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Chi è il coordinatore dell’assistenza infermieristica?

Chi è il coordinatore dell’assistenza infermieristica?. Esiste ancora? Difficoltà di identificazione per modifiche dettate del CCNL La comprensione tra individui è legata all’utilizzo del linguaggio parlato e scritto

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Chi è il coordinatore dell’assistenza infermieristica?

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Presentation Transcript


  1. Chi è il coordinatore dell’assistenza infermieristica? • Esiste ancora? • Difficoltà di identificazione per modifiche dettate del CCNL • La comprensione tra individui è legata all’utilizzo del linguaggio parlato e scritto • Che cosa vuol dire collaboratore? Con chi collabora ? E collaboratore esperto ? M. Casella master coordinamento

  2. Chi è il coordinatore dell’assistenza infermieristica? • Quale è stato il ruolo della professione nella definizione delle qualifiche infermieristiche ? • Come si definisce rispetto agli altri, alla società? • Il termine capo sala era vecchio e superato? • Coordinatore ? Perché no? M. Casella master coordinamento

  3. Principi generali • Il coordinatore dell’assistenza appartiene alla professione infermieristica • I principi deontologici e normativi sono gli stessi • Il ruolo che ricopre all’interno delle organizzazione sanitaria è diverso M. Casella master coordinamento

  4. La professione infermieristicaPrincipi generali • Evoluzione normativa importante dal 1994 • Campo di attività e responsabilità delle professioni sanitarie è determinato dai profili professionali, ordinamenti didattici, codici deontologici (L.26/2/99 n.42 e L.10/8/00 n.251) • Lo stato e le regioni promuovono …la valorizzazione e la responsabilizzazione …delle professioni inferm.- ostetriche (L.10/8/00 n.251) M. Casella master coordinamento

  5. Quale ruolo deve esercitare il coordinatore perché sia diverso da quello dell’infermiere? L’infermiere è responsabile dell’assistenza generale (DM 739 /94)

  6. INFERMIERE Assistenziale Educativa-formativa Organizzativa ricerca COORDINATORE Organizzativa Educativa- formativa ricerca FUNZIONI M. Casella master coordinamento

  7. FUNZIONE ORGANIZZATIVADEL COORDINATORE • Funzioni organizzative = organizza , gestisce, dirige , coordina…… • Che cosa? risorse umane, risorse materiali, risorse economiche. M. Casella master coordinamento

  8. Dirigere le risorse umane in ambito infermieristico (1) • Mettere in atto tutti i meccanismi operativi per far si che i propri collaboratori possano svolgere al meglio la propria attività assistenziale • Le funzioni di quadro intermedio sono diverse da quelle del professionista • Un buon coordinatore non è colui che sopperisce alle attività dei collaboratori • C’è spesso la tendenza in ambito infermieristico di svolgere mansioni inferiori M. Casella master coordinamento

  9. Dirigere le risorse umane in ambito infermieristico (2) • Questo può verificarsi anche ai livelli gerarchici superiori : il direttore sanitario che svolge l’attività del dirigente infermieristico, il direttore di struttura che sostituisce la capo sala,ecc • È diseconomico • Potrebbe essere un segnale di incapacità di svolgere il proprio ruolo M. Casella master coordinamento

  10. Dirigere le risorse umane in ambito infermieristico (3) PER ASSICURARE L’ASSISTENZA AGLI UTENTI DEL SERVIZIO O UNITÀ OPERATIVA • Le risorse umane devono essere appropriate in quantità e qualità • L’organizzazione del lavoro deve essere efficace ed efficiente • L’equipe infermieristica deve concorrere al raggiungimento di risultati di salute sul paziente/utente M. Casella master coordinamento

  11. GESTIONE DEL PERSONALE DEFINIRE N. PERSONALE NECESSARIO REPERIRE IL PERSONALE ALLOCARE IL PERSONALE NELLE DIVERSE UNITA’OPERATIVE GESTIRE IL PERSONALE ASSEGNATO M. Casella master coordinamento

  12. La qualità delle risorse umane • Aspetti cognitivi, comportamentali e tecnici • Strumenti per migliorare la qualità : aggiornamento professionale (conoscenze) discussione di eventi critici o sentinella (comportamentali e tecnici) incentivi motivazionali (comportamentali) M. Casella master coordinamento

  13. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (1) • Il punto più critico dell’assistenza infermieristica e sanitaria in Italia • Nella maggior parte delle strutture sanitaria italiane è ancora quella taylorista, per compiti (nata in USA negli anni ’20) • E’ fondamentalmente centrata sugli operatori e non sugli utenti , è medico centrica M. Casella master coordinamento

  14. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (2) • Impedisce la possibilità di ispirarsi concretamente a qualsiasi teoria di nursing • Fa fallire l’introduzione di cartelle infermieristiche personalizzate • È inefficace perché non permette la definizione di obiettivi di cura e di assistenza diversificati tra i pazienti • È inefficiente perché ,non valutando i bisogni reali, si da tutto a tutti , che diventa in realtà poco a tutti M. Casella master coordinamento

  15. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (3) • Rende inutilizzabili molte conoscenze apprese nella formazione di base , nella formazione post-base e nell’aggiornamento • Diventa difficile rispettare le indicazioni normative del profilo professionale, del codice deontologico , delle carte dei diritti dei pazienti, dei principi di bioetica • Non permette il management per obiettivi (MBO) M. Casella master coordinamento

  16. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (4) • Impedisce l’applicazione dei CCNL con i principi indicati dagli stessi . • Da 3 CCNL si dà priorità alle modifiche dell’organizzazione del lavoro • Si lega la progressione delle carriere dei professionisti a questi enunciati • Dal 2000 la modifica dell’organizzazione del lavoro è diventata obbligatoria per legge per le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche M. Casella master coordinamento

  17. L. 10 agosto 2000 n°251“Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica” art.1 professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche • svolgono le attività con autonomia professionale • espletando le funzioni individuate dal profilo profess. e sulla base del codice deontologico • Utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza. • Il ministero della Sanità emana linee guida per la revisionedell’organizzazione del lavoro incentivando modelli di assistenza personalizzata M. Casella master coordinamento

  18. GESTIRE RISORSE MATERIALI (1) L’infermiere è: • responsabile di tutto il processo che riguarda il materiale , i farmaci, le attrezzature necessarie per l’assistenza • La responsabilità civile ,penale e disciplinare è di chi utilizza il materiale per la propria attività • Il processo riguarda la richiesta di materiali, la conservazione , il controllo delle scadenze e della funzionalità, il buon uso del materiale, la gestione delle scorte M. Casella master coordinamento

  19. GESTIRERISORSE MATERIALI (2) Il coordinatore ? • esercita funzioni di controllo e supervisione • È un facilitatore nei rapporti con altri servizi • richiede nuove attrezzature • partecipa ad eventuali commissioni per l’acquisto di materiale ed attrezzature M. Casella master coordinamento

  20. E LE RISORSE ECONOMICHE ? La spesa corrente in ambito sanitario è soprattutto deputata al costo delle risorse umane • Come è possibile assegnare il budget ai dipartimenti o alle strutture complesse? • Nel sistema delle strutture sanitarie italiane con poche capacità manageriali a tutti i livelli ? • Con un sistema rigido del lavoro dipendente? • Con i sistemi di controllo della spesa che sono prodotto più effetti negativi che positivi ( si veda il sistema dei DRG’s) M. Casella master coordinamento

  21. Il ruolo del coordinatore attraverso la normativa La normativa si può suddividere in 2 parti: normativa abrogata inerente la figura del capo sala o dell’infermiere abilitato alle funzioni direttive ( titolo di studio ) o del coordinatore Normativa inerente l’operatore prof. collaboratore esperto

  22. LA CAPOSALA 1.L'infermiere abilitato alle funzioni direttive (caposala) è una figura introdotta con il R.D. 21 novembre 1929 n°2330.2. Le funzioni del caposala sono indicate nell’art.41del D.P.R. 27 marzo 1969 n°128 (abrogato dal D.L.vo 30/12/92 n.502) “Ordinamento interno dei servizi ospedalieri” Fa parte del personale di assistenza direttaRapporti gerarchici : è alle dirette dipendenze del primario o dei sanitari addetti alla divisione, sezione o servizio M. Casella master coordinamento

  23. Funzioni della caposalaart.41 D.P.R. 27/3/69 n°128 • Gestione risorse umane controlla e dirige il servizio degli infermieri e del personale ausiliario • Gestione risorse materiali • controlla il prelevamento e la distribuzione dei medicinali, • del materiale di medicazione e di tutti gli altri materiali in dotazione, • controlla la qualità e la quantità delle razioni alimentari per i ricoverati e ne organizza la distribuzione, • è responsabile della tenuta dell'archivio M. Casella master coordinamento

  24. L’ OPERATORE PROFESSIONALE COORDINATORED.P.R. 7 /9/84 n°821"Attribuzioni del personale non medico addetto ai presidi ed uffici delle USL" • svolge la attività di assistenza diretta attinenti alla sua competenza professionale • Rapporti gerarchici :svolge le proprie funzioni nell'ambito delle direttive impartite dai responsabili delle unità operative, nel rispetto dell'autonomia operativa del personale stesso e delle esigenze del lavoro di gruppo. M. Casella master coordinamento

  25. Funzioni dell’operatore professionale coordinatoreD.P.R. 7 /9/84 n°821 FUNZIONE ORGANIZZATIVA • Gestione delle risorse umane : coordina l'attività del personale nelle posizioni funzionali di collaboratore e di operatore professionale di 2° categoria a livello di unità ospedaliera e di distretto • predisponendo i piani di lavoro FUNZIONE EDUCATIVA-FORMATIVA • Svolgeattività didattica, • attività finalizzata alla propria formazione. M. Casella master coordinamento

  26. Funzioni dell’operatore professionale coordinatoreD.M. 13/9/88 "Determinazione degli standard del personale ospedaliero" FUNZIONE ORGANIZZATIVA • Gestione delle risorse umane: coordinamento del personale infermieristico, tecnico e ausiliario FUNZIONE EDUCATIVA-FORMATIVA • supervisione sull'attività di tirocinio e formativa M. Casella master coordinamento

  27. Funzioni dell’operatore professionale coordinatore FUNZIONE ORGANIZZATIVA • l’OTA e l’ Ausiliario Specializzato operano sotto la diretta responsabilità dell’O.P. coordinatore o dell’infermiere (D.P.R. 28 novembre 1990 n°384) ALTRE FUNZIONI D.Lgs. 19 settembre 1994 n°626 • preposto in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro: attività di controllo sul rispetto delle norme e sulla formazione e di fornitura dei materiali idonei M. Casella master coordinamento

  28. Ed ora?Non esiste più né il capo sala né l’operatore professionale coordinatore né l’operatore professionale dirigente

  29. A partire dal CCNL 1998-2000 la situazione si è complicata…….. Chi è il collaboratore professionale sanitario e il collaboratore professionale sanitario esperto ? Quali sono i requisiti per accedere alla categoria D?

  30. Requisiti della categoria DCCNL 1998-2000 • Conoscenze tecniche specialistiche e/o gestionali • Rapporti gerarchici autonomia e responsabilità proprie • Attitudini /Funzioni • capacità organizzative • di coordinamento e gestionali • discrezionalità operativa • nell'ambito di strutture operative semplici previste dal modello organizzativo aziendale M. Casella master coordinamento

  31. Per i CCNL dal 1998 al 2003 Appartengono alla categoria D tutti gli infermieri e (in alcune aziende) gli ex capo sala

  32. Requisiti della categoria D SCCNL 1998-2000 • Conoscenze tecniche specialistiche e/o gestionali • Rapporti gerarchici • autonomia e responsabilità dei risultati conseguiti • ampia discrezionalità operativa • nell'ambito delle strutture operative di assegnazione M. Casella master coordinamento

  33. Requisiti della categoria D S CCNL 1998-2000 Attitudini /Funzioni • direzione e coordinamento • gestione e controllo di risorse umane • iniziative di programmazione e proposta • Programma il miglior utilizzo delle risorse umane (secondo le richieste dei responsabili dei presidi e dei servizi) • verifica l'espletamento delle attività del personale medesimo • collabora alla formulazione dei piani operativi e dei sistemi di verifica della qualità • Coordina attività didattica M. Casella master coordinamento

  34. Per il CCNL dal 2003 al 2005 Appartengono alla categoria DS tutti gli infermieri che svolgono attività di coordinamento, tutti gli ex capo sala , gli ex operatori dirigenti, gli attuali coordinatori dei corsi di laurea

  35. E l’ infermiere ? Per effetto dei CCNL…..

  36. Oltre ai requisiti già indicati per la categoria D….. • Svolge attività attinenti alla sua competenza specifica (comprese le funzioni di carattere strumentale quali la tenuta dei registri) nell'ambito delle unità operative semplici • coordina le attività del personaleassegnato alle suddette unità • predispone piani di lavoro nel rispetto dell'autonomia operativa del personale e delle esigenze del lavoro di gruppo • collabora all'attività didattica nell'ambito dell'unità operativa • può essere assegnato a funzioni di tutor in piani formativi M. Casella master coordinamento

  37. Quali attitudini deve sviluppare il coordinatore o il CPSE? E’ una professione intellettuale. Le attitudini da sviluppare per gestire risorse umane sono: • capacità di analisi del sistema organizzativo (analisi sistemica), • comprensione e governo delle dinamiche sociali, delle motivazioni individuali al lavoro, ecc, • Scelta ed esercizio di una tipologia di leadership • utilizzo del problem solving M. Casella master coordinamento

  38. Quali conoscenze deve sviluppare ? Le organizzazioni sono strutture complesse e per governarle occorrono conoscenze delle: • discipline psico-sociali, • scienze economiche, statistiche ,ecc • scienze giuridiche M. Casella master coordinamento

  39. Quali capacità intellettuali ed affettive ? • Creatività :scegliere soluzioni innovative, più la situazione è complessa meno si devono seguire scemi rigidi e conosciuti • Razionalità : le scelte devono essere ragionate, se non si riesce a trovare la motivazione razionale alla prassi si deve rimetterla indiscussione • Emotività : comprensione dei sentimenti dei collaboratori , senza paternalismi M. Casella master coordinamento

  40. SPECIALISTA/MANAGER SPECIALISTA • un tecnico che deve avere conoscenze approfondite di un campo limitato MANAGER • deve avere conoscenze generali su più campi M. Casella master coordinamento

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