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Supervisione di tirocinio nella formazione di servizio sociale

Supervisione di tirocinio nella formazione di servizio sociale. Elementi per una riflessione sul senso della formazione sul campo Silvia Fargion – Libera Università di Bolzano. Programma. I modelli di tirocinio: il modello tecnico - razionale e il modello riflessivo

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Supervisione di tirocinio nella formazione di servizio sociale

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Presentation Transcript


  1. Supervisione di tirocinio nella formazione di servizio sociale Elementi per una riflessione sul senso della formazione sul campo Silvia Fargion – Libera Università di Bolzano Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  2. Programma I modelli di tirocinio: il modello tecnico - razionale e il modello riflessivo Il processo formativo nella supervisione: una panorama dei principali metodi; La sessione di supervisione. La valutazione. La relazione formativa: il supervisore quale modello. La dimensione emotiva nella formazione sul campo Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  3. IL TIROCINIO QUALE TRATTO COMUNE NELLA FORMAZIONE DI SERVIZIO SOCIALE CHIAMATO IN VARI MODI: FIELD INSTRUCTION, PRACITCE TRAINING E’ IL DATO COSTANTE NELLE SCUOLE DI SERVIZIO SOCIALE Skolnick, L. Wayne, J., Raskin, M., 1999, A worldwide view of field education structures and curricula, Internationl Social Work 471-483 Alcuni problemi presenti a livello internazionale noti di partenza: 1) La scarsita’ di field instructurs (supervisori) e sedi adeguate 2) La connessione tra sede formativa e servizi 3) La connessione tra teoria e pratica Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  4. Le scuole che hanno risposto a questa indagine sono 163 da tutte le parti del mondo Nel 94% dei casi un membro dell’agenzia formativa visita regolarmente la sede di tirocinio. In tutti i casi i supervisori ricevono guidelines per quanto riguarda il programma e le attività Il 75% delle scuole offrono formazione ai supervisori Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  5. Il tema che ovunque compare centrale e nello stesso tempo problematico e’ quello del rapporto tra teoria e pratica La formazione sembra porre più attenzione ai problemi e ai deficit rispetto al lavoro promozionale Si registra ancora la prevalenza del modello generalista e laddove vi sono specializzazioni queste sono relative ai campi di intervento e non ai metodi di servizio sociale Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  6. Perché il tirocinio è cosi rilevante all’interno del percorso di formazione del servizio sociale? Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  7. Una definizione Il tirocinio e´ un’attività altamente individualizzata che offre l’opportunità agli studenti di sviluppare, arricchire e integrare la conoscenza teorica e la conoscenza pratica all’interno di un processo che comporta anche un ruolo attivo, un ‘fare’ (Noble 2001 Researching Field Practice in Social Work Education, Journal of Social Work, 1(3) 347-360) Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  8. Quale professionalità? Elementi caratterizzanti (Jones, S. and Joss, R. 1995, Models of professionalism, in M.Yelloly and M.Henkel, eds, Learning and Teaching Social Work, Jessica Kingsley , Londra. La dimensione di incertezza La conoscenza Il ruolo dei valori Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  9. Modelli di professionismo e formazione(Jones, S. and Joss, R. 1995, Models of professionalism, in M.Yelloly and M.Henkel, eds, Learning and Teaching Social Work, Jessica Kingsley , Londra. Professionismo pratico; ‘Artigianato’ Professionismo tecnico; l’ ‘esperto’ Professionismo manageriale; l’ ‘esperto’ Professionismo riflessivo; il ‘facilitatore’ Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  10. Il professionismo ‘artigianale’ Scarsa rilevanza della conoscenza teorica Alta rilevanza di un sapere non verbalizzabile o conoscenza tacita Non può essere appreso dai libri, si apprende osservando e facendo. Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  11. Il professionismo tecnico É spesso rappresentato come applicazione di teorie scientifiche (oggettive) alla soluzione dei problemi; definizione di regole e protocolli operativi scientifici La pratica viene vista prevalentemente in termini di emanazione dalla teoria L’ apprendimento é consecutivo, prima la teoria poi la pratica. Viene data scarsa importanza alla relazione e alle tecniche di supervisione Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  12. Il professionismo riflessivo Si sviluppa in contesti di massima incertezza, dove si riconosce la possibilità di più modi di leggere la realtà e che ci sono più fonti legittime di conoscenza. Intreccio complesso tra teoria e pratica: le regole del gioco si creano giocando. Centralità della relazione. La competenza professionale é il prodotto di un processo complesso relazionale e negoziato, che non si acquisisce certo in modo definitivo con il diploma. Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  13. Il professionismo riflessivo Formazione sul campo e formazione teorica sono intrecciate Il ruolo del supervisore diventa centrale Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  14. Il tirocinio basato sul modello tecnico professionale nel servizio sociale Il modello centrato sulle competenze – evidence based practice La capacità globale di esercitare i compiti dell’assistente sociale dipende da un certo tipo di comportamenti che nell’insieme contribuiscono a raggiungere i risultati desiderati In questo senso il tirocinio viene organizzato sulla base dell’identificazione delle competenze chiave che devono essere acquisite Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  15. Le competenze del servizio sociale La professionalità dell’assistente sociale viene analizzata e scomposta. Attraverso percorsi di ricerca e vengono identificate le competenze chiave e le abilità. Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  16. Le competenze professionali dell’assistente sociale in Gran Bretagna Comunicare ed entrare i relazione; Promuovere e sviluppare le potenzialità Valutare e produrre piani di intervento Intervenire ed offrire servizi Lavorare in un’organizzazione Sviluppare le competenze professionali Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  17. Le competenze professionali in Spagna (Mertinez Roman, A. (2008) Grado en Trabajo Social en Esania, Formacion de Trabajadores Sociales basada en competencias, Summer School Aidoss, Brindisi) C1 L’assistente sociale deve relazionarsi in maniera autentica a persone e gruppi quando esercita le sue funzioni C2 L’assitente sociale è in grado di contestualizzare le interazioni tra persone e di descriverle in una prospettiva generalista (globalità) Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  18. C3 L’assistente sociale è in grado di agire a livello sociale e utilizza la sua conoscenza delle scienze sociali oltre che la sua comprensione dei casi C4 L’assistente integra i principi etici nella sua azione Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  19. C5 L’assistente sociale opera sulla base di una riflessione critica sui rapporti tra il proprio, il suo campo professionale e la società C6 L’assistente sociale è capace di lavorare in equipe, all’interno di un’organizzazione e di reti Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  20. C7 L’assistente sociale sviluppa la propria professionalità in una prospettiva di formazione continua C8 L’assistente sociale contribuisce all’identità e allo sviluppo della professione e della documentazione professionale Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  21. C9 L’assistente sociale guida le persone attraverso le reti delle organizzazioni sociali, dei servizi sociali e dei contesti sociali Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  22. Operazionalizzazione delle competenze Il modello prevede che le competenze vengano ulteriormente operazionalizzate: identificazione dei comportamenti e dei criteri di valutazione dell’acquisizione Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  23. Quale ruolo per il supervisore Esperto Chiarifica gli obbiettivi e le competenze da apprendere e gli indicatori di apprendimento Identificare situazioni formative in cui le competenze possano essere sviluppate (analisi di casi, osservazione di altri operatori, gestione diretta di interventi con osservazione del supervisore, gestione in autonomia di interventi) Attraverso le sessioni di supervisione verifica lo sviluppo delle competenze Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  24. Il modello riflessivo Davys, Allyson Mary and Beddoe, Liz(2009) 'The Reflective Learning Model: Supervision of SocialWork Students', Social Work Education, 28: 8, 919 — 933 L’apprendimento riflessivo è un processo in cui tutte le forme di conoscenza, personale, pratica, critica che possono contribuire alla comprensione della situazione entrano in giocoRuch, G. (2000) ‘Self and social work: towards an integrated model of learning’, Journal of Social Work Practice, vol. 14, no. 2, pp. 99–112. L’apprendimento riflessivo è un fenomeno olistico, creativo e artistico, che affronta la sfida di tenere insieme la teoria e la pratica in una tensione creativa Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  25. Il modello riflessivo L’apprendimento riflessivo tollera e utilizza incertezza ed errori e tiene conto dell’umanità sia dell’utente si del professionista L’apprendimento riflessivo riconosce la complessità, diversità e la forte componente emotiva dell’esperienza Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  26. Il modello riflessivo Per tutto ciò l’apprendimento riflessivo offre ai tirocinanti un modello per prendere decisioni consapevoli, in quanto fondate su una conoscenza di ampio respiro, e per evitare risposte di routine, burocratiche o rituali. Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  27. Tipi di riflessioni Ruch, G. (2000) ‘Self and social work: towards an integrated model of learning’, Journal of Social Work Practice, vol. 14, no. 2, pp. 99–112. La riflessione tecnica: Si fonda sul confronto tra un intervento ed uno specifico modello La riflessione pratica: La riflessione in corso di azione, esplorazione comprensione delle situazioni La riflessione critica: messa in discussione dei propri modi di comprendere le situazioni La riflessione di processo, fondata su modello psicodinamico Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  28. Il modello riflessivo In sostanza il modello riflessivo pone l’accento più sui processi di pensiero che accompagnano l’azione e l’esperienza, che sull’esperienza stessa. Il punto principale è lo sviluppo da parte del tirocinante di una capacità di interrogare e problematizzare l’esperienza e di mettere a disposizione di questo processo diverse forme e fonti di conoscenza Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  29. Il modello riflessivo Il modello pone l’accento sulla produzione di conoscenza oltre che sull’applicazione di conoscenza. Addestra i futuri professionisti ad una mentalità di ricerca in relazione alla pratica. Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  30. Il ruolo del supervisore Supporto nell’identificare situazioni formative Facilitatore Affianca in un processo di apertura di interrogativi Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  31. Punti di forza e debolezza del modello basato sulle competenze(Lymbery, M. (2003) Negotiating the Contradictions between Competence and Creativity in Social Work Education, Journal of Social Work3(1): 99–117); Kelly, J& Horder, W.(2001) The how and the why: competences and holistic practice, Social Work Education, 20(6). Rappresentazione della professionalità legittimato. Esplicitazione dei contenuti della professionalità del servizio sociale Struttura chiara e esplicita Si perde la dimensione olistica Promuove pratiche regolate (poco spazio alla creatività) Proceduralizzazione del servizio sociale Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  32. Punti di forza e debolezza del modello riflessivo, Ixer, G. (1999) There is no such a thing as reflection, British Journal of Social Work, 29, 513-527. Valorizza la dimensione olistica del lavoro sociale Riconosce e valorizza l’incertezza operativa Valorizza le pratiche Valorizza la creatività Lascia spazio a una molteplicità di saperi differenti … E’ scarsamente definito e strutturato La valutazione diventa puramente soggettiva e si basa sulle ‘impressioni’ del supervisore. I tirocinanti sono alla totale mercé dei supervisori Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

  33. Un elemento costante Il supervisore di tirocinio è visto come un modello, un esponente della professione che conosce il servizio sociale e che è disponibile a condividere questa conoscenza ed è disponibile ad essere osservato dal tirocinante Barretti, Marietta Anne(2007)'Teachers and Field Instructors as Student Role Models',Journal of Teaching in Social Work,27:3,215 — 239 E’ un agente di socializzazione alla professione Silvia Fargion - Libera Università di Bolzano

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