giorno o delle stagioni. Luce mattutina Primo sole Pieno sole Pioppi effetto estate Pioppi effetto autunno Variazioni di luce Camille pissarro”boulevard montmartre..di giorno e di notte –luce naturale e artificiale A.Sisley “la nebbia”

  21. Il cielo Il cielo non è mai soltanto una superficie azzurra ,è animato da variazioni di colori ,oltre che da nuvole e da pioggia.Il cielo può essere grigio ,rosso,rosa ,viola ecc. Molti pittori hanno reso questo elemento in una varietà di modi alcuni naturalistici altri di pura invenzione.Trasmettendo sensazioni ed emozioni diverse. Nel Rinascimento e nei secoli successivi la ricerca di naturalismo riguardò anche la raffigurazione del cielo che con le sue nubi e la varietà dei suoi azzurri,contribuì a dare realismo alle scene sacre Nel Settecento la raffigurazione del cielo divenne una componente essenziale delle opere grazie alla leggerezza delle nuvole ,ai colori brillanti e luminosi Nelle pitture medioevali in cielo era raffigurato simbolicamente con il color oro . Giotto per primo volle rimandare all’immagine reale del cielo di un azzurro cupo e uniforme. Antonello da Messina San Sebastiano particolare T.Gainsborough Giotto-Cappella degli scrovegni-Padova Nell’Ottocento i tramonti infuocati ,le albe luminose e madreperlacee o i cieli tempestosi (studio di nuvole di Constable)sono stati prediletti dagli artisti per le emozioni contrastati che erano capaci di suscitare . Nel dipinto strada con cipressi di van gogh il pittore ha sottolineato il chiarore della luna e il brillare del sole ,presenti contemporaneamente nel cielo Nel Novecento fino ai giorni nostri il cielo è stato interpretato in una molteplicità di modi e con le tecniche più varie E.Munch”ansia” Van Ghog Strada con cipressi Constable “studio di nuvole Nicola Liberatore” Le stelle” 2008

  22. Paesaggi fantastici La natura fornisce un repertorio molto ricco e stimolante alla fantasia degli artisti per creare ambienti fantascientifici:Basta saper osservare,a volte cambiare il colore o ingrandire un particolare per ottenere un paesaggio irreale ,ambiguo e fantastico. Ivan rabuzin”paesaggio rosa” Chagal “Paris” Magritte”Il castello dei pirenei”

  23. IL PAESAGGIO URBANO Gli artisti hanno sempre rivolto uno sguardo attento ai luoghi dove vive l’uomo,per coglierne gli aspetti,le varie caratteristiche.La città,dunque è un soggetto molto studiato e interpretato di volta in volta , con originalità. Ogni artista ci restituisce immagini di città : eleganti,innevate,attive,malinconiche,caotiche ,deserte. eleganti attive innevate calde Ambrogio Lorenzetti”Effetti del buon governo in città”.1300 Klee”Parnasse”1900 Camille Pissarro “boulevard Montmartre”1800 A. Sisley “Etarchè a Louve” 1800 malinconiche deserte caotiche De Chirico Boccioni “La città che sale” Mario Sironi “Il camion” 1900

  24. LA METROPOLI Claude monet-boulevard des capucine Fortunato de pero –grattacieli e tunnel- Hundertwasser paesi di prati e colline Paul citroen-metropolis Charles robert cockerell-il sogno del professore Virgilio marchi –città fantastica Georg grosz-metropolis

  25. Pittura murale Il paesaggio urbano è caratterizzato da pitture murali:Per la realizzazione di una pittura murale si possono impiegare tecniche diverse : L’ affrescoche consiste nello stendere i colori sull’intonaco ancora umido e fresco che asciugandosi l’assorbe,rendendoli stabili. L’ encausto,utilizza pigmenti mescolati a cera liquida e a sostanze oleose da applicare a caldo sulla parete,creando una superficie lucida e levigata. I murales, realizzati sui muri di edifici cittadini,sono eseguiti applicando colori acrilici,assai resistenti alle intemperie,direttamente sulla parete . Il graffito metropolitano ,eseguito sui muri degli edifici e sui vagoni della metropolitana e caratterizzato da grandi scritte elaborate con le bombolette spray Murale trompe l’oeiloltre a decorare i muri li trasforma con immagini e spazi illusori dal francese inganna l’occhio Ritratto di giovane donna –encausto su legno II sec. d.C. Graffito metropolitano Benozzo gozzoli il corteo dei magi –particolare-affresco

  26. Il Graffito metropolitano I primi writer nascono negli anni sessanta a New Radius e New York dove alcuni ragazzi dei ghetti iniziarono a esprimere la loro creatività,mista a rabbia ed emarginazione,sui muri abbandonati e anonimi della città o sui vagoni delle metropolitane.Il più grande interprete del graffittismo fu Keith Haring con isuoi radiantboys (ragazzi sfolgoranti)I writer sono come ombre, per loro scrivere il proprio pezzo è come una scarica di adrenalina. Tutti i rumori che li circondano creano un’atmosfera magicaI writer restano anonimi, sono come il vento...…liberi. Per loro è un’emozione vedere il proprio nome scorrere sui treni. Hanno un istinto creativo che li porta lontano,i writer usano bombolette spray dai colori scioccanti. Il graffito è come una bandiera che pianti nel tuo territorio ed è un’identità segreta. E si possono evolvere in forma, dimensione o colore. Il graffito può essere anche d’amoreLe crew sono come famiglie, ed ogni writer cerca di onorare la propria crew. Per entrare in queste crew si deve affrontare una specie di rito, entrando ottieni il sostegno degli altri membri. Le leggende sono dei writer molto famosi in tutta la città, e i writer rispettano molto questi loro amici più esperti ed anziani. Quando una “leggenda” perde la vita per qualsiasi motivo, si usa disegnare una piccola bara su un suo famoso pezzo. Così per rispetto nessuno può infangare, coprire o taggare sopra. Le leggende più famose sono: Futura, Cope, Obey, Ket, Kry, White Mike, Tkid, Smith , Seen, Daze, Vfr Nel mondo dei graffiti ci sono molti nomi, tanti dei quali in codice, come: V = Valerio F = Fabio R = Randolfo Poi anche quelli contro la Polizia come: ACAB A = Associazione C = Contro l’ A = Arma dei caschi B = Blu E nomi in codice americani come: VARN = vandali di New Radius Tuttomondo parete del convento annesso alla chiesa di sant’antonio pisa 1989 Anche sul muro dello stadio “Pino Zaccheria” ci sono tag però con firma ultras, oppure scritte contro la polizia. Muri della periferia di Foggia “i graffiti”

  27. I Graffiti più belli di Foggia

  28. Beni Culturali Il Paesaggio tanto amato dagli artisti di tutto il mondo è un prezioso bene da rispettare e tutelare,poiché costituisce l’archivio della memoria storica collettiva L’Italia è il luogo al mondo con maggiore concentrazione di beni culturali e ambientali. L’organo istituzionale preposto alla tutela di questo nostro patrimonio è il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n13 per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura,dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni. Sono soggetti alle disposizioni di tutela per il loro notevole interesse pubblico. a)Le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica b) Le ville, i giardinie i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza c) I complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale d) Le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere,accessibili al pubblico,dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze L’UNESCO è l’organo internazionale dell’ONU che ha lo scopo di diffondere l’istruzione e proteggere il patrimonio culturale in ogni parte del mondo. attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di località,circa 40,incluse nella lista del Patrimonio dell’Umanità. CHE PUZZA ! !! CHE PUZZA ! !! SENZA PAROLE CHE PUZZA ! !! D’Alfonso Gianmarco Ertosa D ante MANIFESTI IDEATI DAI RAGAZZI DELLA II H

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