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CORSO DI AGGIORNAMENTO DIRIGENTI E PREPOSTI: COME GESTIRE LA SICUREZZA

CORSO DI AGGIORNAMENTO DIRIGENTI E PREPOSTI: COME GESTIRE LA SICUREZZA. Modalità di valutazione e gestione dei rischi nella AUSL di Viterbo + D.U.V.R.I. (Documento di valutazione dei rischi da interferenza). t.p.a.l.l. R. Chiodo. Modalità di valutazione di rischi.

nitesh
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CORSO DI AGGIORNAMENTO DIRIGENTI E PREPOSTI: COME GESTIRE LA SICUREZZA

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  1. CORSO DI AGGIORNAMENTODIRIGENTI E PREPOSTI:COME GESTIRE LA SICUREZZA Modalità di valutazione e gestione dei rischi nella AUSL di Viterbo + D.U.V.R.I. (Documento di valutazione dei rischi da interferenza) t.p.a.l.l. R. Chiodo

  2. Modalità di valutazione di rischi Nella nostra Azienda D.V.R. per U.O.: • Rischio M.M.C.. • Rischio Biologico. • Rischio Incendio. • Rischio Chimico. • Etc.

  3. Modalità di valutazione di rischi Contenuto del D.V.R. • Pubblicato sul sito aziendale. • Contiene indicazioni per il miglioramento dei livelli di S.S.L.. • Firmato da D.G., S.P.P., M.C., R.L.S., Diri- gente U.O..

  4. Modalità di valutazione di rischi Contenuto del D.V.R. • Il D.V.R. può contenere indicazioni su- gli interventi da fare in materia di S.S.L.. • Il D.G. lo invia anche alle UU.OO. com- tenti (es. uff. acquisti, uff. tecnico) che devono provvedere per quanto di competen-za.

  5. Modalità di valutazione di rischi Il Servizio di Prevenzione e Protezione Azien- dale effettua continuamente interventi, a seguito di segnalazione dei Responsabili del- le UU.OO. o degli RR.LL.SS. o degli stessi lavoratori, in materia di S.S.L.. (Es. rileva-zioni microclimatiche, misurazioni portate, inconvenienti di vario tipo, etc.).

  6. Modalità di valutazione di rischi Di ogni intervento fatto esiste una documenta- zione, composta da segnalazioni, rapporti di misurazione, schede di infortunio dipendenti o utenti, rilevazione dei rischi per U.O. e quant’altro fatto che viene custodita nell’ar- chivio del S.P.P..

  7. Modalità di valutazione di rischi Ogni intervento viene rilevato materialmente e può produrne uno successivo per verificare i fatti accaduti, rimuovere le eventuali criticità e, comunque sempre, per aggiornare il D.V.R. aziendale generale o un D.V.R. particolare (es. rischio biologico).

  8. Modalità di valutazione di rischi L’archivio è strutturato per territorio e per Unità Operativa. Quanto in esso contenuto è la base per ogni intervento successivo al fine di conoscere l’evoluzione degli interventi fatti.

  9. Modalità di valutazione di rischi Gli interventi fatti possono, spesso, coinvolgere altre UU.OO. Aziendali (es. “Ufficio Tecnico” o “E-Procu- rement) a cui vengono segnalate, per competenza, le criticità emerse da rimuovere.

  10. Modalità di valutazione di rischi La nostra azienda ha adottato inoltre la modalità che si basa sulla compilazio- ne, insieme ai Dirigenti, ai Preposti e ai RR.LL.SS., delle schede dei rischi per mansione di seguito mostrate.

  11. Modalità di valutazione di rischi La finalità di tali schede è quella di fornire una prima indicazione sui rischi presenti per ogni tipo di lavorazione. Le indicazioni ricavate sono utilizzate anche dal Medico Competente dell’Azienda per sottoporre a visita periodica i lavoratori delle UU.OO..

  12. Modalità di valutazione di rischi Le schede dei rischi per mansioni in formato elettronico vengono inserite nel sito Aziendale per la condivisione con gli operatori e le even- tuali e successive integrazioni e/o correzioni. Le integrazioni e/o correzioni devono rispetta- re una precisa procedura.

  13. D.U.V.R.I. Alcune attività lavorative,da svolgere all’inter no di un’Azienda, vengono affidate a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi tramite: • Contratto d’appalto. • Contratto d’opera. • Contratto di somministrazione.

  14. D.U.V.R.I. Quando alcune attività lavorative, da svolgere all’interno dell’azienda, vengono affidate a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi si parla di Appalti Promiscui. Promiscuità: tra lavoro svolto dal personale dell’azienda committente e ospitante e le attività dei lavoratori della ditta appaltatrice e dei lavoratori autonomi.

  15. D.U.V.R.I. Da questa promiscuità hanno origine i rischi da interferenza. I rischi da interferenza possono essere partico- larmente elevati se le attività del committente comportano rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro.

  16. INTERFERENZA Circostanza in cui si verifica un “contat- to rischioso” tra il personale del commit- tente e quello dell’appaltatore o tra il per sonale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.

  17. D.U.V.R.I. In materia di salute e sicurezza sul lavoro (S.S.L.) gli obblighi di prevenzione fanno capo al Committente ma coinvolgono anche il Datore di Lavoro dell’Impresa appaltatrice e i lavoratori autonomi. • Misure di prevenzione. • Obblighi delle parti.

  18. D.U.V.R.I. In accordo con le innovazione apportate dalla Legge delega n° 123 del 3 Agosto 2007, il Testo Unico (T.U.) ha rafforzato i meccanismi di tutela previsti per i rischi interferenti intro- ducendo il Documento di valutazione dei rischi interferenti o D.U.V.R.I.

  19. D.U.V.R.I. Articolo 26 – Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione. 3. Il datore di lavoro committente promuove la coo-perazione ed il coordinamento di cui al comma 2 elaborando un unico D.V.R. che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale Documento è allegato al contratto di appalto o di opera.

  20. D.U.V.R.I. Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (D.U.V.R.I.), redatto dal commit- tente: • Deve essere allegato al contratto d’appalto o d’opera riportare le misure per eliminare o ridurre al minimo i rischi di interferenza. • Indicazione dei costi della sicurezza sul lavoro (non comprimibili) sul contratto.

  21. D.U.V.R.I. Gli obblighi contrattuali • Verifica,da parte del committente, dei requi- siti tecnico professionali della ditta appalta- trice. • Cooperazione del committente e dell’appal-tatore e coordinamento delle attività. (Eli- minazione dei rischi connessi a “interferenze” tra le attività.

  22. D.U.V.R.I. Lo scambio costante e reciproco di infor- mazione tra committente e appaltatore ha la finalità di eliminare, o quantomeno ridurre, i rischi dovuti alle interferenze tra le attività delle imprese coinvolte.

  23. D.U.V.R.I. Obblighi dell’appaltatore. I lavoratori della ditta appaltatrice devo- no esporre la tessera di riconoscimento: • Foto. • Generalità del lavoratore. • Indicazione del datore di lavoro.

  24. D.U.V.R.I. La valutazione dei rischi da interferenza, in edifici quali ospedali o scuole, deve avvenire con riferimento non solo al personale interno ed i lavoratori delle ditte appaltatrici, ma anche agli utenti che a vario titolo possono essere presenti nella struttura quali i degenti, il pubblico esterno e gli alunni.

  25. D.U.V.R.I. Nella nostra azienda, prima della gara vera e propria, viene redatto un D.U.V.R.I. Prelimi- nare (statico). Una volta individuata la ditta vincitrice del Contratto, viene redatto il verbale di coopera- zione e coordinamento e il D.U.V.R.I. defini- tivo (dinamico).

  26. Sentenza Cass. Penale sez. IV del 20.09.2002 Coordinamento Azioni finalizzate ad evitare: Disaccordi Sovrapposizioni. Intralci. D.U.V.R.I.

  27. D.U.V.R.I. Sentenza Cass. Penale sez. IV del 20.09.2002 Cooperazione Esigenza di contribuire attivamente, sia da par te del datore di lavoro committente che da par te del datore di lavoro esecutore, alla predispo sizione ed applicazione delle necessarie mi- sure di prevenzione e protezione.

  28. D.U.V.R.I. Il committente trasmette a tutti gli operatori informazioni su (non esaustivo): • Modalità di accesso. • Organizzazione interna dell’azienda. • Alimentazione di energia. • Attività lavorative che devono essere svolte. • Modalità d’uso di sostanze pericolose. • Gestione dell’emergenza.

  29. D.U.V.R.I. Ciascun appaltatore trasmette al committente informazioni su: • I rischi introdotti all’interno dell’azienda dalle lavorazioni oggetto d’appalto. • Misure di prevenzione e protezione adottate.

  30. D.U.V.R.I. Premesso che l’obbligo del D.U.V.R.I. non sostituisce l’obbligo di redigere il D.V.R., i suoi contenuti minimi sono: • Identificazione della metodologia utiliz-zata per individuare i rischi. • Descrizione dell’azienda committente. (aree, reparti, macchinari, etc.).

  31. D.U.V.R.I. • Descrizione dell’attività svolta dagli appaltatori. • Organizzazione generale e misure di sicurezza: - identificazione dei locali a disposizione dell’appaltatore. - servizi igienici, refettori, etc.. - viabilità interna. - individuazione delle misure di emergenza e personale addetto.

  32. D.U.V.R.I. • Misure di coordinamento relativo all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, in- frastrutture, mezzi e servizi di protezione. • Rischi specifici (chimico, cancerogeno, biologico, rumore, vibrazioni, etc.). • Cronoprogramma dei lavori per l’identifica-zione di sovrapposizioni temporali nei singoli luoghi di lavoro.

  33. D.U.V.R.I. In assenza di interferenze non è necessario redigere il D.U.V.R.I.. E’ necessario però indicare nella documenta- zione di gara che l’importo degli oneri per la sicurezza è pari a zero. Ciò sta a significare che la valutazione è stata comunque effettuata anche se solo per escluderne l’esistenza.

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