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Il Codice Deontologico 2009

Il Codice Deontologico 2009. La deontologia oggi. Il Codice Deontologico è percepito come elemento di guida alle scelte dell’operatività quotidiana? La deontologia è quotidianamente praticata dagli assistenti sociali ma poco riflessivamente pensata

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Il Codice Deontologico 2009

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Presentation Transcript


  1. Il Codice Deontologico 2009 Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  2. La deontologia oggi • Il Codice Deontologico è percepito come elemento di guida alle scelte dell’operatività quotidiana? • La deontologia è quotidianamente praticata dagli assistenti sociali ma poco riflessivamente pensata • Occorre ri-pensarla per prevenire i rischi di ‘erosione’ valoriale indotti dal contesto socioculturale Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  3. La storia • 1992 - Primo codice approvato dall’ASSNAS proposto alla professione • 1993 - Legge 84: Ordinamento della professione • 1995/96 - Istituzione degli Ordini Regionali e Nazionale • 1998 - Promulgazione del Codice Deontologico • 2002 - Prima revisione • 2004 - Dichiarazione di principi IFSW Adelaide • 2009 - Seconda revisione Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  4. Il servizio sociale come professione • Corpo di teorie • Formazione specifica • Cultura condivisa e organizzata in forme associative • Autorità socialmente riconosciuta • Legittimazione normativa • Un Ordine Professionale e un Codice Deontologico Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  5. Che cosa fa un codice? • Prescrive e proscrive • Tutela i cittadini rispetto all’asimmetria di conoscenze e di potere • È la dichiarazione aperta di una pro-fessione • È una dichiarazione ‘minima’ che suppone un’etica • Non risolve i dilemmi ma orienta l’azione Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  6. Permanenza e storicità • I valori e i principi caratterizzano il servizio sociale fin dalle sue origini • I principi sono permanenti ma varia la loro formulazione e applicazione sulla base delle trasformazioni sociali e culturali • Art. 69: Il Consiglio Nazionale sulla base delle questioni che emergeranno provvederà alla revisione del Codice Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  7. Il percorso • Il processo di revisione del Codice è guidato dall’Osservatorio nazionale permanente (art. 69) • Il percorso ha coinvolto gli Ordini Regionali e le associazioni professionali, ascoltando le istanze dei professionisti • Si è sviluppato nell’arco di due anni (1997 - 1999)attraverso successive elaborazioni Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  8. L’impianto invariato • Definizione e potestà disciplinare • Principi • La responsabilità dell’assistente sociale: • verso gli utenti/clienti • verso la società • verso i colleghi e gli altri professionisti • verso l’organizzazione di lavoro • verso la professione Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  9. L’enunciazione dei valori fondanti • Art. 5. La professione si fonda sul valore, sulla dignità e sulla unicità di tutte le persone,sul rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà, partecipazione, nonchè sulla affermazione dei principi di giustizia ed equità sociali. Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  10. Giustizia ed equità sociale • Istanza presente fin dagli albori del servizio sociale (“Settlements”) • Rivive nelle istanze radicali degli anni ‘70 • Subisce oggi le pressioni del managerialismo e delle politiche neoliberiste • Si concreta in pratiche di lavoro antioppressive e di riappropriazione di potere da parte delle comunità nel mondo anglosassone • La spinta contrastante tra trattamento individuale e impegno sociale caratterizza tutta la storia del servizio sociale (Fargion, 2009) Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  11. La responsabilità verso la società • L’a.s. riconosce la famiglia nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per le persone (art. 33) • L’a.s. identifica le diversità come una ricchezza da salvaguardare contrastando ogni tipo di discriminazione (art. 35) • L’a.s favorisce l’emancipazione di comunità e gruppi marginali favorendo pratiche di mediazione e integrazione (art. 36) • L’a.s. deve segnalare alle istituzioni situazioni di deprivazione, di disagio, o di iniquità e ineguaglianza (art. 37) Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  12. Il rapporto gerarchico tra colleghi • Art. 49 - L’a.s. con compiti di direz. e di coord. è tenuto a rispettare l’autonomia tecnica dei colleghi, a promuovere la formazione, si adopera per promuovere esperienze innovative di intervento valorizzando l’immagine del servizio sociale sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione • Art. 50 - Il rapporto gerarchico tra colleghi risponde a due livelli di responsabilità: verso la professione e verso l’organizzazione e deve essere improntato al rispetto reciproco e delle specifiche funzioni Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  13. Il principio del non giudizio • Art. 9 - Nell’esercizio delle proprie funzioni l’a.s., consapevole delle proprie convinzioni e appartenenze personali, non esprime giudizi di valore sulle persone in base ai loro comportamenti • Con questa consapevolezza l’a.s. tutela se stesso e l’altro: • non deve necessariamente condividere le convinzioni e le azioni dell’altro • conoscendo le proprie lenti con cui guarda il mondo riduce il rischio di compiere azioni intrusive e violare il mondo dell’altro Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  14. La centralità della persona • Art. 7 - L’assistente sociale pone la persona al centro di ogni intervento. • Art. 7 - L’assistente sociale riconosce la centralità della persona in ogni intervento Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  15. La trasversalità della deontologia • “Social work is an interrelated system of values, theory and practice” (IFSW, 2000) • Etica e deontologia innervano profondamente la teoria, la pratica, i modelli, il metodo, le tecniche e gli strumenti • Costituiscono momento essenziale della formazione di base (insegnamento di “Principi e Fondamenti del Servizio Sociale”) • Accompagnano la formazione permanente Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  16. Scienza e coscienza • È ricorrente l’accostamento tra competenza tecnica e deontologia • Art. 10 - L’esercizio della professione di basa su fondamenti etici e scientifici, sull’autonomia tecnico-professionale, sull’indipendenza di giudizio e sulla scienza e coscienza dell’a.s. • Art. 53 - L’a.s. deve adoperarsi nelle diverse forme dell’esercizio professionale per far conoscere e sostenere i valori e i contenuti scientifici e metodologici della professione, nonché i suoi riferimenti etici e deontologici Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  17. Codice deontologico e formazione • Art. 18 – l’assistente sociale deve mettere al servizio degli utenti/clienti la propria competenza e abilità professionali costantemente aggiornate ….. • Art. 51 – l’assistente sociale deve chiedere opportunità di aggiornamento e di formazione e adoperarsi affinchè si sviluppi la supervisione professionale Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  18. Codice deontologico e formazione continua • Art. 54 - L’a.s. è tenuto alla propria formazione continua al fine di garantire prestazioni qualificate, adeguate al progresso scientifico e culturale, metodologico e tecnologico, tenendo conto delle indicazioni dell’Ordine professionale • Art. 3 c. 5 Reg. Form. Cont. - Gli eventi e le attività formative in relazione ai settori di attività professionale esercitata sono scelti liberamente dagli iscritti con il vincolo di almeno n.5 crediti formativi nel triennio per attività ed eventi formativi concernenti l’ordinamento professionale e la deontologia Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  19. Le funzioni di direzione e di coordinamento • Oggi gli aa.ss. accedono più frequentemente alle funzioni di direzione e coordinamento • In questa posizione sono maggiormente esposti alle pressioni del managerialismo: il rischio di essere chiamati a gestire la liquidazione dello stato sociale • “Chi opera nei servizi di direzione e amministrazione coglie con più difficoltà il rilievo umano dei propri atti” (Bianchi, 1986) • Un altro rischio: la separazione tra professione di base, professione che coordina, professione che pensa Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

  20. Concludendo, • con tutte le difficoltà che deve affrontare sia chi opera a livello di base sia chi svolge funzioni di direzione e coordinamento … • “il persistere dei valori chiave del servizio sociale, nonostante la serie di attacchi sferrati alla pratica professionale, è ammirevole e insieme significativo” (Dominelli, 2005) Mario Marini Presid. Comm. Deontologica

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