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Modelli di analisi e di interpretazione degli eventi di comunicazione comunitari

Modelli di analisi e di interpretazione degli eventi di comunicazione comunitari. Panel meeting “Social coesion and local partecipation” Rimini, 26 ottobre 2006. Definizione di evento.

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Modelli di analisi e di interpretazione degli eventi di comunicazione comunitari

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Presentation Transcript


  1. Modelli di analisi e di interpretazione degli eventi di comunicazione comunitari Panel meeting “Social coesion and local partecipation” Rimini, 26 ottobre 2006 Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  2. Definizione di evento 1) L'evento cerimoniale (culturale, di comunicazione) rappresenta il "punto d'arrivo" di un atto deliberato e "artificiale" dell'uomo , appartiene cioè alla sua dimensione “culturale” piuttosto che a quella “naturale” Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  3. Definizione di evento 2) L'evento così definito costituisce una fondamentale occasione di auto-definizione da parte di un gruppo o di una comunità : è il momento (o uno dei momenti principali) in cui il gruppo diventa visibile a se stesso. L'evento è l'occasione in cui l'individuo si "rappresenta" in relazione ad un determinato contesto comunitario e, contemporanemenete, l'occasione in cui quella stessa comunità diventa "visibile" e prende coscienza di se stessa. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  4. Definizione di evento 3) l'evento opera un ri-centramento dell'io nel senso che obbliga l'individuo a svincolarsi dalle proprie fantasie personali ed a mettersi in relazione con cose e persone al di fuori di esse. Reciprocamente potremmo dire che l'evento ha la possibilità di esistere e di svilupparsi solo all'interno di un gruppo sociale - più o meno esteso - dotato di un'unità e di un'identità socio-culturale quanto meno riconoscibili. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  5. Definizione di evento 4) In quanto "rito di appartenenza" l'evento postula la partecipazione diretta del membro della comunità al suo svolgimento. Una partecipazione che può prevedere - e che anzi in genere prevede - diversi gradi gerarchici e differenti livelli di coinvolgimento ma che permane come "cifra" caratteristica dell'evento nel suo svolgimento. E' il caso, ad esempio, del ruolo del "tifoso" nello svolgimento dell'evento sportivo . Anche come semplice spettatore l' "adepto" non rinuncia ad una propria funzione attiva e partecipe alla "celebrazione del rito" e - pur non intervenendo direttamente all'azione di gioco - cerca in ogni modo di condizionarne il risultato incitando i propri "eroi" o cercando di confondere gli avversari ed i giudici di gara. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  6. Definizione di evento 5) per questo suo carattere partecipativo l'evento sollecita nell'individuo la dimensione dell'agire unita a quella dell’ “esserci” (o del “doverci essere”) Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  7. Definizione di evento 6) L'evento si propone come un'attività rituale derivata dalla dialettica tra un "modello ridotto" (in senso antropologico) della società e l'esperienza quotidiana del gruppo. Il "piacere dell'evento" può essere paragonato al piacere "sintetico" dell'opera d'arte. A somiglianza dell'opera d'arte, infatti, l'evento ha con il reale un rapporto complesso. Non è semplice riproduzione o inversione del senso ma - totalizzando esperienze normalmente separate - "dà significato" ad una quotidianità per altri versi sfuggevole. Tra evento e quotidianità c'è dunque un rapporto di complementarità in base alla quale il primo si propone come la ri-produzione enfatica della seconda Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  8. Definizione di evento 7) L'evento rappresenta il momento culminante di un processo rituale che sviluppa gradi diversi di "fascinazione" ed il cui piacere è direttamente proporzionato al grado di "conoscenza" posseduta dall'adepto Nel caso degli eventi sportivi , ad esempio, questa "profondità" è data sia dalla conoscenza (sincronica) delle del regole e delle tecniche di gioco - che consente di interpretare al meglio le diverse fasi di svolgimento dell'evento - che dalla conoscenza (diacronica) delle "vicende precedenti" , che permette invece di inserire quel determinato evento in un "contesto narrativo" molto più strutturato. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  9. Definizione di evento 8) Nella sua qualità di rito cerimoniale l'evento è officiato (o comunque presieduto) dai membri della comunità che godono della più alta "autorità morale" Può trattarsi di un'autorità stabilità gerarchicamente (come nel caso della liturgia ecclesiastica) , di un ruolo ricoperto più o meno stabilmente (il campione, il dirigente sportivo, ec.) o di una semplice autorità morale riconosciuta all'interno del gruppo sulla base all'esperienze svolte o delle conoscenze acquisite Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  10. Definizione di evento 9) L'evento introduce un elemento di discontinuità nella percezione individuale del tempo, creando così la possibilità stessa di un "tempo collettivo". Elemento fondamentale nella definizione dell'evento cerimoniale è il suo carattere "festivo" . Anche quando si presenta in forma "calendariale" (ossia ripetuta periodicamente nel corso del tempo) l'evento non si ripete mai come totalmente identico a se stesso . Nella costruzione dell'evento (di ciascun evento) c'è dunque sempre un'invenzione, una caratterizzazione che rende quell'evento individualizzato nella memoria collettiva e introduce così la percezione sia della "ciclicità" che della "irreversibilità" del tempo collettivo Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  11. Definizione di evento 10) L'evento è , per definizione, un metalinguaggio che si esprime con le modalità della metafora e del mito. Al di là della propria identità fattuale l'evento rimanda ad un paesaggio simbolico noto in relazione al quale si propone come archetipo. Così , ad esempio, la Paris-Dakar o la New York City Marathon non rappresentano soltanto, nell'immaginario colletivo, un raid automobilistico o una gara d'atletica quanto puttosto l' "idea stessa" (contemporanea) di "avventura" e di "fitness". E' dunque la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio del mito (che, ad esempio, nel caso della NYC Marathon scaturisce probabilmente dal contrasto che si viene a stabilire tra un tipo di competizione basata esclusivamente sull'uso del corpo e la città forse più "meccanicizzata" del mondo) a fare di un determinato accadimento un "evento" rispetto a tutti gli altri accadimenti più o meno analoghi. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  12. In sintesi Il carattere fondamentale di sistema di appartenenza comunitario ci aiuta a distinguere l’evento cerimoniale dai falsi-eventi generati dai media e dai cosiddetti pseudo-eventi Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  13. Per una tipologia degli eventi Al pari delle espressioni culturali più radicate nella cultura dell’uomo, come la musica o la letteratura, anche gli eventi culturali (la cui origine storica può essere ricondotta alla nascita delle prime società complesse) hanno dato luogo, nel corso del tempo, ad una serie di generi e sotto-generi caratteristici. Alcuni di questi generi risalgono all’origine stessa del “sistema degli eventi”, altri sono nati in tempi più recenti dall’ibridazione di generi pre-esistenti o sotto la spinta delle trasformazioni sociali intervenute, ma è frequente anche il caso di tipologie di eventi che si sono “adattate” al mutare dei tempi, dei modelli sociali e dei sistemi comunicativi senza modificare oltre lo stretto necessario la struttura di fondo della sintassi originaria Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  14. Eventi di ringraziamento e di auspicio • Eventi propiziatori, di ostentazione e dissipazione Festa della vendemmia Festa del raccolto Capodanno Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  15. Eventi di ringraziamento e di auspicio • Eventi di fondazione / costruzione Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  16. Eventi celebrativi e rappresentativi • Trionfi , processioni e parate Roma trionfa sulla Sicilia (arazzo XVI sec. Musei capitolini) Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  17. Eventi celebrativi e rappresentativi • Eventi di rappresentazioni del mondo Fête de la Fédération Via crucis Incoronazione di Elisabetta II Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  18. Eventi celebrativi e rappresentativi • Riti di passaggio Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  19. Eventi celebrativi e rappresentativi • Eventi di identità/alterità professionale e sociale Academy Awards Ceremony Ballo delle debuttanti di Vienna Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  20. Eventi celebrativi e rappresentativi • Eventi di adesione / contrapposizione politica Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  21. Eventi celebrativi e rappresentativi • Eventi di auto-rappresentazione e identità culturale Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  22. Eventi di compensazione • Agoni, sfide, battagliole Battaglia del ponte Palio di Siena Giochi di Olimpia Calcio fiorentino Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  23. Eventi di compensazione • Mondi alla rovescia Feste dei folli Indiani metropolitani saturnalia Living theatre Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  24. Eventi di compensazione • Eventi e ludi sacrificali Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  25. Eventi di incontro e di scambio • Eventi di incontro e relazione interpersonale Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  26. Eventi di incontro e di scambio • Eventi di incontro e scambio di merci mercati Esposizioni universali Sfilate di moda Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  27. Le quattro “epoche” del turismo riminese1843-1869: il primo stabilimento balneare • Il modello termale Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  28. Le quattro “epoche” del turismo riminese 1869-1915: la spiaggia della bella epoque Il sistema Kursaal-Grand Hotel: il luogo della “villeggiatura” e delle relazioni sociali Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  29. Le quattro “epoche” del turismo riminese1925-1970: la spiaggia di tutti Il turismo delle famiglie e la realizzazione del modello “fordista Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  30. Le quattro “epoche” del turismo riminese1980-????: il modello multi-culturale La rottura del modello “fordista” e la nascita dei turismi vocazionali Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  31. Scomposizione attuale dei modelli di consumo turistico Turismo generalista (“tradizionale”) Individualità tardo-moderne Comunità post-moderne Funzione sociale della vacanza La vacanza come ri-creazione e dimensione “sospesa” dell’esistenza La vacanza come opportunità di sviluppo di una propria identità “valoriale” La vacanza come occasione (necessaria) per ritrovarsi con i propri “simili” Agire turistico Turismo come indicatore di status Turismo come “esperienza” ed indicatore di appartenenza“culturale” Turismo come strumento di condivisione emozionale Modelli di indagine Segmentazione socio-demografica Segmentazione per “stili di vita” Ricerca interpretativa (focalizzata sul vissuto dei consumatori) Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  32. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 1) in generale si tratta di "aggregazioni" che non rispondono - se non marginalmente - alle "logiche" comunitarie a cui siamo stati sin qui abituati (di matrice geografica , etnica, socio-demografica o anche ideologica) e rispondono invece a modelli ed istanze "valoriali" . Ogni "comunità" esiste là dove esiste un sistema culturale compiuto (in senso antropologico) di autodefinizione e, quindi, un insieme di conoscenze, credenze, norme e rituali condivisi da un gruppo di individui. • La globalizzazione dei circuiti comunicativi e la generalizzazione dei modelli valoriali fa inoltre si che "istanze" analoghe appaiano simultaneamente in tutto il mondo occidentalizzato e queste comunità ci appaiano - dal punto di vista del marketing - come segmenti globali di consumo, ossia come "gruppi" (piccoli o grandi) di consumatori diffusi contemporaneamente (a "macchia di leopardo") in tutto il mondo post-industriale (fenomeno altrimenti definito glocalization). Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  33. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 2) La definizione di queste nuove identità trova un alveo di sviluppo privilegiato nella dimensione del loisir. E' quindi nella nuova dimensione del "tempo per sé" (che si configura ormai come una vera e propria “agenzia” di socializzazione) che la ricerca e l'affermazione di nuovi modelli di auto-rappresentazione e a nuove forme di aggregazione trova il suo terreno di coltura ideale. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  34. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 3. l'adesione all'una o all'altra espressione identitaria viene prevalentemente manifestata dall'individuo per mezzo di azioni legate alla sfera del consumo. E' attraverso il consumo (di oggetti, luoghi, eventi, ecc.) che l'individuo si auto-definisce in rapporto al gruppo e "comunica" (all'interno ed all'esterno di esso) la propria condizione di appartenenza. In termini "aziendali" potremmo dire che ciascuna aggregazione comunitaria dà luogo di fatto ad una "filiera industriale" originale e composita di cui possono far parte, indifferentemente , forme tradizionali di beni e servizi, prodotti dell'industria culturale, prodotti di tipo "turistico", ecc. ecc. In questa filiera ogni "prodotto" è parte integrante di uno "stretto" circuito di comunicazione-consumo ed è posto quindi in relazione diretta con tutti gli altri prodotti della filiera. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  35. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 4. la genesi di un'aggregazione neo-comunitaria segue generalmente uno schema di sviluppo “virale” . Analogamente alla formazione delle sotto-culture nasce cioè da nuclei interni alla società per diffondersi poi verso strati più ampi di popolazione . A differenza delle sotto-culture tradizionali però queste nuove espressioni comunitarie non hanno nulla di manifestamente antagonistico o di strutturalmente "marginale" ma si muovono piuttosto negli interstizi della "cultura di massa", assorbendone e rielaborandone i miti ed i modelli di funzionamento. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  36. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 5. Le comunità post-industriali presentano un "ordinamento" che potremmo definire concentrico. Da un nucleo di guru , di "mediatori culturali" e di fedelissimi adepti si arriva cioè - attraverso gradi decrescenti di “partecipazione" - al grande melting pot di quelli che utilizzano gli "attrezzi" ed i segni distintivi delle tribù saltuariamentente ed al di fuori dei contesti originari. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

  37. Caratteristiche morfologiche delle comunità vocazionali 6.Le forme di aggregazione "tribali" danno luogo a "percorsi" ed a "reticoli geografici" indipendenti dai percorsi tradizionali e sovrapposti ad essi. Questi reticoli tendono a polarizzarsi attorno a determinati attrattori (che in questi percorsi assumono la funzione di nodo geografico) costituiti sia da luoghi deputati che da eventi. In tale contesto l'evento assume altresì la caratteristica di "luogo effimero", indipendentemente dalla sua collocazione e contestualizzazione. Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione

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