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Francesco Petrarca 1304/1374

Francesco Petrarca 1304/1374. È un intellettuale cosmopolita, un apolide. Il primo intellettuale chierico (Dionisotti). È un erma bifronte (Petronio). Vive nell’autunno del medioevo (Huizinga). Petrarca proto-umanista. È un bibliofilo Rifiuta la filosofia scolastica

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Francesco Petrarca 1304/1374

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Presentation Transcript


  1. Francesco Petrarca1304/1374 • È un intellettuale cosmopolita, un apolide. • Il primo intellettuale chierico (Dionisotti). • È un erma bifronte (Petronio). • Vive nell’autunno del medioevo (Huizinga).

  2. Petrarca proto-umanista • È un bibliofilo • Rifiuta la filosofia scolastica • Apprezza la filosofia morale

  3. De Secreto conflictu curarum mearum • Radiografia di un conflitto senza soluzioni (Ferroni) • Scritto tra il ’42/43, negli anni in cui si registra l’apice della crisi religiosa del poeta • Opera dinamica perché testimonia le passioni, gli impulsi che agitano il suo animo.

  4. Secretum • Petrarca immagina di dialogare con S. Agostino; santo e filosofo considerato dal poeta guida spirituale, in presenza di una splendida donna emblema della verità. • L’opera è tripartita: • Nel 1° libro S. Agostino biasima il poeta per la mancata fermezza che gli impedisce di condurre una vita ascetica. • Nel 2° libro vengono esaminati i sette peccati capitali in relazione alle colpe del poeta. • Nel 3° libro si esplicitano le sue opprimenti “catene”: il desiderio di gloria terrena e l’amore per Laura.

  5. Petrarca e il Secretum • Petrarca è un penitente mai pentito, pertanto il Secretum non segna la transizione dal peccato alla purificazione. • È l’uomo della crisi che vive un profondo dissidio. • Ma il suo travaglio spirituale non si riflette nella struttura dell’opera che appare armoniosa sulla guisa dei modelli classici.

  6. Rerum vulgarium fragmenta • È il primo “Canzoniere” della storia europea sebbene tale titolo gli verrà attribuito tardivamente nel 1516. • È una silloge curata e ordinata dall’autore che diventa il primo giudice e storico della sua produzione. • L’opera comprende 366 componimenti, in massima parte sonetti ma anche ballate, sestine, canzoni e madrigali.

  7. Petrarca e il Canzoniere • La prima caratteristica dell’opera è di rappresentare una volontà di “secondo grado”: i componimenti sono ordinati secondo determinati criteri strutturali. • Il sonetto proemiale, scritto dopo la gran parte dei componimenti, ha la funzione di esplicitare quale fosse il senso del “libro-canzoniere”

  8. Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond'io nudriva 'l core in sul mio primo giovenile errore quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango et ragiono fra le vane speranze e 'l van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, nonché perdono. Ma ben veggio or sí come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me mesdesmo meco mi vergogno; et del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente che quanto piace al mondo è breve sogno.

  9. Il libro è si unitario ma risulta diviso in due parti, per esplicita volontà dell’autore che bipartisce in due sezioni, il manoscritto originale. • La temporalità interna dell’opera è marcata ed evidente nel Vaticano latino 3195, in parte autografo e in parte idiografo e possiamo leggere la stessa disposizione dei componimenti anche nel cosiddetto Codice degli abbozzi il Vaticano 3196. • È il primo straordinario caso di poeta e intellettuale completo che ordina e cura la stessa ricezione dei suoi testi formando un sistema organico riconducibile a quello sviluppo degli studia humanitatis

  10. Canzoniere • Non è la storia di un amore ricco di passione ma il diario di un’anima in pena in cui l’amore è occasione per una lirica che in realtà è la segreta e profonda testimonianza di un uomo in balia all’irrequietezze del suo animo.

  11. La bipartizione del Canzoniere • Non è segnata dalla morte di Laura ma dalla mutatio animi di Petrarca dalla palinodia prevista nello schema antropologico-culturale su cui erano state esemplate tutte le altre parabole biografiche degli intellettuali latini, cristiani e medievali.

  12. La seconda parte del Canzoniere • Inizia con la canzone I' vo pensando, ove Petrarca annuncia la svolta e non al sonetto Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, ovvero il compianto in morte di Laura. • La scomparsa di Laura è infatti elemento di distacco ma soprattutto di unificazione poiché consente il dispiegarsi e la centralità della memoria. • La bipartizione della silloge sulle ragioni filosofiche morali della svolta e non sulla morte di Laura deve chiarire gli intenti profondi di Petrarca e le ragioni dell’autonomia del Canzoniere rispetto ai modelli macrostutturali più immediati, quali la Vita Nuova e la Commedia.

  13. Laura e il Canzoniere • Laura non è soltanto la donna amata ma rappresenta un intero sistema ideologico al di là dei forti dubbi sull’esistenza della donna è certo che prima di essere una donna è un nome, un significante e complice la grafia medievale per tutta la prima parte dell’opera non è distinguibile la differenza tra la donna e l’aura.

  14. A Cura di TeReSa CunSoLO

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