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Il P iemonte

Il P iemonte. Riprende alcuni elementi dello stemma dei Savoia, la famiglia che per secoli ha regnato nella regione . Superficie: 25.402 km° Popolazione:4.352.828 abitanti Densità:171 abitanti per km°

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Il P iemonte

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Presentation Transcript


  1. Il Piemonte

  2. Riprende alcuni elementi dello stemma dei Savoia, la famiglia che per secoli ha regnato nella regione. • Superficie: 25.402 km° • Popolazione:4.352.828 abitanti • Densità:171 abitanti per km° • Capoluogo e province: Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.

  3. L’aspetto storico • I primi insediamenti nel Piemonte risalgono al Paleolitico Medio. I Romani occuparono per la prima volta il Piemonte a partire dal II secolo a.C., anche se Cesare fondò Julia Augusta Taurinorum (Torino) solo nel 25 a.C. Il Piemonte venne diviso tra la Gallia Cisalpina e le province romane delle Alpes Cottiae, Alpes Maritimae ed Alpes Poenninae. Fondarono numerose città tra le quali Novara e Vercelli. Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, il territorio piemontese passò sotto la guida di Odoacre, re dei Visigoti. Una volta entrato a far parte dell'impero Carolingio nell'800 circa, il Piemonte fu diviso in tre marche: • La marca degli Obertenghi • La marca Aleramica • La marca degli Arduinici. • A partire dal XVI secolo furono i Savoia a dominare sul Piemonte e, in particolare da quando Emanuele Filiberto di Savoia spostò la capitale da Chambery a Torino, la dinastia sabauda prese le redini della storia piemontese mantenendo il dominio sul ducato prima e sul regno poi, fino all'unità d'Italia.Il Piemonte fu protagonista delle 3 guerre d'indipendenza che portarono all'unificazione dell'Italia. Gli anni che seguirono l'unità d'Italia del 1861 furono un momento di incredibile sviluppo della società piemontese. Per quasi cinque anni Torino rimase capitale del nuovo regno (fino al 1865), prima di essere abbandonata a favore di Firenze.Alla vigilia della primo conflitto mondiale, il Piemonte era in gran parte neutralista. Ciò non impedì alla FIAT di fornire spesso il materiale bellico principale con cui sostenere il conflitto. Non a caso nella seconda guerra mondiale Torino verrà bombardata a ripetizione dagli Alleati, proprio perché sede delle principali industrie belliche. Durante la seconda guerra mondiale il Piemonte fu sede di attivi centri di resistenza partigiana. Al termine della 2° guerra mondiale, l'Italia fu costretta a cedere diversi pezzi di terra del Piemonte ai francesi.In seguito al referendum del 1946 il Piemonte divenne una delle 20 regioni dell'Italia repubblicana.

  4. L’aspetto fisico • Orografia •  Montagne: Alpi Marittime, Cozie, Graie, Pennine e un tratto delle Lepontine. •  Cime: Monte Rosa (4637 m), Gran Paradiso (4061 m), Monviso (3841 m ), dove il Po ha le sue sorgenti. •  Colline: Canavese, Monferrato e Langhe. •  Pianure: Pianura Padana occidentale. • idrografia •  Laghi: Orta, Maggiore. •  Fiumi: Po, Ticino, Dora Baltea, Sesia, Tanaro, Bormida, Scrivia. • Confini •  Svizzera e Valle D’Aosta a nord, Emilia-Romagna e Lombardia a est, Liguria a sud, Francia a est.

  5. L’aspetto economico • L’aspetto economico • Il settore più praticato è quello terziario con una percentuale del 63,4%, al secondo posto abbiamo il settore secondario con una percentuale del 32,7%, il 3,9% viene impiegato nel settore primario e il restante 6,9% della popolazione costituisce il tasso di disoccupazione. Molto sviluppata è la coltivazione di prodotti agricoli come quella dei cereali, delle patate, degli ortaggi, delle barbabietole da zucchero, della frutta, dei pioppi e del foraggio.Di primaria importanza è anche l'industria automobilistica con il gruppo della FIAT. Tra le regioni italiane il Piemonte è quella che investe di più nell'industria elettronica. Nel settore terziario, il commercio, l'editoria e il turismo svolgono un ruolo fondamentale. Il Piemonte è la prima regione d'Italia per la produzione del cioccolato).L'economia a nord del Po è più sviluppata rispetto a quella del sud.

  6. I piatti tipici (salati) • AgnolottiDerivano dai ravioli liguri e il ripieno varia da una località all'altra, ma la base è sempre un misto di carni trite, mescolate a uovo e formaggio. • FondutaIl classico piatto piemontese è una crema di fontina o toma. Il formaggio, tagliato a cubetti, viene lasciato macerare nel latte fresco per 2-3 ore, quindi messo al fuoco e lavorato con un cucchiaio di legno sino a raggiungere la giusta densità. Tale piatto và servito caldissimo e coperto da fettine di tartufo. • TajarinÈ un piatto tipico delle Langhe e sono delle sottilissime tagliatelle all'uovo tirate a mano. La ricetta dice che ci vuole un uovo ogni 100 gr. di farina. I Tajarin vanno conditi con sugo d'arrosto, con burro e salvia oppure, molto raramente, con sugo di pomodoro. • RisottiIl risotto è un piatto che costituisce la base di un'alimentazione per una regione dalle estese risaie. Il punto di partenza è sempre un soffritto di burro e cipolla tritata, in cui il riso viene messo a insaporire per essere poi portato a cottura aggiungendo brodo e ingredienti vari. • Bagna caôdaÈ il ben noto intingolo che viene presentato in tavola in recipienti di terracotta molto profonda, tenuto caldo da un fornello (dovrebbe essere alimentato con brace e cenere calda). • Brasato al BaroloÈ un piatto in cui si utilizza la "noce" di manzo, steccata con lardo e carota, marinata nel Barolo con aggiunta di aromi vari, quindi va cotta a fuoco molto lento con il liquido stesso della marinata, aggiungendo pomodoro e brodo di carne. Il fondo di cottura lo si fà addensare e lo si usa come salsina accompagnandola alla carne affettata.

  7. I piatti tipici (salati) 2 • Lepre in "civet"La lepre va marinata per due-tre giorni nel suo stesso sangue aggiungendovi del vino rosso (Barbera o Dolcetto), erbe aromatiche e spezie. Si cuoce poi nel burro e lardo (quest'ultimo tritato molto fine) e il liquido della marinata. • Lumache al BarberaSi deve prima sgusciare le lumache, poi vanno soffritte in olio, sedano e cipolla e portate a cottura con l'aggiunta di Barbera. Vanno servite con aggiunta di noci tritate e uno spruzzo di Brandy. • Pollo alla MarengoLa tradizione vuole che il piatto sia stato preparato per la prima volta dal cuoco di Napoleone sul campo della battaglia di Marengo con ingredienti trovati in una casa colonica. La ricetta vuole un pollo tagliato a pezzi, rosolato in olio e burro, cotto con vino bianco e funghi, e quindi servito con una salsa a base di olio, vino bianco e Madera.

  8. I piatti tipici (dolci) • Gli Acsenti sono biscotti tipici della cucina piemontese e vengono tradizionalmnte preparati nella zona del comune di Sandigliano in provincia di Biella • Gli Acsenti sono biscotti di farina di mais ai quali si aggiunge un po' di farina bianca e di zucchero.Un'importante occasione per gustare gli Acsenti è la festa tradizionale della  Madonna delle Grazie, celebrata nella seconda domenica di settembre gli acsenti vengono preparati con l'aggiunta, però, del burro.Non sono riuscito a trovare una vera e propria ricetta degli acsenti (se qualcuno di voi ne ha una può lasciarla nei commenti) ma si devono di impastare l'acqua, la farina di mais, di farina bianca e lo zucchero. Poi vengono fatti lievitare con una pasta pane inacidita (tipo lievito madre) chiamata " alvà". Quindi gli viene data la classica forma e vengono fatti cuocere in forno.Vengono confezionati sia rotondi che a forma di esse ma sono abbastanza piccoli

  9. I piatti tipici (dolci) 2

  10. I piatti tipici (dolci) 3

  11. Le feste • Via Crucis • Si svolge a Antignano, Asti (Piemonte) • Da venerdì 18 aprile 2014 a venerdì 18 aprile 2014 • L’avvenimento coinvolge un intero paese e porta in scena oltre centotrenta figuranti vestiti con i costumi dell’epoca rigorosamente ricostruiti sulle immagini pervenute fino ai giorni nostri dalla storia. • Corsa dei buoi • Si svolge a Asigliano Vercellese, Vercelli (Piemonte) • Da domenica 11 maggio 2014 a domenica 11 maggio 2014 • Nel 1436 una terribile pestilenza stava flagellando il paese; secondo la tradizione, il morbo ebbe fine per intercessione del patrono San Vittore, invocato dal popolo. • L'evento è in revisione

  12. Le feste 2

  13. Le feste 3 • Festa patronale di San Giacomo • Si svolge a Gambasca, Cuneo (Piemonte) • Da sabato 26 luglio 2014 a domenica 27 luglio 2014 • Festa patronale di San Giacomo • Festa a San Firmino • Si svolge a Revello, Cuneo (Piemonte) • Da venerdì 1 agosto 2014 a venerdì 1 agosto 2014 • Festa a San Firmino

  14. L’agricoltura • L’agricoltura • Nella Regione, le zone montuose sono molto estese e quindi la superficie di terreno coltivabile è limitata. Perciò l'agricoltura ha un peso economico di gran lunga inferiore a quello dell'industria. In montagna, il lavoro dei campi richiede molta fatica e dà scarsi risultati: vi si ottengono modeste quantità di segale, avena, patate. Nei poderi della pianura, invece, il suolo è intensamente utilizzato grazie ai sistemi di irrigazione nella parte alta, alla regolazione delle acque nella parte bassa e al largo impiego di macchine agricole. • I principali prodotti agricoli del Piemonte sono: il riso (più della metà del raccolto italiano complessivo), il granoturco, il frumento, alcuni ortaggi (fagioli, sedani), frutta (pesche, nocciole, fragole, mele). • La produzione di vino è quantitativamente modesta (circa un diciannovesimo di quella italiana), ma caratterizzata da alcune qualità pregiate come Barolo, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Barbaresco, Grignolino. • I boschi forniscono legname da lavoro per quasi un quinto della produzione totale italiana. • L'allevamento del bestiame, specialmente quello bovino, è bene sviluppato e fornisce rilevanti quantità dei prodotti che ne derivano: carne, latte, burro, formaggio.

  15. L’allevamento • L’ allevamento • In Piemonte si pratica l’allevamento bovino.

  16. L’industria • Il Piemonte è una delle regioni più industrializzate d'Italia, caratterizzata dalla presenza di stabilimenti di medie e grandi dimensioni. L'industria principale è quella automobilistica (automobili, veicoli industriali, autobus), rappresentata dal gruppo FIAT di Torino. La FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) venne fondata nel 1899: allora non era che un capannone con qualche operaio. Oggi è una grande impresa d'importanza mondiale, con molti stabilimenti in Italia e all'estero, che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. La FIAT è un'industria trainante, che ha stimolato la nascita di un gran numero di attività minori industriali e commerciali (il cosiddetto "indotto"), che concorrono alla fabbricazione delle macchine con la forni tura dei numerosi accessori (componentistica) o si occupano del mercato di vendita. • Di notevole importanza sono anche le attività legate ai settori meccanico ed elettronico-informatico, e le industrie che producono macchine agricole, tessili e grafiche, utensili, cuscinetti a sfere, laminati e strumenti di precisione. Seguono le industrie tessili della lana, del cotone, delle fibre artificiali e sintetiche. Metà dei lanifici italiani si trovano in Piemonte. Altri settori industriali rilevanti sono quelli dell'abbigliamento, della moda, dei prodotti chimici e farmaceutici, degli alimentari. • Va ricordato ancora che il Piemonte è, tra le regioni d'Italia, una delle maggiori produttrici di energia elettrica e ciò va a tutto vantaggio del suo sviluppo industriale. Industrie estrattive Il suolo della Regione fornisce alcune rocce utilizzate dall'edilizia (pietra da cemento, marmo verde della Val di Susa, marmo bianco dell'Òssola, con cui fu costruito il Duomo di Milano) e alcuni minerali impiegati in diversi settori dell'industria (talco, grafite, gesso).

  17. L’artigianato • I Metalli • I ramai si concentrano nelle zone di Cuorgnè, Pont Canavese e Alpette, mentre l'artigianato del peltro è tipico della Valstrona. I principali centri di lavorazione del ferro battuto sono in provincia di Cuneo, a Rivarolo Canavese e a Vernante. • L'Oreficeria • Valenza, in provincia di Alessandria, è uno dei più importanti centri italiani di produzione orafa. • Gli Strumenti musicali • Centallo e Piasco, nel Cuneese, sono i centri di produzione, rispettivamente, di organi e arpe. A Leinì, si realizzano fisarmoniche,e a Quarna,strumenti a fiato. • Il Legno • In Valsesia, in Valstrona e nelle valli di Viù, si producono oggetti in legno. in val Varaita e nel Pinerolese è fiorente la creazione di mobili rustici, mentre a Saluzzo si realizzano raffinati mobili d'arte. • La Pietra • Baveno, Candoglia,Gravellona Toce, Mergozzo e Ornavasso costituiscono il più importante distretto marmifero della regione. • La Ceramica • A Castellamonte si producono ceramiche per uso domestico e stufe in ceramica smaltata, mentre Mondovì, Villanova Mondovì e Chiusa di Pesio sono note per le stoviglie e le ceramiche ornamentali. A Vinovo, si fanno ancora a mano mattoni ed elementi architettonici in terracotta. • La Tessitura e il Ricamo • A Caraglio si creano damaschi e broccati A Pella si tesse la canapa su telai a ma mentre in provincia di Vercelli sopravvive l'arte del "puncetto”Ad Asti è rinata la lavorazione degli arazzi.

  18. Le Squadre di calcio

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