1 / 28

OMOGENEIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RAPINA PRESSO LE FILIALI DEL GRUPPO BPER

OMOGENEIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RAPINA PRESSO LE FILIALI DEL GRUPPO BPER Ufficio Prevenzione e Sicurezza. Documentazione riservata. Modena – 8 luglio 2013. AGENDA. Andamento delle rapine negli ultimi 3 anni nel sistema bancario e nel Gruppo BPER;

molimo
Download Presentation

OMOGENEIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RAPINA PRESSO LE FILIALI DEL GRUPPO BPER

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. OMOGENEIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RAPINA PRESSO LE FILIALI DEL GRUPPO BPER Ufficio Prevenzione e Sicurezza Documentazione riservata Modena – 8 luglio 2013

  2. AGENDA Andamento delle rapine negli ultimi 3 anni nel sistema bancario e nel Gruppo BPER; Misure di sicurezza secondo la valutazione del Rischio Rapina del 2006 e indicazioni di cosa fare durante e dopo una rapina; Aspetti Metodologici: le misure di sicurezza a livello di Gruppo l’esempio nel comune di Roma; Aspetti Metodologici: OSSIF e indicatori di rischio esogeno, endogeno e combinato; Aspetti Metodologici: simulazione su OSSIF e criteri di priorità d’intervento; Omogeneizzazione della valutazione del rischio rapina: le nuove misure di sicurezza in funzione dell’indice di rischio; Esempi di schede con nuove misure di sicurezza Omogeneizzazione della valutazione del rischio rapina: quadro riepilogativo

  3. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Andamento delle Rapine degli ultimi tre anni nel sistema bancario e nel Gruppo

  4. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Andamento delle Rapine degli ultimi tre anni nel sistema bancario e nel Gruppo

  5. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Andamento delle Rapine degli ultimi tre anni nel sistema bancario e nel Gruppo

  6. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Andamento delle Rapine degli ultimi tre anni nel sistema bancario e nel Gruppo

  7. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Misure di sicurezza nel Sistema Bancario Nazionale e in BPER

  8. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Misure di sicurezza nel Gruppo BPER

  9. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Misure di sicurezza nel Gruppo BPER

  10. Matrice decisionale del 12 ottobre 2006

  11. Valutazione del rischio rapina BPER del 2006

  12. Durante la rapina cosa fare • Non reagire; • Non essere di ostacolo fra il ladro ed i soldi; • Essere “camaleonte”; • Farla durare il meno possibile; • Loro sanno chi siete voi

  13. Dopo la rapina cosa fare • Accertarsi che l’evento sia finito e la situazione sia tornata tranquilla • Bloccare la bussola e l’uscita di emergenza; • Verificare lo stato di incolumità dei presenti; • Chiamare telefonicamente le forze dell’ordine (numeri “113” o “112”); • Informare tempestivamente il Servizio Ispettorato e l’Ufficio Prevenzione e Sicurezza.

  14. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Presenza delle banche del Gruppo nel Comune di Roma

  15. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Presenza delle banche del Gruppo nel Comune di Roma – confronto rapine

  16. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Lay – out della Sede di Firenze

  17. INDICE DI RISCHIO COMPOSITO ATTUALE 20 40 0 60 ASPETTI METODOLOGICI • Definizione delle misure di sicurezza minime a livello di Gruppo in relazione ai protocolli di intesa ABI Prefetture • Definizione delle misure di sicurezza in funzione dell’indice di rischio “composito” ricavato dall’Osservatorio sicurezza fisica (di seguito OSSIF) • Definizione del perimetro di interesse del Gruppo (analisi filiali con guardiania, no sedi): n.151 filiali • Classificazione delle filiali del Gruppo Bper in tre diversi profili di rischio (Alto, Medio, Basso) in conformità all’indice composto di rischio OSSIF • Analisi e verifica delle misure esistenti presso ciascuna Banca e razionalizzazione delle stesse in relazione alle misure di sicurezza di Gruppo adottate e agli indici medi di mercato OSSIF • Simulazioni su OSSIF per verificare la variazione degli indici di rischio a seguito delle “nuove” misure di sicurezza proposte • Assegnazione delle priorità di intervento per ciascuna filiale analizzata

  18. Presentazione del sistema OSSIF: misure di sicurezza del sistema e frodi subite • La piattaforma di OSSIF censisce tutti i dati riferiti alle filiali del sistema (n.28.217 agenzie), con l’indicazione delle caratteristiche (agenzie, sottoagenzie, sportelli), delle misure di sicurezza presenti in ciascuna di esse, e del comune di appartenenza. • La Tabella 1 riporta una sintesi dei dati del sistema, con riferimento alle misure di sicurezza previste dai protocolli di intesa ABI Prefetture. • In aggiunta OSSIF fornisce l’evidenza delle rapine tentate e consumate in ciascun comune, prendendo in considerazione anche i furti ad ATM e le frodi. Tali dati aggiornano in tempo reale gli indici di rischio di ciascuna filiale, e nello specifico l’indice di rischio esogeno: tra le componenti dell’indice assumono infatti un peso rilevante i rischi piazza, geografico e di criminalità, che considerano gli atti delittuosi compiuti nella zona (rapine avvenute in banche, farmacie e tabaccherie, le prime in costante diminuzione rispetto alle altre). • La Tabella 2 fornisce una sintesi delle rapine, frodi e furti subiti a livello di sistema da gennaio 2008 a novembre 2012. La perdita media di sistema relativa alle rapine è pari a € 21.868. La perdita media relativa ai furti Atm è pari a € 44.770.

  19. ASPETTI METODOLOGICI Indicatore di rischio • Il rischio rapina delle Filiali bancarie presenti sul territorio è misurato da un apposito indice che rappresenta nella sua complessità l’evento rapina sia in termini di frequenza che intensità, cioè traumaticità della rapina stessa. • L’indice di rischio globale si ottiene combinando: • l’indice di rischio endogeno; • l’indice di rischio esogeno. • Il rischio esogeno, che esprime la potenziale pericolosità del Comune / Provincia in cui è ubicata la dipendenza, è determinato secondo il modello elaborato da Ossif insieme all’ABI e all’Istat, sulla base degli elementi riferiti agli ultimi 5 anni e ponderati per anno secondo una specifica parametrizzazione, di seguito rappresentati: • indice di rischio di piazza (basato sulle rapine in banca per Comune - dati OSSIF); • indice di rischio geografico (rapine per Area: Nord, Centro, Sud, Isole; per regione e per provincia - dati OSSIF); • indice di rischio sulla criminalità (rapine complessive per Comune - dati Ministero Interno). • Il rischio endogeno valuta le singole misure di sicurezza adottate presso ogni dipendenza sulla base dei seguenti parametri: • la collocazione (zona centrale, periferica, isolata); • il numero di rapine subite negli ultimi 5 anni; • il numero dei dipendenti (per fasce dimensionali); • l’ubicazione (presso terzi o esterna); • le difese presenti (sistemi controllo ingressi, sistemi protezioni perimetrali, sistemi per cassieri, sistemi di ripresa, sistemi di allarme e gestione valori); • i servizi disponibili (guardianie fisse, videosorveglianza); • la formazione erogata ai dipendenti (e-learning, in aula, emanazione di procedure interne).

  20. ASPETTI METODOLOGICI Obiettivi delle simulazioni su OSSIF e criteri di priorità • L’analisi, incentrata sulle 151 filiali (escluse le sedi) dotate del servizio di guardiania, ha l’obiettivo di razionalizzare le misure di sicurezza proponendone, laddove possibile, la dismissione in favore dell’adozione di nuove misure con l’effetto di renderle conformi a livello di Gruppo e al sistema OSSIF. • Per verificare la validità delle scelte proposte sono state condotte delle simulazioni sull’applicativo web based di OSSIF confrontando, per ciascuna filiale, l’indice di rischio composito con e senza servizio di guardiania. In assenza della guardiania è stata proposta una nuova misura di sicurezza. • A seguito della simulazione, l’indice di rischio composito di ciascuna filiale è stato classificato secondo uno schema di priorità, di seguito riportato, che costituisce la linea guida per gli interventi da attuare su ciascuna filiale. PRIORITA’ 1: a ciascuna filiale si associa tale priorità se: • Non si sono verificate rapine negli ultimi 5 anni; • Il servizio di guardiania non è presente nel comune di residenza della filiale, a livello di sistema OSSIF, in percentuale superiore al 30%; • I rischi compositi ante e post simulazione rimangono nella stessa fascia di rischio. PRIORITA’ 2: a ciascuna filiale si associa tale priorità se: • Si è verificata almeno una rapina negli ultimi 5 anni; • Nel comune di appartenenza, è presente solo la filiale del Gruppo Bper; • Il servizio di guardiania non è presente nel comune di residenza della filiale, a livello di sistema OSSIF, in percentuale superiore al 30%; • I rischi compositi ante e post simulazione rimangono nella stessa fascia di rischio. NON SONO PRIORITARI gli interventi nelle filiali residenti in comuni in cui: • Il servizio di guardiania è presente in percentuale superiore al 30% a livello di sistema; • I rischi compositi ante e post simulazione non rimangono nella stessa fascia di rischio

  21. Classificazione filiali ante e post simulazioni • La Tabella 3 di fianco rappresenta per provincia e per banca, la classificazione per indice di rischio composito attuale e post simulazione delle filiali del Gruppo (escluse le sedi) dotate del servizio di guardiania. • Su un totale di n.151 filiali, l’11% circa (evidenziato in rosso) subisce una variazione della classe di rischio a seguito della simulazione. • Le Provincie maggiormente impattate dalle suddette variazioni sono Napoli e Roma che risultano anche essere quelle con il livello di rischio composito più elevato.

  22. Cosa dicono i Protocolli d’Intesa ABI/Prefetture/Banche • Ogni banca s’impegna ad adottare almeno 5 misure di sicurezza sulle 14 indicate; • La videoregistrazione è obbligatoria e nelle nuove dipendenze deve essere digitale; • Gli ATM devono essere protetti con almeno una misura fra le 6 elencate

  23. BUSSOLA + METALDETECTOR 1 BUSSOLA + IMPIANTO ANTICAMUFFAMENTO 2 VIDEOSORVEGLIANZA 3 BUSSOLA + BIOMETRICO 4 AREA BLINDATA 5 MACCHIATURA BANCONOTE 6 Misure di sicurezza minime e valutazione rischio rapina Si rappresentano di seguito le misure di sicurezza minime di cui ciascuna filiale del Gruppo deve essere dotata qualora classificata in una delle tre classi di rischio in relazione al valore dell’indice di rischio composito. 94 filiali sedi incluse 53 filiali sedi incluse 12 filiali sedi incluse RISCHIO BASSO RISCHIO ALTO RISCHIO MEDIO • Si applicano le 8 misure del RISCHIO MEDIO più una a scelta. Si applicano le 7 misure del RISCHIO BASSO più una a scelta tra le seguenti riportate in ordine di priorità VIDEOREGISTRAZIONE 1 PORTE INTERBLOCCATE O SCORREVOLI 2 ALLARME ANTIRAPINA 3 SISTEMA DI PROTEZIONE PERIMETRALE P / A 4 CASH IN CASH OUT (EROGAZIONE TEMPORIZZATA) 5 CUSTODIA VALORI AD APERTURA RITARDATA 6 FORMAZIONE DEL PERSONALE 7 La guardia giurata viene utilizzata laddove il sistema adotta tale misure in oltre Il 30% delle filiali • In caso di rapina la filiale verrà protetta con guardia giurata fino al ripristino delle misure di sicurezza carenti o inefficienti presenti • Qualora la classe di rischio della filiale aumenti, si attiva una nuova misura di sicurezza in base alle priorità sopra rappresentate per ciascuna categoria di rischio.

  24. INDICE DI RISCHIO COMPOSITO ATTUALE 20 40 0 60 INDICE DI RISCHIO COMPOSITO PROPOSTO 20 40 0 60 NUMERA DELLA SCHEDA ANALISI FILIALI RISCHIO xxxxProvincia Nome della provincia PROVINCIA Provincia di appartenenza della filiale BANCA Banca di appartenenza della filiale Valore COMUNE Comune di appartenenza della filiale Filiale Nome della filiale DESCRIZIONE Il campo contiene la descrizione delle misure di sicurezza in essere presso la filiale, gli indici di rischio RISCHIO ESOGENO valore RISCHIO ENDOGENO ATTUALE valore RISCHIO ENDOGENO MEDIO DEL COMUNE DA OSSIF valore + ESEMPLIFICATIVO Razionalizzazione misure MISURE DI SICUREZZA DA IMPLEMENTARE MISURE IN DOTAZIONE PRESSO LA FILIALE Il campo contiene l’elenco delle misure di sicurezza implementate presso la filiale INDICI DI RAPINA - Il campo contiene la descrizione delle informazioni relative alle rapine subite MISURE DI SICUREZZA DA ELIMINARE RISCHIO ENDOGENO POST RAZIONALIZZAZIONE valore valore

  25. INDICE DI RISCHIO COMPOSITO ATTUALE 20 40 0 60 INDICE DI RISCHIO COMPOSITO PROPOSTO 20 40 0 60 ANALISI FILIALI RISCHIO ALTOProvincia Palermo SCHEDA N. 1A PROVINCIA PALERMO BANCA BANCA POPOLARE DEL MEZZOGIORNO 45,6 COMUNE BORGETTO Filiale BORGETTO DESCRIZIONE Gli indici di rischio bassi rispetto a quanto riportato dal sistema OSSIF, suggeriscono la razionalizzazione delle misure di sicurezza, disdicendo il servizio di guardiania. A seguito della razionalizzazione delle misure di sicurezza e della disdetta del servizio di guardiania l’indice di rischio composito aumenterebbe a 48,7. Per garantire la conformità del protocollo di intesa, è necessario dotare la filiale di 2 nuove misure di sicurezza; dotando la filiale degli impianti di anticamuffamento e videosorveglianza, l’indice di rischio composito si ridurrebbe a 47,2, con un indice di rischio endogeno inferiore alla media del sistema per il comune di Borgetto. Nonostante le misure di sicurezza adottate l’indice rimane alto a causa dell’impatto del rischio esogeno. RISCHIO ESOGENO 62 RISCHIO ENDOGENO ATTUALE 36 RISCHIO ENDOGENO MEDIO DELLA PROVINCIA DA OSSIF 33 Razionalizzazione misure + MISURE IN DOTAZIONE PRESSO LA FILIALE INDICI DI RAPINA ANTICAMUFFAMENTO VIDEOSORVEGLIANZA - Videoregistrazione Non si rilevano rapine presso questa filiale negli ultimi 5 anni. GUARDIA GIURATA Bussola Allarme antirapina RISCHIO ENDOGENO POST RAZIONALIZZAZIONE Sistema di protezione perimetrale P / A 38,9 Cash in cash out Formazione del personale Custodia valori ad apertura ritardata 47,2 PRIORITA’ 1

  26. INDICE DI RISCHIO COMPOSITO ATTUALE 20 40 0 60 Videoregistrazione Bussola Metaldetector Allarme antirapina Sistema di protezione perimetrale P / A INDICE DI RISCHIO COMPOSITO PROPOSTO cash in cash out 20 40 custodia valori ad apertura ritardata Formazione del personale 0 60 SCHEDA N. 2A ANALISI FILIALI RISCHIO ALTOProvincia Roma PROVINCIA ROMA BANCA BANCO DI SARDEGNA 41,5 COMUNE ROMA Filiale ROMA 1 DESCRIZIONE A seguito della razionalizzazione delle misure di sicurezza e della disdetta del servizio di guardiania l’indice di rischio composito aumenterebbe a 44; la conformità al protocollo di intesa rende necessaria l’adozione della nona misura di sicurezza. Dotando la filiale di impianti di videosorveglianza e anticamuffamento (che a livello di sistema sono molto bassi, rispettivamente 14% e 2% a livello medio sul comune di Roma). L’indice di rischio composito diminuisce a 42,8. La decisione di disdire il servizio di guardiania è giustificata dal fatto che l’indice medio di sistema di guardiania è pari al 27% (inferiore quindi al livello soglia del 30%). Nonostante le misure di sicurezza adottate l’indice rimane alto a causa dell’impatto del rischio esogeno. RISCHIO ESOGENO 64 RISCHIO ENDOGENO ATTUALE 25,8 RISCHIO ENDOGENO MEDIO DEL COMUNE DA OSSIF 43,4 + Razionalizzazione misure VIDEOSORVEGLIANZA MISURE IN DOTAZIONE PRESSO LA FILIALE INDICI DI RAPINA ANTICAMUFFAMENTO - Non si rilevano rapine presso questa filiale negli ultimi 5 anni GUARDIA GIURATA RISCHIO ENDOGENO POST RAZIONALIZZAZIONE 28,7 42,8 PRIORITA’ 1

  27. INDICE DI RISCHIO COMPOSITO ATTUALE 20 40 0 60 Videoregistrazione Bussola Metaldetector Allarme antirapina Sistema di protezione perimetrale P / A INDICE DI RISCHIO COMPOSITO PROPOSTO cash in cash out 20 40 custodia valori ad apertura ritardata Formazione del personale 0 60 SCHEDA N. 36M ANALISI FILIALI RISCHIO MEDIOProvincia Napoli PROVINCIA NAPOLI BANCA BANCA DELLA CAMPANIA 38,9 COMUNE NAPOLI Filiale NAPOLI AG.7 DESCRIZIONE La decisione di disdire il servizio di guardiania è giustificata dal fatto che a livello di comune, solo una filiale del Gruppo ha subito una rapina 3 anni fa. A seguito della razionalizzazione delle misure di sicurezza e della disdetta del servizio di guardiania l’indice di rischio composito aumenterebbe a 40,8. Togliendo il servizio di guardiania, la filiale si sposta nella fascia alta dell’indice di rischio composito, e di conseguenza la conformità al protocollo di intesa rende necessaria l’adozione della nona misura di sicurezza. Dotando la filiale di impianti di anticamuffamento (1% a livello di sistema), l’indice di rischio composito diminuisce a 40,7. Adottando, in aggiunta all’anticamuffamento, l’impianto di videosorveglianza, l’indice di rischio composito diminuirebbe a 39,9, facendo rientrare la filiale nella categoria di rischio medio. Nonostante le misure di sicurezza adottate l’indice rimane alto a causa dell’impatto del rischio esogeno RISCHIO ESOGENO 66 RISCHIO ENDOGENO ATTUALE 15,9 RISCHIO ENDOGENO MEDIO DEL COMUNE DA OSSIF 41,9 + Razionalizzazione misure MISURE IN DOTAZIONE PRESSO LA FILIALE INDICI DI RAPINA ANTICAMUFFAMENTO - • RAPINA SUBITA NEL 2009. NOTA A LIVELLO DI SISTEMA IL 71% DELLE FILIALI HA LA GUARDIA. GUARDIA GIURATA RISCHIO ENDOGENO POST RAZIONALIZZAZIONE 21,4 40,7

  28. Omogeneizzazione delle misure di sicurezza a livello di Gruppo Quadro riepilogativo delle filiali dotate di servizio di Guardiania

More Related